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Atene, aeroporto si alimenterà al 70% con il fotovoltaico

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L’aeroporto di Atene ha finalmente inaugurato i pannelli fotovoltaici che completano il progetto iniziato nel 2011. L’intero sistema permette di generare 15.8 MW a piena capacità, circa il 70% del fabbisogno energetico dell’aeroporto. Il gestore dell’aeroporto, AIA, ha stabilito nel 2019 che i suoi aeroporti sarebbero arrivati all’obiettivo net zero entro il 2025. Questa operazione segue l’installazione di una prima superficie coperta da pannelli fotovoltaici nell’aeroporto di Atene, nel 2011, quando furono installati 8.05 MW di capacità produttiva.

Gli aeroporti, con la loro ampia superficie, si prestano particolarmente bene a questo tipo di soluzione. Il vero dubbio rimane come abbattere le emissioni del traffico aereo, per il quale non sembrano ancora chiare le reali alternative al kerosene. Detto questo, indubbiamente l’aeroporto di Atene può celebrare un piccolo passo avanti verso l’abbattimento delle emissioni legate ai viaggi in aereo. Un traguardo raggiunto attraverso l’installazione di oltre 29.000 pannelli, che in 23 anni riuscirà a risparmiare le stesse emissioni di una foresta delle stesse dimensioni dell’aeroporto.

Gli aeroporti sono una delle infrastrutture che si sposa meglio con le opportunità offerte dai pannelli fotovoltaici

Già chiari gli sviluppi successivi

Dopo questa prima operazione che permette all’aeroporto di essere più indipendente e più green sul fronte della produzione energetica, arriverà una seconda fase del progetto incentrata sugli accumulatori di energia. Questi avranno il compito di ricaricarsi quando la produzione è al suo picco, per poi immettere energia nella rete dell’aeroporto nei momenti in cui il sole non sta battendo. Grazie a questa nuova tecnologia, l’aeroporto sarà poi eventualmente in grado di aumentare ancora la superficie coperta dai pannelli fotovoltaici.

Nel complesso, per completare la transizione verso il net zero, AIA ha stanziato fondi per 100 milioni di euro. Questi non saranno investiti soltanto per la trasformazione energetica, ma anche per ridurre gli sprechi e per migliorare l’efficienza termica delle sue infrastrutture. L’obiettivo di arrivare a essere neutrali per l’ambiente in soli sei anni è piuttosto ambizioso, ma la società è determinata a raggiungerlo e sta facendo i giusti passi per poterci arrivare. Dopo l’installazione degli accumulatori, ci si aspetta che vengano aggiunti altri 45 MW di produzione fotovoltaica entro il 2025. Si può dire che l’aeroporto di Atene, in questo senso, possa essere preso come modello anche in Italia e da altre nazioni.

Il traffico aereo è una delle principali fonti di emissioni di CO2

Un trend comune e di comprovata efficacia

L’aeroporto di Atene, chiaramente, non è l’unico ad alimentarsi tramite pannelli fotovoltaici. Ci sono altri casi in giro per il mondo, ma uno particolarmente significativo è l’aeroporto internazionale di Vienna. Gestito da Flughafen Wien Group, l’aeroporto ospita il più grande campo fotovoltaico dell’intera Austria e ha installato pannelli per coprire una superficie pari a 24 ettari di terreno. In Austria, dove l’obiettivo del governo è rendere la nazione carbon neutral entro il 2040 -quindi 10 anni prima rispetto all’obiettivo europeo- il tema dell’energia rinnovabile è particolarmente sentito.

Complessivamente, per realizzare il mega-progetto austriaco, sono serviti oltre 55.000 pannelli fotovoltaici. Questo permette alla struttura di generare addirittura 30 GWh di potenza annua, con picchi di capacità da 24 MW. Chiaramente, siccome il progetto è più datato rispetto a quello austriaco, i pannelli non offrono la stessa efficienza rispetto alla superficie occupata. Complessivamente il 30% del fabbisogno energetico dell’aeroporto di Vienna è soddisfatto proprio dai pannelli in questione.

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