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La Cina ha comprato 10x l’oro DICHIARATO. Pechino prepara così la GUERRA COMMERCIALE

La Cina ha acquistato molto più oro di quello che ha dichiarato, almeno secondo Goldman Sachs.

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PBOC ORO

La Cina, almeno secondo quanto sta riportando Goldman Sachs, sta acquistando molto più oro di quanto riportino poi i dati ufficiali. Una strategia che avrebbe senso se non si volesse lanciare un messaggio fortemente long, scatenando la classica fear of missing out, la paura di rimanere fuori da un grande affare, che un impegno più concreto della banca centrale di Pechino innescherebbe. I condizionali sono d’obbligo, perché per quanto la fonte sia affidabile – parliamo comunque di una delle più grandi banche d’affari al mondo – siamo comunque davanti al mondo dei se.

La strategia cinese è in realtà nota da tempo: tornare a accumulare per quanto possibile oro, complici anche attriti geopolitici e commerciali non di poco conto e probabilmente la paura che il network del dollaro non sarà accessibile per sempre. Scenari fantascientifici, per ora, ma che hanno portato Pechino a puntare progressivamente sempre di più sull’oro e sempre meno, parlano i grafici, sui bond USA. Situazione che ora si incrocia anche con i problemi del Tesoro USA dovuti alle intemperanze del nuovo Presidente degli Stati Uniti.

Il segnale, ennesimo, che arriva dall’oro?

Il considerare l’oro come termometro di ogni possibile squilibrio a livello globale è nel repertorio anche del più scadente degli analisti. Questa volta però sembra ci sia qualcosa di più concreto del solito chiacchiericcio sulla crisi che arriverà. Sono infatti mesi che la Cina, fatti salvi un paio di stop, continua a accumulare oro e a scaricare, per quanto con metodo, titoli di stato USA.

Acquisti sostanziali e che secondo Goldman Sachs starebbero avvenendo acquisti di quantità molto maggiori rispetto al dichiarato. 50 tonnellate contro le 5 tonnellate delle comunicazioni ufficiali, segno probabilmente di una strategia che vuole almeno in parte dissimulare quanto sta avvenendo a Pechino.

Prima però che si scatenino gli avevo ragione, c’è la Cina dietro l’enorme scarico di bond USA dell’inizio del mese di aprile, è bene avere un attimo contezza delle proporzioni. La Cina ha poco più di 760 miliardi di dollari in bond USA. L’acquisto da 50 tonnellate vale qualcosa vicino ai 6 miliardi di dollari. Una proporzione che, anche a chi è meno portato per l’aritmetica, nel caso in cui fosse confermata dovrebbe spiegare bene il quadro della situazione.

Analista economico dal 2009. Collabora con TradingOnline.com offrendo analisi su Forex, Macroeconomia e Azioni, con un occhio vigile sui mercati emergenti come Turchia, Brasile, Indonesia e Cina. Gianluca Grossi è anche caporedattore per la nota testata giornalistica Criptovaluta.it, quotidiano dedicato al mondo Crypto e Bitcoin ed è anche analista per Criptovaluta.it® Magazine, il settimanale della medesima organizzazione. Segue da vicino il mercato ETF, in particolare sulla piazza di New York.

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