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Bonifici istantanei, dal 2025 potremmo dire addio alle commissioni bancarie

Dal prossimo anno le commissioni bancarie sui bonifici istantanei saranno allineate con quelle delle operazioni tradizionali.

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Addio alle commissioni bancarie sui bonifici istantanei, i cui costi dovranno essere uguali a quelli ordinari a partire dal 1° gennaio 2025. Nel momento in cui gli utenti faranno dei bonifici in tempo reale, gli istituti bancari non avranno più la possibilità di aggiungere dei costi extra, come è accaduto fino a questo momento.

Tra i bonifici istantanei e quelli ordinari, in altre parole, ci dovrà essere una parità di costi: quando l’operazione tradizionale è gratuita lo deve essere anche quello istantaneo. A prevederlo è il Regolamento europeo 2024/886, il cui compito principale è quello di incentivare i cosiddetti instant payment – ossia i pagamenti istantanei – che vengono effettuati all’interno dell’area Sepa (Single Euro Payments Area).

Bonifici istantanei, da quando diventeranno gratuiti

Il 9 gennaio 2025 è la data da segnare in agenda: da quel giorno ricevere dei bonifici istantanei dovrà avere lo stesso costo rispetto ad un’operazione tradizionale. Seconda data da segnare in rosso sul calendario è il 9 ottobre 2025, quando scatterà un altro obbligo per le banche: dovranno garantire le stesse condizioni economiche per i bonifici istantanei e quelli ordinari.

Le novità non finiscono qui. Dal prossimo anno gli istituti di credito dovranno dare la possibilità ai propri clienti di inviare e ricevere i bonifici in tempo reale: la transazione dovrà essere effettuata entro 10 secondi. Il servizio dovrà essere disponibile ventiquattr’ore su ventiquattro, sette giorni su sette, compresi i festivi. Devono, in estrema sintesi, saltare i tradizionali tempi di lavorazione che sono legati ai bonifici tradizionali.

Come ha correttamente messo in evidenza un recente studio realizzato nel corso del mese di ottobre 2024 dall’Osservatorio Segugio.it attualmente solo il 20% degli istituti di credito che operano in Italia non stanno applicando delle commissioni sui bonifici istantanei. Il rimanente 80% stanno applicando una:

  • nel 53% dei casi una commissione fissa;
  • nel 17% dei casi una commissione a percentuale sull’importo della transazione;
  • nel 10% dei casi una commissione in parte fissa e in parte percentuale.

Stando a questi dati è evidente che a partire dal 2025 saranno molteplici i vantaggi a cui potranno aderire gli utenti nel momento in cui hanno intenzione di fare dei bonifici istantanei. Anche perché stando alla ricerca effettuata da segugio.it, le commissioni su questo tipo di operazione sono:

  • mediamente pari a 1,74 euro nel caso di commissione fissa;
  • pari grosso modo allo 0,09% nel caso di commissione percentuale.

Bonifici istantanei, le nuove regole europee

L’Unione europea ha introdotto le nuove regole sui bonifici istantanei per incrementare i pagamenti in tempo reale. L’obiettivo viene centrato andando ad ampliare il cerchio dei servizi finanziari e, soprattutto, allargando il perimetro dei vantaggi ai cittadini e alle imprese.

In Italia la diffusione dei bonifici istantanei è sotto l’occhio di tutti: stando ai dati forniti recentemente dalla Banca d’Italia sarebbero cresciuti dal 4% dei bonifici totali eseguiti nel corso del mese di giugno 2022 al 10% di quelli registrati nel corso del mese di giugno 2024.

Sicuramente una delle preoccupazioni che accomuna molti consumatori è la sicurezza dei bonifici istantanei. Il dubbio è lecito in quanto una volta effettuato è impossibile revocarlo: la rapidità attraverso la quale viene trasferito il capitale non permette, una volta che è stata confermata l’operazione, di tornare sui propri passi.

Questo è il motivo per il quale l’operazione richiede molta più attenzione rispetto ad un bonifico ordinario. Ma non solo: data la sua immediatezza, questa forma di pagamento è più esposta al rischio di raggiri e truffe. Per garantire una maggiore sicurezza, il regolamento europeo ha obbligato le banche a fare un vero e proprio cambio di passo sulle misure anti frode. Gli istituti di credito saranno obbligati:

  • a verificare la corrispondenza tra il codice Iban e il nome del beneficiario;
  • a dare la possibilità di impostare un importo massimo.

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