Turbine eoliche, i costruttori cinesi sono pronti a trasferire la produzione in Europa

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Written by Pierpaolo Molinengo
Attivo come autore dal 1989, si è iscritto all'albo nel 2002, quando ha iniziato ad occuparsi di economia, concentrando dapprima i suoi studi sul mercato immobiliare, fisco e mutui per poi allargare il suo focus sui mercati emergenti e sui rapporti Usa-Russia.
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Arriva dalla Germania il primo ordine per i produttori cinesi di turbine eoliche, i quali, proprio in questo periodo, stanno cercando di rafforzarsi sul mercato europeo. Andando ad alimentare, allo stesso tempo, la preoccupazione dell’industria dell’Unione europea che potrebbe trovarsi davanti una minaccia di tipo esistenziale.

Tra Bruxelles e Pechino la tensione ha iniziato ad essere alta. La Commissione europea ha avviato un’indagine per appurare se gli operatori cinesi stiano beneficiando di sussidi ingiusti. In Europa pesa ancora l’esperienza vissuta oltre un decennio fa nell’industria dell’energia solare, quando si era deciso di porre poche limitazioni alle importazioni cinesi, determinando il fallimento di molti produttori europei.

Colossi cinesi del calibro di Goldwind, Mingyang Smart Energy e Windey, in questo momento, rappresentano l’1% della capacità eolica europea. Solo nel 2023, però, i loro ordini ammontavano a qualcosa come 1,2 gigawatt, almeno stando ai dati elaborati da WindEurope. Per riuscire ad installare quel volume, in passato, ci voleva un decennio.

Turbine eoliche, aumentano gli ordini in Cina

Nel 2024 gli ordini di turbine eoliche prodotte in Cina ha raggiunto la bellezza di 546 megawatt. Quota importante di questo pacchetto è costituito dai progetti portati avanti da Luxcara in Germania, che ha ordinato a Mingyang turbine eoliche per una capacità totale pari a 296 MW. Stiamo parlando di uno dei primi ordini per delle turbine eoliche di produzione cinese effettuata dalla più importante economia europeo. Il governo tedesco, ad ogni modo, ha affermato che avrebbe prestato la massima attenzione ed avrebbe esaminato con cura la pratica.

Wolfram Axthelm, amministratore delegato dell’associazione tedesca per l’energia eolica BWE, ha affermato che una volta che la porta è stata aperta, non è più possibile richiuderla. Attraverso la sovracapacità produttiva di turbine eoliche, i rivali cinesi stavano cercando di penetrare nel mercato europeo.

Stando ai dati in possesso del Global Wind Energy Council, la Cina avrebbe una capacità produttiva pari a 82 GW, difficilmente assorbibile dal mercato interno, perché è letteralmente superiore alle sue capacità. Ed è pari a quattro volte di quella europea.

L’Europa, almeno stando all’opinione della China Wind Energy Association, sarebbe in un certo senso costretta ad acquistare le turbine eoliche cinesi: non farlo metterebbe a serio rischio gli obiettivi di espansione dell’Unione europea.

La Cina produrrà le turbine eoliche in Europa

Le turbine eoliche sono delle apparecchiature di dimensioni enormi. La sfida che hanno dovuto affrontare le industrie cinesi del settore è stata quella di spedirle fino in Europa. Minyang e gli altri produttori, al momento, non hanno degli stabilimenti in Europa.

L’unica eccezione a questa regola generale è costituita da Vensys, una divisione di Goldwind, che ha in programma di produrre una turbina eolica da 86 metri nella sua fabbrica di Ferreira, in Spagna. Nel corso del mese di marzo il gruppo Zhenshi Holding ha acquistato Airbus, una fabbrica spagnola, dove ha intenzione di produrre delle pale eoliche.

Evgenia Golysheva, VP Strategy and Operations presso ONYX Insight, ha spiegato che le aziende avrebbero la necessità di trasferire la produzione in Europa. Nel caso in cui questo cambio di passo non dovesse essere effettuato, potrebbero trovarsi in difficoltà a costruire dall’altra parte del mondo e a trasferire le turbine eoliche in Europa.

Sany, un importante produttore di turbine eoliche, ha confermato che lo scorso anno stava valutando la possibilità di costruire un sito di produzione in Europa. Proprio per questo ha assunto ex dirigenti di Siemens Gamesa e Nordex per rafforzare il team locale.

Mingyang ha affermato che la concorrenza cinese è vantaggiosa per l’Europa, pur comprendendo che non tutti l’avrebbero accolta con favore. Zhang Qiying, direttore tecnico di Mingyang, ha dichiarato che alcuni concorrenti non vorrebbero che i produttori cinesi fossero in Europa: una posizione comprensibile. Ma Zhang Qiying ha ribadito che se l’Europa dovesse chiedere le turbine eoliche cinesi, loro ci saranno.

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