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Ecco perché John Elkann sarà nel CdA di Meta. Intanto è bufera USA-UE

Nel CdA di Meta arriva anche John Elkann (oltre che a una nota trumpiana). E intanto è polemica per il fact checking.

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Grosse novità da Meta. Il CEO e fondatore Mark Zuckerberg ha annunciato che il vecchio sistema di revisione dei contenuti, basato su fact checker sarà eliminato, a favore di note della community sullo stile di quanto fatto già da Elon Musk su X. Un cambiamento che non è soltanto tecnico, ma segnale di un riallineamento politico di Meta con la futura Casa Bianca. Una notizia che ha fatto già discutere sui social e che vede la contrarietà di chi aveva fatto parte della vecchia gestione della verità: principalmente giornalisti e appunto fact checker. Saranno infine gli utenti a decidere se il nuovo sistema sarà da considerarsi come più affidabile del precedente.

L’altra notizia è l’ingresso di John Elkann nel CdA di Meta (in realtà insieme a Charlie Songhurst e Dana White). Anche qui si parla di riallineamento politico e per qualcuno di tentativo di assalto imprenditoriale degli USA ai danni dell’Europa, complice il nuovo clima politico, per un filone rinforzato già ieri con la questione SpaceX e governo italiano.

John Elkann si dice onorato

John Elkann si dice molto soddisfatto di poter offrire il suo contributo a una delle aziende più importanti del 21esimo secolo, per quanto per il momento non sia chiaro quale sia il motivo dell’inclusione. Mark Zuckerberg ha parlato di grande esperienza nella gestione delle grandi aziende globali e della possibilità che porti al consiglio di amministrazione una prospettiva internazionale.

La notizia sarebbe probabilmente passata in secondo piano se non fosse arrivata in un periodo molto teso tra nuova presidenza USA (che sembrerebbe essere riuscita a portare i tech bro dalla sua parte) e elite europee, inviperite per le costanti ingerenze di Elon Musk in particolare negli affari di politica nazionale.

Non sembra ci sia alcuna volontà però sull’altra sponda dell’Oceano Atlantico di ridurre il livello dello scontro, che nei prossimi giorni potrebbe riservare ancora qualche sorpresa. Donald Trump non ha ancora giurato, ma gli effetti della sua elezione sono già più che tangibili, almeno a giudicare dalle inviperite reazioni dei politici europei.

Tuttavia, e vale la pena di ricordarlo, in Europa a causa del DSA Meta dovrebbe mantenere (anche?) i vecchi sistemi di fact checking.

Analista economico dal 2009. Collabora con TradingOnline.com offrendo analisi su Forex, Macroeconomia e Azioni, con un occhio vigile sui mercati emergenti come Turchia, Brasile, Indonesia e Cina. Gianluca Grossi è anche caporedattore per la nota testata giornalistica Criptovaluta.it, quotidiano dedicato al mondo Crypto e Bitcoin ed è anche analista per Criptovaluta.it® Magazine, il settimanale della medesima organizzazione. Segue da vicino il mercato ETF, in particolare sulla piazza di New York.

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