Finanza Personale
Tari 2024, i costi sono più alti nei comuni del Sud Italia rispetto al Nord
I costi della Tari sono più alti nei comuni del Sud Italia rispetto a quelli del Nord. A pesare sono i più alti costi di gestione.
Nei comuni del Sud Italia la Tari è più alta rispetto a quella che si paga nel Nord Italia. Le differenze che si registrano nelle diverse macroaree sono notevoli: sui costi della raccolta rifiuti pesano le carenze relative agli impianti per il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti. Ma anche la dimensione del Comune.
A scattare una fotografia precisa e ben dettagliata di quanto paghino le famiglie italiane di Tari ci ha pensato l’Ufficio Parlamentare di Bilancio, che ha colto l’occasione per redigere un’analisi completa sulla compliance dei contribuenti e sulle capacità delle amministrazioni comunali di riscuotere le tasse e le imposte. Quella che ne esce è una fotografia completa e dettagliata, importante in un momento in cui c’è una forte pressione verso l’autonomia finanziaria degli enti locali.
Tari, i Comuni sono in difficoltà con la riscossione
Andando ad analizzare la riscossione della Tari in Italia emerge che la capacità di riscuotere dei Comuni diminuisce con l’aumentare della popolazione residente. Nei tre anni compresi tra il 2021 e il 2023 la riscossione si è attesta intorno all’85% degli importi accertati. I valori decrescono da Nord a Sud: attestandosi su un 94% nelle regioni settentrionali, al 86% in Centro Italia e al 77% nel Meridione.
Andando a dare un’occhiata alla riscossione in conto residui è stata registrata una performance peggiore rispetto a quella in conto competenza. Nel corso del 2023 almeno la metà degli Enti locali è riuscito a riscuotere in conto competenza meno del 71% della Tari che è stata accertata contro un 24% dei residui attivi.
L’analisi effettuata dall’Upb ha messo in evidenza che:
- è presente una forte correlazione negativa tra la riscossione Tari e i livelli del tributo;
- nel caso in cui la qualità percepita del servizio migliorasse l’adempimento spontaneo aumenterebbe. Sarebbe necessario, però, un miglioramento della gestione della Tari sotto il profilo amministrativo;
- è stata registrata una minore riscossione in conto competenza nei Comuni più grandi, che potrebbe essere spiegata con dei costi più elevati del tributo e da una serie di variabili connesse ad una maggiore urbanizzazione;
- risulta essere strettamente connessa alla capacità di recupero dei crediti delle entrate la riscossione in conto residui. Oltre che alla ricchezza dei contribuenti.
Tari, le città nelle quali costa di più
Ma quali sono le città nelle quali la Tari costa di più? A dare una risposta a questa domanda ci ha pensato l’Osservatorio Prezzi e Tariffe di Cittadinanzattiva, che ha anche analizzato le città nelle quali la tassa sui rifiuti si paga di più.
Mediamente le famiglie italiane per il servizio raccolta rifiuti arrivano a spendere, nel 2024, mediamente 329 euro, ossia il 3,6% in più rispetto al 2023. Tra i costi registrati nei vari capoluoghi di provincia ci può essere una differenza abissale: in alcune città è arrivata a costare 600 euro, in altre è rimasta al di sotto dei 200.
Prendendo come riferimento una famiglia composta da tre persone conviventi ed una casa di proprietà con una superficie di 100 metri quadrati, l’osservatorio è riuscito a mettere in evidenza quali siano i capoluoghi nei quali sono state registrate le variazioni verso l’alto: 84 su 110 di quelli analizzati. In 20, invece, la Tari è costata di meno, mentre in quelli che rimangono non è stata registrata alcuna variazione.
Il capoluogo di provincia nel quale la Tari è più costosa è Catania: 594 euro l’anno. Nessuna sorpresa, in questo caso, perché la città era già la più costosa lo scorso anno e nel 2024 non è stato registrato alcun aumento. Al secondo posto troviamo Pisa con i suoi 512 euro: in questo caso le famiglie spendono 31 euro in più del 2023, quando pagavano 481 euro. Seguono:
- Genova: 501 euro, nel 2023 erano 492 euro;
- Napoli: 482 euro, ma i prezzi sono in discesa rispetto ai 491 euro del 2023;
- Reggio Calabria: 478 euro contro i 443 del 2023.
Seguono:
- Andria: 471 euro;
- Brindisi: 466 euro;
- Cagliari: 465 euro;
- Trapani: 453 euro;
- Pistoia: 448 euro.