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Axpo e IGE investono nell’Hydrogen Valley italiana

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Buone notizie per la transizione energetica italiana e per l’economia della Valle Peligna in Abruzzo, ormai ribattezzata da molti Hydrogen Valley. Il nome deriva dalla crescente quantità di aziende che decidono di investire sul territorio per la produzione di idrogeno verde, andando sempre di più a consolidare la posizione di questo polo industriale. L’ultima novità è l’annuncio di un progetto in collaborazione tra il colosso energetico svizzero Axpo e la società australiana Infinite Green Energy (IGE). Le due aziende hanno deciso di sviluppare congiuntamente un progetto per la produzione di idrogeno verde alimentato da energia fotovoltaica; per il momento esiste un memorandum d’intesa, ma entrambi i gruppi hanno sottolineato il loro interesse per arrivare il prima possibile a un accordo finale.

Di recente l’Unione Europea ha annunciato un piano di incentivi da €6,9 miliardi per favorire la crescita della produzione di idrogeno verde nei paesi membri. Già a pochi giorni di distanza, è interessante notare come due gruppi provenienti da paesi extra-UE abbiano deciso di avviare una partnership che potrebbe portare alla realizzazione di uno dei più grandi centri per la produzione di idrogeno verde in Italia. Aiuta anche il fatto che la soleggiata valle abruzzese si presti particolarmente bene a questo tipo di progetto, grazie a un costo di produzione variabile dell’energia fotovoltaica piuttosto basso.

Ci si aspetta una produzione di 4.200 tonnellate di idrogeno all’anno

Il nuovo piano di Axpo e IGE

Il nuovo impianto produttivo dovrebbe sorgere nella città di Corfinio, dove sarebbero state anche già individuati degli immobili d’interesse. Si tratta di infrastrutture appartenenti ad aziende non più attive, che possono essere rilevate per abbreviare i tempi di avviamento dell’impianto. Il fatto che il piano sia già arrivato a questo livello di approfondimento dimostra le intenzioni molto serie di entrambi i gruppi. Se tutto dovesse procedere come auspicato da Axpo e IGE, già nella seconda metà del 2025 l’impianto dovrebbe essere in funzione e produrre fino a 12 tonnellate di idrogeno verde al giorno. Le due società avrebbero già anche identificato alcuni clienti interessati a contratti di fornitura a lungo termine.

L’idrogeno verde verrebbe prodotto attraverso elettrolisi, cioè separando gli atomi di ossigeno e idrogeno dell’acqua. Verrebbe realizzato un impianto fotovoltaico da 45 MW, connesso a un elettrolizzatore da 30 MW. A lungo termine si punta a una produzione di 4.200 tonnellate di idrogeno verde all’anno, sufficienti a sostituire 18 milioni di litri di diesel. IGE è stata la prima società a interessarsi a questo progetto già 18 mesi fa, mentre l’annuncio della partnership con Axpo è arrivato nelle ultime 24 ore. Per il momento non è ancora chiaro quanti posti di lavoro potrebbero essere generati.

Per essere definito “verde”, l’idrogeno deve essere prodotto senza emissioni di CO2

Cresce la Hydrogen Valley italiana

Il progetto abruzzese è molto ambizioso e punta ad arrivare a un polo d’eccellenza per la produzione di idrogeno verde, con un impatto che dovrebbe essere avvertito persino a livello europeo. Inizialmente si punta a fornire l’idrogeno alle industrie difficili da decarbonizzare: acciaierie, fabbriche di vetro e di cemento in primis. In un secondo momento si dovrebbe collegare la Valle Peligna all’infrastruttura di trasporto europea, anche grazie ai nuovi regolamenti dell’UE. Questi regolamenti stabiliscono che lungo le reti di trasporto del gas naturale europee, a partire dal 2030, dovranno anche essere installate stazioni specifiche per l’idrogeno verde ogni 200 chilometri. Questo significa che, un domani, anche industrie tedesche o francesi potrebbero essere alimentate dall’idrogeno verde prodotto in Abruzzo. L’impatto non è soltanto economico, ma anche ecologico: si stima che il solo progetto di Axpo e IGE sia in grado di prevenire l’emissione di 67.000 tonnellate di CO2 nell’atmosfera ogni anno.

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