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A/D (Accumulation/Distribution)

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L’indicatore A/D (accumulation/distribution) è uno strumento di analisi tecnica, che confronta l’andamento del prezzo con quello dei volumi per studiare la probabilità che un trend si inverta. Il suo obiettivo è aiutare i trader a comprendere se in questo momento un’azione stia venendo accumulata oppure distribuita.

L’accumulazione di un’azione avviene quando il suo prezzo cresce in un momento di volumi elevati, il che suggerisce che gli investitori stiano cercando di comprare il maggior numero di azioni possibile sul mercato. Al contrario, la distribuzione avviene quando il prezzo di un’azione scende in contemporanea all’abbassamento dei volumi di negoziazione. Da qui il nome dell’indicatore.

Anche se è stato pensato in origine per essere utilizzato sul mercato azionario, oggi trova applicazioni ad ampio spettro nel mondo dell’analisi tecnica. Anche nel Forex, ad esempio, viene spesso utilizzato per studiare l’accumulazione e la distribuzione delle valute soprattutto in momenti di alta volatilità e trend che si invertono spesso.

Si tratta di un adattamento del lavoro svolto da Marc Chaikin, imprenditore e analista finanziario autore di diversi indicatori riguardanti lo studio dei volumi e delle compravendite di strumenti finanziari. La Accumulation/Distribution Line, che forma il nucleo dell’indicatore A/D, è stata una sua opera diventata anche uno dei primi indicatori a venire applicato al mondo del trading algoritmico.

Cos’è l’indicatore A/D

Nel mondo dell’analisi tecnica i trend hanno particolare rilevanza. L’indicatore A/D è un modo per studiarli partendo da due variabili diverse: il prezzo, ottenuto partendo dai livelli delle candele sul grafico, e i volumi ottenuti dal book del broker o direttamente dagli ordini registrati sul mercato. Combinando le due informazioni mostra una linea su un grafico separato da quello del prezzo, il che lo rende a tutti gli effetti un oscillatore.

Dal momento in cui non si può avere una diretta rappresentazione sul grafico dei livelli di domanda e offerta, l’indicatore di accumulazione/distribuzione è uno dei modi per arrivare a un risultato simile. In particolare, è un modo per conoscere in generale quanto siano alti al momento sia i livelli di domanda che quelli di offerta.

Guida completa all’indicatore Accumulation/Distribution a cura degli esperti di ®TradingOnline.com – Cos’è, come funziona e come interpretarlo

Confrontare l’andamento del prezzo con quello dei volumi non è un semplice esercizio di stile. Quando un trend non è supportato da volumi coerenti, è molto probabile che tenda a invertirsi. Ad esempio, se il prezzo sta crescendo ma i volumi di acquisto sono scarsi è facile che la situazione si ribalti con l’arrivo di pressione sulle vendite. Al contrario, un trend supportato da volumi coerenti è più probabilmente destinato a proseguire nella sua corsa.

Bisogna notare che l’indicatore A/D è un oscillatore cumulativo, cioè i suoi livelli attuali dipendono anche da quelli precedenti. Inoltre è un oscillatore boundless, cioè non ha un livello minimo e uno massimo tra i quali può oscillare. Questo rende necessario familiarizzare con lo strumento più di quanto avviene con lo stocastico, con l’RSI o con altri strumenti delimitati da un valore massimo e minimo.

Indicatore A/D: come funziona

L’indicatore A/D mostra una linea che deriva dalla somma di due valori. Il primo valore non è altro che il valore dell’indicatore nel periodo precedente, mentre il secondo termine è più complesso. Si tratta del current money flow volume (CMFV), ovvero la parte inventata a tutti gli effetti da M. Chaikin.

Il CMFV è la componente più importante ed è talvolta utilizzato in autonomia come strumento di analisi tecnica separato dall’accumulation/distribution. Viene anche ripreso da altri oscillatori, come il MACD, che sono costruiti proprio con lo stesso obiettivo: determinare se i flussi di cassa confluiti in un certo strumento finanziario, durante un determinato periodo, siano positivi o negativi.

I prezzi degli strumenti finanziari si muovono di continuo e ogni transazione avviene a un prezzo leggermente superiore o inferiore al precedente. Quando la transazione successiva avviene a un prezzo più alto, sul grafico il prezzo sale (uptick). Al contrario, quando la transazione successiva avviene a un livello più basso, il grafico scende (downtick).

La teoria del current money flow volume è relativamente semplice:

  • Se il volume di azioni acquistate sugli uptick è superiore al volume di azioni acquistate sui downtick, significa che la maggior parte degli investitori ha accettato di pagare un prezzo extra pur di acquistare il titolo;
  • Se il volume di azioni acquistate sui downtick è superiore al volume di azioni acquistate sugli uptick, significa che la maggior parte degli investitori è stata disposta ad acquistare il titolo soltanto a un prezzo scontato.

Tutte le transazioni che avvengono sugli uptick, per il CMFV rappresentano un valore positivo. Tutte le transazioni che avvengono sui downtick, invece, rappresentano un valore negativo. Se la somma complessiva è positiva, viene interpretato come un segnale rialzista per il periodo successivo; se la somma è negativa, viene invece interpretato come un segnale ribassista.

Chaikin ha presto capito che per sapere se il CMFV di una giornata di trading sia positivo o negativo non è necessario considerare effettivamente tutti i tick e i relativi volumi. Se il prezzo chiude sopra la media tra il massimo e il minimo di giornata, il CMFV è positivo; se il prezzo chiude sotto la media tra il massimo e il minimo di giornata, il CMFV è negativo. Questa versione semplificata è quella utilizzata anche nell’indicatore A/D.

Indicatore A/D: calcolo e formula

Dal momento in cui l’indicatore A/D rappresenta in ogni momento la somma tra il suo valore precedente e il CMFV, la formula di base è:

A/D = A/D (t-1) + CMFV

Il calcolo del CMFV è l’aspetto più tecnico. La formula è:

CMFV = [(C – m) – (M – C)] / (M – m) x V

Dove:

  • C è il prezzo di chiusura dell’ultima candela
  • m è il prezzo minimo dell’ultima candela
  • M è il prezzo massimo dell’ultima candela
  • V è il volume complessivo (numero di asset x prezzo) dell’ultima candela

Bisogna ricordare che questa formula è stata inizialmente creata per fare previsioni sull’andamento del mercato da un giorno all’altro. Affinché il current money flow volume possa dare un’indicazione accurata, va scelto un periodo che non sia troppo breve né troppo lungo. Su un periodo troppo breve, come 15M, ogni candela ha un volume troppo piccolo per essere significativo. Su un periodo troppo lungo, invece, i flussi di denaro diventano meno indicativi della direzione futura dello strumento.

Un’altra considerazione importante, fatta proprio partendo da questa formula, è che l’indicatore A/D non tiene in considerazione il periodo in corso. Solo l’ultima candela completamente formata sul grafico e il valore precedente rientrano nel calcolo dell’oscillatore. Per questo motivo, i segnali di trading che offre mentre il periodo successivo è già in corso da diverso tempo sono spesso in ritardo.

Indicatore A/D Grafico

Il grafico dell’indicatore A/D viene mostrato, come quello di ogni oscillatore, in un’area separata rispetto all’andamento del prezzo. Al contrario di quello che accade con la maggior parte degli strumenti di analisi tecnica, in questo caso il trader non deve impostare nulla. L’esempio nell’immagine in basso è tratto dal grafico delle azioni Apple, analizzato tramite la sempre precisa ed affidabile piattaforma di eToro.

L’oscillatore viene mostrato in blu, nella linea che corre al di sotto del grafico principale ®TradingOnline.com 2021

Attenzione alla questione spinosa del volume. Come spiegato nel paragrafo sul calcolo dell’oscillatore A/D, i dati sui volumi sono essenziali per la resa finale dell’oscillatore. Purtroppo, però, pochi broker e poche piattaforme permettono ai trader di conoscere i volumi di trading degli asset. Questo si riflette anche sull’indicatore accumulation/distribution, che viene calcolato senza moltiplicare per i volumi di negoziazione.

Altre piattaforme permettono al trader di scegliere se utilizzare il dato sui volumi all’interno del calcolo. Senza attivare questa impostazione, lo strumento viene completamente privato della sua natura e della sua funzionalità Diventa soltanto un modo leggermente più complesso di calcolare una media.

Questo strumento ha una natura particolare. La sua particolarità è proprio quella di andare alla ricerca delle correlazioni tra prezzo e volumi, indicando il risultato di questa correlazione senza dover esaminare le due cose in modo separato. Senza i volumi rimane solo un’elaborazione calcolata sui prezzi, cosa che non ha bisogno di dover essere studiata tramite un indicatore.

Come usare l’indicatore A/D nel trading online

Diverse strategie di trading prevedono di utilizzare l’indicatore A/D come strumento principale o secondario, per trovare o confermare le entrate sul mercato. Viene spesso utilizzato insieme a altri strumenti che analizzano i volumi: il net volume e il volume oscillator sono due scelte comuni. Oppure può essere utilizzato in strategie basate sulla rottura di livelli di supporto e resistenza, per confermare o negare la nascita di un trend quando il prezzo supera un livello chiave.

In ogni caso, l’obiettivo principale dell’indicatore A/D è interpretare il trend in corso. Si può utilizzare sia quando un trend è nascente, per determinare la probabilità che vada avanti, sia quando un trend è già apparso in modo evidente e si cerca di capire se l’inversione sia una questione imminente oppure no. Molto spesso vengono aperte nuove posizioni sulla conferma di un trend nascente ottenuta con l’accumulation/distribution e vengono poi chiuse quando vengono a mancare i volumi per sostenerne la continuazione.

La scelta della piattaforma di trading online, in questo caso, è molto importante. Ci sono piattaforme che non supportano l’indicazione dei volumi, è per tanto rendono inefficace l’indicatore A/D. Anche tra quelle che dispongono di questa funzione, comunque, bisogna distinguere tra quelle che contengono l’indicazione dei volumi complessivi sul mercato e quelle che riportano il volume scambiato solo su quella specifica piattaforma.

Chiaramente il mercato, nel suo complesso, è più grande di qualunque broker preso singolarmente. Per questo, avere un’indicazione dei volumi di scambi avvenuti esclusivamente presso gli utenti di una certa piattaforma non è indicativo quanto avere l’indicazione di tutti gli scambi che sono avvenuti sul mercato e sono registrati nel book ufficiale di Borsa.

Un altro elemento importante da tenere a mente è che i volumi di trading tendono a oscillare naturalmente in alcuni contesti, portando a possibili falsi segnali di trading. Ad esempio, quando una Borsa è chiusa per via di una festa nazionale, i volumi generati da quel mercato saranno più bassi e potrebbero riflettersi sui volumi complessivi; in estate i volumi sono generalmente più bassi che in inverno e nelle ore in cui sono aperte le Borse più importanti sono naturalmente maggiori che in altri orari.

Indicatore A/D: dove si usa

Nella tabella sono elencati i migliori broker, dotati di licenza europea e autorizzazione Consob, per poter fare trading con l’indicatore A/D.

[broker]

Tutte le piattaforme consigliate da ®TradingOnline.com sono sicure e testate in prima persona dalla nostra redazione, oltre che operanti nel pieno rispetto delle normative vigenti. Sono inoltre selezionate utilizzando parametri stringenti in termini di commissioni, strumenti negoziabili, piattaforme, esecuzione degli ordini e ogni altro aspetto rilevante ai fini del trading.

Come fare trading con l’indicatore A/D

Per iniziare a fare trading con l’indicatore A/D è importante, prima di tutto, riuscire a familiarizzare sia con questo strumento che con i semplici volumi e magari con il book dei diversi strumenti finanziari. Incrociando questi tre dati si ottiene una maggior consapevolezza di quello che compare sui grafici, pur non essendo strettamente necessario.

Il passaggio successivo è selezionare gli elementi che comporranno la strategia. Si può scegliere di utilizzare soltanto l’indicatore A/D, limitando però la validità dei segnali; utilizzando altri indicatori e oscillatori si possono ottenere risultati più precisi. Ad esempio, si potrebbero utilizzare i livelli di Fibonacci per determinare livelli di supporto e resistenza da studiare poi con l’accumulation/distribution.

A questo punto è possibile iniziare a studiare i segnali ottenuti dall’indicatore. Lo si può fare in due modi:

  • Seguendo i trend in corso quando l’indicatore A/D è coerente con la direzione del mercato;
  • Cercando di prevedere l’inversione di un trend quando emergono delle discrepanze tra indicatore e grafico.

Anche se entrambe le strategie possono funzionare, andare alla ricerca dei punti di inversione di un trend è notoriamente più rischioso che seguire quello già in corso.

I principali aspetti dell’indicatore A/D, recensiti secondo l’opinione degli esperti di ®TradingOnline.com

Questo perché l’inversione del trend avviene una sola volta lungo il corso della sua esistenza, mentre la prosecuzione può durare ore, giorni o addirittura settimane. Di norma le strategie basate sulla ricerca delle inversioni dei trend sono considerate più avanzate e riservate ai trader più esperti.

Indicatore A/D: segnale di acquisto (buy)

Dal momento in cui la strategia di trend following si presta meglio in caso di poca dimestichezza con l’indicatore A/D, sarà quella utilizzata nell’esempio per trovare un primo segnale di acquisto con questo strumento. Per farlo è sufficiente identificare la nascita di un trend, in modo da poterne studiare la possibile continuazione con questo strumento.

Nel grafico è ben visibile l’inizio di un trend rialzista sulle azioni Nike. Tuttavia, nelle sue prime fasi, non è facile capire se questo sia destinato a continuare o a ritracciare verso il basso. Per questo è conveniente sfruttare l’indicatore A/D, che con il suo livello alto sostiene l’ipotesi che ci siano abbastanza volumi per vedere proseguire il trend rialzista. Si genera così un segnale di acquisto.

L’indicatore accumulation/distribution conferma che i volumi sono sufficienti per sostenere il trend rialzista, generando un segnale di acquisto ®TradingOnline.com 2021

In questo caso l’oscillatore si rivela particolarmente utile, perché riesce a identificare un segnale di acquisto proprio dopo una lunga candela rossa. Tipicamente considerate un forte segno di pressione ribassista, questa avrebbe potuto scoraggiare il trader dall’entrata sul mercato. Proprio in queste situazioni di incertezza l’indicatore A/D può esprimere il massimo delle sue potenzialità.

L’accumulation/distribution può essere utilizzato anche per identificare le finestre di tempo migliori in cui chiudere la posizione. In questo caso, dal momento in cui i suoi livelli continuano a crescere insieme al trend rialzista, non avrebbe ancora generato un segnale di chiusura. Questo sarebbe potuto accadere in seguito a una mancata coerenza tra A/D e grafico, oppure in caso di inversione ribassista di tutti e due.

Indicatore A/D: segnale di vendita (sell)

I segnali di vendita, in una strategia di trend following, si verificano quando l’indicatore A/D ha un livello basso e contemporaneamente il grafico mostra un andamento ribassista del prezzo. Questo indica che i flussi di cassa in uscita sono maggiori di quelli in entrata, confermando l’ipotesi che il prezzo continui a scendere.

L’indicatore A/D intercetta l’inizio del trend ribassista in prossimità del suo inizio, segnalando un calo del CMFV e generando un segnale di vendita ®TradingOnline.com 2021

In questo caso il segnale di vendita è doppiamente evidente. Il grafico mostra una lunga candela rossa, che segnala il possibile inizio di un trend ribassista. Subito dopo questo segnale viene confermato dal calo dell’indicatore A/D, creando così una buona finestra di opportunità per la vendita dello strumento in questione (azioni Pirelli).

In due diversi punti del grafico si sarebbe poi potuta chiudere la posizione approfittando del rialzo dell’indicatore A/D, oppure di una trend line (linea di tendenza) per poter stabilire un’eventuale rottura da usare come riferimento per impostare un livello di take profit. In generale, l’accumulation/distribution è più preciso nell’intercettare i segnali di entrata che quelli di chiusura.

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Ulteriori consigli utili sull’indicatore A/D

L’indicatore A/D è uno strumento singolare, a metà tra un metro per misurare i volumi di negoziazione e un indicatore di momentum. Anche se trova ampio utilizzo nel mondo dell’analisi tecnica professionale, è difficile trovare una piattaforma di stampo amatoriale che permetta ai trader di accedere ai dati sui volumi e di conseguenza al dato preciso di questo indicatore.

Il nostro consiglio è quello di iniziare a usare questo strumento dopo aver compreso e testato sui grafici le relazioni tra analisi dei volumi e movimento dei mercati finanziari. Troviamo comunque che sia difficile riuscire a interpretare questo oscillatore al di fuori dei casi in cui i suoi segnali sono più evidenti.

La difficoltà di interpretazione è principalmente dovuta al fatto che il grafico e l’indicatore A/D viaggiano parallelamente per la maggior parte del tempo. Le informazioni e i pattern visibili su questo oscillatore, in molte occasioni, sono già visibili sulle candele. Inoltre è limitato all’uso in determinate situazioni, cioè quando un periodo è appena concluso e si sta studiando ciò che potrebbe accadere in quello successivo.

Per fare un esempio, nel suo utilizzo classico è utilizzato per analizzare le azioni su un grafico con time frame di 1D. Questo significa che durante la giornata in corso non si aggiornerà l’indicatore, almeno fino a quando i mercati non saranno chiusi e completeranno la nuova candela. A quel punto il mercato sarà chiuso, per l’appunto, quindi non si potrà aprire subito una posizione. E all’apertura dei mercati il prezzo si sarà già mosso, rendendo poco utile la previsione ottenuta.

Al netto di queste limitazioni, l’indicatore A/D può comunque trovare applicazione per chi fa trading afterhours aspettando la chiusura dei mercati. Oppure lo si può testare su un grafico di 4H, in modo da ottenere informazioni simili a quelle del grafico a 1D, ma senza il problema della chiusura e riapertura del mercato azionari.

Considerazioni finali

L’indicatore A/D è uno strumento di analisi tecnica nato dalle esigenze degli investitori istituzionali, che hanno accesso facilmente ai volumi di trading e possono negoziare i titoli anche a mercato chiuso o trovare liquidità da acquistare all’apertura dei mercati. Questo è un fattore che lo rende meno efficace per i trader privati, limitati da informazioni e gestione degli ordini. Nonostante ciò, è comunque possibile introdurlo nelle proprie strategie di trading online se si adotta una piattaforma che consente di farlo in modo completo.

Purtroppo molti trader privati non vengono informati in dettaglio sul metodo di calcolo utilizzato dalla propria piattaforma di trading per determinare il valore dell’indicatore accumulation/distribution. Questo significa che molto spesso vengono generati falsi segnali che non sono imputabili alla struttura dell’oscillatore, ma alla sua gestione da parte della piattaforma.

Normalmente è buona prassi che un trader adatti gli indicatori alla propria strategia di trading, non viceversa. Ma il profilo ideale per l’utilizzo di questo oscillatore è proprio quello dell’investitore istituzionale che ha a disposizione strumenti professionali per investire e analizzare i mercati. Il mondo dell’analisi tecnica offre ai trader privati tanti altri strumenti, che possono essere altrettanto efficaci senza affrontare gli stessi limiti.

FAQ sull’indicatore A/D: domande frequenti

Cos’è l’indicatore A/D (Accumulation/Distribution) ?

Si tratta di uno strumento per combinare i dati sui prezzi di un titolo al suo volume di scambi, in modo da avere un’idea più chiara sulla direzione che il grafico potrebbe prendere nei periodi successivi.

L’indicatore A/D funziona ed è efficace?

Purtroppo l’efficacia di questo strumento è in gran parte limitata da due fattori: la necessità di avere i volumi di scambi come dato, che molte piattaforme non supportano, e il fatto che sia sempre aggiornato al periodo precedente anziché a quello attuale.

Cosa significa accumulation/distribution?

Si parla di accumulazione quando gli investitori fanno scorte di un’azione, a costo di pagare un prezzo più alto per averla. Si parla di distribuzione quando l’azione viene venduta sul mercato a spron battuto, anche a costo di accettare una remunerazione più bassa.

Quali segnali si ottengono dall’indicatore A/D?

Quando l’indicatore A/D prende una direzione opposta rispetto a quella del grafico, viene generalmente interpretato come un segnale trading di inversione del trend. Quando le due letture sono coerenti, invece, lo si interpreta come un segnale di prosecuzione.

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