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Azioni Growth
Il termine azioni growth identifica le azioni di società in forte espansione, per le quali la crescita dei ricavi è attualmente più importante del profitto. Solitamente queste società operano in settori emergenti in cui è importante cercare di scalare rapidamente la propria quota di mercato.
Le azioni growth presentano l’opportunità di investire su una società che a lungo termine potrebbe arrivare a moltiplicare la sua capitalizzazione di mercato. Allo stesso tempo, si tratta solitamente di investimenti volatili e tendenzialmente più rischiosi rispetto a quelli in azioni value. Per questo motivo, solitamente le azioni growth sono considerate appropriate per investitori con un profilo di rischio aggressivo.
La popolarità delle azioni growth è cresciuta rapidamente dall’inizio del nuovo millennio. La rivoluzione tecnologica di internet ha portato alla nascita di società come Amazon, Meta e Google che hanno scritto alcune delle pagine più importanti nella storia dei titoli growth. Il 2023 si presenta però come un anno particolare per questo comparto, considerando che il 2022 è stato l’anno peggiore della storia recente per le società growth.
L’effetto dei tassi in rialzo delle banche centrali, unito a un contesto macroeconomico più complesso, ha penalizzato molto le società tech e le startup in forte espansione. Grazie ai ribassi dello scorso anno, però, molte growth stocks si trovano ora a prezzi relativamente bassi e presentano interessanti opportunità di investimento.
Cosa sono? | Azioni di aziende in forte crescita |
Livello di rischio | Medio-Alto |
Rendimento potenziale | Alto |
Settori più interessanti | Energia rinnovabile, tech, AI, EVs |
Dove comprare azioni growth | eToro, FP Markets, Trade.com, Degiro |
Migliori azioni growth | Vedi l’elenco |
Cosa sono le azioni growth
Le azioni growth rappresentano titoli di società che puntano prima di tutto alla crescita dei ricavi e della quota di mercato, tralasciando nel breve termine la capacità di generare profitti. L’idea di investire in aziende che perdono denaro può sembrare controintuitiva, e non è un caso che molti grandi investitori siano diffidenti. Un celebre esempio è quello di Warren Buffett, che con Berkshire Hathaway ha sempre preferito puntare su aziende profittevoli che operano in settori tradizionali.
Nel mondo veloce e globalizzato di oggi, per le aziende più innovative è importante avere un rapido tasso di crescita. Il rischio è che altrimenti la concorrenza si faccia troppo intensa, troppo velocemente, trasformando l’innovazione di un’azienda nel successo finanziario dei suoi concorrenti. Per questo motivo, solitamente le startup tendono ad accettare di perdere denaro nel breve termine pur di investire il più possibile sulla propria crescita.
L’obiettivo è raggiungere il più velocemente possibile una quota dominante di mercato. In questo modo la concorrenza viene messa in un angolo, la società può rendere più efficienti i processi grazie alle economie di scala, il brand si rafforza permettendo di praticare prezzi più alti, trasformando finalmente le operazioni dell’azienda in un business profittevole.
Questo è solitamente l’obiettivo, ma non tutte le aziende riescono a raggiungerlo. Alcune aziende non riescono a finanziare la propria crescita fino a raggiungere la posizione di leadership che vorrebbero. In generale, proprio per questo motivo, le azioni growth rappresentano un rischio maggiore rispetto alle società più grandi e stabili.
Migliori azioni growth 2023
Il 2023 non si sta dimostrando un grande anno per le azioni growth, dopo un 2022 da dimenticare. Alcuni buoni spunti, però, rimangono. Bisogna essere bravi a non valutare un titolo in base al momento che i mercati stanno avendo, ma in base ai fondamentali dell’azienda. Quando si parla di growth stocks, nello specifico, è importante valutare soprattutto le prospettive future dell’azienda.
Abbiamo analizzato i titoli in base a diversi fattori:
- Il tasso di crescita annuo dei ricavi e della quota di mercato;
- Il miglioramento della redditività nel corso del tempo, anche se possiamo accettare che sul breve termine l’azienda non sia ancora profittevole;
- La dimensione e le potenzialità del mercato che la società sta cercando di aggredire;
- La solidità patrimoniale e la capacità di far fronte ai debiti senza dover diluire eccessivamente la proprietà degli azionisti attuali;
- Il miglioramento del free cash flow prodotto dall’azienda nel corso degli anni.
A fronte di queste variabili, abbiamo identificato 10 aziende su cui puntare nel 2023 che possono essere titoli ottimi da detenere anche sul lungo termine.
1. HelloFresh
Settore | Pasti pronti a domicilio |
Borsa | Francoforte |
Ticker | ETR:HFG |
Sede | Berlino, Germania |
Anno di fondazione | 2011 |
HelloFresh è un’azienda tedesca in forte crescita, con oltre 14.000 dipendenti, che si occupa di consegnare ai clienti pasti freschi a domicilio pronti per essere cucinati. Tutti gli ingredienti sono già sistemati affinché il processo di preparazione sia il più veloce possibile: combinando la velocità e la freschezza del pasto, HelloFresh si propone come una soluzione efficiente quanto il food delivery ma più salutare.
A differenza di molte altre società growth, questa azienda ha già dimostrato di essere profittevole e di avere ottimi margini sul venduto. Inoltre il suo successo non è soltanto europeo, ma mondiale: in molti si sono sorpresi di vedere addirittura la sua pubblicità al SuperBowl 2022. Questo è solo uno dei tanti traguardi raggiunti negli Stati Uniti, dove il brand sta trovando terreno fertile per la sua offerta.
Con un P/E di 25.60 nel momento in cui scriviamo e una capitalizzazione poco superiore a un anno di vendite, la valutazione del titolo è decisamente ridotta rispetto a quanto sarebbe se venisse scambiato sul Nasdaq o sul NYSE. Uno dei benefici delle Borse europee è proprio quello delle valutazioni più basse per le aziende, cosa che si manifesta particolarmente nel caso delle società growth. Si può investire su HelloFresh con eToro, evitando le commissioni e approfittando dell’interfaccia molto intuitiva della piattaforma.
2. Delivery Hero
Settore | Food delivery |
Borsa | Francoforte |
Ticker | ETR:DHER |
Sede | Berlino, Germania |
Anno di fondazione | 2011 |
Altra startup tedesca di immenso successo, Delivery Hero è proprietaria di brand estremamente conosciuti come Glovo in Europa e PedidosYa in America Latina. Al di fuori del Regno Unito, dove Deliveroo continua a farla da padrone, è posizionata per essere leader o seconda in classifica per quota di mercato in tutte le zone geografiche in cui opera. Non un risultato da poco, considerando la concorrenza agguerrita nel settore.
Il management, nell’ultima presentazione dei dati trimestrali 2022, ha dichiarato che probabilmente la società vedrà un free cash flow positivo nel 2023 per la prima volta nella sua storia. Un segno che non soltanto i ricavi sono in fortissima crescita (50-60% anno su anno), ma che l’azienda si sta avvicinando finalmente a chiudere i suoi bilanci d’esercizio con un utile netto.
La strategia del management prevede di puntare sempre di più sulla pubblicità interna alla piattaforma, permettendo ai ristoranti di sponsorizzarsi per acquisire le posizioni più visibili all’interno dell’app. Si tratta di un segmento di mercati in cui Delivery Hero può avere il 100% di margine sul venduto, permettendo alla redditività del business di raggiungere livelli davvero considerevoli.
3. Plug Power
Settore | Idrogeno verde |
Borsa | Nasdaq |
Ticker | NASDAQ:PLUG |
Sede | Latham, USA |
Anno di fondazione | 1997 |
Plug Power è una società che opera nel ramo dell’idrogeno verde occupandosi di fornire tutti i principali prodotti e servizi correlati al settore: produzione, trasporto, stoccaggio e sistemi di distribuzione. L’idrogeno verde, cioè quello prodotto a partire dalle fonti di energia rinnovabile, può diventare un elemento fondamentale della transizione energetica verso un impatto climatico più basso delle industrie.
Già oggi può venire utilizzato come fonte di energia pulita per i generatori di emergenza, ma sempre di più trova applicazione come carburante per mezzi di trasporto pesanti. In futuro si pensa che possa anche diventare il modo più economico ed efficiente per i motori delle grandi navi, essenziali per la supply chain e ancora alimentate al 100% da motori a scoppio.
Plug Power mostra un tasso di crescita molto forte e oggi può anche approfittare di notevoli incentivi governativi. A partire dal 2022 e fino al 2033, il governo americano sovvenzionerà i nuovi impianti di produzione di idrogeno verde con 3$ per chilo di idrogeno verde. A questo livello di prezzo, la società prevede che da subito questo combustibile a impatto zero possa diventare competitivo in tutte le possibili applicazioni industriali.
Anche in questo caso, è facile comprare il titolo evitando di perdere denaro in commissioni. Per esempio, aprendo un conto su Degiro si possono comprare senza commissioni le azioni di Plug Power e tutte le altre azioni di società quotate sulle Borse statunitensi.
4. C3.ai
Settore | Intelligenza artificiale |
Borsa | NYSE |
Ticker | NYSE:AI |
Sede | Redwood City, California, USA |
Anno di fondazione | 2009 |
C3.ai è una delle società più promettenti nel settore dell’intelligenza artificiale. Senza dubbio si tratta già oggi di uno dei settori tecnologici che stanno attraversando maggior fermento. Le potenzialità dell’intelligenza artificiale sono innumerevoli e questa nuova frontiera dell’informatica è destinata a cambiare il mondo in cui viviamo. Dalla produttività ai nuovi farmaci che potrebbero nascere grazie all’AI, non si può sottovalutare l’investimento in azioni growth che operano in questo ramo.
Il compito di C3 è quello di sviluppare piattaforme e applicazioni per le imprese utilizzando proprio l’intelligenza artificiale. Le sue soluzioni possono servire qualunque settore: già oggi l’azienda ha clienti nel ramo finanziario, governativo, medico, energetico e altri ancora. Con 700 dipendenti e un tasso di crescita superiore al 30% annuo, l’azienda è ancora piccola ma molto promettente.
Purtroppo si tratta di un’azienda ancora distante dai profitti, ma il modello di business è solido e i margini operativi sono buoni. Continuando a scalare le proprie soluzioni, può arrivare a essere un colosso e ad avere un impatto notevole sull’avanzamento dell’intelligenza artificiale.
5. Rocket Lab
Settore | Aerospazio |
Borsa | Nasdaq |
Ticker | Nasdaq: RKLB |
Sede | California, USA |
Anno di fondazione | 2006 |
Rocket Lab è un’azienda di tecnologia aerospaziale che si concentra sulla produzione e lancio di piccoli satelliti verso la bassa orbita terrestre. La principale attività di Rocket Lab è quella di fornire servizi di lancio di satelliti per clienti commerciali, governativi e accademici.
L’azienda genera entrate attraverso il pagamento dei clienti per i suoi servizi di lancio e di progettazione di satelliti. Inoltre sta integrando sempre di più i suoi servizi dedicati alle reti di satelliti, che possono rappresentare un importante trend tecnologico dei prossimi 10-15 anni. Dalla connessione internet in posti remoti, fino alle mappe per il settore militare, le costellazioni di satelliti hanno un potenziale notevole.
Anche se non è ancora profittevole, la società continua a scalare la velocità con cui riesce a effettuare nuovi lanci e a migliorare il margine sui servizi offerti ai clienti. Considerando anche le importanti partnership con la NASA, è una delle poche aziende quotate che possono davvero trarre vantaggio dall’economia dello spazio e dalle sue nuove frontiere.
Il titolo è facilmente accessibile attraverso qualunque broker di azioni reali: alcuni di questi permettono di comprare il titolo senza commissioni, come nel caso di eToro (sito disponibile qui).
6. SmartRent
Settore | Domotica |
Borsa | NYSE |
Ticker | NYSE: SMRT |
Sede | Arizona, Stati Uniti |
Anno di fondazione | 2017 |
SmartRent è un’azienda di tecnologia immobiliare che fornisce soluzioni di gestione immobiliare basate sull’IoT (Internet delle cose) per proprietari di appartamenti, case vacanze e condomini. Il mercato delle soluzioni di domotica basate sull’IoT è in rapida crescita, con un enorme potenziale di espansione nei prossimi anni.
SmartRent è ben posizionata per capitalizzare su questa crescita, anche grazie al suo notevole portafoglio di clienti: ha già acquisito clienti di alto profilo, inclusi alcuni dei maggiori costruttori immobiliari degli Stati Uniti. Questo dimostra l’efficacia della sua piattaforma e la forza del suo modello di business. Inoltre ha già iniziato a espandersi a livello internazionale, con clienti in Canada, Australia e Regno Unito.
Con un tasso di crescita vicino al 100% annuo e ricavi ricorrenti grazie al modello basato sugli abbonamenti, SmartRent ha una chiara visione di lungo periodo per rendere profittevole il suo business. La società è ancora piccola rispetto al TAM (mercato potenziale), ma continua a conquistare quote di mercato.
7. Exact Sciences
Settore | Biotecnologie |
Borsa | Nasdaq |
Ticker | NASDAQ: EXAS |
Sede | Wisconsin, Stati Uniti |
Anno di fondazione | 1995 |
Exact Sciences si occupa di soluzioni biotecnologiche per le diagnosi precoci di tumore. La lotta ai tumori rimane una delle priorità mediche e scientifiche di questo secolo, e le diagnosi precoci sono estremamente importanti per ridurre il tasso di mortalità di queste patologie. Exact Sciences ha avuto la sua prima approvazione di un brevetto importante nel 2014, per un test di diagnosi del tumore colorettale, e da quel momento la società è in forte espansione.
Una delle frontiere interessanti dell’azienda è quella della ricerca molecolare. Attraverso test specifici che vanno a identificare particolari molecole nell’organismo del paziente, Exact Sciences continua a migliorare la capacità di diagnosticare le insorgenze tumorali nelle loro prime fasi. Nel lungo termine, sta lavorando a un test MCED (multi-cancer early detection) che sarà in grado di diagnosticare varie tipologie di tumore a partire da un singolo prelievo di sangue.
Gli investitori interessati a queste importanti possibilità di lungo termine possono acquistare il titolo su eToro oppure passare attraverso i CFD per operare in modo più speculativo.
8. BYD
Settore | Veicoli elettrici |
Borsa | Shangai |
Borsa | SHE: 002594 |
Sede | Shenzen, Cina |
Anno di fondazione | 2003 |
BYD è un’importante impresa cinese su cui Warren Buffett ha investito molto, arrivando poi a definirla addirittura “anni luce avanti a Tesla” nel 2023. Attualmente si tratta della società con la quota di mercato più grande all’interno del settore delle auto elettriche in Cina, minacciando seriamente la posizione competitiva di Tesla nel mercato più grande al mondo per questo settore. Sta anche investendo molto sulla sua espansione internazionale, dall’Europa fino all’America Latina.
Oltre a essere una società in fortissima crescita, è anche un’azienda già profittevole. D’altronde è noto che Warren Buffett investa soltanto in aziende dove vede un alto potenziale di crescita e rendimento, raramente entrando nella compagine sociale di società giovani che puntano sulla crescita. Per aver convinto l’Oracolo di Omaha, BYD deve aver dimostrato una solida capacità di mantenere alti margini di vendita e non soltanto un buon aumento annuo dei ricavi. Trattandosi di una società quotata a Hong Kong, non tutti i broker europei permettono di investire sul titolo; uno dei migliori per investire su queste azioni è Trade.com -qui il sito ufficiale- che permette di farlo facilmente sia attraverso i CFD, sia con l’acquisto diretto di azioni.
9. StoneCo
Settore | Fintech |
Borsa | Nasdaq |
Ticker | NASDAQ: STNE |
Sede | Isole Cayman |
Anno di fondazione | 2000 |
StoneCo è una società specializzata in pagamenti elettronici, che sta crescendo molto soprattutto in Brasile. Paragonabile a Nexi in Italia, il suo compito è quello di fornire soluzioni multicanale per pagamenti con carte di credito e di debito: POS, software e strumenti digitali per i pagamenti online fanno tutti parte della sua offerta. Il tasso di crescita è molto alto, con l’impresa che cavalca la crescente digitalizzazione dei pagamenti in America Latina.
Considerando il forte ritmo di espansione economica delle aree geografiche in cui l’azienda opera, risulta un’opportunità d’investimento interessante. Nel corso del tempo può diventare un player dominante nell’industria dei pagamenti elettronici del Sud America, business che notoriamente offre margini alti e forte resistenza all’inflazione.
10. AeroVironment
Settore | Droni militari |
Borsa | Nasdaq |
Borsa | NASDAQ: AVAV |
Sede | Simi Valley, CA, Stati Uniti |
Anno di fondazione | 1971 |
AeroVironment è un’impresa del settore della difesa, che si specializza in velivoli senza pilota. Questo tipo di tecnologia ha avuto un grande successo nella guerra in Ucraina, dimostrando chiaramente che per il settore della difesa è essenziale investire in droni. Tra le società che se ne occupano, AeroVironment risalta per la tecnologia avanzata dei suoi velivoli. Negli ultimi anni la società ha introdotti anche droni terrestri come tEODor, per il disinnesco degli esplosivi.
Uno dei prodotti di punta, che ha avuto molto successo in Ucraina, sono i droni kamikaze Switchblade che vengono pilotati direttamente contro l’obiettivo ed esplodono all’impatto. Questo tipo di tecnologia sta cambiando il modo di concepire le strategie sul campo di battaglia, con un grande potenziale economico per gli investitori di AeroVironment. Il titolo può facilmente essere comprato su eToro, dove non si pagano commissioni dal momento che si tratta di un’azione scambiata sul Nasdaq.
Dove comprare azioni growth
La scelta dell’intermediario con cui investire in azioni è importante quasi quanto la scelta delle azioni stesse. Il broker con cui si investe deve garantire sicurezza, affidabilità e bassi costi. Possibilmente insieme a una piattaforma semplice da utilizzare, che riesca a eseguire gli ordini nel più breve tempo possibile. Per questo motivo, la redazione di TradingOnline.com® investe molto tempo alla ricerca delle migliori piattaforme con cui investire in azioni. Di seguito riportiamo la tabella completa dei servizi attualmente consigliati:
[broker]
Tutte le piattaforme consigliate sono autorizzate Consob e custodiscono i fondi dei clienti su conti segregati per garantirne la massima sicurezza. I conti segregati sono aperti presso banche regolamentate in Europa, dove i fondi vengono ulteriormente protetti dal programma di protezione dei depositi.
Conviene investire in azioni growth?
Investire in azioni growth è una scelta molto valida quando si riescono a identificare aziende solide, con vero potenziale di lungo termine, specie nelle fasi del ciclo economico in cui i tassi sono in calo. Tassi di interesse in calo aiutano le società a finanziarsi a costi più bassi, favorendone la crescita. Inoltre aumenta gli investimenti dei fondi di venture e degli angel investor, dal momento che le obbligazioni e i depositi rendono progressivamente di meno, favorendo l’aumento del prezzo delle azioni.
Detto questo, anche in altre fasi del ciclo economico può rimanere una buona idea comprare azioni growth. Ad esempio quando, in una fase di tassi in aumento e di crescita in rallentamento, i titoli growth vengono fortemente penalizzati e si trovano a prezzi molto convenienti rispetto al loro valore intrinseco. Questo è successo, ad esempio, nel corso del 2022 durante il forte trend ribassista che ha riguardato il settore tech nei primi sei mesi dell’anno.
Bisogna comunque ricordare sempre che investire in azioni growth comporta un rischio mediamente più alto rispetto agli investimenti in azioni value o in obbligazioni. Non tutte le startup possono diventare le prossime Amazon o le prossime Google. Quelle che ci riescono provvedono a generare un valore enorme per i loro investitori, ma quelle che non ci riescono possono finire direttamente in bancarotta. Questo è il motivo per cui, spesso, la vera chiave degli investimenti in azioni growth è la diversificazione.
Azioni Growth vs Value
Un tema di dibattito comune riguarda i pro e contro di investire in azioni growth rispetto a quelli di investire in azioni value. Con “value” si intendono quei titoli solitamente correlati a settori già consolidati, emessi da società profittevoli e che spesso staccano dividendi. Società che non sono più in forte crescita, ma che riescono a produrre risultati costanti e prevedibili per gli investitori crescendo allo stesso ritmo dell’economia.
Indubbiamente società più consolidate, come le compagnie assicurative o le aziende petrolifere, tendono a presentare rischi inferiori per gli investitori. Dall’altra parte hanno anche un margine di crescita più basso, quindi sono adatte a investitori più conservativi. Le azioni growth, invece, sono più adatte agli investitori con un profilo di rischio aggressivo.
Solitamente le azioni growth sono anche più raccomandabili per gli investitori che vogliono investire con orizzonte di lungo termine, lasciando alle società il tempo di crescere e di mostrare il loro vero potenziale. Possono essere necessari 10+ anni affinché una piccola startup in forte crescita diventi un grande colosso che domina il proprio settore. Per quanto riguarda le azioni value, invece, nel breve termine sono più prevedibili ma hanno meno potenziale di rivalutarsi a lungo termine. Queste sono regole generali, ma chiaramente esistono delle azioni che fanno eccezione.
Quando investire in azioni growth
Per un investitore è importante comprendere che a lungo termine i mercati azionari tendono sempre a crescere, ma non tutte le fasi di mercato favoriscono le azioni. Specialmente quando si tratta di società growth, ci sono degli elementi precisi che aiutano l’andamento e la crescita degli investimenti azionari. Gli elementi favorevoli per le azioni growth sono:
- Tassi di interesse bassi, che favoriscono il flusso di capitali in società più giovani e in investimenti generalmente più rischiosi;
- Basso tasso di inflazione, in modo tale che la banca centrale non sia invitata ad aumentare i tassi di interesse;
- Basso rendimento delle obbligazioni, di modo da abbassare il tasso a cui si attualizzano i flussi di cassa futuri. Questo rende più appetibile un investimento che può generare flussi di cassa alti, ma solo a distanza di anni;
- Forte solidità del sistema bancario, favorendo così i flussi di capitale e gli investimenti in società growth.
Quando si verificano queste condizioni, soprattutto se si verificano tutte insieme, è un buon momento per investire in azioni growth. Dall’altra parte, bisogna anche riconoscere che ci sono fasi del ciclo economico che penalizzano questi titoli, come quando i tassi delle banche centrali sono in aumento. In questi casi è facile che le azioni growth possano perdere valore, ma è anche vero che quando ne perdono troppo diventano sottovalutate: talvolta può essere una buona idea aggiungerle al portafoglio quando gli altri investitori sono eccessivamente pessimisti.
Come scegliere le azioni growth su cui investire
Per investire in azioni growth è importante sapere quali sono i fondamentali di questo tipo di asset. A cominciare dai dati di bilancio fino all’analisi del modello di business dell’azienda. In generale, gli elementi da non sottovalutare sono:
- Il tasso di crescita dei ricavi e della quota di mercato;
- Il miglioramento dei margini sul venduto nel corso del tempo;
- L’andamento dell’indebitamento dell’azienda e della sua equity;
- La posizione competitiva nel settore e l’apprezzamento del brand da parte dei clienti;
- Le possibili risposte della concorrenza;
- Le minacce politiche, economiche, tecnologiche e sociali per il core business dell’impresa;
- La qualità, l’esperienza e i piani del management per far crescere l’azienda.
In generale, un investitore che punta su azioni growth va alla ricerca di società con un piano attuabile e definito per crescere e poi diventare stabilmente profittevoli. Spesso questo richiede di filtrare le grandi previsioni fatte dal management di una società, scrutarle con occhio critico e diffidare delle vedute troppo ottimiste. Molte delle società che si sono quotate tramite SPAC nel 2020-21, ad esempio, avevano nelle loro presentazioni agli investitori dei numeri inverosimili; tra queste ci sono già state diverse bancarotte.
Proprio per questo motivo, vari investitori leggendari tra cui Peter Lynch e Warren Buffett consigliano di investire su società che operano in settori di cui si ha una buona comprensione, in modo da poter valutare con occhio critico le vere potenzialità future di un’azienda.
Investire in azioni growth: la nostra opinione
Dopo aver visto esplodere la bolla delle dot-com, poi aver assistito alla rinascita del settore tech e all’avvento delle crypto, dopo aver investito attraverso tutte le fasi di mercato -inclusa la pandemia e il suo seguito-, il team di TradingOnline.com® ha assistito al successo e alla disfatta di tante azioni “growth”. A fronte di questi anni di esperienza, questa è l’opinione che abbiamo maturato sui titoli growth:
Investire in aziende che hanno un forte tasso di crescita può pagare molto bene nel corso del tempo. A questo tasso di crescita, però, devono essere accompagnati due fattori fondamentali: la capacità di produrre profitti a lungo termine e la capacità di difendere la propria posizione competitiva. Le aziende che riescono a combinare la crescita a queste due cose, di solito, si rivelano ottimi investimenti.
Dall’altra parte, soprattutto tra il 2009 e il 2021, abbiamo assistito a una politica monetaria molto espansionista che ha favorito la nascita di startup colossali ma non profittevoli. Queste si ritrovano oggi a navigare in cattive acque per via dei tassi in aumento, dopo aver finanziato la crescita con forti perdite di bilancio. Per questo, ad esempio, stiamo assistendo a così tanti licenziamenti nel mondo tech. Se la crescita è sostenibile e profittevole, gli azionisti possono gioire; il post-pandemia, però, ci ha insegnato che la filosofia della “crescita a tutti i costi” ha fatto il suo tempo.
Inoltre ricordiamo, pur non essendo un’opinione, che è importante tenere al sicuro i propri investimenti. Non è utile investire in ottime aziende growth se lo si fa con una piattaforma inaffidabile e non regolamentata. Per questo è sempre necessario affidarsi a intermediari autorizzati da Consob, che magari permettano anche di investire con costi minimi come nel caso di eToro.
Considerazioni finali
Le azioni growth sono state il fulcro del periodo più rialzista nella storia dei mercati finanziari, quello a cui abbiamo assistito tra la fine della crisi finanziaria del 2008 e la fine del 2021. Oltre un decennio in cui la politica espansiva delle banche centrali ha lanciato il successo di società come Meta, Amazon, Google e Netflix per le quali è stato possibile finanziarsi a tassi estremamente bassi. Oggi, con il ritorno dell’inflazione e dei tassi in aumento, il settore ha avuto uno shock ma rimangono tante opportunità per gli investitori più pazienti.
Costruire un portafoglio azionario interamente intorno alle azioni growth può generare un andamento fortemente volatile e portare a perdite di breve termine anche significative. Escluderle del tutto, però, significa mancare l’opportunità di investire sui giganti del futuro. Come sempre, è importante bilanciare l’esposizione ai diversi strumenti finanziari e ricordarsi di guardare sempre alla strategia complessiva con cui si intendono coltivare i propri risparmi.
Per quanto nessuno possa sapere quali saranno le 10 aziende più grandi al mondo tra cinquant’anni, la storia ci insegna che è altamente improbabile che siano le stesse aziende di oggi. C’è sempre spazio per nuove tecnologie, innovazioni che stravolgono gli equilibri dei settori e piccole startup che diventano grandi multinazionali. Per questo avrà sempre un senso, dalla prospettiva di un investitore, investire parte di un portafoglio orientato al lungo termine su titoli in forte crescita.
FAQ: Domande e risposte frequenti sulle azioni growth
Cosa sono le azioni growth?
Per azioni growth si intendono titoli di società che stanno affrontando la loro fase di rapida espansione, in cui la priorità è guadagnare quote di mercato e far conoscere il brand a più persone possibile. I profitti, in questa fase, possono essere messi in secondo piano finché c’è il supporto degli investitori.
Che differenza c’è tra azioni growth e value?
Mentre le azioni growth offrono alti tassi di crescita dei ricavi e alta innovazione, le azioni value appartengono a settori più tradizionali e sono società con risultati già consolidati.
Investire in azioni growth è rischioso?
Investire in azioni comporta sempre alcuni rischi, che possono aumentare nel caso delle azioni growth dal momento che tendono a essere più volatili rispetto alle azioni value. Detto questo, è anche da considerare il potenziale di ritorno più alto di questi titoli nel lungo termine.
Che piattaforma usare per comprare azioni growth?
Per investire in azioni growth è consigliabile rivolgersi a piattaforme autorizzate e affidabili come eToro, Trade.com e FP Markets. Oltre a essere molto sicure, queste tre offrono anche costi di intermediazione particolarmente bassi.
A quali settori appartengono le azioni growth?
Un’azione growth può appartenere potenzialmente a qualunque settore, ma i più frequenti e promettenti di oggi sono i veicoli elettrici, il mondo fintech, l’intelligenza artificiale e le biotecnologie.
Un’azione growth può appartenere a un settore tradizionale?
Sì, è possibile che un’azione growth appartenga a un settore tradizionale. In alcuni casi, società che operano in settori consolidati con tecnologie e modalità innovative possono avere forti tassi di crescita.
Che differenza c’è tra “azioni growth” e “startup”?
Entrambi i termini fanno riferimento a società in forte espansione, ma con una differenza importante: una startup è tipicamente più piccola, mentre si parla di azioni growth in riferimento ai titoli di società già quotate e dunque più grandi.