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Perché Apple non seguirà Amazon e Facebook: board a favore di DEI!

Anche da Apple si deciderà sulle pratiche DEI. Il board però consiglia di mantenere il programma.

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Se Facebook ha già deciso l’eliminazione dei programmi cosiddetti DEI, ovvero per l’inclusione e la diversità, da Apple il percorso sarà più complicato. Dovranno infatti votare gli azionisti, che hanno in realtà già avanzato una proposta in tal senso, forse proprio sulla scorta del nuovo vento che spira in America e che ha visto non solo Mark Zuckerberg, ma anche altri grandi del settore tech riallinearsi dopo la vittoria di Donald Trump. A Cupertino, al contrario di quanto accaduto invece da Meta, si voterà.

E il board ha consigliato agli azionisti di votare contro la rimozione, secondo quanto è stato già inviato come filing dall’azienda. A spingere gli azionisti verso la richiesta del voto non c’è però soltanto la vittoria di Trump, ma anche recenti decisioni della Corte Suprema e più in generale il timore, si legge nella richiesta di voto, di danni di carattere reputazionale e anche legale, che potrebbero esporre l’azienda a problemi poi costosi da risolvere.

Apple: abbiamo un programma rodato

La risposta del board è stata invero assai piccata, indicando agli azionisti che in realtà il programma è ben rodato e che la proposta era pertanto assolutamente non necessaria. Apple ha inoltre ritenuto la richiesta un tentativo di fare micromanaging dell’attività interna all’azienda da parte degli azionisti, recuperando quello che è un vecchio leitmotiv, una parte del volksgeist di Apple, che raramente si è fatta indirizzare dal voto degli azionisti, preferendo ove necessario lo scontro.

Apple afferma di impiegare scegliendo senza alcun tipo di discriminazione. E quindi neanche favori verso le minoranze, sembrerebbe leggersi tra le righe. Una situazione molto diversa non solo da quella di Facebook, con Mark Zuckerberg che ha annunciato la chiusura dei programmi, ma anche da Amazon, dove si procederà nello stesso senso. Per quanto poi i giornali italiani focalizzino la scelta delle due imprese di cui sopra come risposta all’elezione di Trump, in realtà tra sentenze della Corte Suprema e movimenti di opinione, il tema DEI si è fatto assai spinoso, anche tra l’opinione pubblica americana.

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