Guide Azioni
Comprare Azioni Petrolio
Le azioni petrolio sono tra i titoli più rappresentativi delle Borse mondiali, per un comparto che domina il settore energetico – e continuerà a dominarlo anche nel prossimo futuro. All’interno di questa categoria si fanno rientrare aziende attive sia nell’upstream che nel downstream, ovvero in gergo tecnico sia le compagnie attive in ricerca e estrazione che quelle attive nella raffinazione e distribuzione.
Nel nostro approfondimento finanziario abbiamo scelto sette titoli di questo comparto, quasi tutti su aziende verticali che oggi operano dalla ricerca al prodotto finito, anche attraverso la propria distribuzione.
Nel corso del 2022-23 si è fatto un gran parlare di questi titoli, con la crisi energetica europea -principalmente dovuta alla guerra in Ucraina- che ha fatto schizzare verso l’alto il prezzo del greggio. Tra ingerenze politiche e incertezza sulle mosse dell’OPEC, per tutto l’anno il mercato del petrolio è stato tra i più dinamici in assoluto.
Le aziende petrolifere sono di fronte ad una congiuntura importante per il loro settore: sia il pubblico che la politica spingono oggi per una rivoluzione verde e per una maggiore attenzione al settore delle energie rinnovabili, con gli idrocarburi che rappresentano un passato inquinante e possibilmente da dimenticare.
Le aziende che trattano petrolio, grazie al loro vantaggio tecnologico e di expertise, in molti casi operano anche nel settore del solare, dell’eolico e dei biocarburanti, per business integrati che potranno fare la fortuna, in futuro, anche degli investitori.
Caratteristiche principali azioni Petrolifere:
🥇Migliori società: | Migliori società azioni petrolio |
👍Conviene comprare oggi: | Sì. Ci sono grandi opportunità nel settore, soprattutto dopo un anno modesto per il settore |
⚡Come comprare azioni Petrolio: | Trading in CFD / Azioni Pure DMA / In banca e Posta |
📈Previsioni: | Rialzo sul medio e lungo periodo. Incertezza sul breve |
✅Broker consigliati: | eToro / Capital.com / FP Markets |
Le 5 migliori azioni legate al petrolio per il 2024
Scegliere tra diverse azioni petrolifere non è semplice senza avere una buona competenza specifica legata a questo settore. Elementi che un investitore deve considerare sono:
- Capacità di produzione, quasi sempre espressa in barili di petrolio giornalieri;
- Margini sul venduto, che dipendono in larga parte dalla capacità di un’azienda di estrarre petrolio a prezzi bassi;
- Rischio geopolitico, dipendente dai rapporti dell’azienda con i governi delle nazioni in cui conduce le proprie operazioni;
- Integrazione del business, cioè la quantità di passaggi della filiera del petrolio che un’azienda controlla. Alcune si occupano solo di estrazione, altre solo di raffinazione, altre ancora gestiscono tutto il processo fino alla distribuzione dei prodotti finiti al consumatore;
- Dimensioni dell’azienda, considerando che i colossi del settore sono quelli che riescono solitamente ad accedere alle migliori opportunità.
Ovviamente bisogna poi considerare i trend di mercato, perché il mondo del petrolio è interconnesso. Se i prezzi si abbassano, tendenzialmente anche le azioni ne risentono dal momento che le società generano meno profitti.
1. Eni
🎯Ticker | BIT: ENI |
📈Market cap | €47,7 miliardi |
💰Dividendo | 6,52% |
📊 P/E Ratio | 8 95 |
La società che al momento riteniamo più interessante per investire sul mercato del petrolio è proprio un’azienda italiana. ENI è una delle supermajor del petrolio, cioè una delle aziende che hanno una rilevanza mondiale in questa filiera. Le sue operazioni sono molto diversificate a livello internazionale e la valutazione dell’azienda, come spesso accade su Borsa Italiana, è decisamente più bassa rispetto ai fondamentali di quella delle società quotate negli Stati Uniti.
Approfondimento: Previsioni e analisi azioni ENI
2. Shell
🎯Ticker | LON: SHEL |
📈Market cap | $204 miliardi |
💰Dividendo | 4,08% |
📊 P/E Ratio | 11.13 |
Shell è la più grande realtà nata in Europa a operare sul mercato del petrolio, con una grande presenza globale che le assicura una forte diversificazione geografica. Si tratta anche di una delle aziende che riesce a ottenere, proprio grazie alle sue dimensioni, i migliori accordi con i fornitori e con i governi che appaltano i diritti di estrazione. Malgrado tutto questo, la valutazione è comunque molto bassa rispetto ai fondamentali di bilancio. Il dividendo è meno generoso rispetto a quello di ENI, ma comunque piuttosto interessante. Shell è anche una delle società più attive nel mondo dell’idrogeno verde, dell’energia rinnovabile e delle varie tecnologie che nel corso del tempo causeranno inevitabilmente una riduzione della domanda di gas e petrolio.
3. Chevron
🎯Ticker | NYSE: CVX |
📈Market cap | $286 miliardi |
💰Dividendo | 4,22% |
📊 P/E Ratio | 13.61 |
Chevron è una società americana, con operazioni internazionali ma essenzialmente diversa rispetto alle due azioni che abbiamo già esaminato. La presenza sul suolo americano permette all’azienda di sfruttare anche lo shale oil, cioè il petrolio ottenuto attraverso l’estrazione chimica dalle rocce intorno ai giacimenti esausti. Anche se i costi di produzione di questo tipo di petrolio sono più alti rispetto a quelli di altri metodi, quando il prezzo del petrolio supera i 40-50$ per barile diventa un’opportunità molto redditizia per le aziende come Chevron.
Altro elemento importante per la crescita di Chevron è il fatto di aver scoperto per prima dei grandi depositi di petrolio in Guyana. Una nazione che non è mai stata tra i produttori di petrolio e che invece, dal 2020, ha scoperto di averne grandi riserve. Chevron si è assicurata dei contratti molto convenienti a lungo termine per sfruttare queste riserve, cosa che in questo momento le dà un interessante vantaggio competitivo.
4. British Petroleum
🎯Ticker | LON: BP |
📈Market cap | $101 miliardi |
💰Dividendo | 4,82% |
📊 P/E Ratio | 6.84 |
British Petroleum rappresenta la principale azienda del Regno Unito nel campo del petrolio e ha una lunga storia alle spalle, che addirittura affonda le radici nel lontano 1907. Con un fatturato di $208 miliardi nel 2023 e più di 90.000 dipendenti nel mondo, l’andamento del titolo segue molto da vicino l’andamento dell’industria petrolifera più in generale. Si tratta di una delle aziende petrolifere che vantano il maggior numero di rating BUY da parte degli analisti istituzionali, dimostrando che Wall Street ha fiducia nei risultati futuri di British Petroleum.
5. ConocoPhillips
🎯Ticker | NYSE: COP |
📈Market cap | $132 miliardi |
💰Dividendo | 3,75% |
📊 P/E Ratio | 12.21 |
ConocoPhillips è un colosso americano che si specializza nell’esplorazione e nell’estrazione di idrocarburi. La società ha una forte presenza sia nel mercato del petrolio che in quello del gas naturale, ed è nota come una delle più efficienti nella ricerca di nuovi giacimenti. Attualmente la valutazione risulta piuttosto cara, cosa da tenere in considerazione quando si considera di comprare il titolo. Rispetto ad altre società del settore, tutti i multipli sono più alti e al tempo stesso il tasso del dividendo è più basso.
👍Conviene acquistare azioni petrolio oggi?
Il petrolio è un settore fortemente ciclico, storicamente segnato da momenti di boom e momenti di crisi. In base al prezzo del barile, le azioni del settore possono avere risultati completamente diversi e gli scenari possono cambiare drasticamente nel corso di pochi mesi. Sembra comunque che il 2023 si presenti come un anno favorevole per le azioni legate al greggio, visti i prezzi alti del petrolio che spingono a rialzo i margini e gli utili delle aziende connesse.
- Le politiche OPEC+ favoriscono gli azionisti
Il cartello OPEC+, formato dalle principali nazioni esportatrici di petrolio nel mondo, sta continuando a seguire una politica di scarsa produzione per mantenere alto il prezzo del barile. Questo assicura margini alti e concorrenza tra i compratori, favorendo il rialzo delle azioni connesse al mercato petrolifero. I tagli alla produzione, soprattutto da parte di Arabia Saudita e Russia, sono stati avviati nella seconda metà del 2023 e sono stati già confermati per l’inizio del 2024.
- Scarse prospettive a lungo termine
Nel corso degli anni ’30, già la gran parte delle economie sviluppate ha dichiarato la propria intenzione di mettere fine alla vendita di nuove automobili che siano alimentate da motori a scoppio. L’elettrico prenderà il sopravvento, anche considerando che ormai si tratta di una tecnologia efficiente e sempre più accessibile.
Il mercato del petrolio potrebbe andare incontro a un forte squilibrio, con domanda in calo anche da nazioni come Cina e India. Nei paesi emergenti, infatti, il trend di adozione dell’elettrico sembra già molto forte a giudicare dai dati anche a prescindere dalle politiche statali.
- La variabile del petrolio russo
In seguito all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, il G7 e l’Unione Europea hanno introdotto un tetto di 60$ al barile per il petrolio russo. Mossa che inizialmente ha funzionato e ha calmierato le quotazioni mondiali: gli alleati di Mosca compravano petrolio in sconto dalla Russia, lasciando spazio a USA e alleati per spartirsi l’offerta dei paesi OPEC. Nel corso del tempo, però, la Russia è riuscita ad aggirare sempre di più le sanzioni e addirittura a chiudere quasi del tutto il suo gap rispetto alle quotazioni nel resto del mondo. Questo sta spingendo i prezzi in alto in tutte le piazze finanziarie, dall’Europa agli USA, favorendo le società petrolifere.
🏦Dove comprare azioni Petrolifere
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Le azioni petrolifere sono tra le più capitalizzate nei rispettivi listini e non è difficile avere accesso a questo tipo di titoli. Abbiamo, anche in termini di canali di accesso, l’imbarazzo della scelta.
Il canale più utilizzato oggi, soprattutto dai piccoli e medi investitori è quello dei CFD, i Contratti per Differenza. In alternativa possiamo sempre rivolgerci alla modalità DMA. Approfondiremo i vantaggi e gli svantaggi di ciascuna di queste due modalità, anche in relazione alle strategie di investimento che vogliamo implementare.
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⚡Come comprare azioni legate al petrolio
Come comprare azioni petrolio senza commissioni
Durata totale: 10 minuti
1. Scegliere un intermediario sicuro
La prima cosa da fare è assicurarsi di operare con un broker affidabile. Il nostro consiglio è quello di registrarsi su eToro per approfittare della possibilità di comprare senza commissioni tutte le azioni che abbiamo presentato all’interno della guida. Si tratta anche di una piattaforma molto intuitiva, con un’esperienza di navigazione chiara e ben strutturata.
2. Eseguire il deposito
Una volta completata la procedura di registrazione del conto, se tutto quanto è in ordine il broker procederà ad attivare l’account del cliente. A questo punto è necessario aggiungere i fondi sul proprio account di trading, così da poterli investire nelle azioni desiderate.
3. Cercare i titoli desiderati
All’interno della piattaforma di trading è possibile cercare qualunque strumento finanziario attraverso il menu, oppure utilizzando la barra di ricerca per digitare direttamente il nome della società su cui si vuole investire.
4. Comprare le azioni
Una volta identificata l’azione su cui investire, con il pulsante Acquista si può accedere alla schermata di conferma dell’ordine. Qui si può decidere quanto investire, se farlo con la leva finanziaria o meno, e si possono impostare i livelli di prezzo a cui si desidera che la posizione venga chiusa in automatico dal broker.
Dove conviene investire in azioni Petrolio? Confronto piattaforme
Dopo aver parlato dei tre canali principali per investire sulle azioni petrolifere, offriamo un prospetto analitico, che compara tutte le caratteristiche principali dei broker CFD, DMA e di Banche e Poste. Potremo così rapidamente decidere come convenga investire e quali siano le migliori opzioni che abbiamo sul tavolo per investire.
Caratteristiche | Broker CFD | Broker DMA | Banca e Posta |
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Investimento minimo: | 0,1 | 50 USD | Variabile (almeno 1.000 euro) |
Analisi tecnica: | Disponibile | Disponibile | Disponibile sulle piattaforme trading professionali |
Investire al ribasso: | Disponibile | Non disponibile | Non Disponibile |
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Approfondimenti: | Migliori broker CFD | Migliori broker DMA | N.d. |
È evidente che, a prescindere da quali siano le nostre necessità, i broker CFD e i broker DMA possono offrire molto di più in termini di servizi, di comodità e di risparmio. Con il vantaggio aggiuntivo di offrire dei conti demo gratuiti, per toccare con mano prima di prendere una decisione.
📊Azioni Petrolio previsioni lungo periodo 2025–2030
Le previsioni di lungo periodo sono ancora più volatili per il settore, dato che, con una guerra in corso e lo spettro di una possibile recessione, ci sono molti punti critici da considerare. In ogni caso la storia ci ha insegnato chiaramente che il mercato del petrolio è ciclico, e se ora stiamo vivendo un periodo di prezzi elevati arriverà un altro momento di prezzi in calo.
Gli squilibri di domanda e offerta, specie di natura politica, tendono a venire risolti nell’arco di 1-2 anni. Nel 2020 il petrolio era arrivato a non valere quasi nulla per via dei lockdown, nel 2022 è stata la commodity più chiacchierata insieme al gas. Il ciclo economico porta necessariamente il greggio a seguire queste ondate.
In ogni caso, è evidente come il calo di domanda da parte degli automobilisti nel 2020 abbia ridotto drasticamente le quotazioni di Borsa del WTI e del Brent. Questo fa ragionare facilmente sul fatto che, con il passare del tempo, l’aumento della produzione di energia da fonti rinnovabili e l’adozione sempre più rapida delle auto elettriche minacceranno i prezzi delle azioni connesse al petrolio.
🔍Analisi fondamentale azioni Petrolifere
Gli analisi per il settore petrolio e gas utilizzano parametri diversi per la valutazione di lungo periodo, che effettuiamo con l’analisi fondamentale. Dovremo fare la conoscenza di rapporti che non siamo abituati ad utilizzare all’interno di altri comparti, data la specificità del settore estrattivo, nel quale tutte le compagnie petrolifere da noi citate in questa guida sono coinvolte.
Capire la catena del valore del settore petrolifero
Prima di analizzare i dati specifici di ogni compagnia petrolifera – e valutare il prezzo di ciascuna azione del settore – è bene fare un breve ripasso della catena del valore, che parte con la ricerca e termina con la distribuzione finale di carburanti e di altri prodotti derivati dal petrolio.
Il ciclo può essere riassunto come segue: si parte con le attività di ricerca e successivamente di estrazione. Il greggio – locuzione che rappresenta il petrolio ancora non raffinato – viene stoccato in attesa di essere raffinato. Tramite la raffinazione vengono realizzati i prodotti finali, che vengono poi stoccati per essere distribuiti.
Le grandi aziende petrolifere sono sicuramente sempre attive nel settore della ricerca e dell’estrazione. Possono poi controllare raffinerie oppure partecipare ad imprese occupano questo tipo di attività. Per fare un esempio concreto, possiamo pensare alla raffineria di Livorno di proprietà di ENI, o alle partecipazioni della stessa azienda all’interno di BayerOil o di PCK.
Le grandi compagnie petrolifere sono spesso in possesso anche di canali distributivi. Tornando ancora una volta ad ENI, possiamo pensare alle stazioni di benzina con lo stesso nome. Lo stesso vale per la maggior parte delle compagnie che segnaliamo, tra le migliori azioni petrolifere, nella nostra guida.
La correlazione tra prezzo del petrolio e prezzo delle azioni
Prima di passare ai fattori più tecnici è importante segnalare la correlazione tra i prezzi del greggio e il prezzo delle azioni delle migliori compagnie petrolifere. La correlazione esiste, sebbene non sia perfetta e sia variabile per ciascun titolo. Il grafico che riportiamo può facilmente illustrare la situazione.
C’è una correlazione importante che è evidente in relazione anche ai momenti di forte crisi del prezzo del petrolio. Questo è dovuto al fatto che l’attività estrattiva rimane la principale di tutte le compagnie petrolifere e una modifica, in basso, dei prezzi, renderebbe le loro attività precipue molto meno convenienti.
Chi investe in azioni petrolifere deve seguire anche il mercato del petrolio – tenendo sempre a mente il prezzo dei Futures in prima scadenza e anche quelli fino a 6 mesi.
Il fattore politico
Il petrolio è forse il più politico degli asset. Molte delle riserve sono di completa proprietà statale – e gli stati continuano ad essere in diversi casi azionisti di maggioranza o comunque di controllo delle principali imprese. Il caso di Saudi Aramco è forse il più evidente, dato che la compagnia è in borsa per una percentuale irrisoria delle proprie azioni, con la maggior parte delle quote aziendali che sono saldamente nelle mani della famiglia reale saudita.
In aggiunta, anche la già citata ENI è sotto il controllo statale – seppur quotata in borsa con tutto il suo capitale – e altre della nostra lista di migliori azioni hanno al loro interno conglomerati, più o meno importanti, che fanno capo al settore pubblico.
Ma il petrolio e le aziende che vi gravitano intorno subiscono la politica anche in altri sensi, talvolta anche con le armi e comunque al centro di grandi battaglie geopolitiche. Un esempio più recente è la lotta a quattro tra Grecia, Turchia, Italia e Francia per le concessioni di ricerca a largo di Cipro, soltanto l’ultimo degli esempi dell’enorme rilevanza politica dell’intero settore.
Oltre ad una situazione già di per se così complicata, si aggiungono anche organizzazioni transnazionali come l’OPEC, che raccoglie diversi dei paesi estrattori di petrolio. Fare un’analisi fondamentale del petrolio senza tenere conto di questi fattori, vuol dire ignorare una parte importante del movimento di questa materia prima – e di conseguenza anche dei movimenti delle azioni delle aziende petrolifere.
Gli strumenti di analisi fondamentale specifici sul petrolio
Per fare analisi fondamentale sul petrolio non possiamo affidarci ai soliti rapporti che siamo abituati ad impiegare negli altri comparti. Dobbiamo infatti fare riferimento ai multipli che sono più frequentemente utilizzati dagli specialisti che analizzano questo tipo di settore e le relative azioni.
- Enterprise Value / Proven Reserves
L’Enteprise Value è un valore che difficilmente troviamo utilizzato nelle analisi dei comparti non petroliferi. Sta ad indicare il valore complessivo di un’azienda, partendo dalla capitalizzazione di mercato, più il debito totale meno le riserve liquide e cash.
Il Proven Reserves altro non è che la quantità di riserve petrolifere provate delle quali l’azienda sarebbe, appunto, certamente in possesso. Questo è un fattore, per ovvi motivi, non applicabile ad alcun altro settore se non a quello estrattivo – o come si dice tra gli statunitensi – del settore upstream.
- EV contro EBITDA
Tutti conosciamo l’EBITDA. Nel caso delle azioni petrolifere può esserci utile perché nel confronto con l’Enterprise Value può offrirci, tanto per le aziende petrolifere quanto per quelle invece del gas, una misura interessante del valore effettivo dell’imprese.
- L’importanza del cash flow per azione
Un altro dei fattori dell’analisi fondamentale numerica che possiamo utilizzare per valutare le azioni del settore petrolifero è il cash flow per azione – o come viene annotato dagli americani, il Cash Flow per Share. Si tratta infatti di un valore decisamente più attendibile del classico P/E Ratio e offre un quadro molto preciso dell’attuale situazione di mercato e finanziaria di un’azienda petrolifera.
Molte delle aziende petrolifere sono oggi attive anche in altri settori
Il caso più tipico è quello delle aziende che trattano anche gas naturale – ENI ne è l’esempio più lampante all’interno di questo settore. Ma non è l’unico settore nel quale le aziende storicamente petrolifere si cimentano oggi.
BP ad esempio è praticamente da sempre attiva nel settore delle energie rinnovabili, così come lo sono la maggior parte delle azioni che abbiamo già citato come migliori nel nostro approfondimento.
Quando si fanno analisi approfondite sul settore, è bene considerare anche questi side business delle compagnie, che in molti casi sono economicamente rilevanti tanto quanto quello del petrolio.
Il movimento per un’energia pulita: come si muovono le aziende petrolifere
Il settore petrolifero, inquinante e scarsamente rispettoso dell’ambiente, oggi si trova a fare i conti con un solido movimento, tanto statale quanto tra il pubblico, che punta ad ottenere energie più pulite e quando possibile rinnovabili.
Da un lato è vero, come segnalano gli analisti più disincantati, che poco si può fare oggi senza petrolio e che siamo ancora tecnologicamente anni luce distanti da una soluzione completamente elettrica, soprattutto se quell’energia elettrica dovesse essere prodotta con fonti altrettanto green.
Dall’altro è chiaro l’impegno da parte di tutte o quasi le entità statali per favorire le forme di energia rinnovabili, anche con importantissimi incentivi. Molte delle aziende petrolifere che abbiamo segnalato oggi sono sicuramente in linea con questo nuovo atteggiamento, ma nulla, almeno sul breve periodo, potrà rimpiazzare i profitti del petrolio.
Il petrolio è insostituibile
E anche questo con buona pace di chi pensa di potersene sbarazzare in tempi brevi. Ad oggi il greggio, l’oro nero, è assolutamente insostituibile. È facile da trasportare, ha un altissimo potenziale energetico e ha costi bassi. Difficile trovare un alternativa sul breve periodo.
Questa particolare congiuntura di eventi non potrà che far rimanere a galla – e anzi mantenere come fondamentali per ogni sistema economico sviluppato – le aziende che si occupano direttamente di attività estrattive, di raffinazione e di distribuzione dei carburanti basati su idrocarburi.
Difficile l’arrivo di nuova competizione
Il comparto delle aziende petrolifere ha barriere all’ingresso altissime e riteniamo semplicemente impossibile che si affaccino sul mercato nuovi competitor. Almeno sotto questo aspetto i grandi player del comparto possono dormire sonni tranquilli e non temere che possano arrivare nuove compagnie a sottrarre parte del mercato.
Mai dire mai, soprattutto in un mercato dinamico, ma le condizioni per l’ingresso sono effettivamente troppo gravose per permettere a chiunque di poter entrare in questo mercato.
😀Azioni Petrolio: approfondimenti e consigli utili
Proseguiamo con la nostra analisi, aggiungendo degli strumenti ulteriori di valutazione dell’investimento nelle azioni petrolifere. Parleremo di quanto bisognerebbe investire sul petrolio e sulle aziende che lo trattano e dei rischi che sono associati con questo tipo di operazioni e con questo comparto.
Quanto investire azioni sul Petrolio?
Molte delle migliori azioni del settore petrolifero sono considerate, storicamente, come titoli adatti a chi opera come cassettista, a quegli investitori che comprano oggi, per detenere le azioni per lunghissimi periodi, accontentandosi anche di guadagni minimi, ma costanti.
La realtà degli ultimi anni però ci ha dimostrato come le azioni petrolifere possono essere piuttosto volatili, anche in funzione della correlazione al petrolio che abbiamo visto poco sopra. Ad ogni modo, le azioni delle principali aziende energetiche e petrolifere al mondo devono essere sempre inserite all’interno di un portafoglio diversificato, che ci consenta di distribuire i rischi del comparto.
- Anche per i più avventurosi, mai più del 10%
Riteniamo gli investimenti nel settore delle azioni petrolifere come tra i più rischiosi, tra i comparti più stabili. Non è come investire in start up o in società appena arrivate in borsa, ma i rischi sono mediamente superiori al settore industriale puro. Riteniamo che non si debba superare, a meno di non volere portafogli molto esposti verso questo settore, il 10%.
- In via generale, intorno al 5%
Per un portafoglio ben bilanciato e che guardi principalmente ad orizzonti di lungo e lunghissimo periodo, consigliamo di non superare la soglia del 5%. Una soglia più che adeguata, che possiamo inoltre dividere tra più azioni del settore petrolifero, scegliendo magari una società forte esclusivamente sul petrolio e una società invece energetica verticale.
Investire in azioni Petrolio è rischioso?
Investire nelle azioni petrolifere è sicuramente rischioso – così come è rischioso qualunque tipo di investimento, che sia finanziario o meno. Il rischio però può essere mitigato, ricorrendo principalmente ad una buona composizione del portafoglio e proteggendosi dai rischi collaterali.
- Contro il rischio di cambio
Alcune delle aziende che abbiamo citato sono quotate in valuta straniera. Questo ci espone ad un rischio di cambio, nel caso in cui USD (o ad esempio GBP o SAR) debbano perdere terreno nei confronti dell’Euro. Possiamo procedere in questo caso con una buona operazione di hedging, aprendo sul mercato del Forex una posizione contraria che possa fare da contraltare nel caso di evoluzioni negative, per noi, del mercato.
- Scegliere beni scarsamente correlati al petrolio
Tendenzialmente le compagnie aeree hanno una correlazione inversa con i prezzi del petrolio e dunque anche con i prezzi delle azioni petrolifere. Possono essere inserite in portafoglio per controbilanciare i rischi derivanti da un calo di prezzo della materia prima. Non sono le uniche però: anche il dollaro USA ha, per ovvi motivi, una correlazione inversa con il petrolio.
Lotto minimo per trading azioni Petrolio
Sono diversi i broker che offrono investimenti minimi e lotti altrettanto bassi per investire sulle azioni petrolifere. Di quelli che abbiamo consigliato nel corso della nostra guida non possiamo che segnalare eToro, che offre un minimo di 50USD di investimento per ogni tipo di azione.
Chi è a caccia di investimenti ancora più bassi e di lotti ancora più ridotti può puntare a Capital.com (qui anche in demo gratis), che permette di investire a partire da 20 euro per un conto reale e che permette inoltre di operare con il minimo di 0,1 azioni, oppure di 1 azione quando il prezzo è di per se molto basso.
Il record si ha però con IQ Option (qui per aprire il conto demo), che permette di investire con un conto reale a partire da 10 dollari e che al contempo offre accesso alle azioni con investimenti minimi di 1 dollaro.
🤔Azioni Petrolifere opinioni e recensioni
Le opinioni della nostra redazione sulle azioni petrolifere saranno integrate, in questa sezione, dalle informazioni che possiamo reperire sui migliori forum per conoscere il mondo delle azioni petrolio. Potremo così integrare la conoscenza di tipo didattico e pratico anche con quanto possiamo reperire sugli hub digitali nei quali possiamo scambiare informazioni con terzi.
Migliori forum azioni Petrolio
Citiamo qui i principali forum che si occupano anche di azioni petrolifere ed energetiche, forum che si sono contraddistinti negli anni per l’affidabilità delle informazioni, per la qualità dei partecipanti e delle discussioni.
- MT5.com
Anche se inizialmente focalizzato sul Forex e su MetaTrader, questo forum negli anni è riuscito ad evolversi e ad offrire ai propri visitatori uno spazio dove discutere di finanza a 360 gradi. Uno dei migliori forum sia per i tecnicismi e per le strategie di trading, sia invece per discutere direttamente di titoli, anche nel settore azionario che si occupa di aziende petrolifere.
Al suo interno possiamo trovare diversi tipi di sottoforum che sono dedicati al mondo della finanza. WallStreetBets è recentemente assurto agli onori della cronaca per l’affaire GameStop e non è il miglior posto dove trovare consigli. Tra finance e stocks si trovano però ottimi consigli anche per il settore petrolifero.
- Stockaholics
Per niente istituzionale, ma è forse questa la chiave del suo enorme successo. Per noi uno dei migliori forum al mondo per parlare di azioni, anche del settore petrolifero. In inglese, ma vale sicuramente lo sforzo.
- FinanzaOnline
Il forum storico degli investitori indipendenti italiani ed uno dei migliori anche in campo europeo. Si discute di un po’ di tutto, anche su altri mercati. Per chi vuole interloquire in italiano, il miglior forum che si ha oggi a disposizione, anche per le azioni petrolifere.
- Elite Traders
Altro forum in inglese e di grandissimo spessore. Per noi è da seguire sempre, a prescindere dall’impegno o meno sul mercato delle azioni petrolifere. Ottimi gli insight forniti con regolarità da alcuni utenti del forum. Nel complesso uno dei migliori forum finanza al mondo. Le azioni petrolifere sono seguite con grande costanza.
La nostra opinione sull’investimento in azioni Petrolio
Le azioni petrolifere rappresentano uno dei comparti storici delle borse mondiali. Non è assurdo pensare di continuare a puntare su un settore che in tanti, profeti di sventura, ritenevano prossimo alla morte.
Per quanto il mondo si stia muovendo per la transizione verso l’energia rinnovabile, i veicoli elettrici e l’idrogeno verde, il petrolio oggi rimane fondamentale e la IEA si aspetta che nei prossimi anni la domanda vada soltanto aumentando. Di conseguenza, le azioni petrolifere possono rimanere un investimento interessante per chi cerca dividendi e bassi multipli. In generale, è un settore ricco di azioni value che hanno valutazioni basse rispetto ai loro dati di bilancio.
Come sempre, la diversificazione rimane molto importante. Esporsi esclusivamente al settore del petrolio è estremamente rischioso, perché un crollo dei prezzi del barile implicherebbe un crollo del valore del portafoglio nel suo complesso. Al tempo stesso, se non ci si espone affatto a questo mercato, si rischia che il portafoglio accusi negativamente un boom del prezzo del barile che rende più cara l’energia per le imprese.
Considerazioni finali
Conoscere il settore delle azioni petrolifere è importante, anche per chi dovesse decidere di non investirvi. Le opportunità sono molte tra le grandi aziende del comparto – sul quale potremo investire anche in futuro, tenendo sempre d’occhio le evoluzioni dei prezzi e dell’analisi tecnica.
Pensare di avere un portafoglio ben strutturato senza il comparto petrolifero non è, secondo noi, possibile. La nostra analisi finanziaria del comparto va proprio in questa direzione.
Senza che ci siano forzature: le analisi che abbiamo realizzato possono essere sempre verificate con gli strumenti che ogni broker mette oggi a disposizione. Tenendo però sempre conto della particolarità del settore, che per molti versi opera secondo leggi proprie, e non secondo le stesse che regolano gli altri comparti.
FAQ Trading in azioni Petrolifere: domande frequenti
Conviene investire in azioni petrolifere oggi?
Il breve periodo sembra molto positivo per le società legate al petrolio, con un boom dei prezzi legato a solidi fondamentali: domanda in crescita e livelli di produzione mantenuti artificialmente bassi dal cartello OPEC+.
Come si investe sulle azioni petrolifere?
Tutti i migliori titoli del comparto petrolifero sono disponibili dai migliori broker. Essendo però società in genere multinazionali e quotate fuori dall’Italia – fatta eccezione per ENI, avremo bisogno di intermediari in grado di offrire accesso anche ai mercati stranieri.
Quanto investire sulle azioni petrolifere?
Un buon portafoglio, con un livello di equilibrio accettabile, dovrebbe puntare a quota 5%. Chi vuole rischiare qualcosa in più può puntare anche a quota 10% sulla composizione totale del portafoglio.
Ci sono alternative alle azioni per investire sulle aziende petrolifere?
eToro offre CopyPortfolios di livello sull’intero settore petrolifero. Tutti i migliori titoli del comparto sono comunque inseriti all’interno degli indici di borsa dei relativi paesi. L’acquisto di singole azioni rimane la migliore delle opportunità per chi vuole gestire in proprio l’investimento.
È rischioso investire in azioni petrolifere?
Le azioni petrolifere hanno livelli di volatilità importanti e sono legate al prezzo della materia prima sottostante. Tuttavia possiamo inserirle in un buon portafoglio per mitigarne i rischi, scegliendo azioni che siano inversamente correlate.
Quanto serve per investire sulle azioni petrolifere?
L’investimento minimo in azioni petrolifere dipende da ciascun broker. Capital.com offre investimenti a partire da 1/10 di ciascuna azione. eToro propone invece investimenti minimi a partire da 50$.
Le azioni petrolifere sono adatte a chi ha iniziato da poco?
Le azioni petrolifere non sono semplici da analizzare – ma con la nostra guida abbiamo svolto buona parte del compito. Chiunque voglia investire seriamente dovrà comunque imparare a fare i conti su questo mercato.