Guide sul Trading Online
Market Maker: Significato e Migliori Broker MM 2025
Cosa sono e come funzionano migliori broker market maker? Scopriamo il loro meccanismo, i pro, i contro e le recensioni delle 7 migliori piattaforme incentrate sul sistema MM.
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La nostra analisi approfondita e indipendente dei broker online analizza attentamente i dettagli per individuare e valutare le informazioni che gli investitori desiderano quando scelgono un conto di trading online.
- Oltre 3.000 fornitori di conti di investimento recensiti e valutati dagli esperti del team editoriale diretto da Alessio Ippolito dal 2012.
- Oltre 13 anni di esperienza complessiva nella scrittura di articoli su finanza e investimenti online.
- Test pratici del processo di finanziamento del conto, dei siti web dei fornitori e delle piattaforme di trading.
- Decine di criteri di valutazione oggettivi, imparziali e processo di revisione* rigoroso per garantire l’integrità editoriale.

I migliori broker Market Maker sono l’ultima evoluzione dell’intermediazione, diventata oggi stabile e soprattutto accessibile anche a piccoli investitori. I broker market maker non hanno un ruolo neutro, come i loro (ormai lontani) parenti in modalità ECN. Sono infatti parte attiva del mercato, determinano autonomamente i prezzi degli asset e dei contratti e fanno da controparte per ogni negoziazione dei loro clienti. Il concetto, sebbene non nuovo per chi ha già avuto una certa esperienza nel settore, non è dei più semplici.
Tutti sono abituati ad immaginare il broker come un’istituzione, un’azienda che si preoccupa di trasferire le nostre intenzioni di ordine al mercato. Con i broker market maker – come dovrebbe essere ovvio dalla definizione – in realtà è il broker stesso a farsi mercato e ad agire come terminale degli ordini, nel senso di punto dove l’incontro tra domanda e offerta si risolve. Tra i MM più interessanti ricordiamo sicuramente eToro, che ti permette di iniziare con un ottimo conto demo da 100.000 dollari, o da un deposito di appena 50 euro.
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🏆 Migliori broker market maker | ⭐ Valutazione |
FP Market | 9.9 |
eToro | 9.7 |
Trade.com | 9.4 |
CMC Markets | 9.2 |
BG Saxo | 9.0 |
Markets.com | 8.8 |
Plus500 | 8.4 |
1. FP Market
📌 Modalità: | Market Maker |
🎮 Conto demo: | Gratis |
📱 App per dispositivi mobili: | Disponibile |
🏆 Opinioni: | 9.9 su 10 |
FP Markets è un broker australiano che offre accesso al mercato del Forex, delle criptovalute, delle azioni (con +11.000 titoli) e delle materie prime, offrendo una modalità di trading strettamente market maker. È presente sulla piattaforma anche una modalità in DMA pricing, che è comunque basata su CFD, utilizzando però il modello di prezzo dell’accesso diretto, ovvero senza spread e manipolazione del prezzo. Si può provare con conto gratis in demo, con 100.000 USD – rinnovabili – di capitale virtuale.

FP Markets garantisce, anche in modalità di prezzo classica dei market maker, commissioni complessive molto basse, liquidità pressoché infinita e rapidissima esecuzione degli ordini – anche in questo caso superando quelli che sono i problemi tipici del mondo dei broker MM. Quanto alle piattaforme operative, oltre ad essere presente la modalità web desktop, troviamo una comoda applicazione per dispositivi mobili. Per chi cerca maggior numero di strumenti e possibilità di settare expert advisor, può invece utilizzare la MetaTrader.
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2. eToro
📌 Modalità: | Market Maker |
🎮 Conto demo: | Gratis |
📱 App per dispositivi mobili: | Disponibile |
🏆 Opinioni: | 9.7 su 10 |
eToro è un broker CFD e DMA, pertanto un broker in modalità market maker, tra i più popolari in Europa e anche in Italia. Un broker che, già dal 2010, ha puntato convintamente sul fintech per offrire servizi di nuova generazione, come appunto il CopyTrader, sistema che permette di copiare altri trader sulla piattaforma con un solo click. In relazione al suo status di broker market maker, vanno evidenziate talune questioni che riguardano nello specifico eToro.

Gli spread, che sono la preoccupazione peggiore per chi investe tramite questi operatori, sono molto bassi, così come sono contenuti quando la volatilità sul mercato si accentua. In aggiunta, il provider offre leva finanziaria sui massimi imposti da ESMA e la possibilità di fare trading allo scoperto, ovvero puntando sul ribasso dei titoli. Un broker market maker completo, che da tempo però ha anche introdotto la modalità di acquisto diretto. Oggi è una delle scelte migliori per chi vuole avvicinarsi al mondo dei broker market maker.
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3. Trade.com
📌 Modalità: | Market Maker |
🎮 Conto demo: | Gratis |
📱 App per dispositivi mobili: | Disponibile |
🏆 Opinioni: | 9.4 su 10 |
Trade.com è un broker CFD classico, che da tempo offre anche una sezione per gli investimenti in accesso diretto al mercato, cosa che però non sarà interesse di nostro questo breve richiamo. Ad interessarci, anche per questo broker, è la possibilità di fare trading in modalità market maker, che Trade.com garantisce anch’esso a condizioni molto convenienti, con spread e commissioni overnight basse. Tutto ciò su una piattaforma semplice da gestire, anche tramite applicazione per device mobili.

Anche Trade.com è un broker che permette di investire in un ambiente sicuro, che non manipola i prezzi in modo scorretto e che soprattutto che offre un’esecuzione molto rapida degli ordini, senza che ci siano per l’appunto rebate e ri-quotazioni. Un intermediario, anche questo, con oltre 2.300 titoli a disposizione, anche soltanto tenendo conto della sezione in CFD. Permette infatti di investire su un gran numero di mercati, soprattutto azionari, garantendo un elevato grado di diversificazione.
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4. CMC Markets
📌 Modalità: | Market Maker |
🎮 Conto demo: | Gratis |
📱 App per dispositivi mobili: | Disponibile |
🏆 Opinioni: | 9.2 su 10 |
CMC Markets è uno dei migliori broker market maker che opera in CFD e che offre ai suoi clienti oltre 3.000 titoli a listino, scambiati tramite contratti per differenza. Un broker europeo storico, anche questo, che oggi serve centinaia di migliaia di clienti in Europa e che rappresenta uno degli sbocchi naturali per chi vuole provare a fare trading con un broker market maker, regolamentato, professionale ed autorizzato nel nostro territorio. Propone inoltre uno dei corsi formativi più adocchiati, sia da esperti che da principianti.

La sua piattaforma proprietaria per gli investimenti si può provare con conto demo gratis, con capitali virtuali che possono essere rinnovati a piacimento, senza alcun tipo di impegno a passare ad un conto reale in futuro. CMC Markets offre spread estremamente contenuti e commissioni overnight molto vicine al tasso interbancario di interesse – per un prospetto generale dei costi che è tra i più convenienti su scala mondiale. Non poteva di certo mancare nella classifica dei migliori broker market maker.
5. BG Saxo
📌 Modalità: | Market Maker |
🎮 Conto demo: | Gratis |
📱 App per dispositivi mobili: | Disponibile |
🏆 Opinioni: | 9.0 su 10 |
BG Saxo TraderGo) si presenta come la migliore esperienza di trading, senza compromessi ed è associata a Saxo Bank, ossia uno degli istituti più noti e stabili in Europa. La piattaforma, contrariamente da quanto si pensi, risulta molto semplice da gestire ed abbastanza moderna. Non ha nulla a che vedere con le piattaforme operative messe solitamente a disposizione dalle banche. Il meccanismo alla base delle negoziazioni avviene ovviamente in modalità market maker, sistema che il provider utilizza da sempre per garantire efficienza e controllo.

Con BG Saxo (di Saxo Bank) si ha accesso ad una gamma molto variegata di strumenti di trading, con una velocità di elaborazione senza eguali ed assistenza di prim’ordine. Al momento di questa stesura, secondo le informazioni riportate, il broker mette a disposizione oltre 50.000 strumenti finanziari, tra cui titoli azionari, CFD, future, opzioni quotate ed anche obbligazioni. BG Saxo TraderGo è disponibile sia in versione desktop (senza richiesta di alcun download) sia in versione mobile, per device iOS ed Android.
6. Markets.com
📌 Modalità: | Market Maker |
🎮 Conto demo: | Gratis |
📱 App per dispositivi mobili: | Disponibile |
🏆 Opinioni: | 8.8 su 10 |
Markets.com entra di diritto nella lista dei migliori broker market maker, rappresentando ad oggi un concreto punto di riferimento, sia per esperti che per principianti. La sua modalità operativa, da operatore MM, permette di garantire agli utenti le migliori condizioni di mercato, applicando inoltre zero costi sugli eseguiti e bassissimi spread (differenza tra prezzo di acquisto e prezzo di vendita), tramite la negoziazione con CFD, ossia contratti per differenza.

Per tutti gli utenti alle prime armi, dopo una rapida registrazione, la piattaforma garantisce un percorso formativo a costo zero, strutturato da veri professionisti del settore. Il tutto senza nessun costo e senza limiti di tempo. Per avvicinarsi gradualmente al mondo del trading, così come per mettere in pratica quanto appreso, troviamo anche un ottimo conto simulato, ossia una demo con capitali virtuali, valida anche per prendere dimestichezza con il broker, senza correre rischi sul capitale reale.
7. Plus500
📌 Modalità: | Market Maker |
🎮 Conto demo: | Gratis |
📱 App per dispositivi mobili: | Disponibile |
🏆 Opinioni: | 8.4 su 10 |
Plus500 chiude per adesso la classifica dei migliori broker market maker. Si tratta di uno degli operatori più storici presenti nel nostro territorio, pienamente regolamentato (dispone anche di licenza CySEC) e quindi legale in Italia. Come broker market maker italiano è tra le scelte più effettuate, anche per via dei suoi tanti servizi integrativi. Da dove partire? Sicuramente dalla presenza dei pratici grafici in tempo reale, facili da leggere e integrabili con molti strumenti di studio (soprattutto per l’analisi tecnica).

Essendo una piattaforma altamente specializzata in CFD, ossia contratti per differenza, permette di aprire – su migliaia di strumenti finanziari – sia posizioni di acquisto, ossia al rialzo, sia posizioni con vendita allo scoperto, ossia al ribasso. Molto interessante anche la sua politica sui costi, legata solamente a bassissimi spread. Anche in questo caso è sempre garantito un ottimo conto demo, ossia una modalità di prova senza nessun costo e senza alcun limite di tempo.
Market Maker: definizione e significato
I broker market maker – letteralmente – fanno il mercato. Non sono dei meri centri di inoltro degli ordini verso il mercato. Hanno una parte sempre attiva in ogni tipo di scambio, in quanto sono loro ad essere controparte di ciascuna negoziazione. Quando si opera, le parti sono noi da un lato e il broker dall’altro. Per capirne di più, partiamo proprio dalla scomposizione della definizione di base.
Market Maker significa “fare il mercato”
Per chi fa trading tramite i broker market maker, il mercato classico, nei fatti, non esiste. Quando apriamo una posizione, stiamo acquistando un contratto che prevede un rapporto esclusivo tra noi e il broker. Non c’è accesso diretto al mercato e non stiamo comprando effettivamente, per fare un esempio, l’azione di borsa. Quando un broker market maker ci lascia aprire una posizione, si sta nei fatti impegnando a riacquisire quella posizione, in futuro, ai prezzi che egli stesso fisserà – che sono comunque derivanti dai prezzi di mercato.
Cosa sono i broker Market Maker?
Il market maker fa letteralmente il mercato, nel senso che opera come un intermediario sempre disposto a comprare e vendere titoli, al prezzo da lui fissato. In senso lato moltissime banche istituzionali e altri grandi centri finanziari operano, a modo loro, come market maker, anche se non è della teoria sul funzionamento del sistema economico che dovremo occuparci.

Quello che ci interesserà, come investitori, è capire se, come e quando questi broker operano e qual è il loro ruolo all’interno dei mercati, soprattutto in relazione a noi che investiamo.
- Intermediario
Il broker market maker è un intermediario di investimenti, ma non nel senso dei broker classici. Si pone tra mercato e cliente, separando queste due entità e – spesso – interagendo con entrambe. Ad ogni modo, quello che ci interessa in qualità di potenziali clienti è che i market maker ci offrono, in qualunque momento, titoli in genere derivati che rappresentano il valore di altri titoli sul mercato.
- Controparte
I market maker sono estremamente popolari perché a liquidità istantanea: dato che utilizzano contro posizioni per coprirsi e applicano una piccola differenza di prezzo sui titoli che vengono negoziati, sono sempre disposti a ricevere indietro il nostro ordine. Anche nei momenti di scarsissima liquidità del mercato, sarà il broker stesso ad occuparsi dei nostri ordini e a chiuderli, saldando la nostra posizione.
- Centro di investimenti
I broker market maker sono diventati negli anni dei veri e propri centri di investimento, offrendo ai loro clienti piattaforme per l’investimento e servizi aggiuntivi, intercettando la grande domanda di accesso ai mercati anche da parte dei piccoli e medi investitori. Ad essere particolarmente attrattivi sono gli strumenti d’elite che questo tipo di intermediari mettono a disposizione.
- Gestori totali dei prezzi
Dato il funzionamento dei market maker, questi sono teoricamente liberi di imporre il prezzo che preferiscono, in qualunque momento, per farci aprire o chiudere una posizione. Il fatto di fare trading con un broker market maker presuppone che dovremo accettare le condizioni da lui dettate – tra le quali il prezzo. Questo – e in passato è avvenuto e purtroppo avviene ancora a causa di broker illeciti o comunque poco corretti – potrebbe portare molti a pensare che non sia il caso di avventurarsi con questa categoria di broker.
Al contrario però, ormai in Europa si sono stabiliti diversi broker che offrono, in piena competizione, spread sempre più stretti e che garantiscono al tempo stesso una correttezza esemplare per quanto concerne i prezzi futuri. Non c’è più da temere per quanto riguarda uno dei problemi più noti del mondo dei broker market maker – motivo per il quale sono diventati tanto popolari e oggi forse la categoria di intermediari scelta con maggiore convinzione da parte di chi investe.
Come funzionano i broker Market Maker?
Di cosa si occupano nel dettaglio i broker market maker? In cosa sono, in particolare, diversi dalle altre categorie di broker? In realtà il funzionamento dettagliato di questa categoria di broker esula dall’ordinario – operando in un regime di complessità che, in fin dei conti, non è poi di grande interesse per chi deve utilizzarli per investire. C’è però chi vuole conoscere tutti gli ingranaggi di una macchina così complessa, anche allo scopo di muoversi di conseguenza. Vediamo alcuni punti pillar da poter tenere a mente.
- Liquidità
Questi broker operano facendo sempre da controparte, eliminando alla radice il problema della mancanza di controparti, soprattutto durante fasi dai volumi molto bassi, come talvolta capita su taluni mercati. Se chi è abituato ad investire su mercati quali il NASDAQ, oppure la borsa di Francoforte, potrebbe non avere mai incontrato questo problema, chi si muove su territori più inesplorati potrà sicuramente apprezzare quanto viene offerto da questi broker a livello di liquidità e contropartita.
- Posizioni “contro” il cliente
In modo piuttosto impreciso si contesta ai broker market maker di avere interesse a che i clienti perdano, perché dopotutto sono loro la controparte, in entrambi i casi. In realtà oggi nessun broker market maker che si rispetti opera senza creare un investimento collaterale ed effettivo sul mercato. Cosa avviene? Quando apriamo una posizione, immaginiamo, sulle azioni ENI, il broker si tutelerà aprendo una medesima posizione sul mercato effettivo. Questo permetterà loro di incassare comunque lo spread, di poter offrire leva finanziaria e al tempo stesso evitare di esporsi eccessivamente nei confronti dei clienti.
Operativamente quando acquistiamo un CFD, il broker tendenzialmente procederà ad aprire una posizione a suo nome e di sua proprietà, per lo stesso importo, sui mercati effettivi. Oppure ancora, nel caso di leva finanziaria, operando con denaro a prestito da una banca per esporsi sul totale. Anche questo tipo di procedura è fonte di guadagno per il broker, che prende a prestito dalla banca a tassi molto bassi, per poi traslarli, con ulteriore spread applicato, al cliente finale.

- Quando la posizione a margine non basta per coprire la perdita
Con l’investimento a margine – che è quello che avviene quando operiamo con leva finanziaria – il broker ci permette di moltiplicare l’effettiva esposizione del nostro ordine fino a 30 volte (nel caso del Forex) o fino a 5 volte, ad esempio, nel caso delle azioni. Quando il margine che abbiamo impegnato è esaurito, il broker chiude anche la sua posizione presso il mercato, evitando perdite future per se stesso e al tempo stesso conti in negativo per il cliente, che oggi sono proibiti inoltre dalle normative comunitarie introdotte da ESMA.
- Risk taker
Questo non vuol dire però che i broker market maker non siano a tutti gli effetti anche dei risk taker, ovvero soggetti che si assumono talvolta rischi: offrendo liquidità istantanea per ogni tipo di posizione, hanno il rischio di controparte sul mercato effettivo. Immaginiamo, per comprendere questa specifica situazione, che il broker trovi difficoltà ad aprire la stessa posizione, per lo stesso prezzo, sul mercato effettivo. In quel caso correrebbe il rischio di comprare ad un prezzo maggiore di quello che noi abbiamo pagato.
Per tutelarsi da questo tipo di rischio, i broker per fare trading ad oggi impiegano due strumenti, quando sono market maker. Nei momenti di volatilità particolarmente elevata, aumentano lo spread tra prezzo di mercato e prezzo che praticano sulle loro piattaforme. In aggiunta, possono procedere anche ad una riquotazione del nostro ordine – ovvero cambiando il prezzo di esecuzione. Questa seconda pratica non è ben vista, soprattutto dagli investitori accorti.
Market Maker: esempio pratico
Un esempio pratico di ciò che avviene quando scegliamo un broker market maker, aiuterà a comprendere il loro funzionamento e soprattutto a prendere le giuste misure all’intermediario che potremo utilizzare per i nostri investimenti. Produrremo pertanto – anche se a scopo meramente esemplificativo – un ordine tipo su un’azione americana – per capire come si muovono i broker MM quando piazziamo un ordine e quando lo chiudiamo.
- L’investitore (cioè noi) apre l’ordine sulla piattaforma del broker. Accediamo al listino e scegliamo il contratto che rappresenta l’azione che ci interessa. Scegliamo tutti i dettagli del nostro ordine, come volume, decisione se andare short o long, stop loss, take profit ed eventuale prezzo di ingresso. Apriamo la nostra posizione, che per il nostro esempio vale 1.000 dollari, ad oggi 5,5 azioni.
- Il broker ci cede un contratto. Non appena avremo aperto una posizione con un broker market maker, questo ci cederà un contratto che recita: “questo contratto vale 5,5 azioni azioni, in qualunque momento, al prezzo presente sulla mia piattaforma“. Dovremo badare a questa ultima parte – ovvero al prezzo sulla piattaforma trading del broker, perché sarà leggermente diverso (in genere di pochi centesimi) rispetto al prezzo reale delle azioni.
- Il broker si posiziona sul mercato. Non è costretto a farlo, ma per tutelarsi in genere il broker acquista sul mercato lo stesso quantitativo ordinato dal cliente, in questo caso 5,5 azioni (le azioni sui mercati non si possono comprare in modo frazionato, ma idealmente un broker che ha un gran numero di clienti può inserire insieme diversi ordini ed evitare il problema delle frazioni).
- Noi chiudiamo la posizione. In un qualunque momento, a patto che i mercati siano aperti, possiamo chiudere la nostra posizione. Inviamo il nostro ordine di chiusura alla piattaforma e riceveremo indietro il valore di 5,5 azioni. Se le azioni dovessero valere 200 USD cadauna, avremo ottenuto indietro 1.100 USD, guadagnando circa il 10%.
- Il broker chiude la sua posizione sul mercato. Il broker però non sarà necessariamente lui a perdere 100 USD. Se avrà aperto la nostra stessa posizione sul mercato effettivo, potrà vendere le sue azioni al prezzo di mercato, guadagnandoci un’altra volta pochi spiccioli di spread. Venderà a 1.101 USD (i prezzi sono immaginari) e avrà guadagnato in totale 2 USD dal nostro ordine.
In realtà i broker non sono obbligati ad avere ordini collaterali di questo tipo, anche se è una pratica che gli permette di esporsi il meno possibile nei confronti dei clienti. Quello che abbiamo descritto può essere considerato un movimento tipo di un broker che tratta in versione market maker.
Market Maker: approfondimenti didattici
Chi vuole approfondire l’argomento dei broker market maker troverà online diversi tipi di approfondimenti. Dato che il materiale non è però sempre eccellente, abbiamo selezionato quelli che sono, almeno a nostro avviso, i migliori tra video e corsi che permettono di saperne di più sul mondo dei broker market maker.
Video Tutorial spiegazione Market Maker
Abbiamo selezionato un video che può aiutare a comprendere, ulteriormente, come si muovono i broker market maker, quali sono i loro punti di forza e i loro punti di debolezza. Ricordiamo però contestualmente ai nostri lettori che si tratta comunque di video brevi e riassuntivi, che vanno integrati con quanto viene offerto da questa guida e dagli altri approfondimenti che abbiamo segnalato.
- Market Makers (Liquidity Providers)
Un video che spiega relativamente in dettaglio il ruolo dei market maker in generale, dei liquidity provider e del sistema bid/ask, relativo a tutti i principali mercati. Un video che riteniamo essere uno dei migliori, a livello didattico, seppur in inglese. Possono essere comunque attivati i sottotitoli automatici di YouTube, che offrono, abbiamo verificato noi direttamente, una traduzione più che attendibile.
Corsi Market Maker migliori
Segnaliamo, per completezza di informazioni, anche alcuni corsi che possono aiutare a comprendere come funzionano i broker market maker e quali siano le fondamentali attitudini di questo tipo di intermediari. Sono corsi brevi, che si concentrano ciascuno su diversi aspetti di questa interpretazione del funzionamento dei mercati e che possono aiutare, insieme a questa guida che stiamo leggendo, a comprendere il vero ruolo dei MM.
- The Role of Market Makers – PDF
Un paper di ricerca, destinato sicuramente a chi ha già una conoscenza avanzata del settore finanziario e dell’intermediazione, che stabilisce però verità non banali e che saranno di sicuro interesse per chi vuole fare trading online con questi broker e comprenderne a fondo il funzionamento.
- High Frequency Trading and the New Market Makers – PDF
Anche questo è un corso/paper che si concentra su aspetti specialistici, forse più adatti per gli addetti al settore che per i risparmiatori. Comunque un’utile lettura integrativa, che permette di approfondire la propria conoscenza su una categoria di intermediari (e partecipanti al mercato) che oggi è sempre più rilevante.
Il corso di TradingOnline.com rimane lo snodo centrale, in lingua italiana, per capire come funzionano mercati, intermediari e strategie di trading. Abbiamo dedicato ai broker market maker un’ampia sezione nel corso che offriamo ai nostri lettori, del quale consigliamo vivamente la lettura.
Broker Market Maker: opinioni e recensioni
Non siamo gli unici ad avere – non ci nascondiamo – un opinione positiva sui broker market maker. Abbiamo raccolto altre opinioni, equidistanti e trasparenti, che possono aiutare a comprendere maggiormente il funzionamento dei broker market maker e delle loro rappresentazioni più comuni in Italia e in Europa.
Migliori broker Marker Maker su TrustPilot
Anche TrustPilot è un importantissimo strumento per valutare la bontà dei migliori broker market maker. Questo sito web raccoglie infatti le recensioni indipendenti di utenti che hanno già utilizzato le piattaforme e possiamo pertanto verificarlo per avere un’idea, per quanto in linea di massima, su quello che offre effettivamente un broker MM. Segnaliamo qui quelli che hanno ottenuto i migliori punteggi proprio su questo sito.
🏆 Broker market maker | ⭐ Score su TrustPilot |
FP Markets | 4.9 su 5 |
eToro | 4.2 su 5 |
Trade.com | 3.3 su 5 |
CMC Markets | 1.6 su 5 |
BG Saxo | 3.7 su 5 |
Markets.com | 4.1 su 5 |
Plus500 | 4.0 su 5 |
Market Maker: opinioni Reddit e forum
Abbiamo selezionato per i nostri lettori quattro forum, di cui diversi in italiano, che permettono di discutere delle questioni principali che riguardano i broker market maker, che offrono una buona base di discussioni già presenti e che riteniamo essere al vertice della loro categoria.
- FinanzaOnline – Il miglior broker in italiano e comunque il più frequentato. L’approccio meno istituzionale rispetto alla concorrenza permette a tutti di accedere ad informazioni anche su broker market maker, che rimangono almeno per il momento una scelta indipendentista e alternativa rispetto ai canali classici di investimento. Moltissime le discussioni già presenti, così come sono diverse le opportunità di discutere con utenti di livello.
- InvestireOggi – si tratta di un altro storico forum dedicato alla finanza in lingua italiana, che continua a raccogliere migliaia di messaggi su base quotidiana. Un punto assolutamente fermo per il trading in Italia e un buon luogo digitale dove informarsi sui broker market maker e magari individuare quello maggiormente utile alla nostra causa.
- Reddit – al suo interno puoi trovare tantissime testimonianze dirette e pareri, anche in merito all’utilizzo reale di queste piattaforme, con stress test molto interessanti, molte volte condotti anche da specialisti in materia.
- InTopic – Forum non strettamente finanziario, ma che contiene comunque un’importantissima sezione dedicata al mondo degli investimenti. Le discussioni e le richieste di informazioni sui broker market maker sono all’ordine del giorno e costituiscono una base informativa sicuramente importante.
Market Maker: opinioni Altroconsumo
AltroConsumo svolge e continuerà a svolgere un’importantissima opera di igiene del mondo del trading, segnalando quei broker che non sono all’altezza o che sono apertamente truffaldini. Questo si traduce nella possibilità, per chi vuole informarsi, di avere un canale diretto sul quale controllare la bontà di qualunque broker market maker.
Difficilmente AltroConsumo si spende in recensioni. Opera invece in senso inverso, andando a segnalare quei broker che non hanno offerto prova di grande solidità in passato e che si sono dimostrati come rischiosi o truffaldini. Quando incontriamo un nuovo broker, sempre meglio verificare che non ci siano pessime opinioni di questo su AltroConsumo.
Migliori broker Market Maker: pro e contro
I migliori broker market maker sono oggi la prima scelta, soprattutto per chi fa trading con capitali ridotti e vuole comunque accesso a leva finanziaria e vendita allo scoperto. Chi sceglie oggi un broker MM può lasciarsi alle spalle dubbi e sospetti. La vigilanza degli enti di controllo è sempre più penetrante. Ad oggi i broker market maker sono validi per chi vuole fare trading con gli strumenti un tempo riservati soltanto ai trader con ottimi capitali e con accesso a speciali servizi bancari. Vediamo alcuni pro e contro riassunti in tabella:
👍 Pro | 👎 Contro |
Nessuna commissione: i guadagni derivano dallo spread, non da commissioni aggiuntive | Spread più ampi: spesso più alti rispetto ai broker ECN, incidendo sui costi di trading |
Deposito iniziale basso: accessibile anche con capitali ridotti | Prezzi non reali: i prezzi offerti possono differire da quelli di mercato |
Esecuzione garantita: gli ordini vengono sempre eseguiti, anche in mercati poco liquidi | Conflitto di interessi: il broker è controparte delle operazioni del cliente |
Piattaforme user-friendly: interfacce semplici e adatte ai principianti | Possibile riquotazione: i prezzi possono cambiare durante l’esecuzione dell’ordine |
Protezione saldo negativo: evita che il conto scenda sotto zero | Limitazioni sullo scalping: alcuni broker vietano strategie di trading ad alta frequenza |
Come si diventa Market Maker?
Quella dei broker market maker sembra essere – e in effetti lo è – un’attività redditizia e in larga parte automatica. Qualcuno dei nostri lettori, tra quelli con maggiore spirito imprenditoriale, si saranno sicuramente chiesti quali siano i requisiti per mettere in piedi un’impresa di questo tipo. In realtà non si tratta di operazione semplice – altrimenti avremmo milioni di mini-broker market maker soltanto in Italia. Ma andiamo per ordine, per chi vuole effettivamente interessarsi di questo tipo di attività.
- Licenza
La legge europea è particolarmente chiara a riguardo: chiunque voglia offrire strumenti finanziari in Europa deve essere dotato di una licenza di intermediario finanziario e nello specifico dei broker market maker, di intermediario in grado di emettere titoli OTC (Over the Counter) per proprio conto. Le licenze sono rilasciate da tutti i paesi europei, sebbene a diverse condizioni.
- Strutture informatiche
Che si tratti di un broker market maker online e offline, si hanno comunque bisogno di imponenti strutture informatiche per avere accesso al mercato dove piazzeremo i nostri ordini e anche per gestire quelli dei clienti. Non possiamo fare una stima precisa dei costi coinvolti, ma possiamo dire che soltanto i costi di mantenimento dei principali broker mondiali ammontano a diversi milioni di euro annui.
- Personale
Servirà personale informatico, per il servizio clienti e per il marketing (a meno di non affidarsi ad agenzie esterne). Qualunque sia il percorso che vogliamo seguire – i costi saranno comunque molto alti e soprattutto, in larga parte, fissi, prima di vedere anche soltanto 1 euro da parte dei nostri clienti.
- Accesso ai mercati
Avere accesso a tutti i principali mercati del mondo come intermediari finanziari presuppone l’ottenimento di licenze e di autorizzazioni, anche queste con costi di gestione molto consistenti. Siamo ben oltre i 5 milioni di euro annui nel complesso per quello che abbiamo appena elencato e sospettiamo anche di aver dimenticato altri fattori. Diventare broker market maker, a meno di non volersi mettere a caccia di una licenza (illegale in Europa!) in qualche paese caraibico, è un’impresa sicuramente non alla portata di tutti.
Considerazioni finali
I broker market maker offrono funzionalità specifiche, al prezzo di una differenza – in genere minima – tra quotazioni di mercato e quotazioni praticate dal broker stesso. Nella guida che ora giunge a conclusione abbiamo illustrato pro e contro di questo specifico modo di organizzare il trading, che ruota intorno agli investimenti a margine, che non sono invece disponibili – in genere – con altre categorie di broker.
Investire con un broker market maker può essere conveniente per talune categorie di investitori, mentre per altri – ovvero chi investe con grossi capitali e sul lungo e lunghissimo periodo – può essere una modalità meno conveniente di fare trading.
Starà alla sensibilità – e all’analisi delle necessità di ciascuno – andare a scegliere o meno un broker marker maker, a scapito di broker in accesso DMA Market oppure in ECN/STP. La buona notizia, per chi investe oggi, è che si può avere accesso a broker MM che superano i problemi tipici che questa categoria di intermediari presentavano in passato. Anche optando su diverse categorie, quali broker forex, broker indici, broker materie prime ed altro ancora.
FAQ
Quali sono i migliori broker market maker?
Dopo una rigorosa valutazione sul mercato, condotta tramite accurate metodologie dal nostro team di esperti, tra i migliori broker market maker indichiamo: FP Market, eToro, Trade.com, CMC Markets, BG Saxo, Markets.com ed anche Plus500.
Cosa sono i broker Market Maker?
Sono broker che agiscono da mercato, impostando prezzi propri e facendo da controparte agli ordini dei clienti. Propongono in genere la possibilità di investire a margine.
Quali sono i vantaggi dei broker market maker?
La liquidità – che ci garantisce la certezza di poter aprire e chiudere posizioni in qualunque momento, la possibilità di fare trading allo scoperto e di applicare anche leva finanziaria.
Quali sono gli svantaggi dei broker market maker?
I prezzi praticati non sono quelli ufficiali, ma vengono modificati da un differenziale, che è il guadagno del broker. Mediamente però questo spread è molto più conveniente delle commissioni che invece le banche impongono per ogni transazione, spesso a prescindere dai volumi.
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Marco
4 Febbraio 2022 alle 14:03
Buongiorno a tutti.
Ma eventuali plusvalenze vanno a fare cumulo con gli altri redditi e fanno scattare magri un aliquota IRPEF diversa (maggiore) oppure è una cosa a sé stante dove si paga il 26% senza fare cumulo con i redditi da dipendente o autonomo? Grazie
Andreas
20 Aprile 2022 alle 03:35
Se utilizzo un brocker estero facendo trading genero minusvalenze e plusvalenze ma non prelevo mai quindi le plusvalenze rimangono sul conto sono tenuto a pagare le imposte comunque?
ANTONIO
29 Luglio 2022 alle 09:43
sono caduto in una spirale per cui ho solo versato e sempre bloccato nei prelevamenti con vari pretesti; ora il mio interlocutore ,dall’ Inghilterra forse, mi chiede di pagare il26% di tasse della cifra che mi sbloccherebbe dopo il versamento perchè questa è la procedura prevista presso di lui -dice-; la cifra è molto alta ma si accontenta di meno per poi saldare in un secondo tempo……
GIULIANA
20 Gennaio 2023 alle 14:46
CIAO ANTONIO,
ANCHE IO SONO NELLA STESSA TUA SITUAZIONE.
COME HAI FATTO ALLA FINE? SEI RIUSCITO AD AVERE I TUOI SOLDI?
HAI PAGATO IL 26%?
GRAZIE MILLE
Ludovico
17 Febbraio 2023 alle 23:30
La Tobin tax non è una imposta solo sulle transazioni, connessa al valore delle stesse? Invece, c’è una terza imposta, patrimoniale annuale, del 1×1000 sul valore del patrimonio. Peccato che qui non risponde nessuno!