Finanza Personale
Limiti all’uso del contante, le regole in vigore nel 2025. Cosa cambia per i consumatori
La Manovra 2025 ha confermato il limite all’uso del contante a 5.000 euro. Alla dogana, invece, è obbligatorio dichiarare se si è in possesso di 10mila euro.
A partire dal mese di gennaio è importante fare attenzione ai limiti all’uso del denaro contante. Entra, infatti, in vigore la Legge di Bilancio 2025 che fa fissato a 5.000 euro il limite all’uso del contante. Mentre a partire dal 17 gennaio scatta il limite dei 10.000 euro per chi avesse intenzione di trasferire all’estero del denaro contante: queste disposizioni coinvolgono direttamente i controlli effettuati alla dogana sul trasporto transfrontaliero di oro e banconote, sia quando si entra che nel momento in cui si esce dal territorio dell’unione europea.
Ma entriamo un po’ nel dettaglio e cerchiamo di capire quali siano le novità che riguardano l’impiego del denaro contante.
I limiti dell’impiego del denaro contante in Italia
La Legge di Bilancio 2025 ha fissato in 5.000 euro il limite ai pagamenti in denaro contante. Quella che abbiamo davanti non costituisce una novità assoluta, ma è, sostanzialmente, una continuità rispetto a quanto era già previsto nel 2024. Quotidianamente, quindi, i consumatori hanno la possibilità di effettuare dei pagamenti fino a 4.999,99 euro. Nel caso in cui la spesa dovesse salire anche di un solo centesimo, è necessario utilizzare un qualsiasi strumento di pagamento tracciabile.
È bene sottolineare, ad ogni modo, che questo limite non è aggirabile dilazionando il pagamento in più operazioni. Viene sempre considerato l’importo complessivo che si va a pagare. Il discorso cambia nel caso in cui si dovessero effettuare dei singoli pagamenti in contanti, che devono, ad ogni modo, rimanere nel limite previsto di 4.999,99 euro. Lo stesso ragionamento vale per alcune prassi commerciali, che prevedono dei versamenti man mano che avanzano i lavori, ma le rate devono essere distanziate di almeno sette giorni.
I consumatori hanno la possibilità di effettuare dei pagamenti misti, versando 4.999,99 euro in contanti ed il resto con un qualsiasi mezzo tracciabile.
Il limite europeo di 10.000 euro
Entro il 10 luglio 2027 i Paesi che fanno parte dell’Unione europea devono adeguarsi alle regole del diritto europeo sui limiti all’uso del contante, comunicando le soglie che hanno deciso alla Banca Centrale Europea. Queste devono essere inferiori a 10.000 euro, mai maggiori.
In Italia, in questo momento, 10.000 euro costituisce il limite delle operazioni che possono essere oggetto di un’eventuale segnalazione all’Unità di informazione finanziaria.
Le sanzioni previste
Il legislatore ha previsto delle sanzioni a quanti dovessero effettuare delle operazioni che superino i limiti del contante: la multa prevista oscilla tra 1.000 e 50.000 euro.
Nel caso in cui gli importi dovessero essere superiori a 250.000 euro, la sanzione parte da un minimo di 5.000 euro ed è parametrata sulla base dell’importo che è stato scambiato. Identica sanzione viene irrogata a quanti ricevono il denaro, sempre che non sia una persona con obbligo di segnalazione alle autorità: in questo caso la multa oscilla tra i 3.000 ed i 15.000 euro.
I limiti del denaro contante alla dogana
A partire dal 17 gennaio 2025 entrano in vigore le nuove disposizioni europee sui controlli che vengono effettuati alla dogana su chi trasporta oro e denaro contante. Le regole valgono per chi entra e per chi esce dal territorio dell’Unione europea.
Attraverso l’adozione del Decreto Legislativo n. 211/2024 – con il quale è stato recepito in Italia il regolamento (UE) 2018/1672 del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 ottobre 2018 – si intende contrastare il riciclaggio del denaro e l’utilizzo di contanti, che sono stati accumulati svolgendo delle attività illecite.
Il decreto stabilisce delle sanzioni particolarmente severe a quanti non dovessero dichiarare le somme trasportate. I viaggiatori, infatti, sono tenuti a dichiarare alla dogana quando stanno trasportando denaro contante per un valore superiore a 10.000 euro. Ma non solo. Sono tenuti a dichiarare anche quando sono in possesso dei seguenti strumenti e superano il limite appena indicato:
- le banconote e le monete metalliche;
- strumenti diversi dalla valuta che autorizzano i loro portatori a esigere il pagamento di una somma di denaro, come assegni turistici, assegni o vaglia cambiari;
- carte prepagate.