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Stocastico

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L’oscillatore Stocastico, o Stochastic Oscillator, è un indicatore di momentum che analizza la forza e la velocità di un trend in atto nel grafico di uno strumento finanziario.

Si tratta di un algoritmo statistico appartenente alla categoria degli oscillatori, i quali si distinguono dai tradizionali indicatori per essere composti da linee che oscillano all’interno di valori compresi tra 0 e 100, collocata in un grafico sottostante a quello della valuta analizzata. L’oscillatore Stocastico è stato sviluppato nel 1970 da George Lane, la teoria di fondo di questo strumento è basata sulla comprensione della forza di un trend a seconda del punto di chiusura delle candele giapponesi.

La guida completa all’oscillatore Stocastico a cura degli esperti di ©TradingOnline.com – cos’è, come funziona e si usa

George Lane sostiene infatti che più il punto di chiusura della candela è vicina al suo massimo, maggiori sono le probabilità di individuare un forte trend rialzista. Viceversa, una chiusura della candela vicina al suo minimo, indica un tendenza al ribasso.

Un trend al rialzo presenterà dunque candele con piccole ombre superiori, mentre una forte spinta ribassista sarà caratterizzata da candele con piccole ombre inferiori. L’algoritmo ideato da Lane non si basa esclusivamente sull’analisi dei prezzi di chiusura, esso va oltre, mettendoli in relazione con l’intervallo in cui i prezzi oscillano in un determinato numero di periodi , ovvero 14 di default.

Proseguire nella lettura ti permetterà di comprendere quali sono le tecniche più utilizzate con l’oscillatore Stocastico e quali sono i mercati più adatti al suo utilizzo.

Oscillatore Stocastico – Introduzione:

Cos’è:Indicatore di Momentum che analizza forza e velocità di un trend in essere.
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Introduzione all’oscillatore Stochastic: cosa sono e come si usano per fare trading on line

Cos’è l’oscillatore Stocastico

Lo Stocastico è uno dei migliori strumenti di trading per l’analisi del momentum, ovvero la forza e la velocità di una spinta direzionale all’interno di un grafico di prezzo. Graficamente, lo strumento è formato da due linee continue che oscillano tra valori compresi tra 0 e 100.

Se il prezzo di chiusura giornaliero (nel caso di trading intraday) si avvicina al massimo medio registrato nel numero di periodi analizzati, l’oscillatore mostrerà valori vicini al livello 100. Al contrario, se il prezzo di chiusura è molto vicino alla media dei minimi registrati nel time frame analizzato, la linea assumerà valori prossimi allo 0 (zero).

All’interno di un trend rialzista, attraverso lo stocastico un trader individua segnali di forza se il prezzo di chiusura è vicino ai massimi del periodo, una chiusura vicina ai minimi indica invece una fase di indebolimento del trend al rialzo. Il concetto contrario vale per una tendenza ribassista, dove lo stocastico genera segnali di forza se la chiusura delle candele avviene nei pressi dei minimi medi del periodo analizzato e, viceversa, segnali di debolezza se la chiusura avviene vicino ai massimi.

Questo strumento di analisi della forza del trend assolve una funzione simile ad altri algoritmi molto utilizzati nel trading online, due su tutti l’oscillatore RSI e il CCI. Con questi due indicatori, lo Stocastico condivide a livello teorico le due modalità di generazione dei segnali. 

L’oscillatore stocastico utilizza infatti le zone di ipervenduto e ipercomprato, situate rispettivamente nelle fasce 0-20 e 80-100, e le divergenze tra oscillatore-prezzo per segnalare punti di ingresso per l’apertura di operazioni short o long.

George Lane suggerisce l’utilizzo di 14 periodi come impostazione di default dell’intervallo da analizzare, ma come spiegheremo più avanti nell’articolo, il time frame selezionato può essere modificato, variando inoltre la funzionalità dello strumento e l’affidabilità dei segnali da lui generati.

In realtà, un settaggio corretto dell’indicatore non esiste, poiché esso varia per ogni strumento finanziario. Nel corso degli anni sono stati infatti sviluppate diverse modalità dello Stochastic, la cui velocità di analisi varia in base alla volatilità del mercato su cui si vuole operare.

Oscillatore Stocastico come funziona

Lo Stocastico è uno strumento di analisi del momentum di un grafico basato sul rapporto tra minimo/massimo corrente e minimo/massimo medio del periodo analizzato.

Attraverso l’analisi del momentum, questo strumento permette non solo di identificare la direzionalità di una tendenza, ma anche la sua forza, oltre al momento esatto in cui la sua spinta verrà a mancare e, dunque, quando l’inversione di trend diventa un’ipotesi corretta e razionale. L’indicatore è graficamente composto fa due linee (%K e %D) che oscillano all’interno di valori da 0-100, generando segnali operativi intersecandosi.

La linea %K, di colore nero nel grafico, è chiamata anche Fast Line ed è data dalla distanza percentuale del prezzo di chiusura rispetto al massimo o minimo medio del periodo. La linea %D, di colore rosso, è detta anche Slow Line e si tratta della media mobile a 3 periodi della Fast Line.

La linea nera è, per natura, più reattiva ai cambiamenti di prezzo e alla volatilità. La linea rossa, invece, ha un andamento più lento e smussato ma genera segnali più affidabili, eliminando il rumore di mercato dall’oscillatore, evitando così picchi di volatilità e spike inflazionistici.

Dal 1970 ad oggi, l’oscillatore stocastico ha cambiato la sua forma, essendo stato sviluppato in 3 modi diversi. La versione base sviluppata da Lane prevedeva l’utilizzo di 14 periodi di default, ma col tempo i mercati finanziari sono evoluti, diventando più volatili a causa dell’aumentare del numero investitori che operano ogni giorno.

Oggi i trader hanno a disposizione tre diverse varianti dello Stocastico: 

  • Fast Stochastic (versione veloce)
  • Slow Stochastic (versione lenta)
  • Full Stochastic (versione completa)

Le versione veloce è quella ideata da sviluppata da George Lane. Questa variante ha perso affidabilità con il passare degli anni a cause della crescente volatilità dei mercati per l’aumentare del numero di investitori operativi e per l’avvento dei bot di trading automatico. Lo Stochastic Fast è calcolato analizzando il prezzo di chiusura rispetto ai prezzi rilevati in un range di 14 periodi. Questa versione dello Stocastico, seppur funzionale nel periodo del suo sviluppo, tende a generare falsi segnali, essendo molto reattiva alle fluttuazioni di breve periodo.

La versione lenta è stata sviluppata per perfezionare e migliorare il funzionamento e l’affidabilità dei segnali generati della versione veloce. All’interno di questa variante, il calcolo della linea %K prevede la media a 3 periodi della linea %D dello Stocastico veloce.

La linea %D, invece, è la media mobile a 3 periodi della nuova linea %K. La versione Slow è dunque un derivato della versione Fast, quella originale. Questa variante permette di ottenere delle linee più smussate in grado di generare segnali più affidabili con una frequenza minore.

La versione più utilizzata dello strumento è, però, la versione completa (full). Lo Stochastic Full si tratta di una variante completamente personalizzabile a seconda del mercato che l’investitore si trova ad analizzare. Essa permette infatti di inserire manualmente il numero di periodi del lasso temporale da analizzare e il numero di periodi a cui impostare le due linee %K e %D.

Come si calcola l’oscillatore Stocastico

Il calcolo dello Stocastico è diverso in base alla versione selezionata tra le 3 a disposizione. Il calcolo della %K Line della versione standard, ideata da George Lane, è però necessari perché su essa basano i calcoli delle versioni sviluppate successivamente.

La formula per il calcolo della linea nera di Stocastico è la seguente:

%K LINE = 100 * [(C – L (N) ) / (H (N) – L (N) )]

Dove:

C = prezzo di chiusura della sessione corrente;

L (N) = media dei minimi del periodo selezionato;

H (N) = valore massimo medio degli ultimi N periodi.

Nel calcolo dello stocastico base, ovvero la versione fast, il numero standard di periodi adottati è pari a 14. La linea %D, invece, rappresenta in ogni versione una media mobile semplice (SMA) della linea %K. La sua formula é quella indicata di seguito:

%D LINE = SMA (%K)

La media mobile adottata per questo calcolo è solitamente a 3 periodi, ma il valore può essere modificato a seconda delle preferenze del trader. Un valore più alto renderà la linea %D ancora più smussata e meno reattiva, viceversa, un valore inferiore rende la media più reattiva alle fluttuazioni di prezzo e alla volatilità.

La funzione principale della Slow Line è la convalida dei segnali generati dalla Fast Line, solitamente poco affidabili. 

La peculiarità di questo strumento è quindi l’introduzione di un meccanismo di verifica all’interno dell’oscillatore stesso, il quale lo rende autonomo rispetto ad altri indicatori che necessita di un’ulteriore conferma ai loro segnali.

La maggior parte degli strumenti di trading utilizzati dagli investitori richiedono la conferma dei segnali da parte di indicatori con caratteristiche diverse. Questa caratteristica intrinseca dello Stocastico permette invece all’investitore di creare una strategia basata esclusivamente sullo strumento, nonostante sia comunque consigliato l’abbinamento ad altri algoritmi in una strategia di trading equilibrata.

Non è compito dell’investitore il calcolo delle linee che compongono l’oscillatore Stochastic, le piattaforme di trading odierne sono dotate di calcolatori che restituiscono il valore in tempo reale. I trader più esperti, però, studiano a fondo i meccanismi e il funzionamento di qualsiasi strumento di trading prima di utilizzarlo in un conto reale, per comprendere le fasi di mercato e gli eventi che possono influire sulla sua capacità di generare segnali affidabili.

Stocastico Grafico

Il grafico dell’oscillatore stocastico si presenta come due linee che oscillano all’interno di un range di valori tra 0 e 100, come si può vedere nell’immagine sottostante.

Rappresentazione grafica dell’oscillatore Stocastico con settaggio a 14 periodi – Zone estreme fissate a 20 e 80

All’interno del grafico sono inoltre presenti due linee ai valori 20 e 80 che delimitano le fasce di ipervenduto e ipercomprato, ovvero le zone estreme di prezzo dove è solito aspettarsi un’inversione di tendenza.

Grazie a queste due linee è possibile identificare i breakout delle zone estreme di prezzo in modo intuitivo, chiudendo le operazioni a favore di trend in attesa di un cambio di trend.

La reattività delle linee %D e %K varia a seconda del numero di periodi impostato dall’investitore: un valore alto impostato permette di ottenere segnali più affidabili ma con meno frequenza, valori più bassi, invece, generano una moltitudine di segnali, pochi dei quali sono realmente affidabili.

Come si usa correttamente lo Stocastico per fare analisi

L’oscillatore Stocastico è uno degli strumenti di trading più versatili e completi per operare sui mercati finanziari di ogni asset, grazie alla sua capacità di indicare la forza di un trend e la sua direzione.

Il suo utilizzo non è quindi legato esclusivamente all’applicazione di strategie di trend following, ma anche a tecniche basate sulla ricerca di eventuali inversioni di tendenza per catturare interi movimento di mercato. L’oscillatore Stocastico funziona meglio nei mercati dove non esiste una tendenza ben definita, ovvero nei mercati a fase laterale (no trend).

Queste tipologie di grafici sono caratterizzate da periodi di accumulazione che possono durare molto tempo, trasformando il titolo in questione in un asset mean reverting fino al termine della fase di accumulazione e l’inizio di una nuova tendenza. Per mean reverting si intende la peculiarità di un titolo di tornare sempre verso la sua media di prezzo.

L’utilizzo dello Stochastic in un mercato a fase laterale è particolarmente proficuo per gli investitori, poiché permette di entrare e uscire velocemente dal mercato ad ogni rimbalzo di prezzo. L’investitore, in un mercato in assenza di tendenza, traccia due trend line dinamiche per formare una canale di prezzo all’interno del quale il prezzo è completamente compreso.

I segnali operativi vengono generati quando la Slow Line e la Fast Line si intersecano nella zona di ipercomprato, generando un segnale di vendita al rimbalzo del prezzo sulla resistenza dinamica oppure al crossover delle due linee in zona di ipervenduto genera un punto di ingresso per un’operazione long, la quale coincide con il rimbalzo della linea di prezzo sulla trend line inferiore.

I crossover delle due linee raramente indicano un vera e propria inversione di tendenza, essi sono segnali che indicano ritracciamenti di prezzo. Se in un trend definito il ritracciamento non supera il 33% del movimento principale, nel caso di un mercato laterale, il ritracciamento può avere la stessa forza del movimento precedente, continuando a rimbalzare orizzontalmente fino al breakout del canale.

La fase di accumulazione viole al termine quando l’investitore individua una forte divergenza rialzista o ribassista nel grafico dell’oscillatore Stocastico. A seconda della direzione della divergenza, il prezzo avrà una spinta direzionale differente, la quale coincide con il nuovo corso scelto dall’oscillatore.

In un mercato con una lateralità ben definita, invece, i crossover delle due linee (%D e %K) dello Stochastic indicano i ritracciamenti di prezzo che non vanno oltre a 1/3 della spinta direzionale. Una divergenza, invece, se individuata in prossimità delle fasce estreme di prezzo (0-20 e 80-100) può indicare l’esaurimento della forza della spinta direzionale e una conseguente inversione di tendenza, che permette al trader di individuare un punto di ingresso all’inizio di un nuovo movimento.

Indicatore Stocastico: dove si usa?

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Per approfondimenti, puoi leggere anche: Migliori piattaforme trading

Come Fare Trading OnLine con lo Stocastico

Lo stocastico è un oscillatore di momentum che genera segnali operativi attraverso il crossover tra le sue due linee in fase di ipercomprato o ipervenduto e attraverso l’individuazione di divergenze di prezzo.

Generalmente si ottiene un segnale di acquisto tramite un crossover quando la linea nera (%K) attraversa dal basso verso l’alto la linea rossa (%D). Questo segnale, però, è estremamente debole se non si verifica in una fascia estrema di prezzo, più precisamente in zona di ipervenduto, ovvero la zona compresa tra i valori 0 e 20 nel grafico dell’oscillatore.

Lo stesso concetto è traslabile ai segnali di sell generati attraverso il crossover della linea rossa, in questo caso, sulla linea nera. Anche questo evento genera un segnale non meritevole di attenzione per l’investitore tranne che non sia avvenuto in fase di ipercomprato, ovvero la fascia compresa tra i valori 80 e 100 del grafico dell’oscillatore.

Rispetto all’incrocio delle linee in punti critici, il segnale più forte generato dall’oscillatore è la divergenza. Abbiamo una divergenza bullish quando il grafico del prezzo di un asset mostra due massimi decrescenti, mentre il grafico dello Stocastico evidenza un secondo massimo crescente. Viceversa, una divergenza è bearish quando il grafico di prezzo evidenza due minimi crescere, mentre quello dell’oscillatore mostra il secondo minimo più basso di quello precedente.

Le divergenze sono forti segnali di instabilità di prezzo che indicano l’esaustione della forza di una spinta direzionale, decretando il suo termine in favore di una nuova tendenza opposta.

Le caratteristiche intrinseche dello strumento lo rendono più completo di altri indicatori, permettendo agli investitori di utilizzarlo anche in solitaria in una strategia di trading.

Attraverso l’analisi del momentum, permette di monitorare la velocità e la volatilità dei prezzi, oltre alla loro direzione, rendendo complesso l’abbinamento come altri strumento di trading. L’oscillatore Stocastico deve essere dunque combinato con indicatori che garantiscono un timing migliore di ingresso nel grafico, uno strumento adatto a questo scopo sono i Pivot Point.

I Pivot Point generano sul grafico 3 resistenze e 3 supporti che identificano i punti critici della giornata, ovvero quei livelli dove è possibile il verificarsi di breakout e di rimbalzi, anticipando la generazione di segnali dello Stochastic. I livelli critici generati dai Pivot Points permettono di porre più attenzioni in prossimità di determinati livelli, validando anche i crossover avvenuti in loro concomitanza, pur non essendosi verificati nelle zone estreme.

I principali tipi di segnali che l’oscillatore Stocastico può dare sull’acquisto o la vendita sono l’analisi dei breakout in zone critiche e le divergenze tra la linea dello Stochastic e quella dei prezzi. Analizziamo ora nel dettaglio questi due casi, sia per le situazioni interessanti per aprire un’operazione long sia nelle occasioni inverse, in cui si possono aprire posizioni short.

Leggi anche: Cos’è e come funziona la vendita allo scoperto

Stocastico: Segnale di acquisto (buy)

L’oscillatore Stocastico genera segnali di acquisto in presenza di trend laterali e in presenza di grafici con una direzionalità ben precisa. Questo strumento funziona meglio in assenza di trend, ma la sua versatilità ne permette l’utilizzo anche in mercati fortemente direzionali.

Lo Stocastico genera un ingresso per un’operazione long in un mercato a tendenza laterale o con un trend ribassista in caso di una divergenza bullish tra grafico di prezzo e grafico dell’oscillatore, ovvero nel caso in cui la linea di prezzo dell’asset generi due massimi decrescenti ma questo non avvenga all’interno del grafico dello Stocastico.

L’immagine sottostante permette di comprendere meglio quando avviene questo segnale.

Come rilevare una divergenza rialzista su un grafico di un asset mediante l’oscillatore Stocastico – Settaggio a 14 periodi

Un segnale di buy affidabile è generato in un mercato in assenza di tendenza quando le linea %K (Fast Line) incrocia la Slow Line (%D) in zona di ipervenduto. In un trend con forte direzionalità ribassista, questo segnale solitamente genera dei ritracciamenti di prezzo che non vanno altre ad una percentuale di ritracciamento del 33%, ovvero presentano dimensioni al massimo di 1/3 del movimento di trend ribassista.

Stocastico: Segnale di Vendita (sell)

L’oscillatore analizzato permette di individuare punti di ingresso per l’apertura di operazioni short in presenza di mercati no-trend o in mercati con una direzionalità positiva.

Nella normale operatività all’interno di un mercato a tendenza laterale, lo stocastico genera segnali di sell al crossover tra la Slow Line e la Fast Line in fase di ipercomprato, ovvero nella zona del grafico dell’oscillatore compresa tra i valori 80 e 100, dove la breve spinta rialzista ha raggiunto il suo limite.

L’immagine sottostante mostra un trend rialzista ormai giunto al termine del suo momentum, dove l’incrocio tra %D e %K in zona di ipercomprato provoca un’inversione di tendenza.

Crossover in fase di ipercomprato dell’oscillatore stocastico che genera un forte movimento ribassista nel grafico dell’asset

Gli investitori ricercano costantemente divergenze bearish in trend laterali poiché indicano la fine di una fase di accumulazione e l’inizio di una spinta ribassista caratterizzata da momentum. Una divergenza ribassista si individua quando il grafico di prezzo della valuta presenta due minimi crescenti mentre questa tendenza non è replicata nel grafico dell’oscillatore, come accade in questa schermata acquisita da eToro.

Divergenza ribassista rilevata tra grafico dell’oscillatore stocastico (massimo decrescente) e del grafico di prezzo (massimo crescente) – Punto di ingresso per operazione short

Indicatore Stocastico: Ulteriori consigli utili

In seguito allo sviluppo della versione completa dell’oscillatore, o Full Stochastic, il numero di periodi impostati ha assunto particolare importanza nei dibattiti tra investitori. L’impostazione standard, ovvero quella consigliata da George Lane, prevede un settaggio standard 14-3-3, dove 14 sono i periodi a cui è impostata la linea %K dello Stocastico veloce.

L’impostazione di questo valore è particolarmente importante perché su essa è calcolata la Fast line della versione completa, attraverso una media mobile semplice a 3 periodi, ovvero il secondo valore da impostare. La %D è calcolata tramite un’ulteriore media mobile semplice a 3 periodi della nuova Fast Line, ma anche questo valore è modificabile del trader.

Aumentano i valori inseriti, le linee dello Stocastico si presentano più smussate, riducendo i breakout delle linee di ipercomprato e ipervenduto, diminuendo di conseguenza il numero di segnali generati.

Viceversa, una riduzione dei valori, rende la Fast Line e la Slow line più reattive alla volatilità di prezzo, aumentando i segnali generato dalla strumento, riducendone però la qualità e l’affidabilità.

Considerazioni finali

L’oscillatore stocastico, o gli oscillatori in generale, è uno strumento fondamentale per l’analisi di un grafico poiché fornisce informazioni nascoste che l’investitore non può ignorare nei momenti precedenti all’apertura di un’operazione long o short.

L’utilità di questi strumenti non è esclusivamente legata all’applicazione in mercati a tendenza laterale, lo stocastico è in grado di individuare i ritracciamenti di breve periodo anche in grafici che presentano forti spinte direzionali.

Tra tutti gli oscillatori, lo Stochastic è il più completo perché presenta una verifica interna dei segnali, rendendolo utilizzabile senza l’abbinamento ad altri indicatori. È però consigliato comunque la conferma da un altro strumento di trading, in questa guida abbiamo parlato di una possibile combinazione con i Pivot Point, che forniscono il giusto timing all’oscillatore.

Ti consigliamo quindi di approfondire la nostra categoria “Indicatori e oscillatori” per leggere guide sull’utilizzo dei Pivot Point e altri indicatori di trading da implementare nelle analisi di un grafico.

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1 Comment

  1. Sergio Guzzafame

    21 Aprile 2024 alle 11:45

    ottimo

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