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Trend Line
Una trend line è un indicatore grafico di trading utilizzato per verificare la tendenza di prezzo nel grafico di un asset finanziario. Per tendenza si intende la direzione dei prezzi in un determinato periodo di contrattazione. Il prezzo di un asset può assumere una tendenza rialzista, ribassista o laterale.
Le trend line sono lo strumento fondamentale su cui si basano tutte le teorie e tecniche di analisi tecnica (TA) elaborate da Dow all’inizio del 1900, utilizzate ancora oggi dalla maggior parte degli investitori per studiare l’andamento di un grafico di uno strumento finanziario.
Dette anche “Linee di Tendenza”, le trend line sono adottate da analisti economici, investitori finanziari e trader (principianti e non) come primo strumento per studiare i prezzi nel Forex e in tutti gli altri mercati.
Introduzione alle Trend Line:
❓Cos’è: | Indicatore grafico che misura la forza di una tendenza sui mercati. |
🎮Come testare: | Conti di trading demo [I migliori sono gratis] |
💪Difficoltà: | Medio/alta |
👍Efficacia Trading: | Alta |
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🤔Opinioni: | ⭐⭐⭐⭐⭐ |
Cosa sono le Trend Line
Una trend line è una linea tracciata dal trader che unisce due punti di massimo o di minimo consecutivo raggiunti dalla linea di prezzo. Parliamo di indicatore grafico perché tracciato direttamente dall’investitore, senza l’aiuto di calcolatori matematici come per gli altri indicatori. Il trader online disegna le linee di tendenza sovrapposte al grafico del prezzo collegando i minimi o i massimi più recenti.
Le trend line differiscono dagli altri indicatori grafici come i supporti e le resistenze per una questione di dinamicità. Nell’analisi di una valuta tramite le linee di tendenza si distinguono quelle statiche (resistenze e supporti) da quelle dinamiche, ovvero le trend line. Quest’ultime, a differenza degli altri indicatori grafici, seguono l’andamento del prezzo e per questo sono chiamate anche supporti e resistenza dinamiche, per via della loro inclinazione.
Una trend line è rialzista se è tracciata collegando almeno due minimi consecutivi dove il primo ha un valore più basso, come nell’immagine di seguito.
Più minimi vengono toccati dalla linea di tendenza rialzista (o supporto dinamico) più quest’ultima si rivela affidabile. Occorre però fare attenzione alla pendenza della linea tracciata: più una trend line è ripida minore sarà la sua durata. Secondo le teorie dell’analisi tecnica (TA), le trend line più affidabili presentano una pendenza di 45° rispetto al grafico.
Nell’immagine qui sotto, invece, è rappresentata una linea di tendenza ribassista, o resistenza dinamica.
Quest’indicatore grafico ha il compito di rilevare un andamento dei prezzi ribassista, elemento tipico dei bearish market, ovvero quei mercati che si trovano in una fase dove i venditori sono presenti in numero maggiore rispetto ai compratori.
Le trend line ribassiste presentano le medesime caratteristiche di quelle rialziste, l’unica eccezione riguarda i punti in cui vengono tracciate. Una linea di tendenza al ribasso, difatti, unisce con una linea retta due o più massimi decrescenti, ovvero due punti di massimo dove il secondo è più basso rispetto al primo.
Si predilige anche in questo caso una pendenza di 45 gradi, le resistenze dinamiche più ripide di questa gradazione vengono toccate meno volte dalla linea prezzo. Trend line rialziste e ribassiste possono essere usate in contemporanea quando si verificano determinate condizioni, come nell’immagine qui sotto, dove è stato possibile tracciare un canale.
Un canale è un particolare indicatore grafico che è possibile tracciare quando la linea di prezzo è compresa tra due trend line parallele.
In presenza di un canale, i segnali di trading vengono raddoppiati a causa dei rimbalzi sulla linea di tendenza al di sotto del prezzo e quella al di sopra.
Trend Line come funzionano
Le linee di tendenza sono utilizzate per comprendere facilmente il trend di fondo e quello attuale del grafico. In base al punto di vista temporale che il trader sceglie, esistono diversi trend. Se il trend annuale è ribassista, questo non preclude che il trend giornaliero posso essere rialzista. All’interno di un trend giornaliero rialzista, inoltre possiamo trovare un trend ribassista in H1 (grafico ora per ora dell’asse).
Le trend line sono principalmente utilizzate da trader e investitori per elaborare strategie di trend following, ovvero piani di trading dove si prevede di aprire posizioni esclusivamente seguendo la direzione della tendenza di prezzo del grafico.
Le strategie trend following sono le più sicure poiché sono maggiori le probabilità che un trend continui il suo percorso piuttosto che si verifichino le condizioni necessarie per un’inversione di tendenza. Nonostante ciò, molti trader utilizzano questi indicatori grafici per individuare i punti di inversione del trend in atto.
Si dice breakout il punto in cui una trend line viene “rotta”, ovvero subisce un’attraversamento da parte della linea di prezzo anziché un rimbalzo.
Se un rimbalzo sulla trend line rappresenta un chiaro segnale di continuazione della tendenza di prezzo e, inoltre, un ottimo punto di buy o sell, una rottura della linea di tendenza non sempre indica un’imminente inversione di prezzo. Per ovviare il rischio di cadere in falsi segnali, i trader utilizzano la percentuale di penetrazione per valutare la significatività della rottura di una trend line.
Se il prezzo chiude al di sotto di un trend line rialzista (o al di sopra di una resistenza dinamica) di una percentuale che va dal 3 al 5% del valore del prezzo, allora ci si trova molto probabilmente di fronte ad un inversione di trend. Più la trend line dura nel tempo, maggiore è la percentuale di penetrazione richiesta per poter parlare di inversione.
Un segnale affidabile per verificare la validità di un’inversione di prezzo è il pullback. Quest’ultimo si tratta di un test che la linea di prezzo effettua per confermare l’inversione di tendenza, rimbalzando sulla trend line dove è avvenuto il breakout.
Nell’immagine qui sotto puoi avere una visione più chiara di come individuare un pullback dopo un’inversione.
Il timing corretto per apertura di un’operazione di trading dopo un’inversione è dopo il pullback ma spesso i trader anticipano questo segnale per catturare il nuovo movimento di prezzo per intero.
In questi casi è possibile inoltre calcolare l’obiettivo di prezzo che il nuovo trend potrebbe raggiungere: è uguale al massimo/minimo raggiunto dal trend precedente traslato nella direzione opposta. Se per esempio in un trend rialzista il movimento precedente aveva raggiunto un massimo di 300 pips di distanza dalla trend line, il target dell’operazione che il trader dovrà porsi sono 300 pips.
Più semplice, invece, il timing di apertura di un’operazione in una strategia trend following, dove coincide con il rimbalzo della linea di prezzo sulla trend line rialzista o ribassista.
Come si traccia una trend line: Esempi pratici
Le trend line sono tracciate manualmente dal trader con l’aiuto di alcuni strumenti messi a disposizione dalla piattaforma di trading utilizzata. Esistono ad oggi varie teorie su come si tracciano le trend line, la più quotata è quella di Thomas DeMark. È molto importante disegnare correttamente una trend line perché commettere errori nell’esecuzione può portare il trader ad incorrere in falsi segnali.
Il concetto alla base delle trend line è molto semplice: la maggior parte degli investitori utilizzano le linee di tendenza per individuare i punti di ingresso di un trade, anche coloro che basano le proprie strategie sull’analisi fondamentale sono soliti sfruttare le trend line per trovare i segnali di buy e sell.
Le teorie iniziali prevedono un’analisi totale del prezzo a livello storico, si inizia quindi tracciando le trend line nel grafico a time frame settimanale (W1) partendo dal momento in cui sono stati registrati i primi dati telematici sui prezzi nelle piattaforme di trading online. Queste trend line sono le più importanti e le più affidabili, una rottura o un rimbalzo su di esse comporta spesso enormi movimenti di prezzo.
Dopo aver disegnato correttamente le linee che misurano l’andamento storico del grafico, i trader proseguono analizzando l’andamento del prezzo nell’ultimo anno in time frame daily (D1) o sempre weekly (W1).
Anche queste linee di tendenza presentano una rilevanza notevole in caso di breakout o di rimbalzo.
Ad influire maggiormente nell’operatività di un trader sono le trend line giornaliere, ovvero quelle che seguono l’andamento attuale dei prezzi.
L’affidabilità di queste linee è a discrezione dell’analista ma esistono dei fattori che influenzano le valutazioni di un trader:
- La durata di una trend line;
- I punti in cui viene toccata dal prezzo;
- La sua pendenza.
Perché un rimbalzo o una penetrazione della linea di tendenza sia considerata significativa, la trend line deve avere una durata minima di 2 giorni. Si parla ovviamente di investitori che operano in D1 con strategie di day trading, indicatori grafici tracciati su candele con valore inferiore ad un’ora (H1) in rarissimi casi hanno rilevanza su time frame giornalieri.
Una trend line è tanto più affidabile quante volte viene toccata dal prezzo senza che avvenga il breakout. La rottura di una linea con molti rimbalzi provoca nella maggior parte dei casi un’inversione di prezzo il cui movimento avrà una forza pari o superiore a quello interrotto.
Non è da trascurare, inoltre, la pendenza delle linee tracciate.
La pendenza ideale è di 45 gradi, le trend line con pendenza maggiore presentano una durata limitata nel tempo poiché derivano da accelerazioni improvvise del mercato destinate ad esaurirsi. Viceversa, se ci si trova di fronte a trend line più piatte, un trader può già tracciare le eventuali accelerazioni di prezzo fino a raggiungere la pendenza di 45°.
Queste teorie sul tracciamento delle linee di tendenza prevedono una visione del grafico storica, ovvero da sinistra verso destra.
Tuttavia ad oggi una delle metodologie più quotate è quella introdotta da Thomas Demark, uno dei più grandi analisti di Borsa odierni, la quale prevede un’analisi del grafico dal prezzo più recente a quello meno recente, ovvero da destra verso sinistra.
Demark ha individuato la maggior problematica delle trend line, uno strumento sulla carta perfetto ma che nella pratica presenta dei problemi di interpretazione. L’analista e trader americano sostiene che il grosso limite delle trend line sia proprio la soggettività, ogni trader vede linee di tendenza diverse sullo stesso grafico per far combaciare più punti possibili e per le diverse finestre temporali utilizzate in fase di analisi.
Il più grande errore, secondo Demark, è la lettura da sinistra a destra del grafico, che porta il trader ad adattare il grafico al proprio obiettivo della strategia e non diversamente, come dovrebbe accadere. Capita spesso, infatti, che in un’analisi storica sia il grafico ad adattarsi alla trend line e non viceversa, andando ad alterare i valori di mercato attuali.
Per questi evidenti motivi Demark suggerisce di tracciare le linee di tendenza da destra verso sinistra, ovvero partendo l’analisi dal prezzo più recente, dove si trova realmente il prezzo in quel preciso momento.
Il prezzo odierno, secondo l’analista statunitense, è anche l’informazione più importante a disposizione del trader. Si prosegue dunque a ritroso ricercando i primi due minimi o massimi per tracciare una Trend Line di Demark.
Trend Line grafico: Analisi completa
Il grafico di una trend line equivale al grafico del prezzo di un asset, essendo sovrapposta ad esso. Ogni piattaforma di trading mette a disposizione del trader gli strumenti idonei per disegnare le linee di tendenza secondo il suo punto di vista, oltre agli altri indicatori grafici come supporti, resistenze e canali.
Nell’immagine qui sotto sono mostrati i pulsanti dove trovare gli strumenti per tracciare le trend line.
La piattaforma utilizzata per l’esempio è il software online offerto dal broker di trading eToro. A seconda della piattaforma utilizzata è possibile impostare colori e spessori diversi in base all’importanza da attribuire ad una trend line nell’analisi.
Uno studio di un grafico ordinato e facilmente comprensibile presenta spessori o colori diversi per le trend line più affidabili, come quelle di lungo periodo o con più rimbalzi, la cui penetrazione porterebbe a grossi movimenti di mercato che comportano importanti occasioni di guadagno.
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Come si usano le Trend Line
Nell’analisi di un grafico distinguiamo le trend line rialziste da quelle ribassiste. Il compito delle prime è supportare il prezzo nella sua ascesa, evidenziando la forza del trend rialzista in corso attraverso i rimbalzi su di esse oppure mostrando i primi segnali di cedimento del trend attraverso le penetrazioni della linea. Se la penetrazione di una trend line supera il 3% del prezzo, è plausibile iniziare a pensare ad un’inversione di tendenza.
Il compito delle trend line ribassiste, invece, è quello di accompagnare il prezzo nella sua discesa per valutare l’effettiva validità del trend individuato.
Se si riescono ad individuare eventuali canali di prezzo nascono situazioni molto vantaggiose per gli investitori. Per canale di trading si intendono due trend line parallele in cui il prezzo è contenuto, questo indicatore grafico permette di ottenere il doppio dei segnali di acquisto e vendita rispetto ad una normale linea di tendenza.
All’interno di un canale, il prezzo rimbalza continuamente dalla trend line inferiore a quella superiore, creando così la possibilità di aprire un’operazione di buy quando il prezzo rimbalza sulla trend line inferiore con target la trend line superiore e viceversa.
Solitamente, i canali di prezzo creano altre possibilità per i trader.
Essi fungono da accumulatore di forza per le nuove tendenze di prezzo: tanto più è lunga la durata temporale di un canale, tanto più sarà forte il movimento di prezzo alla sua rottura. È consigliabile, dunque, impostare correttamente gli stop loss quando si fa trading sfruttando un canale di prezzo, perché quando avviene il breakout, il prezzo si muove con forza in una direzione.
Trend Line: Dove usare le linee di tendenza?
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Come fare trading con le Trend Line
I trader utilizzano le trend line in abbinamento ad altri indicatori in strategie di trend following o nella ricerca di inversioni. La versatilità di questo strumento permette il suo utilizzo nella maggior parte delle strategie di trading, ma è maggiormente indicato nelle due tecniche citate sopra.
Una strategia di trend following è una tecnica a basso rischio che ricerca i punti di ingresso per aprire operazioni esclusivamente nella stessa direzione del trend di fondo del prezzo di un asset (valuta, criptovaluta, commodity, indice, azione, …). Gli investitori che seguono questo piano di trading ricercano nello storico di un grafico la tendenza di fondo per tracciare trend line in linea con essa sui livelli di prezzo più recenti.
I punti di ingresso sono rappresentati dai rimbalzi del prezzo sulla trend line. Si ottiene un segnale di buy se il prezzo rimbalza su un supporto dinamico, viceversa otteniamo un segnale di sell quando la linea di prezzo rimbalza su una resistenza dinamica. Le linee di tendenza sono uno strumento importante anche nello studio di inversioni di prezzo. Il breakout, ovvero la rottura di una linea di trend, se supera il 3% del prezzo è una chiaro segnale che si verificherà un cambio di rotta nel grafico.
Gli indicatori grafici abbinati ad indicatori di momentum, come MACD o RSI, che analizzano la forza della tendenza in atto, aiutano ad identificare i punti di ingresso esatti per percorrere un nuovo movimento di prezzo per intero.
Il breakout di una trend line, se confermato da un indicatore di momentum, genera un forte segnale di inversione nel grafico di un asset. Continuando nella lettura dell’articolo troverai rappresentazioni grafiche dei segnali di acquisto e vendita ottenuti tramite l’utilizzo delle linee di tendenza.
Trend Line: Segnale di acquisto (buy)
Esistono due eventi che generano un segnale di acquisto con le trend line. Come illustrato nell’immagine sottostante, se la linea di prezzo rimbalza su un supporto dinamico otteniamo un chiaro segnale di forza del trend in corso ed è dunque quello il miglior punto di ingresso per un trade.
Non solo le trend line rialziste generalo segnali di buy, anche le resistenze dinamiche possono generare punti di ingresso per eventuali operazioni di acquisto in caso di breakout dell’indicatore grafico. Qui sotto puoi trovare una schermata acquisita dalla piattaforma di trading leader eToro dove è facile attribuire alla rottura di una trend line ribassista l’inizio di una tendenza rialzista.
Trend Line: Segnale di vendita (sell)
Una volta compreso a fondo il meccanismo che genera i punti di ingresso per operazioni di acquisto tramite le trend line è data la comprensione del processo inverso. Anche i segnali di sell vengono generati da due eventi riguardanti le linee di tendenza, come nel caso precedente ma inversi.
Nell’immagine qui sotto possiamo difatti notare che il rimbalzo della linea di prezzo su una trend line ribassista genera un forte segnale di vendita. Non è, però, il solo caso in cui le linee di tendenza ci restituiscono indicazioni per operazioni di vendita.
L’immagine sottostante ci mostra che un breakout di un supporto dinamico, se rispetta la percentuale di penetrazione del 3%, genera un chiaro segnale di sell.
Trend Line: Ulteriori consigli ed approfondimenti utili
Gli indicatori grafici, come trend line, supporti, resistenze e canali forniscono un notevole ausilio ai trader nelle loro operazioni quotidiane di analisi dei mercati finanziari.
Si sconsiglia, però, di avvalersi esclusivamente dell’utilizzo delle trend line per elaborare una strategia di trading efficace trattandosi di strumenti tracciati in modo soggettivo in base alle percezioni del singolo investitore.
I trader tecnici sono soliti utilizzare strategie che combinano le linee di tendenza a oscillatori di momentum, i quali indicano in modo oggettivo la forza del trend basandosi si diversi dati input (volume, volatilità e prezzi passati) e presentano un’ottima sinergia con gli indicatori grafici.
È di un’importanza fondamentale che il rimbalzo o il breakout di una trend line sia confermato da un altro indicatore, poiché le linee di tendenza possono generare falsi segnali in base al modo in cui sono state disegnate.
Una linea con una pendenza maggiore a 45° presenta per natura una durata ridotta poiché rappresenta un’accelerazione del prezzo destinata ad esaurirsi, una sua rottura quindi non sempre equivale ad un’inversione di tendenza ma spesso indica una continuazione del trend in corso con pendenza più sostenibile dal mercato.
Sono inoltre da valutare con molta attenzione le trend line che hanno sostenuto pochi rimbalzi di prezzo, maggiore è il numero delle volte in cui la linea tracciata viene a contatto con la linea di prezzo, maggiore è l’affidabilità dei segnali generati da essa.
Se ci si avvicina oggi a questo strumento, occorre conoscere entrambe le teorie sul tracciamento delle trend line. Nonostante i padri fondatori delle teorie di analisi tecnica (TA) dei mercati finanziari hanno da sempre tracciato le linee secondo il metodo che prevede l’analisi dello storico del grafico, partendo da time frame lontani dal prezzo odierno e muovendosi sa sinistra verso destra, oggi emergono nuove teorie di tracciamento.
Sicuramente la più quotata è quella appoggiata dal trader e analista statunitense Thomas Demark, il quale consiglia un approccio più legato alla posizione del prezzo corrente, analizzando i massimi e i minimi ad destra verso sinistra per tracciare la Trend Line di Demark.
Considerazioni finali
Se parliamo di analisi tecnica, le trend line sono uno dei capisaldi di ogni trader tecnico che si definisca tale. Non solo per la facilità di comprensione e di utilizzo di questo strumento, ma anche per la sua versatilità e la possibilità di essere abbinato efficacemente a qualsiasi altro indicatore o oscillatore.
Con il corretto utilizzo nel tempo delle trend line, l’investitore impara ad avere chiara la direzione del prezzo in qualsiasi momento e in qualsiasi finestra temporale del grafico.
Erroneamente si pensa che le linee di tendenza siano uno strumento dedicato a trader principianti che si avvicinano al mondo degli investimenti online, in realtà le trend line sono largamente utilizzato da trader più esperti nelle loro operazioni quotidiane di analisi di diversi asset finanziari.
Esistono decine di indicatori che, se abbinati alle trend line, possono fornire segnali di buy o sell affidabili. Ti consigliamo quindi di approfondire la nostra categoria “Indicatori e oscillatori” per ricercare gli indicatori più affidabili e performanti utilizzati dai trader al giorno d’oggi da abbinare a questo strumento essenziale per l’analisi del grafico di prezzo di un asset finanziario.