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Air Malta chiude nel giorno del 50esimo compleanno, governo pronto a una nuova compagnia di bandiera
Alla fine è successo: sabato mattina, Air Malta ha dovuto terminare le sue operazioni. La compagnia di bandiera maltese ha chiuso i battenti, ed è successo esattamente 50 anni dopo il suo primo volo. I giorni di Air Malta erano contati, dopo che nel 2022 è stata bocciata dall’UE una proposta del governo per rifinanziare la compagnia aerea con €300 milioni di fondi pubblici. La proposta è stata trovata in disaccordo con i principi europei sull’intervento pubblico nell’economia, causando un’inesorabile declino verso il giorno in cui i fondi in cassa non sarebbero più bastati per continuare le operazioni. Sopraffatta dalle compagnie low-cost, Air Malta ha faticato molto in questi anni a cercare di riprendersi dagli effetti duri della pandemia.
In ogni caso, Malta continuerà ad avere una sua compagnia di bandiera. Le regole europee infatti non dicono nulla in merito alla possibilità di aprire una seconda compagnia dopo il fallimento della prima, per cui ci si aspetta che il successore di Air Malta possa iniziare a volare già nelle prossime settimane. I lavori di preparazione per questo momento sono iniziati già a metà del 2022, concedendo tutto il tempo necessario per poter preparare la transizione in modo appropriato. Rimane esclusivamente da vedere quanti posti di lavoro potrebbero venire tagliati dalla successione tra le due compagnie aeree, anche considerando che bisognerà fare dei cambiamenti seri per evitare di ritrovarsi a breve nella stessa situazione.
Pronti per KM Malta Airlines
A partire dal 1 aprile, nascerà la nuova KM Malta Airlines. La società erediterà tutti gli Airbus A320 di Air Malta, ma opererà meno rotte. Nello specifico è previsto che vengano operate 17 rotte verso importanti città europee, tra cui tre anche in Italia (Milano, Roma e Catania). Il taglio delle rotte dovrebbe servire a concentrarsi soltanto sulle tratte che la società ritiene di poter operare con profitto. Tagliate completamente le rotte verso il Nord Africa e verso il Medio Oriente. Questo programma andrà avanti dal 1 aprile fino al 26 dicembre 2024, dopodiché ci sarà una revisione strategica dei risultati ottenuti per capire come proseguire oltre. La nuova compagnia aerea sarà anche pronta ad accettare le sfide europee sull’uso dei SAF, i carburanti sostenibili per l’aviazione.
In ogni caso si tratta di una ristrutturazione molto grande e non di un semplice passaggio di consegne. Air Malta era arrivata al suo apice a dare lavoro a 1.400 persone, mentre la nuova KM Malta Airlines avrà circa 400 persone a libro paga e opererà 8 velivoli. Da notare comunque che ci si attende un forte aumento dell’efficienza: come ha fatto notare il Ministro dell’Economia Clyde Caruana, quando l’azienda impiegava 1.400 persone aveva appena 9 aerei. Questo significa che la nuova azienda avrà 1.000 dipendenti in meno per operare un solo aereo in meno, auspicabilmente portandola a poter di nuovo operare in profitto.
“Addio e grazie”: il commiato del pilota
In un volo di routine partito da Londra ieri mattina, il capitano dell’aereo diretto verso l’aeroporto di Malta si è lasciato andare a un piccolo commiato: “Addio e grazie” sono state le sue parole, durante l’ultimo atterraggio della storia di questa compagnia aerea. Nel frattempo anche il Presidente di Air Malta, Philip von Brockdorg, ha espresso la sua gratitudine a tutte le persone che hanno fatto parte dell’azienda nel corso di questi anni. Miste invece le reazioni della politica: alcuni membri del Parlamento hanno definito questo come un “giorno buio” per Malta, mentre dalla parte opposta dello schieramento c’è chi festeggia per una nuova era in cui i fondi dei contribuenti potranno essere utilizzati in maniera più efficiente per la compagnia di bandiera nazionale. A favore del passaggio a una nuova compagnia aerea è soprattutto il governo attuale, mentre il partito nazionalista all’opposizione chiedeva che si cercasse una strada per il salvataggio di Air Malta.