Connettiti con noi

Guide ETF

ETF Fintech

Pubblicato

il

guida dei migliori ETF fintech con analisi e dettagli dei principali fondi

Gli ETF fintech sono fondi quotati in Borsa che replicano la performance di un indice di azioni legate al settore fintech. L’incontro tra finanza e tecnologia sta dando vita a un numero sempre maggiore di soluzioni per automatizzare operazioni che in passato richiedevano lunghi passaggi burocratici, code agli sportelli, commissioni elevate o erano semplicemente impossibili. Fin dalla nascita di X, poi chiamata PayPal, il mondo di internet ha cercato di trovare soluzioni nuove per gestire i pagamenti e gli investimenti in un modo sempre più efficiente.

Il mercato fintech è in crescita sia dal punto di vista tecnologico, sia dal punto di vista demografico: le nuove generazioni abituate a gestire le proprie finanze tramite app avanzano, mentre quelle più abituate ai sistemi tradizionali passano. Questo cambio generazionale nel modo di concepire banche, piattaforme d’investimento e strumenti di pagamento rappresenta una grande opportunità per le aziende del settore e per i loro investitori. Al tempo stesso, con così tanti mercati diversi e così tante società fintech quotate in Borsa, passare attraverso un ETF è spesso il modo più efficiente per ottenere esposizione al settore.

Alessandro Calvo – Analista e caporedattore di TradingOnline.com®

Secondo Vantage Market Research, attualmente il mercato fintech vale oltre $550 miliardi e sta crescendo a un CAGR del 19,50%.1 Inoltre è un mercato molto dinamico, in cui attualmente il Nord America risulta essere il mercato più grande ma il Sud Est Asiatico è quello da cui ci si attende la maggiore crescita. Per questo motivo, investire in ETF fintech può essere molto interessante soprattutto sul lungo termine.

💡Conviene investire oggi:
Rischio dell’investimento:Medio-Alto
💸Costi e commissioni:0,30-0,70% TER annuo
💼Dove acquistare:eToro / Capital.com / FP Markets / SkillingDegiro
💰Investimento minimo:50 euro
ETF Fintech – Riassunto sintetico tabellare

ETF Fintech: Migliori 5 da comprare nel 2024

I fondi legati al mondo fintech non sono tanti, per lo meno se si guarda a quelli quotati in Europa e contrassegnati dalla sigla UCITS. È importante ricordare che per gli investitori al dettaglio europei, i fondi non-UCITS sono molto difficili da acquistare e teoricamente sono riservati solo a investitori professionali. Anche se talvolta è possibile investire sotto forma di CFD, anche in questo caso i prodotti proposti dai broker non sono molti. Le plusvalenze prodotte da fondi UCITS sono tassate anche in un modo più efficiente, con l’imposta sostitutiva del 26%; le plusvalenze prodotte da fondi non-UCITS formano invece parte del reddito Irpef.

A fronte di tutto questo, la nostra redazione ha selezionato 5 ETF in particolare che offrono un modo efficiente di ottenere diversificazione al mercato fintech. I criteri di selezione utilizzati sono i seguenti:

  1. Diversificazione su più titoli effettivamente legati al comparto fintech;
  2. Costi di gestione annui;
  3. Regolamentazione europea (UCITS);
  4. Diversificazione su più aree geografiche;
  5. Liquidità del mercato per le quote del fondo.

Bisogna ammettere che a differenza di altri settori, come gli ETF sull’AI o gli ETF sull’energia rinnovabile, in questo caso è stato necessario fare dei compromessi. I pochi fondi a disposizione, specie nel mercato europeo, richiedono spesso di sacrificare l’efficienza dei costi in nome della diversificazione o viceversa.

1. Xtrackers MSCI Fintech Innovation UCITS ETF

📍ISINIE000YDOORK7
Dove comprareDegiro / Scalable Capital
💲TER0,30%
📈Metodo di replicaFisica completa
💱Valuta del fondoEuro
💰Strategia di reinvestimentoAd accumulo
Principali caratteristiche del Xtrackers MSCI Fintech Innovation UCITS ETF

Questo fondo traccia la performance dell’indice MSCI ACWI IMI Fintech Innovation Select ESG Screened 100 index, formato dalle 100 aziende fintech più grandi al mondo. Il livello di diversificazione dunque è piuttosto valido, così come lo sono i costi di gestione: appena lo 0,30% annuo, decisamente al di sotto della media della categoria. L’unico limite di questo ETF è il fatto di avere una capitalizzazione piuttosto bassa, intorno ai €7 milioni. Questo significa che anche i volumi di scambio tendono a essere bassi, con spread che in alcuni casi sono più alti del TER.

Le azioni più rappresentate all’interno del fondo sono:

  1. Nvidia
  2. Fiserv
  3. Visa
  4. Mastercard
  5. MercadoLibre

Le aree più rappresentate invece sono:

  1. USA (70%)
  2. Cina (5%)
  3. Paesi Bassi (5%)
  4. Uruguay (4,50%)

Si potrebbe discutere sull’inclusione delle azioni Nvidia all’interno dell’indice, dal momento che l’azienda non ha una vera e propria componente fintech. Sembra più che altro una scelta legata al fatto di volere includere queste azioni nell’indice per aumentarne la performance, dopo il rally stellare del titolo grazie ai chip per l’AI generativa. Indubbiamente questa AI può anche essere utilizzata da aziende nel ramo fintech, ma è difficile dire che ci sia un collegamento diretto tra Nvidia e i servizi finanziari.

principali comparti del mondo fintech
“Fintech” è un termine molto generico all’interno del quale si possono distinguere diverse nicchie

2. HANetf Grayscale Future of Finance UCITS ETF

📍ISINIE000TVPSRI1
Dove comprareDegiro / Scalable Capital
💲TER0,70%
📈Metodo di replicaFisica completa
💱Valuta del fondoEuro
💰Strategia di reinvestimentoAd accumulo
Principali caratteristiche del HANetf Grayscale Future of Finance UCITS ETF

HANetf non è sicuramente tra i gestori di ETF più conosciuti, ma al tempo stesso è uno dei pochi a portare sul mercato europeo un fondo interamente dedicato al mondo fintech. Con appena €1 milione di capitalizzazione, mostra come l’appetito degli investitori europei per questo tipo di prodotti non sia propriamente eccezionale. Un motivo dietro a questo scarso successo commerciale potrebbe anche essere il TER elevato, che arriva allo 0,70% annuo.

Le aziende più rappresentate nel portafoglio del fondo sono:

  1. PayPal
  2. Marathon Digital
  3. Robinhood
  4. Block Inc
  5. Coinbase

Mentre l’esposizione alle diverse aree geografiche è la seguente:

  1. Stati Uniti (65%)
  2. Germania (5%)
  3. Israele (5%)
  4. Giappone (5%)
  5. Altro (20%)

Ciò che effettivamente si nota, in questo caso, è il fatto di avere dato nettamente più coerenza al portafoglio. Tutte le imprese più rappresentate nel fondo hanno effettivamente un’appartenenza innegabile al mondo fintech, garantendo in questo modo che l’ETF sia effettivamente legato al 100% al settore. Altri fondi che echeggiano al mondo fintech nel loro nome, in realtà, hanno esposizione a società solo lontanamente tangenti: titoli come Google e Apple, che malgrado Apple Pay e Google Pay derivano una quantità estremamente limitata dei loro ricavi da questi servizi.

3. Ark Fintech Innovation ETF

📍ISINUS00214Q7088
Dove comprareeToro / Capital.com
💲TER0,30%
📈Metodo di replicaGestione attiva (no replica)
💱Valuta del fondoDollaro USA
💰Strategia di reinvestimentoAd accumulo
Principali caratteristiche del ARK Fintech Innovation ETF

Il terzo fondo della lista è anche il vero re della categoria, con oltre $1 miliardo di asset in gestione. L’unico problema è che si tratta di un ETF non-UCITS, per cui per gli investitori europei al dettaglio non è possibile acquistarlo in maniera diretta. Grazie a ottimi broker come , però, è possibile investire anche su questo prodotto tramite CFD.

Ark Investments è il più grande gestore di ETF a gestione attiva al mondo.2 Anziché replicare un indice, in questo caso il gestore tenta attivamente di batterlo attraverso una selezione dei titoli su cui puntare. Per questo motivo le azioni più rappresentate nel portafoglio, così come l’esposizione alle aree geografiche, possono cambiare rapidamente. Detto questo, al momento i titoli più rappresentati sono Coinbase, Block Inc, Shopify, Draftkings e UiPath. Indubbiamente viene usata un’accezione molto ampia del termine “fintech”, anche se teoricamente il gestore si impegna a investire in prevalenza su aziende che derivano dal mondo fintech almeno l’80% dei propri ricavi.

4. Amplify Emerging Markets Fintech ETF

📍ISINUS0321088702
Dove comprareDegiro / Scalable Capital
💲TER0,69%
📈Metodo di replicaGestione attiva (no replica)
💱Valuta del fondoDollaro USA
💰Strategia di reinvestimentoAd accumulo
Principali caratteristiche del Amplify Emerging Markets FinTech ETF

Passando oltre, questo è un altro ETF a gestione attiva e non-UCITS. La caratteristica molto interessante del prodotto, che lo differenzia da tutti gli altri, è quella di investire in maniera specifica sui mercati emergenti. Questo è un vantaggio significativo, in primo luogo perché i fondamentali sono molto chiari: nel mondo ci sono più persone con uno smartphone che con un conto in banca, e questa differenza è nettamente più evidente in Asia, America Latina e Africa.3 Un dato interessante, ad esempio, è che oltre il 90% dei consumatori cinesi utilizza almeno un servizio fintech.4

In Europa siamo già abituati all’home banking, ai broker online, alle carte-conto accessibili tramite app e così via. Tutto questo però sta ancora nascendo in altri paesi, come dimostra l’ascesa esponenziale dell’app di NuBank, di PIX o dei POS di pagamento di MercadoLibre. Anche la forte crescita demografica di questi paesi è una questione importante che gioca a favore delle imprese che operano in loco. Per una questione di diverse regolamentazioni finanziarie intorno al mondo, molto spesso le imprese locali arrivano a conquistare il mercato interno prima che le multinazionali adattino il loro servizio alle necessità specifiche del paese.

grafico della crescita del volume di transazioni fintech
Il grafico mostra la quantità di investimenti digitali effettuati da investitori al dettaglio, sia nel corso degli ultimi anni che secondo le previsioni future

5. Invesco KBW Nasdaq Fintech UCITS ETF Acc

📍ISINIE00BYMS5W68
Dove comprareDegiro / Scalable Capital
💲TER0,49%
📈Metodo di replicaSwap
💱Valuta del fondoEuro
💰Strategia di reinvestimentoAd accumulo
Principali caratteristiche del Invesco KBW Nasdaq Fintech UCITS ETF Acc

L’obiettivo di questo fondo è replicare passivamente l’andamento del KBW Nasdaq Financial Technology Index, un indice che traccia la performance di tutte le aziende connesse al mondo fintech sul Nasdaq. Attualmente fanno parte dell’indice 50 imprese, che possono essere connesse al mondo digitale e finanziario in diversi modi. Le più presenti attualmente all’interno dell’indice sono:

  1. Visa
  2. Mastercard
  3. PayPal
  4. Charles Schwab
  5. S&P Global

A livello geografico, il fondo è esposto esclusivamente agli Stati Uniti. Interessante notare come in questo caso vengano considerate “fintech” molte imprese che si potrebbero collegare al mondo della finanza più tradizionale, come Visa e Mastercard. All’interno dell’indice ci sono comunque anche imprese altamente innovative come Coinbase e Robinhood, per cui è quasi un ETF che replica l’andamento delle principali aziende finanziarie americane escludendo le banche classiche.

Il metodo di replica è basato sullo swap, un sistema con cui il fondo non detiene direttamente le azioni. Ci sono delle banche partner che pagano al fondo la differenza tra il valore dell’indice di riferimento nel momento in cui una certa quantità di denaro viene investita e quello in cui viene prelevata. Questo espone gli investitori a un rischio in più, cioè quello di fallimento della controparte bancaria, ma al tempo stesso garantisce una replica molto precisa dell’indice di riferimento.

Conviene investire in ETF Fintech?

Se vengono scelti bene, la nostra risposta è “sì”. Siamo dell’idea che ci siano delle buone motivazioni per continuare a investire nel settore fintech, ma questa è un’opinione personale degli analisti di TradingOnline.com® che non va considerata come una consulenza finanziaria o come un consiglio d’investimento.

Molto semplicemente, combinare la tecnologia al mondo finanziario permette di rendere più efficienti e più accessibili tantissime operazioni. Quando si crea una grande quantità di valore per il mercato di riferimento, è inevitabile che un settore cresca. E più la tecnologia migliora, più ci sono modi interessanti di applicarla in ambito finanziario. Questo è un dato di fatto molto difficile da criticare, ma bisogna comunque notare che gli ETF legati al comparto non sono propriamente i più attraenti.

principali caratteristiche degli investimenti fintech
Valutazione degli ETF fintech in base alle loro principali caratteristiche

Bisogna sempre cercare di distinguere l’idea di investimento dallo strumento. L’idea di investire sul comparto fintech è senz’altro buona, ma gli ETF che tracciano l’andamento di questo comparto sono pochi e piuttosto costosi. Ci sono anche delle alternative da considerare che possono risultare più efficienti per esporsi all’andamento del comparto, con meno costi e in alcuni casi anche con una diversificazione migliore.

Migliori alternative agli ETF Fintech

Ci sono due principali alternative agli ETF connessi al settore fintech. La prima e la più classica è quella di comprare le singole azioni, una scelta indicata quando si vuole limitare la propria esposizione a un numero limitato di titoli. Più azioni si comprano e più i costi di carico per ogni transazione vanno a pesare sul portafoglio, rendendo più conveniente un ETF; se però ci si vuole limitare a una manciata di aziende su cui investire, allora i costi di carico risultano nettamente inferiori ai costi di gestione dei fondi.

Una scelta più innovativa è investire sullo SmartPortfolio di eToro dedicato al settore fintech. Gli Smart Portfolios sono dei prodotti d’investimento specifici di eToro, che aggregano un certo numero di aziende dedicate a uno specifico settore. La prima differenza, in questo caso, è che non si pagano i costi di gestione annui tipici degli ETF. Allo stesso tempo si ottiene esposizione a un numero estremamente grande di società fintech, per cui la diversificazione del prodotto non ha nulla da invidiare agli ETF.

Gli SmartPortfolios tendono a mantenere il loro portafoglio piuttosto stabile nel corso del tempo, ma non sono dei prodotti completamente passivi. Non tracciano un indice di riferimento, bensì cercano di rappresentare tutte le azioni più importanti negoziabili su eToro per il settore che vogliono rappresentare.

Dove investire in ETF Fintech

Di seguito è riportata la tabella dei broker consigliati per investire in ETF legati al mondo fintech e non soltanto. Sono intermediari regolamentati in Europa e autorizzati da Consob, selezionati dalla redazione di TradingOnline.com® per costi d’intermediazione, facilità di utilizzo e assistenza clienti.

  • Autochartist, MetaTrader 4 e 5, Iress Platform e numerosi strumenti analitici;
  • Corsi di formazione gratuiti;
  • Trading automatico con BOT algo;
  • Gestione altamente semplificata.

Deposito minimo:
100€

Conto demo gratuito:
Disponibile

Licenze/Regolamentazioni:
CySEC/ASIC/FSCA/FSA

Pro:
  • Trading algoritmico a disposizione di tutti gli utenti;
  • Possibilità di creare sub-account senza alcun limite;
  • Facilità di gestione, con una piattaforma user friendly e molto intuitiva;
  • Zero commissioni sulla gestione e bassissimi spread (da 0.0 pips);
  • Integrazione di altre piattaforme analitiche ed operative, del calibro di cTrader e TradingView.
Contro:
  • Alcuni utenti hanno trovato differenze tra la versione proposta in Australia e quella utilizzabile in Europa;
  • Mancano alcuni asset finanziari, soprattutto nel comparto delle criptovalute.

FP Markets è una scelta valida secondo i nostri esperti, perché mette a disposizione una suite di strumenti fondamentali per poter analizzare ed investire in Borsa. La presenza della MetaTrader e dell’integrazione di TradingView, rappresentano sicuramente un valore aggiunto non indifferente. Promossa a pieni voti, rientra tra le migliori piattaforme di trading online sia per esperti che per principianti.

  • Copy Trading, per copiare altri trader;
  • App per device iOS che Android;
  • Accesso diretto al mercato DMA, con la possibilità di comprare azioni reali;
  • Deposito minimo di appena 50€.

Deposito minimo:
50€

Conto demo gratuito:
Disponibile

Licenze/Regolamentazioni:
CySEC/FCA/ASIC/FSA/CONSOB

Pro:
  • Ampio database, con possibilità di diversificare le proprie strategie selezionando diverse asset class;
  • Percorso formativo completo, dalla A alla Z, davvero valido per chiunque voglia capire come diventare trader e come iniziare ad investire da zero;
  • Possibilità di investire su portafogli tematici, associati a diversi settori innovativi;
  • Piattaforma nel complesso organizzata molto bene, con funzionalità sia operative che analitiche (valide per lo studio del mercato).
Contro:
  • Non è presente l’integrazione con TradingView, ad oggi disponibile su molti broker;
  • Non sono presenti sistemi di trading algoritmico e Bot per fare trading, anche sfruttando l’intelligenza artificiale.

eToro rappresenta ormai da anni un concreto punto di riferimento per milioni di trader in tutto il mondo. La presenza di centinaia di testimonianze e di pareri positivi presenti online, ci ha ulteriormente spinti ad inserirla tra le migliori piattaforme di trading online. Facile da utilizzare, è una scelta efficiente ed efficace sia per chi vuole iniziare da zero ad investire in Borsa, sia per chi ha già esperienza ed è alla ricerca di un broker valido sotto tutti i punti di vista.

  • Superbonus di benvenuto;
  • Sistemi di prestito di criptovalute, bot di trading automatico e Copy Trading;
  • Sistemi di sicurezza avanzati;
  • Carta di pagamento MasterCard Bybit.

Deposito minimo:
1€

Conto demo gratuito:
Disponibile

Licenze/Regolamentazioni:
In attesa di approvazione MiCAR

Pro:
  • Commissioni tra le più basse nel settore, sia per quanto riguarda gli scambi trading, sia sugli scambi fiati – crypto;
  • Bybit Card, ossia una carta di pagamento basata su circuito MasterCard, associata anche ad un programma cashback;
  • Uno dei numeri più alti di criptovalute al mondo, con nuovi token emergenti che vengono periodicamente listati;
  • Bot di trading automatico, che permettono di rendere automatizzate diverse fasi di analisi, ricerca ed anche di investimento sul mercato.
Contro:
  • Non sono presenti altri asset finanziari al di fuori delle criptovalute;
  • Il sito è ancora in lingua inglese, così come il servizio di supporto e di assistenza clienti.

Bybit continua ad innovarsi e permette a chiunque sia volenteroso di puntare sul settore delle criptovalute di iniziare dal basso, senza troppe pretese (anche se non si conosce nulla del mondo crypto). I grafici avanzati, la presenza di diversi Bot di trading e la possibilità di accedere al lending, staking, servizi su Web3 e finanza decentralizzata, ci ha davvero sbalordito. Per noi – non siamo i soli a dirlo – è la migliore piattaforme di trading per criptovalute.

  • AI come supporto al trader;
  • App gratuita per la formazione Investmate, con lezioni interattive;
  • Compatibilità con TradingView;
  • Grafici per le quotazioni in live.

Deposito minimo:
10€

Conto demo gratuito:
Disponibile

Licenze/Regolamentazioni:
ASIC/SCB/CYSEC/SCA/FCA

Pro:
  • Tre ottime piattaforme (Tradingview, MetaTrader e prietaria)
  • Tantissimi corsi gratuiti
  • App formativa gratis Investmate
  • Compatibilità con TradingView
  • Zero costi di prelievo e inattività
Contro:
  • TradingView Pro non incluso
  • Solo trading sui CFD

Capital.com mette a disposizione degli utenti una quantità di risorse formative, valide e totalmente gratuite, che non trova eguali in Europa. Un ottimo broker anche per i costi estremamente bassi e per la compatibilità con TradingView, che si afferma sempre di più come la piattaforma di riferimento per i trader di tutto il mondo. Ottimo sia per principianti che per esperti del settore (ha tantissimi strumenti tecnici).

  • Strumenti grafici in tempo reale;
  • Conto demo senza costi e scadenze;
  • Deposito minimo esiguo;
  • Tanti sistemi di pagamento supportati (carte, bonifico, PayPal ed altri).

Deposito minimo:
100€

Conto demo gratuito:
Disponibile

Licenze/Regolamentazioni:
CySEC/FSA/CONSOB

Pro:
  • Disponibile un’applicazione per dispositivi mobili davvero efficiente e completa, scaricabile a costo zero su store Google e store Apple;
  • Servizio di supporto ed assistenza clienti rapido, con possibilità di contatto anche tramite chat live;
  • Integrazione con piattaforme di supporto, del calibro di TradingView, ormai un punto di riferimento per molti;
  • Zero costi fissi sulle operazione ed applicazione di bassissimi spread (si parte da pochi pips per asset negoziato).
Contro:
  • Non si può accedere al mercato DMA (non si possono comprare azioni reali);
  • La sezione formativa, a detta di alcune recensioni, potrebbe essere migliorata.

Piattaforma di trading dai mille utilizzi, implementa grafici in tempo reale davvero molto comodi da utilizzare, con tantissimi strumenti analitici (validi per studiare gli asset di interesse). La presenza di diverse licenze, anche erogate da autorità UE – come la CySEC – rappresenta una garanzia sulla professionalità e pieno rispetto delle direttive locali. Lo abbiamo testato per diversi mesi e non abbiamo mai avuto ripensamenti: approvato a pieni voti dai nostri esperti.

  • Puoi accedere ad investimenti pre-IPO;
  • Supporto completo di MetaTrader 4;
  • Vasta sezione di asset finanziari; con azioni, ETF, indici, crypto ed altro;
  • Spread bassissimi sugli scambi CFD.

Deposito minimo:
100€

Conto demo gratuito:
Disponibile

Licenze/Regolamentazioni:
CySEC/CNMV/FCA/FINRA/CONSOB

Pro:
  • Sezione tecnica ricca di strumenti operativi e analitici, da poter utilizzare direttamente sui grafici delle quotazioni in tempo reale;
  • Assistenza e servizio clienti in lingua italiana, in grado di rispondere alle email, o form di contatto, nel giro di poche ore;
  • Gestione altamente semplificata e per questa adatta sia ad investitori con esperienza che a trader alle prime armi;
  • Accademia formativa di rilievo, che permette di educarsi sul mondo del trading, sulla Borsa e sulle principali categorie di mercati finanziari.
Contro:
  • Le commissioni sugli scambi tramite CFD (ossia gli spread), potrebbero mostrarsi più alti di altri competitor;
  • Non è presente un listino di criptovalute molto ampio.

Trade.com rientra a pieno tra le migliori piattaforme di trading perché un broker storico e con tante funzionalità accessorie. Durante i nostri stress test, che hanno richiesto oltre 73 ore di studio, i nostri analisti hanno potuto apprezzare la rapidità di esecuzione degli ordini, la presenza del conto demo senza alcun costo e l’esistenza di un servizio di assistenza davvero professionale. Viste anche le molteplici recensioni positive (anche su TrustPilot), non poteva di certo mancare tra i nostri consigli.

  • Più di 500 asset crypto disponibili;
  • Programma Cash Plus, che permette di ottenere ricompense sulla liquidità;
  • Integrazione con TradingView;
  • Grafici in live, indicatori e sezione news.

Deposito minimo:
25€

Conto demo gratuito:
Non disponibile

Licenze/Regolamentazioni:
VASP/FMA/AMF

Pro:
  • Piattaforma tra le più intuitive sul mercato, con grafici chiari, snelli e molto lineari di tutti gli asset finanziari listati;
  • Politica sulle commissioni e costi davvero molto interessante, con fees che possono arrivare anche a zero euro in determinate condizioni;
  • Sistemi di sicurezza avanzati, ottimi per tutelare sia le transazioni effettuate sulla piattaforma, sia i propri dati sensibili;
  • Servizi di analisi tecnica ed analisi fondamentale, cruciali per poter identificare le migliori opportunità di investimento.
Contro:
  • Non è possibile fare pratica utilizzando un conto simulato, con capitali virtuali;
  • Non è possibile acquistare azioni reali, ossia accedere al mercato DMA (diretto).

Bitpanda è una piattaforma davvero ampia e diversificata, che oltre ad essere un concreto punto di riferimento per il settore delle criptovalute, è sempre più apprezzata anche per chi vuole investire solo in azioni, o ETF. Abbiamo apprezzato molto la loro politica dei costi e delle commissioni, nonché il rapido servizio clienti e la suite di strumenti operativi per investire in modo autonomo, sia tramite modalità web desktop sia tramite app per dispositivi mobili (scaricabile a costo zero).

  • WebTrader, l’AvaTrade App ed anche MetaTrader (sia MT4 che MT5);
  • AvaSocial, utile per i principianti;
  • Servizi educativi completi e gratuiti;
  • DupliTrade per il trading automatico;

Deposito minimo:
100€

Conto demo gratuito:
Disponibile

Licenze/Regolamentazioni:
C.B. of I/ASIC/FSCA/CONSOB

Pro:
  • Assistenza efficiente, in grado di rispondere e risolvere le problematiche in pochissimo tempo, sia tramite email che tramite chat live;
  • Organizzazione del sito ben fatta, con funzionalità facilmente accessibili ed opzioni user friendly, adatte anche ai neofiti del settore;
  • ZuluTrade, ossia un sistema di trading automatico, pensato appositamente per permettere la copia delle strategie di altri investitori;
  • Possibilità di operare con leva finanziaria fino ad un massimo di 30:1, secondo le regole e le direttive ESMA.
Contro:
  • I grafici messi a disposizione potrebbero esser proposti in chiave più moderna;
  • Alcuni costi ed alcune commissioni potrebbero essere leggermente più alte rispetto ad altri competitor.

AvaTrade è un broker valido sotto tutti i punti di vista, che garantisce un’esperienza di trading di massimo livello. Permette effettivamente di fare trading di CFD su forex, azioni, materie prime, indici ed anche opzioni, in modo sicuro ed autonomo. I nostri analisti hanno apprezzato la presenza di un supporto personalizzato, nonché dei numerosi sistemi di controllo e di sicurezza. Con un numero elevato di recensioni, testimonianze e pareri positivi, è una giusta scelta per investire online.

  • Possibilità di ricevere il 2,6% annuo di interessi sui depositi fino a 100.000€;
  • Creazione di portafogli strategici ad 1€;
  • App Scalable per iOS e per Android;
  • Alto numero di asset negoziabili.

Deposito minimo:
1€

Conto demo gratuito:
Disponibile

Licenze/Regolamentazioni:
BaFin/CONSOB

Pro:
  • I piani di accumulo, ossia i PAC, permettono di strutturare un investimento continuativo nel tempo, anche partendo da piccole somme;
  • Presenti diversi strumenti per automatizzare le operazioni di trading, compresi robo advisor di ultima generazione;
  • I grafici messi a disposizione, per le quotazioni in tempo reale, risultano comodi, facili da leggere ed interpretare;
  • Integrazione con l’intelligenza artificiale (AI), per analizzare strumenti e snellire il lavoro operativo dei trader di Borsa.
Contro:
  • Per specifiche negoziazioni, il broker richiede commissioni fisse (aspetto che non può essere tralasciato);
  • Per beneficiare della percentuale di interessi sui capitali in deposito si deve pagare un piano di abbonamento.

I nostri analisti non hanno avuto dubbi fin dal principio ed hanno selezionato Scalable Capital perché conta ad oggi oltre 1 milione di clienti in tutto il mondo e perché il broker ha superato gli oltre 20 miliardi di dollari affidati. Numeri da record che, se sommati alle tante funzionalità che abbiamo potuto apprezzare durante il nostro utilizzo reale, mettono in evidenza una piattaforma completa, efficiente, affidabile ed anche molto sicura (anche per quanto concerne il trattamento dei dati sensibili).

  • Analisi di titoli degli analisti Bloomberg;
  • Supporto clienti avanzato in italiano;
  • Nessun limite di collocamento;
  • Piani di remunerazione che possono essere vincolati, oppure aperti.

Deposito minimo:
1€

Conto demo gratuito:
Disponibile

Licenze/Regolamentazioni:
CySEC/SEC/BaFin/CONSOB

Pro:
  • Presenza di strumenti di trading avanzati, come ad esempio limiti stop loss e take profit (validi per attuare migliori strategie);
  • Diversi sistemi di deposito, per poter caricare i fondi necessari alla negoziazione;
  • Possibilità di sottoscrivere piani di remunerazione a lungo termine, con interessi in percentuale variabili in base alle politiche della società;
  • Idee di investimento, ossia una sezione contenente studi capillari e completi su diversi strumenti finanziari.
Contro:
  • La presenza dei costi e delle commissioni variabili su determinate asset class;
  • Alcune funzionalità di investimento potrebbero richiedere una conoscenza più approfondita (utilizzabili prettamente dagli esperti).

Freedom24 ci ha davvero stupiti ed è una novità assoluta, nonostante sia già ampiamente affermata, valida per fare trading online e per accedere a diversi mercati di interesse. Le sue funzionalità sono altresì numerose, su una piattaforma altamente flessibile, che ben si adatta alle necessità di ogni singolo trader. Con oltre 1.000.000 di azioni, ETF, opzioni su azioni, futures e altro ancora e 15 borse nei mercati americani, europei e asiatici, vale assolutamente la pena considerarla.

Gli ETF Fintech sono rischiosi?

Gli ETF Fintech hanno un profilo rischio/rendimento aggressivo. Il mondo della finanza applicata alla tecnologia è in continuo cambiamento e i rapporti di forza tra le società del settore possono cambiare rapidamente soprattutto nei mercati emergenti. Secondo Fortune Business Insights, ad esempio, la tecnologia blockchain ha un grande potenziale per rivoluzionare il comparto fintech ma oggi vediamo solo una piccola parte delle sue applicazioni possibili.5

Questi cambiamenti tecnologici si riflettono sul cambiamento delle app che gli utenti utilizzano per le transazioni e gli investimenti, potenzialmente portando una startup a diventare un’impresa molto grande nel corso di pochi anni e allo stesso tempo potendo trasformare un colosso in un’azienda in declino con la stessa velocità. Per avere un’idea di quanto velocemente la tecnologia in campo fintech stia evolvendo, attualmente si stima che nel mondo ci siano 28.000 startup connesse al settore.6

Indubbiamente diversificare gli investimenti, ad esempio con gli ETF o gli Smart Portfolios, aiuta a limitare questi rischi. Al tempo stesso è inevitabile che siano comunque prodotti segnati da un andamento più volatile rispetto a fondi che tracciano dei comparti più stabili come quello delle utilities o dei prodotti farmaceutici.

ETF Fintech: l’opinione di TradingOnline.com®

A fronte di oltre 10 anni trascorsi analizzando i mercati finanziari e i prodotti d’investimento, la nostra redazione ha avuto modo di seguire da vicino l’evoluzione degli ETF Fintech e delle principali aziende connesse al settore. La nostra opinione è la seguente:

Il settore fintech continua da tempo a mostrare un tasso di crescita invidiabile, che ha abbondantemente superato quello della finanza tradizionale. Oggi è persino difficile tracciare una linea tra le aziende fintech e le altre, perché anche grandi banche come Unicredit e JP Morgan hanno investito tantissime risorse per acquisire e sviluppare nuove tecnologie da impiegare nella loro offerta. Lo si nota anche dalle forti differenze nella composizione del portafoglio dei vari fondi. In ogni caso, siamo dell’idea che investire sul mondo fintech sia un’ottima idea; i dubbi ci sono più che altro sull’ETF da scegliere, perché quantomeno guardando ai prodotti europei è difficile trovarne di validi in termini di diversificazione e di costi. In questo momento ci sentiamo di dire che lo SmartPortfolio di eToro o l’acquisto di azioni singole siano più consigliabili rispetto agli ETF armonizzati alle regole europee.

Alessandro Calvo – Analista e caporedattore di TradingOnline.com®

Le opinioni sono comunque personali per loro natura, ed è importante fare le proprie valutazioni in base al proprio specifico profilo da investitore.

Conclusioni

Il mondo fintech continua a essere uno dei settori che cresce di più all’interno del mondo tech, con innovazioni che vanno dalla blockchain alle valute digitali delle banche centrali che potrebbero contribuire a dare un’altra forte spinta al mercato nel corso dei prossimi anni. Purtroppo gli ETF attualmente quotati in Europa non sono il massimo, ma comunque i prodotti che abbiamo inserito ai primi posti del nostro elenco sono effettivamente molto diversificati e hanno un profilo di costi ragionevole.

Con decine di migliaia di startup fintech nel mondo, è facile intuire perché un prodotto molto diversificato sia vantaggioso. Anche se la diversificazione è sempre una caratteristica favorevole per un portafoglio, in questo settore se ne sente il bisogno più che in molti altri. In ogni caso ormai ogni azienda che si occupa di finanza è dipendente dai servizi informatici in un modo o nell’altro, per cui è probabile che nel corso del tempo diventerà sempre più difficile tracciare una linea chiara tra un’impresa fintech e un’impresa finanziaria non-fintech.

FAQ: Domande e risposte frequenti sugli ETF Fintech

È meglio vendere o tenere gli ETF Fintech al momento?

Al momento ci sentiamo di dire che sarebbe più conveniente mantenere i prodotti in portafoglio piuttosto che venderli. Il settore è ancora in forte fase di espansione e la prospettiva di tagli ai tassi della Fed e della BCE può ulteriormente favorire la crescita del comparto.

Quali sono le principali alternative agli ETF Fintech?

Le due principali alternative sono investire direttamente sulle singole azioni oppure sullo SmartPortfolio di eToro dedicato proprio a questo settore.

Dove posso comprare ETF legati al mondo fintech?

Due broker molto convenienti sono eToro per comprare le vere e proprie quote degli ETF, oppure Capital.com e Skilling per accedere ai CFD sugli ETF fintech e poter ottenere esposizione anche ai fondi non regolamentati in Europa.

Come si distinguono le azioni fintech?

Teoricamente si parla di fintech in relazione a imprese finanziarie che hanno una forte componente tecnologica. Oggi però si perde sempre di più il confine tra le imprese finanziarie “tradizionali” e quelle tech, per cui non è possibile tracciare un confine netto.

Fonti e bibliografia

  1. https://www.vantagemarketresearch.com/industry-report/fintech-market-1543
  2. https://www.dividend.com/active-etfs-channel/largest-active-etf-providers/
  3. Global Finance, World’s Most Unbanked Countries 2021, February 17, 2021
  4. https://explodingtopics.com/blog/fintech-stats
  5. https://finance.yahoo.com/news/global-fintech-market-size-share-123600584.html
  6. https://www.statista.com/statistics/893954/number-fintech-startups-by-region/

Laureato in Economia Aziendale all'Università degli Studi di Torino, digital nomad e investitore esclusivamente in azioni. Gestore e chief-analyst del portafoglio azionario di TradingOnline.com. "Anche se difficile da ricordare a volte, un'azione in realtà non è un biglietto della lotteria...è la proprietà parziale di un'azienda" - Peter Lynch

Clicca per commentare

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Trending