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ETF Acqua: Migliori 5 su cui investire
infografica con il numero di persone che hanno accesso precario all’acqua potabile nel mondo
Gli ETF legati all’acqua permettono di investire in azioni connesse alla gestione dei bacini idrici, alla produzione di energia idroelettrica e alla distribuzione di acqua potabili. La maggior parte dei titoli nel settore fanno parte delle utenze, quindi azioni tendenzialmente stabili e con dividendi generalmente elevati. Malgrado il business dell’acqua sia estremamente tradizionale e segnato da una forte presenza di imprese pubbliche, negli ultimi anni è diventato molto chiacchierato a causa degli effetti del cambiamento climatico. Diventa sempre più difficile gestire le risorse idriche, tra siccità e inondazioni, generando opportunità sia per lo sviluppo di nuove infrastrutture che per nuove tecnologie.
Investire in ETF legati all’acqua è un’idea interessante per chi vuole aggiungere al portafoglio dei titoli potenzialmente in grado di rivalutarsi a lungo termine, ma che al tempo stesso offrano una bassa volatilità a prescindere dalle condizioni macroeconomiche. Che l’economia stia attraversando un periodo di crescita, stagnazione o recessione, che l’inflazione sia alta oppure bassa, l’acqua rimane il bene più essenziale. Tanto a livello industriale quanto a livello di consumi privati, è semplicemente impossibile sostituire l’acqua.
Alessandro Calvo – Analista e caporedattore di TradingOnline.com®
Secondo Grand View Research, la crescita del mercato dell’acqua nei prossimi anni sarà del 8,4% annuo fino al 2032.1 Gli ETF sono un modo estremamente intelligente di esporsi al mondo delle azioni legate all’acqua. Tanto per cominciare, perché è un settore segnato dalla presenza di migliaia di piccole imprese anziché essere formato da un numero ristretto di aziende molto grandi; in secondo luogo, perché con questi strumenti si ottiene una diversificazione geografica molto preziosa in questo tipo di investimento.
ETF Acqua – Introduzione:
💡Conviene investire oggi: | Sì |
⛔Rischio dell’investimento: | Medio-Basso |
💸Costi e commissioni: | 0,40-0,75% TER annuo |
💼Dove acquistare: | Capital.com / eToro / FP Markets / Degiro |
💰Investimento minimo: | 50 euro |
ETF Acqua: i migliori 5 su cui investire
C’è un numero sorprendentemente alto di ETF legati all’acqua, il che da un lato permette di avere un’ottima varietà di scelta e dall’altro rende più importante valutare bene le opzioni a disposizione. Tra i vari fondi passivi, gli analisti di TradingOnline.com® hanno preparato un elenco basato su alcune variabili chiave:
- Diversificazione su più azioni possibili;
- Diversificazione geografica;
- Costi di gestione annui;
- Dimensione del fondo e liquidità delle quote;
- Sigla UCITS.
La sigla UCITS è utilizzata per identificare gli ETF quotati in Europa e che rispettano le regole europee sui fondi a gestione passiva. Dal punto di vista pratico, questo si traduce in due vantaggi: la possibilità di negoziare il fondo più facilmente, dal momento che sarà reperibile su un maggior numero di piattaforme, e una tassazione più vantaggiosa. Le plusvalenze sugli ETF UCITS vengono infatti tassate con l’imposta sostitutiva del 26%, mentre quelle sugli ETF non-UCITS vanno a formare parte del reddito Irpef.
Una soluzione molto pratica a questo problema è fare trading di CFD. I CFD possono replicare il valore di un ETF non-UCITS, ma al tempo stesso sono dei derivati regolamentati e perfettamente riconosciuti in Europa. Questo significa che si eliminano i problemi di accessibilità degli strumenti non-UCITS, e al tempo stesso che si può approfittare dell’imposta sostitutiva del 26%.
1. iShares Global Water UCITS ETF
📍ISIN | IE00B1TXK627 |
⭐Dove comprare | eToro / Degiro / Scalable Capital |
💲TER | 0.65% annuo |
📈Metodo di replica | Fisica totale |
💱Valuta del fondo | USD |
💰Strategia di reinvestimento | Distribuzione semestrale |
Il primo fondo del nostro elenco replica l’andamento dell’indice S&P Global Water Index, composto dalle 50 aziende più grandi legate al settore dell’acqua. Questo garantisce un’esposizione globale in termini geografici, il che è vantaggioso: secondo UBS, i mercati emergenti sono quelli da cui ci si aspetta i maggiori investimenti in distribuzione dell’acqua nei prossimi trent’anni.2 Le aziende più rappresentate nel patrimonio del fondo sono:
- Xylem
- American Water Works
- United Utilities Group
- Svern Trent
- Advanced Drainage Systems
Mentre l’esposizione geografica è la seguente:
- Stati Uniti (52%)
- Regno Unito (18%)
- Svizzera (7%)
- Altri
Limitando la sua esposizione ad aziende molto grandi e capitalizzate, si tratta di un ETF con un profilo di rischio particolarmente basso. Da notare che malgrado sia un fondo quotato in Europa, il patrimonio è gestito in dollari americani e non viene utilizzata una strategia di copertura dal rischio di valuta. Si tratta di un prodotto a replica fisica totale, il che significa che possiede fisicamente tutte le azioni che fanno parte dell’indice e nell’esatta proporzione in cui sono rappresentate all’interno di esso. Storicamente i dividendi sono stati generosi ed è il più grande fondo UCITS legato all’acqua per capitalizzazione di mercato.
2. Invesco Global Water ETF
📍ISIN | US46138E6510 |
⭐Dove comprare | Capital.com |
💲TER | 0.75% annuo |
📈Metodo di replica | Fisica totale |
💱Valuta del fondo | USD |
💰Strategia di reinvestimento | Distribuzione trimestrale |
Invesco risponde ad iShares con una sua proposta altrettanto interessante, ma non disponibile in versione UCITS. In questo caso si tratta di un ETF che replica l’indice Nasdaq OMX Global Water Index, un indice che traccia aziende che derivano la gran parte del loro fatturato dalla purificazione o conservazione dell’acqua o dalla filiera connessa. Secondo l’OECD, gli investimenti su questo tipo di operazioni a livello globale supereranno i $22,6 triliardi entro il 20550, per cui è un trend particolarmente interessante su cui investire.3 Le azioni su cui attualmente investe di più sono:
- Pentair
- Nomura Micro Science
- Geberit
- Xylem
- Veralto
L’esposizione geografica è la seguente:
- Stati Uniti (51%)
- Giappone (19%)
- Regno Unito (8%)
- Altro
Il portafoglio di questo fondo è significativamente più diversificato rispetto al primo, incorporando anche una componente importante di azioni mid-cap e small-cap. Solo un terzo del patrimonio totale è investito in aziende di grandi dimensioni, permettendo una diversificazione maggiore a livello di segmenti e regioni; allo stesso tempo, questa è una caratteristica che rende il profilo di rischio più aggressivo. Malgrado si tratti di un fondo non-UCITS, grazie ai CFD è possibile investire facilmente sul suo andamento. L’unica pecca sono i costi di gestione, che collocandosi allo 0,75% sono piuttosto alti per un ETF settoriale.
3. Invesco Water Resources ETF
📍ISIN | US46137V1420 |
⭐Dove comprare | Capital.com |
💲TER | 0.60% annuo |
📈Metodo di replica | Sintetica |
💱Valuta del fondo | Dollaro USA |
💰Strategia di reinvestimento | Distribuzione trimestrale |
Invesco propone anche un secondo prodotto, diverso dal primo soprattutto per una questione di esposizione geografica: in questo caso l’indice di riferimento è il NASDAQ US Water Index, composto da azioni connesse alla filiera dell’acqua ma quotate esclusivamente negli Stati Uniti. In ogni caso ci sono anche società quotate negli USA che operano in altri paesi, per cui si ottiene comunque una diversificazione geografica relativamente ampia. Le prime cinque azioni per presenza nel portafoglio del fondo sono:
- Ferguson
- Roper Technologies
- Ecolab
- Danaher
- American Water Works
L’esposizione geografica attuale è questa:
- Stati Uniti (98,44%)
- Brasile (0,84%)
- Canada (0,43%)
- Isole Cayman (0,29%)
Un interessante aspetto da notare è che il fondo precedente investe soprattutto in società che gestiscono grandi progetti infrastrutturali nel mondo dell’acqua. Questo, invece, ha un’esposizione maggiore alle società legate ai macchinari per la purificazione e alla distribuzione dell’acqua. Per questo i due portafogli, quando messi a confronto, risultano in realtà estremamente diversi. Da notare anche una presenza ancora più alta di società mid-cap, con le large-cap che occupano meno di un quinto del portafoglio totale.
4. First Trust Water ETF
📍ISIN | US33733B1008 |
⭐Dove comprare | eToro |
💲TER | 0.53% annuo |
📈Metodo di replica | Fisica totale |
💱Valuta del fondo | Dollaro USA |
💰Strategia di reinvestimento | Distribuzione semestrale |
Al quarto posto si colloca un fondo di First Trust, società che per quanto riguarda gli ETF nel ramo delle utenze ha una grande esperienza e un notevole successo. Pur non essendo blasonato come iShares o Invesco, è un gestore solido che ha costruito questo fondo per replicare la performance dell’ISE Clean Edge Water Index. Si tratta di un indice che investe in aziende quotate negli USA, purché derivino una “quota sostanziale” dei propri ricavi dall’acqua potabile o dal trattamento delle acque reflue. I 5 titoli più presenti nel portafoglio sono:
- Agilent Technologies
- Ferguson
- IDEX Corporation
- American Water Works
- Roper Technologies
L’esposizione geografica è la seguente:
- Stati Uniti (99%)
- Altro
Il prodotto è molto simile a quello che si colloca al quarto posto, con la differenza che i costi di gestione in questo caso sono più bassi. Bisogna comunque notare che anche i volumi di scambi, il patrimonio del fondo e la liquidità delle quote sono più bassi. A livello di diversificazione, invece, i due prodotti sono del tutto paragonabili e molto simili.
5. Amundi MSCI Water ESG Screened UCITS ETF Dist
📍ISIN | FR0010527275 |
⭐Dove comprare | Degiro / Scalable Capital |
💲TER | 0.60% annuo |
📈Metodo di replica | Fisica totale |
💱Valuta del fondo | Euro |
💰Strategia di reinvestimento | Distribuzione annuale |
All’ultimo posto della classifica si colloca un fondo UCITS nonché l’unico denominato in euro. Purtroppo la scelta di ETF sull’acqua quotati in Europa non è molto grande, ma questo è comunque il terzo in ordine di capitalizzazione e questo garantisce un buon mercato per la compravendita delle quote. Curiosamente è quotato in Francia, anziché in Irlanda o in Lussemburgo come la maggior parte degli ETF europei. L’indice di riferimento è il MSCI ACWI IMI Water ESG, che investe in aziende legate all’acqua ma le filtra in base a criteri di sostenibilità ambientale e sociale. Le 5 aziende più rilevanti nel patrimonio del fondo sono:
- Ferguson
- Xylem
- Water Management
- Geberit
- Republic Services
L’esposizione geografica è distribuita come segue:
- Stati Uniti (57%)
- Regno Unito (22%)
- Svizzera (8%
- Altro
Gli investimenti in ETF con criteri ESG sono passati da essere quasi nulli nel 2018 a rappresentare oltre il 5% del volume di scambi di ETF nei cinque anni successivi secondo la ricerca di Trackinsight Global ETF.4 Questo è un tema molto interessante, perché oltre il 30% degli investitori -secondo la stessa fonte- vorrebbe aumentare la propria esposizione a ETF e titoli sostenibili nel corso dei prossimi anni. Visto il trend, è probabile che le azioni che fanno parte di questo fondo possano beneficiare di una domanda più alta da parte del mercato e che gli investitori possano accettare una valutazione più alta dei titoli pur di allocare il proprio capitale su strumenti con un impatto positivo sul cambiamento climatico.
Conviene investire in ETF Acqua?
Anche se la risposta dipende molto dalle caratteristiche del singolo investitore, la nostra risposta generale è “sì”. Questa è l’opinione della nostra redazione e non va interpretata come una consulenza d’investimento o come un consiglio finanziario, ma esclusivamente come un parere. Ci sono diversi motivi per cui, in questo momento, le azioni legate alla distribuzione e alla purificazione dell’acqua mostrano dei fondamentali molto forti.
Tanto per cominciare, l’acqua potabile diventa sempre di più un problema: il cambiamento climatico sta portando a ondate di siccità seguite da forti alluvioni, rendendo molto difficile distribuire e conservare l’acqua in un modo efficiente.5 Questo sta portando a un’ondata di investimenti pubblici e privati in nuove infrastrutture in grado di accomodare questo cambiamento e garantire la sicurezza del ciclo dell’acqua, cosa che indubbiamente giova alle aziende del settore.
C’è anche da considerare la crescita demografica globale, che gioca un ruolo importante. Secondo le Nazioni Unite, nel 2050 la popolazione globale sarà di 9,7 miliardi di persone e arriverà a 10,4 miliardi di persone entro il 2100.6 Molto semplicemente, a un maggior numero di persone corrisponde una maggior necessità di acqua potabile.
Passando dall’acqua potabile al settore industriale, c’è sempre più attenzione alla sostenibilità e all’impatto delle imprese sul cambiamento climatico. Anche per questo motivo si tiene sempre più conto del trattamento delle acque reflue nel ciclo di produzione, ad esempio cercando di eliminare i residui chimici e gli agenti inquinanti che potrebbero avere un impatto negativo sulla flora e sulla fauna di mari e fiumi. Questo è ulteriormente un fattore importante che gioca a favore dell’aumento del fatturato dell’industria del trattamento dell’acqua.
Dove investire in ETF sull’acqua
Di seguito è riportata la lista delle piattaforme consigliate da TradingOnline.com® per investire in ETF, che si tratti di quelli legati all’acqua o di altri fondi a gestione passiva. Sono tutti broker regolamentati in Europa e autorizzati da Consob, alcuni specializzati nella negoziazione di azioni reali -per poter investire facilmente sugli ETF compatibili UCITS- e altri in CFD per poter accedere anche ai prodotti non-UCITS.
[broker]
Gli ETF sull’acqua sono rischiosi?
Nel quadro degli investimenti azionari, gli ETF legati all’acqua si possono considerare poco rischiosi. In primo luogo perché i titoli connessi al settore dell’acqua hanno una volatilità bassa, non essendo esposti a grandi rischi tecnologici o a innovazioni che da un giorno all’altro possano cambiare il mercato. Inoltre sono resistenti tanto alle oscillazioni dell’inflazione quanto a quelle del ciclo economico, dal momento che l’acqua è un bene essenziale.
Sempre per gli stessi motivi, non ci si può aspettare che le azioni di un’azienda che produce impianti per il trattamento delle acque reflue possano andare incontro agli stessi rally rialzisti di una piccola società tech che riesce a creare un’intelligenza artificiale di impatto mondiale. Le oscillazioni sono più contenute sia a rialzo che ha ribasso, rendendo questi ETF adatti ai cassettisti che vogliono proteggere il loro patrimonio e lasciarlo rivalutare gradualmente nel corso del tempo.
Il fatto stesso di esporsi alle aziende del settore dell’acqua attraverso gli ETF è un fattore che aiuta a contenere i rischi, dal momento che si otterrà una maggior diversificazione sia a livello di segmenti della supply chain che di mercati geografici. Di conseguenza è molto difficile ipotizzare un futuro in cui tra dieci o vent’anni questi ETF non si siano rivalutati rispetto a oggi. Anche il fatto di contenere un elevato numero di azioni da dividendo gioca a favore della stabilità di questi strumenti: pur ricordando sempre che un investimento azionario è rischioso, gli ETF legati all’acqua sono tra i meno rischiosi in assoluto.
Opinioni sugli ETF Acqua
Dopo aver preso in esame i migliori ETF legati all’acqua e le caratteristiche oggettive di questi fondi, riteniamo interessante aggiungere un commento personale degli analisti di TradingOnline.com®.
Gli ETF Acqua sono strumenti che a nostro avviso possono aiutare a bilanciare un portafoglio azionario di cui si vuole abbassare il rischio, aggiungendo prodotti che abbiano un profilo molto conservativo e che possano generare dei dividendi crescenti di anno in anno. L’ideale sarebbe mettersi nella prospettiva di poter aspettare, essendo consapevoli che dei fondi di questo tipo sono adatti all’accumulo graduale di valore nel corso del tempo.
Invece sono dei prodotti che hanno poco a che vedere con il mondo della speculazione. Così come non c’è quasi alcun rischio che degli ETF del genere possano veder crollare drasticamente il loro valore da un giorno all’altro, non ci sono nemmeno dei fattori di crescita che potrebbero portarli a una gloriosa cavalcata di breve termine. Molto semplicemente, vanno bene per chi è interessato a ottenere un ritorno superiore all’inflazione -i rendimenti storici sono significativamente superiori a quelli dei conti deposito e prodotti simili- ma al tempo stesso non è alla ricerca dell’opportunità della vita.
Alessandro Calvo – Analista e caporedattore di TradingOnline.com®
Invitiamo come sempre i nostri lettori a formarsi un’opinione personale e a valutare correttamente i rischi di ogni investimento, usando le informazioni proposte dalla redazione come un semplice spunto.
Considerazioni finali
Nel mondo delle utenze, gli ETF legati all’acqua si distinguono per essere particolarmente stabili e per avere dei fondamentali solidi. A differenza di quanto avviene con l’energia elettrica, segnata dal pieno della transizione verso nuove forme di produzione più sostenibili e rinnovabili, l’acqua è segnata da una forte stabilità tecnologica. Al tempo stesso continua a crescere, al ritmo della crescita economica e demografica mondiale, la necessità di nuove infrastrutture per il trattamento e il trasporto dell’acqua sia a livello domestico che industriale.
Un trend ulteriormente interessante è quello della desalinizzazione, anche se al momento non ci sono ETF dedicati o azioni che si concentrino verticalmente solo su questa tecnologia. Crescendo a oltre il 9% annuo secondo Straits Research, questo è un trend che potrebbe ulteriormente prendere piede -specie nei paesi dove le piogge sono scarse e la popolazione è in rapido aumento- nel corso dei prossimi anni e decenni.7 Già oggi gli impianti di desalinizzazione sono fondamentali per economie come quella saudita e israeliana, ma in futuro il loro impatto sarà sempre più mondiale.
Mettendo tutto quanto insieme, è difficile trovare dei motivi per essere pessimisti sulle prospettive a lungo termine degli ETF legati all’acqua; al tempo stesso è molto semplice trovare dei motivi per essere ottimisti, che sono sotto gli occhi di tutti e non soltanto di chi segue da vicino le borse o la filiera dell’acqua. Il fatto che i fondi a disposizione siano tanti e di qualità aiuta ulteriormente a sentirsi ottimisti verso questo investimento: persino in molti settori tech che vanno “di moda” tra gli investitori, è difficile trovare la stessa quantità e qualità di prodotti tra cui scegliere.
FAQ: Domande e risposte frequenti sugli ETF Acqua
Quanto investire in ETF Acqua?
Per non ottenere un’esposizione eccessiva al settore, che è solo uno dei tanti a far parte dell’economia nel suo complesso, sarebbe suggerito non superare il 2-4%. Detto questo, per chi crede particolarmente nel settore e vuole ottenere un’esposizione particolarmente alta, non ci sono grandi rischi a salire oltre.
Dove comprare ETF azionari legati all’acqua?
Le piattaforme più consigliate sono Capital.com, eToro, FP Markets e Degiro. Tutte e quattro sono autorizzate Consob; alcune sono più adatte per investire in quote vere e proprie degli ETF, mentre altre permettono di investire tramite CFD per poter investire anche sui fondi non-UCITS.
Meglio vendere o tenere gli ETF sull’acqua oggi?
Oggi ci sentiamo di dire che sia meglio tenere gli ETF sull’acqua che si hanno in portafoglio, specie se si è orientati al lungo termine e si vuole puntare su un settore con dei solidi fondamentali in grado di offrire dividendi generosi.
Perché investire in ETF acqua?
Il motivo principale è che l’acqua diventa un bene sempre più prezioso, tra una popolazione mondiale in crescita e gli effetti del cambiamento climatico. Per questo gli investimenti pubblici in acquedotti e bacini acquiferi continuano ad aumentare, favorendo i titoli del settore.
Fonti e bibliografia
- https://www.grandviewresearch.com/industry-analysis/water-treatment-systems-market
- https://www.ubs.com/microsites/investing/en/stay-on-course/2016/growth-potential-global-ater-market.html
- https://www.oecd.org/water/Policy-Paper-Financing-Water-Investing-in-Sustainable-Growth.pdf
- https://www.etfstream.com/articles/esg-etfs-here-to-stay
- https://www.c2es.org/content/drought-and-climate-change/
- https://www.un.org/en/global-issues/population
- https://straitsresearch.com/report/water-desalination-market