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AI generativa: Perplexity e Copilot in forte crescita, mentre ChatGPT e Google faticano

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Similarweb ha da poco pubblicato le statistiche aggiornate sulle quote di mercato dei maggiori player nel campo dell’AI generativa: a farne parte sono tutti i servizi che generano risposte usando l’AI, includendo sia i motori di ricerca che i servizi per la programmazione e i chatbot generici come ChatGPT. Le statistiche mostrano che in questo momento la concorrenza sta diventando molto più serrata, non tanto a causa della lotta tra i grandi player ma grazie al ruolo sempre più competitivo delle startup. Due in particolare, Perplexity e Copilot, stanno decollando rapidamente. Per quanto i loro numeri rimangano ancora significativamente indietro a quelli di Google Gemini, di Bing e ChatGPT, il loro tasso di crescita è nettamente superiore a quello dei servizi lanciati da Big Tech.

In tutto questo, rimane ancora da scoprire quali saranno i grandi annunci che arriveranno prima della chiusura del primo semestre dell’anno. Oggi è stato il turno di OpenAI, che ha deluso le attese legate al lancio di un motore di ricerca ma ha comunque attirato su di sé grande attenzione per le novità. Nel frattempo si aspetta che la nuova AI generativa di Meta, pensata per assistere nella creazione di contenuti da pubblicare sui social media, venga pubblicata. Non c’è mai stata così tanta incertezza nella lotta al vertice: già oggi, la quota di mercato dei servizi rivali -se messi insieme- supera quella di ChatGPT.

L’AI generativa rimane un terreno di battaglia molto aperto

La crescita delle startup diventa evidente

Guardando ai dati da novembre 2023 a oggi, essenzialmente la quota di mercato di ChatGPT è rimasta invariata. Il lancio di Google Gemini ha permesso inizialmente alla società di Mountain View di conquistare quote di mercato rispetto a Bing, ma da tre mesi consecutivi l’AI generativa di Google continua a mostrare un calo della sua quota complessiva di mercato. Ora che Bing ha riconquistato una parte importante del traffico inizialmente perso per via degli aggiornamenti di Google, il servizio di Microsoft ottiene delle visite più che triple rispetto a quelle di Gemini. Bisogna comunque notare che nelle statistiche di Google viene considerato esclusivamente Gemini, mentre nelle statistiche di Bing viene considerato anche l’uso del motore di ricerca.

Passando ai due grandi nomi che stanno attirando l’attenzione su di sé, Perplexity è un motore di ricerca AI-native che mischia un’interfaccia simile a quella di ChatGPT con risposte che vengono ottenute da siti web disponibili nella rete di ricerca. In questo modo l’utente non deve aprire tutti i singoli siti per ottenere le risposte, bensì può limitarsi a ottenere una selezione dei migliori contenuti con tanto di citazioni e link. Copilot, invece, sta diventando il migliore amico degli sviluppatori grazie alla sua capacità di scrivere codice -sempre più sofisticato- in modo del tutto automatico.

Già oggi esistono intere app il cui codice è scritto totalmente o in gran parte dall’AI generativa

OpenAI lancia l’assistente vocale

Nei giorni scorsi si è parlato molto della possibilità che lunedì OpenAI avrebbe potuto annunciare il suo nuovo motore di ricerca, o addirittura GPT 5. Alla fine queste attese sono state deluse, ma Sam Altman ha comunque guidato un evento in cui ha presentato le nuove funzionalità vocali di GPT 4. Ora gli utenti avranno la possibilità di interagire con ChatGPT direttamente attraverso la voce, facendo domande e ottenendo risposte immediate che seguono anche un’intonazione realistica. Ci sarà anche la possibilità di interrompere GPT mentre sta rispondendo, esattamente come avviene nel caso di una conversazione tra due umani. Un grande passo avanti per l’AI generativa, che pone una sfida in più da risolvere per i competitor di OpenAI.

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