Investimenti
Blitz di Unicredit su Generali. Opportunismo finanziario da sviluppi MPS-Mediobanca
UniCredit pronta a arrivare al 5% su Generali. Notizia shock dal capitalismo italiano.
La situazione Generali si complica. Oltre agli effetti dell’eventuale scalata di MPS su Mediobanca, ora c’è un terzo incomodo. Si tratta di UniCredit, che secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore starebbe cercando di arrivare al 4-5% del capitale della società assicurativa. Società che vale 48 miliardi di euro, in termini di capitalizzazione di mercato, e che si trova in una delle fasi più complicate della sua storia, tra la possibilità di fusione con Natixis, che creerebbe il più grande polo europeo di prodotti assicurativi e di investimento.
Piano di fusione che – come è noto – potrebbe trovare un ostacolo importante nel tentativo di scalata di Monte dei Paschi di Siena ai danni di Mediobanca, accordo che non piace né ad analisti né a banche d’affari ma che ha trovato una solida sponda nel governo guidato da Giorgia Meloni, in quello che è una delle nuove e appassionanti puntate del capitalismo Made in Italy.
Mossa opportunistica?
È una mossa opportunistica quella che avrebbe mosso il CEO di UniCredit, Andrea Orcel, a tentare un posizionamento su Generali fino al 5%. Cavalcando l’onda di interesse per il grande gruppo assicurativo, UniCredit sarebbe mossa da motivazioni esclusivamente finanziarie, senza che ci sia, almeno per il momento, alcun tipo di volontà di entrare in quella che sarà una guerra senza esclusione di colpi per il controllo del gruppo.
Lotta che vedrà un vincitore definitivo soltanto quando si risolverà la questione MPS-Mediobanca. Questione di difficile soluzione sul breve: MPS sembra intenzionata ad andare avanti nonostante la forte ostilità di Mediobanca, ostilità espressa anche tramite un comunicato rilanciato dalle agenzie di stampa a inizio settimana.
Sarà, quella che si aprirà lunedì, un’altra settimana appassionante ai piani alti del capitalismo italiano, una settimana che potrebbe cambiare altre carte in tavola e imprimere una direzione decisa al futuro bancario e assicurativo italiano.