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Azioni Idrogeno: Le Migliori per Investire Oggi
Secondo i massimi esperti il settore dell’idrogeno potrebbe mostrare ottime prospettive: valutiamo assieme le potenziali migliori azioni idrogeno per investire oggi.
Il settore dell’idrogeno è uno dei più promettenti da un punto di vista ecologico, economico e tecnologico. Le azioni connesse all’economia dell’idrogeno rappresentano una scommessa sul futuro dei trasporti e della transizioni ambientale. Con sempre più incentivi che vanno nella direzione dell’idrogeno, è utile per gli investitori conoscere le principali società quotate che se ne occupano. In futuro questo gas potrebbe diventare una solida alternativa ai combustibili fossili per una serie di applicazioni, dai trasporti, al riscaldamento.
Si tratta di un mercato ancora molto piccolo, ma con un tasso di crescita estremamente netto di anno in anno. E proprio per questo motivo, chi investe pensando al lungo termine può indubbiamente trovare degli spunti interessanti nel mondo dell’idrogeno.
A fronte di tutto questo, abbiamo raccolto le azioni più interessanti da seguire per chi vuole investire sull’idrogeno e le piattaforme migliori per farlo. Soprattutto quando si parla di idrogeno verde, cioè di idrogeno prodotto in modo sostenibile a partire dall’acqua e dall’energia rinnovabile, il potenziale è davvero molto grande. La guida è anche in costante aggiornamento, in modo da tenere il passo con il mercato molto dinamico di questo settore.
📈Previsioni a breve termine | Molto positive |
📊Previsioni a lungo termine | Positive |
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🔋 Come investire su azioni idrogeno: | Acquisto di azioni diretto / Trading CFD sui titoli / ETF sull’idrogeno |
Le 7 migliori azioni idrogeno
⚡ Azioni idrogeno | ⭐ Ranking |
Plug Power | 9.8 |
NEL Hydrogen | 9.7 |
Ballard Power Systems | 9.5 |
Air Liquide | 9.4 |
FuelCell Energy | 9.2 |
Bloom Energy | 9.1 |
Linde Plc | 9.0 |
Per la scelta delle azioni da comprare, molte delle quali sono presenti anche nel portafoglio di TradingOnline.com®, abbiamo tenuto conto di diversi fattori:
- 📌 effettiva pertinenza al settore dell’idrogeno;
- 📌 livello tecnologico dell’azienda;
- 📌 numeri e indici di bilancio;
- 📌 capitalizzazione di mercato;
- 📌 opinioni e sentiment del mercato sul settore idrogeno;
- 📌 diversificazione geografica e tecnologica.
Il risultato è un elenco di 7 azioni ad alto valore aggiunto che potrebbero dare grandi soddisfazioni agli investitori nel corso del tempo. Alcune di queste sono piccole società con tecnologie promettenti, altre sono realtà consolidate che operano da decenni nel settore dell’idrogeno.
1. Plug Power
📊️ Ticker | NASDAQ: PLUG |
📍 Sede | Latham, USA |
💰 Market cap | $5.2 miliardi |
📈 Business | Filiera integrata dell’idrogeno |
🎯 Previsioni | ⬆️ (8 su 10) |
Plug Power, che apre la classifica delle possibili migliori azioni idrogeno, è una delle società più promettenti in assoluto nel mercato. Sia perché si occupa di produrlo, sia perché offre una lunga serie di servizi strettamente correlati con questa filiera. Fondata nel 1997, è cresciuta di anno in anno continuando a credere nel potenziale di questo gas fino a fatturare $700+ milioni nel 2024. Il tasso di crescita è vicino al 30% anno su anno, ma con il problema di essere ancora un’azienda che perde molto denaro rispetto al suo fatturato.
Nell’ultimo trimestre del 2024, ad esempio, l’azienda ha riportato un aumento dell’utile netto pari al +25,51% su base totalitaria. Detto ciò, con l’aumento delle economie di scala, anche i margini sul venduto continueranno a migliorare e sul lungo termine è molto probabile che l’azienda arriverà anche a generare profitti. Come spesso accade nel mercato dell’idrogeno, si tratta di una società molto valida dal punto di vista tecnologico ma che non ha ancora la capacità produttiva necessaria per vendere in profitto i suoi prodotti e servizi.
Plug Power è anche una delle aziende che coprono il maggior numero di prodotti e servizi nella filiera dell’idrogeno, occupandosi di tutte le fasi del processo produttivo. L’azienda produce idrogeno verde, si occupa di sistemi di trasporto, installa stazioni per la ricarica dei veicoli a idrogeno e fornisce servizi di ingegneria per i processi che coinvolgono l’utilizzo di questo gas. Il vantaggio del pioniere che Plug Power vanta in molte applicazioni dell’idrogeno potrebbe dare uno slancio molto forte all’azienda nel corso del tempo.
2. NEL Hydrogen
📊️ Ticker | FRA: D7G |
📍 Sede | Oslo, Norvegia |
💰 Market cap | $2.2 miliardi |
📈 Business | Produzione e stoccaggio di idrogeno |
🎯 Previsioni | ⬆️ (7 su 10) |
NEL Hydrogen si occupa al 100% di produzione, stoccaggio e commercializzazione di idrogeno verde. La società ha sede a Oslo, in Norvegia, dove gli investimenti pubblici nel mondo dell’energia rinnovabile e della transizione ecologica sono estremamente forti. Il tasso di crescita è davvero notevole per questa azienda: nell’ultimo trimestre disponibile, possiamo ad esempio citare un fatturato cresciuto del +20,96% ed un utile netto in miglioramento, che ha segnato un + 49,11%.
Anche in questo caso parliamo di un’azienda ancora lontana dal generare profitti per gli azionisti, ma bisogna essere in grado di guardare al lungo termine e pensare a cosa potrebbe succedere nel corso dei prossimi anni. NEL continua a crescere e migliorare i suoi margini a poco a poco, dimostrando che nel tempo sta migliorando la sua redditività. La valutazione è piuttosto bassa per il settore, considerando che attualmente NEL vale meno di due volte il suo fatturato annuo.
Nel primo report trimestrale pubblicato dall’azienda nel 2024 si nota anche un netto incremento del portafoglio di ordini, malgrado i tassi di interesse in rialzo e il generale rallentamento degli investimenti in infrastrutture. Questo dimostra anche la resilienza del settore dell’idrogeno in un momento come questo, nel quale è una delle poche industrie che continua a registrare interesse da parte dei venture capital e dei grandi gruppi industriali.
3. Ballard Power Systems
📊️ Ticker | NASDAQ: BLDP |
📍 Sede | Burnaby, Canada |
💰 Market cap | $1.2 miliardi |
📈 Business | Celle a combustibile |
🎯 Previsioni | ⬆️ (6 su 10) |
Ballard Power Systems è una società specializzata nella produzione di celle a combustibile. Le celle a combustibile sono strumenti in grado di convertire l’idrogeno in energia e calore, esattamente come avviene in un qualunque motore. A differenza di un classico motore a scoppio, però, questo processo non prevede combustione e ha un impatto ambientale prossimo allo zero se paragonato con quello dei classici motori a combustione interna.
Le celle a combustibile sono utilizzate nei mezzi di trasporto a idrogeno già oggi, ma non sono ancora convenienti sul fronte economico se alimentate da idrogeno verde. Con l’aumento dell’efficienza e la riduzione del costo dell’idrogeno nel tempo, tuttavia, è molto probabile che questi dispositivi riusciranno a conquistare una larga parte del settore dei trasporti nel corso del tempo. Vengono utilizzate anche nei generatori di energia, per i quali sempre di più l’idrogeno diventa una scelta sicura e conveniente.
In futuro si pensa che le celle a combustibile potrebbero diventare la base dei motori dei mezzi pesanti come autobus, camion, navi e addirittura locomotive di treni a bassa velocità. Per arrivare a questo risultato saranno necessari anni, ma intanto il titolo è già negoziabile senza commissioni su broker professionali e offre la possibilità di esporsi a una delle tecnologie più promettenti per il futuro della società e del Pianeta. A fine 2024 l’azienda ha presentato una nuova suite di prodotti molto promettenti.
4. Air Liquide
📊️ Ticker | FRA: AI |
📍 Sede | Parigi, Francia |
💰 Market cap | €85 miliardi |
📈 Business | Gas industriali |
🎯 Previsioni | ⬆️ (6 su 10) |
Air Liquide è la seconda società più grande al mondo nel settore dei gas per l’industria, offrendo una gamma di prodotti e servizi molto ampia che include un’offerta sempre più grande nel mondo dell’idrogeno. L’azienda sta sviluppando piani su larga scala, tra cui un impianto in Germania che è diventato già operativo e che è in grado di produrre 30 MW di idrogeno verde ogni anno. Inoltre, in partnership con Total, Air Liquide sta sviluppando una rete di 100 stazioni di rifornimento in Europa dove i camion a idrogeno avranno la possibilità di fare rifornimento.
Un altro grande investimento da 500 milioni di euro sarà fatto in Francia con la stessa finalità, dimostrando quanto può essere utile per un’azienda avere un business profittevole separato dall’idrogeno, che le permetta di reinvestire i profitti in quest’ultimo. Il fatto che Air Liquide abbia un portafoglio diversificato di prodotti e servizi le permette di entrare con investimenti più importanti nel ramo dell’idrogeno, avendo anche il supporto di migliaia di ingegneri per sviluppare i suoi progetti.
La società fa anche parte dei 13 membri fondatori dell’Hydrogen Council, un ente sovranazionale che riunisce le aziende più impattanti nel mercato dell’idrogeno. Questo dimostra che Air Liquide ha piani molto seri in questo settore, coltivandolo come una delle unità di business più importanti e promettenti per il futuro del suo business a lungo termine.
5. FuelCell Energy
📊️ Ticker | NASDAQ: FCEL |
📍 Sede | Danbury, Stati Uniti |
💰 Market cap | $827 milioni |
📈 Business | Celle a combustibile |
🎯 Previsioni | ⬆️ (7 su 10) |
FuelCell Energy è un’azienda americana che produce celle a combustibile pensate per generare corrente elettrica. Può sembrare controintuitivo che un’azienda trasformi idrogeno verde in energia, dal momento che l’energia è necessaria per ottenere l’idrogeno verde. Come insegna la chimica, questo è un passaggio inefficiente perché nel processo di conversione e riconversione si perde una parte dell’energia iniziale.
In realtà la logica che motiva l’azienda a seguire questo procedimento è piuttosto chiara e interessante. Le fonti di energia rinnovabile hanno un andamento irregolare nel corso della giornata: il sole batte solo di giorno e il vento è più forte in alcuni giorni che in altri, rendendo necessarie delle forme di conservazione dell’energia con cui immagazzinarla quando viene prodotta in eccesso e riemetterla nella rete elettrica quando non viene prodotta a sufficienza. Diverse aziende stanno lavorando su possibili soluzioni a questo problema.
FuelCell utilizza l’idrogeno verde come forma di conservazione dell’energia, cercando di rendere sempre più efficiente questo processo affinché ne venga persa il meno possibile nelle fasi di conversione e riconversione dell’idrogeno. La tecnologia di queste celle a combustibile può anche essere utilizzata per la ricattura di anidride carbonica, riducendo l’impatto ambientale di alcuni processi industriali; questo è proprio il motivo che ha spinto Exxon Mobil a piazzare uno storico ordine presso FuelCell, dal quale nascerà il progetto per un nuovo prototipo di celle per la ricattura della CO2.
6. Bloom Energy
📊️ Ticker | NYSE: BE |
📍 Sede | San Jose, Stati Uniti |
💰 Market cap | $3.44 miliardi |
📈 Business | Celle a combustibile |
🎯 Previsioni | ⬆️ (6 su 10) |
Bloom Energy ha un modello di business molto simile a quello di FuelCell, occupandosi in prevalenza di celle a combustibile pensate per produrre elettricità. L’azienda ambisce a conquistare due mercati: il primo è quello del backup power, cioè la fornitura di energia che ha il fine di assicurare elettricità anche nei periodi di blackout. Il secondo è quello di chi si trova in luoghi remoti e ha bisogno di generatori per alimentare la propria casa o la propria azienda, cosa nuovamente realizzabile attraverso la conversione di idrogeno verde in elettricità.
L’azienda è anche molto attiva in altri due rami di applicazione dell’idrogeno, che non hanno a che fare con la rete elettrica. Il primo caso è quello dello sviluppo di motori per le navi alimentati a idrogeno: ci si aspetta che il settore marino possa essere tra i maggiori beneficiari dell’idrogeno, riducendo le emissioni delle navi cargo e a lungo termine addirittura risparmiando sul combustibile. Il secondo mercato in cui Bloom è molto presente è quello della ricattura di CO2, che presenta altrettanto un grande potenziale economico e ambientale.
L’azienda ha registrato una crescita costante del suo business nel corso degli anni. Prendendo come ultimi dati disponibili quelli dell’ultimo trimestre 2024, possiamo citare un miglioramento dell’utile netto (+91,2% su base totalitaria) e buoni risultati anche sul margine di profitto netto (+89,46%). Questi numeri mostrano chiaramente come il business di Bloom sia sempre più grande e come, allo stesso tempo, la prospettiva di generare utili di bilancio sia sempre più vicina.
7. Linde Plc
📊️ Ticker | NYSE: LIN |
📍 Sede | Dublino, Irlanda |
💰 Market cap | $182 miliardi |
📈 Business | Gas industriali |
🎯 Previsioni | ⬆️ (4 su 10) |
Linde è la società più grande al mondo nel ramo dei gas industriali, superando anche Air Liquide. Per questo motivo, la quantità di brevetti, capitali e tecnologie di questa azienda offre un mix unico di risorse per renderla competitiva nel mercato dell’idrogeno. Già da tempo la società ha iniziato a produrre idrogeno verde tramite elettrolisi e servizi associati. Per conto della MPREIS austriaca ha già disegnato e iniziato a produrre su scala una serie di camion alimentati a idrogeno, così come ha stretto importanti partnership con imprese europee per lo sviluppo di soluzioni per la ricattura della CO2.
Le dimensioni di Linde la rendono in grado di operare in pressoché qualunque tipo di applicazione dell’idrogeno verde, dalla produzione alla distribuzione. In Germania ha già inaugurato il primo centro di stoccaggio di idrogeno per l’alimentazione di locomotive, mentre vicino alle cascate del Niagara, nello Stato di New York, ha iniziato la costruzione di un elettrolizzatore da 35 MW. L’azienda continua a essere molto competitiva nel mondo dell’idrogeno verde.
Le azioni Linde offrono anche la possibilità di investire sull’idrogeno verde con meno rischio, dal momento che il business dell’azienda non dipende interamente dallo sviluppo di questo mercato. Viste le caratteristiche, ci sono tutte le carte in regola per poter inserire questo titolo nella classifica delle potenziali migliori azioni idrogeno.
Come investire in azioni idrogeno?
Vediamo a questo punto di capire come investire in azioni idrogeno. In linea di massima, le opzioni a disposizione sono essenzialmente due: comprare azioni idrogeno reali (si otterranno in questo caso anche eventuali dividendi azionari), oppure negoziare tramite contratti per differenza (CFD). Si tratta di strumenti derivati che ti permettono di agire non solo con l’acquisto (ipotizzando aumenti di prezzo), ma anche con la vendita allo scoperto (ipotizzando diminuzioni di prezzo). Con questa metodologia, non avrai dividendi e non diverrai possessore di azioni reali.
Per entrambe le tipologie, ecco i pochi passi per investire in azioni idrogeno:
- registrati su un broker efficiente, come ad esempio eToro (trovi il link in basso);
- completa la verifica dell’identità, caricando un documento di riconoscimento valido;
- carica un deposito iniziale (la maggior parte delle piattaforme ti permette di investire su azioni idrogeno già con soli 100 euro, caricabili con carta di pagamento, bonifico bancario e PayPal);
- individua le azioni idrogeno che ti interessano e studiale tramite il grafico della quotazione in tempo reale;
- avvia la strategia, optando per uno dei sistemi esposti in precedenza.
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Dove investire sulle migliori azioni idrogeno?
Oltre a preoccuparsi di quali azioni comprare, è importante farlo con una piattaforma che sia sicura e conveniente. Molto spesso gli investitori commettono l’errore di non preoccuparsi di controllare i costi di intermediazione imposti dalla propria banca, sprecando in commissioni il 10-15% del loro investimento; un altro errore tipico è quello di non controllare le credenziali di un broker e investire con una società truffaldina.
Uno dei temi più cari alla redazione di TradingOnline.com® è proprio quello delle piattaforme con cui comprare azioni idrogeno. Per questo motivo sul nostro sito si incontrano decine di recensioni e centinaia di commenti dei lettori, con una larga parte del nostro tempo che viene occupata proprio dalle indagini di mercato con cui arriviamo a stabilire l’elenco dei broker consigliati dalla redazione. A fronte di tutto ciò, la lista riportata di seguito raccoglie i migliori servizi per investire in azioni connesse al settore dell’idrogeno verde:
- 📌 eToro (vai qui per approfondire)
- 📌 FP Markets (vai qui per approfondire)
- 📌 Capital.com (vai qui per approfondire)
- 📌 Skilling (vai qui per approfondire)
Investire in azioni idrogeno conviene?
Il potenziale dell’idrogeno è davvero molto alto, anche se le opinioni riguardo a questo gas sono ancora piuttosto divise. Soprattutto tra gli scienziati, con alcuni che vedono un potenziale quasi illimitato a livello tecnologico ed economico. Altri ancora, lo ritengono invece un trend sopravvalutato. Ci sono due punti nodali da comprendere: il primo riguarda il prezzo dell’idrogeno, soprattutto quando si parla di idrogeno verde ed secondo riguarda le difficoltà logistiche poste dal trasporto e dalla trasformazione dell’idrogeno, che in parte limitano anche le sue possibili applicazioni industriali.
Un elemento importante da considerare è che, secondo Grand View Research, il mercato dell’idrogeno verde nel 2024 ha raggiunto vendite per appena 4,5 miliardi di dollari in tutto il mondo. Per contro, l’Hydrogen Council si aspetta che entro il 2030 le vendite arrivino a 60 miliardi di dollari l’anno e che il vero boom del mercato si verifichi poi tra il 2030 e il 2050. Questo significa che chi investe sulle azioni legate all’idrogeno dovrebbe farlo con due consapevolezze:
- 📌 il mercato è ancora molto immaturo, rendendo difficile prevedere gli scenari futuri anche da un punto di vista tecnologico;
- 📌 l’idrogeno verde andrà probabilmente incontro a un destino estremamente positivo o estremamente negativo. Potrebbe sostituire gran parte dei combustibili fossili e segnare la fortuna degli investitori, così come potrebbe rivelarsi un mercato inefficiente senza futuro.
Si tratta di titoli adatti a investitori che sono disposti a correre un rischio elevato a fronte del potenziale di un ritorno molto elevato. La buona notizia è che come sempre, nel mondo delle azioni, non si può perdere più del 100% di quanto si investe. Allo stesso tempo, se l’idrogeno verde dovesse davvero dimostrarsi una tecnologia vincente, il potenziale ritorno sulle azioni potrebbe essere molto più alto del 100% di quanto investito inizialmente.
Approfondimento sull’idrogeno verde 🟢
L’idrogeno verde è prodotto a partire dall’acqua e da energia rinnovabile. La corrente elettrica separa, in un apposito macchinario chiamato elettrolizzatore, la componente di idrogeno e la componente di ossigeno dell’acqua. Il risultato è un combustibile totalmente rinnovabile e prodotto senza emissioni di anidride carbonica.
Azioni idrogeno: previsioni
Per le previsioni sulle azioni legate all’idrogeno, gli analisti valutano un insieme di aspetti ben precisi, per cercare di stimare potenziali target price. Tra questi, è possibile citare:
- piani industriali del management: verificare gli obiettivi strategici, gli investimenti e le innovazioni previste dalle aziende del settore;
- investimenti pubblici: analizzare le politiche governative e i sussidi per le tecnologie legate all’idrogeno, specialmente nei settori dei trasporti e dell’energia;
- situazione geopolitica: osservare come le tensioni o le alleanze internazionali influenzano le supply chain di idrogeno;
- sviluppo delle batterie: monitorare la competizione con le batterie elettriche, poiché possono condizionare la domanda futura per l’idrogeno;
- target price e analisi di esperti: considerare le previsioni dei principali analisti finanziari e istituzioni di ricerca;
- fonti istituzionali: seguire rapporti e dati da enti come Hydrogen Council o l’Agenzia Internazionale per l’Energia.
Previsioni sul settore idrogeno degli esperti
Il più critico riguardo alle celle a combustibile è storicamente stato Elon Musk, secondo cui l’idrogeno verde sarebbe una forma inefficiente di conservare energia. Le opinioni di Musk, tuttavia, sono soprattutto legate all’uso dell’idrogeno come forma di carburante per le automobili e in parte per i camion.
Tra gli investitori che credono in questa tecnologia, invece, c’è Bill Gates. Il magnate fondatore di Microsoft ha investito, attraverso uno dei suoi fondi, in una startup che sta lavorando sulla creazione di un sistema più efficiente per trasportare l’idrogeno rispetto a quelli disponibili attualmente.
Applicazioni e scenari futuri dell’idrogeno
È molto utile comprendere quali siano le applicazioni industriali dell’idrogeno verde per capire anche quale sia il potenziale economico di questa tecnologia. La maggior parte delle applicazioni hanno a che fare con le celle a combustibile, che si possono paragonare a dei “motori a idrogeno” in grado di generare elettricità. L’unico scarto di questo processo, che non prevede combustione, è vapore acqueo.
Le celle a combustibile possono essere utilizzate per diversi scopi:
- Alimentare un veicolo, con applicazioni soprattutto nel campo dei mezzi pesanti come camion, treni e navi che non si prestano bene all’utilizzo di batterie al litio;
- Ricatturare la CO2 emessa in alcuni processi industriali, riducendone l’impatto ambientale;
- Fornire corrente elettrica sotto forma di generatori di emergenza o di generatori principali di energia per una piccola rete locale.
Inoltre l’idrogeno può essere utilizzato come combustibile per alimentare gli impianti di riscaldamento al posto del gas naturale. Tutti questi obiettivi sono potenzialmente raggiungibili, ma dipendono dal prezzo dell’idrogeno verde. Affinché possa essere utilizzato su scala al posto del gasolio nelle locomotive dei treni locali, ad esempio, deve dimostrarsi più conveniente del gasolio a livello economico.
Azioni idrogeno vs ETF idrogeno
Alcuni investitori preferiscono investire in ETF sull’idrogeno anziché comprare le singole azioni. Comprendere le differenze tra queste due opzioni è utile per indirizzare i propri investimenti, soprattutto in un mercato emergente come quello dell’idrogeno verde. Se le singole azioni permettono di puntare sulle società più promettenti del settore, è anche vero che le tecnologie legate agli elettrolizzatori e alle celle a combustibile sono in costante aggiornamento.
Per questo può diventare molto difficile, soprattutto per chi non ha una competenza professionale sulla produzione di idrogeno, comprendere quale società prevarrà come maggior potenza industriale in questo campo. Gli ETF offrono un’ampia diversificazione che copre tutte le principali aziende nel mondo dell’idrogeno. Alcuni esempi sono:
- VanEck Hydrogen Economy UCITS ETF
- Global X Hydrogen ETF
- L&G Hydrogen Economy UCITS ETF
- BNP Paribas Easy ECPI Global ESG Hydrogen Economy UCITS ETF
Investire in idrogeno – Video di approfondimento
Investire in azioni idrogeno: opinioni
Il mondo sta cambiando e sta andando, fortunatamente, nella direzione della sostenibilità. Questo significa che due mercati enormi come quello del petrolio e quello del gas naturale, dal valore di oltre 3 triliardi di dollari all’anno, se sommati insieme, dovranno gradualmente rimpicciolirsi per fare strada a fonti di energia più pulite e rinnovabili. L’idrogeno è una delle tecnologie che potenzialmente possono cambiare il modo in cui le persone si spostano, riscaldano le proprie case e le alimentano con elettricità. Siamo ancora lontani dal renderlo una realtà concreta, ma la strada da percorrere si accorcia ogni anno.
Commento ed opinione dell’esperto sulle azioni idrogeno 💡
Attualmente l’idrogeno verde è una scommessa per i governi che investono in questa direzione, per le società che se ne occupano e per i capitali privati che le finanziano. Nessuno di questi attori può dire di avere la certezza matematica di quanto grande sia il potenziale di questo gas, nemmeno l’Hydrogen Council che più volte ha dovuto aggiustare le sue proiezioni nel corso degli anni. L’unica certezza è che se non ci fossero le basi per sperare nel futuro dell’idrogeno verde, tutta questa economia che ne sostiene l’avvento non esisterebbe.
L’opinione della redazione su investire in azioni idrogeno 💡
La nostra opinione è fiduciosa. L’idrogeno verde è una tecnologia ancora molto giovane, ma che di anno in anno continua a crescere. Gli investimenti in questa direzione sono sempre più grandi, così come diventa sempre più evidente che con l’aumento delle fonti di energia rinnovabile sarà necessario trovare delle buone forme per immagazzinare questa energia nei momenti in cui questa viene prodotta di più, per poi utilizzarla quando si utilizza di meno. L’idrogeno è una risposta concreta a questo problema, che potenzialmente può avere applicazioni molto varie e concrete all’interno dell’economia.
Conclusioni finali
Le azioni connesse a questo settore vanno considerate come titoli dal rischio elevato, ma con una ricompensa potenziale ancora più elevata. Oggi una società come Plug Power potrebbe trovarsi nella stessa situazione in cui si trovava Amazon nel 2001, con azioni scambiate per pochi dollari e tanti sogni. Amazon è riuscita a trasformare quei sogni in realtà, segnando la fortuna degli investitori; se anche le società connesse all’idrogeno ci riusciranno, probabilmente a loro volta andranno incontro a una rivalutazione molto forte.
FAQ
Ecco alcune domande frequenti sulle azioni idrogeno (verde e tradizionale).
Conviene comprare azioni connesse all’idrogeno verde?
Le azioni legate all’idrogeno verde offrono un grande potenziale a lungo termine, viste le possibili applicazioni di questa fonte di energia sostenibile e rinnovabile. Bisogna comunque tenere conto del fatto che le tecnologie alternative.
Perché investire nelle migliori azioni idrogeno?
Le azioni idrogeno rappresentano un’asset class molto importante ed interessante, anche per via delle vaste applicazioni sull’utilizzo dell’idrogeno in diversi settori trasversali.
Quali aziende producono idrogeno?
Tra le principali aziende produttrici di idrogeno troviamo: Plug Power, Ballard Power e NEL Hydrogen (scopri le restanti all’interno della nostra guida alle potenziali migliori azioni idrogeno).
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Comprare azioni NIO: Conviene oggi? Analisi e Previsioni
NIO Inc. è un’azienda cinese che si occupa della produzione di auto elettriche – e ad oggi, dato il grande mercato della Repubblica Popolare – anche uno dei principali concorrenti di Tesla. Malgrado il suo numero di veicoli venduti e il suo fatturato rimangano indietro a BYD, il più grande produttore di auto elettriche in Cina, NIO continua a essere un concorrente molto temuto soprattutto per la sua alta competitività tecnologica.
Un titolo che è ben posizionato anche sul trend dell’elettrificazione del mondo auto – che condurrà con ogni probabilità nei prossimi anni gli acquisti di tutto il comparto – e dove anche i marchi storici si stanno dando battaglia.
Dopo aver avuto un boom nel corso del 2020-21, le azioni NIO hanno iniziato ad attraversare un trend ribassista dovuto a diverse cause. Alcune di queste sono interne al settore: Tesla ha iniziato a praticare delle politiche aggressive di taglio ai prezzi, rendendo i suoi modelli più competitivi sul mercato; nel frattempo, l’economia cinese è stata in forte difficoltà per tutto il 2023. Il 2024 si è aperto con le stesse difficoltà, ma Pechino sembra avere un piano per rilanciare l’economia nazionale.
Principali caratteristiche Azioni NIO:
📱ISIN & Sigla: | US62914V1061: NIO |
🏦Dov’è quotata NIO: | NYSE, Hong Kong |
💰Capitalizzazione: | 9.95 miliardi di dollari circa |
👍Conviene comprare oggi: | Sì, con orizzonte di lungo termine |
📈Target price medio NIO: | 49.75$ |
👌Broker consigliati: | Capital.com / FP Markets / eToro / Skilling |
👍Conviene acquistare Azioni NIO oggi?
A nostro avviso, non è un buon momento per comprare azioni NIO. Addirittura può essere un momento per considerare di esporsi a ulteriori ribassi dell’andamento del titolo, che mostra dei fondamentali in forte indebolimento. Il mercato degli EVs si sta facendo estremamente complicato, con i produttori tradizionali che hanno ormai colmato gran parte del gap con le società specializzate.
Nel frattempo si stanno manifestando anche dei forti problemi legati all’andamento dell’economia cinese, il mercato principale dove NIO conduce vendite e operazioni. Nel frattempo continua ad allontanarsi il momento in cui la società dovrebbe finalmente diventare profittevole: l’ultimo bilancio annuale si è chiuso con $3 miliardi in perdite e il primo trimestre del 2024 ha dimostrato che la redditività non sta migliorando. Nel terzo trimestre 2024 la perdita netta pari a $721,0 milioni, che rappresenta:
- un aumento dell’11,0% rispetto alla perdita nel Q3 2023
- un leggero aumento dello 0,3% rispetto nel Q2 2024
Da ultimo, NIO non mostra più quel forte tasso di crescita che stava avendo nel periodo durato fino al 2022. Solo una parte di questo calo può essere spiegato dal fatto che l’economia cinese sia in difficoltà o che i tassi d’interesse siano molto alti; nel concreto, il vero problema è che i concorrenti stanno continuando a crescere velocemente. Nel Q1 2024 la società ha visto i ricavi aumentare appena del 6% su base annua, il che non è entusiasmante nel mondo degli EVs.
🏦Dove comprare Azioni NIO
FP Markets – Visita la piattaforma;
eToro – Visita la piattaforma;
Capital.com – Visita la piattaforma;
Skilling – Visita la piattaforma;
Trade.com – Visita la piattaforma;
Bitpanda – Visita la piattaforma.
La scelta per quanto riguarda i canali per acquistare azioni NIO è vasta. Il mondo degli investimenti, in particolare quello per i risparmiatori – i cosiddetti investitori retail – è cambiato considerevolmente negli ultimi anni ed è diventato molto più democratico. Potremo poi scegliere anche di accedere al mercato e comprare azioni NIO tramite broker specializzati, che offrono servizi di livello professionale (ma tarati su chi inizia da poco), cosa che soltanto qualche anno fa non avremmo mai potuto fare. Sia in modalità accesso diretto, sia invece utilizzando i cosiddetti CFD – dei quali parleremo più diffusamente tra pochissimo.
Rimane ovviamente aperta l’opzione Banca, oppure anche Poste Italiane, anche se su un titolo che è quotato il NASDAQ (o in lontano oriente) le convenienze sono davvero pochissime. Anche di questo però avremo modo di occuparci più avanti nel corso della nostra guida.
- Investire in azioni NIO a lungo termine
La scelta più comune, soprattutto per chi vuole investire con un orizzonte di lungo termine, è quella di investire su NIO comprando le azioni vere e proprie. In questo modo si diventa a tutti gli effetti azionisti della società, magari partecipando in futuro alle distribuzioni di utili.
Le migliori piattaforme per comprare azioni NIO sono:
- FP Markets – Visita la piattaforma;
- eToro – Visita la piattaforma;
- Capital.com – Visita la piattaforma;
- Skilling – Visita la piattaforma.
- Comprare azioni NIO con i broker CFD
La seconda strada percorribile è quella di fare trading sui CFD delle azioni NIO. Questi contratti derivati, pensati per essere negoziati in modo speculativo, sono più adatti agli investitori di breve termine e a chi vuole fare trading intraday. Offrendo la possibilità di accedere alla leva finanziaria e alla vendita allo scoperto, si adattano molto bene a questo tipo di operatività. In questo caso i broker consigliati sono:
- Capital.com – Visita la piattaforma
- FP Markets – Visita la piattaforma
- eToro – Visita la piattaforma
- Skilling – Visita la piattaforma
- Comprare azioni NIO: l’alternativa di banche e Poste
C’è anche questa possibilità per chi vuole comprare azioni NIO attraverso i canali se vogliamo… tradizionali. Tuttavia – ma questo sarà molto più chiaro più avanti nel corso della nostra guida alle azioni del gruppo – oggi parliamo di canali e intermediari che hanno perso il predominio del comparto e che offrono condizioni molto meno vantaggiose di un tempo. Costi molto alti, lungaggini burocratiche e piattaforme non all’altezza dei competitor più moderni hanno causato una migrazione di massa verso i broker online più moderni, decisamente migliori sia per servizi che per profilo di commissioni.
⚡Come comprare Azioni NIO
Come acquistare azioni NIO in sicurezza
Tempo necessario: 10 minuti
1. Scegliere un broker autorizzato da Consob
La prima cosa da fare per poter investire sul titolo in sicurezza è quella di aprire un account con un broker autorizzato da Consob. Ce ne sono diversi, ognuno con la sua offerta di piattaforme e con i suoi costi di intermediazione. Il nostro consiglio è di registrarsi su eToro, dove è possibile investire su NIO e su migliaia di altre azioni senza commissioni.
2. Eseguire il deposito dei fondi
Una volta verificata la propria identità con il processo guidato, obbligatorio per legge, si può procedere con il deposito dei fondi. Anche in questo caso, i metodi di pagamento accettati e gli importi minimi cambiano tra un broker e l’altro; nel caso di eToro, è possibile investire a partire da 50€ e utilizzando PayPal, bonifico bancario, carte di credito e carte di debito.
3. Cercare le azioni sulla piattaforma
Quando i fondi sono disponibili sul conto, si può passare al terzo step che prevede di cercare le azioni NIO sulla piattaforma di trading. Nel caso di eToro, tutto ciò che bisogna fare è scrivere “NIO” nella barra di ricerca in alto.
4. Acquistare il titolo
Cliccando sul pulsante “Investi” sulla piattaforma di eToro, o sull’analogo in qualunque altra piattaforma di trading, si possono selezionare il numero di azioni da comprare e il tipo di ordine da inviare al broker. Una volta confermata l’operazione, il broker la eseguirà e aggiungerà le azioni al nostro portafoglio titoli.
Fornitura:
- 100€ per il deposito minimo
Strumenti:
- Computer o smartphone
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- Connessione a internet
Dove conviene investire in Nio Inc.? Confronto piattaforme
Per aiutare ulteriormente i nostri lettori nella scelta del giusto intermediario per comprare azioni NIO, alleghiamo una tabella sintetica e riassuntiva di tutte le principali caratteristiche che riguardano ciascuno dei canali a nostra disposizione.
Caratteristiche | Broker CFD | Broker DMA | Banca e Posta |
---|---|---|---|
Commissioni: | Spread variabili e 0 commissioni fisse | Spread fissi + variabili (con eToro zero costi di carico) | Commissioni di transazione e sul totale investito |
Investimento minimo: | 1 azione | 50 USD | Variabile (almeno 1.000 euro) |
Analisi tecnica: | Disponibile | Disponibile | Disponibile sulle piattaforme trading sicure |
Investire al ribasso: | Disponibile | Non disponibile | Non Disponibile |
Conto demo: | Disponibile | Disponibile | Non Disponibile |
Formazione: | Disponibile | Disponibile | Disponibile su FinecoBank |
Script intelligenti: | Sono disponibili EA su Metatrader. | Non disponibile | Non disponibile |
Leva finanziaria: | Fino a 1:5 | Non Disponibile | Non Disponibile |
Approfondimenti: | Migliori broker CFD | Migliori broker DMA | N.d. |
Anche con un colpo d’occhio rapido è evidente che quanto viene offerto da CFD e broker con accesso in DMA è di molto superiore a quanto hanno da mettere sul tavolo gli intermediari bancari. Cosa che emerge anche dai test che conduciamo nella redazione di TradingOnline.com – che utilizza tutti i servizi che propone poi sulle sue pagine, per offrire anche un’analisi di prima mano.
📊Previsioni Azioni NIO 2025
Sono diversi i fattori che andranno ad impattare sulle performance di NIO nel 2025. TRa questi, indubbiamente, ci saranno la crescita delle consegne dei veicoli, i progressi tecnologici e la domanda del mercato. Alcuni analisti ritengono che nel corso del prossimo anno le azioni NIO potrebbero registrare un movimento significativo, condizionato in maniera determinante da delle influenze interne, ma anche esterne
Entro la fine del 2025 si prevede che le consegne di veicoli di NIO raddoppieranno rispetto al 2023, riuscendo a raggiungere quota 165.000 unità. Questo dato è molto importante perché è sinonimo della forte espansione che l’azienda sta registrando e della costante domanda in arrivo dai consumatori. Con ogni probabilità l’aumento delle consegne dovrebbe contribuire a rafforzare la fiducia degli investitori e a far aumentare il valore delle azioni. Un ruolo cruciale per far migliorare l’appeal dell’azienda nel mercato sono le continue innovazioni effettuate da NIO nella tecnologia delle batterie. E, soprattutto, nella capacità di guida autonoma.
A pesare sul titolo, però potrebbero essere le condizioni di mercato più ampie e i potenziali rischi a cui la società potrebbe andare incontro. Il segmento dei veicoli elettrici risulta essere particolarmente competitivo: sono molti i costruttori che competono per potersi conquistare una fetta di mercato. A creare dei problemi, inoltre, ci potrebbero essere le interruzioni della catena di fornitura e le varie fluttuazioni economiche, che potrebbre determinare un pesante impatto sull’andamento delle azioni.
PREVISIONI LUNGO PERIODO: Difficile dire se la società riuscirà davvero a ritrovare la propria competitività, anche sul lungo termine. Questo anche in virtù dell’aumento della concorrenza domestica da parte di società come BYD, Lucid e Xpeng. Non è facile in questo momento credere nelle prospettive a lungo termine di una società che perde 6-700 milioni di dollari a trimestre e che non sta più crescendo rapidamente quanto prima. Ci sentiamo di dire che siamo pessimisti riguardo alle prospettive di NIO sul lungo termine.
Azioni NIO Target Price
Riportiamo un sintetico tabellare che ci aiuterà ad individuare in un pratico specchietto i target price previsti dagli specialisti.
Ricordiamo che i target price sono obiettivi di prezzo che gli analisti fissano con un orizzonte temporale di 12 mesi. Nel caso specifico di NIO, questo è un orizzonte temporale estremamente breve per valutare le reali potenzialità future -tanto nel bene quanto nel male- della società. Quando si tratta di growth stock in particolare, questo tipo di informazione è poco utile e poco attendibile.
Alto | Mediano | Basso |
---|---|---|
8.90$ | 5.84$ | 3.90$ |
🏦Analisi fondamentale Azioni NIO
L’analisi fondamentale su NIO è forse più importante che sulla media dei titoli che affrontiamo sul nostro sito, perché parliamo pur sempre di un’azienda che vive in una nicchia ancora relativamente ristretta, ma con grandi prospettive future.
Per intenderci, ci sono pochissime probabilità che il suo mercato di riferimento sia di taglia più piccola rispetto ad oggi – e sarà pertanto fondamentale, per comprendere le potenzialità di crescita, valutare il posizionamento dell’azienda all’interno del comparto.
Analisi concorrenza Nio Inc.
La concorrenza di NIO è costituita tanto da aziende che operano esclusivamente nel suo segmento, come Tesla, quanto dalle aziende che invece hanno iniziato a muoversi nello dell’elettrico da poco. Stiamo parlando – lo ribadiamo ancora – del futuro del mondo dell’auto, con nessuno dei gruppi che potrà escludersi e con tutti che stanno orientandosi verso questa tecnologia.
Quindi anche Stellantis, per rimanere almeno in parte nel segmento di prezzo sul quale opera NIO. Ci sono anche Renault, tutto il gruppo di auto giapponesi come Honda, e anche le coreane. Pertanto si tratta di un settore molto affollato, dove NIO dovrà sgomitare parecchio per affermarsi, in particolare in mercati lontani dalla Cina.
Vale la pena di segnalare già da questa sezione che NIO opera anche stazioni di ricarica – già in discreto numero all’interno del territorio di Repubblica Popolare Cinese. Il settore però, complici anche i piani di Green New Deal che sono partiti o partiranno in tutto il mondo.
NIO: prospettive di crescita
Indubbiamente NIO è una società molto proiettata verso il futuro, con una grande capacità di innovare. L’azienda ha avuto ottimi risultati in termini di sviluppo tecnologico fino a questo momento, ma si tratta ancora di una realtà non profittevole e non più in forte crescita. Saranno i prossimi 2-5 anni a dare realmente una direzione al business di NIO e a dirci quanto potrà arrivare a valere questa azienda.
- Guida autonoma
NIO, tanto quanto Tesla, Xpeng, Lucid e gli altri principali concorrenti nel mondo delle auto elettriche, stanno lavorando sullo sviluppo di soluzioni per la guida autonoma. Questo potrebbe essere il loro grande vantaggio competitivo rispetto ai concorrenti più tradizionali, dal momento che NIO nasce già con un’impronta molto tech nel suo business.
- Crescita del mercato interno
Fino a questo momento, in Cina non abbiamo ancora assistito all’avvento di una società del peso che ebbe Ford negli Stati Uniti, Volkswagen in Germania o Fiat in Italia. Quando una nazione si sviluppa in modo diffuso sul piano sociale e industriale -cioè non soltanto per una piccola parte di cittadini più abbienti- è inevitabile che nasca un settore automotive locale.
La Cina, in qualità di nazione più popolosa al mondo, con il suo miracolo economico, rappresenta un mercato incredibilmente ricco di potenziale per le aziende del comparto automobilistico. E fin da subito, la clientela cinese ha mostrato una certa predilezione per le auto elettriche. Con la crescita economica della Cina, crescono anche le prospettive di NIO.
- Espansione internazionale
Se la Cina rappresenta il trampolino di lancio per NIO, il resto del mondo rappresenta la sua ancora di sicurezza. Non parliamo soltanto di crescita internazionale delle vendite, ma anche e soprattutto della nascita di nuovi centri di sviluppo e di produzione. Questo è un percorso comunque fortemente minacciato dai dazi. Già oggi è praticamente impossibile per NIO competere nel mercato statunitense, e se l’Europa dovesse seguire la stessa strada le cose si faranno molto difficili per la società.
- Onvo
Trovandosi in difficoltà nel mercato del lusso, NIO ha deciso di puntare sul grande punto di forza degli EVs cinesi: la produzione a basso costo. Per questo, a maggio 2024, la società ha presentato il suo nuovo brand low cost che sfrutterà le batterie di BYD e CATL per contenere i prezzi. L’obiettivo è produrre almeno 7 modelli entro il 2030, che possano competere nella fascia 20.000-35.000$. Questo è potenzialmente un progetto in grado di aiutare NIO a fare un salto di dimensione, ma sbagliare l’esecuzione sarebbe estremamente pericoloso per una società già molto indebitata.
Leggi anche: Come comprare azioni Tesla
NIO: Business Model
Il Business Model di NIO è su più livelli e non riguarda soltanto il mondo delle auto elettriche. Il gruppo è infatti attivo anche nella produzione e nella commercializzazione di batterie, anche in modalità battery as a service, nonché nella costruzione e implementazione di colonnine di ricarica.
- Controllo di tutto il ciclo
Dalla produzione fino alla commercializzazione di tutto quanto attenga al mondo dell’auto elettrica. NIO punta a creare, un po’ alla Tesla, un ciclo completo dell’elettrico nel suo controllo, all’interno del quale poter ospitare anche soluzioni tecnologiche minoritarie della concorrenza.
- Forte presenza in Cina, ma pronta all’internazionalizzazione
Questo è un altro fattore importantissimo del business model di NIO. Il gruppo è nato e si è sviluppato in Cina, ma in realtà guarda con grande appetito anche al mercato europeo. La società ha già aperto un centro di ricerca in Germania e ha iniziato a vendere i suoi veicoli sul mercato scandinavo, ma l’espansione europea non sta procedendo con la velocità che ci si aspettava.
- Tech e posizionamento
NIO non è solo manifattura. Anzi, a nostro avviso è principalmente una società tech: sia per la tecnologia avanzata dei suoi veicoli, sia per il suo modello di ricavi. Con la decisione di puntare su un abbonamento per poter cambiare le batterie scariche in pochi istanti a una stazione di ricarica, si differenzia dai suoi concorrenti e genera ricavi più prevedibili e ricorrenti.
- Pochi modelli
Al contrario dei vecchi gruppi dell’auto che puntano a trasformare con l’elettrico le loro ampie gamme di veicoli, NIO ha sempre concentrato ricerca e produzione su un modello alla volta. La quadra sembrerebbe essere stata trovata nel comparto dei SUV – anche se nulla vieta che in futuro il gruppo si cimenti anche con altri tipi di soluzioni.
NIO: management
La società è ancora saldamente nelle mani di William Li – o in cinese tradizionale Li Bin. Imprenditore giovane, tycoon del mondo auto, che era stato già al centro di Bitauto, fondata da giovanissimo. Un personaggio molto popolare in Cina e molto apprezzato dagli investitori, che, sebbene se ne parli poco, vanta anche un certo favore all’interno del Partito. Il management sembra essere molto solido – e su questo specifico punto non ci sentiamo affatto di contestare la qualità del gruppo.
💰Valore Azioni NIO: quotazione in tempo reale
Le quotazioni in tempo reale ci aiutano a farci un’idea dell’andamento hic et nunc del titolo NIO sui mercati, tracciando la linea del prezzo nel tempo. È un dato di partenza molto importante, tramite il quale informare le proprie decisioni di investimento, pur tenendo conto del fatto che chi vuole fare il suo ingresso su questo titolo nel breve e nel brevissimo periodo dovrà comunque guardare altrove, puntando agli strumenti dell’analisi tecnica.
La performance passata non è mai indicazione della performance futura e questo è qualcosa dal quale dovremo mettere in guardia tutti i nostri lettori. Mai e poi mai entrare sul mercato soltanto perché il trend, ad occhio, potrebbe sembrare positivo. Tutti i migliori intermediari che abbiamo citato nel corso della nostra guida di oggi ci permettono di applicare rapidamente a grafico strumenti di lettura del trend.
Azioni NIO: approfondimenti e consigli utili
Non possiamo basarci soltanto su analisi fondamentale e tecnica per decidere se investire sulle azioni NIO o meno. Questo è valido per qualunque tipo di titolo sia quotato all’interno dei mercati finanziari e lo è ancora di più per un’azienda che deve molto del suo valore al sentiment generale che sta montando intorno al suo settore.
Aggiungiamo dunque gli approfondimenti made in TradingOnline.com, per avere una prospettiva maggiormente chiara della natura di questo titolo.
Quanto investire in Azioni NIO?
La migliore mossa che possiamo fare per iniziare ad inserire NIO all’interno del nostro portafoglio è di bilanciarla con gli altri nostri investimenti. La diversificazione, anche con pochi denari e capitali ridotti, è il primo passo per proteggersi dai rischi sistemici che possono colpire in qualunque momento un comparto, una nazione o l’economia mondiale.
- Meno del 1%
Rimane questa la soglia massima, a seconda del proprio grado di rischio, che consigliamo di investire all’interno delle azioni NIO. È una quantità più che sufficiente per esporsi a una società che non è leader del suo settore, e opera in un mercato ricco di concorrenti. Inoltre è una società che continua a non avere una strada chiara verso il raggiungimento dei profitti, cosa che la rende particolarmente soggetta a volatilità e incertezza.
- Occhio ai gruppi collegati
Come ad esempio Tencent, che partecipa al capitale pur non essendo dello stesso comparto. Il nostro consiglio è di scegliere un solo titolo di questo conglomerato, anche se di settori diversi. No dunque alla commistione con Lenovo, ma anche con Temasek, Sequoia e TPG. Hanno investimenti importanti nella società e dunque meglio diversificare anche in questo senso.
- Guardare anche oltre l’azionario
Un titolo di questo tipo può essere inserito anche in portafogli che guardino al Forex, o alle materie prime o ancora anche al mondo delle criptovalute. Le possibilità che sono offerte dai broker che abbiamo presentato nel corso della nostra guida sono praticamente infinite.
- Non serve molto per iniziare
Tra poco parleremo di lotto minimo. Anticipiamo però che chiunque voglia avventurarsi in questo mercato non dovrà preoccuparsi eccessivamente di quanto capitale ha a disposizione. Oggi gli investimenti in azioni sono aperti praticamente a tutti – e non ci sono limitazioni di sorta che derivano dal capitale da poter impiegare.
Le Azioni NIO sono rischiose?
Tutte le azioni hanno dei rischi incorporati. Nel caso di NIO ci sono però questioni diverse da valutare, almeno rispetto a quello che abbiamo visto con altri titoli del medesimo comparto in Europa o negli USA. Impariamo insieme a valutare questi rischi prima di prendere una posizione netta all’interno del mercato.
- Azienda cinese
E la cosa ha iniziato a destare qualche preoccupazione, in via generale, negli investitori. La Cina ha ribadito la centralità della politica rispetto all’economia e non ha esitato ad attaccare i principali gruppi del suo paese (vedi AliBaba) per asserire questa superiorità.
Per questo anche in presenza di gruppi quotati al NASDAQ, le evoluzioni tra politica e economia nella Repubblica Popolare andranno sempre seguite molto da vicino.
- Settore dove la concorrenza crescerà
Parliamo di concorrenza che è sul mercato da decine di anni e che se anche potrebbe essere un po’ indietro sull’elettrico, comincerà a fare la voce grossa, in particolare con i governi locali. Certo è che di contro NIO potrebbe anche accontentarsi di una fetta importante del mercato cinese – e così comunque crearsi una posizione importante nell’arco internazionale.
- Mercato emergente
La Cina è un mercato importante ma emergente. E alcune delle dinamiche sono più imprevedibili di quanto siamo abituati a vedere in Europa. Per questo motivo non possiamo invitare i nostri lettori ad esercitare una cautela aggiuntiva per questo tipo di titoli, comprese le azioni di NIO.
🤔Azioni NIO: Opinioni e recensioni
Raccogliamo qui le opinioni e le recensioni sulle azioni NIO, elaborate dalla nostra redazione e indicando al tempo stesso anche i forum e i centri di discussione più importanti per questo tipo di azioni. Sono opinioni complementari agli aspetti più tecnici che abbiamo trattato nel corso di questo approfondimento – e che saranno utili per chi ha bisogno di ulteriori punti di vista su questo interessantissimo titolo.
Azioni NIO migliori forum di discussione
Ci sono diversi forum che possiamo utilizzare per saperne di più in particolare sulle azioni NIO e in generale per quanto riguarda l’investimento in azioni. Abbiamo selezionato 5 diversi forum che possono essere utili per dibattere qualunque tipo di questione che riguardi questi titoli, scegliendoli tanto in lingua italiana quanto in lingua inglese.
- FinanzaOnline
È il primo forum in Italia per quanto riguarda tutti i principali mercati finanziari. Ottimo, in questo caso, non solo per il grande volume di utenti e di discussioni, ma anche per l’attenzione a comparti quali il mondo delle auto elettriche. Da seguire sempre, a prescindere da quali siano i nostri interessi nel mercato azionario.
- ShareJunction
Un forum praticamente sconosciuto dalle nostre parti, dove però c’è un grandissimo flusso informativo per quanto riguarda i mercati orientali. Perché è sempre all’Asia che fa capo NIO, nonostante il titolo sia anche quotato al NASDAQ. Per avere preziosissimi insight per quanto riguarda il mondo delle stock dei paesi emergenti asiatici e anche della Cina.
- Reddit /r/stocks
È a nostro avviso il miglior forum in lingua inglese che si occupa di mercati finanziari e azionari. E anche se non è nella nostra lingua val bene lo sforzo. Discussioni molto aperte e un’infrastruttura informatica che permette di seguire molto agilmente anche decine di thread alla volta, con un utile sistema a punti che ci permette facilmente di individuare i migliori utenti da seguire.
- InvestireOggi
Altro conosciutissimo forum in lingua italiana, che segue un po’ tutti i mercati, seppure con un flusso di partecipanti leggermente inferiore rispetto agli hub che abbiamo già citato. Siamo davanti ad un forum di grande spessore, almeno a nostro avviso – e che consigliamo altrettanto di seguire periodicamente se investiamo i nostri denari sui mercati finanziari.
- EliteTraders
Grande forum, anche questo in lingua inglese, con ampio spazio anche per quanto riguarda l’analisi tecnica dei principali titoli. Preziosi anche gli insight che riguardano il mondo dell’analisi fondamentale e la specifica attenzione che si ha per i mercati asiatici. Anche questo un forum di quelli da tenere tra i preferiti, sia se abbiamo iniziato ad investire da poco, sia invece se abbiamo alle spalle già una discreta carriera.
Azioni NIO, vendere o tenere? La nostra opinione
Negli ultimi due anni, le prospettive per NIO sono peggiorate notevolmente. La società è passata dall’essere una stella crescente del mondo degli EVs a una realtà in seria difficoltà, soprattutto economica. Le perdite sono dilaganti e l’azienda, che nel settembre 2023 ha annunciato un’emissione di obbligazioni convertibili da $1 miliardo per rifinanziarsi, sta ricorrendo a strumenti per la diluizione delle quote degli azionisti per non indebitarsi.
Nel corso dei prossimi anni continuerà a essere emessa una valanga di azioni, oppure la società dovrà contrarre un enorme indebitamento per riuscire a mandare avanti le proprie operazioni. Entrambe le prospettive non sono di certo rosee, soprattutto per un’azienda che nel frattempo ha perso il suo ritmo di crescita. Di conseguenza, in questo momento riteniamo più prudente vendere le azioni della società e piuttosto puntare su altre grandi società cinesi come BYD che mostrano segnali decisamente più favorevoli nei loro bilanci.
Alessandro Calvo – Caporedattore di TradingOnline.com
Rimangono però valide tutte le avvertenze che abbiamo dato nel corso del nostro approfondimento: l’azienda potrebbe riuscire a recuperare grazie all’espansione in Europa, e nel caso in cui riuscisse a trovare una tecnologia così innovativa da poter giustificare meglio i prezzi dei propri modelli rispetto ai concorrenti.
Considerazioni finali
Il settore dei veicoli elettrici sta attraversando una fase di forte consolidamento, che inevitabilmente porta con sé la scomparsa di alcuni produttori minori. NIO è già abbastanza grande da poter contare su una forte base di investitori e clienti, ma al contempo non abbastanza grande da poter competere con i numeri di BYD, Tesla e dei produttori storici di automobili. Ecco perché, in questo momento, ci sono dei seri dubbi sulle prospettive dell’azienda a breve e medio termine. Il lungo termine rimane quasi impossibile da giudicare, in base alle informazioni di oggi.
Con migliaia di azioni valide da poter comprare, non è detto che la scelta migliore sia proprio quella di esporsi alle azioni NIO. Potrebbe essere un buon momento per aspettare e osservare, in attesa che la situazione diventi più chiara. La società dovrà dimostrare di saper migliorare i suoi margini operativi e di non diluire a oltranza le quote degli azionisti, altrimenti potrebbe finire dalla parte dei tanti produttori già sconfitti dalla concorrenza nel settore degli EVs.
FAQ Azioni NIO: domande e risposte più comuni
Conviene investire in azioni NIO adesso?
Al momento ci sono forti dubbi riguardo alla capacità competitiva di NIO, tanto nel breve quanto nel lungo periodo. Non è un’azione che mostra solidi fondamentali, a partire dalle perdite di esercizio fino al ridotto tasso di crescita.
Quanto costano ora le azioni NIO?
Le azioni NIO – riportiamo il prezzo in dollari così come da quotazione al NASDAQ – oscillano tra i 5$ e i 7$. Si tratta di prezzi che, come sarà chiaro dalle previsioni che abbiamo incluso nella guida, sono più bassi di quelli attesi anche per il prossimo anno. I prezzi di questo titolo tendono ad essere molto più volatili della media al NASDAQ.
Come comprare azioni NIO?
Dove si possono acquistare le azioni NIO?
Noi consigliamo eToro per l’acquisto di azioni reali e Capital.com (qui il sito), per i CFD: il primo è più adatto a operazioni di lungo termine e il secondo a fare trading in maniera più speculativa.
Quali sono i target price sul titolo NIO?
Per quanto riguarda il target price medio, il consenso degli specialisti è intorno a quota 71$. I più ottimisti vedono come possibile, anno su anno, anche i 41$ di prezzo per ciascuna azione. C’è poi una forbice ampia per quanto riguarda i target basso, fissato a 29$.
Quali sono le previsioni su NIO?
Nonostante la grande corsa che il titolo ha avuto durante l’ultimo anno, c’è grande fiducia sul futuro dell’azienda, che continua senza sosta la sua opera di espansione, sia con le vetture, sia con le stazioni di ricarica e i software di guida automatica. Bull market sia sul breve che sul lungo periodo.
Guide Azioni
Azioni Bancarie: Le Migliori per Investire Oggi
Quali sono le migliori azioni bancarie da comprare italiane ed estere: una guida passo passo per analizzare i titoli bancari e capire se investire oggi conviene.
Le azioni bancarie rappresentano una parte rilevante del settore borsistico di ogni Paese e da sempre uno dei comparti maggiormente scelti dagli investitori. Il loro peso specifico è ancora più alto per il FTSE MIB e per Borsa Italiana nel suo complesso, con Intesa Sanpaolo e Unicredit che occupano rispettivamente i primissimi posti tra le società più capitalizzate del Paese. Molto interessanti anche le banche estere, che avremo modo di approfondire.
La nostra guida sulle migliori azioni bancarie presenta effettivamente una selezione di sette titoli sui quali può essere interessante investire oggi, un paniere di azioni composto dai migliori istituti bancari mondiali, tenendo conto delle diverse realtà geografiche, dei diversi tipi di istituti (dalle banche retail a quelle più spiccatamente d’affari) e delle prospettive delle economie che le sostengono.
È importante notare che il settore bancario presenta, per molti aspetti, un comportamento ciclico. Le azioni bancarie tendono a beneficiare dei periodi di tassi d’interesse in aumento, soffrendo quando i tassi d’interesse scendono. Per questo motivo, rispetto ad altre azioni, la fase del ciclo economico in cui si investe tende ad avere un peso maggiore. Cerchiamo di capire quali sono le azioni del settore bancario più adocchiate e le rispettive previsioni.
🏦 Come investire in azioni bancarie: | Acquisto di azioni diretto / Trading CFD / ETF su titoli bancari |
👍 Conviene comprare oggi: | Valuta pro e contro, considerando sempre i rischi |
📈 Previsioni: | ⬆️ (8,8 su 10) |
✅ Broker consigliato: | FP Markets (clicca qui per registrarti) – Migliore piattaforma per questa tipologia di azioni |
Migliori azioni Bancarie: la top 7
🏦 Azioni bancarie | ⭐ Ranking |
JP Morgan Chase | 9.8/10 |
Deutsche Bank | 9.7/10 |
Bank of America | 9.5/10 |
UniCredit | 9.3/10 |
Intesa Sanpaolo | 9.2/10 |
Mediobanca | 9.1/10 |
Hang Seng Bank | 8.9/10 |
La redazione di TradingOnline.com ha scelto i sette titoli bancari più interessanti del momento, utilizzando criteri univoci, che permetteranno in futuro di aggiornare questa lista, per mantenerla sempre attuale. Abbiamo utilizzato diversi criteri, anche al fine di offrire un paniere variegato e non solo concentrato sulla capitalizzazione, sulle previsioni di breve termine e sulla quota di mercato. Gli analisti si sono basati su aspetti quali:
- 📌 salute generale della banca, che rispecchia a pieno in che modo la stessa sta lavorando ed operando per generare flussi positivi di fatturato;
- 📌 opinioni e valutazione degli esperti, che permettono di farsi un quadro più completo della situazione e stabilire quali istituti bancari sono più solidi;
- 📌 equity valute, ossia un parametro tra i più importanti per valutare un istituto bancario ed il suo reale valore;
- 📌 calcolo ed andamento del Cet1, che si ottiene effettuando il rapporto tra il capitale a disposizione della banca e le sue attività, sempre ponderate per il cosiddetto grado di rischio;
- 📌 valore attuale del TCR, ossia del Total Capital Ratio, che permette essenzialmente di capire quanto la banca è affidabile nella restituzione del capitale ai propri clienti.
1. JP Morgan Chase
📱 ISIN & SIGLA: | US46625H1005 |
🏦 Dov’è quotata: | NYSE |
⚡ Dove comprare: | Capital.com (vai qui) |
👍 Previsioni: | ⬆️ (8 su 10) |
JP Morgan Chase, nata dalla fusione tra i precedenti gruppi JP Morgan – come investment bank e Chase – per il banking retail, è oggi li più importante gruppo bancario degli Stati Uniti e con discrete possibilità anche su scala mondiale. È componente dell’indice S&P 100 e nel complesso uno dei titoli più importanti dell’intero palcoscenico americano.
Con un fatturato di quasi 100 miliardi di dollari e profitti netti di oltre 25 è uno dei gruppi più solidi anche sul piano finanziario e una scelta molto affidabile per qualunque tipo di portafoglio. Inoltre si tratta di una banca anche molto attiva nel mondo degli investimenti, ad esempio attraverso la sottoscrizione di emissioni obbligazionarie e IPOs. Questo ramo di business rende JP Morgan resiliente, con i tassi in rialzo che migliorano i margini della componente retail e i tassi in ribasso che invece favoriscono il lato della banca d’investimento.
È un gruppo che fa anche delle pubbliche relazioni uno dei suoi punti di forza, con una contiguità con la politica che pochi gruppi bancari al mondo sono in grado di vantare. JPM è anche molto attiva nella ricerca e nel fintech, seguendo molto da vicino il mondo delle criptovalute e gestendo anche una blockchain in proprio per le transazioni tra clienti trans-nazionali.
Commento dell’esperto 🖊️
Un gruppo che nonostante abbia fatto la storia del banking mondiale, continua ad essere agile e attento alle ultime novità che il mercato è in grado di offrire. Sicuramente uno di quelli da seguire con maggiore attenzione e che apre la classifica delle potenziali migliori azioni bancarie.
2. Deutsche Bank
📱 ISIN & SIGLA: | DE0005140008 – DBK |
🏦 Dov’è quotata: | Francoforte / Milano |
⚡ Dove comprare: | eToro (vai qui) |
👍 Previsioni: | ⬆️ (6 su 10) |
Deutsche Bank è una delle principali banche europee, con sede primaria in Germania e quotata sia su Borsa tedesca che su Borsa Italiana. Le azioni hanno corso insieme a tutte quelle delle altre principali banche europee per via dei tassi in rialzo della BCE. Nel corso degli anni ha mostrato diverse evoluzioni, che hanno permesso – a chi ha deciso di investire durante gli anni d’oro dell’up – di ottenere ottimi risultati sotto l’aspetto finanziario. Nonostante la situazione di adesso si sia assestata, resta comunque un titolo molto adocchiato.
In ogni caso, sul lungo termine, questa rimane la banca di riferimento per la più grande economia dell’Unione Europea. Anche se le prospettive non sono molto instabili per i 12-24 mesi, non significa che non si possa pensare a un buon investimento di lungo termine, per ricevere i dividendi e lasciare che il ciclo economico faccia il suo corso. Aspetto che deve sempre essere valutato considerando i rischi associati.
A supportare le idee del management, troviamo la presentazione del nuovo piano industriale della banca, finalizzato – a detta loro – all’aumento del proprio business ed all’esplorazione in nuove aree geografiche. Questo è un aspetto importante, perché mette in luce una società che ha ancora molta voglia di crescere, nonostante i dati impressionanti che ha portato a casa nel corso degli anni precedenti. Rientra quindi a pieno tra le potenziali migliori azioni bancarie del momento.
Commento dell’esperto 🖊️
Prendendo come riferimento il grafico dell’andamento storico delle azioni Deutsche Bank, è possibile sottolineare come il titolo abbiamo ottenuto (al momento di questa stesura), una flessione in aumento del +86,44% in 5 anni e del +5,03% nell’ultimo anno. Dati molto interessanti e che devono essere tenuti a mente.
3. Bank of America
📱 ISIN & SIGLA: | US0605051046 – BAC |
🏦 Dov’è quotata: | NYSE |
⚡ Dove comprare: | Capital.com (vai qui) |
👍 Previsioni: | ⬆️ (6,5 su 10) |
Malgrado la tormenta che ha colpito i gruppi bancari americani durante il 2024, Bank of America ne è uscita indenne. Non soltanto: ne è uscita più forte di prima, perché molti clienti delle banche regionali si sono spostati verso le banche più grandi. Di conseguenza, BofA ha conosciuto un aumento dei depositi durante questo periodo e non ha dato alcun segno di cedimento. Non solo, ma i gruppi bancari più grandi sono sottoposti a controlli più stretti rispetto a quelli delle banche più piccole.
Bank of America è solida, ed è probabilmente la più “too big to fail” di tutte le banche private. Ha letteralmente coltivato le finanze di generazioni di americani, e ancora oggi rimane un punto di riferimento per tantissimi cittadini USA. Non avendo sviluppato un ramo di investment banking, è decisamente ben posizionata per trarre vantaggio dei tassi in rialzo senza soffrire altrettanto la poca attività sui mercati finanziari.
Il gruppo ha inoltre acquisito, in seguito alla Crisi del 2008, Merrill Lynch, diventando da quel periodo uno dei principali gestori di capitali terzi di tutti gli Stati Uniti. Il gruppo è tornato in forte espansione ed oggi è uno dei più solidi sui quali investire a livello mondiale. Molti dei parametri di valutazione che hanno esposto i nostri esperti nell’apertura dell’articolo, sono in effetti in verde (ossia in positivo). Questo dimostra la professionalità dell’istituto e la resilienza nel tempo.
Commento dell’esperto 🖊️
In pochi sanno che nella storia di Bank of America si cela in realtà un nostro connazionale. Fu infatti Amadeo Pietro Giannini a fondare Bank of Italy, che poi diventerà azionista di minoranza tra i fondatori di Bank of America. Nell’ultimo anno, al momento in cui scriviamo, le azioni Bank of America mostrano un + 51,64%.
4. UniCredit
📱 ISIN & SIGLA: | IT0005239360 – UCG |
🏦 Dov’è quotata: | Borsa di Milano |
⚡ Dove comprare: | FP Markets (vai qui) |
👍 Previsioni: | ⬆️ (7,5 su 10) |
Unicredit è il primo gruppo bancario italiano per redditività e per presenza sul territorio. Non potrà forse competere, sulla carta, con quanto possono mettere sul piatto i grandi gruppi internazionali, ma continua ad essere uno dei punti di riferimento non solo in Italia e nei Balcani. Gruppo forte e solido, che recentemente è tornato agli onori della cronaca per la complessa operazione MPS.
Insieme ad Intesa, è l’unica banca italiana che riesce a essere molto competitiva anche a livello europeo. Inoltre beneficia, nuovamente, del fatto di essere una banca molto attiva nel ramo dell’investment banking. Il fatto di combinare una forte parte retail e una forte parte commerciale rende Unicredit più resistente a un periodo di tassi d’interesse in calo come quello che stiamo per attraversare.
Il problema, per Unicredit, rimane esattamente lo stesso di Deutsche Bank e di tutte le altre banche europee: il comparto si muove insieme, specialmente nella stessa area geografica. I tassi della BCE non sono più d’aiuto per le banche europee e questo è un fattore che gli istituti hanno imparato a conoscere bene, cercando altre strade innovative per provare a crescere ed a mantenere stabili ed in verde le voci di bilancio. Rientra in ogni caso tra le potenziali migliori azioni bancarie italiane.
Commento dell’esperto 🖊️
Considerando i dati di bilancio, possiamo ricordare che nell’ultima trimestrale disponibile, a settembre 2024, la banca ha registrato miglioramenti sia sul fatturato (+2,35%), sia sull’utile netto (+8,23%). Molto interessante anche la crescita delle azioni su base quinquennale, pari al + 202,24% al momento di questa stesura.
5. Intesa Sanpaolo
📱 ISIN & SIGLA: | IT0000072618 – ISP |
🏦 Dov’è quotata: | Borsa di Milano |
⚡ Dove comprare: | eToro (vai qui) |
👍 Previsioni: | ⬆️ (7,6 su 10) |
Intesa Sanpaolo è una grande banca italiana, nata dalla fusione tra Intesa e San Paolo e che oggi gestisce banche territoriali, banche di investimento, gestione delle assicurazioni, fondi comuni, Insurance, gestione sofferenze di gruppi terzi. Anche in questo caso, così come per il titolo precedente, ci troviamo d’innanzi ad una delle potenziali migliori azioni bancarie europee, o meglio Italiane (data la sua quotazione su Borsa Italiana, Piazza Affari).
Un gruppo integrato che oggi opera sul territorio con oltre 90.000 dipendenti e con un fatturato molto vicino a quello di gruppi storici come Deutsche Bank. Uno dei fiori all’occhiello del capitalismo italiano, che oggi torna ad avere delle buone prospettive di crescita. Questo nonostante i periodi non proprio rosei per l’economia italiana e più in generale per il concetto di risparmio & investimento degli italiani (ossia i clienti primari dell’istituto).
Intesa è riuscita a uscire molto bene dalle difficoltà, con un bilancio solido e pochi crediti deteriorati. Molti di questi sono anche stati impacchettati e venduti a società veicolo, rimuovendoli dai bilanci del gruppo e permettendo alla banca di mantenere un ottimo indice di solidità. Il colosso torinese continua a mietere ottimi risultati e a crescere a livello europeo, tutti segnali di ottimismo per gli azionisti.
Commento dell’esperto 🖊️
Ho potuto apprezzare in modo squisito il nuovo piano industriale della banca, focalizzato molto anche sugli aspetti di sostenibilità e criteri ESG. Ottimi i risultati anche nel lungo periodo, visto che ad oggi, impostando un grafico a 5 anni, le azioni Intesa Sanpaolo hanno guadagnato il +64,03%.
6. Mediobanca
📱 ISIN & SIGLA: | IT0000062957 – MB |
🏦 Dov’è quotata: | Borsa di Milano |
⚡ Dove comprare: | Capital.com (vai qui) |
👍 Previsioni: | ⬆️ (7,2 su 10) |
Anche se di dimensioni ridotte rispetto agli altri gruppi che abbiamo citato nella nostra guida, Mediobanca rappresenta sempre il cuore del capitalismo italiano, anche in termini di azionisti. Oggi raggruppa tra gli investitori principali il gruppo Del Vecchio, il gruppo Bolloré, il fondo BlackRock e anche Mediolanum, a testimonianza dell’enorme rilevanza, anche politica, che il gruppo ex-pubblico ha sempre rivestito in Italia.
Per cercare di incrementare la sua quota di mercato, Mediobanca sta spingendo molto su prodotti digitali e sistemi di investimento smart. Tutto ciò focalizzando l’attenzione anche sulle questioni ambientali e legate alla sostenibilità – che come diciamo spesso sono diventate davvero importanti nella valutazione complessiva degli analisti. Molto interessanti anche le strategie di marketing, finalizzate ad attirare un gruppo di clienti più giovani.
Non ci aspettiamo che il percorso seguito dal titolo possa essere diverso da quello di Unicredit, Intesa, Deutsche Bank e il resto delle banche italiane o europee. In questo momento, il Vecchio Continente è sfidato da una possibile recessione e da tassi in calo. Il mix è tossico per i bilanci delle banche. Mai come in questo caso, risulta fondamentale considerare quanti più fattori possibili e procedere con cautela.
Commento dell’esperto 🖊️
La quota di mercato di Mediobanca al momento in cui analizziamo il titolo ammonta a 11,66 Mld, con un rapporto prezzo utili di 9,25 punti ed un dividend yield del 7,65%. Con una crescita annua del titolo del 31,12%, Mediobanca si posiziona tra le azioni bancarie da dividendo più interessanti ed adocchiate dagli investitori (sia a breve termine che cassettisti, a lungo termine).
7. Hang Seng Bank
📱 ISIN & SIGLA: | HK0011000095 |
🏦 Dov’è quotata: | Hong Kong – 0011 |
⚡ Dove comprare: | Capital.com (vai qui) |
👍 Previsioni: | ⬆️ (6,2 su 10) |
Hang Seng Bank è una delle banche più importanti di Hong Kong e della Cina ed opera come big player sia nel settore del retail banking, sia invece come banca di investimenti. Un titolo che forse in molti non si aspettavano di trovare all’interno di questa guida, ma he abbiamo inserito per diversi motivi.
È un titolo relativamente poco volatile, di un gruppo che è ha una parte di interessi rilevante in una zona del pianeta dove si continua a crescere in doppia cifra e che ha investimenti importanti in molte imprese locali di grande spessore. Parliamo in ogni caso di una realtà che opera in uno dei territori da sempre considerati più forti e solidi di tutto il mondo, anche in confronto a superpotenze del calibro dell’America.
L’outlook di medio e lungo periodo è sicuramente ancora incerto, ma questo non vuol dire che non potremo investire con profitto tenendo una posizione che parta dal forte calo che il titolo ha avuto in seguito all’esplosione del 2020. La politica di Xi Jinping ha sicuramente danneggiato il tessuto finanziario ed economico cinese, al punto che nel 2024 l’economia cinese rimane ancora alla ricerca di una vera e propria ripresa. A lungo termine, però, è difficile giustificare una scommessa contro Pechino e le sue potenzialità.
Come investire in azioni bancarie?
Chi vuole investire sulle azioni bancarie oggi ha disposizione diversi canali per farlo. Dovremo scegliere un intermediario in grado di offrire accesso alle borse europee, italiane e mondiali. Ci sono diversi broker trading che possiamo utilizzare con queste caratteristiche, sia via CFD sia invece per chi vuole operare in modalità DMA. I sistemi per poter puntare su questo segmento sono quindi due:
- Trading CFD – ti permette di investire in azioni bancarie senza diventare possessore reale dell’azione, potendo speculare al rialzo (con posizioni di acquisto), o al ribasso (con posizioni di vendita allo scoperto. Questo sistema ti permette inoltre di avere zero commissioni sugli eseguiti (si applicano bassissimi spread), ma non potrai ricevere dividendi.
- Acquisto diretto sul mercato DMA – in questo caso compri l’azione reale e puoi beneficiare anche degli eventuali dividendi azionari (che come abbiamo avuto modo di sottolineare, per i titoli bancari risultano davvero molto interessanti. L’unica pecca resta l’impossibilità di puntare al ribasso e dovrai quindi conservare le tue azioni in portafoglio, sperando in una crescita del titolo.
Per entrambe le soluzioni, ecco come investire in azioni bancarie in 4 step:
- apri un account su un broker in evidenza (regolamentato ed efficiente), inserendo i tuoi nominativi e procedendo alla verifica dell’identità;
- inserisci un deposito iniziale: puoi investire su titoli del settore bancario anche a partire da appena 100 euro;
- individua le azioni sulle banche che ti interessano ed inizia a studiare il grafico in tempo reale, proposto a costo zero;
- attua la tua strategia di investimento, optando per l’acquisto di azioni reali, o tramite trading CFD.
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Dove comprare le migliori azioni Bancarie?
©TradingOnline.com ti consiglia l’uso delle migliori piattaforme trading, opportunamente testate e certificate dal nostro team, per acquistare le azioni bancarie online. Abbiamo l’imbarazzo della scelta per investire su questo specifico parco di titoli per quanto concerne gli intermediari da scegliere. Non tutti però possono offrire la stessa qualità, la stessa convenienza e gli stessi strumenti.
Per questo motivo, i nostri analisti hanno focalizzato l’attenzione – selezionando per te – solo operatori con reali licenze, con un ottimo conto demo (valido per effettuare test strategici sui titoli bancari di interesse), deposito minimo esiguo (davvero molto basso) ed assistenza sempre disponibile. Completano il tutto praticità d’uso e rapidità, aspetti che permettono anche ai principianti di puntare su questo segmento azionario.
Migliori broker per investire in azioni bancarie 👇
Investire in azioni bancarie in Banca e Posta
Banche e poste rimangono una soluzione che riteniamo essere di basso livello, per chi vuole fare trading in un settore di azioni sparpagliate ai quattro angoli del mondo. Il primo dei problemi di questo tipo di soluzioni sono sempre le commissioni, altissime sui titoli esteri e comunque importanti anche sul mercato italiano.
Commissioni che sarebbero comprensibili se avessimo poi a disposizione strumenti di alta qualità – o comunque migliori di quelli offerti dai broker specializzati. Invece purtroppo dovremo accontentarci di strumenti spesso vecchi, senza possibilità di organizzazione degli ordini e con limitate capacità di analisi. Questa via rimane, la peggiore che abbiamo effettivamente a disposizione per investire in questo tipo di titoli.
Azioni bancarie: previsioni
Il 2024 non si è aperto come un anno particolarmente favorevole per le banche europee e americane, segnate da una politica di tassi d’interesse che hanno già raggiunto l’apice e sono destinati a scendere. Il credit spread, cioè il tasso che le banche pagano sui depositi dei clienti e quello che ricevono quando prestano denaro, tende ad aumentare notevolmente quando i tassi aumentano e a scendere altrettanto notevolmente quando i tassi delle banche centrali scendono.
In questo momento è importante fare i conti con questo elemento, perché il credit spread è tutt’altro che un elemento secondario. Invece, le prospettive per le banche commerciali sono in netto miglioramento, dal momento che si prevede – secondo i massimi esperti – un record di emissioni obbligazionarie nei prossimi mesi. Fare previsioni sulle azioni bancarie resta tuttavia molto complesso. Per stimare possibili target price, gli analisti utilizzano una combinazione di analisi, focalizzandosi anche su:
- 🏷️ indicazioni derivanti dall’analisi tecnica, considerando quindi i dati erogati dai pattern e degli indicatori/oscillatori tecnici;
- 🏷️ analisi fondamentale: si basa essenzialmente sullo studio delle notizie più interessanti (che puoi leggere anche sui forum) e che possono influenzare in modo positivo, o negativo, l’andamento di un’azione bancaria;
- 🏷️ sentiment degli investitori: ti permette di capire se il titolo bancario sta vivendo un periodo di hype, se è sovrastimato, sottostimato, o se mostra un periodo prettamente stabile;
- 🏷️ opinioni degli investitori: se gli stessi sono fiduciosi, molto probabilmente decideranno di attuare una strategia di acquisto, che – a sua volta – contribuirà a far aumentare la domanda e quindi potenzialmente anche i prezzi;
- 🏷️ target price e valutazioni degli esperti: le grandi banche d’affari ed i professionisti del settore hanno solitamente molti più strumenti previsionali, per stimare target price e prezzi obiettivo.
Considerazione dell’esperto 💡
Gli investimenti sulle azioni bancarie possono essere accompagnati ad investimenti anti-ciclici, ovvero ad impegni di capitale su comparti e titoli che hanno correlazione inversa rispetto al ciclo economico. Parliamo di tutti quei beni e titoli finanziari che hanno un andamento positivo quando l’economia, per farla breve, va bene. L’oro può essere una buona alternativa, anche se secondo molti analisti, si starebbe affacciando anche Bitcoin come possibile bene rifugio, sebbene con rischi impliciti molto alti.
Investire in azioni bancarie conviene?
Capire se investire in azioni bancarie conviene o meno è un’attività ardua anche per i massi esperti del settore. Gli aspetti da tenere sotto controllo sono davvero tanti e se pensiamo alle decisioni dei governi sui tassi di interesse, è chiaro che la valutazione deve essere effettuata in modo continuativo, restando sempre aggiornati. A breve ci occuperemo di analizzare i fattori generalisti, ossia i pro ed i contro di puntare su questa singolare asset class azionaria.
Al tempo stesso, è evidente che oggi le cose stiano cambiando. La BCE ha già deciso di procedere con i primi tagli ai tassi d’interesse e la Federal Reserve ha annunciato pubblicamente di voler fare tre tagli ai tassi nel corso di quest’anno. Questo significa che i presupposti per investire in azioni bancarie sono cambiati, dal momento che le banche guadagnano di più quando i tassi d’interesse crescono. Dati che dovranno tuttavia essere valutati nel corso del tempo e tenuti sempre sotto osservazione.
🟢 Pro | 🔴 Contro |
🟢 Dividendi elevati e costanti: molte banche distribuiscono dividendi regolari, offrendo un flusso di reddito passivo per gli investitori. | 🔴 Sensibilità ai tassi di interesse: i profitti delle banche sono legati ai tassi d’interesse, che possono subire rapide variazioni. |
🟢 Posizione centrale nell’economia: le banche sono fondamentali per il sistema economico e garantiscono una domanda costante dei loro servizi. | 🔴 Rischio di crisi economiche: eventi come recessioni, o crisi finanziarie globali, possono colpire duramente il settore. |
🟢 Potenziale di crescita: con la digitalizzazione e l’espansione internazionale, molte banche innovano e aumentano la loro redditività. | 🔴 Rischio di crediti inesigibili: in periodi di difficoltà economica, le banche possono subire perdite a causa di mutui, o prestiti non pagati. |
🟢 Alta liquidità: le azioni bancarie sono molto scambiate nei mercati e questo permette agli investitori di comprare o vendere con facilità. | 🔴 Regolamentazione stringente: gli istituti finanziari sono sottoposti a normative severe che possono limitare la loro capacità di generare profitti. |
Indicazione dell’esperto sul segmento bancario 💡
La diversificazione è importantissima in qualunque congiuntura economica e in qualunque momento storico. Anche se i titoli del settore bancario dovessero mostrarsi molto solidi e presentare, tutti o quasi, delle ottime prospettive a livello presente e futuro, è sempre indicato non eccedere oltre il 20% del totale del nostro capitale investito.
Investire in azioni bancarie è rischioso?
Gli investimenti azionari sono sempre rischiosi, soprattutto rispetto a titoli storicamente più tranquilli, come le obbligazioni, soprattutto se sovrane e dotate di un buon ratinò. Sono rischiose anche le azioni bancarie, nonostante facciano riferimento a gruppi, come quelli che abbiamo individuato, storicamente solidi e con buone previsioni davanti.
Oltre ai rischi che abbiamo indicato, dovremo tenere conto anche di ulteriori rischi, che sono collegati alla natura di azioni di questo tipo di investimenti:
- 🆘 Rischio di cambio – Per chi opera su titoli che sono denominati in valuta straniera. Nel caso in cui l’Euro dovesse apprezzarsi nei confronti del dollaro, ci troveremmo a fare i conti con una perdita complessiva del valore del nostro investimento, se fatto su azioni USA. Questo rischio può essere contenuto con operazioni di hedging sul Forex, anche tramite le stesse piattaforme che abbiamo scelto per l’investimento in azioni.
- 🆘 Rischio ciclico – Anche le banche rispondono ai cicli economici e come abbiamo visto poco sopra, sono molto reattive nei confronti del cambio di trend a livello macro e microeconomico globale. Dovremo pertanto tenere conto di questi fattori e tutelarci, ricorrendo a strumenti quali la diversificazione, per ridurre l’impatto di eventuali crisi.
Considerazioni finali
Le azioni bancarie potrebbero regalare grandi soddisfazioni a chi le inserisce correttamente all’interno del proprio portafoglio di investimento e rimangono uno dei comparti più studiati da esperti ed analisti. Tenendo però conto del fatto che in momenti così turbolenti per le economie mondiali, il rischio incorporato in questo tipo i titoli non può che essere considerato con maggiore riguardo rispetto ad un tempo.
Anche quando investiamo in colossi come quelli citati nella nostra guida, rimane assolutamente necessario valutare caso per caso e tenere conto dei rischi, senza infatuarsi di titoli soltanto perché ben capitalizzati o con una ottima performance alle spalle. In conclusione, possiamo però affermare che il comparto bancario continua ad essere apprezzatissimo da investitori su diversi mercati, proprio perché duttile, variegato e ricco di potenziali soddisfazioni. Con i titoli che abbiamo scelto – e seguendo le indicazioni per le analisi di breve e lungo periodo, puoi valutare ed attuare la tua strategia.
FAQ
Dulcis in fundo, ecco le domande frequenti poste dai curiosi, lettori della nostra testate ed investitori sulle azioni bancarie.
Conviene investire oggi sulle azioni bancarie?
Oggi l’ambiente di tassi d’interesse in calo suggerisce di evitare le banche retail, concentrando piuttosto gli investimenti sulle banche d’affari, pur considerando i rischi associati al mondo degli investimenti.
Ci sono alternative alle azioni per chi vuole investire sulle azioni bancarie?
Tutte le azioni bancarie che abbiamo segnalato nella nostra guida sono parte dei relativi indici, presso le borse nelle quali sono quotate. In alternativa si possono scegliere prodotti a paniere, come possono essere gli ETF oppure i CopyPortfolios, che permettono di investire in portafogli di azioni selezionate, anche sul settore.
Che cosa sono le azioni bancarie?
Così come molte altre società, anche le banche possono quotarsi in Borsa ed emettere azioni bancarie. Nel nostro approfondimento trovi l’elenco delle potenziali migliori azioni bancarie italiane ed estere, selezionate manualmente dagli esperti del segmento finance e banking.
Guide Azioni
Comprare azioni Beyond Meat: Conviene oggi? Analisi e Previsioni
Come comprare azioni Beyond Meat? Scopriamo come investire oggi sul titolo e se conviene ancora farlo oggi.
Le azioni Beyond Meat permettono agli investitori di esporsi a una società che sta cercando di avere un forte impatto positivo sulla sostenibilità della filiera alimentare, ma che sta anche avendo forti difficoltà economiche. Il titolo è stato per molto tempo sulle montagne russe, con una volatilità molto alta anche per le caratteristiche di una società quotata sul Nasdaq. Con l’aumento del tasso di inflazione e dei tassi di interesse delle banche centrali, ora la società lotta per la sopravvivenza.
Beyond Meat ($BYND) ha un ambizioso progetto: rimpiazzare gradualmente i piatti tipici preparati a base di carne, con ingredienti 100% vegetali. Un progetto che corre su due binari: quello della sostenibilità ambientale, su cui non c’è nulla da dire, e quello della sostenibilità economica su cui invece si manifestano gravi problemi a breve e lungo termine.
Investire in Beyond Meat
In questa guida, aggiornata a giugno 2024, faremo il punto della situazione sulle azioni Beyond Meat e avremo modo di spiegare quali siano i vantaggi e svantaggi di investire su questa società. Lo faremo spiegando anche come investire sul titolo e quali siano le migliori piattaforme con cui farlo.
Caratteristiche azioni Beyond Meat:
📱ISIN & Sigla: | US08862E1091 : BYND |
🏦Dov’è quotata Beyond Meat: | NASDAQ 🇺🇸 |
💰Capitalizzazione: | $307,76 milioni circa |
👍Conviene comprare oggi: | Sfavorevole sul breve periodo. Incertezza sul lungo. |
📈Target price medio BYND: | 6.00$ |
Broker consigliati: | FP Markets / Capital.com / eToro / Skilling |
👍Conviene acquistare azioni Beyond Meat oggi?
Beyond Meat non sta più mostrando il suo tasso di crescita iniziale, i debiti della società sono tanti e i bilanci continuano a essere in perdita. In questo momento è difficile trovare delle ragioni di ottimismo, soprattutto visto il contesto macroeconomico poco favorevole. I tassi di interesse sono alti e l’inflazione riduce il reddito disponibile dei consumatori, rendendo difficile ampliare il mercato per dei prodotti piuttosto costosi come quelli di Beyond Meat.
Sembra anche che la società stia patendo la presenza sempre più forte sul mercato della concorrenza, viste società come The Tattoed Chef che stanno minacciando la leadership di Beyond Meat. Malgrado il 2024 sia stato segnato da un rally di tutti i mercati, incluse le società small-cap -soprattutto negli USA-, il titolo continua a perdere quota: come stiamo indicando ormai da più di due anni, la società sembra aver perso la sua capacità di splendere.
Le azioni di Beyond Meat hanno perso oltre il 97% del loro valore rispetto al loro massimo storico. L’azienda non sembra in grado di generare profitti e al tempo stesso non riesce a trovare delle prospettive di crescita credibili sul lungo termine. Mettendo insieme le due cose, gli investitori fanno bene a chiedersi quanto ancora questa situazione possa continuare prima che l’azienda debba dichiarare bancarotta. Ora vendere nuove azioni e raccogliere capitali non è più facile come nel periodo di tassi centrali azzerati, così come non è affatto semplice convincere gli investitori che questa società sia un buon investimento.
🏦Dove comprare azioni Beyond Meat
FP Markets – Visita la piattaforma;
eToro – Visita la piattaforma;
Capital.com – Visita la piattaforma;
Skilling – Visita la piattaforma;
Trade.com – Visita la piattaforma;
Bitpanda – Visita la piattaforma;
Avatrade – Visita la piattaforma.
Con le azioni Beyond Meat non siamo davanti ad un titolo ad alta capitalizzazione e neanche ad uno dei più importanti, finanziariamente, del NASDAQ. Tuttavia la novità di cui quest’azienda si fa portatrice rende molto allettante il titolo, soprattutto tra chi vuole investire su aziende che puntano sull’innovazione.
Possiamo scegliere anche in questo caso tra broker in CFD, che offrono i contratti per differenza, oppure di rivolgerci a chi propone un accesso diretto al mercato, con acquisto del titolo senza contratti di intermediazione.
In aggiunta, anche le Banche tradizionali e Poste possono fare da tramite per l’acquisto di azioni Beyond Meat, dato che offrono ai propri clienti accesso al mercato del NASDAQ, che rimane tra i più popolari a livello mondiale anche per i piccoli risparmiatori italiani.
- Investire sulle azioni Beyond Meat
La scelta più classica per chi vuole comprare azioni di una società, incluse quelle di Beyond Meat, è quella di comprare il titolo vero e proprio. In questo caso, oggi ci sono diversi intermediari online che offrono bassi costi di intermediazione -talvolta addirittura zero- e permettono di operare in totale autonomia mantenendo pieno controllo del proprio investimento.
Le migliori piattaforme autorizzate Consob per acquistare azioni Beyond Meat sono:
- FP Markets – Visita la piattaforma;
- eToro – Visita la piattaforma;
- Capital.com – Visita la piattaforma;
- Skilling – Visita la piattaforma.
Tutti e tre questi servizi offrono la possibilità di comprare azioni reali con costi minimi, ma nel caso di Beyond Meat permettono addirittura di investire con zero commissioni. Per contro, passare attraverso canali come le banche tradizionali o i promotori finanziari genera facilmente costi di 15-20€ per l’acquisto e altrettanti per la vendita di un pacchetto azionario anche piccolo.
Leggi anche: Guida al trading in DMA
- Comprare azioni Beyond Meat con i broker trading online CFD
I broker che offrono trading in CFD, ovvero la negoziazione di strumenti derivati, permettono di investire anche sulle azioni di Beyond Meat. In questo specifico caso andremo ad acquistare dei contratti, che replicano il prezzo delle azioni, modificato soltanto da un piccolo differenziale, che consiste nelle commissioni del broker.
Questo tipo di contratti è molto popolare anche tra i piccoli investitori, perché permette di ricorrere a strumenti che gli altri canali non possono offrire. Con la leva finanziaria ad esempio possiamo moltiplicare l’andamento del nostro investimento fino a x5 – così da limiti ESMA – e anche puntare al ribasso con la vendita allo scoperto, strumento che, come vedremo, si rivelerà molto utile per questo specifico titolo.
I broker che possono offrire questo tipo di soluzione sono diversi, noi abbiamo selezionato i migliori:
- Capital.com – Visita la piattaforma
- FP Markets – Visita la piattaforma
- eToro – Visita la piattaforma
- Skilling – Visita la piattaforma
Scegliere di investire sulle azioni Beyond Meat tramite i CFD può essere la scelta giusta per i piccoli risparmiatori che vogliono avere a disposizione strumenti avanzati, soprattutto in previsione (è qui il consenso – come vedremo) di un calo del prezzo del titolo.
- Comprare azioni Beyond Meat in banca o alle poste
Banche e poste permettono di investire anche su titoli stranieri – e quindi anche in titoli Beyond Meat. Si tratta dei canali classici per fare trading e investimenti di lungo periodo, quelli che erano utilizzati dai nostri padri fino a qualche tempo fa. Esistono ancora? Certo che sì, anche se rispetto ai broker specializzati che abbiamo descritto poco sopra, hanno sicuramente perso terreno.
Le piattaforme di trading proposte da questo tipo di intermediari non sono, purtroppo, sempre all’altezza e non offrono strumenti di analisi avanzata, sia sul breve che sul medio periodo. Allo stesso modo va sottolineata l’assenza di listini completi, almeno sulle azioni più importanti del momento.
Discorso problematico anche quello delle commissioni: soprattutto sui mercati esteri e extra-europei come il NASDAQ – e quindi sulle azioni Beyond Meat – i costi sono purtroppo molto alti e possono facilmente superare anche i 30 euro per singola operazione. Costi molto alti, che impattano soprattutto sui piccoli e medi investitori.
Ci sono dei gruppi che, anche grazie alla concorrenza dei nuovi arrivati, offrono oggi delle condizioni accettabili:
- FinecoBank
- ING
- Unicredit
- Poste Italiane
La situazione rimane comunque, almeno per il momento, poco conveniente. Rimane pertanto consigliato, almeno dai nostri esperti, scegliere degli intermediari che offrano costi di intermediazione più bassi e piattaforme più semplici da utilizzare.
⚡Come comprare azioni Beyond Meat
Comprare azioni Beyond Meat non è difficile, soprattutto considerando che si tratta di un titolo quotato sul Nasdaq. Tuttavia è importante ricordare i concetti essenziali per la scelta di un buon intermediario: in primo luogo l’autorizzazione Consob, le commissioni e la facilità di utilizzo della piattaforma.
Come comprare azioni Beyond Meat online
Tempo necessario: 10 minuti
1. Scegliere un intermediario affidabile
Il primo step è quello di scegliere un buon broker con cui comprare le azioni. Il nostro consiglio è quello di utilizzare eToro, per approfittare del fatto che non si pagano commissioni di alcun genere sulle azioni Beyond Meat.
2. Eseguire il deposito
Prima di poter investire, dobbiamo aggiungere sul nostro conto di trading i fondi che vogliamo investire su Beyond Meat. Ogni piattaforma prevede i suoi metodi di deposito: nel caso di eToro è possibile depositare tramite bonifico bancario, PayPal, carta di credito e di debito. Il deposito minimo è attualmente fissato a 50€, ma ogni broker ne prevede uno diverso.
3. Cercare le azioni Beyond Meat
Una volta che i fondi sono stati aggiunti sul nostro account, sulla piattaforma possiamo cercare le azioni Beyond Meat. Alcune piattaforme permettono di farlo attraverso un menu con cui navigare tra i vari strumenti finanziari, mentre altre -come nel caso di eToro- hanno una barra di ricerca in cui potremo digitare direttamente il nome dello strumento che ci interessa.
4. Acquistare il titolo
Anche in questo caso possono esserci leggere differenze tra una piattaforma e l’altra. Di solito c’è un pulsante “Acquista” o “Buy”, mentre nel caso di eToro troveremo un pulsante “Investi“. Cliccandoci potremo accedere alla schermata di conferma dell’ordine, dove potremo anche scegliere la quantità di azioni da comprare.
Fornitura:
- 100€ per il deposito minimo
Strumenti:
- Computer o smartphone, connessione a internet, documenti d'identità
Dove conviene investire in Beyond Meat? Confronto piattaforme
Caratteristiche | Broker CFD | Broker DMA | Banca e Posta |
---|---|---|---|
Commissioni: | Spread variabili e 0 commissioni fisse | Spread fissi + variabili (con eToro zero costi di carico) | Commissioni di transazione e sul totale investito |
Investimento minimo: | 1 azione | 100€ | Variabile (almeno 1.000 euro) |
Analisi tecnica: | Disponibile | Disponibile | Disponibile sulle piattaforme trading professionali |
Investire al ribasso: | Disponibile | Non disponibile | Non Disponibile |
Conto demo: | Disponibile | Disponibile | Non Disponibile |
Formazione: | Disponibile | Disponibile | Disponibile su FinecoBank |
Script intelligenti: | Sono disponibili EA su Metatrader. | Non disponibile | Non disponibile |
Leva finanziaria: | Fino a 1:5 | Non Disponibile | Non Disponibile |
Approfondimenti: | Migliori broker CFD | Migliori broker DMA | N.d. |
📊Previsioni azioni Beyond Meat 2025
Indubbiamente Beyond Meat è una delle aziende leader quando si parla di carne alternativa. Gli investitori, in molte occasioni, hanno puntato il loro sguardo sull’andamento di questo titolo. Per il 2025, ad ogni modo, sono diversi gli aspetti che è necessario prendere in considerazione, per capire se sia realmente vantaggioso investire su questo titolo. Prima di tutto è necessario dare uno sguardo alla crescente consapevolezza ambientale. Ma non solo: la domanda di prodotti sostenibili può fornire un importante impulso ai ricavi dell’azienda.
È importante ricordare, inoltre, che Beyond Meat investe molto sull’innovazione, in modo da migliorare in modo costate i propri prodotti e ampliare il più possibile il portafoglio. Questa politica contribuisce ad ampliare notevolmente il bacino dei potenziali consumatori. La concorrenza, ad ogni modo, si sta diventando sempre più forte: sul mercato si affacciano dei colossi e stanno arrivando nuovi attori.
A pesare sul futuro del titolo ci sono anche le incertezze economiche globali, che potrebbero avere un impatto negativo sulla capacità di spesa dei consumatori. Questo è il motivo per il quale gli analisti finanziari consigliano di tenere sotto controllo i report trimestrali dell’azienda, le strategie che sta adottando per espandere i prodotti. Fatte queste premesse il 2025 potrebbe dimostrarsi un periodo molto interessante per l’azienda, ma è necessario tenere sotto controllo i costi.
- REVISIONI DI LUNGO PERIODO (2025-2030)
Nei nostri ultimi aggiornamenti sulle previsioni di Beyond Meat avevamo voluto essere possibilisti e lasciare alla società il beneficio del dubbio, ma ora ci sentiamo di essere più decisi con il nostro giudizio. Allo stato attuale delle cose, le prospettive di medio-lungo termine per Beyond Meat sono estremamente negative. La società rischia di collassare sotto il peso dei suoi debiti e l’unico modo per evitarlo sarebbe tornare a emettere ancora una volta nuove azioni, diluendo di nuovo le quote di proprietà degli azionisti.
Il tasso di crescita è ormai diventato negativo, e i margini continuano a essere così bassi da vendere i prodotti quasi a prezzo di costo. Nel frattempo i punti vendita stanno diminuendo, così come l’interesse del mercato. Riteniamo che entro il 2030 le azioni Beyond Meat varranno meno di 2$ ciascuna e che ci sia addirittura un’alta probabilità di raggiungere la bancarotta prima di quel momento.
Azioni Beyond Meat Target Price
Riportiamo i tre diversi target price, ovvero quello medio, quello alto e quello basso intorno ai quali si è concretizzato il maggior consenso da parte degli analisti.
I target price degli analisti sono ora tutti molto più bassi rispetto a un anno fa, dimostrando ancora una volta che questo tipo di indicazione è poco affidabile. Gli analisti tendono ad alzare le attese quando i mercati sono in crescita e ad abbassarli quando i mercati sono in discesa. Alla fine del 2020, si parlava di target price superiori a 200$ e alla fine del 2021 si era scesi intorno a 100-140$. Ora che il titolo ha perso il 90% rispetto ai massimi, si parla completamente di altre cifre.
Più pessimista | Mediana | Più ottimista |
---|---|---|
3 USD | 6 USD | 9 USD |
La forbice è, come già detto, importante, ma apre a spiragli interessanti per chi vorrà giovarsi anche della vendita allo scoperto, strumento che viene offerto dai migliori broker CFD a costi molto contenuti (e speculari rispetto all’investimento classico).
🏦Analisi fondamentale azioni Beyond Meat
L’analisi fondamentale è invece strumento molto utile per chi vuole fare trading sulle azioni Beyond Meat con un respiro decisamente più ampio, ovvero puntando al lungo periodo piuttosto che al breve. Qui svolgeremo, per conto dei nostri lettori, un’analisi fondamentale introduttiva, rimandando poi agli approfondimenti utili per compierne una completa – utile per indirizzare i nostri investimenti.
Analisi concorrenza Beyond Meat
A Beyond Meat va sicuramente riconosciuto il merito di aver per prima proposto sul mercato prodotti vegetali alternativi alla carne, puntando sul gusto e sulla soddisfazione del cliente. La società è poi però finita al centro di diverse inchieste giornalistiche sulla scarsa qualità del prodotto, con impianti spesso in condizioni non ideali per trattare generi alimentari.
Ci sono anche state forti critiche riguardo alla quantità di sale presente nei prodotti di Beyond Meat, dovuta alle scarse proprietà di sapore delle materie prime impiegate. Questo significa che la società è piuttosto esposta alle minacce dei competitor.
Il primo competitor di Beyond Meat, seppur ancora non quotato, è Impossible Foods, che lavora ormai da tempo – con discreto successo – alla replica per quanto possibile vicina a diversi tagli di carne. Non è possibile conoscere ad oggi gli introiti di Impossible Foods, ma i più preparative settore parlano di una revenue che è circa del 50% quella di Beyond Meat.
Un concorrente invece scomparso è The Tattoed Chef, società che nel 2020 e nel 2021 era stata profittevole. L’azienda si è quotata in Borsa, ha fatto sognare gli investitori con un rialzo di oltre il 160% post-IPO, e alla fine ha dichiarato bancarotta a giugno del 2023: il segno di come anche le migliori aziende non riescano a trovare successo nel mondo dei prodotti plant-based.
Nel settore hanno anche iniziato a muoversi aziende classiche. Kelloggs, leader dei cereali, ha avviato diverse joint venture per realizzare prodotti basati appunto sui cereali e che siano in grado di replicare i più popolari prodotti a base di carne.
Il vero problema per queste società potrebbe però arrivare dai prodotti sostitutivi, in particolar modo dalla carne di laboratorio. Produrre carne in laboratorio elimina i problemi etici e morali della carne tradizionale, ma al contempo offre un profilo nutrizionale nettamente superiore a quello delle alternative plant-based.
Beyond Meat: prospettive di crescita
Le prospettive di crescita sono il punto più critico in questo momento per Beyond Meat. Con la riduzione della forza lavoro sarà più difficile riuscire a espandere l’azienda, ma molti spunti interessanti rimangono. Un esempio è il fatto che la Beyond Steak possa effettivamente sorprendere con i suoi numeri di vendite, anche se in questo momento ci sembra ancora troppo presto per parlare. Indubbiamente il lancio di nuovi prodotti rimane un punto cruciale per l’aumento del fatturato.
Il problema è che ogni prodotto, a modo suo, richiede investimenti in ricerca e sviluppo oltre che una linea di produzione. Se vengono presentati nuovi prodotti ma questi finiscono solo per aumentare il fatturato senza migliorare i margini, per Beyond Meat si prospetta solo un ritmo ancora più alto a cui bruciare cassa. Questo è ciò che è successo, ad esempio, nella storia della collaborazione con Pepsi fino a qui: il Jerky di Beyond Meat (surrogato vegetale del manzo essiccato) vende bene ma ha causato perdite operative fino a questo momento.
In un momento di tassi di interesse in rialzo è essenziale che prima di tutto vengano tappate le falle nel bilancio. Beyond Meat ha messo la crescita davanti alla redditività per troppo tempo, e ora la sopravvivenza stessa della società nel medio termine è minacciata da queste decisioni.
Beyond Meat: Business Model
Il business model di Beyond Meat è molto lineare. Questa impresa può essere considerata come le omologhe che lavorano nel settore delle carni, sebbene ci siano dei processi diversi nella realizzazione del prodotto.
- Ricerca e sviluppo per il sensoriale
L’obiettivo di Beyond Meat è chiaro: rimpiazzare la carne con prodotti a base vegetale, senza che il consumatore finale possa in alcun modo accorgersi della differenza. La ricerca e lo sviluppo di Beyond Meat sono concentrate proprio nella realizzazione di prodotti sempre più affini alla carne vera.
- Distribuzione
Per la distribuzione dei suoi prodotti, Beyond Meat si affida a diversi gruppi esterni. Whole Foods è probabilmente il primo (sebbene l’azienda non diffonda dati in questo senso), ma rimane il fatto che il gruppo, almeno per il momento, si affida a pochi rivenditori, che sono però in linea con la sua mission principale, ovvero quella di un cibo maggiormente ricercato e soprattutto sostenibile.
- Costi premium, ma da abbassare
Ad oggi i prodotti di Beyond Meat hanno un prezzo premium, soprattutto negli USA, dove la carne è venduta a prezzi mediamente più bassi che in Europa. Da un alto è sicuramente una scelta di collocamento del prodotto, dall’altro l’evidente risultato di processi di produzione ancora relativamente costosi. La ricerca e lo sviluppo di Beyond Meat puntano anche su questo aspetto – ovvero sull’ottimizzare i processi produttivi e abbattere i costi. Per essere davvero competitivi, anche per i budget delle famiglie, con la carne classica.
Beyond Meat: management
A capo di Beyond Meat c’è ancora il fondatore Ethan Brown. L’azienda, nata come start up, fu finanziata all’inizio da Kleiner Perkins, Bill Gates, Tyson Foods (che oggi è curiosamente tra le principali concorrenti) e Biz Stone.
Per quando riguarda la capacità del management, c’è sicuramente da sottolineare che Brown ha ancora da dimostrare di essere all’altezza di una grandissima azienda, pur avendo dato in passato ampia riprova di essere capace di entusiasmare i mercati, creare interessare intorno alla sua azienda e attirare nuovi investitori. Qualcosa che sicuramente non è da poco.
Per quanto riguarda la gestione aziendale, per ora non sembra che ci siano dubbi che debba essere Ethan Brown a continuare alla guida dell’azienda. Sarà il tempo a dimostrare la tempra di Brown.
💰Valore azioni BYND: quotazione in tempo reale
Di seguito riportiamo il prezzo in tempo reale delle azioni Beyond Meat, con dati forniti da TradingView.
Azioni Beyond Meat: approfondimenti e consigli utili
Abbiamo affrontato insieme analisi tecnica e analisi fondamentale sul titolo Beyond Meat. Tuttavia, ci sono ulteriori consigli che riteniamo possano essere utili per chi vuole decidere intelligentemente se investire o meno in questo titolo.
Azioni Beyond Meat: vendere o tenere?
A nostro avviso in questo momento ci sono i presupposti per vendere le azioni di Beyond Meat. Il nostro non è un consiglio né una consulenza finanziaria, ma esclusivamente un’opinione personale degli analisti di TradingOnline.com®. Questo è il risultato di una società che sta avendo forti problemi di crescita, redditività ed equilibrio patrimoniale.
Beyond Meat ha un indebitamento estremamente alto, che la società può affrontare soltanto continuando a diluire le sue azioni. Considerati i dati di bilancio, non ci sono nemmeno i presupposti per poter pensare di emettere obbligazioni per raccogliere capitali senza concedere agli investitori dei tassi di rendimento estremamente elevati. L’azienda ha puntato su una crescita che non c’è stata, espandendo eccessivamente le sue operazioni e i suoi debiti.
Non saremmo sorpresi se Beyond Meat si ritrovasse a dichiarare bancarotta entro i prossimi 5 anni. E a lungo termine è quasi inevitabile che la carne coltivata in laboratorio diventi un’alternativa più popolare alla carne tradizionale rispetto ai prodotti a base vegetale, cancellando ogni vantaggio competitivo su cui Beyond Meat aveva inizialmente cercato di basare la sua crescita.
Azioni Beyond Meat Lotto Minimo
Le azioni Beyond Meat non hanno un prezzo molto elevato, ma può essere comunque comodo ricorrere agli investimenti frazionali che vengono garantiti dai broker online di azioni più moderni. Nel caso specifico riportiamo l’offerta di eToro (vai qui per le azioni a zero commissioni), che permette di investire sul titolo con un deposito minimo di appena 100€.
Per quanto concerne invece Capital.com (qui per il conto demo gratuito), il minimo di investimento è una sola azione. Con questi broker potremo dunque investire anche somme minime sul titolo, cosa che non è purtroppo sempre garantita da banche e altri intermediari di vecchio stampo.
Le azioni Beyond Meat sono rischiose?
Tutte le azioni sono rischiose, così come è rischioso qualunque tipo di investimento, finanziario o meno. Le azioni Beyond Meat non fanno eccezione. Piuttosto che illudersi di poter trovare titoli a rischio zero, è sicuramente più intelligente tenere conto della rischiosità insita nel titolo e muoversi di conseguenza.
Beyond Meat è un titolo particolarmente volatile. Il futuro dell’azienda rappresenta oggi il rischio principale, anche sul breve e brevissimo periodo. In aggiunta ad un prezzo che, almeno per il momento, non sembrerebbe giustificato dai dati fondamentali dell’azienda.
La concorrenza, che cresce e che oggi è costituita anche da alcuni tra i più grandi gruppi del food è ulteriore motivo di rischio per chi investe sul medio e lungo periodo su questa azienda. Per riassumere il nostro punto di vista, oggi Beyond Meat è una scommessa, molto più del periodo in cui, ancora vicino temporalmente, decise di quotarsi in borsa.
È questo poi il rischio di ogni titolo trendy, ovvero che dietro il prezzo ci sia entusiasmo non giustificato, che porti ad una bolla sempre pronta ad esplodere. Invitiamo dunque tutti i nostri lettori alla massima possibile prudenza sulle posizioni.
🤔Azioni Beyond Meat: Opinioni e recensioni
Chiudiamo raccogliendo anche altri centri informativi che possono essere utili per chi vuole investire in Beyond Meat. In aggiunta, segnaleremo le nostre opinioni riassuntive sul titolo, maturate a maggioranza all’interno della nostra redazione.
Azioni Beyond Meat forum di discussione migliori
Abbiamo individuato tre forum di discussione che sono ideali per chi vuole seguire in tempo reale il sentiment di mercato sulle azioni Beyond Meat e soprattutto scambiarsi idee con altri trader che puntano al titolo, o che magari lo hanno già in portafoglio.
- Stockaholics
È in inglese, ma è uno dei migliori forum mondiali per chi vuole occuparsi di azioni. Si occupa molto, il forum, anche di azioni americane e dunque non mancano discussioni, talvolta molto accese, su come investire sul titolo. Un ottimo forum da seguire, soprattutto per chi investe in azioni USA.
- FinanzaOnline
Forse il miglior forum italiano che si occupa di finanza e di investimenti e sicuramente il più attivo sulle azioni straniere. Anche questo è un forum che andrebbe seguito a prescindere. Il fatto che le azioni Beyond Meat siano seguite da diversi utenti (che le discutono pubblicamente) è un ulteriore incentivo ad iscriversi.
- Investing.com
La sezione Chat e Forum di Investing.com è un altro ottimo hub di discussioni intorno ai titoli Beyond Meat. Quando visitiamo questo sito, non limitiamoci a quanto viene offerto in termini di quotazioni. C’è molto di più che questo sito offre, soprattutto per chi vuole discutere apertamente dei propri investimenti.
Investire in azioni Beyond Meat: La nostra opinione
Le azioni Beyond Meat sono interessanti perché oggi abbiamo tutti accesso alla vendita allo scoperto. Ci accodiamo anche noi al consenso dei principali analisti e riteniamo che il titolo, almeno nel breve periodo, dovrebbe perdere valore.
La grande scommessa, per chi investe in Beyond Meat, è però sul lungo periodo. Il gruppo sembrerebbe, per gli osservatori meno attenti, aver esaurito la sua spinta propulsiva, almeno in borsa.
Tuttavia esistono ancora enormi mercati da conquistare per il gruppo e un allargamento del management potrebbe spingere proprio verso il raggiungimento di questi risultati. Per noi rimane uno dei titoli da tenere sotto controllo, anche nell’ottica di un investimento futuro, magari approfittando dei prezzi bassi che il titolo potrebbe raggiungere di qui a poco.
Se l’outlook degli esperti è negativo, noi siamo più possibilisti almeno sul lungo periodo. Beyond Meat ha tanto know how, che pone l’azienda ancora in condizioni di assoluto vantaggio rispetto a tanti competitor. Una posizione, questa, che per le aziende può valere molto di più di una quota di mercato importante. Nicchia? Vero. Ma è anche vero che per la categoria di prodotti commercializzati da Beyond Meat l’attenzione del pubblico non può che crescere. Con buona pace dei detrattori.
Conclusioni
Le azioni Beyond Meat sono stati sulla cresta dell’onda, o sarebbe meglio dire sulla cresta dell’hype per diversi mesi. Oggi sono tornate ad essere un titolo normale, di quelli da considerare come azioni potenzialmente da cassettista. Da dimenticare dunque, almeno per il momento, quell’aura start up della quale il gruppo ancora godeva.
Le sfide per il gruppo Beyond Meat sono tante e complicate, ma questo non vuol dire assolutamente che non ci saranno spazi di crescita per il futuro.
Rimarrà pertanto un titolo da seguire attentamente, sul quale magari investire sul breve periodo ricorrendo a quanto viene offerto dai broker CFD tramite vendita allo scoperto. Uno strumento ingiustamente ritenuto speculativo (e dunque turpe, almeno secondo la stampa non specializzata), ma che invece potrebbe offrire molto anche ai piccoli risparmiatori.
FAQ Azioni Beyond Meat: domande e risposte popolari
Conviene investire in azioni Beyond Meat?
Sul breve periodo indicatori tecnici e altri tipi di strumenti puntano ad un ribasso delle azioni BYND. Tuttavia con la vendita allo scoperto potrebbe comunque essere conveniente investirci.
Quanto costano le azioni Beyond Meat Ora?
Negli ultimi periodi il prezzo delle azioni Beyond Meat si è aggirato intorno ai 5$.
Come comprare le azioni Beyond Meat?
Dove acquistare le azioni Beyond Meat?
I migliori broker ad offrire queste azioni sono Capital.com e eToro, broker che permettono di investire a costi molto bassi, con grandi piattaforme e con listini di complemento molto forniti.
Qual è il target price delle azioni Beyond Meat?
Il target price delle azioni Beyond Meat è 5.83 USD per il consenso medio, con oltre 20 analisti istituzionali che hanno espresso la loro opinione in materia.
Quali sono le previsioni sul titolo Beyond Meat?
Il consenso è verso un ribasso di breve periodo. Tuttavia regna l’incertezza (con qualche speranza) sul medio e lungo periodo.
È rischioso fare trading sulle azioni Beyond Meat?
Ogni tipo di investimento è rischioso. Tuttavia si possono prendere delle contromisure per modulare tale rischio, come la diversificazione, ovvero scegliendo da diversi titoli messi a disposizione dai migliori broker trading.
Guide Azioni
Azioni anti inflazione: Miglior portafoglio NO-INFLAZIONE!
Quali sono le migliori azioni su cui puntare in caso di inflazione? Ecco il miglior portafoglio di azioni anti inflazione del 2025.
Alcune azioni anti inflazione sono in grado di performare meglio nei periodi di alta inflazione. Finalmente l’ondata di inflazione che ha seguito la pandemia è passata, e ormai tanto in Europa quanto negli Stati Uniti si è aperto un 2024 segnato da una pressione sui prezzi molto contenuta. Nonostante ciò, è comunque importante sapere come gestire un portafoglio in base all’inflazione.
Ci sono società che riescono facilmente a mantenere i loro margini quando il denaro si svaluta, altre soffrono di più questa situazione. Il settore, il posizionamento di mercato e l’elasticità della domanda sono alcuni dei fattori più importanti da tenere in considerazione. Malgrado non tutte le azioni anti inflazione reggano bene i periodi inflattivi, quando questi si presentano non è il caso di liquidare il portafoglio. Mantenere la liquidità sul conto significa necessariamente lasciare che il denaro si svaluti, mentre investendolo con consapevolezza si può arginare il problema.
Attenzione a non essere in ritardo nel gestire le proprie entrate sul mercato delle azioni anti inflazione. Oggi non è più il momento di orientare un portafoglio verso la protezione dall’inflazione. I prezzi ormai non stanno più aumentando con la velocità di prima, e addirittura le principali banche centrali sono pronte ad affrontare la decisione di abbassare i tassi d’interesse.
Azioni anti inflazione – Riassunto:
💰 Proteggono davvero | Sì |
🔥 Rischio | Medio |
💎 Ritorno potenziale | Alto |
📈 Migliori broker | FP Markets // Capital.com // eToro |
💡 Settori migliori | Commodities, SaaS, immobiliare |
🧐 Settori peggiori | Industriali, abbigliamento, trasporti |
📊 Migliori da comprare | Vedi l’elenco |
Cos’è l’inflazione?
L’inflazione è definita come la svalutazione del denaro che porta i prezzi dei beni ad aumentare nel corso del tempo. Ci sono diverse teorie economiche che tentano di spiegare l’inflazione: la loro radice comune è che sia dovuta a un aumento della liquidità in circolazione, che cresce più rapidamente rispetto all’offerta di prodotti e servizi.
Le banche centrali hanno il compito di mantenere l’inflazione all’interno del loro range desiderato. La maggior parte delle banche centrali delle economie avanzate ha una politica basata su target di inflazione del 2-3% annuo. Un’inflazione lieve è importante per favorire i consumi e di conseguenza l’occupazione, ma non deve essere esagerato per non causare un tracollo dell’economia.
Quando la pandemia ha bloccato l’economia di gran parte del mondo, le banche centrali hanno dovuto stampare molto denaro per aiutare le aziende e le famiglie ad attraversare quel periodo difficile. Più denaro in circolo e meno produzione dovuta alle restrizioni e alle difficoltà logistiche hanno causato l’attuale tasso di inflazione molto elevato.
Misure anti inflazione
Migliori azioni anti inflazione
Gli analisti di TradingOnline.com® sono sempre attivi nella ricerca di titoli che possono performare bene in diversi contesti macroeconomici. In uno scenario segnato da inflazione elevata, è importante tenere conto soprattutto di quanto l’azienda possa controllare i suoi costi di produzione e i suoi ricavi.
Nel caso di una società tech, ad esempio, i costi di produzione non sono molto segnati dall’inflazione. Principalmente queste aziende hanno costi legati agli stipendi, che però si adattano lentamente all’aumento del costo della vita; dall’altra parte, possono aumentare i prezzi come i consumatori si aspettano che accada quando l’inflazione è in aumento.
Dall’altra parte, le aziende manifatturiere devono far fronte all’aumento dei prezzi delle materie prime e dei semilavorati. Si trovano costrette a scegliere se trasferire questi maggiori costi sui clienti, alzando i prezzi e rinunciando a parte della domanda, oppure mantenere i prezzi fissi e sacrificare i margini.
Come insegna anche Warren Buffett, poi, i business migliori in periodo di inflazione sono quelli che si basano sugli attivi fissi. Nel caso di un REIT che investe in immobili da mettere in affitto negli Stati Uniti, ad esempio, ogni casa va comprata solo una volta. Nel tempo l’asset che produce reddito rimane e non c’è bisogno di rinnovarlo, ma il prezzo del canone si alza per effetto della svalutazione del denaro.
Di seguito segnaliamo le 20 migliori azioni anti inflazione su cui investire in periodi inflattivi, la maggior parte delle quali sono compatibili con la funzione RealStock di eToro -qui il sito- e dunque acquistabili senza commissioni sulla piattaforma del broker.
1 – Adobe
📊 Ticker | NASDAQ: ADBE |
💡 Settore | Software as a Service |
🚀 Migliore alternativa | Oracle |
🧐 Resistenza all’inflazione | Alta |
Adobe ha un business perfettamente allineato con ciò che un investitore potrebbe desiderare in periodi di alta inflazione. Una realtà totalmente dedicata al tech, che ha già sviluppato pienamente tutti i suoi prodotti principali e ha un’ampia base di utenti in tutto il mondo. Non ha bisogno di trasportare ciò che vende, non ha bisogno di molti fornitori esterni e ha già effettuato gran parte della sua capital expenditure per lo sviluppo dei software.
L’azienda che ha creato Photoshop, Premiere Pro, After Effects e tutti i programmi più utilizzati dai creator professionisti è una realtà molto consolidata. Potrebbe persino approfittare di un periodo in cui i clienti si attendono alta inflazione per alzare i prezzi, alzando dunque i margini.
Dal momento che la clientela di Adobe è per la maggior parte composta da aziende e professionisti, l’elasticità della domanda è bassa. A differenza dei consumatori finali, i clienti business sono molto restii ad abbandonare i loro abbonamenti: lo staff è formato per utilizzarli, i processi aziendali sono basati su quel tech stack e complessivamente i costi per passare ad altri fornitori sono più dei benefici.
2 – Alerion CleanPower
📊 Ticker | BIT: ARN |
💡 Settore | Energia rinnovabile |
🚀 Migliore alternativa | NextEra Energy |
🧐 Resistenza all’inflazione | Alta |
Alerion è una delle aziende italiane più coinvolte nella produzione e distribuzione di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili. Come tale, è una società che ha bisogno di fare grossi investimenti una tantum per comprare pale eoliche, pannelli fotovoltaici e così via. Se l’inflazione è alta, a distanza di qualche anno il valore della produzione di quei pannelli e di quelle pale eoliche diventa in percentuale molto alto rispetto all’investimento iniziale.
Warren Buffett spiegava questo concetto con il celebre esempio del casello autostradale. In un mondo inflattivo, possedere un casello sarebbe l’ideale: lo si è già pagato una volta in “soldi vecchi” che ora valgono meno, dopodiché i prezzi per il pedaggio si alzano di anno in anno grazie all’inflazione. Alerion opera anche in un mercato strategico, cioè proprio quello italiano: essendo una nazione ricca di vento e di sole, ma povera di gas e petrolio, l’Italia dovrà puntare moltissimo su queste fonti di energia.
Il 2023 è stato un pessimo anno per le società che si dedicano alla produzione di energia rinnovabile, ma il 2024 ha portato novità interessanti: molte nazioni hanno già deciso di permettere alle società legate al settore eolico di rinegoziare i loro contratti per adattarli all’inflazione degli scorsi anni, e i tassi in discesa dovrebbero ulteriormente essere una notizia positiva.
Un modo interessante per investire in Alerion è farlo tramite i CFD di Capital.com (qui per la demo gratuita). Capital.com è un broker molto interessante, autorizzato da Consob e famoso per la sua offerta di piattaforme di altissimo livello. Grazie alla possibilità di investire in azioni anti inflazione con una leva fino 1:5, permette di rendere più volatili gli investimenti su titoli altrimenti piuttosto stabili come Alerion.
3 – BHP
📊 Ticker | NYSE: BHP |
💡 Settore | Estrazione mineraria |
🚀 Migliore alternativa | Rio Tinto |
🧐 Resistenza all’inflazione | Alta |
Il BHP Group, fondato nel 1851 in Australia, è una delle realtà più grandi al mondo nel settore dell’estrazione mineraria. Metalli e materie prime in generale tendono a resistere molto bene agli effetti dell’inflazione, principalmente perché non ci sono alternative: le imprese che trattano queste materie prime sono costrette ad accettare i prezzi più alti e a trasferire gli aumenti di prezzo sui consumatori.
Si tratta anche di un settore che tende ad avere basse valutazioni e alti dividendi. BHP è un caso evidente, con un dividendo che nel corso degli anni è tendenzialmente rimasto al di sopra del 6%. Da ultimo, la società è quotata anche in Australia e volendo ne si può approfittare per diversificare la propria esposizione valutaria. L’azienda sta puntando molto sul rame e sugli altri minerali necessari per assemblare batterie al litio e veicoli elettrici: peccato per la mancata acquisizione di Anglo American, ma le prospettive per i prossimi anni rimangono molto valide.
4 – Booking Holdings Inc
📊 Ticker | NASDAQ: BKNG |
💡 Settore | Agenzia di viaggi online |
🚀 Migliore alternativa | Expedia Group |
🧐 Resistenza all’inflazione | Alta |
Booking.com è una grande agenzia di viaggi online, che permette alle persone di prenotare soggiorni, voli e veicoli a noleggio in tutto il mondo. Un business perfetto in periodi di inflazione, soprattutto per il modo in cui l’azienda genera ricavi: Booking trattiene una provvigione in percentuale sulle prenotazioni che vengono effettuate sulla piattaforma. Questo significa che se i prezzi si alzano per via dell’inflazione, la stessa provvigione in percentuale diventa più alta.
Trattandosi di una grande società attiva da anni, tutte le funzioni core del servizio sono ormai ampiamente rodate. Non c’è dubbio sul fatto che la parte più grande della capital expenditure per la realizzazione della piattaforma sia ormai alle spalle. Da quando Booking.com ha iniziato a puntare anche sugli appartamenti, tra l’altro, sta diventando un competitor sempre più agguerrito anche per Airbnb.
Chiaramente il tasso di inflazione può ridurre la domanda di viaggi. Dall’altra parte, però, la piattaforma incassa maggiori commissioni in percentuale sugli ordini e può dunque dimostrarsi più resiliente rispetto al resto dell’industria del turismo.
Come tutte le grandi aziende quotate negli Stati Uniti, anche Booking è compatibile con la funzionalità RealStock di eToro. Questo significa che in qualunque momento è possibile comprare e vendere il titolo senza commissioni: letteralmente zero costi di intermediazione. E per chi non volesse comprare un’azione per intero, sono disponibili anche quelle frazionali.
5 – Visa
📊 Ticker | NYSE: V |
💡 Settore | Circuiti di pagamento |
🚀 Migliore alternativa | Mastercard |
🧐 Resistenza all’inflazione | Molto alta |
Visa è un’altra azienda che tende a riportare risultati ancora migliori del solito quando l’inflazione si fa più alta del previsto. Il motivo è ancora una volta che la società basa il suo business sulle commissioni imposte agli esercenti: quando una persona paga con carta, una parte di quel pagamento viene trattenuta da Visa per averla resa possibile con la sua tecnologia.
Altra cosa interessante è il fatto che Visa, rispetto a Mastercard, abbia sempre puntato di più sulle carte di credito che su quelle di debito. Nei periodi in cui l’inflazione è alta, più persone hanno bisogno di affidarsi al credito per potersi permettere ciò che comprano. Questo porta anche a margini più alti per Visa, dal momento che per gli emittenti le carte di credito sono sensibilmente più redditizie.
Il mondo dei pagamenti da smartphone non sembra nemmeno aver intaccato le prospettive di lungo termine della società, specie dal momento che la app come Apple Pay e Google Pay richiedono comunque una carta emessa da Visa, American Express o Mastercard.
6 – Prologis
📊 Ticker | NYSE: PLD |
💡 Settore | REITs di centri logistici |
🚀 Migliore alternativa | Duke Realty |
🧐 Resistenza all’inflazione | Molto alta |
Prologis è un REIT, cioè un trust d’investimento immobiliare. È una formula molto comune per le aziende quotate in Borsa che si occupano di investire in immobili, conveniente sia per il management che per gli investitori. I REITs hanno l’obbligo di distribuire gran parte dei loro profitti sotto forma di dividendi e sono anche tenuti a rimanere aderenti al loro modello di business nel corso del tempo.
Nel caso specifico di Prologis, l’azienda è specializzata negli investimenti in immobili a uso industriale, particolarmente magazzini per lo stoccaggio delle merci. Non è un caso che il cliente più stretto sia Amazon: la partnership tra le due aziende è di lunga data e molti dei centri logistici della società di Jeff Bezos sono presi in affitto o in leasing da Prologis.
Da una parte, l’inflazione fa aumentare il valore degli immobili: il loro valore intrinseco resta uguale mentre il denaro si svaluta, per cui il prezzo di mercato aumenta. Dall’altra parte, proprio il fatto di operare con dei partner industriali fa in modo che l’elasticità della domanda sia bassa e che Prologis possa aumentare i prezzi senza compromettere la richiesta da parte dei clienti.
Non è l’ultimo REIT a fare parte di questa lista, anche perché il modello di business di queste realtà le rende investimenti ideali in periodi di alta inflazione. Possono sia aumentare i prezzi dei canoni d’affitto e di leasing, sia contare sulla rivalutazione del patrimonio dovuta proprio all’aumento del valore degli immobili. Spesso in periodi di alta inflazione gli investitori scelgono di acquistare seconde o terze case, provocando un ulteriore aumento del prezzo degli immobili.
Per comprare titoli come Prologis, la scelta ideale è aprire un account su eToro. Approfittando della funzionalità RealStock per comprare azioni anti inflazione senza commissioni, i grandi REITs americani diventano ancora più interessanti in un periodo come questo.
7 – Eni
📊 Ticker | BIT: ENI |
💡 Settore | Energetici |
🚀 Migliore alternativa | Chevron |
🧐 Resistenza all’inflazione | Molto alta |
Eni appartiene a un settore molto particolare. I titoli energetici tendono a beneficiare di situazioni in cui normalmente il resto del mercato performa male, un comportamento definito anti-ciclico. Se il prezzo del petrolio aumenta, Eni ottiene margini più alti e un fatturato in forte crescita; anche per questo, la politica di dividendi dell’azienda è strettamente legata al prezzo del greggio.
Normalmente, il prezzo del carburante in crescita è una delle variabili che hanno più impatto sul paniere delle azioni anti inflazione. Ecco perché esiste un collegamento diretto tra l’andamento dell’indice dei prezzi al consumo -l’indice che misura l’inflazione- e l’andamento dei titoli petroliferi. Eni segue la stessa curva di tutte le altre aziende del settore da questo punto di vista.
Pur essendo una delle sette supermajor del petrolio, rimane comunque molto sottovalutata rispetto ad altri titoli di questo stampo. Come spesso accade, Borsa Italiana offre molte opportunità per trovare titoli sottovalutati rispetto a società altrettanto solide quotate negli Stati Uniti.
8 – Newmont Corporation
📊 Ticker | NYSE: NEM |
💡 Settore | Miniere d’oro |
🚀 Migliore alternativa | Barrick Gold |
🧐 Resistenza all’inflazione | Molto alta |
Ci sono tante società che operano in questo settore e per cui vale lo stesso discorso, ma noi abbiamo preferito puntare sulla più grande: Newmont si occupa di estrazione di oro, ed è insieme a Barrick Gold uno dei due colossi di questo settore. Vero strascico della “corsa all’oro”, uno dei più particolari capitoli della storia economica americana, è un titolo che non può mancare quando si parla di azioni anti inflazione.
Come ogni investitore navigato sa, l’oro è uno dei beni che si difendono meglio dall’andamento dell’inflazione. Soprattutto dal momento che gli investitori, quando vedono aumentare il tasso di inflazione, comprano oro per proteggere il proprio patrimonio. E quando il boom della domanda fa aumentare i prezzi, le società che si occupano di estrazione mineraria segnano risultati record.
Newmont Corporation offre agli investitori anche un interessante dividendo, che nel momento in cui scriviamo supera il 5% del prezzo del titolo. Il titolo è molto poco volatile, ma nel tempo è noto che il valore dell’oro tenda ad aumentare. Di conseguenza, specie se si approfitta di un broker come FP Markets per investire nelle azioni anti inflazione in leva, anche la rivalutazione del titolo nel tempo può essere interessante.
9 – Duke Realty
📊 Ticker | NYSE: DRE |
💡 Settore | Trust d’investimento immobiliare |
🚀 Migliore alternativa | Prologis |
🧐 Resistenza all’inflazione | Alta |
Duke Realty è un titolo che abbiamo già menzionato più in alto come migliore alternativa a Prologis, e in periodi di alta inflazione ha assolutamente senso pensare di comprare entrambi i titoli. Anche in questo caso parliamo di un REIT legato al mercato della logistica, che sviluppa soluzioni per aziende che hanno bisogno di centri logistici, magazzini e aree di stoccaggio.
Questo particolare segmento del mercato immobiliare sta attraversando una delle fasi più interessanti della sua storia. Il boom del mondo e-commerce, segnato soprattutto dalla necessità di consegnare gli acquisti dei clienti al loro domicilio, implica che questo tipo di strutture sia sempre più necessario. Quando un rialzo importante del tasso di inflazione si unisce a questo trend di lungo termine, il potenziale rialzista diventa davvero importante.
Non è un caso che i REITs legati al mondo della logistica siano tra i pochissimi titoli che hanno passato indenni i ribassi di inizio 2022, che hanno segnato il peggior semestre per le Borse dal 1972. Attenzione però ai momenti in cui le banche centrali decidono di reagire con forza all’inflazione, alzando i loro tassi d’interesse come è avvenuto tra la fine del 2022 e la gran parte del 2023: tassi in rialzo rischiano di ridurre la valutazione degli immobili.
10 – Irish Residential Properties
📊 Ticker | FRA: IRES |
💡 Settore | Trust d’investimento immobiliare |
🚀 Migliore alternativa | Hiberbia REIT |
🧐 Resistenza all’inflazione | Alta |
Questo è un titolo molto interessante per proseguire il nostro elenco di REITs. A differenza delle società analizzate in precedenza, in questo caso si tratta di un trust irlandese specializzato in immobili residenziali. Il motivo per puntare su questo tipo di impresa è in parte legato a tutti i motivi già menzionati per investire in REITs nei periodi di inflazione, in parte per alcuni ulteriori aspetti.
Il mercato immobiliare irlandese è particolarmente interessante per gli investitori, dal momento che a livello europeo è stato uno dei più competitivi dai tempi della crisi del 2008 in avanti. L’Irlanda è scelta dalla maggior parte delle grandi aziende tech, tanto europee quanto americane, per stabilire il quartier generale o quantomeno la sede fiscale. Questo ha generato un boom per la domanda di uffici, ma anche di immobili residenziali per ospitare i lavoratori.
Nel corso del tempo è nato anche un fervente mercato legato agli immobili destinati a studenti universitari, che si spostano per studiare a Dublino per essere più vicini all’offerta di lavori competitivi. In tutto questo, rimane possibile comprare il titolo sotto forma di CFD con Capital.com -qui per la demo- e approfittare della leva finanziaria per acquistare delle azioni anti inflazione. Visto il modo lento in cui procede il mercato immobiliare, è indubbiamente un’opzione da considerare.
11 – ArcelorMittal
📊 Ticker | BME: MTS |
💡 Settore | Acciaio e derivati |
🚀 Migliore alternativa | Nucor |
🧐 Resistenza all’inflazione | Molto alta |
ArcelorMittal è una multinazionale dell’acciaio diventata famosa in Italia soprattutto per la vicenda Ilva di Taranto. In realtà, per questo colosso incorporato in Lussemburgo, è solo una delle tante attività che costituiscono una rete mondiale legata la business della trasformazione del ferro.
Il prezzo delle materie prime è uno dei primi che aumenta in correlazione all’aumento del tasso di inflazione. Proprio per questo motivo, l’ipotesi di investire in una società come questa in un periodo inflattivo non è affatto qualcosa di insensato. Maggiore è l’inflazione, maggiore è il prezzo a cui ArcelorMittal può vendere il suo acciaio. Trattandosi di una commodity essenziale e quotata in Borsa, non c’è molto margine di negoziazione per i clienti.
Non soltanto questa società può resistere molto bene ai periodi di alta inflazione, ma nel tempo può tendere a crescere grazie all’aumento della popolazione mondiale. Si tratta anche di una società che può fare da hedge sugli investimenti in REITs che abbiamo analizzato: quando il prezzo dell’acciaio aumenta i margini di chi lavora con gli immobili possono diminuire, ma dall’altra parte avendo azioni anti inflazio e come ArcelorMittal questo non è un problema.
12 – Domino’s
📊 Ticker | NYSE: DPZ |
💡 Settore | Catena di pizzerie |
🚀 Migliore alternativa | McDonald’s |
🧐 Resistenza all’inflazione | Medio-alta |
Domino’s Pizza ha annunciato il suo ritiro dal mercato italiano, ma all’estero la “pizza all’americana” continua a guadagnare trazione. In parte per il prodotto in sé, in parte per la famosa politica dell’azienda che da subito l’ha lanciata nel mondo del food delivery. Misto tra pizzeria e fast food, è una società con un modello di business particolare ma indubbiamente in forte crescita.
Il fatto che questa società operi in un business molto tradizionale non significa necessariamente che sia un cattivo investimento in periodi di alta inflazione. Quando i consumatori ripiegano su alternative meno costose, perché i ristoranti tradizionali alzano i prezzi per via dell’inflazione, le grandi catene riescono a contenere meglio questo effetto.
Questo allarga la base di consumatori, ma non è l’unico effetto importante. Domino’s ha un brand molto affermato, che permette alla società di passare l’aumento dei fattori produttivi sui prezzi praticati ai clienti finali. Non è un grosso problema, considerando che la pizza rimane un prodotto largamente accessibile a tutte le fasce di reddito. Utile anche sapere che Domino’s è tra le azioni anti inflazione negoziabili senza commissioni su eToro, così come tutte le altre principali catene di fast food quotate in Borsa.
13 – Unilever
📊 Ticker | LON: ULVR |
💡 Settore | Beni di largo consumo |
🚀 Migliore alternativa | Procter & Gamble |
🧐 Resistenza all’inflazione | Molto alta |
Unilever è un conglomerato aziendale, uno dei frutti degli anni ’80 quando i beni di largo consumo erano al centro di un boom del consumo. Come altri grandi colossi quali P&G o Mondelez, Unilever è il frutto di continue acquisizioni e lanci di nuovi brand. Per questo molti consumatori non conoscono il nome Unilever, ma conoscono molto bene i brand che l’azienda possiede.
Per fare alcuni esempi: i deodoranti Axe e Dove, i gelati Cornetto, Magnum e Ben & Jerry, il tè Lipton e i prodotti per la casa a marchio Cif sono tutti brand di Unilever. In qualunque supermercato italiano di grandi o medie dimensioni si trovano prodotti di questo marchio, che vanta un’impronta globale difficile da eguagliare.
In primis, questa impronta globale significa che Unilever è esposta all’andamento di pressoché qualunque valuta esistente. In periodi di alta inflazione, questa è una buona qualità da ricercare in una stock. Inoltre il dividendo annuale è piuttosto interessante, per cui gli investitori sono ricompensati anche da un flusso di cassa che aumenta nel corso del tempo.
14 – PayPal
📊 Ticker | NASDAQ: PYPL |
💡 Settore | Pagamenti online |
🚀 Migliore alternativa | SoFi |
🧐 Resistenza all’inflazione | Alta |
Le buone motivazioni per investire su PayPal in periodo di alta inflazione non sono molto diverse da quelle legate agli investimenti in Visa, Mastercard e altri titoli connessi al mondo dei pagamenti. Il fatto che la società guadagni denaro dalle commissioni sui pagamenti fa in modo che, nei periodi di alta inflazione, gli investitori siano particolarmente ricompensati.
Più si alzano i prezzi, più la percentuale che PayPal trattiene su ogni pagamento aumenta in valore assoluto. Può essere che non tutti i pagamenti, non in tutto il mondo, risentano di questo effetto dell’inflazione; sul numero di pagamenti che avvengono ogni giorno in tutto il mondo, però, l’effetto finisce per essere visibile nei dati trimestrali della società.
Bisogna fare attenzione, tuttavia, al fatto che PayPal è un’azienda spesso venduta a multipli molto alti rispetto ai dati di bilancio. Per questo può essere interessante considerare delle operazioni di breve termine più legate all’inflazione, rispetto a un “buy and hold” di lungo termine che potrebbe rivelarsi poco efficace su un titolo mediamente sopravvalutato. Un buon modo per farlo è usando i CFD di FP Markets, che permettono anche l’uso della leva e dello short selling.
15 – General Mills
📊 Ticker | NYSE: GIS |
💡 Settore | Alimentari |
🚀 Migliore alternativa | Mondelez |
🧐 Resistenza all’inflazione | Molto alta |
Le azioni anti inflazione General Mills hanno storicamente performato molto bene nei periodi di alta inflazione. La società, nata nel 1886 e con sede a Minneapolis, gestisce un portafoglio di brand di generi alimentari che vanta alcuni tra i nomi più famosi al mondo nel settore alimentare. Tre esempi sono Cheerios, Häagen-Dazs e Old El Paso: nomi che si possono trovare nei supermercati di tutto il mondo e che rappresentano solo una piccola parte del portfolio di General Mills.
Le società che producono generi alimentari sono riuscite a passare molto bene gli aumenti dei propri costi sui consumatori, anche nella più recente ondata di inflazione che ha seguito la pandemia. Al punto che molte di queste imprese hanno beneficiato e non sofferto in una situazione di prezzi crescenti. Spesso i prezzi praticati ai consumatori sono aumentati ben oltre quelli dei fattori produttivi.
16 – American Express
📊 Ticker | NYSE: AXP |
💡 Settore | Carte di credito |
🚀 Migliore alternativa | Visa |
🧐 Resistenza all’inflazione | Alta |
American Express è il brand di carte di credito più amato dai clienti di alta fascia, soprattutto per via del suo generoso programma di ricompense. Esattamente come nel caso di PayPal, questo tipo di società favorisce dell’inflazione dal momento in cui il suo modello di business si basa sul ricevere una percentuale dell’importo speso dai clienti. Se gli importi crescono per via dell’inflazione, crescono anche ricavi e utili di AmEx.
Il motivo per cui questa società può reggere l’inflazione anche meglio di Visa e Mastercard riguarda il tipo di cliente a cui si rivolge. I consumatori più abbienti risentono meno dell’inflazione e abbassano di meno i consumi per farvi fronte, per cui l’effetto dei prezzi in aumento è decisamente più positivo che negativo. Anche in questo caso, investendo sul titolo con eToro è possibile evitare completamente i costi di intermediazione.
17 – Texas Roadhouse
📊 Ticker | NASDAQ: TXRH |
💡 Settore | Ristorazione |
🚀 Migliore alternativa | Wendys Co |
🧐 Resistenza all’inflazione | Alta |
Texas Roadhouse è una catena di ristoranti americana, che fa della carne grigliata il suo punto di forza principale. Le steakhouse sono, tra tutte le sotto-categorie della ristorazione, una delle più capaci di resistere ai momenti di alta inflazione. Lo si deve soprattutto al fatto che i prezzi praticati ai consumatori, in periodi di alta inflazione, crescono sensibilmente di più rispetto al costo delle materie prime e del lavoro.
Tra le varie stocks connesse al mondo della ristorazione, TXRH spicca per la qualità del management. Il titolo stacca un dividendo, ma la gran parte degli utili viene reinvestita per espandere il business -sempre di più anche a livello internazionale-. Fino a ora è stato molto difficile che Texas Roadhouse sbagliasse anche solo l’apertura di una singola location.
Con 639 ristoranti negli Stati Uniti e oltre 30 location nel resto del mondo, Texas Roadhouse sta passando da un colosso americano a uno mondiale. La forza del suo modello di business emerge soprattutto nei momenti di alta inflazione, con la società che nel corso degli ultimi anni ha approfittato del contesto macroeconomico per praticare rialzi importanti ai prezzi del menu.
18 – Blackrock
📊 Ticker | NYSE: BLK |
💡 Settore | Finanza |
🚀 Migliore alternativa | Berkshire Hathaway |
🧐 Resistenza all’inflazione | Alta |
Quando il tasso di inflazione aumenta, la prima reazione degli investitori è per l’appunto investire di più. Molto semplicemente, la paura delle persone è che la svalutazione della loro liquidità possa ridurre il potere d’acquisto dei risparmi. Le società che si occupano di investimenti, proprio per questo motivo, possono avere ritorni importanti proprio in queste fasi di mercato.
Fondata nel 1988, Blackrock è una delle società che hanno letteralmente scritto la storia di Wall Street. Dai fondi comuni d’investimento fino agli ETF, il business aziendale tocca pressoché qualunque ramo della finanza. Pur essendo così grande, però, rimane un’azienda dinamica sempre in grado di presentare soluzioni nuove e interessanti.
Quando il mondo degli investimenti cresce, Blackrock a sua volta ne beneficia. Non è un caso che nel 2022 sia stato uno dei pochi titoli che non ha sofferto, malgrado il pessimo semestre per le Borse. Un’azione interessante, soprattutto in ottica di protezione dall’inflazione. E ancora una volta, un’azione compatibile con la funzionalità RealStock di eToro per comprare il titolo senza commissioni.
19 – Upwork
📊 Ticker | NASDAQ: UPWK |
💡 Settore | Marketplace per freelance |
🚀 Migliore alternativa | Fiverr |
🧐 Resistenza all’inflazione | Molto alta |
Upwork è uno dei titoli che realmente marca tutte le caselle di un buon investimento anti-inflazione. Parliamo ancora una volta di una società tech, che può confidare sul fatto di avere un business con poche materie prime e pochi costi che possano aumentare nel caso di svalutazione del denaro.
Si tratta anche di una società che guadagna da provvigioni sulle transazioni che avvengono all’interno del suo marketplace, interamente dedicato alle aziende che cercano lavoratori freelance. Se il prezzo richiesto dai lavoratori autonomi per i loro servizi aumenta, aumentano anche le provvigioni che Upwork può guadagnare.
Al momento è anche una delle growth stock che la nostra redazione ritiene più interessanti per chi cerca buone prospettive di crescita sul lungo termine. Il lavoro da remoto e le posizioni da freelance sono sempre più richieste, per cui è molto probabile che questa azione small-cap possa rivalutarsi parecchio in futuro.
20 – Salesforce
📊 Ticker | NYSE: CRM |
💡 Settore | Software CRM |
🚀 Migliore alternativa | Oracle |
🧐 Resistenza all’inflazione | Molto alta |
Salesforce è leader mondiale nel ramo dei software CRM, un business tech ma già ampiamente diventato stabile e uscito dalla sua fase di prima espansione. Il motivo principale per cui questo titolo risulta interessante in periodi di inflazione elevata è che è molto costoso per i clienti di Salesforce pensare di abbandonare il servizio.
Uno dei motivi principali per cui i SaaS sono un business fantastico nei periodi di alta inflazione è che, prima di tutto, ogni società tech segue la regola generale di dover utilizzare pochi fattori produttivi. Niente materie prime o semilavorati, permettendo al margine sul venduto di non essere sacrificato con l’aumento dei prezzi delle commodities.
Il rapporto tra prezzo e benefici per le società che utilizzano Salesforce è talmente alto che anche un eventuale aumento dei prezzi degli abbonamenti non sarebbe un grande problema. Dall’altra parte, il costo per cambiare software e insegnare ai dipendenti l’uso di un software differente sarebbe talmente alto che un piccolo risparmio sull’abbonamento non varrebbe la pena di fare il cambiamento.
Dove comprare le azioni anti inflazione
Oltre a scegliere i titoli da comprare nei periodi di alta inflazione, è importante scegliere bene anche il broker con cui farlo. La redazione di TradingOnline.com® è sempre attiva nella ricerca di servizi validi per investire: tutti regolarmente autorizzati da Consob, ma anche convenienti sul fronte dei costi e facili da utilizzare. Di seguito riportiamo l’elenco dei broker attualmente consigliati per investire in azioni anti inflazione.
- FP Markets – Visita la piattaforma;
- eToro – Visita la piattaforma;
- Capital.com – Visita la piattaforma;
- Skilling – Visita la piattafora;
- Trade.com – Visita la piattaforma;
- Bitpanda – Visita la piattaforma;
- Avatrade – Visita la piattaforma.
I migliori broker di azioni anti inflazione sono in grado di offrire un’esperienza facile, con piattaforme complete e alto livello di funzionalità innovative. Per questo il nostro elenco è costantemente aggiornato e segue in ogni momento i valori in campo dimostrati da tutti i principali broker regolamentati e autorizzati dalla Consob.
Conviene investire in azioni se l’inflazione aumenta?
La regola generale dei periodi inflattivi è che investire il proprio denaro sia meglio di tenerlo fermo sul conto corrente. L’unica reale certezza, quando la liquidità si svaluta, è che sarebbe meglio lasciarla ferma il meno possibile. Le azioni anti inflazione possono essere una buona soluzione a questo problema, soprattutto quelle che rispecchiano le caratteristiche di business protetti dall’inflazione.
Detto questo, non sono l’unico asset che ha senso comprare in periodi inflattivi. Ha senso, sicuramente, considerare le obbligazioni indicizzate all’inflazione: attenzione però a comprarle ai primi segnali di un tasso inflattivo in crescita, perché il loro prezzo tende ad aumentare rapidamente. Entrando in ritardo si rischiano perdite importanti, talvolta superiori a un’entrata in ritardo sulle azioni anti inflazione.
Altro asset che protegge molto bene dall’inflazione sono i metalli preziosi. Per chi intende investire in oro, però, è decisamente più conveniente comprare le stocks delle società di estrazione mineraria che il metallo fisico. Non soltanto sono asset produttivi, ma non hanno il problema della conservazione e dei costi di intermediazione.
Lo stesso discorso vale per il mercato immobiliare, altro grande classico su cui investire in periodi inflattivi. Piuttosto che comprare un appartamento al dettaglio, meglio acquistare le quote dei grandi REITs che hanno un patrimonio diversificato e possono accedere a opportunità più grandi rispetto agli investitori retail.
Azioni anti inflazione: la nostra opinione
Confrontarsi è sempre un buon modo per avere una prospettiva più completa, ed è per questo che vogliamo aggiungere l’opinione degli analisti di TradingOnline.com®.
Ormai, nel 2024 si può dire che la lotta mondiale all’inflazione sia giunta al termine. In Europa, la BCE è già arrivata alla fase di tassi calanti; negli Stati Uniti sembra che la pressione sui prezzi sia più ostinata, ma anche in questo caso la traiettoria è ribassista. Per questo non è un grande momento per basare le proprie scelte di investimento sull’ipotesi che l’inflazione possa aumentare improvvisamente. In ogni caso, molti dei titoli segnalati nella guida hanno una valutazione molto attraente e rimangono dei buoni investimenti anche a prescindere dall’inflazione.
Conclusioni sulle azioni anti inflazione
Le azioni anti inflazione sono uno strumento pratico e concreto con cui proteggersi dai possibili danni prodotti dall’inflazione. Quando il denaro si svaluta, è importante tenere conto del fatto che gli asset produttivi sono gli unici che possono mantenere intatto il loro valore. Se a questo si dovesse sommare una recessione, scegliere con attenzione dove investire diventa ancora più importante.
Abbiamo avuto modo di constatare come le criptovalute, ad esempio, anziché proteggere gli investitori dall’inflazione abbiano semplicemente seguito in modo superciclico l’andamento di questo indice. Sono cresciute a dismisura in periodo di bassa inflazione per poi crollare quando il costo della vita è aumentato. Al contrario, però, quando si comprano strumenti sottovalutati rispetto al loro valore intrinseco concreto – pensato come la quantità di denaro che sono in grado di produrre – non c’è problema ad affrontare le fasi di mercato inflattive.
Tutto si riduce sempre alla capacità di un investitore di interpretare il mercato e lo scenario economico, in modo da prendere delle decisioni coerenti. In qualsiasi fase dell’economia esistono strumenti che performano bene, è solo questione di identificarli e comprarli prima che tutti quanti facciano la stessa cosa. A tal fine è molto utile considerare anche di dare uno sguardo quotidiano al calendario economico, disponibile gratis sui siti di broker come eToro e FP Markets.
FAQ: Domande e risposte frequenti sulle azioni anti inflazione
Le azioni anti inflazione resistono bene?
Ogni azione ha un tipo di comportamento diverso di fronte all’inflazione. Alcuni titoli soffrono molto la svalutazione del denaro, ma ci sono anche settori che riescono a mantenere stabili le loro prospettive o addirittura a prosperare quando l’inflazione è alta.
Resistono meglio le azioni o le obbligazioni all’inflazione?
Le obbligazioni indicizzate all’inflazione sono un ottimo investimento quando l’indice dei prezzi al consumo tende ad aumentare, ma ci sono altrettanto titoli azionari che possono fare molto bene in momenti di inflazione elevata.
Quali azioni comprare quando l’inflazione è alta?
Le azioni anti inflazione che hanno resistito meglio ai periodi di inflazione alta, nel tempo, sono state quelle legate a settori che possono mantenere i loro margini o farli crescere in questi periodi: società nel mercato delle materie prime, estrazione mineraria, beni rifugio e quelle operanti nel mercato immobiliare.
Qual è il miglior broker per comprare azioni anti inflazione?
Per investimenti orientati al lungo termine, eToro è senz’altro un broker interessante vista la quantità di titoli che supportano il trading senza commissioni. Per investimenti più speculativi, i CFD di Capital.com e FP Markets rimangono molto convenienti.
Le azioni Amazon resistono bene all’inflazione?
Amazon è un business minacciato dall’inflazione, perché l’aumento dei prezzi dei beni che la società ha in magazzino potrebbe allontanare i consumatori. Allo stesso tempo, però, il business di cloud computing legato ad Amazon Web Services risente molto poco del tasso di inflazione.
Quali sono le migliori azioni ad alti dividendi e anti-inflazione?
Per chi cerca dividendi elevati in periodi di inflazione, è sicuramente utile guardare alle banche e al settore dell’estrazione mineraria. Anche le società che si occupano di petrolio ed energia possono avere ottimi ritorni quando l’inflazione aumenta.
Qual è il miglior ETF contro l’inflazione?
Un ottimo ETF contro l’inflazione è iShares U.S. Real Estate ETF. Si tratta di un ETF che investe su tutte le società americane legate al mercato immobiliare, notoriamente uno dei più resilienti ai periodi di inflazione.
Guide Azioni
Azioni recessione: Migliori 20 titoli su cui puntare oggi
Cos’è la recessione? E soprattutto quali sono le migliori azioni recessione sulle quali è possibile puntare? Ecco i migliori 20 titoli su cui conviene puntare in caso di recessione.
Cosa si intende per azioni recessione? Come è opportuno comportarsi in questi particolari titoli? Ma iniziamo dall’inizio. Anche se la maggior parte delle società tende a soffrire durante i periodi di recessione, alcuni titoli possono prosperare più durante una crisi che durante un boom economico. Questa guida vuole presentare proprio i titoli che dimostrano maggiore resilienza ai periodi di recessione, insieme a una spiegazione delle logiche con cui investire quando l’economia si contrae.
Ci sono due tipi di opportunità che un investitore non dovrebbe perdere durante una recessione. Nella prima parte della contrazione economica, si può sfruttare il potenziale dei titoli che crescono di più nei periodi di crisi. Nel frattempo il prezzo delle altre azioni recessioni tende a sgonfiarsi in fretta, lasciando la porta aperta alla seconda opportunità: comprare titoli in sconto, in vista della successiva fase di espansione.
Bisogna infatti ricordare che, per quanto una recessione possa fare paura, ogni periodo di riduzione dell’attività economica è seguito da un periodo di espansione. Nello stesso modo, ogni periodo di ribassi sui mercati è seguito da un periodo rialzista. Un buon investitore dovrebbe fare i conti con il presente, ma anche guardare al futuro.
È importante ricordare anche che un periodo di recessione può essere accompagnato da un’inflazione in calo o in crescita. Questo fattore pesa sulla decisione dei titoli da comprare, motivo per cui la guida alle migliori azioni anti-inflazione può essere una lettura utile da accompagnare a questa guida.
Azioni recessione – Riassunto:
💰 Conviene investire | Sì |
🔥 Perché investire | Diversificazione e protezione dai rischi |
💎 Strategia consigliata | Buy & Hold |
📈 Migliori broker | Capital.com / FP Markets / eToro / Skilling |
💡 Settori migliori | Beni rifugio, beni di prima necessità |
🧐 Settori peggiori | Banche, intrattenimento, turismo |
Cosa significa recessione?
Nella tradizione dell’economia si definisce recessione un periodo in cui il PIL si contrae per due trimestri consecutivi. Questa è una definizione classica, insegnata comunemente anche in Università, ma non è la definizione più pratica. Ci sono altri fattori che vale la pena di considerare: tasso di disoccupazione, fiducia dei consumatori, produzione industriale, percentuale di crediti bancari in sofferenza e così via.
Oggi i confini della definizione di “recessione” sono diventati più labili. Affinché si parli crisi economica è necessario che avvenga un calo significativo, diffuso e duraturo dell’attività economica. Solo attraverso una valutazione di tutti i fattori che influenzano l’economia è possibile dire davvero se una flessione del PIL sia momentanea o un segno di reale recessione.
C’è il rischio che nel 2025 possa arrivare la recessione? I pareri su questo argomento sono discordanti, perché se da un lato sembra poco probabile che possa arrivare, allo stesso tempo quanto sta accadendo in Europa, in Cina e negli Stati Uniti crea non poche preoccupazioni. Alcuni analisti credono che possa arrivare il prossimo anno. In attesa di vedere come si muoverà effettivamente l’economia – e con la speranza che la recessione in realtà non arrivi – diamo uno sguardo ai titoli azionari su cui si può investire.
Quali azioni comprare in recessione? Migliori azioni recessione 2025
Non tutte le imprese rispondono nello stesso modo di fronte a una recessione. Dal momento che si tratta di una contrazione diffusa dell’attività economica, è normale che la maggior parte delle aziende conosca un periodo di contrazione nei dati di bilancio e nel valore prodotto per gli azionisti. Dall’altra parte, non è una contrazione universale.
Alcuni settori industriali sono particolarmente resilienti, e sono ottimi strumenti da comprare se si riesce a vedere arrivare la recessione prima degli altri investitori. Quando si scatena l’ondata di vendite e i titoli che resistono meglio all’inflazione vedono i prezzi crescere rapidamente, si rischia di essere già in ritardo per investire su quel tipo di azioni recessione.
In quel caso, meglio passare direttamente a comprare titoli che sono stati troppo penalizzati dalle vendite e che dunque si trovano in sconto rispetto al loro valore intrinseco. Nel lungo termine questa è la strategia di position trading che paga meglio, dal momento che i periodi di recessione sono inferiori per durata e per intensità rispetto a quelli di boom economico.
Importante anche ricordare di utilizzare broker autorizzati Consob come eToro -visita il sito ufficiale qui- per comprare qualunque titolo, dal momento che ogni analisi è inutile se si finisce per venire truffati dalla propria piattaforma o se si spende in commissioni più di quanto si possa ottenere in anni di rendimento azionario.
1 – McDonald’s
📊 Ticker | NYSE: MCD |
💡 Settore | Ristoranti fast food |
🚀 Valuta | Dollaro americano |
🧐 Migliore alternativa | Burger King |
McDonald’s ha già attraversato con successo alcune delle recessioni più buie dell’ultimo secolo, dimostrando sempre che i ristoranti famosi per i loro archi dorati possono resistere alle contrazioni economiche. Il prezzo contenuto dei pasti, unito alla forza del brand, fa in modo che anche in periodi poco felici per l’economia la domanda continui a essere sostenuta.
Indubbiamente le recessioni spingono i consumatori a spendere meno in ristoranti, ma McDonald’s si colloca nella fascia di prezzo più bassa. Questo significa che chi normalmente frequenta ristoranti più costosi, quantomeno in periodi difficili, potrebbe ripiegare più spesso su alternativa low-cost come questa.
Non solo, ma McDonald’s è una società molto capitalizzata e molto grande, per cui percepita come un investimento sicuro. Questo tipo di titoli tende ad avere moltiplicatori molto alti anche in periodi di recessione, perché gli investitori preferiscono evitare di investire in strumenti molto rischiosi quando l’economia sta andando male.
2 – Procter & Gamble
📊 Ticker | NYSE: PG |
💡 Settore | Beni di prima necessità |
🚀 Valuta | Dollaro americano |
🧐 Migliore alternativa | Unilever |
Procter & Gamble è un colosso americano che detiene grandissimi marchi internazionali legati all’igiene e cura della persona. Con una capitalizzazione di mercato da 344 miliardi di dollari e circa 107.000 dipendenti in tutto il mondo, è un conglomerato industriale che fa da holding a una serie di controllate. Tra queste troviamo marchi come Gillette e Braun, oltre che Dash, Lenor, Head & Shoulders e Pantene. Pochi sanno che questi marchi, talvolta addirittura in competizione tra loro, appartengono in realtà alla stessa società madre. Anche in un periodo di recessione, i beni di prima necessità non vedono calare granché le vendite o i margini.
Per chi vuole investire in azioni Procter & Gamble è anche possibile comprare il titolo sul top broker eToro senza commissioni: facendo parte dell’elenco di azioni compatibili con la funzionalità RealStock, non si paga nemmeno un centesimo per la compravendita del titolo.
3 – Barrick Gold
📊 Ticker | NYSE: GOLD |
💡 Settore | Estrazione di oro |
🚀 Valuta | Dollaro americano |
🧐 Migliore alternativa | Newmont |
Barrick Gold è una delle più grandi società al mondo nel campo dell’estrazione mineraria di oro, forse il business per eccellenza quando si parla di titoli resistenti all’inflazione. Quando c’è incertezza sull’andamento dell’economia e delle valute nazionali, l’oro con il suo ruolo da bene rifugio ne beneficia. La serie storica dell’andamento della quotazione dell’oro non mente: i momenti migliori sono stati storicamente quelli di recessione.
Rispetto a investire direttamente sul metallo prezioso, è interessante il fatto che le azioni Barrick siano asset produttivi. La società estrae il metallo e lo vende, generando flussi di cassa per i soci; il metallo prezioso in sé si limita a essere uno scudo dall’inflazione e dalle recessioni, ma di per sé non è in grado di produrre nulla per chi lo possiede.
Altro aspetto da tenere a mente è che le azioni recessioni sono più liquide e flessibili rispetto ai lingotti d’oro. Si possono investire cifre anche contenute, senza andare incontro ad altissimi costi di intermediazione come avviene con le gioiellerie. Utilizzando un broker di CFD come Capital.com -qui per la demo 100% gratuita- è possibile anche acquistare il titolo in leva per amplificarne le oscillazioni. Trattandosi di una società large-cap in un settore molto tradizionale, non è un’idea da scartare.
4 – Pfizer
📊 Ticker | NYSE: PFE |
💡 Settore | Farmaceutica |
🚀 Valuta | Dollaro americano |
🧐 Migliore alternativa | Bayer |
Pfizer è un ben noto colosso farmaceutico americano, in attività ormai da oltre un secolo. Gli investitori che hanno comprato il titolo in passato non se ne sono pentiti nel lungo termine: poche società sono così grandi da poter investire le cifre che Pfizer investe in ricerca e sviluppo. Investimenti da cui nascono brevetti in grado di fruttare molto alla società e agli azionisti per tanti anni.
Il motivo per cui questo titolo resiste bene alle recessioni, oltre ai brevetti, è che semplicemente è difficile risparmiare su cose come i farmaci. Se i consumatori non possono permettersele o troppe persone perdono la loro copertura sanitaria, eventualmente i governi si vedono costretti a intervenire con i fondi pubblici. I farmaci sono semplicemente troppo essenziali per poterne fare a meno.
Il business di Pfizer è segnato soprattutto dalla capacità dei suoi ricercatori di fare nuove scoperte. Un brevetto nato in periodo di recessione può fruttare tanto quanto uno nato in periodo di boom economico: la macroeconomia ha poco a che fare con la salute.
5 – Adecco Group
📊 Ticker | SWX: ADEN |
💡 Settore | Risorse umane |
🚀 Valuta | Franco svizzero |
🧐 Migliore alternativa | Randstad |
Adecco si occupa di trovare risorse umane per conto delle aziende e viceversa. Il mercato del lavoro è uno dei primi a soffrire durante i periodi di recessione, dal momento che le aziende si occupano più di licenziare che di assumere. Il business di società come Adecco e Randstad ne risente particolarmente, rendendoli alcuni dei titoli più penalizzati e scontati in fase di recessione.
Proprio per questi motivi, prima di comprare le azioni di Adecco conviene aspettare che la recessione sia diventata evidente e che gli investitori scarichino il titolo per la preoccupazione. Non è difficile che in fase di recessione le azioni Adecco possano perdere anche il 50% del loro valore, ma questo non significa che le prospettive di lungo termine siano peggiorate.
Ricordando che dopo ogni recessione arriva un periodo di espansione, le azioni Adecco sono tra le prime a essere penalizzate ma anche tra le prime a riprendersi da queste fasi macroeconomiche. La durata media di una recessione è stata storicamente di 10 mesi, indicando che già dopo poco tempo chi acquista questo titolo in periodi di crisi può ottenere una plusvalenza importante.
Unica cosa a cui fare attenzione è che si tratta di una società quotata in Svizzera, e non tutti i broker offrono la possibilità di investire su questa Borsa. Fortunatamente è possibile comprare il titolo sull’affidabile broker FP Markets, approfittando anche della politica del broker per cui la transazione sarà soggetta a zero commissioni.
6 – Chegg
📊 Ticker | NYSE: CHGG |
💡 Settore | Noleggio libri scolastici |
🚀 Valuta | Dollaro americano |
🧐 Migliore alternativa | eBay |
Chegg ha un modello di business ideale per le fasi di recessione. La società si occupa di noleggiare e vendere libri di scuola usati, oggetti notoriamente costosi ma altrettanto necessari. Con questo sistema, l’azienda riesce a far risparmiare gli studenti su una delle spese più impattanti del mondo della formazione.
In fasi di espansione economica è probabile che molti studenti decidano di optare per libri nuovi. Quando però il futuro economico è incerto e si diventa più attenti alle spese, si preferiscono alternative usate o metodi per avere accesso ai beni di proprio interesse piuttosto che diventarne proprietari. Lo stesso vale, ad esempio, per l’acquisto di abbigliamento usato.
Il titolo dell’azienda è crollato a maggio 2023 sulla scia di alcune notizie secondo cui l’introduzione di ChatGPT avrebbe danneggiato il modello di business delle ripetizioni online. Sembra che la reazione degli investitori sia stata notevolmente peggiore rispetto al reale impatto sul business dell’azienda, creando un’occasione da non perdere per investire sul titolo a prezzi scontati. Ci aspettiamo che nel corso del 2024 e oltre, i risultati ritornino a far parlare di sé e riportino il prezzo del titolo verso la sua media storica.
7 – Nestlé
📊 Ticker | SWX: NESN |
💡 Settore | Generi alimentari |
🚀 Valuta | Franco svizzero |
🧐 Migliore alternativa | Mondelez |
Tanto per cominciare, ottenere esposizione al franco svizzero -una moneta molto solida che rappresenta un’economia altrettanto solida- non è mai una cattiva idea nei periodi in cui l’economia non performa particolarmente bene. Inoltre Nestlé è un colosso dei beni di prima necessità, quelli su cui per i consumatori è molto difficile tagliare le spese anche durante i periodi di recessione.
Anche in un momento di crisi, farsi un caffè o dar da mangiare al proprio cane (tra le altre cose, Nestlé è la proprietaria di Purina) è pur sempre necessario. La sua presenza mondiale le assicura anche che, se una singola area geografica entra in difficoltà, ci siano comunque molte più aree geografiche che possano compensare questa mancata crescita. A differenza di altre aziende produttrici di generi di prima necessità, Nestlé mostra anche una spiccata capacità di mantenere i suoi margini elevati su tutta la sua linea di prodotti.
8 – AT&T
📊 Ticker | NYSE: T |
💡 Settore | Telecomunicazioni |
🚀 Valuta | Dollaro americano |
🧐 Migliore alternativa | Verizon |
AT&T è il più grande operatore di telefonia e reti mobili degli Stati Uniti, oltre che la terza società di telecomunicazioni più grande al mondo in termini di fatturato. Tutto questo è sufficiente ad assicurarle un posto d’onore in un portafoglio a prova di recessione, dal momento che anche nei periodi di crisi alle persone rimane la necessità di telefonare e navigare su internet. Negli ultimi anni ha anche aumentato la leadership rispetto a Verizon, il suo più grande concorrente storico, continuando ad affermarsi come l’operatore di riferimento per la telefonia degli americani.
Chiaramente si tratta di una società molto stabile che non può andare incontro a un enorme tasso di crescita, ma paga un dividendo generoso e mantiene da anni un ottimo cash flow. Per chi sta cercando un investimento interessante sul lungo termine, comprare il titolo sul miglior broker eToro a commissioni basse e fisse, offre un modo conveniente di esporsi alla crescita del segmento degli instant buyer.
9 – Aaron’s
📊 Ticker | NYSE: AAN |
💡 Settore | Credito al dettaglio |
🚀 Valuta | Dollaro americano |
🧐 Migliore alternativa | Affirm |
Aaron’s opera in un segmento anticiclico, cioè può contare su un modello di business in cui i periodi di recessione pagano meglio di quelli di crescita. La società si occupa di credito al dettaglio, fornendo accordi di leasing su oggetti come mobili, elettronica e computer. Si concentra, in particolare, sull’offerta di questo tipo di servizi a persone il cui merito creditizio è insufficiente per ottenere prestiti dalle banche.
Durante i periodi di recessione questo tipo di business può decollare facilmente. Le banche diventano molto più selettive nella scelta delle persone a cui concedere del credito, e dall’altra parte sempre più persone ne hanno bisogno. Uno schema a prova di recessione, che dall’altra parte tende a generare performance mediocri nei periodi di boom economico.
Per quanto Aaron’s sia un titolo poco conosciuto in Europa, negli Stati Uniti questo è un nome familiare. La società è stata fondata nel 1955 e ha dimostrato di poter resistere a qualunque tipo di condizione di mercato.
10 – Firstcash
📊 Ticker | NASDAQ: FCFS |
💡 Settore | Catena di banchi dei pegni |
🚀 Valuta | Dollaro americano |
🧐 Migliore alternativa | N.D. |
Firstcash è leader mondiale nel mondo dei banchi dei pegni, con oltre 2.800 location aperte dall’inizio della sua storia. Anche in questo caso abbiamo a che fare con un business fortemente anticiclico, nel quale i periodi di recessione sono quelli che offrono i migliori affari. Più le persone hanno bisogno di liquidità, più c’è bisogno di negozi dei pegni.
Il motivo principale per rivolgersi a un negozio dei pegni, in fin dei conti, è il bisogno di liquidità. Ed è un bisogno che aumenta notevolmente nei periodi di recessione, nei quali le persone perdono il lavoro e devono spesso liquidare i beni non necessari per far fronte alle spese correnti. Non è bello che succeda, ma è inevitabile.
Una rete così grande di negozi di pegni è in grado di catturare perfettamente le esigenze dei consumatori nei periodi di recessione. In questo modo si è meno esposti all’andamento dell’economia in posti circoscritti, permettendo al titolo di esprimere al meglio la sua capacità di resistere a una recessione generalizzata.
11 – Waste Connections
📊 Ticker | NYSE: WCN |
💡 Settore | Gestione dei rifiuti |
🚀 Valuta | Dollaro americano |
🧐 Migliore alternativa | Republic services |
Waste Connections è una delle principali società americane nel business della gestione dei rifiuti, un business poco entusiasmante ma molto resistente alle recessioni. Che si tratti di un periodo ottimo o pessimo per l’economia, i governi locali devono comunque premurarsi di portare via l’immondizia dalle loro città.
Questo tipo di business tende a generare un free cash flow costante nel corso degli anni, a prescindere dall’andamento macroeconomico. La crescita della popolazione nel lungo termine permette anche di vedere crescere a poco a poco i numeri dei bilanci delle società più importanti, ma si tratta essenzialmente di value stocks molto stabili.
La stabilità porta con sé i suoi vantaggi, a partire dal fatto che le azioni di Waste Connections offrono un rapporto P/E conservativo e un dividendo che tende a crescere di anno in anno. Se si tratta di un titolo troppo poco volatile per il proprio profilo da investitore, è comunque possibile aumentare le oscillazioni aprendo un conto demo gratuito su Capital.com e investendo in leva attraverso i CFD.
12 – American Water Works
📊 Ticker | NYSE: AWK |
💡 Settore | Catena di banchi dei pegni |
🚀 Valuta | Dollaro americano |
🧐 Migliore alternativa | American States Water |
Oltre 80.000 chilometri di tubi e più di 1.500 stazioni di pompaggio sono tra gli asset in gestione di American Water Works, che come suggerisce il nome è una delle aziende statunitensi più grandi nel mondo del trattamento dell’acqua. Un business essenziale, di cui non si può fare a meno tanto nei periodi di espansione quanto in quelli di recessione.
La società è stata fondata nel 1886, un dato che aiuta abbastanza a capire quanto resilienti siano i business che operano in questo settore. Godendo della fiducia di autorità locali e cittadini, non c’è motivo di pensare che qualcosa possa minacciare il business di American Water Works. Inoltre un piccolo dividendo si aggiunge ai motivi per investire.
13 – OppFi
📊 Ticker | NYSE: OPFI |
💡 Settore | Credito al consumo |
🚀 Valuta | Dollaro americano |
🧐 Migliore alternativa | Affirm |
OppFi lavora con quei 60 milioni di americani che non hanno accesso al credito. Un numero che tende ad aumentare esponenzialmente nei periodi di recessione, dal momento che l’americano medio tende a risparmiare poco e la perdita del reddito è un fattore che può indurre le persone a non avere liquidità per le spese quotidiane in poche settimane.
Il business di questa società è facilitare l’accesso al credito alle persone che si trovano in questa situazione, essenzialmente operando come intermediario per prestare denaro a chi non può riceverlo dalle banche. Un business che può essere inizialmente molto penalizzato da una recessione, dal momento che alcuni crediti diventano difficili da riscuotere.
Passato questo primo impatto iniziale, che potrebbe anche aiutare a comprare il titolo a un prezzo particolarmente basso, la strada è in discesa per questa società e i suoi investitori. La domanda in periodo di recessione aumenta notevolmente, mentre il periodo di crescita successivo aiuta i creditori a diventare più solvibili.
14 – Ryanair
📊 Ticker | NASDAQ: RYAAY |
💡 Settore | Compagnia aerea low-cost |
🚀 Valuta | Dollaro americano |
🧐 Migliore alternativa | EasyJet |
Anche se le compagnie aeree possono soffrire i periodi di recessione più di altri business, Ryanair ha tutte le carte in regola per poter far bene durante una contrazione economica. A partire dal fatto che molti clienti business delle compagnie aeree, durante i periodi difficili, preferiscono far volare i loro dipendenti con una compagnia low-cost piuttosto che con le compagnie aeree di bandiera e i posti in business class.
Non solo, ma c’è anche un forte motivo legato al prezzo del petrolio che può portare più margini a Ryanair durante una recessione. Il carburante è la spesa maggiore che una compagnia aerea deve sostenere, subito dopo il personale, per un volo; quando l’economia si contrae il prezzo del petrolio tende a scendere rapidamente, permettendo alle compagnie aeree di mantenere o incrementare il margine sul venduto.
Specializzandosi in voli a corto raggio, Ryanair può anche capitalizzare sulla domanda dei viaggiatori che, per via della crisi economica, preferiscono fare le vacanze in posti più vicini. Un titolo che ha le carte in regola per attraversare una crisi senza grossi problemi, su cui si può investire senza commissioni su eToro.
15 – Asos
📊 Ticker | LON: ASC |
💡 Settore | E-commerce di abbigliamento |
🚀 Valuta | Sterlina inglese |
🧐 Migliore alternativa | Alibaba |
Asos è un grande e-commerce di abbigliamento che si distingue da rivali come Yoox e Zalando per una caratteristica ben precisa: i prezzi contenuti, grazie ai quali è diventato un brand di riferimento per i più giovani. Consegne veloci e prezzi bassi hanno fatto in modo che Asos sia oggi uno dei più grandi player del settore, con un business a prova di recessione.
Per quanto la spesa in abbigliamento diminuisca nei periodi di crisi, alcuni titoli risentono di questo effetto più di altri. Una società nota per la sua capacità di offrire prezzi contenuti, unita al fatto che per certi versi l’abbigliamento è un bene essenziale -specie quando si tratta di capi low-cost- fanno sì che Asos possa tranquillamente attirare nuovi clienti in periodi di crisi.
Il fatto che le azioni recessioni siano quotate sul Nasdaq fa anche sì che il titolo sia compatibile con la funzionalità RealStock, per cui anche in questo caso registrandosi in demo gratis su eToro è possibile comprarlo senza commissioni anche sotto forma di azioni frazionali.
16 – Home Depot
📊 Ticker | NYSE: HD |
💡 Settore | Vendita al dettaglio |
🚀 Valuta | Dollaro americano |
🧐 Migliore alternativa | Lowe’s |
Home Depot è un marchio estremamente conosciuto negli Stati Uniti, che non ha ancora negozi in Italia e per questo motivo circola poco tra i nomi di azioni recessione da comprare. Per avere un’idea chiara del modello di business, lo si può considerare un equivalente statunitense di Brico Center o Leroy Merlin. L’azienda vende al dettaglio materiali per l’edilizia, il fai-da-te e il miglioramento della casa.
In periodi di recessione, questo tipo di business in passato si è dimostrato estremamente solido. Le persone continuano ad avere bisogno di queste cose e i retailer in grado di offrire prezzi competitivi possono vedere incrementi del fatturato anche quando il PIL si contrae. Home Depot è un colosso del suo settore, in grado di praticare prezzi molto convenienti proprio grazie alle economie di scala.
Il titolo viene spesso venduto a multipli elevati, ma proprio perché si tratta di un’azione con forte resilienza a qualunque scenario macroeconomico. Lo si paga caro, dunque, ma è altrettanto facile rivendere il titolo a multipli altrettanto alti in un secondo momento. Il dividendo del 2,20% nel momento in cui scriviamo non è nemmeno così basso a ben vedere, e tende a crescere di anno in anno.
17 – Uber
📊 Ticker | NYSE: UBER |
💡 Settore | Mobilità e car sharing |
🚀 Valuta | Dollaro americano |
🧐 Migliore alternativa | Lyft |
Uber è nota per essere un’alternativa più conveniente ai taxi tradizionali, quantomeno in Europa. Negli Stati Uniti sopperisce soprattutto alla mancanza di taxi tradizionali, per i quali ci sono troppe poche licenze rispetto alla reale domanda di mercato. In ogni caso, si tratta di una società molto ben posizionata per poter approfittare dei periodi di recessione.
Molte persone, durante una crisi, si rendono conto che una macchina di proprietà rappresenta un costo elevato e un modo poco efficiente di gestire gli spostamenti in rapporto alla spesa. Alcuni sono anche costretti a vendere la propria auto per intascare liquidità immediata, per cui diventa poi necessario trovare altri metodi per spostarsi. Uber sta anche venendo incontro a questo target di mercato con Uber One, l’abbonamento mensile che permette a chi usa regolarmente i servizi della società di risparmiare su corse in auto e consegne a domicilio.
Uber offre sia servizi di car pooling che servizi di micromobilità elettrica e non. Grazie a monopattini e biciclette, l’azienda ha aperto le porte a una nuova fonte di ricavi che può beneficiare della necessità dei consumatori di ridurre le spese associate agli spostamenti. Con una capitalizzazione da oltre 55 miliardi di dollari, è anche un’azienda molto consolidata e con un titolo poco volatile rispetto ad altre tech stocks.
18 – Diageo
📊 Ticker | LON: DGE |
💡 Settore | Bevande alcoliche |
🚀 Valuta | Sterlina inglese |
🧐 Migliore alternativa | Martini e Rossi |
Diageo è un colosso degli alcolici quotato a Londra. Come per Nestlé e Procter & Gamble, la società non mette sul mercato prodotti a marchio proprio. Ed esattamente come nel caso delle altre due società, nel portafoglio di brand di Diageo rientrano alcuni dei nomi più famosi dell’industria: Tanqueray, Smirnoff e Baileys sono soltanto alcuni esempi.
Purtroppo, un trend economico già notato molte volte in passato è che le vendita di alcol tendono ad aumentare durante i periodi di recessione. Che sia per la disoccupazione o per altre dinamiche, è uno dei problemi sociali riscontrati più spesso in concomitanza di una contrazione dell’economia. Per quanto siano notizie poco felici per la società, si tratta al tempo stesso di un’opportunità per gli investitori.
Il grande vantaggio di Diageo rispetto ai rivali è il portafoglio diversificato di prodotti ed etichette, oltre all’impronta globale che permette all’azienda di mitigare la recessione di alcune aree geografiche con la crescita di altre. Interessante anche il dividendo, già generoso e comunque in crescita, che rende il titolo un ottimo investimento anti-recessione.
19 – Dollar General Corp
📊 Ticker | NYSE: DG |
💡 Settore | Negozi discount |
🚀 Valuta | Dollaro americano |
🧐 Migliore alternativa | Costco |
Dollar General Corp è una catena che opera negozi discount negli Stati Uniti. A differenza di Target e Costco, questo marchio si distingue dai supermercati per l’offerta di prodotti più ad ampio spettro. Si tratta di veri e propri bazar in cui si può trovare un po’di tutto, dall’abbigliamento fino agli oggetti di casa, con la costante di avere alcuni dei prezzi più bassi disponibili sul mercato.
La logica dietro a un investimento di questo genere in un periodo di recessione è piuttosto intuitiva. I consumatori tendono a risparmiare e scegliere alternative meno costose, indipendentemente dal fatto che abbiano perso il lavoro o meno. Molto spesso è semplicemente il timore per l’economia che causa un adattamento dei consumi.
Dando un’occhiata al grafico del titolo, per altro, appare evidente la sua capacità di continuare a crescere nel corso del tempo e di resistere tanto alle recessioni quanto ai periodi inflattivi. Un investimento a basso rischio, con un allettante ritorno potenziale: comprando il titolo sul top broker eToro, anche in questo caso, si possono evitare del tutto le commissioni sull’eseguito.
20 – Dollar General Corp
📊 Ticker | LON: ULVR |
💡 Settore | Beni di prima necesità |
🚀 Valuta | Sterlina inglese |
🧐 Migliore alternativa | P&G |
A chiudere la nostra guida troviamo un titolo quotato sulla Borsa inglese, che può aiutare ad aumentare ulteriormente la diversificazione in termini di valute. Unilever è la proprietaria di grandissimi brand come AXE e Dove, con un fatturato che supera i 95 miliardi di sterline all’anno e un dividendo in crescita che regolarmente viene rivisto a rialzo nelle riunioni degli azionisti a fine anno.
Altri marchi famosi della società includono Lipton, Knorr e Hellmann’s. Fino all’inizio del 2024 era anche proprietaria di Magnum, Cornetto e Ben & Jerry’s, ma la società ha deciso di separare la propria unità di business dedicata alla produzione di gelati per via delle difficoltà nella supply chain e i margini che si aggiravano intorno alla metà di quelli dei prodotti per l’igiene personale. Nuovamente si tratta di un colosso con una presenza globale e che produce dei prodotti su cui i consumatori hanno poca possibilità di tagliare gli acquisti anche in periodi di recessione.
Dove comprare azioni recessione
Scegliere un broker sicuro e conveniente per investire in periodi di recessione è importante quanto investire sui titoli giusti. La redazione di TradingOnline.com® prende molto seriamente questa scelta, ed è per questo che quotidianamente ci impegniamo a verificare quali siano i broker che offrono le migliori condizioni per investire in Borsa. Attualmente questo è l’elenco dei brand favoriti dalla redazione:
FP Markets – Visita la piattaforma;
eToro – Visita la piattaforma;
Capital.com – Visita la piattaforma;
Skilling – Visita la piattaforma;
Trade.com – Visita la piattaforma;
Bitpanda – Visita la piattaforma;
Avatrade – Visita la piattaforma.
Chiaramente tutti i broker presenti nell’elenco sono autorizzati da Consob e operano in Europa con apposita licenza ottenuta in una delle nazioni dello SEE. La sicurezza è un tema imprescindibile, ma teniamo sempre a mente anche elementi come la facilità di utilizzo della piattaforma, la qualità dell’app mobile, i costi di negoziazione e l’assistenza clienti.
Conviene comprare azioni recessione
Tantissimi investitori commettono l’errore di non investire durante i periodi di recessione, quando quasi sempre questi si rivelano essere i migliori per comprare titoli in sconto. Quando gli investitori perdono fiducia nei mercati azionari, i prezzi si abbassano spesso molto più di quanto cali il reale valore intrinseco delle aziende.
Non solo ci sono dei titoli che possono superare con successo le fasi di contrazione economica, ma ci sono titoli che durante questi periodi hanno prezzi irrisori rispetto al loro potenziale. Anche titoli che vengono effettivamente penalizzati nei numeri di bilancio, vengono penalizzati di più nei prezzi degli scambi in Borsa.
Per fare un esempio concreto, l’indice Nasdaq 100 è sceso del 44,50% durante la recessione del 2008. Da quel momento, però, ha registrato una performance del 1300% durante i 13 anni di boom economico successivi. Questo è il trend generale dei titoli azionari ed è il motivo per cui non si dovrebbe mai perdere la fiducia verso le capacità dei mercati nel lungo termine, anche quando il breve periodo è segnato da una crisi economica.
Azioni recessione: la nostra opinione
La redazione di TradingOnline.com® è composta da investitori che mettono in pratica i loro consigli, non semplicemente da editori. Per questo vorremo aggiungere la nostra opinione sull’atteggiamento da mantenere di fronte ai mercati azionari in periodi di recessione. Questo è l’atteggiamento che riflette anche il portafoglio di TradingOnline.com su Capital.com, che in periodi di crisi vede tantissimi acquisti su titoli azionari.
Le recessioni sono il meccanismo che permette di scremare gli investitori impazienti dagli investitori pazienti. Quando tutti fuggono dal mercato e accettano prezzi estremamente bassi per i loro asset, si generano le migliori opportunità per investire in sconto. Sono piuttosto i periodi di boom economico quelli in cui è difficile investire in azioni recessione, perché spesso le aziende sono sopravvalutate.
Eccessi di entusiasmo ed eccessi di pessimismo sono una costante sui mercati azionari, nulla che non sia già successo nelle fasi di crescita e in quelle di contrazione dell’economia. La storia ci insegna che comprare azioni recessione nei momenti più bui non è stato solo un buon investimento sul lungo termine, ma uno dei migliori che si possano fare in assoluto.
Chiaramente bisogna sempre considerare che ogni investitore ha un suo profilo di rischio e che non è possibile generalizzare troppo gli atteggiamenti che un investitore dovrebbe avere in periodi di recessione. Chi cerca rendite sicure e investimenti che nel breve termine non siano eccessivamente volatili, indubbiamente, dovrebbe pensare due volte prima di sbilanciare troppo il proprio portafoglio sulle stocks durante le recessioni.
Considerazioni finali sulle azioni recessione
Considerato il rischio di una recessione nel 2024, oggi è realmente utile interessarsi alle azioni recessione che performano bene in tempo di crisi. Nel concreto, ogni azienda ha un suo modello di business e uno schema di fornitori e clienti che contiene tantissime variabili. Ci sono società fortemente cicliche che risentono molto del ciclo economico, società neutrali di fronte a questo tipo di dati e infine società che prosperano nelle recessioni.
Soprattutto quando si ha a che fare con periodi atipici per l’economia, è importante valutare bene i fondamentali di ogni azienda. Dal settore fino ai prezzi delle materie prime di cui l’impresa ha bisogno, ci sono tanti fattori che possono impattare il valore intrinseco di una stock nei periodi di crisi. Detto questo, indubbiamente i periodi di contrazione sono un’opportunità importante per gli investitori orientati al lungo termine.
FAQ: Domande e risposte frequenti sulle azioni recessione
Quali settori del mercato azionario resistono alle recessioni?
Tipicamente le società associate a beni rifugio, beni di prima necessità, farmaci, servizi pubblici e prodotti low cost tendono a performare molto bene nei periodi di recessione.
Perché comprare azioni recessione?
Molto spesso gli investitori hanno reazioni eccessivamente pessimiste di fronte ai periodi di recessioni, vendendo i titoli al punto da portare il prezzo di molti di questi ben al di sotto del loro reale valore intrinseco.
Quali sono i broker migliori per comprare azioni recessione?
I broker più sicuri e convenienti per comprare azioni recessione, in questo momento, sono Capital.com, eToro e FP Markets. Il primo permette di investire su azioni recessione reali -anche frazionali-, mentre gli altri due offrono CFD sui titoli azionari.
Dove conviene investire in azioni recessione?
I titoli azionari sono solitamente lo strumento ideale da comprare in una fase di recessione, approfittando dei prezzi solitamente scontati dovuti al pessimismo degli investitori.
Quali azioni recessione crescono nei periodi di inflazione?
Le azioni recessione legate a prodotti e servizi low-cost, oltre a tutto il mondo dei metalli preziosi (oro, argento e platino) tendono a performare meglio durante le recessioni che nei periodi di crescita economica.
Quali azioni recessione bisogna evitare?
Solitamente le banche sono società pericolose su cui investire durante una recessione. C’è sempre il rischio che la quantità di crediti in sofferenza e la sfiducia dei clienti possano causare un run on the banks, portando anche gli istituti di credito più solidi verso una crisi di liquidità.
Quanto dura in media una recessione?
Secondo un’indagine del National Bureau of Economic Research degli Stati Uniti, tra il 1945 e il 2024 la durata media di una recessione è stata di 10 mesi.
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giuseppe
7 Maggio 2024 alle 10:35
sono molto convinto che a lungo tempo sarà un successo!!!!!!!!