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Spread
Lo spread ha diversi tipi di significato nel mondo finanziario. Comprenderli tutti è importante, perché lo spread – o differenziale – impatta sulle commissioni che andremo a pagare per fare trading, così come impatterà nella scelta di un titolo rispetto ad un altro, soprattutto nel campo delle obbligazioni.
Lo spread è un concetto utile per visualizzare rapidamente le differenze tra prezzo ufficiale e prezzo praticato dai broker, per valutare la differenza di rendimento di bond e altri titoli, nonché in altri campi di applicazione.
Essere padroni di questo concetto permette di svolgere analisi più approfondite e precise, di prendere più rapidamente la scelta giusta e di comprendere con maggiore dovizia di particolari cosa avviene sui mercati e nei nostri rapporti con gli intermediari.
Lo spread tra bond europei è stato inoltre – e continuerà ad essere – un argomento importantissimo delle discussioni che riguardano le politiche finanziarie dei paesi europei, nonché le loro situazioni debitorie.
Anche se non dovessimo interessarci di politica, lo spread dei rendimenti racconta porzioni importanti dell’andamento dei mercato. E pertanto deve interessare chi investe, anche se non direttamente in obbligazioni statali.
Spread – Principali caratteristiche:
📈Spread Trading: | Differenziale prezzo tra broker e mercato – per il cliente commissioni da pagare |
📑Spread obbligazioni: | Differenza tra rendimento tra titoli decennali. Misura il rischio di un titolo. |
💸Spreads Tasso Interessi e Forex: | Misura la differenza tra i tassi di interesse interbancari applicati dalle banche centrali |
🥇Piattaforme migliori: | Piattaforme con spreads migliori |
Significato generale di Spread
Spread significa – in lingua inglese – differenza o differenziale. Presuppone una comparazione tra due valori, la cui differenza è appunto spread. In campo finanziario ed economico ci sono dunque diversi tipi di spread, tutti di enorme interesse per chi investe. Il primo concetto da fissare è che lo spread è un concetto, una formalizzazione, un’astrazione utile per comprendere in modo molto rapido le differenze tra due titoli, tra due prezzi praticati e anche tra due intermediari.
- Lo spread dei broker
È noto che i broker – soprattutto quelli market maker – non offrono il prezzo praticato direttamente sui mercati. Offrono un prezzo lievemente più alto, in caso di acquisto – e lievemente più basso nel caso di vendita di un titolo. Questo differenziale, questo spread è parte delle commissioni che raccolgono e con le quali si finanziano. Uno spread più basso è è sempre migliore per gli investitori. Perché vuol dire pagare commissioni più basse a parità di altre condizioni di trading.
- Lo spread finanziario dei bond
Abbiamo sentito parlare, soprattutto qualche anno fa, insistentemente di spread dei titoli di stato italiani, con un toto-numero che ha occupato per lunghissime settimane le cronache anche non specialistiche. Lo spread, ai tempi, fu ritenuto un problema grave abbastanza da far cadere un governo e permettere l’instaurazione di un nuovo esecutivo tecnico.
Ma cos’è lo spread finanziario dei bond? Semplice: è il differenziale dei rendimenti, in punti base, tra un bond di riferimento (quello ritenuto a rendimento più basso) e un altro di comparazione. Perché è utile lo spread in questo senso? Perché permette di capire con un solo numero quanto ritengano i mercati rischioso un determinato titolo.
Quando lo spread dei titoli italiani aumenta – e quindi aumenta il rendimento sul mercato secondario dei titoli italiani rispetto ai bund tedeschi – vuol dire che i mercati hanno meno fiducia nella capacità dell’Italia di ripagare i propri debiti. Sul punto torneremo più avanti per le implicazioni, importantissime, di mercato.
- Lo spread dei tassi di interesse
A chi investe nel Forex interesserà anche conoscere il concetto di spread nei tassi di interesse delle valute. Tassi di interesse che sono in buona parte responsabili del valore di una determinata fiat currency e che possono essere impiegati con successo anche in diverse strategie di trading. Quando sentiamo di parlare di spread degli interessi, si valuta la differenza tra un tasso praticato da una determinata banca centrale e il tasso praticato da un’altra. Per fare un esempio, le differenze tra i tassi fissati da BCE e FED.
- Lo spread nei rendimenti
È in realtà la macrocategoria alla quale appartiene lo spread sui bond. Lo spread può essere calcolato anche in termini di rendimenti prodotti da uno strumento rispetto ad un altro, oppure rispetto ad un benchmark di riferimento. Saper calcolar facilmente questo tipo di spread e avervi accesso è un vantaggio enorme. Soprattutto quando abbiamo da valutare migliaia di titoli.
Cos’è e come funziona Spread finanziario
Per spread finanziario indichiamo la differenza di rendimento tra due diversi titoli. L’utilizzo più comune di questa specifica grandezza è nel mondo delle obbligazioni statali, anche se per il trading online ha anche assunto il significato di differenziale tra prezzi di piattaforma e prezzi di mercato.
In realtà dovunque ci sia una differenza da calcolare, si può ricorrere al termine Spread per calcolare tale differenza. Il valore è inoltre spesso calcolato in anticipo da agenti terzi – come possono essere i quotidiani e i network informativi – offrendo in tempi molto rapidi una consultazione della differenza di andamento tra due titoli.
Lo spread finanziario ha però anche un significato fortemente politico e negli anni è stato soggetto a discussioni, più o meno accese, anche nel Parlamento Italiano. Permane, in certi ambienti, il sospetto che possa essere usato come grimaldello politico, da parte di non meglio precisate potenze o interessi stranieri.
Quel che ci interessa comprendere in questa guida – che vi è offerta da un sito che si occupa di Trading Online – è che lo spread può essere un buon colpo d’occhio su diverse questioni di mercato – e anche su quanto dovremo pagare per fare trading online con un determinato broker.
Come funziona lo Spread nel Trading Online [Guida completa]
Lo spread nel trading online altro non è che una commissione – spesso invisibile – che i broker utilizzano prima fonte di guadagno. Questo tipo di comportamento – che in realtà è comune a tutti gli intermediari – è talvolta chiaro, altre volte meno chiaro. Rimane il fatto che deve essere assolutamente analizzato prima di prendere una decisione sul broker da utilizzare.
Capire come funziona lo spread nel trading online non è assolutamente difficile: i broker conoscono il prezzo effettivo di mercato e scelgono di applicare un differenziale a loro vantaggio, che gli permette di guadagnare da ogni transazione, anche quando non sono applicate commissioni dirette di transazione.
- I broker market maker e lo spread
I broker market maker hanno tecnicamente libertà di praticare qualunque tipo di prezzo vogliano ai clienti. Il loro modus operandi è proprio quello di simulare il mercato, diventando controparte assoluta e totale per ogni trader. Abbiamo detto tecnicamente per un motivo ben preciso. Se è vero che i market maker non hanno legalmente limiti nell’applicare spread, è vero altrettanto che le forze di mercato, ovvero la competizione, hanno spinto questi spread sempre più in basso, rendendo questo tipo di investimenti di broker sempre più convenienti.
- Il fattore volatilità
Gli spread non sono sempre fissi. Anzi, i broker market maker lo possono cambiare in modo dinamico, spesso in relazione alla volatilità del sottostante, nonché al volume di scambi che avviene in un determinato mercato. La regola generale, anche se non sempre valida, è che all’aumentare della volatilità, il broker aumenta anche lo spread, per tutelarsi.
- Spread diversi anche tra broker diversi
Lo spread nel trading online è diverso per ciascun tipo di broker. Ognuno di questi intermediari infatti si adopera per offrire spread minimi su determinati asset, mentre altri puntano su altri tipi di asset. Nel complesso è utile valutare, in base ai nostri interessi di mercato, quale sia il broker in grado di offrire il top in questo senso.
- Spread sia all’acquisto che alla vendita
Sui mercati possiamo trovare i prezzi bid e ask, ovvero i prezzi relativi all’acquisto e alla vendita. I broker tendenzialmente applicano spread simmetrici su entrambi i lati della negoziazione. Questo vuol dire che pagheremo, seppur indirettamente, un piccolo dazio sia in posizioni long che in short selling (vendita allo scoperto), ovvero sia quando acquisteremo che quando invece venderemo.
Spread trading: come si calcola
Il calcolo dello spread è molto semplice. Si tratta infatti di calcolare una semplice differenza, con un’altrettanto semplice sottrazione.
- Prezzo praticato dal broker – prezzo di mercato
Se le azioni ENI sono disponibili sul mercato diretto a 4,03€ in acquisto e il broker ce le propone a 4,05€, lo spread sarà per l’appunto di 0,02€. Questo calcolo può essere fatto agilmente su qualunque asset – le quotazioni sono oggi pubbliche (anche se talvolta in delay forzato).
- I broker più trasparenti comunicano lo spread
I broker più trasparenti e più attenti al loro rapporto con i clienti comunicano apertamente lo spread che applicano sui diversi asset. O in forma tabellare consultabile sul sito, oppure direttamente all’interno della loro piattaforma. Sono legalmente tenuti a raccontare la verità di quanto accade sulle loro piattaforme trading e possono essere ritenuti, se legali e conosciuti, affidabili anche sotto questo aspetto.
Il calcolo dello spread trading è semplice e identico al calcolo dello spread in qualunque altro contesto. Tuttavia, quando disponibile, ci si può affidare a quanto viene riportato dai broker.
Leggi anche: Cosa sono e come funzionano i CFD
Spread: esempio pratico nel trading
Capire come funziona lo spread nel trading è relativamente semplice. Tutto quello di cui abbiamo bisogno è infatti di conoscere i prezzi bid e ask di un determinato asset.
- Prezzo bid
È il prezzo più alto al quale troviamo un compratore disposto ad acquistare il titolo. Il prezzo bid segnala la presenza di una controparte disposta a acquisire un titolo, in qualunque momento, a quel prezzo. Immaginiamo che per il nostro titolo di riferimento, le azioni ENI, il titolo sia in bid a 4,004€.
- Prezzo Ask
È il prezzo di al quale siamo in grado di trovare un venditore disposto a vendere in qualunque momento il titolo che ci interessa. In questo caso immaginiamo di avere sul mercato un valore di 4,006€. Quelli che abbiamo appena riportato sono i prezzi diretti sul mercato. Interviene a questo punto il broker, che applica ulteriori spread.
- Bid & Ask del broker
Il broker applicherà il suo spread, immaginiamo in questo caso di 0,0005€, per trattenere una piccolissima somma da parte di chi compra e di chi vende. I prezzi praticati dal broker di trading, in questo caso, saranno di 4,0045€ per chi vende e 4,0065€ per chi vende. Questo differenziale è in realtà una commissione, che si paga rispetto a quanto avremmo potuto ottenere direttamente sul mercato.
🥇Migliori piattaforme con spreads variabili [Bassi e più convenienti]
[broker]
Andiamo ora a definire meglio le specificità di ogni piattaforma presentata all’interno della nostra tabella.
eToro è uno dei broker più popolari in Europa e uno di quelli che offre le migliori condizioni per lo spread. Un broker europeo e legale, con regolare licenza e che oggi offre i suoi servizi a decine di migliaia di trader in Italia. Come opera eToro? Opera sia tramite CFD sia in modalità DMA – con prezzi molto vicini a quelli di mercato, ricorrendo ad un network STP che gli permette di proporre ai propri clienti i prezzi migliori praticati dai fornitori di accesso.
Il broker offre oggi la possibilità di investire su oltre 2.100 asset, nonché la possibilità di scegliere la modalità di CopyTrading, con una copia 1:1 degli investimenti di trader che hanno ottenuto buoni risultati, direttamente dalla medesima piattaforma. Allo stesso modo eToro offre altri servizi esclusivi, come i CopyPortfolios, panieri di titoli tenuti insieme da caratteristiche geografiche o tematiche.
Gli spread praticati da eToro sono sempre disponibili sul sito ufficiale e possiamo anche valutarli direttamente tramite il conto demo gratuito. Una simulazione che offre la possibilità di investire con capitale virtuale, ma alle stesse identiche condizioni di spread praticate sul conto reale.
Spread trading | eToro |
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Spread medio Fx Eur/Usd: | 1 pip |
Spread medio Oro: | > 1$ |
Spread medio Crude Oil: | > 0,06$ |
Spread medio Bitcoin: | 0,75% |
Guida: | eToro recensione |
FP Markets è un broker di origini australiane, che oggi opera in Europa con regolare licenza, offrendo oltre 11.000 titoli sui mercati del Forex, delle azioni, delle criptovalute, dei bond e anche delle materie prime. Ottimo per chi cerca spread bassi, perché offre una modalità in DMA Pricing con spread spesso a zero.
FP Markets propone due diverse piattaforme tramite le quali investite, ovvero MetaTrader per la versione in CFD e IRESS per la modalità DMA Pricing, che è apprezzata soprattutto da chi è alla ricerca di spread molto contenuti e che non impattino eccessivamente sul costo dell’investimento.
FP Markets è broker solido, con una grande esperienza e con servizi aggiuntivi molti interessanti, tra i quali non possiamo che citare la VPS, utile per chi utilizza Expert Advisor con un gran numero di ordini di breve periodo, e anche la possibilità di integrare Autochartist, ottima piattaforma per l’analisi tecnica e fondamentale dei mercati. FP Markets si può testare in demo gratuita con 100.000$ di capitale virtuale, senza alcun tipo di limitazione e soprattutto con la possibilità di aprire nuovi conti quando avremo esaurito il denaro.
Spread trading | FP Markets |
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Spread medio Fx Eur/Usd: | 1,2 normale / 0,1 DMA Pricing |
Spread medio Oro: | 0,35 normale / 0,17 |
Spread medio Crude Oil: | 0,03 |
Spread medio Bitcoin: | 4,5 |
Guida: | FP Markets recensione |
Capital.com è un broker CFD puro, che offre più di 3.000 titoli tramite i propri listini. Un broker molto apprezzato da chi vuole fare trading online con spread bassi, dato che questa piattaforma propone appunto differenziali con i prezzi di mercato tra i più bassi al mondo.
Per fare trading con Capital.com abbiamo a disposizione una piattaforma proprietaria, che possiamo utilizzare sia tramite un browser web, sia invece tramite le App trading, sia per iPhone che per smartphone Android, che sono disponibili presso gli store ufficiali
Non sono soltanto gli spread bassi di Capital.com ad attirare clienti. Perché il broker anche sugli altri aspetti fondamentali per un broker, ovvero servizi, analisi tecnica disponibile, funzionalità della piattaforma e listini, non è seconda praticamente a nessuna. Da segnalare anche il servizio di analisi del portafoglio tramite intelligenza artificiale. Qui si può aprire un conto demo con Capital.com – conto che è gratuito per sempre, con 1.000 USD di capitale virtuale e che possiamo utilizzare per tutti i test che vorremo.
Spread trading | Capital.com |
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Spread medio Fx Eur/Usd: | 0,00006 |
Spread medio Oro: | 0,380 |
Spread medio Crude Oil: | 0,10 |
Spread medio Bitcoin: | 40 |
Guida: | Capital.com recensione |
Gli spread di Trade.com saranno talvolta più alti di quelli praticati dagli altri broker, ma lo riteniamo comunque un broker degno di nota, sia per listini che per funzionalità offerte. E gli spread possono essere su alcuni asset più alti, ma comunque molto più bassi della media dei broker, indipendenti o bancari.
Trade.com offre – nella sua sezione CFD – oltre 2.300 titoli sui quali investire, con spread mobile e soprattutto con la possibilità di ricorrere a 2 diverse piattaforme. Abbiamo infatti MetaTrader, per chi vuole investire con una piattaforma professionale e la piattaforma proprietaria di Trade.com via web per chi cerca un’interfaccia più immediata.
Trade.com è uno dei broker storici europei e uno di quelli maggiormente apprezzati dai propri clienti. Anche in questo caso, inoltre, possiamo rivolgerci al conto demo gratuito per fare test, utilizzare la piattaforma con capitale virtuale e verificare se questo broker possa o meno fare al caso nostro. Sul sito internet sono inoltre disponibili, asset per asset, gli spread praticati da questo broker. Anche qui buon segno di trasparenza. Perché chi non ha nulla da nascondere, deve sempre rendere visibili le commissioni che pratica.
Spread trading | Trade.com |
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Spread medio Fx Eur/Usd: | 2,10 pips |
Spread medio Oro: | 0,20$ |
Spread medio Crude Oil: | 0,02$ |
Spread medio Bitcoin: | 10$ |
Guida: | Trade.com recensione |
Spread BTP / Bund Tedeschi
Lo spread tra BTP e Bund tedeschi è quello più importante per valutare i rendimenti dei titoli di stato italiani, la loro rischiosità per chi investe e sopratutto la rischiosità per la tenuta delle casse statali.
In cosa consiste questa variante di spread? Nel differenziale tra il rendimento dei titoli di stato decennali italiani (i BTP tipicamente) e i bund tedeschi con lo stesso arco temporale, ovvero a 10 anni. Sul metodo di comparazione torneremo tra pochissimo, per ora quello che deve interessarci è che questo differenziale segnala quanto pagano in più di interessi i titoli di debito pubblico italiano, rispetto a quelli che oggi maturano meno interessi sul mercato europeo, quelli tedeschi appunto.
- Perché è importante?
Perché nonostante il tasso praticato dai bond è prestabilito, un aumento di questo ha importanti ripercussioni sullo stato patrimoniale delle banche che ne detengono buone quantità. In aggiunta lo spread può essere buon indicatore del verso in cui dovranno muoversi gli interessi offerti in futuro. Un aumento degli spread tra BTP e Bund ha effetti particolarmente nefasti sull’economia di riferimento, checché se ne dica in certi ambienti.
- Perché seguirlo quando si investe
Perché è una sintesi anche di quanto sta avvenendo sul mercato secondario dei bond. Abbiamo in portafoglio dei BTP italiani? Un aumento dello spread svaluta il titolo, nel caso in cui dovessimo rivenderlo. Per chi è a caccia invece di buoni acquisti, vale il contrario. Al crescere dello spread il titolo si fa meno conveniente in rapporto rischio-rendimento, e quindi il valore del titolo scende sui mercati secondari.
- Il problema dei titoli da comparare
Non esiste uno spread generico e ufficiale. Anzi, diversi giornali e analisti possono utilizzare titoli diversi da comparare. Questo perché le emissioni di nuovi titoli decennali non avvengono in parallelo tra i due paesi. Periodicamente il termine di paragone va rinnovato, cosa che i giornali e gli analisti non fanno in parallelo. La differenza può essere minima, anche se quando la Germania non emette da tempo titoli decennali (mentre l’emissione in Italia è decisamente più sostenuta e frequente), il differenziale può essere anche molto diverso.
- Perché proprio il bund tedesco?
Il bund tedesco è il punto di riferimento degli spread calcolati sulle obbligazioni degli stati UE. Perché? Perché la Germania è il paese più affidabile economicamente e perché i suoi bond rendono il minimo possibile ormai da anni. Anche gli spread degli altri paesi, come vedremo, sono in realtà calcolati tenendo ad esempio i bund Tedeschi.
Spread oggi in tempo reale
Ci sono diversi siti, hub informativi e analisti da seguire per avere lo spread in tempo reale oggi. Il più indicato è sicuramente il principale quotidiano italiano che si occupa di finanza, ovvero Il Sole 24 Ore.
Il Sole 24 Ore offre, tramite il suo sito internet, l’andamento degli spread in tempo reale, con relativo grafico fino a 10 anni. Un buono strumento per rendersi conto graficamente, e soprattutto in modo immediato, quali siano stati gli andamenti di questo differenziale.
Per chi volesse invece seguire l’andamento degli spread europei nel complesso, è possibile seguire quanto offerto da MTS. Interessante il fatto che vengono riportati non solo gli spread, ma il riferimento preciso dei titoli presi in considerazione, con relativi interessi versati periodicamente e anche con la possibilità di decidere la comparazione tra titoli a 2 o 5 anni.
Un ottimo colpo d’occhio in forma tabellare, che consigliamo a chiunque volesse seguire molto da vicino l’andamento dello spread su base europea e all’interno dell’eurozona.
Analisi e andamento spread
In questa sezione andremo ad analizzare l’andamento degli spread più importanti a livello europeo. Italia, ma non solo, perché anche gli spread della Grecia hanno rivestito negli ultimi anni un ruolo estremamente importante. Vedremo inoltre quali sono gli spread delle principali economie o obbligazioni europee nei confronti del solito metro di paragone, ovvero le obbligazioni tedesche.
Andamento storico Spread Grecia fino ad Oggi
La Grecia è in ottima salute? Niente affatto, nonostante è ovvio che siamo lontani dal semi-default che il paese ha affrontato nel 2015. La parziale cura dimagrante sta dando i suoi frutti, almeno in termini di riduzione del costo del debito pubblico e conseguentemente anche dello spread.
Possiamo dire che dal 2015 in poi lo spread dei titolo greci contro quelli tedeschi si è andato costantemente assottigliando, cosa che permette ai titoli greci oggi di muoversi verso minimi di 115-130 punti base. Il che vuol dire che per il mercato secondario lo scarto tra decennali greci e tedeschi vale appena 1,15-1,30%. Un’ottima notizia per chi ha investito in titoli greci e anche per la tenuta del paese.
Potenziali rischi futuri: le finanze greche sono ancora molto scricchiolanti e ci sarà bisogno di tempo prima che il paese torni ad avere basi molto solide in senso finanziario e ad essere fuori pericolo. La situazione molto complessa nel Mediterraneo dell’Est sta inoltre spingendo il paese ad aumentare ulteriormente la sua spesa militare – che è già su livelli massimi pro-capite in Europa. Lo spread potrebbe non rimanere così basso in eterno.
Spread storico Europa fino ad Oggi
L’andamento storico dello spread europeo deve essere diviso in due blocchi. Da un lato ci sono paesi virtuosi, almeno a livello i casse pubbliche, come Olanda, Finlandia, Austria e in misura minore Francia, Belgio, Slovenia. E dall’altra paesi che invece hanno storicamente maggiore distacco, come Italia, Spagna, Ungheria, Grecia, Portogallo.
I due malati cronici, almeno a guardare lo spread oggi, sono Ungheria e Repubblica Ceca, con l’Italia distante terza, ma comunque con uno spread considerevole se paragonato a quello di oggi degli altri stati. Ci sono tutta una serie di considerazioni che si possono fare sullo spread europeo e su quello che potrebbe voler dire per i paesi europei.
- Il debito pubblico creato durante il COVID potrebbe essere un problema
Ci sono debiti pubblici sostenibili e debiti pubblici che invece sono molto meno sostenibili. Sì, stiamo parlando dell’Italia e del suo debito pubblico enorme, cresciuto a dismisura anche durante questa fase e ancora sostenibile soltanto grazie agli ampi programmi di acquisto della BCE. All’aumentare dell’insostenibilità percepita di alcuni debiti pubblici, potrebbe aumentare lo spread dei paesi messi momentaneamente peggio.
- La BCE compra tanto – e questo contribuisce a tenere lo spread basso
La BCE continua a comprare titoli (e di fatto a neutralizzarli almeno momentaneamente) e questo ha permesso allo spread di abbassarsi in modo considerevole, soprattutto negli ultimi tempi. In aggiunta, questo tipo di acquisti ha portato generalmente in basso i rendimenti dei titoli di stato. Basti pensare che oggi chi acquista Bund tedeschi finisce per rimetterci denaro a prescindere.
Spread andamento storico Italia fino ad Oggi
La storia dello spread italiano è la storia della stabilità politica e finanziaria del nostro Paese. Il momento più acuto di crisi si è avuto in concomitanza dell’ultima crisi che ha colpito i governi Berlusconi, crisi che portò ad un rapido cambio al governo, affidato a Monti e ad un gruppo di tecnici.
Si raggiunse infatti quota 574 punti base di stacco dai bund tedeschi, cifra mai più raggiunta anche in momenti di crisi acuta per i governi che si sono succeduti. Il perché di questa corsa è presto detto: la sfiducia assoluta e totale dei mercati nei confronti delle capacità di quel governo di far fronte agli impegni presi, cosa che a quanto pare era foraggiata anche da certi ambienti politici, come riportato dalle cronache odierne.
Sta di fatto che uno spread di questo tipo è sufficiente, nel mondo reale, per mandare a casa un governo. Lo spread ha visto dei ritorni di fiamma nel 2014, nel 2018 e recentemente durante la crisi COVID 19, dovute alla possibilità per l’Italia di fare fronte non solo al vecchio debito, ma anche a quello nuovo, di fronte ad una importantissima contrazione del PIL.
Lo spread è stato neutralizzato almeno in parte tramite un corposissimo piano di acquisti da parte della BCE. Piano di acquisti che ha permesso almeno per il momento di mantenere la credibilità del debito pubblico italiano. Saranno comunque momenti convulsi, per lo spread, nel futuro che inesorabilmente arriverà. Con l’Italia che oggi è il terzo paese con lo spread più alto, dopo Ungheria e Repubblica Ceca.
Considerazioni finali sullo spread
Ci sono diversi significati di spread nel mondo finanziario e tutti sono rilevanti per chi fa trading o investe. In questa guida li abbiamo analizzati tutti, offrendo ai nostri lettori la possibilità di comprendere perché sono importanti e come vanno letti per orientare i nostri investimenti.
Lo spread dei broker può avere un enorme impatto su quanto investiamo e su quanto ci troveremo a pagare. Monitorarlo, soprattutto sugli asset che ci interessano maggiormente, è dunque qualcosa di assolutamente necessario. I broker che abbiamo consigliato offrono il conteggio degli spread in modo assolutamente trasparente, cosa che li rende ancora più ideali per chi vuole investire senza troppe preoccupazioni.
Per l’altro spread importante, quello tra titoli di stato italiani e bund tedeschi, è stato spiegato con altrettanta chiarezza. Oltre alle considerazioni ovviamente politiche, ci sono ripercussioni importantissime per chi investe in questo tipo di titoli. Lo spread in generale è ulteriore strumento di valutazione, utilissimo per chi si muove sui mercati secondari dei titoli di stato.
Strumenti che vanno però liberati delle chiacchiere, spesso in contesti non specialistici, che li ammorbano. Non ci sono valutazioni morali da fare sullo spread, ma soltanto considerazioni economiche per i nostri investimenti – almeno sotto il profilo strettamente economico.
FAQ – Spread: domande e risposte comuni
Che cos’è lo spread?
Lo spread è un differenziale, utilizzato come strumento in diversi ambiti della finanza e del trading online. Può essere indicatore delle commissioni da pagare con i broker market maker, o differenziale di rendimento tra diverse obbligazioni.
A quanto ammonta lo spread con i broker CFD?
Dipende da asset ad asset e da broker a broker. Gli spread sono inoltre dinamici e possono variare più volte anche all’interno della stessa giornata di trading. Rimane il fatto che su un determinato asset, difficilmente ci si scosta dallo spread medio praticato da un broker.
Conviene scegliere un broker con spread bassi?
Assolutamente sì. Gli spread sono a tutti gli effetti commissioni che versiamo al nostro broker. Quindi a parità di condizioni è sempre meglio scegliere un broker che possa offrire commissioni e dunque spread bassi.
Come si calcola lo spread?
Qualunque sia il contesto di calcolo, basta fare una sottrazione tra i due valori che vogliamo comparare. Ovvero sottrarre il prezzo praticato dal broker al prezzo di mercato. O nel caso degli spread sui bond, sottrarre il rendimento maggiore a quello minore. Lo stesso vale quando vogliamo calcolare lo spread sui tassi di interesse.
Quanto ammonta lo spread tra BTP e Bund?
È ovviamente variabile e va consultato in tempo reale giorno per giorno. Gli spread possono muoversi anche di centinaia di punti base in archi temporali molto ristretti. Dalla crisi COVID in poi, lo spread italiano si è mosso tra i 100 e i 150 punti base.