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Alligator Indicator
L’indicatore Alligator è uno strumento di analisi tecnica composto da tre medie mobili che aiuta i trader a individuare i momenti più opportuni per entrare e uscire dal mercato. Trova applicazione in tutti i principali mercati finanziari, ma è soprattutto nel Forex trading che risulta essere molto popolare. Per una massima comprensione dello strumento, è consigliabile avere già una conoscenza di base delle medie mobili ponderate.
L’inventore di questo strumento è stato il celebre trader Bill Williams, pioniere in tanti aspetti del trading. Per primo ha iniziato ad applicare la psicologia ai mercati finanziari, ed è stato un grande studioso della teoria del caos oltre che dell’analisi tecnica. Oltre all’indicatore Alligator, si deve a lui l’avvento di indicatori come i frattali e l’Awesome Oscillator.
Nel suo studio dei mercati, ha sempre insegnato che questi non sono mai perfettamente razionali; per questo, nella sua visione, concentrarsi sull’analisi comportamentale è più importante di studiare fattori macro- e microeconomici. L’indicatore Alligator nasce proprio sulla scia di questo approccio, dal momento in cui cerca di sfruttare tre diverse medie mobili per comprendere l’atteggiamento degli investitori verso un certo asset.
Dal momento in cui si tratta di uno strumento inventato e diventato celebre nel corso degli anni ’90, i suoi segnali vengono spesso già incorporati nei prezzi di mercato. Per questo tende, come altri indicatori molto conosciuti, a generare talvolta segnali con alcune candele di ritardo.
Prima di scrivere la guida ci siamo premurati di testare l’affidabilità di questo strumento eseguendo dei test su un’enorme mole di dati: nella parte finale dell’articolo vengono mostrati i risultati ottenuti.
Indicator Alligator – Riepilogo:
🌈Composizione: | 3 diverse medie mobili |
🥇Piattaforme: | Migliori piattaforme da usare |
👍Efficacia: | Medio/Alta🟢 – 4,2/5 |
👨🎓Difficoltà: | MEDIA |
🤔Opinioni: | Positive |
Cos’è l’indicatore Alligator?
L’indicatore Alligator è un insieme di tre medie mobili, che vengono tutte e tre mostrate direttamente sul grafico del prezzo. Queste medie cambiano la loro posizione nel corso del tempo, per cui in modo figurativo l’indicatore ha preso il nome di Alligator, cioè “coccodrillo“. L’idea è che queste medie siano come la mascella, le labbra e i denti dell’alligatore. In base al loro ordine sul grafico si può stabilire, secondo Bill Williams, cosa sta per succedere. Più precisamente:
- La mascella del coccodrillo è la smoothed moving average a 13 periodi del prezzo, spostata in avanti di 8 candele. Nella prassi, viene colorata di blu;
- I denti del coccodrillo è la smoothed moving average a 8 periodi del prezzo, spostata in avanti di 5 candele. Tradizionalmente è colorata di rosso;
- Le labbra dell’alligatore rappresentano la smoothed moving average SMA – a 5 periodi del prezzo, spostata in avanti di 3 candele. Di solito ha colore verde.
Alla base di questo indicatore c’è l’idea che i trader e gli investitori istituzionali generano la maggior parte dei loro profitti nei periodi in cui il mercato è in netta fase di trend. Può essere un trend ascendente o discendente, in quanto si può investire sia nell’acquisto che nella vendita allo scoperto degli strumenti finanziari.
L’importante, però, è che alla base ci sia un trend importante da seguire. Come puntualizzato da Williams stesso, questo accade solo per il 15-30% del tempo. Nel restante 70-85% del tempo, il mercato rimane in fase laterale.
L’indicatore alligator viene spesso utilizzato dai trader per stabilire quali siano i momenti più opportuni per entrare o uscire dal mercato. Nella sua forma iniziale, però, era stato pensato proprio per analizzare la fase di mercato e distinguere tra periodi di forte tendenza e periodi di trend laterale. In ogni caso rimane uno strumento piuttosto utile per raggiungere entrambi gli obiettivi, specialmente quando viene combinato con strumenti complementari.
Indicatore Alligator: come funziona
L’alligator indicator è basato su tre smoothed moving averages. Si tratta di un tipo di media mobile particolare, simile alle medie mobili ponderate; anche in questo caso esiste un fattore che determina il peso di ciascun valore sulla media finale, ma questo fattore funziona in un modo leggermente diverso. Nello specifico, una smoothed moving average viene calcolata così:
- Per calcolare la smoothed average della candela appena conclusa, si prende solitamente il suo prezzo di chiusura;
- Al prezzo di chiusura viene sottratto il valore della smoothed moving average della candela precedente;
- Il risultato della sottrazione viene aggiunto al prezzo di chiusura della candela precedente.
Il risultato che si ottiene da questo calcolo è logicamente un numero. Questo numero viene calcolato per tutte le candele che devono essere tenute in considerazione all’interno della media. Dopodiché, come in tutte le medie mobili, si divide per il numero totale di candele per ottenere il risultato. Dal momento in cui ciascuna smoothed average incorpora i dati della media della candela precedente, che a sua volta incorpora i dati della candela ancora prima, ogni media di questo tipo è influenzata da tutte le candele passate.
Volendo è possibile semplificare questo processo con una piccola approssimazione. Utilizzando una media mobile esponenziale, il cui calcolo è più semplice, si può giungere praticamente allo stesso risultato con meno passaggi. Tendenzialmente una smoothed moving average ha lo stesso valore di una EMA che considera la metà dei periodi. Questo significa ad esempio che la smoothed moving average a 14 periodi ha quasi lo stesso valore della media esponenziale a 7 periodi. Il margine di errore è così basso da essere spesso quasi irrilevante.
Alligator indicator: calcolo e formula
L’alligator indicator prevede di ripetere per tre volte il processo di calcolo della smoothed moving average. Ogni volta che viene ripetuto il calcolo, cambia soltanto il numero di candele considerate nella media e il fattore di smoothing. Per questo sarebbe inutilmente prolisso analizzare il processo di calcolo nella sua totalità: vediamo come viene calcolata una delle tre medie, poi vedremo cosa cambia nelle altre due. Per il nostro esempio utilizzeremo la media più veloce, cioè le labbra del coccodrillo.
- Si comincia calcolando la media mobile semplice su 5 periodi
- Per la prima candela dell’alligator, dal momento in cui non si può andare a ritroso all’infinito, il valore rimane semplicemente quello della media mobile semplice
- Dalla seconda candela in poi, viene applicata la formula riportata più in basso
SMMA = (SommaChiusure – SMMAprecedente) / FdS
Dove:
- SMMA è il valore della smoothed moving average per la candela appena conclusa;
- SommaChiusure è la somma di tutti i prezzi di chiusura. Nel caso delle labbra del coccodrillo, sarà la somma dei prezzi di chiusura delle ultime 5 candele;
- SMMAprecedente è il valore della smoothed moving average della candela precedente
- FdS è il valore del fattore di smoothing, che per le labbra del coccodrillo equivale a 3
Il calcolo viene svolto completamente per la prima media, che poi viene rappresentata sul grafico. A questo punto viene calcolata la seconda media, in cui la formula e il processo di calcolo rimangono analoghi. Cambiano soltanto il numero di candele di cui bisogna sommare i prezzi di chiusura e il fattore di smoothing. Per i denti del coccodrillo, ad esempio, si sommano i prezzi delle ultime 8 candele e il fattore di smoothing equivale a 5. Per la mascella si usano 13 candele e un fattore di smoothing di 8.
Indicatore Alligator Grafico
Il grafico dell’indicatore Alligator si presenta con le tre medie mobili che nel corso del tempo variano ordine, direzione e posizione rispetto al prezzo. La maggior parte delle piattaforme di trading attuali permette di applicare lo strumento sul grafico direttamente accedendo all’elenco di strumenti di analisi tecnica disponibili. Nel caso una piattaforma non avesse questa funzionalità integrata, è comunque possibile creare manualmente questo indicatore inserendo tre diverse smoothed moving averages sul grafico. Nel nostro esempio abbiamo utilizzato la piattaforma di eToro, che lo prevede già al suo interno.
Il fatto di scegliere colori diversi per le diverse parti della bocca del coccodrillo è chiaramente molto utile per distinguerle. Nella prassi vengono selezionati i colori verde, rosso e blu, ma chiaramente si possono modificare a piacimento. Non solo, ma volendo si possono creare versioni diverse dell’alligator andando anche a modificare i valori con cui vengono create le medie mobili. L’importante è tenere a mente la logica con cui è stato costruito l’indicatore.
Nella versione tradizionale, tutti i numeri vengono presi dalla sequenza di Fibonacci: 3, 5, 8 e 13. Volendo si può creare un alligator con un orizzonte temporale più lungo, ad esempio quando si vuole cercare di prevedere il grafico per un numero maggiore di candele. In questo caso si potrebbe eliminare la più breve delle tre medie mobili e si potrebbe aggiungere una nuova media a 21 periodi, con un fattore di smoothing di 13.
Non è mai stato spiegato da Williams come mai siano stati scelti dei numeri di Fibonacci per creare questo indicatore. Ancora oggi non esistono delle spiegazioni di stampo scientifico al motivo per cui la sequenza del celebre matematico toscano sia così ampiamente utilizzata nel mondo del trading. In ogni caso, come dimostra la popolarità dei livelli di Fibonacci, la correlazione è notevole quando la si studia sui grafici.
Come usare l’indicatore Alligator nel trading online
L’indicatore alligator può essere utilizzato in due modi: per prima cosa, può essere utile nello studio del trend. La distanza tra le linee suggerisce quanto sia forte il trend in corso e quanto potrebbe ancora andare avanti. Quando le tre linee sono nettamente separate tra loro, gli analisti lo interpretano di solito come un segnale che il mercato è in netta fase di trend. Questo vale sia quando il prezzo di uno strumento tende a rialzo, sia quando tende a ribasso.
Un secondo utilizzo riguarda invece i momenti in cui entrare e uscire dal mercato. Per questo è invece importante guardare sia alla distanza tra le diverse medie, sia all’ordine con cui si presentano sul grafico. Viene comunemente detto che quando il mercato è in fase rialzista, il coccodrillo è “pronto per mangiare“; quando il mercato è in fase ribassista, si dice che il coccodrillo “sta dormendo“. Questo perché:
- Il mercato si definisce in fase rialzista quando la linea verde è più in alto della linea rossa e la linea rossa è più in alto di quella blu. Quindi le labbra dell’alligatore precedono i denti, che a loro volta precedono la mascella, come quando il coccodrillo è a caccia;
- Al contrario, il mercato è in fase ribassista quando la linea verde è più in basso di quella rossa e quella rossa è più in basso di quella blu. In questo caso l’ordine è invertito. Nell’immagine figurativa, le tre parti della bocca del coccodrillo si trovano nella posizione in cui l’animale dorme.
Chiaramente le medie possono essere ordinate anche in un altro modo. Non solo, ma potrebbero avere lunghi periodi in cui il loro ordina non è ben definito e non riescono mai ad allontanarsi in modo significativo l’una dall’altra. In questi casi, l’indicatore alligator suggerisce che il mercato si trova in fase laterale. Williams descrive questa situazione come un periodo di alti e bassi senza direzione ben definita, in cui è decisamente meno interessante operare sul mercato.
Indicatore Alligator: dove si usa
Di seguito riportiamo l’elenco di piattaforme regolamentate in Europa e autorizzate da Consob in cui è possibile utilizzare l’indicatore Alligator. Sono state tutte selezionate manualmente dalla redazione di ®TradingOnline.com dopo attenta analisi del mercato.
[broker]
I criteri che vengono utilizzati dalla nostra redazione per la selezione dei broker da mostrate sono molto stringenti. Includono una prova preliminare della piattaforma da parte della redazione, a cui segue uno studio dei documenti che i broker devono rendere pubblici per legge. Se un broker si rivela trasparente e la sua piattaforma funziona correttamente, viene confrontato a tutte le alternative sul mercato.
I criteri di confronto riguardano commissioni, varietà di strumenti finanziari, esecuzione degli ordini, spread, formazione e assistenza clienti. Dopo questa analisi quantitativa, i migliori broker trading attualmente disponibili in Italia sono stati scelti per entrare in questa classifica che viene aggiornata con cadenza regolare.
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Come fare trading con l’Alligator Indicator
Per fare trading con l’alligator indicator è importante prima di tutto scegliere per quale scopo lo si vuole utilizzare. Se si tratta soltanto di studiare la fase di vita del trend in corso, questo è normalmente utile in tutti i contesti. Si può anche fare riferimento alle impostazioni predefinite, specialmente quando si vuole studiare un trend che è in corso da 3-8 candele. Anche i time frame sono ugualmente validi.
Un utilizzo più tecnico e ricco di sfaccettature riguarda l’uso dell’alligator per ottenere segnali di acquisto e vendita. In questo caso bisogna essere più attenti ad adattarlo ai contesti in cui tende a performare meglio. Nello specifico, si rivela generalmente più accurato quando viene applicato al mercato del Forex e a quello azionario. Inoltre tende a funzionare meglio con time frame che vanno da 1H a 1D, quelli che di solito sono i più favorevoli all’analisi comportamentale.
Quanto agli indicatori più interessanti da abbinare, si può puntare su strumenti che segnalano le zone di ipercomprato e ipervenduto come l’oscillatore RSI. Se si sta utilizzando una piattaforma che supporta la studio dei volumi, anche il Money Flow Index è uno strumento interessante da aggiungere. In questo modo si può studiare il trend in modo ancora più preciso, verificando se i rialzi sono effettivamente sostenuti da un aumento della domanda di mercato.
Alligator Indicator: segnale di acquisto (buy)
Williams ha pensato all’alligator indicator soprattutto come a un indicatore di trend. Tuttavia è diventato celebre soprattutto per la sua capacità di segnalare i momenti per entrare e uscire dal mercato. Normalmente nel mondo dell’analisi tecnica si dice che l’alligator genera una segnale di acquisto quando:
- Le labbra dell’alligatore, cioè la linea verde, si trovano al di sopra della linea dei denti (rossa);
- I denti si trovano al di sopra della linea della mascella, cioè quella blu;
- Le tre linee iniziano ad aprirsi in modo evidente, allontanandosi l’una dall’altra.
Abbiamo creato un programma in grado di fare questo, utilizzando Pine Script. In questo modo, utilizzando il trading algoritmico, possiamo vedere come è in grado di performare l’indicatore alligator quando viene utilizzato per prevedere l’andamento del mercato azionario. Il programma ha analizzato i dati delle azioni Tesla fin dal giorno in cui sono quotate e ha eseguito queste precise indicazioni:
- Ha comprato 50 azioni quando l’indicatore alligator ha generato un segnale di acquisto. Il backtest è stato effettuato su un grafico a 1H;
- Per ottenere segnali di acquisto più netti, abbiamo chiesto all’indicatore che le linee fossero distanziate di un valore almeno pari allo 0,25% del valore delle azioni Tesla prima di aprire la posizione;
- Ha chiuso la posizione quando le tre linee si sono invertite (in ordine dall’alto verso il basso: blu, rossa, verde). Questo viene normalmente considerato il segnale di chiusura delle posizioni generato dall’indicatore alligator.
Di seguito viene riportato il codice che abbiamo utilizzato per l’algoritmo. Lo spread simulato in questa simulazione è stato pari all’1% del prezzo delle azioni Tesla. Inoltre non è stata simulata nessuna commissione di apertura o di chiusura della posizione, dal momento in cui oggi esistono broker che permettono di evitare questo costo. Il programma ha eseguito tutti gli ordini immediatamente, a prescindere dalla liquidità presente in quel momento sul mercato.
I risultati ottenuti con l’indicatore sono stati positivi, ma non in grado di battere il mercato. In totale ha generato un ritorno del 17,13% dopo 57 trade. Di questi 27 sono stati vincenti e 30 sono stati perdenti, ma la performance di quelli vincenti è stata nettamente più alta e ha bilanciato le perdite. É interessante notare che in media la durata di ogni trader è stata di 53 candele, ma i trade vincenti sono stati decisamente più lunghi: 82 candele in media, contro le 27 candele di quelli perdenti. Di sotto vengono riportati i risultati.
Alligator indicator: segnale di vendita (sell)
L’indicatore Alligator può essere utilizzato anche per ottenere segnali di vendita. Bisogna però ricordare che la vendita allo scoperto, sul mercato azionario, è tendenzialmente più rischiosa perché nel lungo termine i prezzi delle azioni aumentano per effetto dell’espansione dell’economia mondiale. Detto questo, è comunque interessante conoscere in quali circostanze l’indicatore Alligator genera un segnale di vendita:
- La linea a 13 periodi (blu) è la più alta seguita da quella a 8 periodi (rossa) e da quella a 5 periodi (verde)
- Le tre linee sono abbastanza distanziate tra di loro da suggerire che il trend in corso stia prendendo forza e sia destinato a continuare
Abbiamo modificato il programma utilizzato nel test precedente per provare anche questa strategia. Abbiamo così testato i segnali di vendita per vendere allo scoperto lo stesso numero di azioni Tesla, sempre sul grafico a 1H, con tutte le stesse impostazioni di spread e commissioni utilizzate nell’esempio precedente. Qui riportiamo il codice in Pine Script così come è stato utilizzato per eseguire il test.
I risultati sono stati nettamente inferiori a quelli del test precedente. Non solo l’algoritmo non è riuscito a battere il mercato, ma ha ottenuto una performance negativa. Dopo 168 trade aperti, solo 51 di questi sono stati profittevoli mentre altri 115 sono stati chiusi in perdita; i rimanenti risultano non ancora chiusi. Non solo è interessante notare che nello stesso arco temporale questa strategia ha portato all’apertura di molte più posizioni, ma va anche notato che sono durate decisamente meno: solo 16 candele in media. Nell’immagine più in basso abbiamo pubblicato il report completo ottenuto da TradingView.
Ulteriori consigli sull’indicatore Alligator
L’indicatore Alligator è uno degli strumenti più precisi nell’individuare buoni momenti per entrare sul mercato. Inoltre è reso doppiamente interessante dalla sua capacità di analizzare i trend in corso per studiarne la durata residua; sia nel trading discrezionale che in quello automatico può essere un ottimo alleato. Inoltre è molto semplice da interpretare, proprio perché basta guardare al valore delle tre medie per ricavare informazioni.
Il nostro consiglio è quello di utilizzare in modo selettivo l’indicatore Alligator per identificare i buoni momenti in cui entrare con posizioni long sul mercato azionario. Come evidenziato dai nostri backtest, questa è la cosa che l’indicatore riesce a fare meglio. Non solo identifica tutti i trend sufficientemente interessanti, ma può suggerire le entrate sul mercato in momenti in cui il trend è appena nato.
Al contrario, non è lo strumento più interessante per capire quando uscire dalle stesse posizioni long. Di solito genera il segnale di chiusura in ritardo, quando ormai si è persa l’opportunità di uscire poco prima o subito dopo la fine del trend rialzista. Ecco perché potrebbe essere utile, in questo caso, utilizzare una strategia di trading che prevede l’indicatore Alligator per identificare i momenti di entrata sul mercato e altri indicatori per identificare l’uscita.
Considerazioni finali
In conclusione, l’indicatore alligator è sicuramente uno strumento da non sottovalutare. Ha tanti vantaggi dalla sua: la semplicità di utilizzo, la quantità di informazioni generate, la possibilità di personalizzarlo per adattarlo a diverse strategie di trading e la precisione nel generare segnali di entrata. Queste sono tutte le caratteristiche che uno strumento di analisi tecnica dovrebbe avere.
Dall’altra parte, come è importante ricordare, non esiste un singolo indicatore in grado di essere la risposta definitiva a tutti i problemi. Sui mercati finanziari serve capacità di adattamento e la competenza per utilizzare di volta in volta gli strumenti che si adattano meglio al contesto. In mercati ribassisti, rialzisti e laterali, così come sulle diverse asset class, bisogna saper adattare la propria strategia.
In ogni caso i nostri backtest dimostrano che le basi per poter sfruttare positivamente l’Alligator esistono. Un buono spunto per proseguire dalle basi di questa guida potrebbe essere quello di personalizzarlo per trovare segnali di uscita più puntuali, oppure di combinarlo con altri indicatori e monitorare i risultati. Non bisogna escludere nessuna strategia a priori, specialmente dal momento in cui a volte una singola strategia profittevole è in grado di fare la fortuna di un trader.
FAQ sull’indicatore Alligator: domande frequenti
Cos’è l’indicatore Alligator?
L’indicatore Alligator è composto da tre medie mobili (SMMA) che, a seconda del loro ordine e della loro distanza, segnalano ai trader i momenti in cui il mercato è in fase di trend rialzista, ribassista e laterale.
L’indicatore Alligator è affidabile?
Come dimostrano i test che abbiamo condotto, l’Alligator è molto efficace nel trovare momenti per entrare sul mercato azionario. Dall’altra parte non offre la stessa affidabilità quando si tratta di chiusura delle posizioni.
Come si interpreta l’Alligator indicator?
Quando la media più breve (le labbra) si trova al di sopra di quella intermedia (i denti) e questa si trova al di sopra di quella lunga (la mascella), lo si interpreta come un segnale di mercato rialzista. Se l’ordine è invertito, si interpreta come segnale di mercato ribassista.
Chi ha inventato l’indicatore Alligator?
L’artefice dell’indicatore è Bill M. Williams, trader americano particolarmente prolifico nella creazione di indicatori di analisi tecnica negli anni ’90. É la stessa persona che ha inventato l’oscillatore Accelerator/Decelerator e l’Awesome Oscillator.