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Apple: Huawei fa paura, ma Messi fa decollare lo streaming

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L’annuncio del nuovo iPhone 15 è stato molto positivo per Apple, che si prepara a trarre vantaggio del tasso di inflazione per lanciare il nuovo modello a un prezzo significativamente più alto dei precedenti, dando un significativo impulso ai margini. Si tratterà dei primi modelli con cavo USB-C al posto del classico caricatore Lightning di Apple. La notizia è stata accolta con favore da Wall Street e l’azienda sta ulteriormente festeggiando il grande successo del suo servizio di streaming, che ha conosciuto un’impennata degli abbonati dopo l’approdo di Lionel Messi nella MLS. Non ci sono però soltanto notizie positive in arrivo: cresce la preoccupazione per la posizione competitiva di Apple in Cina, che sembra seriamente minacciata dalle nuove proposte di Huawei. La società cinese ha di recente presentato il suo nuovo Mate 60, che ha subito fatto notizia per via degli importanti passi in avanti tecnologici.

Huawei continua a sorprendere, soprattutto grazie alla rinnovata capacità delle imprese cinesi di produrre microchip che possono rivaleggiare la concorrenza occidentale. Il nuovo chip di SMIC da 7 nanometri incorporato sul nuovo Huawei Mate 60 e Mate 60 Pro è una seria preoccupazione per Apple, che si trova ora a rivaleggiare un concorrente in grado di offrire un prodotto simile se non superiore e a un prezzo significativamente inferiore. Chiaramente rimane la questione dell’ecosistema Apple e del sistema operativo proprietario, che permettono alla società di Cupertino di difendere le proprie quote di mercato in modo migliore rispetto ai concorrenti che vendono smartphone equipaggiati con Android. Allo stesso tempo, però, appare evidente che la concorrenza cinese sia tornata a essere un problema serio anche a discapito degli sforzi delle amministrazioni Trump e Biden per arginare la competitività di Huawei.

La concorrenza tra Huawei e Apple si intensifica, con la prima società che sta recuperando dopo le sanzioni introdotte da Trump

Numeri in calo per i principali fornitori di Apple in Cina

Il mese scorso, Huawei ha lanciato sorprendentemente il suo nuovo smartphone di punta, il Mate 60 e Mate 60 Pro, equipaggiati con un chip di produzione interna in grado di raggiungere velocità 5G. Questa innovazione potrebbe non solo influenzare le relazioni tra USA e Cina in termini di industria dei semiconduttori, ma rappresenta anche una minaccia potenziale per Apple, se Huawei dovesse ottenere un grande successo con questo modello. Al momento Apple ha una quota di mercato del 22% in Cina, un mercato segnato dalla presenza di oltre 2 miliardi di consumatori che genera ogni anno un fatturato vicino ai 60 miliardi di dollari per l’azienda di Cupertino.

Foxconn, fornitore di Apple che si occupa della manifattura di gran parte delle componenti con cui vengono assemblati gli iPhone, ha recentemente registrato un calo delle entrate del 8% ad agosto rispetto all’anno precedente. Al momento la società preferisce attribuire questo calo solo agli effetti di calendario e alla stagionalità del suo business. Foxconn prevede un aumento delle entrate nel terzo trimestre, superiore alla media degli ultimi due anni, sostenuto dal lancio di nuovi prodotti. Questo rilancio è previsto in concomitanza con un trimestre molto importante per Apple, dove si prevedono il lancio dell’iPhone 15, nuove versioni dell’Apple Watch e altri dispositivi.

Nonostante ciò rimangono le preoccupazioni crescenti riguardo alla capacità di Apple di mantenere la sua quota di mercato in Cina, specialmente con l’ingresso del Mate 60. Wamsi Mohan, analista di Bank of America, ha sottolineato che se Huawei fosse in grado di produrre su scala il suo chip Kirin 9000S e fornirlo anche ad altre imprese cinesi, la ritrovata competitività di queste imprese potrebbe rappresentare una seria minaccia alle vendite dell’iPhone soprattutto nella regione Asia-Pacifico.

Malgrado gli inviti dell’amministrazione Biden, Apple ritiene che non sia possibile spostare la produzione di iPhone negli Stati Uniti: costa troppo e manca la rete di fornitori locali

Apple TV: l’effetto Messi vale 110.000 nuovi abbonati

Nell’ombra di questi sviluppi nel mercato degli smartphone, Apple ha avuto una notevole vittoria nel settore dello streaming. La superstar internazionale del calcio, Lionel Messi, ha dato un notevole impulso agli abbonamenti sia ad Apple TV+ che al pass stagionale MLS. Secondo dati riportati dal Wall Street Journal, a seguito del passaggio di Messi all’Inter Miami, Apple ha registrato un aumento di oltre 110.000 nuove iscrizioni negli Stati Uniti in un solo giorno. Sembra che la decisione di diversificare il servizio con l’offerta di eventi sportivi stia pagando molto bene, con Apple TV+ che sta guadagnando quote di mercato rispetto ad Amazon Prime TV e Netflix.

Il servizio di streaming Apple TV+ ha visto luglio come il mese più forte per gli abbonati negli Stati Uniti nel 2023. La piattaforma offre accesso a una vasta gamma di spettacoli e film, e il prezzo di abbonamento mensile è di $6.99. L’anno scorso, Apple ha siglato un accordo decennale con la Major League Soccer (MLS) per trasmettere i diritti media sulla sua piattaforma streaming, con prezzi variabili a seconda che l’utente sia già abbonato ad Apple TV+ o meno.

Durante la più recente earnings call di Apple, il CEO Tim Cook ha riconosciuto l’effetto positivo di Messi sulla piattaforma. Ha affermato che lo sport è la “storia originale per eccellenza” e ha espresso entusiasmo per la partnership con la MLS, sottolineando come essa abbia superato le aspettative dell’azienda in termini di abbonati. L’arrivo di Messi all’Inter Miami ha indubbiamente giocato un ruolo fondamentale in questo successo.

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