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La moneta da 1 euro che vale 10.000 euro. Come fare a riconoscerla tra quelle che si hanno in tasca

Dal 2007 circola una moneta da 1 euro che vale 10.000 euro. Coniata dal Principato di Monaco è facile riconoscerla tra le altre.

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La fortuna si nasconde in fondo al cassetto o nelle tasche e può essere rappresentata da una semplice moneta da 1 euro. Alcuni esemplari, soprattutto tra i collezionisti e gli amanti della numismatica, sono scambiati a dei prezzi favolosi, che possono arrivare fino a mille volte quello che è il loro valore nominale.

Ma perché una moneta da 1 euro può arrivare a valerne 10.000? A determinare un valore così elevato sono, nella maggior parte dei casi, degli errori di conio, che le fanno diventare delle rarità e dei pezzi da collezione tra gli appassionati. A volte una moneta da 1 euro può arrivare a valere fino a 10.000 euro: il mercato degli appassionati può permettere di ottenere dei forti guadagni.

Ma entriamo un po’ più nel dettaglio e cerchiamo di capire quando una moneta da 1 euro può arrivare a valere molto di più.

Moneta da 1 euro venduta a 10.000 euro

Partiamo con il precisare che non tutti i pezzi che abbiamo in tasca sono dei tesori. Valgono il prezzo nominale che vi è impresso sopra. Alcuni esemplari – particolarmente rari e quando presentano determinati errori di conio – possono però essere scambiati a dei prezzi che superano di gran lunga il loro valore nominale. Sul mercato dei collezionisti una banalissima moneta da 1 euro può arrivare a valere fino a 10.000 euro. Molte persone potrebbero essere in possesso di queste rarità senza nemmeno saperlo.

Ma come si fa a sapere se si ha in tasca un comunissimo conio o se si sta maneggiando una moneta da 1 euro che vale 10.000 volte tanto? Per scoprirlo è necessario analizzare con scrupolo le monete che si hanno in tasca e verificare se:

  • siano presenti degli errori di conio: nel caso in cui sia presente un bordo mal allineato, una lettera deformata o un disegno fuori centro, una qualsiasi moneta acquisisce valore e può diventare un vero e proprio oggetto da collezione. Almeno tra gli appassionati di numismatica;
  • rarità: a condizionare il valore di una singola moneta è il numero di esemplari in cui è stata coniata;
  • anomalie di design: un dettaglio, che all’apparenza può sembrare insignificante ad uno sguardo superficiale, può far aumentare di molto il prezzo.

I difetti e le peculiarità che abbiamo appena descritto non rientrano unicamente nel novero delle curiosità tecniche. Ma fanno in modo che il pezzo che si ha tra le mani sia unico ed abbia una storia particolare.

Moneta da 1 euro, il pezzo più raro al mondo

Indubbiamente uno dei pezzi più rari ricercati dai collezionisti è una moneta da 1 euro emessa dal Principato di Monaco nel 2007: coniata unicamente i 2.000 esemplari rappresenta una rarità assoluta. Non solo per i pochi esemplari che circolano, ma per un’anomalia del conio, che ha fatto in modo che diventasse un vero e proprio tesoro per i collezionisti, tanto da aver raggiunto il valore ragguardevole di 10.000 euro.

Ma come faccio ad accorgermi se la moneta da 1 euro che ho in tasca può valere così tanto? È difficile che un taglio così raro sia in circolazione  – è più facile che sia finito in qualche collezione -, ma non è impossibile, almeno sulla carta. Per sapere se tra le monete che si hanno in tasca alcune siano rare è necessario:

  • controllare tutti i dettagli, verificando se sono presenti dei difetti, come i bordi irregolari o i disegni fuori centro;
  • è importante verificare quale sia l’anno di conio;
  • in caso di dubbi è importante rivolgersi ad un esperto, che potrà valutare quale sia il reale valore della moneta.

Dietro ad ogni moneta da 1 euro può nascondersi un tesoro. Controllare cosa abbiamo nel portamonete può essere una buona prassi per essere sicuri di non trovarsi tra le mani un tesoro. Dietro i dettagli più piccoli può nascondersi un vero e proprio tesoro.

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