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Amazon ed eBay escono indenni da due differenti accuse
eBay ed Amazon la spuntano da due accuse diverse che le avevano costrette a difendersi davanti ad un giudice.
Importante vittoria legale per Amazon e eBay, che la spuntano su due vicende diverse negli Stati Uniti, che vedevano la prima contrapposta con la Federal Trade Commission e la seconda con il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti. Le accuse rivolte ad Amazon a eBay erano differenti, ma entrambe si sono sciolte, sostanzialmente, come neve al sole. Ma vediamo nel dettaglio cosa è accaduto.
Amazon, parziale rigetto della causa
Partiamo con il vedere cosa sia successo ad Amazon. La società ha ottenuto il parziale rigetto di una causa intentata dalla Federal Trade Commission, che la accusava di mantenere dei monopoli illegali. I dettagli della sentenza, ad ogni modo, per il momento non sarebbero sufficientemente chiari.
Amazon sarebbe stato accusato dalla Ftc di adottare delle tattiche anticoncorrenziali in modo da poter fare la parte del leone tra i superstore e marketplace online. La società avrebbe chiesto a John Chun, giudice distrettuale statunitense, di archiviare il caso a dicembre, sostenendo che la Ftc non avrebbe portato delle prove sufficienti relative ai potenziali danni inferti ai consumatori.
Nel suo superstore virtuale Amazon ha la bellezza di oltre un miliardo di articoli: secondo Ftc il colosso delle vendite online avrebbe fatto aumentare i prezzi pagati dalle famiglie statunitensi di oltre un miliardo di dollari. Amazon si è difesa, presentando la relativa documentazione. sostenendo di aver smesso di utilizzare il programma nel 2019.
La mozione dell’azienda fondata da Jeff Bezos è stata accolta parzialmente da Chun, che ha emesso una sentenza sigillata. La FTC, ad ogni modo, ha la possibilità di continuare a perseguire qualsiasi rivendicazione che il giudice non abbia definitivamente respinto, come hanno mostrato i verbali del tribunale.
Chun ha inoltre stabilito che il caso sarà dibattuto in due fasi, respingendo la richiesta di Amazon di far sì che la FTC presentasse le prove delle presunte violazioni e le misure correttive proposte nello stesso processo.
Un portavoce della FTC ha rifiutato di commentare l’ordine. Un portavoce di Amazon non ha risposto immediatamente a una richiesta di commento.
Nella sua denuncia dell’anno scorso, la FTC ha affermato che Amazon ostacola la concorrenza, in parte spingendo i venditori a utilizzare i suoi servizi pubblicitari e di evasione degli ordini. Amazon ha sostenuto nella sua mozione di archiviazione del caso che i suoi servizi di price-matching e spedizione Prime avvantaggiano i consumatori e sono esempi dei suoi sforzi per competere con migliaia di rivenditori online e fisici.
Cosa è successo a eBay
Una situazione diversa, invece, coinvolge eBay: un giudice federale ha deciso di respingere una causa promossa dal Dipartimento di giustizia degli Stati Uniti, che l’accusava di violare le leggi ambientali. eBay avrebbe permesso di vendere centinaia di migliaia di prodotti nocivi attraverso la sua piattaforma, tra i quali rientravano dei pesticidi e dei dispositivi che potevano essere utilizzati per eludere i controlli sull’inquinamento dei veicoli a motore.
Orelia Merchant, giudice distrettuale statunitense di Brooklyn, ha escluso eBay da ogni responsabilità nella causa civile. La decisione è stata presa sulla base della Sezione 230 del Communications Decency Act federale, che protegge le piattaforme online dalla responsabilità per i contenuti degli utenti.
Il giudice ha affermato che il supporto amministrativo e tecnico fornito da eBay ai venditori non contribuisce materialmente alla presunta illiceità dei prodotti e non rende la società un editore o oratore per conto dei venditori.
eBay ha affermato che mantenere un mercato sicuro e affidabile è fondamentale per la sua attività e che continuerà a investire risorse significative per impedire che articoli proibiti vengano venduti sulla sua piattaforma.
Nella denuncia del settembre 2023, il Dipartimento di Giustizia ha accusato eBay di aver consentito illegalmente la vendita di oltre 343.000 dispositivi di elusione, che aiutano i veicoli a generare più potenza e a ottenere un migliore risparmio di carburante eludendo i controlli sulle emissioni.