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Amazon e Flipkart avrebbero violato le leggi antitrust in India

A finire nel centro del mirino, questa volta, sono finite Flipkart ed Amazon, che avrebbero violato le leggi sulla concorrenza in India.

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Alcune indagini antitrust condotte in India avrebbero messo in evidenza alcuni comportamenti illeciti di Samsung, Xiaomi e altre importanti aziende di smartphone, le quali avrebbero stretto un patto con Amazon e Walmart

Secondo alcuni report normativi, che sono stati portati alla luce da Reuters, Flipkart dovrebbe lanciare alcuni prodotti esclusivamente sui siti web indiani delle aziende di commercio elettronico. Violando, in questo modo alcune leggi antitrust.

A puntare il dito contro una serie di comportamenti scorretti ci ha pensato la Competition Commission of India (CCI), la quale ha scoperto che Amazon e Flipkart avrebbero violato le leggi locali sulla concorrenza privilegiando alcuni rivenditori selezionati. Ma soprattutto dando la priorità ad alcune inserzioni e applicando degli forti sconti sui prodotti. Un comportamento che ha avuto una conseguenza ben precisa: danneggiare le altre aziende.

Amazon viola le leggi antitrust

La Competition Commission of India (CCI) ha predisposto un rapporto della bellezza di 1.027 pagine, dal quale emergerebbe che su Amazon ben cinque aziende – Samsung, Xiaomi, Motorola, Realme e OnePlus – sarebbero state coinvolte nella pratica di lanci esclusivi di smartphone in collusione con Amazon e le sue affiliate. Operazione che avrebbe violato le leggi sulla concorrenza.

Nel caso di Flipkart – all’interno di un rapporto di 1.696 pagine – CCI riferiva che le unità indiane di Samsung, Xiaomi, Motorola, Vivo, Lenovo e Realme hanno condotto pratiche simili.

I dati di Counterpoint Research mostrano che la sudcoreana Samsung e la cinese Xiaomi sono due dei maggiori produttori di smartphone in India, con una quota di mercato complessiva di quasi il 36%, mentre la cinese Vivo si attesta al 19%. Secondo le stime della società di consulenza Bain, il mercato indiano dell’e-retail supererà i 160 miliardi di dollari entro il 2028, rispetto ai 57-60 miliardi di dollari del 2023.

I risultati dell’indagine rappresentano una battuta d’arresto importante per Amazon e Flipkart in un mercato in crescita chiave, dove da anni devono far fronte alle ire dei piccoli rivenditori per aver danneggiato le loro attività offline.

La CCI ha inoltre affermato che entrambe le società hanno utilizzato i loro investimenti esteri per offrire tariffe agevolate per servizi quali magazzinaggio e marketing a un numero selezionato di rivenditori.

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