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Mediobanca risponde picche a Monte Paschi: i titoli crollano in borsa

Mediobanca risponde con un forte comunicato a Monte Paschi. I titoli crollano.

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Continua il braccio di ferro tra Mediobanca e Monte dei Paschi di Siena. Entrambi i titoli chiudono una pessima sessione a piazza Affari, con il titolo di Mediobanca poco sotto i 15,80€ (-4,40%) e quello di MPS che perde invece il 2,4%, a 6,21€. Pesano le schermaglie che oggi si sono intensificate, in seguito alla dichiarazione – dura – di Mediobanca contro la possibile offerta.

Mediobanca parla di offerta ostile e che è contraria a quelli che sono gli interessi del gruppo e dei suoi azionisti. Un’offerta che, aggiunge il gruppo un tempo guidato da Enrico Cuccia, che non ha alcun tipo di valenza industriale e che è destinata a distruggere valore. Questo nonostante il tentativo di accordo abbia trovato già delle importanti sponde politiche, anche a Palazzo Chigi.

Un comunicato duro, oltre le aspettative

Il comunicato che è arrivato da Mediobanca è stato più duro di quanto si aspettassero i mercati, per i quali era comunque scontata l’avversione di Mediobanca al possibile acquisto.

Un acquisto che non potrebbe andare avanti per il gruppo, per una serie di motivi che includono anche il potenziale conflitto di interessi, che emergerebbe dato il coinvolgimento di Caltagirone e eredi Del Vecchio. Il comunicato – è importante segnalarlo – ha visto l’astensione dei consiglieri che fanno capo a Delfin e Caltagirone, rispettivamente Sandro Panizza e Sabrina Pucci.

L’eventuale accorpamento dei due istituti risulterebbe anche in una perdita importante di clienti – in particolare nei rami gestione patrimoniale e investment banking – per i quali, recita il comunicato, è necessario garantire la massima indipendenza dei professionisti coinvolti.

Un disastro su tutta la linea quello che è anticipato dal comunicato di Mediobanca. Il gruppo dovrà comunque esprimersi secondo quanto previsto dalla legge in modo ufficiale, per quanto il comunicato lasci intendere che di spazio per discutere ce ne sia poco.

Una situazione complicata, che sta tenendo con il fiato sospeso le piazze finanziarie italiane, mentre altrove la discussione è dominata dal caso DeepSeek e da quanto sia stata eccessiva la reazione dei mercati. Ne avremo ancora per un po’, tenendo conto del fatto che dalla parte dell’acquisizione ci sono le forze governative.

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