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Stellantis: miliardi di investimenti negli USA. Malumori in Europa per atteggiamento di John Elkann

Positivo l’incontro tra Trump e Elkann: Stellantis investirà in Europa.

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L’incontro tra Donald Trump e John Elkann, in qualità di rappresentante di Stellantis, è avvenuto secondo una nota interna la scorsa settimana, prima del giuramento, e avrebbe visto un importante allineamento tra i desiderata del presidente e i progetti negli States del gruppo franco-italiano. Un impegno solenne a far crescere la produzione negli Stati uniti, secondo quanto ha confermato anche Antonio Filosa – responsabile della divisone nordamericana del gruppo – in una nota inviata ai dipendenti.

Una nota che parla tra le altre cose di entusiasmo di Elkann per l’industria automobilistica americana che sarebbe stato condiviso anche dal nuovo presidente degli Stati Uniti. Cosa succederà? Che tipo di impegno? Innanzitutto per il rafforzamento della produzione negli Stati Uniti e di offrire ai lavoratori la maggiore stabilità possibile. E con il green deal che finisce qui, gli umori nel settore automobilistico sarebbero più che buoni.

Trump pro-business?

È questo quello che emerge dalle note consegnate ai giornali: è così che verrebbe interpretato l’impegno del presidente che – si pensa da Stellantis – finir per sbloccare anche miliardi di investimenti che erano stati persi durante la presidenza Biden. Se ne parla poco, ma i produttori di auto (Stellantis compresa) avrebbero anche apprezzato l’impegno del presidente USA a tornare a una situazione di neutralità in termini di interventi statali nel settori EV. Durante il giuramento Trump ha riservato una parte del suo discorso proprio al settore auto, indicando agli americani che durante la sua presidenza potranno scegliere l’auto che preferiscono, senza che sia data priorità al green deal o alcun tipo di vantaggio al settore elettrico.

Una mossa prevedibile, nonostante il sodalizio con Elon Musk sembri essere piuttosto forte. Ci saranno da parte di Stellantis degli investimenti importanti in Ohio, e anche nello stabilimento di Kokomo, Indiana e anche nello stabilimento di Belvidere, Illinois. Una musica che sembra molto diversa da quella che viene suonata in Europa e in particolare in Italia. E che sarà occasione di ulteriori accesi confronti e scontri a livello politico.

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