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ETF UCITS

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Gli ETF UCITS sono quegli ETF che rispettano le normative collettive europee sulla gestione dei fondi d’investimento. La sigla UCITS sta per Undertakings For Collective Investment In Transferable Securities (“Direttive per gli investimenti collettivi in strumenti finanziari trasferibili”). La prima volta in cui i paesi europei hanno deciso di adottare delle regole comuni sulla gestione dei fondi d’investimento era il 1985: da quel momento, hanno continuato a lavorare insieme per aggiornare il testo regolarmente.1

Molti investitori non fanno caso alla differenza tra i fondi UCITS e non-UCITS, una caratteristica che spesso viene etichettata come un “dettaglio”. In realtà esistono differenze sostanziali e molto percepibili per gli investitori europei: sia a livello di tassazione che a livello di costi e di accessibilità, le differenze tra i fondi che seguono le normative europee e i fondi che non le seguono sono tante e hanno un impatto concreto.

Alessandro Calvo – Analista e caporedattore di TradingOnline.com®

Gli ETF non sono gli unici fondi a essere soggetti a questa differenza. Anche per quanto riguarda i fondi comuni d’investimento, rimane la stessa separazione tra fondi armonizzati UCITS e fondi che non lo sono. In molti casi, i gestori di fondi aperti ed ETF decidono addirittura di creare due versioni dello stesso prodotto: una per gli investitori europei, l’altra per tutti gli altri investitori.

💡Cosa sono:ETF quotati in Europa
Limiti:No replica fisica delle commodity, no crypto, no leva o short
💸Costi e commissioni:0,05-2,50% TER annuo
💼Dove acquistare:Capital.com / eToro / FP Markets / Degiro
💰Investimento minimo:Una quota
ETF UCITS – Riassunto sintetico tabellare

Cosa sono gli ETF UCITS

Gli ETF UCITS sono fondi regolamentati in Europa, che devono essere quotati presso una Borsa europea e sottostare a tutte le leggi europee sulla gestione dei prodotti per il risparmio collettivo. Tra fondi comuni ed ETF, attualmente circa il 75% di tutti i capitali investiti in strumenti finanziari dai risparmiatori europei sono investiti in fondi UCITS.2 Considerando che tutti i singoli bond e le singole azioni non sono oggetto della regolamentazione, significa che quasi tutti i capitali europei investiti in fondi sono investiti in fondi UCITS.

L’obiettivo di questo regolamento è fare in modo che i fondi offerti agli investitori europei siano gestiti secondo dei criteri di prudenza e trasparenza, stabiliti dall’UE. Tra questi criteri ci sono quelli sugli asset che i gestori possono comprare, la catalogazione del profilo di rischio, la gestione delle operazione speculative come la vendita allo scoperto, e così via. I fondi UCITS devono necessariamente essere quotati in Europa, in un paese considerato “fiscalmente neutro” dell’Unione. Anche i gestori del fondo devono essere residenti in una nazione europea, assicurando dunque che la giustizia possa facilmente fare il suo corso nel caso in cui le regole non dovessero essere rispettate.

Detto questo, non significa che ai gestori venga chiesto di investire soltanto in strumenti europei. Inoltre il fondo può essere denominato in una valuta diversa dall’euro, specialmente nel caso degli ETF che investono principalmente in strumenti quotati al di fuori dell’UE.

ETF UCITS vs ETF non-UCITS

Soltanto una parte relativamente piccola degli ETF esistenti al mondo segue le regole UCITS. Attualmente ci sono oltre 6.400 ETF nel mondo, di cui poco più di 1.200 sono contrassegnati dalla sigla UCITS.3 Questo significa che la scelta dei prodotti su cui investire, anche solo in base a questo criterio, divide il mondo dei fondi a gestione passiva in modo piuttosto netto.

Le differenze sono di due tipi:

  • Quelle per l’investitore, le più percepibili da chi compra ETF;
  • Quelle per il gestore, che talvolta non permettono di creare la versione UCITS di un fondo che esiste negli Stati Uniti o in altri paesi.

Nel corso degli ultimi anni, le normative UCITS sono rimaste quasi totalmente invariate. Anche se l’UE ha sempre la facoltà di cambiare le cose, si può dire che in questo momento si è giunti a un momento di relativa stabilità e prevedibilità. Di conseguenza, imparare le differenze tra i fondi UCITS e non-UCITS non è un esercizio di stile ma è un passaggio importante per poter investire in ETF con maggior consapevolezza.

Cosa cambia per chi investe

Per chi investe ci sono due grandi differenze tra i fondi UCITS e non-UCITS. La prima è l’accessibilità: le piattaforme regolamentate in Europa possono esclusivamente permettere ai loro clienti di investire in fondi caratterizzati dalla sigla UCITS e armonizzati in base alle regole europee. Non possono permettere l’acquisto diretto di fondi quotati al di fuori dei confini UE, ma esiste una soluzione alternativa: possono offrire la possibilità di acquistare prodotti derivati che hanno dei fondi non-UCITS come sottostante. In particolare sono molto popolari i CFD, che ormai spopolano nel mondo del trading online.

I CFD sono degli strumenti che replicano l’andamento dell’asset sottostante. Un buon esempio può essere quello degli ETF Bitcoin, che in Europa non sono disponibili a causa dei regolamenti dell’Unione ed esistono esclusivamente in versione non-UCITS. Su un broker regolamentato in Europa, che si tratti di una banca o di un broker online, non sarà possibile comprare le quote vere e proprie di questi fondi. Però sarà possibile acquistare i CFD che seguono lo stesso andamento dei fondi sottostanti. Questi strumenti derivati sono regolamentati in Europa e hanno la totale libertà di replicare l’andamento di qualunque asset.

La seconda grande differenza è che le plusvalenze ottenute dai fondi UCITS vengono tassate con l’imposta sostitutiva del 26%, esattamente come quelle ottenute sui CFD, ai sensi dell’art.44 del TUIR.4 Invece, se si ottengono delle plusvalenze da fondi non-UCITS, questi profitti andranno a fare parte del reddito Irpef. Considerando che quasi tutte le aliquote Irpef sono più alte rispetto all’imposta sostitutiva, per la gran parte degli investitori significa andare a pagare più tasse rispetto agli investimenti in prodotti UCITS.

I migliori broker che permettono di investire sui CFD di ETF non-UCITS sono:

Salvo per chi è nello scaglione più basso dell’Irpef, l’imposta sostitutiva è più conveniente

Cosa cambia per il gestore

Uno dei grandi obiettivi della regolamentazione UCITS è quello di costruire un quadro normativo unico a livello europeo per gli investimenti in fondi, assicurando ai risparmiatori che questi prodotti siano soggetti a dei vincoli precisi per evitare truffe e operazioni eccessivamente rischiose. Tra le regole che il gestore deve seguire, alcune delle più distintive a livello europeo sono:

  • Almeno il 90% del patrimonio del fondo dev’essere esposto a strumenti liquidi e non è possibile investire oltre il 10% del portafoglio in asset come immobiliare, operazioni speculative (es. short selling) e materie prime;
  • Il prestito di titoli non è concesso;
  • Il prospetto deve seguire delle regole precise ed essere pubblicamente disponibile per gli investitori;
  • L’indice replicato dall’ETF deve essere pubblico e accessibile senza costi;
  • Per i fondi che utilizzano il metodo di replica sintetica, i contratti swap devono essere contratti con un pool di banche per diversificare il rischio di liquidità della controparte bancaria.
I broker online sono la scelta più conveniente in termini di costi, facilità di utilizzo e autonomia

Queste poche regole sono sufficienti a spiegare l’assenza in Europa di molti degli ETF che sono disponibili negli Stati Uniti e in altre giurisdizioni. Negli USA sono popolari gli strumenti che ad esempio replicano negativamente l’andamento degli indici attraverso delle posizioni di vendita allo scoperto. Ci sono anche fondi passivi che replicano l’andamento di certe criptovalute, altri ancora che investono in leva e così via.

Dove investire in ETF UCITS

Visto che sono stati menzionati i migliori broker per investire in CFD, di modo da poter ottenere esposizione anche ai fondi non-UCITS, è importante anche evidenziare quali siano gli intermediari finanziari più efficienti per investire in fondi UCITS. La tabella di seguito riporta i broker consigliati da TradingOnline.com®, testati e continuamente aggiornati dalla nostra redazione.

  • Autochartist, MetaTrader 4 e 5, Iress Platform e numerosi strumenti analitici;
  • Corsi di formazione gratuiti;
  • Trading automatico con BOT algo;
  • Gestione altamente semplificata.

Deposito minimo:
100€

Conto demo gratuito:
Disponibile

Licenze/Regolamentazioni:
CySEC/ASIC/FSCA/FSA

Pro e Contro

Pro:
  • Trading algoritmico a disposizione di tutti gli utenti;
  • Possibilità di creare sub-account senza alcun limite;
  • Facilità di gestione, con una piattaforma user friendly e molto intuitiva;
  • Zero commissioni sulla gestione e bassissimi spread (da 0.0 pips);
  • Integrazione di altre piattaforme analitiche ed operative, del calibro di cTrader e TradingView.
Contro:
  • Alcuni utenti hanno trovato differenze tra la versione proposta in Australia e quella utilizzabile in Europa;
  • Mancano alcuni asset finanziari, soprattutto nel comparto delle criptovalute.

Perché l'abbiamo scelta

FP Markets è una scelta valida secondo i nostri esperti, perché mette a disposizione una suite di strumenti fondamentali per poter analizzare ed investire in Borsa. La presenza della MetaTrader e dell’integrazione di TradingView, rappresentano sicuramente un valore aggiunto non indifferente. Promossa a pieni voti, rientra tra le migliori piattaforme di trading online sia per esperti che per principianti.

  • Copy Trading, per copiare altri trader;
  • App per device iOS che Android;
  • Accesso diretto al mercato DMA, con la possibilità di comprare azioni reali;
  • Deposito minimo di appena 50€.

Deposito minimo:
50€

Conto demo gratuito:
Disponibile

Licenze/Regolamentazioni:
CySEC/FCA/ASIC/FSA/CONSOB

Pro e Contro

Pro:
  • Ampio database, con possibilità di diversificare le proprie strategie selezionando diverse asset class;
  • Percorso formativo completo, dalla A alla Z, davvero valido per chiunque voglia capire come diventare trader e come iniziare ad investire da zero;
  • Possibilità di investire su portafogli tematici, associati a diversi settori innovativi;
  • Piattaforma nel complesso organizzata molto bene, con funzionalità sia operative che analitiche (valide per lo studio del mercato).
Contro:
  • Non è presente l’integrazione con TradingView, ad oggi disponibile su molti broker;
  • Non sono presenti sistemi di trading algoritmico e Bot per fare trading, anche sfruttando l’intelligenza artificiale.

Perché l'abbiamo scelta

eToro rappresenta ormai da anni un concreto punto di riferimento per milioni di trader in tutto il mondo. La presenza di centinaia di testimonianze e di pareri positivi presenti online, ci ha ulteriormente spinti ad inserirla tra le migliori piattaforme di trading online. Facile da utilizzare, è una scelta efficiente ed efficace sia per chi vuole iniziare da zero ad investire in Borsa, sia per chi ha già esperienza ed è alla ricerca di un broker valido sotto tutti i punti di vista.

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  • Sistemi di sicurezza avanzati;
  • Carta di pagamento MasterCard Bybit.

Deposito minimo:
1€

Conto demo gratuito:
Disponibile

Licenze/Regolamentazioni:
In attesa di approvazione MiCAR

Pro e Contro

Pro:
  • Commissioni tra le più basse nel settore, sia per quanto riguarda gli scambi trading, sia sugli scambi fiati – crypto;
  • Bybit Card, ossia una carta di pagamento basata su circuito MasterCard, associata anche ad un programma cashback;
  • Uno dei numeri più alti di criptovalute al mondo, con nuovi token emergenti che vengono periodicamente listati;
  • Bot di trading automatico, che permettono di rendere automatizzate diverse fasi di analisi, ricerca ed anche di investimento sul mercato.
Contro:
  • Non sono presenti altri asset finanziari al di fuori delle criptovalute;
  • Il sito è ancora in lingua inglese, così come il servizio di supporto e di assistenza clienti.

Perché l'abbiamo scelta

Bybit continua ad innovarsi e permette a chiunque sia volenteroso di puntare sul settore delle criptovalute di iniziare dal basso, senza troppe pretese (anche se non si conosce nulla del mondo crypto). I grafici avanzati, la presenza di diversi Bot di trading e la possibilità di accedere al lending, staking, servizi su Web3 e finanza decentralizzata, ci ha davvero sbalordito. Per noi – non siamo i soli a dirlo – è la migliore piattaforme di trading per criptovalute.

  • AI come supporto al trader;
  • App gratuita per la formazione Investmate, con lezioni interattive;
  • Compatibilità con TradingView;
  • Grafici per le quotazioni in live.

Deposito minimo:
10€

Conto demo gratuito:
Disponibile

Licenze/Regolamentazioni:
ASIC/SCB/CYSEC/SCA/FCA

Pro e Contro

Pro:
  • Tre ottime piattaforme (Tradingview, MetaTrader e prietaria)
  • Tantissimi corsi gratuiti
  • App formativa gratis Investmate
  • Compatibilità con TradingView
  • Zero costi di prelievo e inattività
Contro:
  • TradingView Pro non incluso
  • Solo trading sui CFD

Perché l'abbiamo scelta

Capital.com mette a disposizione degli utenti una quantità di risorse formative, valide e totalmente gratuite, che non trova eguali in Europa. Un ottimo broker anche per i costi estremamente bassi e per la compatibilità con TradingView, che si afferma sempre di più come la piattaforma di riferimento per i trader di tutto il mondo. Ottimo sia per principianti che per esperti del settore (ha tantissimi strumenti tecnici).

  • Strumenti grafici in tempo reale;
  • Conto demo senza costi e scadenze;
  • Deposito minimo esiguo;
  • Tanti sistemi di pagamento supportati (carte, bonifico, PayPal ed altri).

Deposito minimo:
100€

Conto demo gratuito:
Disponibile

Licenze/Regolamentazioni:
CySEC/FSA/CONSOB

Pro e Contro

Pro:
  • Disponibile un’applicazione per dispositivi mobili davvero efficiente e completa, scaricabile a costo zero su store Google e store Apple;
  • Servizio di supporto ed assistenza clienti rapido, con possibilità di contatto anche tramite chat live;
  • Integrazione con piattaforme di supporto, del calibro di TradingView, ormai un punto di riferimento per molti;
  • Zero costi fissi sulle operazione ed applicazione di bassissimi spread (si parte da pochi pips per asset negoziato).
Contro:
  • Non si può accedere al mercato DMA (non si possono comprare azioni reali);
  • La sezione formativa, a detta di alcune recensioni, potrebbe essere migliorata.

Perché l'abbiamo scelta

Piattaforma di trading dai mille utilizzi, implementa grafici in tempo reale davvero molto comodi da utilizzare, con tantissimi strumenti analitici (validi per studiare gli asset di interesse). La presenza di diverse licenze, anche erogate da autorità UE – come la CySEC – rappresenta una garanzia sulla professionalità e pieno rispetto delle direttive locali. Lo abbiamo testato per diversi mesi e non abbiamo mai avuto ripensamenti: approvato a pieni voti dai nostri esperti.

  • Puoi accedere ad investimenti pre-IPO;
  • Supporto completo di MetaTrader 4;
  • Vasta sezione di asset finanziari; con azioni, ETF, indici, crypto ed altro;
  • Spread bassissimi sugli scambi CFD.

Deposito minimo:
100€

Conto demo gratuito:
Disponibile

Licenze/Regolamentazioni:
CySEC/CNMV/FCA/FINRA/CONSOB

Pro e Contro

Pro:
  • Sezione tecnica ricca di strumenti operativi e analitici, da poter utilizzare direttamente sui grafici delle quotazioni in tempo reale;
  • Assistenza e servizio clienti in lingua italiana, in grado di rispondere alle email, o form di contatto, nel giro di poche ore;
  • Gestione altamente semplificata e per questa adatta sia ad investitori con esperienza che a trader alle prime armi;
  • Accademia formativa di rilievo, che permette di educarsi sul mondo del trading, sulla Borsa e sulle principali categorie di mercati finanziari.
Contro:
  • Le commissioni sugli scambi tramite CFD (ossia gli spread), potrebbero mostrarsi più alti di altri competitor;
  • Non è presente un listino di criptovalute molto ampio.

Perché l'abbiamo scelta

Trade.com rientra a pieno tra le migliori piattaforme di trading perché un broker storico e con tante funzionalità accessorie. Durante i nostri stress test, che hanno richiesto oltre 73 ore di studio, i nostri analisti hanno potuto apprezzare la rapidità di esecuzione degli ordini, la presenza del conto demo senza alcun costo e l’esistenza di un servizio di assistenza davvero professionale. Viste anche le molteplici recensioni positive (anche su TrustPilot), non poteva di certo mancare tra i nostri consigli.

  • Più di 500 asset crypto disponibili;
  • Programma Cash Plus, che permette di ottenere ricompense sulla liquidità;
  • Integrazione con TradingView;
  • Grafici in live, indicatori e sezione news.

Deposito minimo:
25€

Conto demo gratuito:
Non disponibile

Licenze/Regolamentazioni:
VASP/FMA/AMF

Pro e Contro

Pro:
  • Piattaforma tra le più intuitive sul mercato, con grafici chiari, snelli e molto lineari di tutti gli asset finanziari listati;
  • Politica sulle commissioni e costi davvero molto interessante, con fees che possono arrivare anche a zero euro in determinate condizioni;
  • Sistemi di sicurezza avanzati, ottimi per tutelare sia le transazioni effettuate sulla piattaforma, sia i propri dati sensibili;
  • Servizi di analisi tecnica ed analisi fondamentale, cruciali per poter identificare le migliori opportunità di investimento.
Contro:
  • Non è possibile fare pratica utilizzando un conto simulato, con capitali virtuali;
  • Non è possibile acquistare azioni reali, ossia accedere al mercato DMA (diretto).

Perché l'abbiamo scelta

Bitpanda è una piattaforma davvero ampia e diversificata, che oltre ad essere un concreto punto di riferimento per il settore delle criptovalute, è sempre più apprezzata anche per chi vuole investire solo in azioni, o ETF. Abbiamo apprezzato molto la loro politica dei costi e delle commissioni, nonché il rapido servizio clienti e la suite di strumenti operativi per investire in modo autonomo, sia tramite modalità web desktop sia tramite app per dispositivi mobili (scaricabile a costo zero).

  • WebTrader, l’AvaTrade App ed anche MetaTrader (sia MT4 che MT5);
  • AvaSocial, utile per i principianti;
  • Servizi educativi completi e gratuiti;
  • DupliTrade per il trading automatico;

Deposito minimo:
100€

Conto demo gratuito:
Disponibile

Licenze/Regolamentazioni:
C.B. of I/ASIC/FSCA/CONSOB

Pro e Contro

Pro:
  • Assistenza efficiente, in grado di rispondere e risolvere le problematiche in pochissimo tempo, sia tramite email che tramite chat live;
  • Organizzazione del sito ben fatta, con funzionalità facilmente accessibili ed opzioni user friendly, adatte anche ai neofiti del settore;
  • ZuluTrade, ossia un sistema di trading automatico, pensato appositamente per permettere la copia delle strategie di altri investitori;
  • Possibilità di operare con leva finanziaria fino ad un massimo di 30:1, secondo le regole e le direttive ESMA.
Contro:
  • I grafici messi a disposizione potrebbero esser proposti in chiave più moderna;
  • Alcuni costi ed alcune commissioni potrebbero essere leggermente più alte rispetto ad altri competitor.

Perché l'abbiamo scelta

AvaTrade è un broker valido sotto tutti i punti di vista, che garantisce un’esperienza di trading di massimo livello. Permette effettivamente di fare trading di CFD su forex, azioni, materie prime, indici ed anche opzioni, in modo sicuro ed autonomo. I nostri analisti hanno apprezzato la presenza di un supporto personalizzato, nonché dei numerosi sistemi di controllo e di sicurezza. Con un numero elevato di recensioni, testimonianze e pareri positivi, è una giusta scelta per investire online.

  • Possibilità di ricevere il 2,6% annuo di interessi sui depositi fino a 100.000€;
  • Creazione di portafogli strategici ad 1€;
  • App Scalable per iOS e per Android;
  • Alto numero di asset negoziabili.

Deposito minimo:
1€

Conto demo gratuito:
Disponibile

Licenze/Regolamentazioni:
BaFin/CONSOB

Pro e Contro

Pro:
  • I piani di accumulo, ossia i PAC, permettono di strutturare un investimento continuativo nel tempo, anche partendo da piccole somme;
  • Presenti diversi strumenti per automatizzare le operazioni di trading, compresi robo advisor di ultima generazione;
  • I grafici messi a disposizione, per le quotazioni in tempo reale, risultano comodi, facili da leggere ed interpretare;
  • Integrazione con l’intelligenza artificiale (AI), per analizzare strumenti e snellire il lavoro operativo dei trader di Borsa.
Contro:
  • Per specifiche negoziazioni, il broker richiede commissioni fisse (aspetto che non può essere tralasciato);
  • Per beneficiare della percentuale di interessi sui capitali in deposito si deve pagare un piano di abbonamento.

Perché l'abbiamo scelta

I nostri analisti non hanno avuto dubbi fin dal principio ed hanno selezionato Scalable Capital perché conta ad oggi oltre 1 milione di clienti in tutto il mondo e perché il broker ha superato gli oltre 20 miliardi di dollari affidati. Numeri da record che, se sommati alle tante funzionalità che abbiamo potuto apprezzare durante il nostro utilizzo reale, mettono in evidenza una piattaforma completa, efficiente, affidabile ed anche molto sicura (anche per quanto concerne il trattamento dei dati sensibili).

  • Analisi di titoli degli analisti Bloomberg;
  • Supporto clienti avanzato in italiano;
  • Nessun limite di collocamento;
  • Piani di remunerazione che possono essere vincolati, oppure aperti.

Deposito minimo:
1€

Conto demo gratuito:
Disponibile

Licenze/Regolamentazioni:
CySEC/SEC/BaFin/CONSOB

Pro e Contro

Pro:
  • Presenza di strumenti di trading avanzati, come ad esempio limiti stop loss e take profit (validi per attuare migliori strategie);
  • Diversi sistemi di deposito, per poter caricare i fondi necessari alla negoziazione;
  • Possibilità di sottoscrivere piani di remunerazione a lungo termine, con interessi in percentuale variabili in base alle politiche della società;
  • Idee di investimento, ossia una sezione contenente studi capillari e completi su diversi strumenti finanziari.
Contro:
  • La presenza dei costi e delle commissioni variabili su determinate asset class;
  • Alcune funzionalità di investimento potrebbero richiedere una conoscenza più approfondita (utilizzabili prettamente dagli esperti).

Perché l'abbiamo scelta

Freedom24 ci ha davvero stupiti ed è una novità assoluta, nonostante sia già ampiamente affermata, valida per fare trading online e per accedere a diversi mercati di interesse. Le sue funzionalità sono altresì numerose, su una piattaforma altamente flessibile, che ben si adatta alle necessità di ogni singolo trader. Con oltre 1.000.000 di azioni, ETF, opzioni su azioni, futures e altro ancora e 15 borse nei mercati americani, europei e asiatici, vale assolutamente la pena considerarla.

Conviene investire in fondi UCITS o non-UCITS?

La risposta a questa domanda è da cercarsi nelle esigenze del singolo investitore. Indubbiamente i fondi UCITS sono più facili da acquistare e hanno una tassazione più agevole, ma limitano anche molto il campo di scelta. I fondi non-UCITS vengono definiti dalle normative finanziarie europee come strumenti per investitori sofisticati, persone che hanno una grande dimestichezza con i mercati finanziari e sono in grado di valutare in modo appropriato le caratteristiche di un fondo.

Essenzialmente i fondi UCITS sono un “ambiente protetto“, all’interno del quale gli investitori possono muoversi liberamente sapendo di avere delle forti tutele di sicurezza garantite dalla supervisione dell’Unione Europea. Invece i fondi non-UCITS hanno una grande libertà di movimento, che dipende dalle regole della nazione in cui sono quotati. La maggior parte dei fondi non-UCITS è ovviamente quotata negli Stati Uniti, che rimangono una piazza finanziaria molto libera e flessibile per quanto riguarda la gestione dei fondi.

I vantaggi dei fondi UCITS

I fondi UCITS hanno due vantaggi. Il primo è quello di poter comprare le quote di questi fondi in un modo molto semplice, dal momento che sono disponibili presso qualunque broker regolamentato in Europa. Banche, promotori finanziari, broker online, ci si può letteralmente rivolgere a qualunque intermediario per investire su questi strumenti.

Il secondo grande vantaggio è quello fiscale, sia in termini di aliquote che di rendicontazione. L’aliquota sostitutiva del 26% sulle plusvalenze è più bassa rispetto a pressoché qualunque fascia di reddito Irpef; inoltre solo questo tipo di fondi è disponibile presso le piattaforme che fanno da sostituto d’imposta, versando automaticamente le imposte sulle plusvalenze dei loro clienti.

I vantaggi dei fondi non-UCITS

Il grande vantaggio dei fondi non-UCITS è la flessibilità. Pur di garantire la sicurezza e la tutela degli investitori, cercando di limitare i prodotti che potrebbero causare volatilità eccessiva, i regolatori europei hanno messo dei paletti molto stringenti -del tutto imparagonabili a quelli americani- sull’operatività dei gestori. Niente ETF su Bitcoin, niente ETF in leva, niente ETF che fanno short selling, niente ETF dedicati a una singola azione o a una singola materia prima, e così via.

Per evitare che gli investitori corrano rischi eccessivi, i fondi UCITS hanno dei limiti alle operazioni speculative che i gestori possono fare

Per avere un’idea di quanto forti siano i limiti dei fondi europei, alcuni dei fondi più grandi al mondo sono quotati negli Stati Uniti e sono ETF legati all’oro che comprano lingotti fisici con i fondi degli investitori. L’UE non ha mai chiarito esattamente quale sia il motivo per cui un ETF del genere possa essere considerato pericoloso o speculativo; in Europa esistono solo ETP e ETC legati all’oro fisico, ma hanno una capitalizzazione infinitesimale rispetto agli ETF sull’oro fisico che vengono proposti negli USA.

Una diatriba enorme è scoppiata sul caso degli ETF su Bitcoin, ad esempio, che negli Stati Uniti hanno raggiunto capitalizzazioni multimiliardari in pochi giorni dal loro lancio; in Europa un investitore può comprare Bitcoin in diversi modi, ma per i gestori degli ETF è un territorio off-limits. Queste sono controversie che riguardano tante tipologie di fondi a gestione passiva, per cui le normative UCITS sono state piuttosto criticate dagli investitori al dettaglio negli ultimi anni.

ETF UCITS e non-UCITS: la nostra opinione

Precisando che le opinioni espresse dalla redazione di TradingOnline.com® non devono essere interpretate come consigli finanziari o come una consulenza d’investimento, dopo aver attentamente esaminato le differenze tra i fondi UCITS e non-UCITS riteniamo utile esprimere il nostro contributo.

Gli ETF UCITS sono indubbiamente più facili da comprare e hanno dei vantaggi fiscali, per cui è evidente che quando lo stesso fondo è disponibile sia in versione UCITS che non-UCITS, la versione regolamentata in Europa sia più conveniente. Al tempo stesso ci sono occasioni in cui è semplicemente troppo limitante fermarsi alla scelta tra i fondi UCITS: in questi casi è molto utile avere la possibilità di utilizzare i CFD come strumento per investire in ETF quotati al di fuori dell’Unione. Anche se ovviamente bisogna farlo con consapevolezza e solo dopo essersi assicurati di aver letto e compreso il documento con le informazioni chiave di un fondo, già i broker europei fanno un lavoro eccellente per limitare la loro offerta di CFD agli ETF non-UCITS che presentano delle caratteristiche solide.

Alessandro Calvo – Analista e caporedattore di TradingOnline.com®

Conclusioni

Le normative UCITS hanno permesso all’Unione Europea di fare un grande passo avanti per la circolazione dei capitali tra un paese e l’altro, stabilendo un quadro normativo che ha come priorità la trasparenza nella gestione dei fondi e la protezione degli investitori da eventuali comportamenti scorretti o eccessivamente rischiosi da parte dei gestori.

Grazie a questa semplificazione negli investimenti infra-europei, l’UE ha potuto affermarsi come un mercato rilevante a livello mondiale per gli ETF. Anche se le normative nascono inizialmente per tutelare gli investitori che risiedono nei confini UE, sono ormai diventati popolari in tutto il mondo.5 Esattamente come ci sono dei contesti in cui può risultare che le normative europee limitino la libertà di un investitore, ci sono altrettanti contesti in cui è molto positivo sapere che si può contare su un quadro normativo preciso e sicuro.

FAQ: Domande e risposte frequenti sugli ETF UCITS

È legale comprare ETF non-UCITS?

Sì, è perfettamente legale investire in ETF non-UCITS. Semplicemente è più difficile acquistarli perché le piattaforme regolamentate in Europa non possono offrire questi prodotti agli investitori non professionali.

Dove investire in ETF UCITS?

I broker più consigliati per investire con basse commissioni e in totale trasparenza sono Capital.com, FP Markets, eToro e Trade.com. Tutti e quattro sono autorizzati Consob e molto intuitivi, con la possibilità anche di esporsi a ETF non-UCITS utilizzando i contratti derivati.

Perché non ci sono ETF UCITS sull’oro fisico?

Le normative UCITS non permettono di realizzare degli ETF che investano oltre il 10% del loro portafoglio in materie prime, rendendo di fatto impossibile la costruzione di un fondo a gestione passiva che investa solo in oro fisico. Gli ETC e gli ETN possono invece farlo, e sono altre categorie di prodotti che in Europa sono comunemente utilizzare per la replica fisica delle materie prime.

Gli ETF UCITS sono meno rischiosi?

Dipende dal fondo e dalle sue caratteristiche, ma in generale le normative UCITS mettono un forte freno all’attività speculativa che può essere condotta dai gestori di un fondo. Di conseguenza, anche i rischi sono più contenuti.

Fonti e bibliografia

  1. https://eur-lex.europa.eu/legal-content/EN/TXT/?uri=celex%3A31985L0611
  2. https://www.ig.com/en/trading-strategies/what-does-_ucits-mean-and-what-is-a-ucits-compliant-etf–220428
  3. https://www.ucits-etfs.com/
  4. https://www.brocardi.it/testo-unico-imposte-redditi/titolo-i/capo-iii/art44.html
  5. https://thehedgefundjournal.com/ucits-and-cross-border-registration/
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