Investimenti
Intel: al via i colloqui per prossimo CEO. I mercati affossano il titolo: -6%
Intel: partono i colloqui per il nuovo CEO. Si parte dall’esterno. In lizza anche CEO di Marvell.
Il caos interno a Intel dopo l’allontanamento del CEO fa perdere al titolo quasi il 6% in una singola seduta, all’interno della stessa sessione di scambi che ha visto invece il rivale più inarrivabile, Nvidia, che ha guadagnato l’+1,15%. A pesare è una situazione difficile per quanto riguarda la scelta della futura guida dell’azienda. Azienda che ha bisogno di recuperare un gap importante verso TSMC, e verso altri rivali per il momento però in un’orbita assolutamente inarrivabile.
Intanto cominciano a circolare i primi nomi: il board di Intel avrebbe già avviato i contatti con Matt Murphy di Marvell Technology e Lip-Bu Tan, un tempo in forza a Cadence Design Systems. Si starebbe dunque cercando all’esterno dell’azienda, per una notizia che però i mercati hanno interpretato in senso negativo. Ad aiutare le ricerche ci sarebbe la società Spencer Stuart, che sarebbe pronta a proporre anche altri candidati. Conseguenze di un’espulsione di fatto di Pat Gelsinger che pur ufficialmente ritiratosi per conto proprio, è stato costretto alle dimissioni dopo tre anni dai risultati alterni e con l’azienda che da inizio anno ha perso più del 50% della capitalizzazione in borsa.
Un cammino difficile
Mentre il ruolo di CEO è rivestito ad interim dal CFO e dalla vice-presidente esecutiva del gruppo, si apre ufficialmente la fase più difficile degli oltre 50 anni di storia del produttore che è stato per una lunga fase della sua vita il più rilevante del settore microprocessori. Un gruppo in difficoltà da anni a causa della concorrenza dei gruppi del Lontano Oriente come TSMC e anche per inadeguatezza della propria piattaforma per quelle che sono state le principali evoluzioni del mercato tecnologico degli ultimi anni, principalmente i dispositivi mobili come smartphone e tablet.
Nei prossimi giorni con ogni probabilità verranno aggiunti altri nomi alla lista di papabili alla guida dell’azienda più scottante di tutti i listini USA, forse l’unica delle top che non si è goduta una stagione di grande spessore di tutto il settore tech.