Risparmio
Mutui, da un anno i tassi di interesse sono in costante diminuzione. Oggi sono al 3,28%
Continua la discesa dei tassi d’interesse dei mutui, che iniziano a diventare leggermente più convenienti per le famiglie.
Da un anno a questa parte i tassi dei mutui hanno iniziato a scendere. A metterlo in evidenza è il rapporto mensile dell’Abi, l’Associazione Bancaria Italiana, che ha analizzato l’andamento dei costi dei finanziamenti ipotecari: i tassi di mercato hanno iniziato a scendere da ottobre 2023 e nelle settimane più recenti la tendenza è proseguita grazie alle riduzione della Bce. Sono state anticipate anche le future decisioni della Banca Centrale Europea.
Il tasso medio sui nuovi mutui è calato al 3,28% rispetto al 3,31% registrato nel corso del mese di settembre 2024. Ma soprattutto è risultato essere in calo rispetto al 4,42% di dicembre 2023.
Mutui, ma non solo. Cosa succede sugli altri fronti
Gianfranco Torriero, vice direttore generale vicario dell’Abi, ha messo in evidenza che è stata registrata una diminuzione di un punto percentuale anche del tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese, che sono passate dal 5,45% del mese di dicembre 2023 al 4,60% del mese di ottobre 2024. Nell’arco degli ultimi due mesi è stata registrata una diminuzione dello 0,30%.
Numeri in calo anche per i tassi della raccolta bancaria: sui nuovi depositi a durata prestabilita viene praticato un tasso pari allo 3,14% (ottobre), mentre a settembre era attorno al 3,35%, superiore a quello medio dell’area dell’euro (3,17%). Il rendimento delle nuove emissioni di obbligazioni bancarie a tasso fisso ad ottobre 2024 è stato il 3,83%.
Brutte notizie per chi decide di depositare i propri risparmi su un conto corrente, dove le rendite sono realmente basse: lo 0,48% contro lo 0,52% del mese precedente. L’Abi, ad ogni modo, ha ricordato che questi prodotti non hanno la funzione di investimento, ma costituiscono per lo più una piattaforma attraverso la quale gestire i pagamenti.
Importante per i mutui è l’Euribor, quello a 3 mesi, nei primi 14 giorni di novembre, è stato in media del 3,04% (3,17% era la media di ottobre) in diminuzione di 13 punti base rispetto a ottobre 2024.