Finanza Personale

Aumenti 2025, dal cibo ai pedaggi fino all’energia elettrica. Tutto costerà di più

Gli aumenti 2025 sono trasversali e andranno ad impattare trasversalmente su tutti i costi che le famiglie devono sostenere. Anche senza uscire di casa.

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L’anno appena cominciato non si prospetta tra i migliori per le tasche delle famiglie. Sotto l’ampio cappello degli aumenti 2025 a partire dal 1° gennaio rientrano i costi maggiori che i consumatori devono sostenere per la spesa alimentare, i pedaggi, l’energia elettrica. Nel corso degli ultimi dodici mesi i prezzi sono in crescita un po’ ovunque, andando a pesare su tutti consumatori. E incidendo in modo particolare su quelli che appartengono alle fasce più deboli, economicamente parlando.

Ma vediamo quali sono gli aumenti 2025 più importanti che andranno a pesare sulle famiglie italiane.

Aumenti 2025, cosa peserà di più sui consumatori

Gli aumenti 2025 colpiranno trasversalmente un po’ tutti i settori. Stando a quanto previsto dall’Osservatorio Nazionale Federconsumatori dovrebbe arrivare un aggravio di costi pari a 912,20 euro annuo per ogni famiglia. Ma entriamo un po’ più nel dettaglio.

Crescono i pedaggi sulle tratte gestite da Autostrade per l’Italia, dove si dovrà mettere in conto un aggravio di spesa pari all’1,8%. Aumenti anche sulla Napoli-Pompei-Salerno, dove l’incremento è pari all’1,677%. Per le altre 22 concessionarie non sono previsti degli aumenti.

Tra gli aumenti 2025 ci sono quelli delle bollette: per l’energia elettrica, secondo le stime di Arera gli aumenti dovrebbero orbitare intorno al 18,2% per i cosiddetti clienti tipo nel primo trimestre dell’anno. Stesso discorso per le bollette del gas, per le quali a dicembre Arera ha segnalato un aumento del 2,5%.

Rc Auto in aumento anche per i guidatori virtuosi, che, nel corso del mese di dicembre, hanno dovuto mettere in conto una spesa più alta del 6,19% pari a 643,95 euro.

Anche per quanto riguarda l’alimentazione le previsioni non sono ottimistiche, con i prezzi che dovrebbero aumentare per:

  • cereali e derivati;
  • prodotti lattiero-caseari;
  • carne;
  • olio d’oliva.

In aumento anche le spese scolastiche, che si riferiscono a mense e libri: Federconsumatori ritiene che gli aumenti 2025 possano essere intorno al 3,66% per una spesa annua pari a 21 euro.

Anche chi ha intenzione di pranzare o cenare in un ristorante deve mettere in conto degli aumenti che sono pari, mediamente, al 3,09%.

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