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Amazon, Pfizer e AstraZeneca pronte a investire miliardi di euro in Francia insieme alle Big di Wall Street

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Oggi si è aperto l’evento Choose France 2024, la conferenza annuale arrivata alla sua settima edizione. Durante questo summit riservato alle grandi imprese, le istituzioni francesi propongono investimenti nel paese cercando di ascoltare le esigenze degli investitori internazionali. Ancora prima dell’apertura ufficiale dell’evento sono arrivate le conferme di interesse a investire da parte di alcune delle più grandi imprese al mondo. Ancora prima di iniziare, Choose France è già stato un enorme successo: tra i nomi che hanno deciso di investire ci sono Amazon, AstraZeneca e Pfizer, mentre si prevede che nelle prossime 24-48 ore arrivino degli annunci importanti anche da parte di JP Morgan e Morgan Stanley.

L’interesse degli investitori stranieri è un bene per l’Unione Europea, ma è un bene soprattutto per la Francia. È lecito pensare che se questi investimenti non fossero stati diretti in Francia, molto probabilmente sarebbero stati indirizzati verso Germania, Italia e Spagna piuttosto che verso la Cina o gli Stati Uniti. Si tratta di un caso di competizione interna al mercato europeo che vede la Francia sempre più avanti ai suoi colleghi europei in termini di attrattività e capacità di dialogo. Gli impegni già presi dalle imprese valgono miliardi di euro e genereranno decine di migliaia di posti di lavoro.

La Francia continua a sottrarre alla Germania il ruolo centrale negli affari economici europei

Investimenti elevati e posizioni di spicco

La prima società a mostrare grande interesse per un investimento di larga scala in Francia è stata Amazon, che pianifica di investire €1,2 miliardi nel paese. L’investimento sarà diretto soprattutto verso la divisione di cloud computing, con 3.000 posti di lavoro creati in Amazon Web Services e una forte concentrazione sull’intelligenza artificiale. Inoltre è stato annunciato un grande investimento da parte di Pfizer e di AstraZeneca, andando a rinforzare molto il settore farmaceutico francese: insieme le due società investiranno oltre €1 miliardo. AstraZeneca punta alla costruzione di un nuovo impianto da €350 milioni a Dunkirk, mentre Pfizer ha deciso di concentrarsi soprattutto sull’apertura di nuovi centri per la ricerca e lo sviluppo di farmaci.

Morgan Stanley ha deciso di lanciare un’iniziativa presso l’Università di Parigi per formare dello staff altamente specializzato nella capitale francese, andando a creare già quest’anno 100 posti di lavoro. Si attende un annuncio anche da parte di JP Morgan, anche se più avanti nella settimana. Un’altra società interessata ai neolaureati francesi è Accenture, che come Amazon vorrebbe coltivare nuovi talenti nel settore dell’intelligenza artificiale. Arrivano investimenti anche dall’Europa: la società di eVTOLS tedesca Lilium ha annunciato piani per un nuovo stabilimento produttivo da €400 milioni e la svizzera KL1 costruirà un nuovo impianto per la raffinazione di nickel da usare nelle batterie al litio.

La Francia ha capito molto prima dell’Italia l’importanza di formare talenti nel campo dell’informatica

Francia sempre più protagonista in Europa

È innegabile che negli ultimi anni la Francia abbia conquistato un ruolo sempre più centrale negli investimenti stranieri in Europa. Lo ha fatto prima passivamente grazie a Brexit, mossa che ha allontanato il Regno Unito dagli affari europei, e poi attivamente andando a soppiantare la Germania come partner di dialogo. La fine dell’era Merkel in Germania è stata anche la fine dell’era della centralità tedesca, con Macron che ha saputo coltivare le relazioni internazionali e l’immagine di Parigi: dall’Air Show, diventato l’evento annuale di riferimento per l’industria dell’aviazione, fino alle Olimpiadi che si terranno tra pochi mesi. Inoltre è diventato molto evidente il maggior peso politico francese nella diplomazia internazionale, come testimoniato dal recente viaggio di Xi Jinping che ha saltato Berlino ma ha iniziato il suo tour europeo da Parigi. L’Italia rimane ai margini ancora una volta, ma questa volta insieme alla Germania.

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