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Azionario europeo condizionato dalle trimestrali deludenti

A condizionare l’andamento dell’azionario europeo sono le trimestrali, che in molti casi hanno deluso le aspettative.

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L’azionario europeo è partito con il segno meno questa mattina: a pesare sono una serie di trimestrali particolarmente deludenti (di una di queste ne abbiamo già parlato questa mattina). A condizionare l’andamento delle Borse europee è stata anche la chiusura dell’indice S&P 500, che ha registrato un -2,3% ieri sera. Negli Usa, dallo scorso 11 luglio, si continua a parlare della rotazione settoriale. Questa volta ha colpito il settore Tech, che ieri sera ha registrato un -4,1%, mentre le utilities hanno registrato un +1,2%, seguite dal settore health care con un +0.8%.

Secondo Gianni Piazzoli, Chief Investment Officer di Vontobel Wealth Management SIM, l’analisi tecnica, in questo contesto, può essere d’aiuto per evitare che i crolli possano diventare pesanti. L’indice S&P 500 ha superato la media mobile a 50 giorni, quella a 100 giorni passa un 3% sotto gli attuali livelli, anche se fino a questo momento ha retto.

Azionario europeo condizionato dalla Cina e dal PIL USA

Per capire cosa stia accadendo all’azionario europeo è necessario dare uno sguardo alle novità che arrivano dalla Cina e dagli Usa. Pechino, a sorpresa, ha tagliato di 10bps il tasso principale portandolo al 2,3%. Questo è il maggior taglio che è stato registrato dal 2001: l’intento, ovviamente, è quello di stimolare l’economia.

Per le 14.30 di oggi, invece, è attesa la pubblicazione del Pil statunitense del secondo trimestre. Gianni Piazzoli spiega che le attese prevedono un +2% annualizzato – ricordiamo che il primo trimestre aveva segnato un +1,4% -, mentre i consumi sono cresciuti del 2% annualizzato. Questa percentuale significa, in parole povere, che la crescita statunitense – trimestre su trimestre – è stata pari allo 0,5%.

In calo anche i rendimenti dei Titoli di Stato: la discesa maggiore è registrata da quelli dei paesi – come Usa e Germania – che sono considerati dei porti sicuri. 

Piazzoli sottolinea, inoltre, che il mercato globale risulta essere interconnesso al massimo. Importante dare uno sguardo al cambio euro-yen: la valuta utilizzata come finanziamento di innumerevoli posizioni viene tatticamente ridotta e porta a dei riacquisti di yen. La valuta giapponese, nell’arco di una settimana, contro l’euro è passata da 175 a 165.

Azionario europeo, le trimestrali presentate oggi

L’azionario europeo, questa mattina, è stato condizionato da alcune trimestrali, che in molti casi hanno deluso le attese. Vediamo quali sono: 

  • Kering. Il fatturato è sceso dell’11%, registrando una performance peggiore rispetto alle attese (-9%). Entrando nel dettaglio dei brand segnaliamo: Gucci -20%, Yves Saint Laurent -9%, Bottega Veneta +2%. Secondo Kering il risultato operativo si potrebbe attestare su un -30%;
  • Moncler. Il fatturato è in linea con le attese ed è pari a 412 miliardi di euro. A luglio il trend è stato simile a quello del secondo trimestre;
  • Nestlè ha deciso di tagliare la guidance delle vendite da una percentuale poco superiore ad un +4% ad +3% per il 2024. Sulla società sta impattando l’effetto negativo del pricing negli Usa e in Cina;
  • Sanofi. Il fatturato del secondo trimestre è stato pari a 10,75 miliardi di euro. In questo caso la stima era di 10,42 miliardi di euro. La società indica un utile dell’anno in linea con il 2023 quando finora indicava un calo;
  • Stellantis. L’utile netto del primo semestre del 2024 è stato pari a 5,65 miliardi di euro, mentre la stima era di 6,97 miliardi di euro;
  • STM. Il fatturato del secondo trimestre risulta essere in linea con le attese a 3,2 miliardi di euro. Secondo Piazzoli le attese erano per 360 miliardi di euro. STM riduce la guidance di fatturato del terzo trimestre 2024 a 3,25 miliardi di dollari contro 3,56 miliardi di dollari, che è stato indicato finora.
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