Guide Azioni
Azioni value
Le azioni value sono titoli scambiati in Borsa a un prezzo inferiore al loro reale valore. Questo offre agli investitori la possibilità di comprare in sconto, scommettendo sul fatto che presto o tardi il valore del titolo e il suo prezzo saranno nuovamente allineati.
Il value investing -la strategia che prevede di trovare delle value stocks su cui investire- è storicamente stata una delle più efficaci in assoluto. Non a caso è il tipo di approccio utilizzato da investitori come Warren Buffett, Charlie Munger e Bill Ackman, personalità che hanno scritto la storia di Wall Street.
La logica dietro a questa strategia è estremamente solida, ma applicarla non è così semplice. Bisogna infatti conoscere molto bene i modelli per la valutazione delle aziende, soprattutto quelli che partono dai dati di bilancio e dalle notizie del calendario economico.
Nella guida di oggi presenteremo le migliori azioni value del 2024, insieme ai concetti fondamentali per poter trovare le azioni vendute in sconto. Sono insegnamenti in gran parte invariati da un secolo a questa parte, e che presumibilmente rimarranno invariati in futuro.
Azioni value – Introduzione:
🤔Cosa sono: | Azioni sottovalutate dal mercato |
📈Strategia correlata: | Value investing |
💪🏽Punto di forza: | Alta probabilità di successo |
👎Punto di debolezza: | Necessario molto tempo e competenza |
🚀Principali esponenti: | Warren Buffett, Ben Graham, Peter Lynch |
🏦Dove investire: | Scopri i migliori broker |
🤑Quali comprare: | Vedi l’elenco completo |
Cosa sono le value stocks
“Azioni value” -in inglese value stocks– è il termine generico con cui si indicano le società sottovalutate dal mercato. Con “value investing” si intende invece la strategia che prevede di comprare le azioni value e mantenerle in portafoglio finché il mercato non avrà smesso di sottovalutarle, in modo da poterle poi vendere a un prezzo maggiore.
Chi segue il value investing nega la teoria dei mercati efficienti, secondo cui la domanda e l’offerta si incontrano sempre nel punto in cui il prezzo di uno strumento finanziario è uguale al suo valore. Se così fosse non esisterebbero le azioni value, così come non esisterebbero le azioni sopravvalutate, e sarebbe possibile battere il mercato solo avendo fortuna.
Il dilemma sull’efficienza dei mercati è uno dei più divisivi fin dalle origini delle Borse. Se però guardiamo alla storia dei mercati finanziari, è abbastanza chiaro che i mercati non siano perfettamente efficienti: abbiamo avuto bolle speculative, crolli dovuti al panico, eccessi di ottimismo e value investor che sono davvero riusciti a battere il mercato a lungo.
L’evidenza, dunque, ci suggerisce che esistano davvero delle azioni sottovalutate e delle azioni sopravvalutate. Il compito di un investitore è riconoscere le azioni value, tenendo conto di tutte le informazioni disponibili e poi mettendole insieme per stimare correttamente la differenza tra prezzo e valore di una società.
Vale la pena di notare che tradizionalmente i value investor tendono a preferire l’acquisto di azioni vere e proprie all’uso di strumenti derivati come le opzioni o i CFD. Per questo un broker come eToro – qui per il sito ufficiale – risulta particolarmente appropriato per applicare il value investing.
Migliori azioni value 2024: quali sono?
La redazione di TradingOnline.com è composta di analisti che seguono quotidianamente i mercati: qui vogliamo condividere le nostre previsioni sulle migliori azioni value da tenere d’occhio nel post-pandemia.
In questo particolare momento di tassi d’interesse elevati, che rendono gli investitori ghiotti di obbligazioni, ci sono tante azioni che offrono valutazioni interessanti. Valutazioni che sarebbero stati impensabili fino a pochi anni fa, e che ora rendono molto più facile comprare azioni a prezzi realmente validi.
Azioni value italiane
Borsa Italiana è un ottimo raccoglitore di azioni value. Quella del nostro Paese è una Borsa con pochi occhi addosso, e proprio grazie alla sua distanza dai riflettori le valutazioni delle aziende tendono ad avere moltiplicatori molto contenuti rispetto alle controparti americane e inglesi.
Inoltre le azioni value sono spesso legate a settori tradizionali, come quello energetico e bancario. Questi sono proprio i settori più rappresentati nei principali panieri di Piazza Affari, per cui i value investor troveranno sicuramente delle idee interessanti da valutare. Qui riportiamo di seguito le società da tenere d’occhio secondo la nostra analisi.
Moncler
Moncler è una icona del lusso senza tempo, che nella stagione invernale vende milioni di capi in tutto il mondo. Attualmente il titolo è penalizzato dal fatto che la guerra in Ucraina impedisce all’azienda di sfruttare pienamente il potenziale del mercato russo. Una situazione però transitoria, che potrebbe premiare gli investitori disposti a comprare il titolo oggi e a mantenerlo su un orizzonte di lungo termine.
Il rapporto P/E del titolo può sembrare alto, ma il free cash flow prodotto da Moncler ogni anno è perfettamente allineato con il profilo di una value stock. Inoltre si tratta di un’azienda che può facilmente evitare i problemi legati all’inflazione, avendo margini molto alti sul venduto e puntando a un pubblico che non ha problemi di spesa.
Essendo uno dei principali titoli di Borsa Italiana, è anche facile investire su Moncler con costi ridotti. Usando Capital.com (apri una demo gratis qui) possiamo investire sull’andamento delle azioni Moncler con spread inferiori allo 0,20%. La piattaforma web mette gratuitamente a disposizione dei clienti anche i report Refinitiv delle varie aziende, che semplificano notevolmente la ricerca delle azioni value.
Enel
Un titolo assolutamente ottimo per chi sta considerando di fare un investimento sulla transizione energetica. Molto spesso si parla di energia rinnovabile, eolico e fotovoltaico, dimenticando che la prima cosa necessaria per seguire l’agenda climatica europea è potenziare la rete di distribuzione. Anche per questo, nel corso del 2024, le Commissioni Europee che si occupano di imprese e di sostenibilità hanno iniziato a pianificare importanti investimenti in società come Enel.
La logica è molto semplice. Se l’UE intende realmente mettere milioni di veicoli elettrici sulle strade, c’è bisogno di una capacità maggiore di trasportare e servire corrente elettrica. Non solo, ma in generale il mondo si sta muovendo verso un futuro dove tutto è sempre più elettrico e meno alimentato da combustibili fossili. Questo presenta un’opportunità di crescita secolare per le aziende come Enel.
Nel caso specifico del colosso delle utilities italiano, si tratta anche di un’azienda che offre una valutazione estremamente bassa rispetto ai suoi dati di bilancio. La bassa valutazione di oggi e le ottime prospettive future ci rendono quasi forzati a inserirla nell’elenco delle migliori azioni value italiane.
Pirelli
Il titolo ha già segnato una performance del +30% rispetto a quando lo abbiamo inserito in questa lista, ma riteniamo che ci siano ancora tutti i presupposti per vederlo crescere oltre. Il primo target è quantomeno il livello pre-pandemia di 7-7,50€ per azione.
In questo momento di ripresa, però, è indubbiamente una delle società posizionate meglio per un rilancio. Consideriamo anche che Pirelli è un vero brand mondiale, apprezzato universalmente anche per la fornitura di pneumatici nelle massime competizioni mondiali di automobilismo e motociclismo.
Nel settore automotive, Pirelli è nota per essere il metro di riferimento a livello di tecnologia e innovazione. Non è minacciata dai cambiamenti che si stanno verificando nel mondo dell’automobilismo: che si tratti di auto elettriche o con motore a combustione, in sharing o di proprietà, a guida autonoma o manuale, nessun’automobile può fare a meno delle gomme.
Il fatto che Pirelli abbia anche un dividendo in crescita nel corso degli anni completa il quadro di una value stock italiana di grande spessore.
Value stocks europee
Chi investe in value stocks tende a non voler correre un eccessivo rischio di cambio, per cui i mercati emergenti sono solitamente tagliati fuori dalle analisi dei value investors. Ecco che il Vecchio Continente ci mette di fronte a altre ipotesi interessanti al di là dei titoli italiani; società solide, spesso sottovalutate, quotate in Borsa con una valuta molto solida.
Ai fini della nostra analisi considereremo l’Europa geografica anziché quella politica, includendo dunque anche Svizzera e Regno Uniti. Il franco svizzero e la sterlina inglese, d’altronde, sono altrettanto valute molto solide. Inoltre la gran parte delle Borse europee è compatibile con la funzione RealStock di eToro, grazie alla quale possiamo investire su questi titoli esteri con zero commissioni.
Air France-KLM
Air France-KLM è uno dei più grandi gruppi legati al trasporto aereo al mondo. La società nasce dalla fusione di Air France, compagnia di bandiera francese, e l’olandese KLM.
Per decenni le due società hanno operato con successo in uno dei settori più competitivi in assoluto, consolidando la propria base di clienti e offrendo uno standard di servizio che le distingue per affidabilità, sicurezza e puntualità. Questo consente all’azienda di applicare prezzi sostenuti e mantenere un margine operativo interessante anche nei momenti difficili.
Inutile dire che la pandemia sia stata un periodo molto duro per le compagnie aeree, che hanno sofferto un drastico calo della domanda unito a alti costi per la compliance con le normative anti-Covid. I bilanci di AirFrance-KLM e di molte altre aziende del settore si sono chiusi in rosso per la prima volta dopo anni, gettando gli investitori nello sconforto e portando a un’ondata di vendite.
Ora, però, la domanda di voli è tornata a esplodere. Anche se il prezzo del petrolio rimane piuttosto alto, danneggiando i margini delle compagnie aeree, i fondamentali restano estremamente interessanti. Inoltre Air France-KLM è uno dei gruppi mondiali che stanno investendo di più in combustibili sostenibili per l’aviazione (SAFs) e ricerca sull’abbattimento delle emissioni inquinanti. Con sempre più paletti ecologici imposti alle compagnie aeree, questo si traduce in prospettive di crescita interessanti a medio-lungo termine.
Covestro
Passiamo ora a un’azione quotata in Germania, a nostro avviso una delle migliori value stocks per il 2023 e gli anni seguenti. Si tratta di Covestro, azienda specializzata nella produzione di materiali per l’industria. Nello specifico, l’impresa produce polimeri avanzati che vengono impiegati in vari settori: dalla medicina all’elettronica, fino ai macchinari industriali.
Poche aziende al mondo sono in grado di produrre i materiali trattati da Covestro, che per altro richiedono impianti estremamente tecnologici e dispendiosi da costruire. Questo pone l’impresa al riparo dal possibile intervento di nuovi concorrenti, grazie a delle barriere d’ingresso molto alte nel settore. Non solo, ma permette all’azienda di applicare margini generosi sul venduto.
La finestra di opportunità è molto interessante, e l’azienda sta anche lavorando su nuove soluzioni che le permetteranno di attecchire in nuovi segmenti di mercato. Covestro in questo momento è una value stock su cui tenere gli occhi puntati, perché il prezzo potrebbe iniziare una corsa rialzista in qualunque momento.
Mapfre
Mapfre è una società di origine spagnola, quotata sulla Borsa di Madrid, che si occupa di assicurazioni. Forse non è il settore più entusiasmante su cui investire, ma è uno di quelli che offre il maggior numero di spunti per chi è in cerca di azioni value.
Il motivo principale per cui Mapfre rientra nel nostro elenco è la combinazione tra un settore molto stabile e una quota di mercato molto alta. Le due cose spiegano i risultati positivi e costanti che l’azienda ha ottenuto nel costo del tempo, grazie ai quali gli investitori ricevono dividendi molto interessanti.
Nel momento in cui scriviamo, il dividendo annuo supera addirittura il 15%. Il motivo sono i risultati superiori alle attese ottenuti lo scorso anno: per chi ha seguito in anticipo la nostra guida e ha acquistato durante gli oltre due anni in cui Mapfre ha fatto parte dell’elenco, il ritorno è stato piuttosto importante.
Azioni value americane
Non potevano mancare nel nostro elenco anche le azioni value americane. I value investor vanno spesso alla ricerca di opportunità nel mercato a stelle e strisce, dal momento che la trasparenza e i volumi delle Borse di New York non hanno rivali intorno al mondo.
Il problema principale delle azioni americane è che tendono ad avere molti osservatori, sia tra gli investitori al dettaglio che tra quelli istituzionali. Per questo è più difficile trovare dei titoli che il mercato stia sottovalutando, anche se decisamente non impossibile. Ne abbiamo selezionati alcuni dei principali, tutti negoziabili a zero costi di carico su eToro.
Berkshire Hathaway
Non potremmo iniziare il nostro elenco da un punto diverso: Berkshire Hathaway, la società fondata da Warren Buffett e Charlie Munger, rappresenta l’anima stessa del value investing. L’impresa investe in altre società, sia quotate in Borsa che non, utilizzando il proprio capitale.
Dal momento che Warren Buffett è il più iconico value investor della storia, investire in Berkshire Hathaway significa indirettamente esporsi a tante altre value stocks. Non solo quelle che potremmo acquistare direttamente in Borsa, ma anche molte che non sono accessibili sul mercato aperto al pubblico.
Un altro motivo importante per cui investire in Berkshire è diverso dall’applicare il value investing in prima persona è il controllo delle aziende su cui si investe. La società di Warren Buffett preferisce acquisire quote di maggioranza, o comunque di controllo, con cui influenzare l’andamento delle aziende e massimizzare il loro potenziale.
L’unico svantaggio è che le azioni di Berkshire hanno un costo unitario molto alto, strategia voluta dagli stessi fondatori per attirare esclusivamente persone davvero interessate a investire sulla società con un orizzonte di lungo termine. Per questo non è mai stato effettuato uno stock split, e dunque il titolo si trova oggi intorno ai 400.000$ per azione.
Oggi, in realtà, si può aggirare il problema grazie ai broker come eToro (qui per aprire una demo gratis) che offrono la possibilità di investire in azioni frazionali. Potremo investire qualunque cifra ci interessi, e il broker si occuperà di aggregare il nostro ordine a quello di altri clienti per trasmetterci parte della proprietà dell’azione. Avremo pieni diritti sulla nostra quota, incluso quello di rivenderla in qualunque momento.
FedEx
Società che non ha davvero bisogno di presentazioni: FedEx è uno dei colossi mondiali del mondo delle spedizioni, con una forte presenza soprattutto negli Stati Uniti dove la società è quotata. Il settore è molto interessante: da una parte tradizionale, dall’altra connesso all’avvento dell’e-commerce in tutto il mondo.
Il fatto che FedEx sia un importante player a livello globale le permette di trattare qualunque tipo di spedizione, oltre che di perseguire una campagna di regolari acquisizioni di società più piccole. Per quanto riguarda il titolo, invece, gli investitori possono contare su una società storicamente profittevole che stacca anche un buon dividendo.
Per quanto FedEx sia una società grande e matura, è anche una value stock con vero potenziale di crescita e innovazione. La consegna con droni e veicoli elettrici potrebbe aumentare i margini e ridurre il numero di concorrenti in grado di competere con il prezzo di FedEx, spalancando le porte a un’espansione ancora più grande del business.
American Tower
American Tower è un REIT di telecomunicazioni. Per i meno familiari con la materia, un REIT è un tipo di società quotata in Borsa che investe su immobili e li mette a rendita con l’obiettivo di generare un profitto per gli investitori. Questo tipo di società è anche tenuto a distribuire la gran parte degli utili sotto forma di dividendi, offrendo dunque il profilo di un’azione molto adatta agli investitori in cerca di titoli value e di rendite crescenti nel corso del tempo.
Nel caso specifico di American Tower, si tratta di un REIT che investe in infrastrutture per le telecomunicazioni come antenne e satelliti. Queste vengono poi messe a disposizione degli operatori di internet e telefonia, che possono stipulare con American Tower dei contratti di usufrutto o leasing. Con oltre 200.000 infrastrutture di questo genere sparse in tutti i continenti, si tratta dell’azienda più grande al mondo in questo settore.
Dopo alcuni anni in cui il settore ha performato piuttosto male, ora sembra che il comparto delle telecomunicazioni sia tornato a crescere. Nella prima parte del 2023 ha messo a segno delle ottime performance rispetto al mercato, dimostrando che nel tempo le Borse ribilanciano l’andamento dei vari settori economici.
Dove investire in azioni value
[broker]
In questa tabella riportiamo le migliori piattaforme trading per investire in azioni value. Sono stati tutti selezionati dai nostri analisti a fronte di un’estensiva e continua ricerca di mercati, e l’elenco viene aggiornato regolarmente con l’evoluzione dei vari broker.
La redazione di TradingOnline.com® invita sempre i suoi lettori a fare attenzione ai broker con cui si decide di investire. Non solo per quanto riguarda la sicurezza, che ovviamente viene sempre al primo posto; soprattutto quando si parla di value investing, è essenziale valutare anche le commissioni e la quantità di strumenti negoziabili.
Molti dei broker inclusi nella nostra tabella offrono anche delle piattaforme con cui è possibile accedere ai dati di bilancio delle società negoziabili. Si tratta di una caratteristica molto utile per chi è in cerca di azioni value, dal momento che gran parte dell’analisi si concentra proprio sui numeri delle varie aziende.
Come scegliere una value stock in modo corretto
Il vero limite del value investing è che capire quali siano le società sottovalutate dal mercato non è affatto semplice. Bisogna conoscere bene i modelli di valutazione aziendale; questi richiedono a loro volta competenza nell’analisi di bilancio e del contesto economico, tutti aspetti assolutamente necessari per distinguere un’azione value da un’azione sopravvalutata.
Esistono decine di modelli per la valutazione aziendale, e ogni investitore cerca di perfezionare le sue analisi in un modo unico. Tuttavia ci sono degli elementi comuni, essenziali per le strategie di value investing. Questi aspetti comuni sono proprio quelli su cui ora vogliamo concentrare la nostra analisi.
In generale è possibile distinguere le variabili necessarie per valutare una società in due categorie: le variabili note, come i dati di bilancio, e le variabili sconosciute come il prezzo del petrolio tra un anno. Purtroppo la presenza di variabili sconosciute rende impossibile effettuare delle analisi sicure al 100%, ma questo è anche il motivo per cui si presentano delle opportunità: senza incognite, prezzo e valore sarebbero sempre allineati.
Un buon value investor cercherà di studiare nel modo più approfondito possibile le variabili note, cercando di fare delle previsioni attendibili su quelle sconosciute.
Conto economico
Il conto economico è il primo documento del bilancio aziendale, in cui sono riportati costi e ricavi di una società. Ci dice quanto un’azienda stia fatturando e quanto sia spendendo per ottenere quel fatturato. In alto troveremo i ricavi e le scorte di magazzino, mentre di seguito si trova il conteggio e la ripartizione dei costi.
Dal conto economico di un’azienda è subito possibile reperire dei dati fondamentali per l’analisi di una value stock. Tra questi:
- Utile netto – Il profitto della società al netto di tutte le spese, tasse e interessi;
- Fatturato – Il ricavo totale di tutte le vendite di un’azienda;
- EPS (Earnings Per Share) – L’utile netto che corrisponde a ciascuna azione, ottenuto dividendo l’utile netto per il numero totale di azioni in circolazione;
- Rapporto P/E – Il rapporto tra prezzo di un’azione e gli EPS;
- Margine operativo – Il profitto che la società ottiene considerando solo i costi vivi sostenuti per mettere sul mercato i suoi prodotti e servizi.
Un value investor solitamente compara diverse società di un settore, andando alla ricerca di quelle che hanno un miglior rapporto P/E e un maggior margine operativo. Inoltre nel conto economico vengono riportati i dividendi staccati dalla società, altro elemento importante per identificare le azioni value.
Stato patrimoniale
Lo stato patrimoniale è il documento del bilancio aziendale che riporta il patrimonio della società, i suoi crediti e i suoi debiti. È molto importante, perché non vale a nulla una società che genera buoni profitti se poi questa crolla sotto al peso dei suoi debiti.
Lo stato patrimoniale è diviso in due sezioni: l’attivo e il passivo. Studiandole entrambe, è possibile capire quanto sia solida una società. Ci sono aziende sottovalutate dal mercato non per quanto stanno già realizzando in termini di profitti, ma per gli asset in portafoglio.
Per l’analisi di un value investor, i punti più importanti dello stato patrimoniale sono:
- Immobilizzazioni – I beni materiali, immateriali e finanziari che fanno parte del patrimonio di una società, e di cui diventiamo “parzialmente proprietari” nel momento in cui compriamo il titolo;
- Book value per share – Il valore del patrimonio di una società rapportato al numero di azioni in circolazione;
- Indice di indebitamento – La quantità totale di debiti di un’azienda divisa per il valore totale dei suoi attivi;
- Debiti totali – La quantità di debiti a breve e lungo termine a carico dell’impresa;
- Struttura del debito – Il rapporto tra debiti a breve e lungo termine, insieme al loro costo e alla redditività dei capitali presi a debito.
Una delle mancanze più comuni nel mondo del value investing è proprio quella di trascurare l’aspetto patrimoniale di un’azienda, concentrandosi troppo sul conto economico. Attenzione, però, perché i debiti possono diventare il fardello più grande di una società nel lungo termine.
Rendiconto finanziario
Nel rendiconto finanziario è indicato il dettaglio dei flussi di cassa in entrata e in uscita da un’impresa. Questi includono tutti i movimenti di conto corrente: incassi ricevuti dai clienti, capitali presi a debito, fonti di finanziamento alternative e uscite di qualunque natura.
Il più importante dato analizzato dai value investor è il free cash flow (FCF). In parole molto semplici, rappresenta i soldi disponibili che un’azienda può utilizzare per scopi come pagare i suoi debiti, distribuire dividendi agli azionisti o investire in nuove opportunità di business. Questo non si può evincere da metriche come l’utile netto, dal momento che nel calcolo dell’utile rientrano anche molte spese non monetarie (es. ammortamenti).
Per calcolare il FCF, si parte dal flusso di cassa operativo e si sottraggono i costi di investimento in attività come l’acquisto di macchinari, l’espansione o il rinnovo degli impianti. Infine si sottraggono le spese finanziarie come gli interessi sul debito. Il risultato è l’effettiva liquidità che la società ha prodotto, nel periodo considerato dal bilancio, per i suoi azionisti.
Variabili macroeconomiche
La migliore finestra di opportunità per investire in azioni value si presenta quando abbiamo a che fare con periodi di crisi e recessione. Quando tutti i mercati tendono a prendere una direzione ribassista, la valutazione delle società si sgonfia ed è decisamente più semplice trovare titoli venduti in sconto.
Lo stesso è vero al contrario: dopo un lungo periodo di mercato rialzista, potrebbe diventare molto difficile identificare delle azioni value. Ecco perché analizzare lo scenario economico è parte integrante del processo con cui identificare le azioni value.
Tra le principali variabili macroeconomiche da tenere in considerazione:
- PIL
- Tasso di disoccupazione
- Tasso di interessi delle principali banche centrali
- Inflazione
- Andamento del mercato immobiliare
- Prezzo delle materie prime
Nel lungo termine, le recessioni sono meno lunghe e meno forti rispetto alle fasi di espansione dell’economia. Questo significa che i periodi di recessione aprono ottime opportunità per investire in azioni value; l’apice dei momenti di crescita e le bolle speculative sono invece i momenti ideali per vendere.
Investire in azioni value conviene?
Il value investing è un approccio utilizzato da oltre un secolo, con risultati ottimi per chi effettivamente è in grado di praticarlo nel modo corretto. Il razionale dietro a questa strategia è perfettamente sensato: qualunque cosa si riesca a comprare per un prezzo inferiore al suo valore, rappresenta un’opportunità di mercato.
Questo non vale soltanto per i mercati finanziari: un’automobile, una casa o un quadro acquistati a un prezzo inferiore al loro valore possono essere rivenduti con profitto. Le azioni sono solo uno dei tanti modi di applicare il value investing.
Chiaramente il problema è capire se ci sia effettivamente un margine di sicurezza nell’operazione che stiamo facendo: uno scarto tra prezzo e valore che si possa mantenere aperto anche nel caso in cui le variabili esterne fossero sfavorevoli.
Proprio perché non è possibile controllare alla perfezione l’andamento di alcuni fattori, è molto difficile dire se effettivamente la quotazione di mercato sia inferiore al reale valore di un’impresa. Inoltre servono varie competenze per poter analizzare a fondo un titolo, tenendo in considerazione ogni singolo elemento che potrebbe influenzarne l’andamento.
Ammesso di avere una buona capacità di fare previsioni e tutte le competenze che servono, il value investing è un approccio realmente conveniente con cui affrontare i mercati finanziari.
Le prospettive per il 2024
Il 2024 si è aperto come un anno decisamente positivo, sia per le Borse europee che per quelle americane. I mercati attendono i tagli ai tassi d’interesse delle banche centrali in estate, mentre soltanto i mercati cinesi stanno facendo fatica a ritrovare slancio. Complessivamente i fondamentali sono molto buoni per chi investe in azioni value e sul comparto azionario più in generale.
Detto questo, rimangono delle importanti differenze tra le varie aree geografiche. Nello specifico, negli Stati Uniti la crescita continua a essere molto buona e l’inflazione sta tornando sotto controllo a passo spedito. Questo suggerisce che, al momento, la fase del ciclo economico americano sia molto valida per chi è interessato ad acquistare azioni value.
In Europa, invece, si continua a osservare una crescita vicina allo zero. Gli investimenti in azioni value sono solitamente fatti con un orizzonte di lungo periodo, per cui questi problemi di breve termine possono anche essere ignorati. Al tempo stesso, però, è importante notare che i fondamentali americani siano nettamente migliori di quelli europei in questo preciso momento storico.
Azioni growth, value e deep value: cosa significa?
Con i termini “growth”, “value” e “deep value” si intendono diversi tipi di azioni con caratteristiche molto diverse tra loro. Nel corso del tempo, infatti, con “azioni value” si è passati a intendere per estensione tutte quelle società che hanno numeri di bilancio stabili e operano in settori altrettanto stabili, con bassi moltiplicatori e dividendi generosi.
Questa sembra una presa di distanze dal significato originale del termine, che invece indicava i titoli sottovalutati dal mercato. In realtà le due cose spesso coincidono: le società più mature che operano in settori consolidati sono spesso anche quelle che gli investitori sottovalutano, specie nelle forti fasi di crescita dei mercati.
Gli altri due termini, growth e deep value, si allontanano da una parte e dall’altra. Le società growth sono in forte crescita, spesso in perdita, non staccano dividendi e sono delle scommesse sul fatto che il titolo possa crescere di svariate volte nel corso del tempo; le azioni deep value, invece, sono ancora più tradizionali e mature di quelle value, talvolta anche in decrescita, ma pagano ottimi dividendi.
Pro e contro delle azioni growth
Le azioni growth hanno un grande potenziale di crescita a lungo termine, ma prevedono anche una volatilità sopra la media. Solitamente sono i titoli che beneficiano di più dei periodi con bassi tassi di interesse centrali, crescita economica e un mercato dei capitali molto dinamico.
I titoli growth sono connessi a società giovani, per le quali la priorità è appunto il tasso di crescita. Questo significa puntare il più possibile sulle quote di mercato e sull’aumento del fatturato, trascurando nella prima fase l’utile netto e i dividendi. Quasi nessuna azione growth stacca dividendi, perché l’intento è quello di reinvestire eventuali profitti nel business.
I principali punti di forza delle azioni growth riguardano la rivalutazione del titolo nel lungo termine. I growth investor cercano di identificare società in fase embrionale che hanno il potenziale per diventare le prossime Amazon, Airbnb o Uber. Se su dieci growth stock su cui si investe, una o due dovessero riuscire realmente a fare questo percorso, sarebbe già sufficiente per avere un ottimo ritorno.
Questo è anche il motivo per cui solitamente i growth investor tendono a diversificare molto il portafoglio, investendo pochi capitali su tante aziende e sapendo in partenza che non tutte sono destinate al successo. Anche nel growth investing, comunque, c’è una traccia di value investing: una società growth può comunque essere sopravvalutata o sottovalutata rispetto al suo potenziale. Diventa solo più difficile stimare correttamente il potenziale stesso.
Esempi di azioni growth sono:
- Robinhood
- Delivery Hero
- Coinbase
- Nio
Chiaramente questi esempi sono tratti da società già piuttosto grandi, ma un growth investor realmente orientato alla crescita potrebbe andare alla ricerca di titoli ancora meno capitalizzati.
Pro e contro delle azioni value
Le azioni value tendono a reggere bene anche i momenti di alta volatilità, ma crescono di meno nelle fasi in cui il mercato è rialzista. Solitamente si tratta di società che hanno già una quota di mercato molto grande, per cui per quanto possano investire sulla loro espansione sono già molto vicine al limite fisico del loro fatturato.
Questo non significa che le azioni value non possano crescere, ma tenderanno sicuramente a farlo a un ritmo ridotto. Di solito il ritmo di crescita mantenuto da queste società è vicino al tasso di crescita dell’economia globale, o quantomeno a quello del mercato in cui operano.
Esempi di azioni value sono:
- Coca-Cola
- Nike
- Luxottica
- Exxon-Mobil
- Verizon
Proprio il fatto che queste aziende abbiano già degli utili stabili e buone riserve di liquidità fa sì che resistano meglio delle growth stock ai periodi di recessione. Tuttavia il loro andamento è spesso legato a quello delle materie prime energetiche o di altre materie prime, trattandosi in gran parte di società al di fuori del campo della tecnologia e dei servizi.
Pro e contro delle azioni deep value
Le azioni deep value rappresentano società ancora più tradizionali e più consolidate rispetto alle azioni value, al punto che talvolta si tratta di settori ormai in declino. Ci sono diversi motivi per cui un investitore potrebbe voler investire su società che non stanno più crescendo, al contrario di quanto si potrebbe pensare.
Per cominciare, i moltiplicatori tendono a essere molto bassi e i dividendi invece molto alti in rapporto al prezzo del titolo. Questo significa che mantenendo l’azione in portafoglio anche soltanto per alcuni anni, diventa fattibile ripagare l’investimento iniziale attraverso i flussi di cassa ottenuti dal titolo.
In alcuni casi gli investitori puntano su queste società anche per via del loro patrimonio, che tende a essere piuttosto alto dopo tanti anni di profitti. A un certo punto, anche solo il valore dei terreni e delle infrastrutture in mano a un’azienda è in grado di giustificare la sua capitalizzazione di mercato.
Da ultimo, alcune volte i settori conoscono un rilancio. Un esempio è quello delle società legate alla produzione di petrolio e gas naturale: per diversi anni gli investitori le hanno scartate per puntare sull’energia rinnovabile, finché nel 2021-22 la crisi energetica mondiale ha riportato in auge il settore.
Opinioni sulle azioni value
Essendo una delle più storiche strategie con cui affrontare i mercati finanziari, si è detto molto nel tempo sul value investing e sulle azioni value. Vogliamo qui raccogliere una serie di investitori di successo che si sono espressi in merito, oltre a dare poi la nostra opinione.
Come sempre, il nostro obiettivo è eliminare il rumore di sottofondo per cercare di presentare solo i pensieri più autorevoli sul tema della nostra guida.
Opinioni autorevoli sul value investing
La paternità del value investing è associata da Ben Graham, professore universitario e primo datore di lavoro di Warren Buffett. Nella sua frase “Il prezzo è ciò che paghi, il valore è ciò che ottieni” è raccolta l’essenza degli investimenti in azioni value: pagare meno di ciò che si riceve in cambio del proprio capitale.
Anche il socio di Warren Buffett, il leggendario Charlie Munger, si è espresso chiaramente su questa strategia dicendo “Tutti gli investimenti intelligenti applicano il value investing -ottenere più di quanto stai pagando-. Devi valutare il business per poter valutare l’azione“.
Altro storico value investor è Phil Fisher. Oltre a essere famoso per la sua carriera da investitore, il suo libro “Common stocks, uncommon profits” è considerato uno dei migliori da leggere per imparare le basi e le tecniche del value investing. Una sua frase passata di generazione in generazione a Wall Street è “I mercati sono pieni di gente che conosce il prezzo di tutto, e il valore di niente”.
Possiamo poi passare in rassegna i nomi di tanti altri value investor di successo. A cominciare, per esempio, da Bill Ackman, noto per essere uno dei principali activist investor degli Stati Uniti: oltre a investire sul valore delle società, Ackman ne acquisisce quote di controllo o si impegna a realizzare campagne mediatiche per diffondere le sue idee e velocizzare la riconciliazione tra prezzo e valore.
A livello europeo, forse il value investor più conosciuto è Francisco Garcìa Paramés. Considerato il “Warren Buffett spagnolo”, ha fondato la società Bestinver con cui si occupa di value investing attraverso la gestione di fondi comuni d’investimento e fondi pensione.
La nostra opinione
Per concludere la raccolta di opinioni e considerazioni sul value investing, riteniamo opportuno esprimere il parere degli autori della guida. La redazione di TradingOnline.com® è formata da analisti che investono in prima persona sui mercati finanziari, seguendone quotidianamente l’andamento.
Il value investing rappresenta forse la massima espressione della logica degli investimenti: l’idea di comprare asset a un prezzo inferiore al loro valore, per quanto non innovativa, è alla base di qualunque operazione profittevole che non sia semplicemente dettata dalla fortuna.
Nessuno può rinnegare l’importanza dei fondamentali di un’azione. Comprare un titolo significa diventare parzialmente proprietari della società, per cui ha senso solo se realisticamente crediamo che i risultati dell’azienda giustificherebbero un prezzo maggiore per il titolo su cui stiamo investendo.
Detto questo è importante ricordare che fare value investing nella pratica richiede un set di competenze piuttosto importante, che spazia dall’analisi di bilancio fino ai modelli previsionali macroeconomici. Tutti elementi che è possibile apprendere sia nella teoria che nella pratica, ma indubbiamente elementi che richiedono tempo per averne una piena padronanza.
Per fare pratica con tutto questo, è oggettivamente consigliabile cominciare utilizzando denaro virtuale anziché quello reale. Lo si può fare, ad esempio, aprendo un conto demo su eToro e approfittando del capitale virtuale da 100.000$ che il broker mette a disposizione gratuitamente per tutti gli utenti.
Considerazioni finali
Il value investing è uno degli approcci che storicamente si sono rivelati più efficaci e più lungimiranti per chi investe in azioni. Con decine di migliaia di titoli azionari quotati sulle Borse di tutto il mondo, alcune asimmetrie esistono necessariamente e possono essere sfruttate da chi conosce la differenza tra prezzo e valore.
Dall’altra parte è importante ricordare che andare alla ricerca di azioni value è un processo che richiede tempo e dedizione, oltre che inevitabilmente qualche passo falso. Persino Warren Buffett ha commesso degli errori nella sua carriera, per cui sarebbe eccessivo pretendere di non sbagliare mai.
Per chi ha tempo e voglia di dedicarsi all’apprendimento dei modelli di valutazione aziendale, e soprattutto per chi ha interesse nello scoprire i veri fondamentali che stanno dietro alla valutazione di una società. Questa è la motrice dei mercati finanziari e non c’è dubbio sul fatto che lo rimarrà, nel lungo termine, finché i mercati esisteranno.
FAQ: Domande e risposte frequenti sulle azoni value
Quali sono i migliori libri sul value investing?
I migliori libri sul value investing sono L’investitore intelligente di Ben Graham, One up on Wall Street di Peter Lynch e Modern value investing di Sven Carlin.
Qual è un buon rapporto P/E per un’azione value?
La maggior parte delle azioni value viene tipicamente scambiata a un rapporto P/E inferiore a 12. Si tratta tuttavia di un’approssimazione molto generica, che non tiene conto del tasso di crescita annuo dell’utile netto.
Amazon si può considerare una value stock?
Amazon si colloca a metà tra un’azione value e un’azione growth, dal momento che genera già profitti molto ampi ma non stacca ancora dividendi e che il business è ancora in forte espansione.
Quali sono i migliori ETF di azioni value?
I più validi ETF di azioni value sono l’Invesco S&P 500 Revenue ETF e il iShares MSCI USA Value Factor ETF.
Dove si può investire in azioni value?
È possibile investire in azioni value con qualunque broker autorizzato Consob. I più consigliati dalla nostra redazione sono eToro, Capital.com e FP Markets.
Come si riconosce un’azione value?
Per capire se un’azione sia realmente venduta in sconto rispetto al suo valore reale è necessario analizzare i fondamentali della società, cominciando dai bilanci di esercizio, realizzando una propria stima del suo valore.
Il value investing riguarda solo le azioni?
No, il value investing può essere applicato a qualunque asset. L’idea alla radice rimane sempre quella di acquistare l’asset a un prezzo inferiore al suo valore, che si tratti di azioni, immobili, NFT o altro ancora.
Guide Azioni
Comprare azioni ENEL
Investire su ENEL significa acquistare le azioni del più importante gruppo di distribuzione elettrica in Europa. Ecco un’analisi completa sul titolo con previsioni. Meglio vendere oggi o tenerle?
Comprare azioni ENEL vuol dire diventare soci del più grande gruppo di distribuzione energetica d’Europa, con un’importante partecipazione dello Stato e primo titolo per capitalizzazione a Piazza Affari. Un titolo storico e molto diffuso nei portafogli dei cassettisti, leader nel suo comparto in Italia ma anche in Europa.
Fino a questo momento ENEL è stata una delle società più premiate di Borsa Italiana nel corso del 2024. I prezzi dell’energia in calo e la fine della crisi del gas naturale hanno aiutato l’impresa a ritrovare redditività e utili di bilancio. Complessivamente è una delle società meglio posizionate per trarre vantaggio del riequilibrio nel mercato energetico, uno dei più dibattuti degli ultimi anni.
Principali caratteristiche Azioni ENEL:
📱ISIN & Sigla: | IT0003128367: ENEL |
🏦Dov’è quotata ENEL: | Piazza Affari |
💰Capitalizzazione: | 70,93 miliardi di euro |
👍Conviene comprare oggi: | Sì |
📈Target price medio ENEL: | 7,46€ |
👌Broker consigliati: | FP Markets / Capital.com / eToro |
👍Conviene acquistare Azioni ENEL oggi?
Le azioni Enel sono un ottimo investimento e lo rimarranno per diversi anni. Quando si analizza questo titolo, il consiglio è sempre quello di non orientarsi verso il breve termine. Il vero vantaggio competitivo è di lungo periodo, ed è fornito dai piani europei per la decarbonizzazione dell’economia.
L’UE ha stabilito dei piani molto ambiziosi per mettere milioni di veicoli elettrici sulle strade nei prossimi anni, con il 100% dei nuovi veicoli venduti che dovranno essere elettrici entro il 2035. Nel frattempo si continua ad aumentare la quota di produzione di energia rinnovabile, si diminuisce la dipendenza dal gas naturale e presto anche i camion saranno elettrici. Nel frattempo, l’UE si distingue dalle altre economie per i suoi investimenti capillari nella rete di ferrovie con cui sostituire – sempre di più, anche se mai del tutto – il trasporto aereo per le brevi distanze.
Tutto sta diventando sempre più elettrico, perché aiuta a ridurre la dipendenza dai combustibili fossili. Ma per renderlo possibile, è necessario aumentare esponenzialmente gli investimenti nella rete di distribuzione elettrica. Il 40% della rete europea è più vecchia di quarant’anni ed è incapace di far fronte alla rapida transizione energetica europea. Secondo Eurelectric, l’associazione che rappresenta i principali produttori e distributori di energia in Europa, sarebbe necessario aumentare dell’80% annuo gli investimenti in infrastrutture per raggiungere gli obiettivi climatici europei in tempo.
I prossimi anni saranno segnati da forti flussi di capitali verso le società che si occupano di distribuzione elettrica, e Enel è posizionata perfettamente per poterne trarre vantaggio. L’azienda occupa un ruolo da leader in Italia per quanto riguarda questo mercato, ed è sicuramente anche una delle poche società che può fare seriamente la differenza per la stabilità della rete elettrica nei prossimi anni.
🏦Dove comprare Azioni ENEL
Possiamo comprare le azioni ENEL tramite i broker per il trading online, sia in CFD che in modalità di acquisto diretta, oppure rivolgendoci a banche e Poste Italiane.
Il titolo è presente nei listini di qualunque intermediario tratti Piazza Affari, dato che è il primo per capitalizzazione di tutta la borsa. La scelta dell’intermediario giusto è importantissima: cambiano le condizioni di trading e di investimento, gli strumenti e le piattaforme. Non esiste una soluzione migliore per tutti.
- Investire in azioni ENEL con un broker online
Per comprare le azioni ENEL è necessario rivolgersi a un intermediario. La prima opzione possibile è quella di utilizzare un broker online. Oggi questa è ampiamente la scelta più popolare, per via dei costi bassi e dell’intuitività del percorso. Con una piattaforma di trading, ogni investitore al dettaglio può controllare in autonomia la costruzione del proprio portafoglio e comprare azioni a costi molto più bassi di quelli proposti in banca.
In questo caso, gli intermediari migliori sono:
- FP Markets – Visita la piattaforma;
- eToro – Visita la piattaforma;
- Capital.com – Visita la piattaforma;
- Trade.com – Visita la piattaforma;
- Skilling – Visita la piattaforma.
- Fare trading su ENEL con i CFD
I CFD sono strumenti derivati pensati per fare trading in modo speculativo. Per chi vuole speculare sulle oscillazioni delle azioni ENEL, anziché investire direttamente nelle azioni sottostanti, offrono dei vantaggi considerevoli. Il primo è quello di poter utilizzare la leva finanziaria, amplificando l’impatto della price action sul nostro capitale; il secondo è quello di poter accedere facilmente alla vendita allo scoperto, per investire a ribasso sull’andamento di ENEL. Come sempre, è importante ricordare che questi sono strumenti sofisticati pensati per investitori esperti.
I migliori broker di CFD per fare trading sulle azioni ENEL sono:
- Capital.com – Visita la piattaforma;
- FP Markets – Visita la piattaforma;
- Avatrade – Visita la piattaforma;
- Scalable Capital – Visita la piattaforma;
- Degiro – Visita la piattaforma;
- Freedom24 – Visita la piattaforma.
- Comprare azioni ENEL tramite banche o Poste
Banche e poste offrono sempre listini completi su Piazza Affari, che includono anche ENEL, che è il titolo a maggiore capitalizzazione dello scambio. Nonostante si tratti di un titolo italiano, Banche e Poste sono comunque meno convenienti, perché ci fanno pagare di più rispetto ai broker specializzati e perché hanno meno strumenti disponibili sulle loro piattaforme.
Avremo accesso limitato alle strategie di trading più avanzate, riusciremo a gestire con enorme difficoltà gli ordini condizionali e avremo anche meno mercati per diversificare la nostra posizione. Nel complesso un pessimo affare. Chi volesse operare attraverso questo canale dovrebbe optare per i seguenti intermediari:
- FinecoBank
- ING
- Servizio Poste Italiane
⚡Come comprare Azioni Enel online
Come comprare azioni ENEL senza commissioni
Tempo necessario: 10 minuti
1. Creare un account con un broker autorizzato
La prima cosa da fare è scegliere il proprio intermediario. Ci sono diverse piattaforme online, come eToro, che permettono di comprare le azioni ENEL senza commissioni dirette per aprire o chiudere la posizione. Rispetto ai 15-20€ che vengono normalmente richiesti per fare la stessa cosa in banca, è un netto passo avanti sul fronte dei costi.
2. Eseguire il deposito
Una volta aperto l’account, possiamo procedere con il deposito del capitale che intendiamo investire in azioni ENEL. Ogni intermediario ha le sue regole in termini di deposito minimo e di metodi di pagamento accettati: nel caso di eToro si può iniziare con 50€ e si può depositare con carta di credito/debito, PayPal e bonifico bancario.
3. Cercare le azioni ENEL
A questo punto è necessario trovare le azioni ENEL sulla piattaforma. Normalmente lo si può fare attraverso il menu di navigazione interno, oppure utilizzando la barra di ricerca presente in alcune piattaforme. eToro offre entrambi i sistemi: scrivendo “ENEL” nella barra di ricerca si arriva subito sulla pagina dedicata.
4. Comprare il pacchetto azionario
Cliccando sul pulsante Investi nella piattaforma di eToro, oppure sull’equivalente in un’altra piattaforma, è possibile scegliere quante azioni comprare e confermare l’ordina. Dalla sezione Portafoglio è poi possibile monitorare l’andamento del proprio investimento, ed eventualmente chiuderlo quando lo si desidera.
Fornitura:
- 100€ per il deposito minimo
- Documento d'identità
- Connessione a internet
Strumenti:
- Smartphone o computer
Dove conviene investire in Enel? Confronto piattaforme
Oggi conviene investire in azioni ENEL tramite broker CFD o broker DMA. La nostra affermazione è corroborata dai dati sintetici che riportiamo in questo prospetto tabellare, che paragona commissioni, investimento minimo, presenza di strumenti di analisi tecnica e didattici.
Caratteristiche | Broker CFD | Broker DMA | Banca e Posta |
---|---|---|---|
Commissioni: | Spread variabili e 0 commissioni fisse | Spread fissi + variabili (con eToro zero costi di carico) | Commissioni di transazione e sul capitale investito |
Investimento minimo: | 1 azione | 100 USD | Variabile (almeno 1.000 euro) |
Analisi tecnica: | Disponibile | Disponibile | Disponibile sulle piattaforme trading migliori |
Investire al ribasso: | Disponibile | Non disponibile | Non Disponibile |
Conto demo: | Disponibile | Disponibile | Non Disponibile |
Formazione: | Disponibile | Disponibile | Disponibile su FinecoBank |
Script intelligenti: | Disponibili EA su Metatrader. | Non disponibili | Non Disponibili |
Leva finanziaria: | Fino a 1:5 | Non Disponibile | Non Disponibile |
Approfondimenti: | Migliori broker CFD | Migliori broker DMA | N.d. |
È chiaro che i broker fuori dal circuito bancario offrono condizioni migliori, anche quando l’oggetto del nostro investimento sono le azioni ENEL, il titolo più famoso e più quotato alla borsa di Milano. Ci sono pochissimi motivi – neanche la comodità è tra questi – che dovrebbero farci optare per il circuito bancario.
📊Previsioni Azioni Enel 2025
I prossimi due anni, molto probabilmente, presenteranno grandi cambiamenti per ENEL e per tutto il comparto energetico europeo. Il brusco risveglio del settore, nell’accorgersi della fragilità della dipendenza dal gas russo, ha portato a uno shock economico che si è rapidamente esteso a tutta l’economia. Dall’altra parte, questo è un momento di grande spinta verso l’investimento in energia rinnovabile e ENEL sarà una società molto importante per aiutare la transizione italiana verso eolico e solare.
Nel breve termine il prezzo delle azioni dovrebbe beneficiare della politica monetaria e dei suoi effetti su tutta l’economia. La Banca Centrale Europea ha iniziato ad abbassare i tassi d’interesse e andrà avanti nel corso dei prossimi anni, rendendo meno costoso per Enel prendere in prestito i capitali con cui finanziare gli investimenti in nuove linee di trasmissione e progetti per lo stoccaggio energetico. Queste sono le due aree critiche in cui la società sa di dover lavorare per far fronte alla domanda che si sta generando dall’installazione di sempre più fonti di energia rinnovabile.
- Inquadrare i fattori importanti per il prezzo di Enel
Enel è un’utility che opera in regime di libero mercato e deve essere valutata secondo molteplici fattori. I più importanti sono riassunti qui, per poi rimandare al mondo dell’analisi tecnica e fondamentale.
CONCORRENZA: Enel ha concorrenza nella distribuzione sull’ultimo miglio. Da Hera a Ibredrola, da ENI a A2A, Iren, etc. La liberalizzazione del settore ha causato problemi di redditività all’azienda, che oggi viaggia su percentuali più basse della media dei grandi gruppi europei.
DIVIDENDO: è ricco e ingiustificato dalla redditività attuale del gruppo. Questa situazione può creare problemi di cassa e incidere sul debito (già importante) dell’azienda. Il settore delle utility è meno normato di quello bancario sui dividendi e ENEL negli anni ne ha approfittato.
PREZZI MATERIA PRIMA: il costo dell’elettricità dipende da diversi fattori. Il prezzo è elastico, ma ENEL non può permettersi sempre di riflettere aumenti sul cliente finale. Il mercato del petrolio e delle energie rinnovabili va monitorato per valutare la redditività futura dell’azienda.
SITUAZIONE ECONOMICA GENERALE: Enel fornisce energia. I consumi sono una funzione parallela del livello economico del Paese. Se non ci sarà ripresa, ENEL potrà soffrire su redditività e su gross profit. Queste sono le incognite maggiori sul raggiungimento dei target price.
- Previsioni 2025
MOTIVI DI INCERTEZZA: il principale motivo di incertezza nel breve termine è rappresentato dal fatto che i prezzi del gas e del petrolio possano nuovamente andare incontro a un’impennata, restringendo i margini per Enel.
- Previsioni di lungo periodo ENEL
Il target price della nostra redazione, su un orizzonte di 5 anni, è di 9-9,80€ per azione. Si tratta di un prezzo che il titolo ha già toccato durante la pandemia, non qualcosa di particolarmente speciale per questa società. Inoltre i fondamentali miglioreranno con il tempo, mano a mano che ENEL si smarcherà dalle forniture di gas russo e continuerà a investire nella transizione energetica.
Azioni ENEL Target Price
Il Target Price Medio è fissato dagli analisti istituzionali per il prossimo anno è di 7,46€ all’interno di una forbice sufficientemente ampia tra valori minimi e massimi fissati dagli esperti.
Il target price di ENEL non è stato aggiornato con regolarità nel corso del tempo e molte previsioni provengono ancora da prima che la crisi energetica europea si manifestasse in tutta la sua forza. Per questo, trattandosi già solitamente di un numero poco affidabile, è a maggior ragione meno affidabile in questo caso.
Basso | Medio | Alto |
---|---|---|
6,30€ | 7,46€ | 9,20€ |
🏦Analisi fondamentale Azioni Enel
L’analisi fondamentale di Enel parte dal comparto, dalla concorrenza e dalla composizione degli stakeholder, una situazione simile a tante altre utility di origine statale che operano in Europa. Il quadro generale è stato modificato dalla liberalizzazione del settore, che ha portato concorrenza, attaccato redditività e reso il contesto più difficile per il gruppo.
L’analisi fondamentale sarà condotta all’interno del nuovo contesto – con ENEL che dovrà lottare per rimanere il gruppo più capitalizzato e rilevante della borsa italiana.
Analisi concorrenza ENEL
ENI, Hera e Edison sono i tre concorrenti principali per quote di mercato di ENEL. La situazione generale vede ENEL conservare quasi il 50% delle utenze retail, le comuni abitazioni, avendo perso però di media circa l’1% dei contratti su base annua.
Nel corso di quasi 10 anni di mercato libero nel delivery di energia elettrica, ENEL ha difeso la sua posizione, pur dovendosi scontrare con giganti del settore energetico come ENI. Diverso il discorso per la concorrenza low cost come HERA, che ha raggiunto il 6% delle utenze servite. Edison e A2A inseguono poi a circa il 4% cadauno.
Questi movimenti di mercato devono essere letti con chiarezza: ENEL rimane l’utility dominante su tutto il territorio nazionale, con la concorrenza che è riuscita ad erodere quote ridotte. L’effetto della concorrenza si è riflesso però sulla redditività, con il gruppo che ha dovuto contenere premium e tariffe a causa dell’arrivo di gruppi ben organizzati e aggressivi sui prezzi.
Analisi bilancio Enel
Di seguito sono riportati i principali numeri e indici di bilancio di ENEL, relativi agli ultimi cinque anni di bilanci d’esercizio depositati dalla società. Come si può notare, i ricavi annui e la redditività del gruppo sono fortemente legati ai prezzi delle materie prime energetiche. Quando crescono, cresce anche il fatturato ma calano i margini. Da notare anche che la società rimane in un buon equilibrio patrimoniale, ma che nel corso degli ultimi anni l’indebitamento è aumentato in modo significativo. I dati sono aggiornati al Q1 2024.
12 mesi | 2023 | 2022 | 2021 | 2019 | 2018 | |
Revenue ($ mln) | 91,734 | 91,374 | 142,419 | 96,547 | 73,817 | 74,574 |
EPS | 0.43 | 0.37 | 0.51 | 0.31 | 0.34 | 0.47 |
Indice di Indebitamento | 42.35% | 40.39% | 40.03% | 34.27% | 35.44% | 33.65% |
Price/book ratio | 2.41 | 2.71 | 1.78 | 2.42 | 2.37 | 1.63 |
Margine operativo | 16.90% | 15.39% | 7.86% | 17.71% | 21.04% | 13.28% |
Ritorno sull’equity (ROE) | 14.56% | 13.64% | 18.21% | 10.75% | 11.44% | 15.10% |
Ritorno sugli asset (ROA) | 2.23% | 1.76% | 2.38% | 1.54% | 2.03% | 2.89% |
P/E Ratio | 15.22 | 19.89 | 9.79 | 22.47 | 20.67 | 10.78 |
EBITDA | 26,969.00 | 20,415.00 | 22,944.00 | 25,786.00 | 25,213.00 | 16,050.00 |
Enel: prospettive di crescita
Le prospettive di crescita di ENEL sono legate alla sua resistenza sul mercato italiano e all’espansione sui mercati esteri. Un gruppo che in molti ritengono ormai ingessato, arroccato su una posizione di potere quasi impossibile da attaccare e con poca verve per allargare le sue posizioni. Ci sono diversi aspetti che dobbiamo considerare per le prospettive di crescita di ENEL nel breve e nel lungo periodo.
- Energie rinnovabili
ENEL, sia per produzione che per rete, è oggi il gruppo leader in Italia per il settore delle energie rinnovabili. Al momento, ENEL può vantare circa 5.000 MW di capacità produttiva contando soltanto eolico e solare. Con l’investimento dei fondi del PNRR, larga parte dei quali è dedicata proprio alla transizione energetica, la società potrà decisamente accelerare il passo di questo cambio di direzione. Non solo è un bene per smarcare la società dalla dipendenza dal prezzo del gas, ma anche per la riduzione dell’impatto ambientale di ENEL.
- Mobilità sostenibile
ENEL non sta soltanto cercando di produrre più energia da fonti rinnovabili, ma anche di aumentare il numero di stazioni di ricarica sparse per il territorio italiano. A lungo termine questo potrebbe darle un grande vantaggio, soprattutto considerando che l’adozione di auto ibride o elettriche continua ad aumentare a spron battuto in tutta Europa.
- Sudamerica
In particolare il Brasile, il più importante dei paesi sudamericani dove il gruppo opera. Anche qui sono state avviate importantissime iniziative per il Green Deal. Enel sta riuscendo a finanziarsi a tassi molto interessanti nella sua filiale brasiliana, ma soprattutto a indirizzare bene gli investimenti per continuare la sua espansione in questa area geografica.
- Transizione ecologica
I governi spingono sull’acceleratore per il passaggio ad un’economia più green e con utilizzo quasi esclusivo di energie rinnovabili. Enel è tra le migliori aziende per posizionamento all’interno di questo settore. Questo sarà il vero veicolo delle prospettive di crescita del gruppo.
ENEL: Business Model
ENEL ha un business model verticale, che parte dalla produzione di energia elettrica e arriva fino alla distribuzione, con un focus sempre più spiccato per il green e le energie rinnovabili.
- Produzione di energia elettrica
ENEL è proprietaria di Enel Produzione, che controlla centrali termoelettriche, idroelettriche, geotermiche, eoliche e solari. Una potenza al 100% rinnovabile che è il primo produttore italiano di energia sul mercato. Il controllo da parte di Enel non è totale, ma il gruppo detiene comunque quote di maggioranza relativa che gli permettono il controllo.
- Distribuzione
ENEL è anche attiva nel settore della distribuzione porta a porta di energia elettrica, con un’infrastruttura che oggi deve condividere con gli operatori di libero mercato, fornendo prezzi al transito imposti. Questo non è comunque un problema per il gruppo, che può guadagnare anche dall’energia elettrica venduta dai propri concorrenti.
- L’interesse nelle reti
Anche l’interesse nelle reti è cresciuto, con l’ingresso del gruppo nel progetto OpenFiber. Enel si è comportata da veicolo per la presenza statale nell’accordo, che ha coinvolto anche altre aziende private del settore telecomunicazioni.
Nel complesso ENEL ha un Business Model fortemente verticale, non autosufficiente per via dei maggiori consumi italiani rispetto a quanto prodotto. I margini di guadagno ci sono comunque dalla produzione di energia fino alla sua distribuzione.
ENEL management
La quota di controllo del gruppo ENEL è saldamente nelle mani dello stato, tramite il Ministero dell’Economia e delle Finanze. Questa è considerata una liability per l’efficienza delle aziende, dalla quale però è difficile sottrarsi. Enel è un’impresa strategica che anche il più aperto al mercato dei governi non lascerà mai sul libero mercato.
Il CEO è Francesco Starace, già in passato da SAE di General Electric, SOIMI e ABB Combustion Engineering, nonché Alstom. È alla guida di ENEL dal 2014, fornendo una leadership apprezzata nel comparto e sui mercati finanziari.
A gennaio 2023, Francesco Starace si è confermato ancora una volta il più apprezzato tra gli amministratori delegati italiani secondo la classifica di Reputation Science. Si tratta di una ricerca condotta su base mensile, compilata in base a ciò che viene detto dei manager su internet. Dall’altra parte, però, sembra che l’uscita di ENEL dall’accordo Open Fiber non sia piaciuta a parte del governo. Questo sta causando attriti, in particolare tra il Ministro degli Interni e Starace.
Andamento storico e quotazione live ENEL
Azioni ENEL: approfondimenti e consigli utili
I nostri approfondimenti e consigli utili su ENEL vertono sulla quantità di denaro da investire in ENEL, sul lotto minimo disponibile e sui rischi di questo titolo. Consigli aggiuntivi rispetto ai risultati dell’analisi fondamentale e dell’analisi tecnica per chi sta pianificando un investimento su questo titolo.
Quanto investire in Azioni ENEL?
Possiamo investire fino al 10% in azioni ENEL, titolo stabile e storicamente da cassettista, con un basso profilo di rischio e buone prospettive future. Sono percentuali alte da dedicare ad un solo titolo – che vanno giustificate con la composizione specifica del nostro portafoglio.
- Buona componente a basso rischio
ENEL presenta un profilo di rischio basso rispetto alle azioni italiane e straniere. Il titolo è stato sempre piuttosto stabile e con un orizzonte temporale ampio ha sempre garantito un livello di prezzo adeguato.
- Ottimi i dividendi
ENEL offre tra di dividendi più alti di Piazza Affari. Dividendi così alti da far temere a qualcuno per la tenuta finanziaria dell’azienda. Il secondo dei problemi non esiste, e potremo incamerare con un investimento di periodo adeguato dei buoni ritorni periodici.
- Migliore utility sul mercato
Senza nulla togliere a Edison, ad Hera o a A2A, le azioni ENEL sono le migliori del loro comparto. La capitalizzazione a mercato è molto elevata e garantisce un buon cuscinetto per il futuro. Non sarà un problema investire sul titolo con percentuali così alte.
Azioni ENEL lotto minimo
Il lotto minimo delle azioni ENEL è di 1 titolo, che con un valore contenuto vuol dire un investimento inferiore ai 10 euro. Tutti possono permettersi di investire questa somma, anche se sono alla prima avventura sui mercati finanziari.
- Capital.com – Qui il sito: offre il minimo di investimento più basso per quanto riguarda ENEL. Basta 1 azione, ovvero meno di 8 euro;
- eToro – Qui il sito: ha un minimo di investimento di 50 USD per qualunque tipo di titolo, comprese le azioni ENEL. Un investimento minimo che con 200 USD ci permette di investire su 4 titoli di 4 comparti diversi.
Azioni ENEL oggi: meglio vendere o tenere?
Oggi ci sentiamo di dire che sia meglio tenere le azioni Enel in portafoglio piuttosto che venderle. La società si trova al centro della rivoluzione ecologica italiana, che riceve grande spinta e grandi finanziamenti dall’Europa. Sarà essenziale potenziare l’infrastruttura di distribuzione nei prossimi anni per far fronte alla domanda in aumento, un’opportunità economica che può davvero segnare un passaggio storico per i bilanci di Enel. Chiaramente si tratta solo dell’opinione della nostra redazione, che non rappresenta un consiglio d’investimento.
🤔Azioni ENEL: Opinioni e recensioni
Le opinioni e recensioni ENEL che alleghiamo in chiusura includono i migliori forum di discussione sulle azioni ENEL e l’analisi aggiuntiva della nostra redazione. Chicche di analisi che aiutano chi non conosce il titolo a completarne il quadro prima di investire. Le discussioni online sui forum sono una risorsa preziosa per qualunque tipo di investitore – e le analisi della nostra redazione propongono il punto di vista di chi opera, da più di 10 anni, anche su questo mercato.
Azioni ENEL migliori forum di discussione
Le notizie finanziarie e le analisi viaggiano da sempre sui forum. Oltre alle riviste specializzate, chi vuole saperne di più sulle azioni ENEL può puntare sui migliori centri di discussione online sui titoli italiani. Ne abbiamo selezionati cinque, con un focus specifico sui forum in lingua italiana, data la provenienza del titolo.
- FinanzaOnline
È il migliore forum in lingua italiana che si occupa di finanza. Ci sono moltissime discussioni quotidiane sulle azioni ENEL, che data la capitalizzazione sono le più importanti per gli investitori sulla borsa italiana. Il forum è variegato e si occupa anche di azioni estere e di altri mercati. Ideale per chi vuole informazioni anche su come diversificare.
- Borse.it
Il forum più standard e istituzionale, ideale per chi vuole informazioni di prima mano sulle azioni ENEL. Non è il migliore per i mercati esteri, ma quando si parla di titoli quotati a Piazza Affari non teme concorrenza. Account consigliato se si investe sulla borsa italiana.
- Investing.com
Nella sezione italiana dedicata ai titoli è presente anche una chat/forum dove gli investitori commentano l’andamento del titolo e l’analisi tecnica offerta dal portale. Meno strutturato, con discussioni più estemporanee, ma aggiunta utile al nostro arsenale di informazioni su ENEL.
- Stockaholics
Per chi preferisce un forum internazionale di appassionati di azioni. ENEL, nello scenario mondiale, è un titolo di peso che viene discusso anche nel cuore della finanza su internet. Anche se la lingua inglese può essere un ostacolo, nessuno dovrebbe privarsi di un account su questo forum.
- Reddit /r/stocks
Il forum più serio ospitato da Reddit, in contrapposizione a WallStreetBets. Anche se il focus è sulle azioni USA, del NASDAQ e del NYSE, possiamo discutere con gli esperti di Piazza Affari. ENEL è una delle azioni a maggiore capitalizzazione nelle borse europee – e anche gli americani finiscono per interessarsene e discuterne.
Investire in Azioni ENEL: la nostra opinione
ENEL è il titolo da cassettista per eccellenza: questa è l’opinione che condividiamo con tutti gli analisti della vecchia scuola, che hanno sempre composto portafogli di investimento includendo questa azione. Un titolo che ha garantito – fatte salve le crisi – un prezzo stabile e degli ottimi rendimenti.
ENEL ha dimostrato la capacità di confermarsi una società solida durante la pandemia e persino durante la crisi energetica. Non sono certo i tempi migliori per questa società, ma è in fasi di mercato come queste che si possono fare veri affari. Quando gli investitori sono spaventati e si fanno indietro, chi guarda le cose con ottica di lungo termine si fa avanti.
ENEL si trova davanti ad uno snodo cruciale per il futuro delle sue attività: Green Deal e liberalizzazione dei mercati dell’energia elettrica pongono sfide importanti, che andranno valutate con attenzione dagli investitori. Per ora il posizionamento su entrambi i fronti è solido – e ci sono pochi motivi per preoccuparsi. Anche alla luce dell’analisi tecnica e fondamentale, ENEL sembrerebbe essere un inclusione automatica nella maggioranza dei portafogli.
Considerazioni finali
Le azioni ENEL sono le più capitalizzate a Piazza Affari e le più interessanti per chi è a caccia di dividendi. La stabilità intrinseca del titolo completa un quadro interessante per qualunque categoria di di investitori.
Ci sono ottime ragioni per investire su questo titolo e per rendere più patriottica la ripartizione del nostro capitale. I fondamentali sono solidi, la crisi un’ipotesi molto remota e la conquista da parte di ENEL di nuove all’estero sempre più concreta.
Uno dei migliori titoli che abbiamo mai analizzato sulle pagine di TradingOnline.com – che nonostante lo stradominio del comparto tech a marchio USA è ancora un’ottima alternativa per i nostri investimenti. Da valutare, a prescindere dalla composizione del nostro portafoglio.
FAQ Azioni ENEL: domande e risposte comuni
Conviene investire in azioni ENEL?
Sì, conviene investire in azioni ENEL. Il titolo ha ottime prospettive di breve periodo – e di lungo periodo come confermato dall’analisi fondamentale. I dividendi sono altissimi e offrono una buona rendita anche nel durante.
Qual è il target price di ENEL?
Il target price medio di ENEL è a 7,46€. In questo momento la forbice indicata dagli analisti è molto alta, per via delle incertezze legate alla situazione geopolitica e al prezzo del gas.
Quali sono le previsioni su ENEL?
Le previsioni su ENEL sono rialziste sul breve, medio e lungo periodo. Questo al netto del generoso dividendo che l’azienda distribuisce agli azionisti periodicamente e che sfiora il 4% del valore del titolo.
Dove acquistare azioni ENEL?
I broker per il trading online sono la migliore soluzione per investire in azioni ENEL. eToro e Capital.com sono gli intermediari più solidi per questo tipo di attività, che propongono anche piattaforme per il trading di qualità e con tutti i migliori strumenti.
È rischioso fare trading sulle azioni ENEL?
Le azioni ENEL sono a basso rischio – almeno rispetto alla media del settore. Sono titoli ritenuti da sempre per cassettisti e che offrono una stabilità di prezzo interessante per il lungo periodo.
Guide Azioni
Migliori azioni da comprare
Rassegna completa ai migliori titoli azionari il cui acquisto potrebbe essere interessante per questo fine 2024 e tenersi nel 2025. Analizziamo ogni anno centinaia di azioni e in questa guida ne classifichiamo le migliori 35 da comprare suddivise geograficamente. Titoli da acquistare e tenere.
Abbiamo scelto le migliori 35 azioni da acquistare in questo fine 2024 e tenersi nel corso del 2025: per ragioni di praticità le abbiamo suddivise in aree geografiche. I titoli menzionati nel corso della guida sono pensati per costruire un portafoglio di lungo termine, scegliendo aziende che mostrano fondamentali solidi e prospettive di crescita per il futuro.
Detto questo, ogni investitore ha un suo profilo di rischio e le sue esigenze. Per questo, all’interno delle spiegazioni relative a ogni azienda abbiamo inserito delle indicazioni sul tipo di investitore per cui ciascuna di queste è più adatta. Ricordiamo che le azioni menzionate nella guida non rappresentano consigli d’investimento o consulenza finanziaria, ma solo le previsioni degli analisti della nostra redazione.
La pagina viene costantemente aggiornata, con revisioni periodiche basate sui fondamentali delle aziende e sul contesto macroeconomico. L’elenco attuale riflette le azioni su cui la nostra stessa redazione intende continuare a investire per il 2024.
Azioni da comprare – Introduzione:
🤑Mercati: | Italia, Europa, Stati Uniti, Africa, Oceania e Asia |
❓Quante sono: | 35 migliori azioni consigliate |
👶Adatto ai principianti: | Si, anche i principianti possono iniziare |
🥇Migliori piattaforme: | Migliori piattaforme da usare |
👍Opinioni: | ⭐⭐⭐⭐⭐ |
📆Validità: | 2024 / Prima parte 2025 |
💻Videotutorial: | Gratis Youtube – Guardalo Qui |
Come sono selezionate le azioni
I titoli raccomandati in questa guida non rappresentano un consiglio o una consulenza finanziaria. Si tratta delle 35 azioni in cui gli analisti di TradingOnline.com® credono di più, visti i fondamentali delle società e del settore in cui operano.
Il metodo di selezione è l’analisi fondamentale e l’orizzonte è di lungo termine. Secondo i principi del value investing, siamo andati alla ricerca delle aziende la cui valutazione è più bassa -secondo i nostri modelli di analisi- rispetto al loro valore reale. Inoltre abbiamo diversificato l’elenco su diverse aree geografiche per distribuire meglio il rischio geopolitico e monetario.
Quali titoli acquistare e tenere fine 2024 e inizio 2025?
I redattori di TradingOnline.com® detengono in portafoglio molte o tutte le azioni menzionate di seguito. Questo è un avviso sul possibile conflitto di interesse, ma è in primo luogo la dimostrazione del fatto che crediamo realmente nei titoli azionari presentati in questa guida.
Migliori azioni italiane
Non possiamo che partire con la selezione delle 5 migliori azioni italiane da comprare.
PARTICOLARITÀ DEL MERCATO ITALIANO: la Borsa Italiana vede tra le primissime posizioni per capitalizzazione diverse aziende che, direttamente o indirettamente, sono controllate dallo Stato. Se in molti settori strategici, ad alcuni, potrebbe sembrare un punto di forza, più ragionevolmente deve uscirne fuori un quadro non edificante per il sistema Italia.
Le aziende private e soprattutto non in posizione di monopolio de jure o de facto faticano a crescere e quasi nessuna di queste può essere considerata di dimensioni comparabili alle controparti europee e statunitensi. Questo non vuol dire che non ci siano delle ottime opportunità da intercettare comunque a Piazza Affari.
Azioni EssilorLuxottica
Borsa | Milano 🇮🇹 |
Ticker | EL |
Dove comprare | Capital.com / FP Markets / eToro |
Valore impresa | 93 miliardi di euro |
P/E | 39.6 |
Settore | Telecomunicazioni |
Tipologia | Medio e lungo periodo |
Dividendo | 1.96% |
Un colosso italiano divenuto mondiale, che gestisce alcuni dei marchi più famosi nel settore eyewear tra cui gli iconici Ray-Ban. Luxottica si è fatta strada nel corso dei decenni come una società leader non soltanto nello stile, ma anche nella qualità costruttiva delle sue lenti. Per quanto il ritmo di crescita sia moderato, i fondamentali dell’azienda rimangono ottimi.
RAGIONI DI OTTIMISMO: Si tratta di una società grande e stabile, con un’ottima redditività e una leadership di mercato difficile da mettere in crisi. Per quanto possa avere alti e bassi, sul lungo termine rimane un’ottima azienda da mantenere in portafoglio.
RAGIONI DI PESSIMISMO: Sul breve termine, tra inflazione e tassi in rialzo, potrebbero esserci delle turbolenze. Inoltre l’Europa sta dando segni di cedimento sul fronte dell’attività economica, segno di un ciclo arrivato alla fine.
Iveco Group
Borsa | Milano 🇮🇹 |
Ticker | IVG |
Dove comprare | Capital.com / FP Markets / eToro |
Valore impresa | 3.77 miliardi di euro circa |
P/E | 17.27 |
Settore | Automotive |
Tipologia | Medio / lungo periodo |
Dividendo | 1.57% |
Iveco è una società ben gestita e storicamente sottovalutata in Borsa, che mostra una valutazione estremamente attraente rispetto ai multipli. La capitalizzazione di mercato attuale, al di sotto di 3 miliardi di euro, è meno del free cash flow che l’azienda ha prodotto negli ultimi tre anni. Una valutazione del genere è molto attraente, anche considerando che l’azienda vanta un brand riconosciuto e forte sia in Italia che all’estero.
RAGIONI DI OTTIMISMO: Ottimo margine di sicurezza per gli investitori, dato dall’ottima capacità dell’azienda di produrre flussi di cassa per gli azionisti. Inoltre tutte le società del gruppo Exor si stanno dimostrando attente alla rivoluzione elettrica e sono ben posizionate per l’avvento delle normative europee sul passaggio ai veicoli a basse emissioni.
RAGIONI DI PESSIMISMO: Essendo un business a margini ridotti, l’automotive è spesso vittima dei cicli economici e dell’andamento dei prezzi delle materie prime. Inoltre c’è una forte incertezza legata al cambiamento del mercato, che va sempre di più verso i trasporti alternativi a quelli su strada per ridurre le emissioni inquinanti.
Azioni Piaggio
Borsa | Milano🇮🇹 |
Ticker | PIA |
Dove comprare | Degiro / Freedom24 |
Valore impresa | 981 milioni di euro circa |
P/E | 11.4 |
Settore | Veicoli a due ruote |
Tipologia | Lungo periodo |
Dividendo | 7.38% |
Piaggio è la capogruppo a cui fanno riferimento l’omonimo brand e molti altri, tra cui Vespa, Gilera, Scarabeo e Aprilia. Fondata nel 1884, è una delle società manifatturiere più storiche d’Italia. I suoi prodotti sono apprezzati in tutto il mondo, al punto che la Vespa è considerata nella cultura popolare una delle immagini più forti del Made in Italy.
Il generoso dividendo annuale si sposa bene con il discreto tasso di crescita. La forza dei marchi controllati da Piaggio fa sì che la società possa mantenere sempre buoni margini sul venduto e venire riconosciuta per la qualità dei suoi prodotti. Un investimento che permette di incamerare dividendi interessanti, offrendo un rischio piuttosto ridotto.
RAGIONI DI OTTIMISMO: i margini sul venduto rimangono molto buoni e l’azienda continua a crescere grazie alla sua capacità di innovare. La storia dietro al brand è tale da rendere Vespa un’icona, alla pari del Maggiolino di Volkswagen o della Model T di Ford. I dividendi crescono nel tempo ed è possibile che il gruppo possa espandersi altrove attraverso nuove acquisizioni.
RAGIONI DI PESSIMISMO: la concorrenza è forte, anche se Piaggio si difende molto bene. L’azienda dovrà essere capace di intercettare per tempo e in modo efficiente la trasformazione del mercato, che punta sempre di più verso l’elettrico.
Azioni Stellantis
Borsa | Milano🇮🇹 |
Ticker | STLA |
Dove comprare | Capital.com / FP Markets / eToro |
Valore impresa | 60.5 miliardi di euro circa |
P/E | 3.00 |
Settore | Bancario |
Tipologia | Breve periodo |
Dividendo | 8.39% |
Stellantis continua a mietere risultati estremamente positivi, sia sul fronte economico che tecnologico. Confermandosi anche nel 2024 come il secondo gruppo automobilistico europeo per vendita di auto elettriche e a basse emissioni, la società guidata dal CEO Carlos Tavares sta dimostrando di essere molto competitiva in questo periodo di transizione verso gli EV. L’azienda si è anche assicurata partnership strategiche per le forniture di litio, nichel e cobalto che potrebbero portare a risultati molto importanti nel corso dei prossimi anni.
RAGIONI DI OTTIMISMO: La prospettiva di tassi di interesse in calo nel 2024 dovrebbe giocare molto a favore delle società che si occupano di automotive, dal momento in cui tassi più bassi implicano anche finanziamenti più agevolati per i clienti che acquistano le loro auto.
RAGIONI DI PESSIMISMO: Il mercato automotive si sta frazionando molto per via di tutte le società giovani, nate nel boom delle auto elettriche. Soprattutto quando si guarda al mercato dell’export e ai paesi emergenti, i veicoli elettrici cinesi stanno dominando e rapidamente sottraendo quote di mercato a Stellantis.
Azioni ENI
Borsa | Milano🇮🇹 |
Ticker | ENI |
Dove comprare | Capital.com / FP Markets / eToro |
Valore impresa | 46 miliardi di euro circa |
P/E | 13.15 |
Settore | Bancari |
Tipologia | Medio periodo |
Dividendo | 6.19% |
ENI si sta preparando a un 2024 che dovrebbe essere molto interessante per la società. In particolare, è molto interessante il fatto che durante l’anno dovrebbe essere completato lo spin-off di Plenitude, la divisione del gruppo interamente dedicata all’energia rinnovabile che verrà quotata indipendentemente in Borsa.
Non ci sono dubbi sul fatto che ENI abbia ormai ampiamente cementificato la sua posizione da leader del comparto energetico in Italia, tanto nel mondo degli idrocarburi quanto in quello dell’energia rinnovabile. Una posizione che garantisce agli azionisti un ritorno continuo nel corso del tempo e piuttosto prevedibile, anche se con un tasso di crescita moderato.
RAGIONI DI OTTIMISMO: Normalmente gli spin-off portano un grande valore aggiunto per gli azionisti, e quello di Plenitude è ormai nell’aria da tempo. Già nel breve termine, questa è senza dubbio un’opportunità concreta per gli azionisti di ENI.
RAGIONI DI PESSIMISMO: Non ci sono grandi motivi per essere pessimisti sulle azioni ENI, salvo il fatto che come sempre il prezzo degli idrocarburi può rivelarsi difficile da prevedere. Soprattutto in un momento come questo non è facile dire come andrà il prezzo del petrolio, vista la notevole instabilità geopolitica.
Migliori azioni europee da comprare
Le borse europee non saranno attrattive come quelle americane, ma hanno comunque a listino dei titoli molto interessanti e che riteniamo possano essere occasione di shopping. Abbiamo selezionato 5 diversi titoli che possono essere oggetto di interesse da parte dei lettori.
Azioni Aena
Borsa | Madrid |
Ticker | AENA |
Dove comprare | Capital.com / FP Markets / eToro |
Valore impresa | 28 miliardi di euro circa |
P/E | 16.0 |
Settore | Aeroporti |
Tipologia | Medio e lungo termine |
Dividendo | 4.07% |
Aena è la società che gestisce tutti i principali aeroporti spagnoli, da Barcellona fino alle Canarie. Trattandosi di uno dei paesi che riceve più turisti al mondo, il business è florido e in crescita. Il mondo dei viaggi è in continua espansione, con la Spagna che mostra sempre una capacità molto forte di attirare i viaggiatori. Senza considerare che si tratta di una nazione fortemente collegata al Sud America, con i suoi aeroporti che fanno da ponte tra America Latina ed Europa.
RAGIONI DI OTTIMISMO: Dopo un tracollo del numero di viaggiatori durante la pandemia, a cui è seguito un crollo della quotazione di Aena, oggi il titolo si trova in piena fase rialzista. I risultati di esercizio sono buoni e ormai il traffico aereo è addirittura più alto rispetto al pre-pandemia. Per le società che hanno superato lo shock, è un ottimo periodo.
RAGIONI DI PESSIMISMO: Come molte altre aziende del settore turistico, anche Aena si porta dietro gli effetti a lungo termine della pandemia. La società ha dovuto contrarre molti debiti per far fronte alle esigenze di liquidità nel 2020-21, ma negli anni successivi è tornata a essere profittevole e sta gradualmente abbassando il suo livello di indebitamento.
Azioni Volkswagen
Borsa | Francoforte🇩🇪 |
Ticker | VOW |
Dove comprare | Capital.com / FP Markets / eToro |
Valore impresa | 57 miliardi euro circa |
P/E | 3.51 |
Settore | Automotive |
Tipologia | Medio periodo |
Dividendo | 7.22% |
Società piuttosto sottovalutata, come si evince chiaramente dal rapporto P/E e dal dividendo assolutamente fuori misura che verrà staccato ai titolari delle azioni VOW3 nel 2024. Da tempo le azioni Volkswagen continuano a essere trascurate dal mercato sulla base di timori mai concretizzati, e nel frattempo chi le ha acquistate ha continuato a incassare dividendi molto generosi.
La valutazione del gruppo è molto bassa perché gli investitori temono per i margini di profitto, un punto su cui Volkswagen sta però lavorando molto seriamente. A luglio 2023 è stato annunciato un piano di riduzione dei costi, con l’obiettivo di raddoppiare i margini di profitto e ridurre sensibilmente i costi. Ci si attende che il tutto abbia un impatto notevole sulla redditività dell’azienda.
MOTIVI DI OTTIMISMO: tra le società europee, il gruppo VW è quella che sembra meglio posizionata nell’arena competitiva delle auto elettriche. Si stanno chiudendo diverse acquisizioni importanti e i margini, per quanto messi in difficoltà dall’inflazione, rimangono più che buoni.
MOTIVI DI PESSIMISMO: la concorrenza nel mondo automotive è sempre più forte. Per quanto la posizione di VW non sia minacciata in Europa, rimane sempre più difficile essere competitivi in Cina e negli Stati Uniti.
Azioni Unilever
Borsa | Amsterdam 🇳🇱 Londra 🇬🇧 New York NYSE 🇺🇸 |
Ticker | UNA / ULVR / UL |
Dove comprare | Capital.com / FP Markets / eToro |
Valore impresa | 111 miliardi di dollari circa |
P/E | 20.2 |
Settore | Alimentari, igiene casa e personale |
Tipologia | Lungo periodo |
Dividendo | 3.36% |
Unilever è un conglomerato quotato sia a Londra che ad Amsterdam. Possiede decine di marchi nel settore alimentare, dell’igiene personale e anche per la casa. Il gruppo è uno dei più importanti d’Europa e uno dei titoli classici da cassettista, almeno per chi guarda fuori dai confini italiani. Utili netti molto alti, anche rispetto all’importantissimo fatturato.
Tra i marchi importantissimi controllati Lipton, Calvé, Marmite, Coccolino, Lysoform. Fino all’inizio del 2024 era anche propritaria di Ben & Jerry’s, Cornetto, Algida e altri brand estremamente conosciuti nel mondo del gelato confezionato, ma ha poi deciso di separare questa unità a causa dei margini bassi e delle complessità elevate della supply chain. Un gruppo dunque multiforme e che è intimamente legato al settore della GDO. Il target price non sarà dei più eccitanti, ma il buy è praticamente omogeneo tra gli specialisti e analisti.
Unilever è uno dei titoli più apprezzati dai cassettisti che puntano al mercato internazionale. L’azienda produce un ottimo free cash flow ogni anno, solidamente prevedibile e resistente anche nei periodi di recessione o di alta inflazione.
MOTIVI DI OTTIMISMO: gruppo solido, con centinaia di attività e brand controllati. Da sempre uno dei gruppi multi-industria più importanti d’Europa e del mondo. Attività in quasi tutti i paesi del mondo.
MOTIVI DI PESSIMISMO: Concorrenza sui settori cruciali, soprattutto nei paesi più sviluppati. Tuttavia il titolo è molto stabile ed oggi una vera alternativa da cassettisti.
Azioni LVMH
Borsa | Parigi 🇫🇷 |
Ticker | MC |
Dove comprare | Capital.com / FP Markets / eToro |
Valore impresa | 362 miliardi di euro circa |
P/E | 23.5 |
Settore | Lusso e Moda |
Tipologia | Lungo periodo |
Dividendo | 1.82% |
Uno dei più importanti gruppi del mondo nel settore del lusso. LVMH controlla tra i brand più importanti al mondo per la moda, per gli champagne. Multinazionale autentica, profitti in crescita, revenue importante e margini altrettanto importanti. Anche chi non guarda al mondo del lusso, dovrebbe necessariamente considerare la possibilità di investire in questo specifico gruppo.
MOTIVI DI OTTIMISMO: il lusso tira, anche e soprattutto in momenti di crisi. LVMH possiede i marchi più riconosciuti al mondo e nulla potrà scalfire questa posizione, almeno sul lungo periodo.
MOTIVI DI PESSIMISMO: i dati della società nel corso del 2024 sono stati meno positivi rispetto al passato. L’embargo verso la Russia e la situazione economica cinese in deterioramento pesano sui bilanci, ma è un’occasione per comprare il titolo a un prezzo interessante.
Azioni Orsted
Borsa | Danimarca |
Ticker | CPH: ORSTED |
Dove comprare | Capital.com / FP Markets / eToro |
Valore impresa | 158 miliardi di dollari |
P/E | N/A |
Settore | Energia eolica |
Tipologia | Breve e lungo periodo |
Dividendo | No |
Il 2023 è stato un anno pessimo per il mondo dell’energia eolica, segnato da un fortissimo aumento dei costi per via dell’inflazione e dei tassi delle banche centrali in aumento. Al tempo stesso i prezzi offerti sui contratti di fornitura non sono aumentati, essendo solitamente composti di incentivi negoziati nel momento stesso in cui viene concesso un appalto.
Orsted ha dovuto tagliare dal proprio bilancio miliardi di dollari di patrimonio in progetti che la società ha deciso di interrompere o sospendere, facendo crollare il prezzo del titolo. Il 2024, però, si prospetta un anno completamente diverso e con delle forti ragioni di ottimismo. Orsted è uno dei player più importanti al mondo in questo mercato e potrebbe certamente beneficiarne.
RAGIONI DI OTTIMISMO: Il 2024 si prospetta un anno di incentivi in aumento sui contratti concessi per i parchi eolici, inflazione in calo e tassi d’interesse in discesa. Tutti i problemi sofferti dal comparto negli ultimi 24 mesi che potrebbero trasformarsi in opportunità durante il prossimo anno.
RAGIONI DI PESSIMISMO: La concorrenza dei produttori cinesi di pale eoliche rimane estremamente forte, e ci vorrà tempo prima che tutti i contratti vengano adattati in base al tasso di inflazione e ai tassi di interesse degli ultimi anni. Detto questo, rimangono certamente di più le ragioni di ottimismo.
Migliori azioni USA / americane da comprare
Il post-pandemia si sta dimostrando un ottimo periodo per gli USA, con inflazione ormai in notevole calo e un solido mercato del lavoro. Gli Stati Uniti continuano infatti ad avere una forza propulsiva – e una capacità di recupero economico che, almeno in Europa, possiamo soltanto sognare. Noi comunque abbiamo scelto le 10 azioni che riteniamo essere migliori per un acquisto in questo periodo.
Azioni Alphabet / Google
Borsa | NASDAQ 🇺🇸 |
Ticker | GOOG |
Dove comprare | Capital.com / FP Markets / eToro |
Valore impresa | 2.24 triliardi di dollari circa |
P/E | 28.3 |
Settore | Tech |
Tipologia | Lungo periodo |
Dividendo | 0.44% |
Alphabet è la holding che controlla Google e altre aziende del settore sotto lo stesso cappello. Il gruppo è nel settore IT, anche se il fulcro dei suoi guadagni è legato alla vendita di spazi pubblicitari. Non siamo infatti d’accordo al 100% nell’inserirlo nel settore tech, come è solito farsi. Google rimane un’azienda importante sulla quale investire, anche e soprattutto sul lungo periodo.
MOTIVI DI OTTIMISMO: Il tech USA, soprattutto nel settore dei servizi, continua a macinare utili. Inoltre l’intelligenza artificiale sta portando un grande fermento nel settore e potrebbe essere un driver di crescita esponenziale nel corso del prossimo decennio. Inoltre la società nel 2024 ha staccato il primo dividendo della sua storia e intende mantenere questa abitudine nel corso del tempo, portando a un ulteriore valore aggiunto per gli azionisti.
MOTIVI DI PESSIMISMO: Google potrebbe rimanere indietro nella corsa all’AI, avendo perso il primo round contro OpenAi di Microsoft. Il terreno di battaglia è comunque ancora molto dinamico, ed è presto per parlare di leader e inseguitori: ora che Google ha presentato i suoi chip per l’AI e il suo nuovo modello di NLP chiamato Gemini, la distanza da ChatGPT è più corta che mai.
Azioni Microsoft
Borsa | NASDAQ 🇺🇸 |
Ticker | MSFT |
Dove comprare | Capital.com / FP Markets / eToro |
Valore impresa | 3.32 triliardi di dollari circa |
P/E | 38.7 |
Settore | Tech |
Tipologia | Lungo periodo |
Dividendo | 0.67% |
Altra azienda tech e altra azienda che ha saputo distinguersi nel corso degli anni per la sua capacità di innovare. E se parlando di Google abbiamo detto che OpenAI e ChatGPT possono essere dei problemi, nel caso di Microsoft è al contrario. La società fondata da Bill Gates ha calibrato molto bene le sue mosse negli ultimi anni, prima con l’arrivo di Microsoft Azure e poi con i forti investimenti proprio in OpenAI.
MOTIVI DI OTTIMISMO: Microsoft è rinata. Dopo un periodo di crisi forte, in concomitanza con l’esplosione del mercato smartphone (e la folle acquisizione di NOKIA), il gruppo ha deciso la sua strada, cioè quella di offrire servizi compatibili con qualunque sistema operativo. Il boom nel mondo dell’intelligenza artificiale, con il provvidenziale investimento in Open AI, ha aperto tantissime nuove strade anche per il servizio Microsoft Azure.
MOTIVI DI PESSIMISMO: Le azioni Microsoft hanno corso molto nel 2023-24 per via dell’entusiasmo dovuto alla crescita di Open AI e ChatGPT. Ora bisognerà attendere le contromosse della concorrenza, che non starà di certo a guardare e potrebbe causare problemi alla leadership di Microsoft.
Azioni Berkshire Hathaway
Borsa | NYSE 🇺🇸 |
Ticker | BRK |
Dove comprare | Capital.com / FP Markets / eToro |
Valore impresa | 881 miliardi di dollari circa |
P/E | 12.1 |
Settore | Holding finanziaria |
Tipologia | Lungo periodo |
Dividendo | NO |
La holding dell’oracolo di Omaha, Warren Buffett. Un’azienda con partecipazioni importanti in tantissime compagnie di livello altissimo. Un’espressione concreta di quel value investing sul quale Buffett ha sempre puntato. Il risultato è un’azienda che regala enormi soddisfazioni ai suoi azionisti. Fino a poco tempo fa il gruppo aveva azioni particolarmente care e inarrivabili per il piccolo investitore. Oggi invece con le azioni B e con in CFD si può investire anche un capitale ridotto.
MOTIVI DI OTTIMISMO: Buffett continua ad essere il vero guru del mondo delle azioni. In molti hanno provato a prenderne il posto, come faro del mondo delle stocks, ma nessuno ha mai portato a casa i suoi rendimenti.
MOTIVI DI PESSIMISMO: sempre Warren Buffett. Molti temono che quando il leggendario fondatore della società non sarà più in grado di starne alla guida, anche la qualità degli investimenti possa calare. Inoltre alla fine del 2023 è venuto a mancare Charlie Munger, lo storico socio di Buffett che ha ricoperto un ruolo determinante nell’ascesa di Berkshire Hathaway.
Azioni Intel
Borsa | Nasdaq 🇺🇸 |
Ticker | INTC |
Dove comprare | Capital.com / FP Markets / eToro |
Valore impresa | 171 miliardi di dollari circa |
P/E | 100.57 |
Settore | Microchip |
Tipologia | Lungo periodo |
Dividendo | No |
Intel ha finalmente ritrovato la sua strada dopo essersi persa -soprattutto in termini competitivi- durante la crisi dei microchip in concomitanza della pandemia. Ora la società può contare su un business nuovamente in forte espansione e su una ritrovata competitività sia tecnologica che di prezzo.
Con il titolo venduto in forte sconto ai livelli attuali, le prospettive sono decisamente interessanti. Intel ha aperto il suo business di fonderia di chip per rendersi indipendente dai produttori OEM, e adesso sta passando al contrattacco anche nel mondo dell’intelligenza artificiale nel tentativo di combattere la posizione dominante di Nvidia.
MOTIVI DI OTTIMISMO: Intel sta investendo molto per ampliare la sua infrastruttura produttiva e soprattutto per competere con Nvidia nel mondo dei processori per l’intelligenza artificiale. Molto bene il lancio dei nuovi chip in collaborazione con Apple. Inoltre la società ha dimostrato che la nuova unità di business legata alla fonderia di microchip è effettivamente profittevole e in forte crescita.
MOTIVI DI PESSIMISMO: Al momento Intel rimane ancora indietro a Nvidia e AMD per quanto riguarda i chip legati all’AI generativa. Questo sarà il grande mercato dei prossimi anni e per Intel è essenziale essere competitiva anche in questo settore.
Azioni Carnival Corp
Borsa | NYSE 🇺🇸 |
Ticker | CCL |
Dove comprare | Capital.com / FP Markets / eToro |
Valore impresa | 19 miliardi di dollari circa |
P/E | 59.70 |
Settore | Navi da crociera |
Tipologia | Medio periodo |
Dividendo | Sospeso |
Carnival Cruise Lines è uno degli operatori più importanti al mondo nel settore delle crociere. E così come molti altri titoli connessi alle crociere, gli anni della pandemia hanno messo la società in ginocchio. Non soltanto per i mancati ricavi, ma soprattutto per l’indebitamento che l’azienda ha dovuto sostenere per attraversare questo periodo.
Nel 2023 questo è stato il miglior titolo del nostro portafoglio su eToro, con una performance di oltre il 133% e una strada che, a nostro avviso, è ancora in salita in ottica 2024. Ormai il mondo del turismo è tornato alla sua normalità e le Carnival Cruise Lines ne ha anche approfittato per rinnovare la sua offerta di crociere.
MOTIVI DI OTTIMISMO: la ripresa del settore turistico e in particolare delle crociere è forte. I margini sono anche migliori rispetto al pre-pandemia e Carnival, pian piano, sta riuscendo a rinegoziare il suo debito. È un investimento rischioso, ma con un potenziale rendimento molto alto.
MOTIVI DI PESSIMISMO: chiaramente è un rischio investire su una società fortemente indebitata, soprattutto quando non si tratta di una growth stock che può triplicare il suo fatturato di anno in anno. Detto questo, è molto improbabile che Carnival Cruise Lines si faccia schiacciare dal peso degli interessi.
Visa
Borsa | New York NYSE 🇺🇸 |
Ticker | V |
Dove comprare | Capital.com / FP Markets / eToro |
Valore impresa | 556 miliardi di dollari |
P/E | 35.10 |
Settore | Pagamenti |
Tipologia | Medio e lungo periodo |
Dividendo | 0.75% |
Visa è un nome che forse non ha bisogno di presentazioni. Parliamo del più grande gruppo al mondo per quanto riguarda i pagamenti digitali, con carta e tramite POS. Visa gode di accordi esclusivi con la maggior parte dei gruppi bancari internazionali ed è quintessenziale per il funzionamento dell’economia mondiale.
Un titolo in grado di resistere bene ai periodi di crisi ma soprattutto di prosperare con l’inflazione, dal momento che la società guadagna una provvigione in percentuale su tutte le transazioni che avvengono mediante le proprie carte di credito. Indubbiamente uno dei titoli che sul lungo termine non ci si pente di avere in portafoglio.
RAGIONI DI OTTIMISMO: VISA è già ottimamente posizionata per quanto riguarda il futuro del mondo dei pagamenti. È qualcosa che in pochi avrebbero immaginato, a fronte di un gruppo che è ormai storico e opera da diversi decenni.
RAGIONI DI PESSIMISMO: negli Stati Uniti, Visa e Mastercard hanno perso un’importante battaglia contro l’antitrust nel 2024. Questo costringerà le aziende a congelare i livelli di commissioni per almeno 5 anni, ma soprattutto le due aziende dovranno permettere che anche circuiti di terze parti -con costi molto spesso inferiori per gli esercenti- possano processare le loro carte.
NVIDIA
Borsa | New York NASDAQ 🇺🇸 |
Ticker | NVDA |
Dove comprare | Capital.com / FP Markets / eToro |
Valore impresa | 2.22 triliardi di dollari circa |
P/E | 74.56 |
Settore | Hardware e microchip |
Tipologia | Breve e lungo periodo |
Dividendo | 0.018% |
NVIDIA è l’azienda leader quando si parla di schede video. Con l’esplosione del gaming ai quattro angoli del mondo, siamo davanti ad un gruppo che, già limitatamente a questo settore, potrebbe fare letteralmente faville. Tuttavia c’è altro che sta spingendo il valore di questo titolo sul breve periodo.
Soprattutto, però, negli ultimi due anni Nvidia si è imposta come leader indiscusso dei chip avanzati per l’intelligenza artificiale. La domanda di mercato è tale che l’azienda fatica a rimanere al passo con il ritmo della sua produzione, e il futuro sembra più brillante che mai. Per questo motivo è stata una delle aziende che hanno performato meglio in questa lista, con un rialzo di oltre il 330% da quando è stata inserita.
RAGIONI DI OTTIMISMO: la società sta dominando il mercato dei chip per l’AI. Nvidia ha visto arrivare questo trend prima di tutti gli altri e lo sta cavalcando al meglio, continuando a ricevere ordini dalle società principali che si occupano di cloud e data center per l’AI.
RAGIONI DI PESSIMISMO: il prezzo dell’azione è alto rispetto all’utile netto. Il mercato sta scontando attese di crescita molto forte per il futuro, con il rischio che si possa rivelare una società sopravvalutata. Al momento, però, le prospettive sulla domanda rimangono buone.
AMD
Borsa | New York NASDAQ 🇺🇸 |
Ticker | AMD |
Dove comprare | Capital.com / FP Markets / eToro |
Valore impresa | 292 miliardi di dollari circa |
P/E | 343.97 |
Settore | Chip |
Tipologia | Medio periodo |
Dividendo | NO |
La situazione di AMD, almeno sulla superficie, può essere ritenuta simile a quella di NVIDIA. Siamo davanti ad un gruppo che ha battuto di gran lunga la concorrenza – che era costituita principalmente da INTEL. La grande domanda di CPU, seppur inferiore a quella di GPU, ha comunque trainato il prezzo in alto questo titolo.
AMD può essere inoltre una buona alternativa per chi aveva in portafoglio titoli simili, dato che il mercato sembrerebbe aver deciso sul vincitore, almeno per i prossimi anni. Ora che l’azienda ha presentato i suoi nuovi microchip per l’AI generativa, in grado di competere con i migliori prodotti di Nvidia sul fronte tecnologico ma con un prezzo che in alcuni casi è 4 volte più basso, AMD è molto ben posizionata per una forte corsa rialzista.
RAGIONI DI OTTIMISMO: tecnologicamente AMD è molto avanti rispetto alla concorrenza, almeno per quanto riguarda i personal computer. Hanno anche un punto di prezzo più invitante – combinazione perfetta per aggredire il concorrente principale, che si trova in netto ritardo.
RAGIONI DI PESSIMISMO: oltre ai problemi alla supply chain, che riguardano un po’ tutto il settore, c’è anche un passaggio graduale verso architetture ARM, sulle quali AMD non è molto ferrata. Questo può essere, sul lungo periodo, un problema.
Uber
Borsa | Nasdaq 🇺🇸 |
Ticker | UBER |
Dove comprare | Capital.com / FP Markets / eToro |
Valore impresa | 159 miliardi di dollari circa |
P/E | 85.15 |
Settore | Trasporti |
Tipologia | Medio e lungo periodo |
Dividendo | NO |
Uber è un colosso dei trasporti, che ha sempre saputo reinventarsi. Prima il ride sharing, poi le consegne a domicilio e infine la micromobilità. Inoltre rimane aperto il capitolo legato alla guida autonoma, che potrebbe consacrare questo brand come il più influente al mondo nel comparto dei trasporti. Per quanto non sia profittevole, anche dopo così tanti anni di attività, si prevede che nel 2024-25 si arrivi finalmente a produrre utili in modo stabile.
RAGIONI DI OTTIMISMO: l’azienda ha recentemente iniziato a svoltare il business verso un modello che punta alle sottoscrizioni, con l’abbonamento Uber One da 9.99$ al mese che ha già riscontrato un grande successo. Combinando sconti sui trasporti in auto e zero costi di consegna a domicilio per gli ordini su Uber Eats, permette alla società di fidelizzare al massimo i clienti e estrarre il maggior valore possibile da ciascun utente.
RAGIONI DI PESSIMISMO: non si può essere certi del fatto che Uber riuscirà a diventare profittevole in modo stabile, ma questo è il grande punto di domanda che attende gli azionisti. Se i profitti dovessero tardare oltre il 2025, il rischio è che il titolo possa soffrire ancora fino a scendere verso quota 35$ per azione.
Migliori azioni africane
Investire sulle borse del continente africano è una questione che, almeno per il momento, dovrebbe essere tenuta separata dalle altre che abbiamo già affrontato nel nostro approfondimento.
Le borse africane, con qualche rarissima eccezione, vedono la quotazione di un pugno di titoli, spesso ancora legati a doppiofilo ad organizzazioni politiche incerte sia nel presente che nel futuro. Ci sono sicuramente borse che stanno assumendo una forma più consona ad un capitalismo sviluppato, pur se con qualche caveat.
Azioni JSE / Borsa di Johannesburg
È la borsa più antica e più ancora oggi più importante del continente africano. Presenta circa 300 aziende quotate, in netto calo negli ultimi anni per via dei gravi problemi di corruzione, instabilità monetaria e interruzioni delle forniture di elettricità che stanno piagando la nazione. Le società più interessanti sono quelle connesse all’estrazione di oro e diamanti, due materie prime di cui il Sud Africa è estremamente ricco. Insieme alle banche, il settore minerario rappresenta la gran parte della capitalizzazione di mercato della Borsa di Johannesburg.
Azioni EGX / Egyptian Stock Exchange
Distribuito in realtà tra Il Cairo e Alessandria, questo stock exchange è il secondo per numero di aziende quotate. Il Market Cap è però molto basso (poco più di 40 miliardi di dollari). Subito dopo le banche, le società più grandi in questo settore sono quelle connesse alla produzione di fertilizzanti e quelle del settore energetico. Considerando che l’Egitto è un membro dell’OPEC e uno dei maggiori produttori di combustibili fossili al mondo, è perfettamente coerente con l’economia del paese.
Azioni NSE / Nigerian Stock Exchange
Diverse le società quotate (ad oggi più di 300), con il grosso del listino che è però composto da filiali di società europee e americane, come Total, Guiness, Unilever. Anche qui la capitalizzazione complessiva è molto lontana dai numeri che siamo abituati a vedere in Europa, ma la Nigeria si sta indubbiamente affermando come la più promettente tra le economie africane. Anche sul piano geopolitico internazionale pesa sempre di più, dando risalto al suo settore finanziario.
Azioni SEM / Mauritius Stock Exchange
88 le società quotate e un market cap complessivo di circa 5.7 miliardi di dollari. Anche qui, il valore è complessivamente molto basso e di scarsissimo interesse per chi vuole fare trading su aziende solide e concrete, liquide e con buone prospettive.
I tassi di crescita sono sostenuti, ma siamo davanti ad un mercato comunque estremamente volatile, che non consigliamo a chi non abbia una grande dimestichezza con l’economia locale. Il grosso delle compagnie quotate è comunque legata a doppio filo al governo locale.
CSE / Casablanca Stock Exchange / La Bourse de Casablanca
Casablanca è il centro finanziario più importante oggi del Nord Africa Occidentale, dove risiedono compagnie importanti anche non marocchine. Tuttavia, anche in questo caso, le compagnie quotate sono poche, così come è bassissima la capitalizzazione di mercato, che a stento supera i 70 miliardi di dollari.
Nel complesso, la situazione delle borse e delle azioni africane è ancora in fase embrionale e consigliamo a tutti di rimanere alla porta, attendendo futuri sviluppi. Scegliere un ETF può essere una buona alternativa per chi volesse legare parte del proprio capitale alla crescita economica africana.
Migliori azioni Oceania da comprare
I mercati australiani sono forse quelli più lontani dagli orizzonti di chi investe dall’Italia. Tuttavia è interessante esporsi a un’economia che per molti versi è diametralmente opposta a quella italiana. Si tratta infatti di un mercato molto basato sull’esportazione di materie prime, da sempre il settore di punta in Australia.
Azioni Rio Tinto
Borsa | NYSE 🇺🇸 Londra🇬🇧 Sydney🇦🇺 |
Ticker | RIO |
Dove comprare | Capital.com / FP Markets / eToro |
Valore impresa | 109 miliardi di dollari circa |
P/E | 10.48 |
Settore | Minerario |
Tipologia | Lungo periodo |
Dividendo | 10.22% |
Multinazionale australiana e inglese, divisa appunto tra Regno Unito e Australia. Gruppo importantissimo nel settore minerario e in possesso di miniere di ferro, bauxite, alluminio, rame, oro, diamanti, uranio e titanio. Gruppo di dimensioni altrettanto importanti e che oggi gioca un ruolo da top player nel comparto al quale appartiene.
Il boom di inflazione nel corso degli ultimi anni ha aumentato notevolmente il prezzo delle materie prime. Questo significa maggiore redditività per Rio Tinto, che infatti ha pubblicato ottimi dati negli ultimi tre anni. Ultimamente l’azienda si è dimostrata molto attiva nello sviluppo di nuovi progetti e sta puntando a rafforzare la sua presenza nel mercato del litio, una materia prima sempre più importante e con un prezzo in crescita costante per via della domanda da parte dei produttori di batterie elettriche.
MOTIVI DI OTTIMISMO: il gruppo è leader a livello mondiale e opera su 5 continenti, essendo snodo cruciale per alcune tra le materie prime più importanti. E questo non potrà cambiare rapidamente da qui ai prossimi mesi.
MOTIVI DI PESSIMISMO: il titolo è fortemente ciclico. Il prezzo delle materie prime ne determina l’andamento, per cui crescita e inflazione sono tanto positive per Rio Tinto quanto recessione e tassi in aumento sono variabili negative. Si tratta di un titolo inevitabilmente molto ciclico.
Azioni National Australia Bank
Borsa | Sydney🇦🇺 |
Ticker | NAB |
Dove comprare | Capital.com / FP Markets / eToro |
Valore impresa | 64 miliardi di dollari circa |
P/E | 15.04 |
Settore | Bancario |
Tipologia | Medio e lungo periodo |
Dividendo | 4.82% |
NAB è tra le prime quattro banche d’Australia e, almeno secondo gli analisti, quella più in forma rispetto a chi vuole investire sul comparto bancario. 35.000 dipendenti, presenza capillare non solo in Australia, ma anche oltreoceano; con presenze importanti anche negli USA e in Asia. La sua presenza in Europa è stata fortemente ridimensionata e oggi portata all’irrilevanza. Forte nel direct banking e con importante guida pubblica all’interno.
Sicuramente uno dei titoli con i quali fare necessariamente in conti quando ci si avvicina al mercato australiano o si vuole semplicemente investire nel comparto bancario rimando fuori dall’Europa.
MOTIVI DI OTTIMISMO: il gruppo è oggi solido, ha una buona liquidità di cassa e continua ad espandere le proprie operazioni.
MOTIVI DI PESSIMISMO: sono gli stessi che si possono nutrire verso qualunque titolo del settore bancario. Il rischio è quello infatti di una nuova crisi sistemica e di settore.
Azioni Westpac
Borsa | Sydney🇦🇺 |
Ticker | WBC |
Dove comprare | Capital.com / FP Markets / eToro |
Valore impresa | 54 miliardi di dollari circa |
P/E | 11.23 |
Settore | Bancario |
Tipologia | Lungo periodo |
Dividendo | 6.02% |
Altro titolo del settore bancario, anch’esso parte delle big four che si dividono, quasi equamente, tutto il settore bancario australiano. E uno dei titoli meglio capitalizzati alla borsa di Sydney è uno dei fiori all’occhiello dell’economia australiana in generale.
Chi investe in Westpac, soprattutto sul lungo periodo, sta investendo in un gruppo bancario con 14 milioni di clienti, 40.000 impiegati, 1.200 filiali e oltre 3.300 ATM limitandosi alla sola Australia. Un gruppo le cui prospettive di crescita non saranno delle più rosee (e quali lo sono nel settore bancario?), ma che che comunque può offrire prospettive interessanti sul medio periodo.
MOTIVI DI OTTIMISMO: gruppo con enorme penetrazione sul mercato e con posizioni importanti anche nei paesi limitrofi. Solido e affidabile.
MOTIVI DI PESSIMISMO: il gruppo potrebbe soffrire un eventuale rallentamento dei mercati azionari, verso i quali ha una grande esposizione.
Azioni Telstra
Borsa | Sydney🇦🇺 |
Ticker | TLS |
Dove comprare | Capital.com / FP Markets / eToro |
Valore impresa | 31 miliardi di dollari circa |
P/E | 24.21 |
Settore | Bancario |
Tipologia | Medio e lungo periodo |
Dividendo | 4.14% |
Telstra è il primo operatore di telecomunicazioni in Australia, dominando sia il settore delle linee fisse, sia quello delle telco mobili. È attiva anche nel settore delle TV via cavo e oggi, dopo essere stata in passato azienda pubblica, è una società completamente privata.
Ha 150 società controllate nei settori di maggiore pertinenza ed è attiva e dominante anche in Nuova Zelanda. Per renderci conto della dominance assoluta di questo gruppo all’interno del continente australiano, indichiamo che il gruppo, in Australia, fattura 13 volte quanto viene fatturato da Vodafone. Il gruppo è inoltre attivo anche nel settore dell’hosting e delle telecomunicazioni aziendali in Europa, in Asia, India, Stati uniti, Inghilterra.
MOTIVI DI OTTIMISMO: il gruppo continua ad espandere le proprie operazioni ed è diventato un conglomerato in grado di allargare i suoi orizzonti anche a settori diversi da quello strettamente relativo alle telecomunicazioni.
MOTIVI DI PESSIMISMO: il gruppo continua a riportare da qualche trimestre ricavi decrescenti. Anche se con un’azienda di questo tipo, guardare al brevissimo periodo potrebbe non essere l’idea migliore.
Migliori azioni asiatiche da comprare
Il nostro mini-listino di azioni da comprare e tenersi per il 2025 si chiude con il mercato asiatico. Un mercato sicuramente variegato e che permette a tutti di investire in paesi e comparti molto diversi. Noi abbiamo selezionato le azioni che riteniamo essere le più interessanti per quest’anno e per i prossimi.
Azioni ALIBABA
Borsa | USA🇺🇸 Hang Seng🇭🇰 |
Ticker | BABA |
Dove comprare | Capital.com / FP Markets / eToro |
Valore impresa | 191 miliardi di dollari circa |
P/E | 8.34 |
Settore | E-commerce |
Tipologia | Medio e lungo periodo |
Dividendo | 1.33% |
Tutti si ostinano a chiamarla l’Amazon cinese, non avendo pienamente contezza del dominio assoluto e totale che questo gruppo esercita sulle vendite retail e B2B in tutta la Cina e i paesi limitrofi. Gruppo attivo, in fortissima espansione e con interessi sempre più allargati dallo scopo originale dell’impresa.
Rimane un gruppo che ha grossissime prospettive di crescita e che non dovrebbe essere considerato una semplice tech. Il fatto che si possa poi scambiare questo titolo sulla borsa americana, è un ulteriore vantaggio per chi investe dall’Europa.
MOTIVI DI OTTIMISMO: management eccellente, forte propulsione alla crescita e all’investimento in ricerca. I mercati hanno già scontato ampiamente i problemi con il governo cinese.
MOTIVI DI PESSIMISMO: è finita la luna di miele con il governo cinese, il che potrebbe causare problemi sul medio e lungo periodo al titolo. Inoltre l’economia cinese sta rallentando visibilmente negli ultimi anni, non soltanto sul fronte immobiliare. Anche l’attività dei consumatori si è ridotta significativamente nel post-pandemia, causando dubbi sulla possibilità che il picco di crescita cinese sia ormai alle spalle.
Azioni Tencent
Borsa | Hang Seng🇭🇰 |
Ticker | 0992 |
Dove comprare | Capital.com / FP Markets / eToro |
Valore impresa | 327 miliardi di dollari ca. |
P/E | 23.94 |
Settore | Social media e app |
Tipologia | Lungo periodo |
Dividendo | 1.10% |
Tencent è il colosso tech che gestisce, tra gli altri, WeChat, QQ.com e Tencent Music. Abbiamo inserito il titolo nella nostra guida per la prima volta a novembre 2022, suggerendo che fosse sottovalutato; da quel momento le azioni Tencent hanno attraversato un rally del 40+%, indicando che i nostri analisti avevano ragione e che la ripresa economica cinese post-Covid è assolutamente robusta.
Per quanto il titolo abbia già fatto una notevole corsa rialzista, rimane ancora molto potenziale. Basti pensare che attualmente, pur essendo una delle società tech con il tasso di crescita e l’impronta commerciale più grandi al mondo, le azioni Tencent offrono dei dividendi superiori al 5% del prezzo del titolo.
MOTIVI DI OTTIMISMO: Il bilancio d’esercizio di Tencent continua a mostrare che l’azienda è solida, profittevole e in crescita. Una crescita solo leggermente ridotta nel corso del 2023, ma in gran parte dovuta alle politiche zero-Covid che hanno tenuto a freno l’economia per quasi due interi anni.
MOTIVI DI PESSIMISMO: Purtroppo la situazione politica in Cina è sempre delicata, e le interferenze tra governo e grandi imprese sono talvolta molto forti. Bisogna sempre considerare, quando si investe nelle società tech cinesi, che un’eccessiva popolarità può portare anche a conflitti con il PCC e a possibili ripercussioni sul business.
Azioni Aramco
Borsa | SA 🇸🇦 |
Ticker | SAOC |
Dove comprare | Capital.com / FP Markets / eToro |
Valore impresa | 1.96 triliardi di dollari circa |
P/E | 16.27 |
Settore | Petrolio |
Tipologia | Medio e lungo periodo |
Dividendo | 5.57% |
Aramco è il gruppo petrolifero di riferimento per l’Arabia Saudita, uno dei paesi che giocano ruolo di big player nel mercato di questa importantissima materia prima. Forse unica azienda di interesse per i piccoli investitori di quelle quotate sulla piazza araba. Grandissimo conglomerato, con oltre 350 miliardi di dollari di revenue e profitti estremamente importanti, essendo proprietaria di tutti i pozzi di petrolio dell’Arabia Saudita.
Un titolo che può far gola anche sul medio e lungo periodo, ammesso e concesso che il gruppo continui ad essere amministrato in modo relativamente indipendente dalle questioni politiche familiari tra i sauditi.
MOTIVI DI OTTIMISMO: la più importante società al mondo nell’estrazione di idrocarburi. Finché servirà petrolio, servirà Aramco. Il rialzo dei prezzi del petrolio potrebbe dare una grossa mano.
MOTIVI DI PESSIMISMO: la situazione di stabilità politica nella famiglia reale è sicuramente da valutare sul lungo e lunghissimo periodo, soprattutto per piccole faide interne. Tuttavia, il titolo sembra essere più che solido anche su orizzonti meno ristretti.
Azioni Lenovo
Borsa | Hang Seng🇭🇰 |
Ticker | 0992 |
Dove comprare | Capital.com / FP Markets / eToro |
Valore impresa | 13 miliardi di dollari ca. |
P/E | 15.83 |
Settore | Elettronica di consumo |
Tipologia | Medio e lungo periodo |
Dividendo | 4.38% |
Lenovo vanta uno dei rapporti P/E più bassi dell’indice Hang Seng, per lo meno tra le aziende che hanno a che fare con l’elettronica di consumo. Realmente un’azione value, specie dal momento che i numeri di bilancio continuano a crescere di anno in anno. Ottimi anche i prodotti su cui l’azienda sta lavorando, con un interessante nuovo focus sui monopattini elettrici e sui computer da gaming.
Il settore è stabile ma continua a vedere un’ottima domanda di mercato, specie per quanto riguarda prodotti come cuffie e computer portatili. La competitività di Lenovo rispetto ai concorrenti è indiscussa, e il mercato cinese rimane sempre allettante per la crescita del PIL nazionale nel corso del tempo.
MOTIVI DI OTTIMISMO: Il titolo è venduto a un prezzo estremamente basso rispetto ai fondamentali dell’azienda, un fatto che un investitore decisamente non può trascurare. Nel frattempo continua lo sviluppo di prodotti in segmenti ad alto tasso di crescita, per cui è probabile che la traiettoria positiva di utili e fatturato sia destinata a continuare.
MOTIVI DI PESSIMISMO: Non ci sono grandi motivazioni che ci inducano a essere pessimisti rispetto all’andamento di Lenovo. Rimane sempre l’incognita dell’ingerenza tra governo cinese e grandi aziende, che può riservare sorprese spiacevoli per qualunque società quotata in Cina.
Dove comprare le migliori azioni consigliate oggi? Elenco Migliori Piattaforme
[broker]
Andiamo ora a definire meglio le caratteristiche di ognuno.
Non offre ancora la possibilità di andare ad investire in DMA, ma ci accontenteremo, grazie alla ricchezza dei suoi listini e alla competitività dei suoi spread, anche della sola modalità in CFD. Ottima la piattaforma via Web, che offre la possibilità di andare ad operare in modo semplice e immediato, anche se non si ha una precedente esperienza di trading. Con l’aiuto dell’algoritmo di intelligenza artificiale, che permette di analizzare il portafoglio e individuare errori.
Il conto demo gratuito di Capital.com è gratuito e parte da 1.000 USD di capitale, che possono essere aggiunti a trance di 10.000, sempre in modo gratuito, a volontà e in modo completamente illimitato. Capital.com ha anche aggiunto MetaTrader 4 alla sua offerta di piattaforme. In aggiunta possiamo scegliere anche TradingView, perfettamente integrata all’interno della piattaforma propretaria. Con il servizio di segnali Trading Central, da aggiungere a piacimento.
Guida completa: Recensione Capital.com
FP Markets è un broker che pur coprendo soltanto i mercati USA, UK, Hong Kong e Australia offre un ambiente di investimento professionale e adatto a chi ha bisogno di strumenti di livello molto avanzato. Si basa su MetaTrader, anche se offre pure account con IRESS Platform, con commissioni fisse e competitive.
Anche questo broker è tra quelli che consigliamo di testare con il conto dimostrativo gratuito, anche questo dotato di capitale virtuale. Da poco è disponibile anche il Social Trading su FP Markets, che ci permette di investire copiando gli altri trader, anche sulle azioni. La gestione della copia è tra le più minuziose al mondo e uno dei punti di forza di questo grande broker.
Guida completa: Recensione FP Markets
eToro è un broker ottimo che non potremmo escludere da questo elenco. Non è una scelta che muove da simpatie particolari, ma basata su alcune caratteristiche che rendono questo broker, almeno nel mondo delle azioni, unico.
Possiamo infatti acquistare le azioni che abbiamo indicato tramite accesso diretto DMA, oppure ancora in CFD, scegliendo di operare o con leva oppure ancora con vendita allo scoperto. L’accesso è garantito per tutti i mercati che abbiamo indicato come migliori per investire nel 2023 e per le azioni è prevista una politica zero commissioni, offerta valida per le azioni estere – oltre 2.000+ – ed ETFs ma non valida oggi per le azioni italiane. Si può testare in conto prova gratis con 100.000 USD di capitale virtuale, più che adatto per fare test ripetuti su acquisti e composizione di portafoglio.
Guida completa: Recensione eToro
Anche Trade.com è un broker che offre sia accesso in DMA alle azioni, sia in CFD, con lo svantaggio, rispetto ad eToro, di offrire le due modalità in due piattaforme separate. Trade.com ha commissioni competitive, offre la possibilità di utilizzare MetaTrader e soprattutto offre anche una demo gratis per il test libero, anche qui con capitale virtuale adeguato per testare ogni tipo di acquisto.
Guida completa: Recensione Trade.com
- Degiro
Degiro –qui il sito ufficiale- è un broker storico a livello europeo per comprare azioni, obbligazioni e ETF. Permette di operare direttamente su azioni vere e proprie, senza passare attraverso i CFD. Inoltre ha il grande vantaggio di offrire zero commissioni variabili sulle operazioni eseguite su Borsa Italiana, NYSE e Nasdaq.
Per chi cercasse anche delle operazioni più speculative, un’altra caratteristica interessante di Degiro è l’offerta di opzioni su azioni. Queste permettono anche di creare strategie di hedging per la gestione dei rischi, oppure di generare flussi di cassa dalle azioni detenute in portafoglio attraverso le covered calls. Tutti punti di forza importanti, soprattutto per gli investitori di lungo termine.
Guida completa: Recensione Degiro
Elenco delle guide sulle migliori azioni suddivise per settori
- Azioni intelligenza artificiale
- Azioni idrogeno
- Azioni semiconduttori
- Azioni cyber sicurezza informatica
- Azioni energia rinnovabile
- Azioni 5G
- Azioni metaverso VR
- Azioni gaming
- Azioni turismo
- Azioni datacenter cloud
- Azioni social media
- Azioni bancarie
- Azioni big pharma
- Azioni robotica
- Azioni agricoltura
- Azioni batterie al litio
- Azioni cannabis
Come scegliamo le azioni
Abbiamo promesso dei criteri trasparenti per la scelta delle migliori azioni da comprare. Li elenchiamo qui, aprendo inoltre alle ovvie discussioni che la scelta di questo o quel titolo (e l’esclusione necessaria di altri) scateneranno. I nostri criteri rimangono però trasparenti ed equidistanti, non avendo alcun tipo di interesse – al contrario di altri divulgatori – a consigliare l’acquisto di un determinato titolo.
- Prezzo
Non in senso assoluto. Il prezzo attuale è importante soltanto in relazione al prezzo presunto futuro. Non vuol dire assolutamente nulla che il prezzo di un’azione oggi sia alto, nel senso in cui un’azione è più costosa di un’altra. Per intenderci, il valore di un’azienda è fissato dal costo dell’azione per il numero di azioni in circolazione. Berkshire Hathaway, per fare un esempio, ha le azioni più care al mondo, ma questo non la trasforma nell’azienda con il più alto valore su scala mondiale.
- Qualità del management
Sicuramente non è facile da stabilire in modo oggettivo, ma un’azienda che sembri avere pieno controllo di quello che accade è sempre preferibile ad una dove gli avvicendamenti al vertice sono frequenti, tra le altre cose tra manager che non hanno una grande storia di successo alle spalle. È un criterio che è utilizzato tutt’oggi anche da Warren Buffett, che rimane il più grande investitore sui mercati finanziari a livello mondiale. Questo tipo di analisi vanno, in inglese, sotto il nome di Corporate Governance.
- Posizione sul mercato e competizione
Un’azienda che si trovi in posizione di monopolio de jure o de facto ha sicuramente gioco più facile. Così come ha gioco più facile l’azienda che ha un vantaggio competitivo enorme sulla concorrenza. Questo però non può essere l’unico criterio per individuare un’azione da comprare. Perché la storia è piena di aziende che pur non avendo una competizione importante hanno fallito nel loro scopo e anche a livello finanziario. In inglese, questo contenitore di analisi va in genere sotto il nome di Competitive Advantage
- Prospettive future
Ci sono aziende in grandissima forma oggi, ma che sul lungo periodo non possono avere le medesime performance. Anche qui le problematiche di valutazione sono ampie e bisogna navigare il meno a vista possibile. L’informazione di qualità può darci una mano in questo senso, a patto di riportare sulla terra anche i più bravi degli analisti. Se qualcuno avesse la certezza di quello che accadrà a 10 anni da adesso, non avrebbe più senso neanche discutere di investimenti.
Quello che possiamo fare è partire dai target price attesi e intorno al quale si è formato il consenso dei principali esperti. Come è noto, questi target price vengono forniti in forma di forbice massima e minima, raccogliendo le opinioni di diversi analisti.
Quando il consenso è ampio intorno ad una previsione e questa è al rialzo, si può ragionevolmente pensare di investire long su un determinato asset. Non abbiamo voluto parlare di Business Plan, perché dopotutto riteniamo di aver descritto qualcosa di più ampio rispetto alle ristrettezze del piano futuro di un’impresa.
- I numeri per l’analisi fondamentale
L’analisi fondamentale è importantissima, soprattutto per chi guarda alle azioni da comprare con un orizzonte temporale lungo, che è quello che riteniamo comunque essere il più giusto per chi vuole investire in questo mercato.
L’analisi fondamentale, al contrario di quello che raccontano in molti, non è un’analisi meno tecnica perché non applica indicatori derivanti da calcoli, funzioni ed algoritmi: anzi, parte sempre e comunque da numeri. Questi numeri rientrano nell’ analisi fondamentale quantitativa.
- P/E Ratio: il price to earnings ratio, ovvero il rapporto tra gli incassi e il prezzo dell’azione. È uno degli indicatori storicamente più importanti, dato che riesce ad attribuire, anche se naturalmente in modo approssimativo, un valore all’azione in relazione ai guadagni portati effettivamente a casa dalla società in cui abbiamo investito.
Hai dei limiti, motivo per il quale ormai da diverso tempo è stato sostituito dal PEG, ovvero il price to earnings growths, il rapporto tra prezzo dell’azione e la crescita proiettata degli introiti.
Quando questo rapporto è basso, tendenzialmente si può ritenere l’azione sottoprezzata. Ricordiamo però che storicamente i P/E Ratio sono uguali per ogni comparto. Sarebbe pertanto utile confrontarli solo tra azioni di società affini per mercato.
- PEG: lo abbiamo appena descritto ed ora passeremo ad approfondirlo. Il numero magico è 1, nel senso che quando questo rapporto vi è inferiore, il consenso è che l’asset sia sottoprezzato. Tutti lo ritengono una stima molto più affidabile, rispetto al P/E Ratio, del valore effettivo di un’azione, anche perché relativamente indipendente dal settore.
- EPS: earnings per share, ovvero la quantità di utile totale che viene divisa per il numero delle azioni. Più questo numero è alto, più il valore dell’azione dovrebbe essere alto in futuro. Vale in questo caso quanto abbiamo detto specificatamente per il P/E Ratio: questo valore può cambiare radicalmente da settore a settore.
Tutti questi fattori – quelli dell’analisi fondamentale, che sia quantitativa o qualitativa – sono gli stessi che hanno fatto la fortuna di chi utilizza il value system come investimento. Tra tutti il celeberrimo Warren Buffett. Non stiamo dicendo che necessariamente l’oracolo di Omaha debba essere ritenuto infallibile. Ma i profitti che ha generato utilizzando le analisi che abbiamo indicato non possono essere ignorati.
Cos’è un’azione da comprare: significato
Definire quali siano le azioni da comprare non è semplice. Ci possono essere diversi criteri che rendono interessante un determinato titolo, criteri che assumono una rilevanza maggiore o minore a seconda delle nostre personalissime propensioni all’investimento, in relazione al capitale che abbiamo a disposizione e anche in rapporto a quali sono gli altri titoli che compongono il nostro portafoglio titoli.
Anche nel campo delle azioni, il silver bullet non esiste: con questo intendiamo che non esiste un titolo – o un gruppo di titoli – sicuramente da acquistare a prescindere da quali siano le nostre utilità correlate. Ci sono diversi criteri di cui tenere conto, dei quali parleremo tra poco e che aiuteranno chi ci legge a capire quali azioni, tra quelle da comprare in via generale, saranno da comprare anche nel suo personalissimo caso.
- Potenziale rendita sul lungo periodo
Spesso, soprattutto quando si analizzano le azioni di settori in forte crescita come quello delle auto elettriche, ci si può trovare di fronte a titoli che sembrano avere una valutazione esagerata. Il motivo è che spesso gli investitori stanno già anticipando la crescita futura dell’azienda. Un’azienda in forte crescita spesso vale molto anche se opera ancora in perdita.
Per valutare il potenziale di rendita sul lungo periodo di un’azione, è importante analizzare la crescita del mercato in cui opera e la sua posizione competitiva. In base a queste variabili, bisogna fare delle proiezioni sui flussi di cassa che la società potrebbe produrre in futuro per i suoi azionisti.
- Potenziale rendita sul breve
Le azioni sono considerate degli strumenti adatti a chi ha un orizzonte di investimento di lungo periodo, dal momento che sono asset volatili e con una bassa prevedibilità di breve termine. Detto questo, ci sono anche persone in cerca di opportunità più speculative: in questo caso, la variabile più importante sono le notizie.
Le notizie possono riguardare l’azienda specifica su cui si sta investendo, il mercato in cui opera o agenti esterni come il governo o la banca centrale. Se si colgono delle notizie importanti prima per tempo, è possibile trovare delle buone opportunità per entrare sul mercato.
- Di industrie in fortissima espansione
Ciclicamente una nuova industria fa capolino nel mondo dell’economia reale, raccogliendo molto rapidamente ricavi e ponendo le basi per una crescita finanziaria futura molto importante. Sono le “novità”, come sono state a loro tempo novità Alphabet/Google o Microsoft.
Negli ultimi anni sono emersi chiaramente alcuni trend specifici: alcuni esempi evidenti sono intelligenza artificiale, mobilità elettrica, economia sostenibile e la realtà virtuale. Spesso questi settori sono altamente competitivi all’inizio, ma gli azionisti che investono sull’azienda giusta possono ottenere dei ritorni davvero importanti nel corso degli anni.
- Di aree geografiche in forte crescita
Il grande vantaggio che è offerto da broker effettivamente internazionali – ad esempio eToro offre titoli di 20 Borse – è la possibilità di non limitare più i propri investimenti a Piazza Affari. Si ha la possibilità, anche da piccoli investitori, di poter acquistare e vendere azioni anche su mercati che un tempo erano preclusi a chi non avesse milioni di euro da investire.
Spesso guardando ai mercati emergenti si possono trovare delle opportunità di acquisto interessanti. Settori che in Europa o negli Stati Uniti sono ormai consolidati e in lenta crescita, come il trasporto aereo o le infrastrutture, in altre aree del mondo sono nel pieno della loro espansione.
- L’alternativa delle azioni prossime al disastro
Questa guida è dedicata alle migliori azioni da comprare, ma non possiamo che dedicare qualche riga a quanto può essere offerto anche dai titoli prossimi al disastro. Il grosso dei broker che riteniamo essere più adatti per investire offrono la possibilità di investire allo scoperto – puntando sul ribasso di questo o quel titolo.
Ripetiamo che non ci occuperemo di questo tipo di azioni nel corso di questa guida – ma al tempo stesso sottolineiamo il fatto che potremo investire anche in questo senso, se quello che ci interessa è effettivamente portare a casa dei profitti.
Azioni consigliate: principali caratteristiche
Le azioni consigliate devono sempre rispondere poi a criteri generali, relativi a quelli che riteniamo essere i più importanti anche in relazione a chi investe dall’Italia e dall’Europa.
Mercati | UE, USA, Australia, Hong Kong, Cina, Giappone |
Multimarket | Preferibile per le stock su mercati esotici |
Prospettive | Sia di breve che di lungo periodo, a patto che siano chiare |
Accessibilità | Con broker specializzati e consigliati come eToro, Trade.com, FP Markets e Capital.com |
Commissioni | Possibilmente zero. Spread conviene sui mercati esteri |
Azioni da comprare Videotutorial
Abbiamo realizzato un videotutorial all’interno del quale ti spieghiamo cosa prendiamo in considerazione quando valutiamo le migliori azioni da comprare in un determinato periodo.
Perché valutare l’acquisto di un’azione consigliata?
Riteniamo l’indipendenza del singolo investitore un valore aggiunto per chiunque voglia avvicinarsi ai mercati: tuttavia, riconosciamo il fatto che il salmone, ovvero chi va controcorrente secondo il gergo di borsa, non può in alcun modo pensare di sopravvivere, soprattutto se pesce piccolo.
La scelta delle azioni consigliate, se fatta con criteri scientifici, può orientare i nostri investimenti e migliorarne la performance. La borsa, al contrario di quello che racconta la stampa non specializzata, non è un casinò investire a caso, seguendo la fortuna può portare a dei risultati concreti.
Se svolte in modo corretto, le analisi che portano all’individuazione dei migliori prodotti azionari sui quali investire è il modo migliore per avere delle buone performance attraverso il proprio investimento.
Bisogna però sempre fare i distinguo necessari: non tutte le azioni che sono consigliate, su questa o quella rivista, su questo o quel sito di approfondimenti, possono essere considerate come utili alle nostre strategie Attenzione massima anche per quanto concerne le azioni che vengono consigliate tramite servizi di segnali indipendenti, gestiti da guru improvvisati.
Spesso vengono infatti consigliate su questi tipi di servizi azioni sconosciute, di mercati poco frequentati, se non addirittura penny stocks. L’attenzione deve essere sempre massima e quando ci si mette a caccia di azioni consigliate, sempre giudicare in primo luogo la solidità di chi sta proponendo i titoli e le analisi correlate.
Considerazioni finali
Con l’accesso garantito, a tutti i risparmiatori e investitori, ai principali mercati azionari al mondo, oggi la scelta di azioni da comprare si amplia in modo concreto. Non tutte le azioni però – lo ripeteremo ancora una volta a chiusura del nostro approfondimento, sono adatte a tutti. Le liste di titoli interessanti, che non diano contestualmente indicazioni sul tipo di portafoglio ideale per ospitarli, non possono avere alcun tipo di utilità.
La borsa – passateci il paragone poetico – non può ridursi ad un vestito adatto per tutti: la grandezza di questo mercato risiede proprio nel fatto di essere così vario da potersi adattare alle necessità di ciascuno. Noi, con la nostra lista di azioni consigliate da comprare, abbiamo cercato (e cercheremo in futuro) di fornire proprio questo: degli input utili a ciascuno alla composizione ideale del proprio portafoglio.
FAQ
Quali sono le azioni da comprare per il 2025?
Alcune tra le migliori azioni da comprare per il 2025 sono: Intel, Booking.com, Microsoft, Alphabet e Volkswagen.
Come riconoscere un’azione da comprare?
Applicando tutti i principi e strumenti dell’analisi fondamentale, sia di carattere quantitativo che di carattere qualitativo.
Il 2024 è un buon anno per comprare azioni?
Il 2024 si prospetta un ottimo anno per i mercati azionari, soprattutto grazie all’attesa di tagli ai tassi d’interesse della Federal Reserve e della Banca Centrale Europea.
Quali sono i mercati migliori per comprare azioni nel 2024?
Il 2024 si prospetta un anno molto interessante per i titoli bancari europei, per il tech americano -considerando i prezzi bassi attuali dei titoli- e per il comparto manufatturiero cinese.
Quali sono le caratteristiche ideali di un’azione da comprare nel 2024?
Buone prospettive di crescita, ottimi fondamentali, grande liquidità e buona capitalizzazione di mercato.
Come posso comprare le migliori azioni del 2024?
Le alternative sono 2: un broker in DMA oppure un broker di trading CFD. Nella nostra guida sono indicati i migliori intermediari per entrambe i canali.
Guide Azioni
Comprare azioni
Come comprare azioni online? In questa guida completa – con annesso videotutorial – ci occupiamo dei vari metodi a disposizione dei piccoli investitori per acquistare azioni online in modo sicuro, facile e veloce. Pro, contro, costi e commissioni di ogni tipologia. Guida con esempi pratici e broker consigliati dal nostro staff.
Comprare azioni è un ottimo modo per conservare e accrescere il proprio patrimonio a lungo termine, investendo in asset produttivi. Si stima che oggi circa il 25% dei volumi di scambi dei mercati azionari sia rappresentato da investitori autonomi[fonte]. Per confronto, nel 2010, gli investitori al dettaglio rappresentavano appena il 10% del volume di scambi azionari.
Prima di iniziare a investire in azioni, però, è importante conoscere i rischi associati a questa attività ed essere coscienti dei fondamentali di questo mercato. Dalla scelta della piattaforma su cui investire, fino a all’analisi delle singole società, è importante essere consapevoli dei passaggi da affrontare per investire in azioni con consapevolezza.
Alessio ippolito – direttore responsabile di TradingOnline.com
Detto questo, i mercati azionari tendono a crescere a lungo termine. Non tutte le singole azioni, ma il mercato nel suo complesso è sempre cresciuto su orizzonti di tempo lunghi (es. 10 anni). Proprio per questo motivo, accumulare un patrimonio azionario nel corso del tempo è uno dei migliori modi per proteggersi dall’inflazione e aumentare il valore del proprio patrimonio.
Intro:
❓Cosa serve: | Internet / PC o smartphone / Piattaforma trading |
⚡Modalità: | Acquisto diretto / CFD |
🤔Banca o Broker: | Leggi le nostre opinioni |
👍È sicuro: | Si – scegli le migliori piattaforme |
💸Quali comprare? | Elenco guide migliori settori [Qui] |
🏦Dove comprare: | 🥇Migliori piattaforme per comprare azioni |
💰Quanto costa: | Zero costi fissi – Spreads variabili |
💪È regolamentato: | Si – ESMA compliance |
🎥Videocorso: | Videotutorial di TradingOnline.com – Guardalo |
Cosa serve per comprare le azioni online
Per comprare azioni abbiamo bisogno di:
- Dispositivo – Possiamo utilizzare sia un computer che un dispositivo mobile, come uno smarphone o un tablet;
- Connessione internet – Per connetterci al nostro broker abbiamo bisogno di una connessione WiFi o da rete mobile, la velocità non è granché importante mentre è fondamentale che la connessione sia stabile;
- Consapevolezza – Gli investimenti in Borsa, specialmente quando si parla di azioni, richiedono attenzione e competenza. Improvvisare è pericoloso;
- Capitale – Iniziare a comprare azioni ha senso in due casi, cioè se si ha già un capitale di partenza sopra i 10.000€ o se, pur non avendo questo capitale, si ha una capacità di investimento mensile di almeno 200€;
- Strategia – Stiamo andando alla ricerca di opportunità di speculazione sul lungo termine o vogliamo costruire un piano di accumulo per integrare la nostra futura pensione? La scelta dei titoli e della piattaforma da utilizzare dipendono molto da questa risposta.
I primi due elementi sono gli strumenti essenziali, ma gli altri tre non sono da sottovalutare. Alle volte si comincia a comprare azioni per sentito dire, senza essere né consapevoli di ciò che si fa, né nella condizione finanziaria di farlo. Se ci sono tutti questi presupposti, allora comprare azioni online diventa un modo conveniente per iniziare a costruire un portafoglio titoli.
Come acquistare azioni su internet – Guida passo passo con esempi pratici
Ora che abbiamo visto le differenze tra CFD e azioni reali, possiamo passare alla pratica utilizzando entrambe le strategie per operare sui mercati nel concreto. Per farlo andremo a utilizzare un conto trading online demo, cioè un account con denaro virtuale che può essere richiesto gratuitamente sulle principali piattaforme di trading per esercitarsi nel loro utilizzo.
- Comprare azioni Apple con eToro (azioni reali)
Nel primo esempio utilizzeremo eToro (qui per il sito ufficiale) per comprare azioni Apple. Questo broker offre sia i CFD che le azioni reali: per il nostro esempio utilizzeremo le azioni vere e proprie, anche sfruttando un vantaggio particolare di questo broker che ci permette di investire sui principali titoli azionari americani senza pagare nemmeno un centesimo in commissioni. La prima cosa da fare è completare la registrazione attraverso il modulo.
Subito dopo aver completato la registrazione si viene portati nella schermata principale della piattaforma di eToro, dove viene presentata una selezione degli strumenti più negoziati. Con un po’di fortuna troveremo le azioni Apple già qui, essendo un titolo molto amato dagli utenti. Per rendere più generale il nostro discorso, tuttavia, useremo la barra di ricerca in alto cercando “Apple” al suo interno.
Subito dopo aver cliccato sul nome o sul logo della società che ci interessa, arriveremo in una sezione della piattaforma totalmente dedicata al titolo. In questo caso abbiamo una “Feed” con tutti i commenti degli utenti di eToro riguardo alle azioni Apple, ma la cosa che nella maggior parte dei casi ci interessa di più è il grafico del prezzo del titolo. Cliccando su “Grafico” possiamo accedere allo storico dell’andamento delle azioni.
Dal momento in cui non abbiamo ancora aggiunto dei fondi al nostro account, non possiamo ancora comprare le azioni vere e proprie ma possiamo esercitarci con il denaro virtuale. Per aggiungere fondi e iniziare a negoziare con denaro reale basta cliccare sul pulsante “Deposita fondi” in basso a sinistra e selezionare un metodo di pagamento.
Ora possiamo completare il nostro investimento cliccando sul pulsante “Investi“. Si aprirà un piccolo specchietto dal quale potremo selezionare le principali impostazioni da applicare alla posizione: è importante ricordare che per comprare azioni vere e proprie dobbiamo selezionare “Compra” e una leva di 1X. Qualunque altro livello di leva o la vendita allo scoperto comportano il passaggio in automatico ai CFD.
Le impostazioni che possiamo selezionare da questo pannello riguardano la quantità di denaro da investire, il tipo di operazione (acquisto o vendita allo scoperto) e l’uso del take profit o dello stop loss. Se non vogliamo utilizzare nessun livello di chiusura automatica, è sufficiente lasciare vuoti questi spazi. Dopodiché confermeremo la posizione cliccando sul pulsante azzurro e saremo ufficialmente diventati degli azionisti Apple.
- Comprare azioni Amazon con Capital.com (CFD)
Adesso possiamo passare al secondo modo per investire in azioni: stiamo per vedere come comprare i CFD delle azioni Amazon usando Capital.com. Questo broker offre tre diverse piattaforme, ma noi lo faremo usando quella proprietaria che rimane la più utilizzata dai suoi utenti. Essendo molto conveniente dal punto di vista dello spread, oltre che semplice da usare, è in assoluto uno dei broker preferiti dagli analisti di TradingOnline.com® per negoziare CFD.
Anche in questo caso il primo passo è un semplice processo di registrazione, che dà immediatamente accesso alla piattaforma. Stavolta la barra di ricerca è in alto a sinistra: scrivendo “Amazon” al suo interno vedremo subito comparire il grafico dell’azione che ci interessa. Nella piattaforma di Capital.com tutto accade sulla stessa schermata, una soluzione molto comoda per tenere sempre sotto controllo i grafici.
Nuovamente dobbiamo ricordare che per investire con denaro reale va eseguito il deposito. Per cui cliccheremo sul pulsante “Fund account“, evidenziato nell’immagine in basso, per eseguire un trasferimento sul nostro conto di trading. Se non riesci a visualizzare questo pulsante significa che ti trovi nel conto demo: basterà cliccare su “Demo” in alto a destra e su “Switch to Live” subito dopo per passare al conto reale.
Per completare il nostro investimento in Amazon non rimane altro che utilizzare il menu sulla destra della piattaforma. É sufficiente cliccare su “Trade” e poi impostare la quantità di azioni che si vogliono negoziare, indicando eventualmente anche in questo caso i livelli di take profit e stop loss da applicare alla posizione.
Se vogliamo limitare il livello di leva finanziaria che utilizziamo nelle nostre operazioni, possiamo farlo direttamente dalle impostazioni dell’account. Questa scelta è conveniente soprattutto per le operazioni di lungo termine, in cui si vuole limitare il rischio che un piccolo ritracciamento del prezzo possa causare oscillazioni importanti sulla posizione.
Potrebbe interessarti anche:
Siamo consapevoli che non tutti gli investitori si trovano a loro agio con l’idea di investire online, perché magari considerano le piattaforme digitali qualcosa di troppo poco tangibile o astratto. Nella realtà, però, questi timori sono infondati: per offrire servizi di intermediazione finanziaria, i broker online devono rispettare le medesime normative europee e italiane a cui sono soggette le banche tradizionali. Non solo, ma dietro a queste piattaforme digitali ci sono persone, uffici e aziende concrete.
Quali azioni comprare?
Nel corso del mese su TradingOnline.com dedichiamo molte ore all’analisi dei titoli di borsa, andando ad analizzarne cluster tematici e sottostanti. Per tali ragioni teniamo sempre aggiornata la nostra speciale guida sui maggiori titoli da acquistare.
Ci occupiamo, inoltre, della cura editoriale di guide specifiche su determinati assets merceologici; di seguito trovi l’elenco dei principali:
- Azioni intelligenza artificiale
- Azioni idrogeno
- Azioni semiconduttori
- Azioni cyber sicurezza informatica
- Azioni energia rinnovabile
- Azioni 5G
- Azioni metaverso VR
- Azioni gaming
- Azioni turismo
- Azioni datacenter cloud
- Azioni social media
- Azioni bancarie
- Azioni big pharma
- Azioni robotica
- Azioni agricoltura
- Azioni batterie al litio
- Azioni cannabis
Migliori piattaforme per comprare azioni online
[broker]
I broker che abbiamo selezionato sono frutto di una ricerca analitica e comparativa tra tutti i principali operatori del settore. Le nostre scelte sono sfrutto dello studio di commissioni, spread, qualità e facilità di utilizzo delle diverse piattaforme, numero di azioni e di Borse e supporto al cliente. Inoltre ci impegniamo quotidianamente a mantenere aggiornata la classifica, inserendo o togliendo i broker in base all’evoluzione del loro servizio.
CAPITAL.COM
Piattaforma: | Capital.com – Di proprietà // Metatrader // TradingView |
Modalità: | CFD |
N° azioni: | 3.300+ |
Benefici: | Intelligenza artificiale e estrema gamma di scelta |
Inizia: | ⚡Apri un conto gratuito |
Perché investire sulle azioni con Capital.com?
L’ampia gamma di azioni negoziabili con Capital.com (qui il sito ufficiale) è il primo elemento di questo broker che salta all’occhio. Con oltre 3.200 titoli delle principali Borse americane, europee e asiatiche, è rarissimo trovarsi nella condizione di non trovare la società su cui si vuole investire. Tutto questo si unisce a una piattaforma di proprietà molto semplice da utilizzare e accessibile direttamente online.
Una delle funzionalità più interessanti di questa piattaforma è il fatto di avere un sistema integrato di intelligenza artificiale. Questo sistema aiuta il trader ad analizzare l’andamento delle sue posizioni già chiuse, evidenziando le scelte che si sono rivelate più proficue e meno proficue. In questo modo aiuta l’investitore a migliorare la sua strategia, che si tratti di trading speculativo o di posizioni strategiche di lungo termine.
Le caratteristiche più attraenti di Capital.com (vai qui per il sito) sono:
- Una gamma di azioni disponibili più ampia di tutti gli altri broker presenti all’interno della classifica;
- La piattaforma di proprietà molto semplice da utilizzare e dotata di un sistema di intelligenza artificiale unico;
- La possibilità di fare trading direttamente attraverso la piattaforma di TradingView, così come su MetaTrader 4, ovvero le migliori piattaforme di analisi ed auto-trading migliori al mondo, con le quali è l’unico broker europeo totalmente integrato.
FP MARKETS
Piattaforma: | FP Markets – Metatrader / cTrader / Iress Platform |
Modalità: | CFD |
N° azioni: | 90 con Metatrader, 10.000+ con Iress e cTrader |
Benefici: | Trading automatico e segnali con Metatrader |
Inizia: | ⚡Apri un conto gratuito |
Perché investire sulle azioni con FP Markets?
Nato in Australia ma ben presto arrivato anche in Europa, FP Markets è un broker che opera con licenza CySec e autorizzazione Consob. Per molto tempo è stato specializzato in Forex, ma gradualmente ha ampliato la sua offerta di azioni soprattutto attraverso l’integrazione della piattaforma Iress. Inoltre FP Markets permette anche di fare trading su cTrader, uno dei software migliori in assoluto per combinare funzionalità professionali a un’esperienza di navigazione intuitiva.
Su Metatrader sono negoziabili solo i titoli più capitalizzati quotati negli Stati Uniti, essendo che storicamente è una piattaforma pensata per operare sul Forex. Anche se la selezione è ridotta, si può approfittare del vantaggio importante del trading automatico. Invece la piattaforma specificamente pensata per le azioni è Iress, dove la selezione è molto grande.
Al momento i clienti italiani non hanno ancora accesso alla piattaforma Iress, ma è interessante parlarne già preventivamente perché l’accesso dovrebbe essere disponibile a breve. Avremo così a disposizione oltre 10.000+ CFD su azioni di tutto il mondo, negoziabili in modalità DMA (Direct Market Access).
Quando si parla di “CFD in modalità DMA” si parla sempre di strumenti derivati, ma con la grande differenza di poter influenzare il loro prezzo direttamente operando sul mercato. Anziché avere un prezzo fissato dal broker, gli strumenti hanno un prezzo fissato dall’incontro tra la domanda e l’offerta posta dai traders.
I vantaggi più importanti di FP Markets (qui il sito ufficiale) sono:
- La possibilità di sfruttare le funzionalità di segnali automatici e trading automatico di Metatrader 4 e 5;
- Broker con la funziona Social Trading & CopyTrading integrata;
- Bassissime commissioni overnight per sfruttare al massimo la leva finanziaria;
- Broker ideale per l’auto-trading e il BOT Trading;
- Presto la piattaforma Iress con oltre 10.000+ CFD da negoziare senza market maker.
ETORO
Piattaforma: | eToro – WebTrader di proprietà // Social & CopyTrader |
Modalità: | Azioni reali realstock / azioni CFD |
N° azioni: | 1.700+ |
Benefici: | Azioni reali estere a zero commissioni |
Inizia: | ⚡Apri un conto gratuito |
Perché comprare azioni online con eToro?
eToro è attualmente il broker più conveniente in assoluto per acquistare azioni. Permette di accedere ai titoli di tutte le principali Borse del mondo, incluse quelle europee e americane, ma la cosa migliore è che offre una duplice modalità di investimento.
Sulla gran parte delle azioni presenti all’interno della piattaforma, infatti, c’è la possibilità di comprare le azioni vere e proprie o i CFD. Le azioni vere e proprie sono indicate soprattutto per l’investimento di lungo termine, mentre i CFD sono ideali per le operazioni speculative. La caratteristica migliore in assoluto è che si possono comprare azioni vere e proprie senza nessuna commissione, cosa che non avviene con nessun altro broker in Europa.
Le caratteristiche più rilevanti di eToro (qui il sito ufficiale) sono:
- La possibilità di scegliere manualmente il livello di leva finanziaria da utilizzare;
- Poter acquistare sia i CFD delle azioni, sia le azioni vere e proprie;
- Nessuna commissione sull’acquisto di azioni reali esteri (offerta non valida sulla compravendita di azioni legate alla Borsa Italiana);
- Nessuna commissione sull’acquisto di quote di ETF, che per gli investitori al dettaglio sono un modo utile di diversificare l’investimento azionario.
SKILLING
Piattaforma: | Skilling – Web trader di proprietà, MetaTrader, cTrader |
Modalità: | CFD |
N° azioni: | 500+ |
Benefici: | Ottime piattaforme, zero spread su azioni |
Inizia: | ⚡Apri un conto gratuito |
Perché investire sulle azioni con Skilling?
Skilling è esclusivamente un broker di CFD, ma offre la possibilità di negoziare tutti i CFD azionari senza pagare spread. Si pagano solo gli altri costi tipici di questi contratti derivati, cioè gli swap e le commissioni di rollover, che però hanno un impatto decisamente inferiore. Molto interessante anche il fatto di poter scegliere tra tre piattaforme di ottimo livello.
Per chi volesse esercitarsi senza correre rischi, il conto demo gratuito e illimitato offre la possibilità di utilizzare tutte le funzionalità del broker utilizzando 10.000€ virtuali. Molto utile anche ricordare che questo broker offre la possibilità di gestire più sub-account, nel caso si volessero creare delle strategie di risk management particolarmente sofisticate.
I vantaggi di questo broker da tenere in considerazione sono:
- La possibilità di fare Copy Trading;
- L’esecuzione ultra-rapida degli ordini su cTrader, con un tempo medio di apertura di 0.05 secondi;
- Zero costi di spread sul trading di CFD su azioni.
mette a disposizione 50.000€ virtuali con cui esercitarsi nell’uso della piattaforma.
TRADE.COM
Piattaforma: | Trade.com – Di proprietà // Metatrader 4 e 5 |
Modalità: | Azioni reali e CFD |
N° azioni: | 2.200+ |
Benefici: | Spread molto bassi, partnership con IB |
Inizia: | ⚡Apri un conto gratuito |
Perché investire sulle azioni con Trade.com?
Trade.com è un broker molto completo e anche piuttosto particolare, perché offre diverse soluzioni di investimento legate sia ai CFD che alle azioni reali. I due servizi vengono offerti in modo diverso: i CFD sono negoziabili attraverso la piattaforma proprietaria e con Metatrader, mentre le azioni reali sono frutto di una partnership esterna con Interactive Brokers.
Parlando nello specifico dei CFD, che sono da sempre il fulcro dell’offerta di Trade.com, l’offerta varia a seconda della piattaforma. Su Metatrader possiamo accedere solo a una selezione ristretta dei titoli principali, come avviene con FP Markets; sulla piattaforma di proprietà, invece, possiamo negoziare oltre 2.000 derivati sulle azioni di tutto il mondo.
I vantaggi più interessanti di questo servizio sono:
- L’assistenza dedicata in italiano, 24 ore su 24;
- Spread molto contenuti, soprattutto sui titoli azionari e sul Forex;
- La possibilità di usare un singolo broker per diverse tipologie di investimento, sia su derivati che sottostanti.
AVATRADE
Piattaforma: | Web trader proprietario e MetaTrader |
Modalità: | CFD |
N° azioni: | 400+ |
Benefici: | ZuluTrade, Spread su azioni da 0.10% |
Inizia: | ⚡Apri un conto gratuito |
Perché investire sulle azioni con AvaTrade?
AvaTrade si concentra esclusivamente sul trading di CFD e opzioni Forex, quindi le azioni anche in questo caso sono acquistabili esclusivamente tramite derivati. Non è un broker che conta su un ampio ventaglio di CFD azionari, potendo negoziare solo quelli delle principali azioni americane, ma vanta degli spread molto al di sotto della media di mercato. In media si paga lo 0,10-0,15% in spread, decisamente non male rispetto alla concorrenza.
Le piattaforme di trading disponibili per i CFD azionari sono due, il web trader proprietario e MetaTrader. Il web trader è semplice e intuitivo, mentre MetaTrader offre un’esperienza più professionale per chi vuole fare trading algoritmico e approfittare delle tante funzionalità di analisi tecnica. Esiste anche un sistema di segnali di trading interno al web trader proprietario che aiuta a identificare operazioni valide da poter aprire.
I vantaggi di questo broker da tenere in considerazione sono:
- La funzionalità di trading automatico ZuluTrade;
- Il trading di opzioni Forex;
- Gli spread che partono da 0.9 pips.
BITPANDA
Piattaforma: | Web trader proprietario |
Modalità: | Derivati |
N° azioni: | 1.500+ |
Benefici: | Azioni frazionali, zero commissioni |
Inizia: | ⚡Apri un conto gratuito |
Perché investire sulle azioni con Bitpanda?
Nato come exchange di criptovalute, oggi Bitpanda è una società fintech estremamente completa che permette di comprare azioni frazionali con un investimento minimo di appena 1€. Sono presenti sulla piattaforma tutte le principali azioni americane ed europee, tutte negoziabili senza commissioni fisse. Si paga esclusivamente un piccolo spread aggiuntivo rispetto a quello di mercato.
Nel caso di Bitpanda non si opera né direttamente sulle azioni quotate in Borsa, né sui classici CFD. Quando si investe su un titolo, i fornitori di liquidità acquistano direttamente lo strumento sottostante. Questo significa che il cliente possiede un derivato garantito sulla proprietà fisica del bene, con Bitpanda che non agisce da market maker come accade con i classici contratti per differenza.
I vantaggi di questo broker da tenere in considerazione sono:
- La funzionalità di trading automatico ZuluTrade;
- Il trading di opzioni Forex;
- Gli spread che partono da 0.9 pips.
DEGIRO
Piattaforma: | Web trader e app di proprietà |
Modalità: | Azioni reali |
N° azioni: | 5.000+ |
Benefici: | Zero commissioni su Borsa Italiana, USA e Canada |
Inizia: | ⚡Apri un conto gratuito |
Perché investire sulle azioni con Degiro?
Degiro è uno dei broker più amati dagli investitori di lungo termine, e la società ha vinto diversi riconoscimenti internazionali nel corso della sua storia. Il marchio appartiene al gruppo Flatex-Degiro, con sede a Francoforte, e il servizio è pertanto regolamentato in Germania da BaFIN. L’offerta è pensata proprio per investitori al dettaglio che vogliono comprare azioni, ETF e obbligazioni reali senza passare attraverso i CFD.
Con Degiro è possibile investire direttamente su tutte le principali Borse europee, americane e asiatiche. L’offerta include anche moltissime società small-cap, non presenti su eToro né sulla gran parte dei broker di CFD. In termini di varietà di strumenti negoziabili, è molto difficile battere Degiro. Il fatto di offrire una commissione fissa di 1$ sulle azioni USA e canadesi, oltre a zero commissioni su Borsa Italiana, va a completare una delle migliori offerte per investitori al dettaglio interessati alle azioni.
I vantaggi più interessanti di questo servizio sono:
- L’assistenza dedicata in italiano, 24 ore su 24;
- Spread molto contenuti, soprattutto sui titoli azionari e sul Forex;
- La possibilità di usare un singolo broker per diverse tipologie di investimento, sia su derivati che sottostanti.
FREEDOM24
Piattaforma: | Web trader e app di proprietà |
Modalità: | Azioni reali |
N° azioni: | 5.000+ |
Benefici: | Opzioni su azioni, ETF azionari |
Inizia: | ⚡Apri un conto gratuito |
Perché investire sulle azioni con Freedom24?
Freedom24 è un broker sbarcato da relativamente poco tempo in Europa, ma che ha già raccolto un grande successo negli Stati Uniti. Il gruppo è anche quotato sul Nasdaq con una capitalizzazione superiore ai 3 miliardi di dollari, per cui non si tratta in nessun modo di un operatore marginale nel mondo degli investimenti.
L’ispirazione americana è molto ben visibile nell’offerta di Freedom24. Il broker permette infatti di negoziare esclusivamente azioni ed ETF azionari, ma all’interno di queste due categorie viene offerto un ventaglio di offerta davvero notevole. Inoltre è a nostro avviso il miglior broker per opzioni su azioni ed ETF: questi strumenti derivati possono offrire un modo diverso per esporsi alle azioni di una società, in ottica di speculazione o di protezione dai rischi.
I vantaggi più interessanti di questo servizio sono:
- Commissioni estremamente basse su azioni ed ETF reali;
- Oltre 1.000.000 di strumenti negoziabili, tra cui i titoli azionari di tutte le principali Borse americane, europee e asiatiche;
- L’offerta di una piattaforma facile da utilizzare e con costi molto ridotti per la negoziazione di opzioni sulle azioni.
Dove conviene negoziare azioni: Meglio Posta, Banca o piattaforme trading?
Uno dei tipici dubbi di chi vuole comprare azioni riguarda la piattaforma e il canale di investimento più conveniente per farlo. Anche se ogni investitore ha le sue opinioni, un certo livello di fiducia verso la sua banca o verso altri intermediari finanziari, questo dovrebbe essere un processo matematico e basato su una razionale analisi dei costi e dei benefici.
Gli investitori italiani sono stati storicamente legati a canali tradizionali come banche e Poste Italiane, anche per una lunga tradizione nel possedere strumenti come BTP e Buoni Fruttiferi Postali. Tuttavia, ormai questi intermediari sono stati ampiamente superati dalle piattaforme pensate appositamente per fare investimenti online.
Non solo queste piattaforme di trading online sono totalmente ottimizzate per questo tipo di operazioni, ma hanno numerosi vantaggi concreti che consentono di massimizzare il rendimento nel lungo termine minimizzando i costi, gli imprevisti e i problemi. I punti di forza delle piattaforme per comprare azioni online sono:
- Costi decisamente minori, dal momento in cui normalmente non si pagano costi fissi oppure questi sono minimi. Banche e Poste, al contrario, applicano commissioni fisse molto elevate che rendono controproducente investire se non si aprono posizioni da almeno 3-4.000€ ciascuna;
- Maggiore supporto, sia in termini di formazione che di assistenza al cliente. Tipicamente le piattaforme per comprare azioni online offrono supporto 24 ore su 24, corsi e analisi di mercato che aiutano gli investitori a muoversi meglio sui mercati;
- Piattaforme più semplici da utilizzare, che vengono offerte gratuitamente, con prezzi aggiornati in tempo reale che vengono altrettanto corrisposti gratis ai clienti. Le banche normalmente fanno pagare a parte sia i prezzi in tempo reale, sia le piattaforme;
- Più strumenti di analisi, sia tecnica -possiamo pensare agli indicatori di trading che fondamentale, come il calendario economico integrato.
Abbiamo sintetizzato questi vantaggi all’interno di una tabella che permette di fare un confronto sinottico tra banche, Poste e piattaforme esclusivamente online. Come si può notare, le piattaforme che operano al 100% online sono una scelta complessivamente migliore. Risparmiare sui costi, evitare le commissioni eccessive e accedere a un’esperienza più fluida sono tutti elementi che hanno un impatto concreto sui soldi investiti.
🌈Features | 🏦BANCA | 📱PIATTAFORME TRADING | 🏢POSTA |
---|---|---|---|
Commissioni fisse: | 19-35€ per operazione | No | 8-18€ per operazione |
Commissioni variabili: | 0.2-1% del controvalore | 0-0.5% del controvalore | 0-0.18% del controvalore |
Tecnologia: | Media | Elevata | Media |
Modalità dimostrativa: | No | Sì | No |
Formazione: | No | Sì | No |
Analisi: | No | Sì | No |
Varietà strumenti: | Ampia | Molto ampia | Ampia |
App Mobile: | Sì | Sì | Sì |
Comprare azioni online: tipologie e modalità di acquisto
Quando si decide di investire in azioni, normalmente lo si fa per guadagnare dai dividendi e dal capital gain (la differenza tra prezzo di acquisto e di vendita). Per ottenere questo risultato, in realtà, non è strettamente necessario comprare e vendere le azioni di una società. Come stiamo per vedere, questa è solo una delle due opzioni a nostra disposizione.
Normalmente comprare le azioni vere e proprie è ancora la scelta più comune e conveniente per chi desidera mantenere un titolo in portafoglio nel lungo termine. Tuttavia si è aggiunta una nuova possibilità, quella di investire attraverso i CFD, che presenta caratteristiche vantaggiose sia per le operazioni di breve termine, sia quando si desidera puntare sul ribasso di un’azione attraverso la vendita allo scoperto.
Entrambe queste strade hanno i loro vantaggi e i loro svantaggi, che le rendono convenienti in contesti diversi. Siccome l’operatività sui CFD o sulle azioni reali è una delle prime nozioni che bisogna apprendere prima di costruire un portafoglio titoli, ora ci concentreremo su questa differenza e su come sfruttarla a proprio vantaggio. Come vedremo, esistono comunque dei broker online che offrono entrambe le possibilità.
Comprare azioni online mediante i contratti per differenza (CFD)
I CFD sono strumenti derivati che seguono passo per passo l’andamento del loro strumento sottostante. Se acquistiamo un CFD sulle azioni Apple, per esempio, lo vedremo seguire istante per istante l’esatto andamento delle azioni Apple. Questo può sembrare ridondante, se non ne abbiamo mai sentito parlare prima. In fondo non sarebbe la stessa cosa comprare direttamente le azioni?
In realtà no, non è esattamente la stessa cosa. Gli strumenti derivati sono più flessibili, perché di fatto non sono negoziati direttamente in Borsa. Questo aggiunge delle libertà interessanti per gli investitori che comprano azioni attraverso i CFD, ad esempio:
- La possibilità di utilizzare la leva finanziaria per amplificare le oscillazioni e aumentare la propria esposizione sui mercati;
- Il fatto di poter vendere allo scoperto senza complicazioni o limitazioni;
- Normalmente sui CFD non si paga nessuna commissione per aprire o chiudere la posizione, solo uno spread tra prezzo di acquisto e di vendita;
- L’esecuzione degli ordini è molto veloce, perché si tratta di concludere un contratto tra noi e il broker anziché di dover trovare liquidità sul mercato.
Tutti questi vantaggi rendono i CFD perfetti per il trading di breve termine sulle azioni, mentre sul lungo termine vengono penalizzati dalle commissioni overnight. In poche parole, quando si mantiene un derivato da una giornata di Borsa all’altra, vengono addebitati dei piccoli costi calcolati in percentuale sul valore della posizione.
Nelle prime settimane il loro impatto è pressoché infinitesimale, ma se si mantiene una posizione aperta per anni diventa una spesa di cui tenere conto.
Piattaforme consigliate: | Capital.com / eToro / FP Markets |
Costi: | Spread e commissioni overnight |
Caratteristiche: | Strumenti derivati, non quotati in Borsa |
Vantaggi: | Leva finanziaria, short selling, nessuna commissione fissa |
Comprare azioni reali
La seconda strada che possiamo percorrere, quella più tradizionale, prevede di comprare azioni vere e proprie. In questo caso non si affronta nessuna commissione overnight, per cui chi intende mantenere il suo portafoglio titoli sul lungo termine dovrebbe puntare su questi strumenti. Tra l’altro è importante segnalare che grazie alle piattaforme per comprare azioni online, alcuni tradizionali svantaggi di questa soluzione sono stati fortemente limitati.
Se una banca tradizionale ci chiederà una commissione di 19-30€ per ogni singola operazione, usando i broker online possiamo scendere facilmente a 2-3€ per eseguito sulle Borse principali. Usando la piattaforma trading eToro possiamo addirittura azzerare le commissioni fisse, ma al momento si tratta di un’eccezione unica nel suo genere. Altre piattaforme permettono di fare trading sul margine anche con le azioni reali, oppure hanno interessi molto bassi sullo short selling e così via.
Piattaforme consigliate: | Capital.com / eToro / FP Markets |
Costi: | Commissioni di apertura |
Caratteristiche: | Quotate in Borsa, difficili da vendere allo scoperto |
Vantaggi: | Nessuna commissione overnight |
Pro e contro dell’acquisto online di azioni
Comprare azioni online ha decisamente molti più pro che contro, specialmente se lo si fa con dei broker regolamentati e autorizzati CONSOB che operano nel pieno rispetto delle normative e sono sottoposti a stretta vigilanza. Vogliamo ricordare che tutte le piattaforme menzionate su TradingOnline.com® sono regolamentate in Europa e presenti nell’albo della società autorizzate da Consob a operare in Italia.
💪COMPRARE AZIONI ONLINE PRO | ⛔COMPRARE AZIONI ONLINE CONTRO |
---|---|
Commissioni basse o nulle | Esistono truffe |
Massimo controllo sull’investimento | Minori detrazioni fiscali rispetto al risparmio gestito |
Possibilità di accedere alla leva finanziaria | |
Azioni frazionali, per investire anche con poco capitale | |
Nessun costo di gestione | |
Grafici con strumenti di analisi professionali |
I vantaggi di costruire un portafoglio titoli in autonomia, logicamente, porta con sé il vantaggio di non doversi mettere nelle mani di qualcun altro che potrebbe prendere decisioni sbagliate. Non solo, ma anche quando esiste un rapporto di fiducia ci sono degli svantaggi evidenti nel risparmio gestito: elevate commissioni annue, conflitti di interesse e costi nascosti. Per cui l’investimento in autonomia, se fatto con consapevolezza, batte il risparmio gestito.
Una volta deciso di realizzare un portafoglio in autonomia, guardandosi un pochino intorno diventa facile capire perché puntare sulle azioni: i titoli di Stato rendono meno del tasso annuo di inflazione e allo stesso tempo le azioni stanno avendo ritorni importanti in questi anni. Che si tratti di ETF azionari o di singoli titoli, di trading sul breve termine o di investimento strategico su più anni, sono il cuore dei mercati finanziari.
Da ultimo, abbiamo già visto più in alto perché comprare azioni online sia meglio che farlo in banca o alle Poste: sommando tutto questo, possiamo affermare in modo imparziale e oggettivo che comprare azioni online è una scelta conveniente.
Azioni frazionate: importanti per investire piccole somme
Un altro dei problemi tipici dell’acquisto di azioni con gli intermediari finanziari tradizionali riguarda il prezzo delle azioni. É un problema serio, al punto che nel mondo della finanza ha un nome specifico: intermediazione dei tagli. Per chi ha piccoli capitali è difficile realizzare un portafoglio diversificato e bilanciato di azioni, considerando che ognuna di loro può essere un investimento abbastanza importante.
Prima abbiamo visto, ad esempio, come comprare azioni Amazon. Ogni singolo titolo costa 3.300$ nel momento in cui scriviamo la guida: come si fa con queste cifre a costruire un portafoglio di 40-50 titoli in cui ogni azione ha lo stesso peso? Come sappiamo la diversificazione è molto importante, ma con queste premesse sembra impossibile ottenerla.
In realtà la soluzione esiste ormai da alcuni anni: sono le azioni frazionali. Grazie alle azioni frazionali si può selezionare una quantità qualunque di denaro da investire, a prescindere dal costo dell’azione. Il broker acquisterà il maggior numero possibile di azioni intere e con il rimanente fornirà una quota di un’azione. Ecco due esempi concreti:
- Investendo 300€ su un’azione che costa 600€, il broker fornisce al cliente il 50% della proprietà di un’azione;
- Investendo 300€ su un’azione che costa 200€, il broker fornirà al cliente un’azione intera più il 50% della proprietà di un’altra azione.
Investendo in CFD si evita del tutto il problema, perché in questo caso si utilizzano dei derivati e non le azioni vere e proprie. Ma per chi vuole avere la proprietà dei titoli sottostanti, le azioni frazionali sono state una delle novità più grandi degli ultimi anni. Non tutti i broker le supportano allo stato attuale: le banche, così come Poste Italiane, non hanno ancora introdotto questa possibilità. Guardando al mondo degli intermediari online, invece, con eToro (qui per il suo sito ufficiale) si può già investire da tempo in azioni frazionali.
Non ha nessuna importanza sapere chi acquista l’altra parte della nostra azione: i broker che offrono questi strumenti sanno di avere abbastanza volumi da poter combinare gli ordini frazionali sia in fase di acquisto che di vendita. Per cui è possibile disporre a proprio piacimento del titolo, ricevendo la propria quota di dividendi e vendendolo quando lo si desidera.
Questa scelta è comoda soprattutto quando vogliamo costruire un portafoglio di azioni che non replica un indice. Se invece vogliamo esporci direttamente all’andamento dello S&P 500, del Nasdaq 100 o di qualunque altro indice azionario, possiamo farlo direttamente con i CFD sugli indici o attraverso gli ETF.
- Potrebbe interessarti leggere anche: Come investire piccole somme
Il nostro videotutorial
La nostra redazione ha realizzato un webinar completo in cui sono illustrati tutti i passaggi per acquistare azioni, le differenze tra i vari intermediari e gli aspetti pratici da conoscere. Nel webinar viene mostrato sia come comprare azioni vere e proprie (DMA Trading), sia come investire sul valore dei titoli attraverso i CFD.
Comprare azioni: Come districarsi tra dividendi, tasse e ritenute estere?
Uno dei dubbi tipici di chi non ha mai comprato azioni online riguarda la gestione degli aspetti amministrativi. In particolare, è normale chiedersi quali siano le implicazioni fiscali di queste operazioni e in che modo si ricevano i dividendi sulle posizioni aperte. Fortunatamente utilizzando un broker online regolamentato, tutto questo si riduce a un impegno davvero minimo.
Per quanto riguarda i dividendi, i broker li aggiungono direttamente al saldo dell’account di trading. Se i nostri fondi disponibili sono di 1.000€ alla chiusura della giornata di Borsa e il giorno dopo è previsto lo stacco di 30€ in dividendi a nostro favore, alla riapertura delle Borse il nostro saldo sarà di 30€. Se il dividendo è soggetto a ritenuta da parte della nazione dove è quotato il titolo, la ritenuta sarà trattenuta dal pagamento a nostro favore.
Per quanto riguarda la compliance fiscale, invece, i broker online possono operare secondo due regimi: quello amministrato, in cui le tasse vengono pagate subito, o quello dichiarativo in cui vengono inserite dal cliente nella dichiarazione dei redditi dell’anno seguente. Nel primo caso il broker tratterrà direttamente le imposte e le verserà all’erario per contro nostro; nel secondo caso, invece, riceveremo a fine anno un modulo da consegnare al nostro commercialista -o da utilizzare per conto nostro- per compilare correttamente la nostra dichiarazione dei redditi.
Per quanto riguarda le ritenute straniere sui dividendi, normalmente vengono trattenute direttamente dal broker. Alcuni di questi, tra cui eToro, permettono di compilare online il modulo W8-BEN per evitare la doppia imposizione fiscale sui dividendi delle azioni americane. Questi aspetti sono anche approfonditi nel nostro articolo sulla tassazione del trading online, in cui spieghiamo anche le motivazioni per cui il regime dichiarativo è più conveniente.
Conviene comprare azioni oggi?
Per chi punta al lungo termine, è sempre un buon momento per comprare azioni. Salvo quando ci si trova palesemente in un momento di bolla speculativa -e non è il caso di oggi-, la scelta migliore è sempre quella di fare dollar cost averaging. Si tratta di una strategia nota, spesso citata da Warren Buffett e altri leggendari investitori, basata su oltre cent’anni di storia dei mercati azionari.
Essenzialmente è molto difficile fare timing dei mercati, cioè dire esattamente che cosa succederà nel breve termine. Invece è molto più prevedibile sapere che, a lungo termine, i mercati finanziari continueranno a crescere per via della crescita economica mondiale. Se manteniamo una strategia regolare per comprare azioni, statisticamente acquisteremo tanto nei momenti migliori quanto in quelli peggiori. Le due cose si bilanceranno e il timing avrà un impatto nullo sul portafoglio. Rimarrà solo l’effetto positivo della crescita demografica, economica e tecnologica che fa crescere il valore dei listini azionari.
Comprare azioni online: Opinioni e recensioni reali 2024 + Studi scientifici
Le opinioni di esperti e fonti autorevoli sul tema dell’acquisto di azioni online risalgono addirittura agli anni ’90. Negli ambienti accademici si era già iniziato a studiare l’impatto che una rivoluzione digitale avrebbe avuto sul mondo degli investimenti, come dimostra lo studio The Implications of Online Investing pubblicato nel gennaio 2000 e basato sui dati dei tre anni precedenti.
In questo primo studio, ancora primordiale, leggiamo già come tra il 1997 e il 1999 le commissioni imposte dai broker per una singola operazione di Borsa siano diminuite del 50% per effetto della maggiore competizione online. Sempre nello stesso paper si legge che al tempo soltanto il 20% dei clienti delle principali banche americane utilizzavano l’online banking.
Nuovamente nel 2000 fu pubblicato uno degli articoli accademici più rilevanti nel mondo degli investimenti di borsa online, The Internet and the Future of Financial Services: Transparency, Differential Pricing and Disintermediation. Come suggerisce il titolo stesso, i ricercatori avevano già compreso che internet sarebbe stato il futuro degli investimenti e che questo avrebbe comportato disintermediazione dai consulenti, trasparenza e commissioni più basse.
Quelli erano gli albori di una nuova era, che ancora oggi continua a crescere. Consideriamo ad esempio la meta-analisi Impact of COVID-19 on retail traders della Business School di Ginevra, pubblicata nel 2021, in cui si nota come persino durante la pandemia di Covid-19 il numero di investitori online sia aumentato e persino che durante i mesi del lockdown si è raggiunto il record di depositi nei portafogli di investimento online.
L’opinione che conta di più, secondo noi, è quella degli investitori stessi. Per questo vogliamo ancora sottolineare il successo delle piattaforme per investire online con un grafico di AITE Research, una delle più affermate società al mondo nel campo delle ricerche di mercato. Interrogando i broker più popolari degli Stati Uniti, dove per una questione di legislazione si usano piattaforme diverse da quelle europee, è stato costruito il grafico riportato qui sotto.
Uno degli aspetti più interessanti di questo grafico è che non include ancora Robinhood, l’equivalente americano di eToro, che è diventato il punto di riferimento per i trader più giovani. Soltanto nel 2020, le operazioni eseguite attraverso questo broker online hanno avuto un controvalore complessivo di 350 miliardi di dollari. Negli anni precedenti alla pandemia, il tasso di crescita era di circa 50 miliardi l’anno.
Oltre ai professionisti del settore, ai ricercatori e ai clienti, vale anche la pena di menzionare il riconoscimento istituzionale degli investimenti online. Dalla CONSOB italiana, passando per il regolatore europeo ESMA fino alla SEC americana, tutte le autorità di vigilanza degli scambi di Borsa nelle nazioni sviluppate hanno ormai ampiamente regolamentato e dato il benvenuto all’epoca degli investimenti online.
Parlando nello specifico del caso italiano, la Consob ha autorizzato gli investimenti online nel 1998. Da allora il TUF, il testo che riporta tutte le normative in merito di finanza nel nostro Paese, ha un esplicito riferimento che chiarisce la totale legittimità degli investimenti online. Come ricorda il libro Soft Dollars and Other Trading Activities di Lins e Lemke, negli Stati Uniti la maggior parte dei volumi di negoziazione si era già spostato online addirittura negli anni ’70.
Comprare azioni in rete: Migliori forum da seguire
Ci sono dei forum molto interessanti, sia in italiano che in inglese, dove si trovano utenti esperti nel comprare azioni online e nella scelta dei titoli su cui investire. Anche se bisogna sempre decidere in autonomia le operazioni da fare, i forum possono essere una buone fonte di spunti. Quelli che segnaliamo sono:
- Finanza OnLine (ITA) – Meno navigato rispetto a qualche anno fa, ma la community di utenti che continua a frequentarlo è molto attiva e soprattutto più competente rispetto alla media dei forum sugli investimenti;
- Forum Borse.it (ITA) – Gestito dallo stesso gruppo che ha creato Wall Street Italia, l’attività dei moderatori e seria e gli appassionati che seguono il forum propongono quotidianamente discussioni interessanti;
- Investing.com (ENG) – Per ogni titolo azionario ha una bacheca che permette agli utenti di interagire come in un forum, ma con un’esperienza che ricorda i social;
- TradingView (ENG) – Attraverso le Ideas gli utenti possono esprimersi su specifiche azioni e ricevere i commenti degli altri utenti. Cercando i singoli asset, invece, si può leggere l’elenco completo di Ideas pubblicate da altri investitori;
- Stockaholics (ENG) – A differenza degli altri forum, in cui si parla anche di azioni, qui si parla soltanto di questo. Un forum molto interessante sia per chi cerca analisi di breve termine, sia per chi vuole scoprire nuove società con forti fondamentali e azioni prezzate a un livello conveniente.
Migliori gruppi Facebook, Reddit e Telegram da seguire
Gli investimenti sono sempre più social, impossibile negarlo. Anzi, mentre l’attività sui forum tende a calare di anno in anno nascono delle forme di cooperazione diverse tra investitori. Qui vogliamo segnalare alcune delle più interessanti:
- r/investing – Il sub-reddit più autorevole di Reddit legato agli investimenti azionari, dove ogni giorno si contano centinaia se non migliaia di nuovi post;
- r/stocks – Un altro sub-reddit molto interessante in cui si parla soprattutto di azioni small-cap che non sono ancora giunte all’attenzione del pubblico di massa;
- Io Investo – Un gruppo Facebook interessante e totalmente in italiano, gestito dal divulgatore Roberto Pesce;
- r/ItaliaPersonalFinance – Un sub-reddit totalmente in italiano dedicato alla finanza personale, con un ampio spazio per gli investimenti.
Cosa ne pensa TrustPilot?
Su Trustpilot troviamo buona parte delle piattaforme per investire online che abbiamo menzionato all’interno della nostra guida, come Capital.com e FP Markets (qui il sito ufficiale). Andando a verificare le recensioni degli utenti, troviamo ancora una volta la conferma della qualità di questi servizi.
In ogni caso abbiamo avuto esperienza di due tipi di comportamenti non conformi alla piena trasparenza. Da una parte, ci sono delle piattaforme truffaldine -quindi non autorizzate e non regolamentate- che hanno recensioni positive probabilmente costruite artificialmente; allo stesso tempo, ci sono piattaforme molto valide che vengono screditate da recensioni non veritiere.
Una truffa specifica è quella dei “soldi recuperati“: si dice di aver perso dei soldi per colpa di qualche comportamento scorretto da parte della piattaforma, malgrado sia una piattaforma seria. Nella stessa recensione si legge che poi la persona ha recuperato il suo denaro grazie a qualche avvocato di cui viene riportato l’indirizzo email. I truffatori sono in combutta con il finto avvocato: fingendo di poter aiutare le persone a recuperare i soldi persi comprando le azioni sbagliate, questo intasca laute provvigioni senza produrre poi alcun risultato.
Le opinioni di TradingOnline.com sull’acquisto di azioni su internet
Dopo aver analizzato le opinioni autorevoli del mondo accademico della finanza e dopo aver riportato anche le opinioni degli utenti, vorremmo esprimere anche l’opinione della nostra redazione in merito all’acquisto di azioni online.
Oggi senza acquisto di azioni online gli investitori sarebbero ancora vincolati a una situazione in cui le commissioni per fare investimenti sono esagerate, comprare azioni è un’attività per persone quantomeno milionarie e il risparmio gestito vessa i piccoli risparmiatori con i suoi costi. I broker online hanno cambiato un sistema rimasto in piedi per decenni da cui i piccoli risparmiatori hanno perso, per cui siamo ben felici di sapere che oggi esiste questa alternativa.
Considerazioni finali
Nella nostra guida abbiamo avuto modo di approfondire tutti i più importanti aspetti legati all’acquisto di azioni e ci siamo soffermati su come farlo online, dal momento in cui è l’approccio più conveniente. L’importante è ricordare che nessuno si prenderà cura dei nostri risparmi tanto quanto noi e che le soluzioni per investire in autonomia sono le uniche a dare un pieno controllo degli investimenti.
Per molto tempo l’idea di comprare azioni è stata associata a un mondo istituzionale, ingrigito, fatto di fondi d’investimento che tagliano le gambe ai privati grazie alle loro dimensioni. Un mondo che arricchiva gli intermediari e i consulenti a discapito dei clienti, ma fortunatamente il mondo va avanti. Grazie ai broker online, oggi tutto questo è cambiato.
Non solo è diventato possibile comprare azioni in modo conveniente, anche con capitali minimi. Finalmente si può farlo in un modo semplice, che non necessita di avere una formazione istituzionale e di piattaforme ultra-complicate.
TradingOnline.com® si può vantare, senza falsa modestia, di essere un marchio schierato da sempre a fianco dell’investitore privato. I nostri consigli sono il frutto di tanti anni di esperienza sul campo con il trading e con gli investimenti, molti di questi trascorsi proprio a studiare il mercato azionario. Abbiamo avuto modo di vedere nascere ed evolvere il mondo degli investimenti online in Italia; guardandoci indietro siamo sorpresi di vedere quanta strada è stata fatta.
Siamo entusiasti di vedere come le barriere all’ingresso che esistevano in passato -costi per i prezzi in tempo reale, per il portafoglio titoli, 30-40€ di commissione per eseguito, depositi minimi da migliaia di euro- siano cadute gradualmente fino ad arrivare dove siamo oggi.
Considerando che il rendimento storico dei mercati azionari è stato prossimo al 10% annuo nel lungo termine, l’effetto della capitalizzazione composta e delle commissioni ridotte (o addirittura nulle) che vengono offerte oggi può davvero avere un grande impatto sulla finanza personale di chi investe. L’importante è scegliere con attenzione le proprie mosse e ricordare che come tutti gli investimenti, anche le azioni comportano i loro rischi.
FAQ
Conviene comprare azioni online?
Sì, comprare azioni online è decisamente più conveniente che utilizzando i canali di investimento tradizionali come banche e Poste. Si risparmiano commissioni, si ha più controllo e il procedimento è più rapido.
Quanto costa comprare azioni?
Dipende da dove le si acquista. Banche e Poste tradizionalmente applicano commissioni intorno ai 20-30€ per operazione, mentre i broker online hanno costi molto più bassi.
Comprare azioni online è sicuro?
Investire in Borsa online è sicuro al 100% se si utilizzano dei broker e piattaforme di trading regolamentate ed autorizzate CONSOB ed ESMA compliant. L’autorità di vigilanza si occupa di garantire il loro rispetto delle leggi e la loro trasparenza.
Investire in azioni è ancora una buona idea?
Il rendimento storico del mercato azionario è intorno al 10% annuo. Piuttosto che cercare di entrare sul mercato al momento ideale, un investitore di lungo termine dovrebbe cercare di passare più tempo possibile dentro il mercato.
Quanto capitale serve per investire in azioni?
Grazie alle azioni frazionali oggi si può investire con qualunque cifra, a patto di utilizzare un broker che offre questo servizio.
Come si investe in azioni da principianti?
Per iniziare basta registrarsi sulla piattaforma di un broker regolamentato, eseguire un deposito e cercare il titolo all’interno della piattaforma. Ormai sono strumenti molto intuitivi da utilizzare.
Meglio comprare azioni o BTP?
Al netto dell’inflazione i BTP non rendono praticamente nulla, anche se il rischio è minore. Se si cerca del rendimento, l’unica opzione è rischiare un po’di più e comprare azioni.
Guide Azioni
Comprare Azioni Unicredit
Importante gruppo bancario al centro della scena europea, Unicredit è un titolo da tenere sotto controllo. Scopriamo perché può essere interessante acquistarne le azioni.
Unicredit è tra i primi gruppi bancari in Italia e in Europa. Offre, tramite una capillare rete di sportelli, servizi bancari sia per privati che per aziende, operando anche come banca d’affari e di gestione per capitali altrui.
Chi vuole posizionarsi sul mercato bancario italiano può essere interessato all’acquisto di azioni Unicredit, anche se dovrà fare, come sempre, le giuste analisi prima di prendere posizione sul mercato. Con il settore bancario che ha finalmente ricominciato a crescere negli ultimi anni grazie ai tassi d’interesse in aumento, e Unicredit è stata una dei gruppi bancari che ha maggiormente beneficiato di questa crescita.
Le azioni Unicredit hanno retto molto bene anche la recente crisi di panico che ha coinvolto il comparto bancario a marzo 2023, che invece ha visto soffrire molti dei principali istituti di credito americani. Il titolo ha perso quota in seguito a questo evento, anche se l’azienda non è stata impattata. Per questo motivo, il prezzo dell’azione ora è piuttosto attraente in ottica di value investing.
Azioni Unicredit – Principali caratteristiche introduttive:
📱ISIN & Sigla: | IT0005239360 : UCG |
🏦Dov’è quotata UCG: | Borsa di Milano |
💰Capitalizzazione: | 61,49 Miliardi di Euro Circa |
👍Conviene comprare oggi: | Sì sul breve periodo, meno sul medio-lungo |
📈Target price medio UCG: | 47.0€ |
Broker consigliati: | eToro / Capital.com / FP Markets |
👍Conviene acquistare azioni Unicredit nel 2025?
Questo è uno dei momenti migliori per chi investe in azioni delle banche europee, incluse quelle di Unicredit. La banca centrale europea, nell’ultimo anno e mezzo, ha cambiato radicalmente la sua politica economica passando da tassi di interessi stabili e negativi a tassi positivi e in forte aumento. Per le banche, questo significa maggiori profitti. Di conseguenza, nel corso dell’autunno e dell’inverno abbiamo visto il titolo prendere quota rapidamente.
Gli effetti dei tassi di interesse su Unicredit hanno due lati. Da una parte, aumentano gli interessi da riconoscere ai clienti sui loro depositi; dall’altra parte, aumenta il rendimento degli investimenti della banca in strumenti come mutui e obbligazioni. Il risultato complessivo di queste due forze, però, è storicamente stato positivo: per la maggior parte delle banche, tassi in aumento sono una buona notizia.
L’unico momento in cui il titolo ha vacillato, negli ultimi mesi, è stato in seguito al crollo di Silicon Valley Bank e al panico che ne è seguito sui mercati. Unicredit rimane però una banca molto solida e lontana dalle dinamiche che hanno portato al crollo di SVB, per cui non è stata toccata dall’ondata di prelievi che ha travolto Credit Suisse e altri istituti di credito nel mondo.
🏦Dove comprare azioni Unicredit UCG
Abbiamo diversi canali se oggi vogliamo acquistare le azioni Unicredit. Possiamo rivolgerci infatti alle banche, che propongono accesso al mercato italiano sempre o quasi, o in alternativa puntare su soluzioni più specifiche, come quelle offerte dai broker in CFD e in DMA. Sono soluzioni diverse, che potranno incontrare il favore di diverse categorie di investitori e che pertanto inizieremo ad analizzare già dalle primissime battute della nostra guida le differenze, i vantaggi e gli svantaggi dei diversi sistemi.
- Comprare azioni Unicredit in autonomia
Il modo più semplice, veloce e meno costoso per comprare azioni Unicredit è farlo in autonomia utilizzando la piattaforma di un broker online. Oggi ci sono centinaia di broker che permettono di comprare azioni direttamente dal proprio smartphone o computer, e questa è diventata la scelta più popolare tra gli investitori al dettaglio.
I migliori broker per comprare azioni Unicredit online sono:
- FP Markets – Visita la piattaforma;
- eToro – Visita la piattaforma;
- Capital.com – Visita la piattaforma;
- Trade.com – Visita la piattaforma;
- Skilling – Visita la piattaforma;
- Bitpanda – Visita la piattaforma.
- Fare trading sulle azioni Unicredit con i CFD
La seconda possibilità è quella di utilizzare i CFD anziché investire direttamente sulle azioni Unicredit. I CFD sono contratti derivati che replicano l’andamento delle azioni, ma non sono azioni vere e proprie. Grazie a questi strumenti, gli investitori al dettaglio possono fare trading in modo più speculativo e flessibile; si tratta di strumenti adatti all’operatività di breve termine, per chi vuole approfittare anche della leva finanziaria e della possibilità di vendere allo scoperto per investire a ribasso sugli strumenti finanziari.
Ci sono diversi broker che possono offrire, tramite CFD, le azioni del gruppo UCG:
- FP Markets – Visita la piattaforma;
- eToro – Visita la piattaforma;
- Capital.com – Visita la piattaforma;
- Trade.com – Visita la piattaforma;
- Skilling – Visita la piattaforma;
- Bitpanda – Visita la piattaforma.
- Comprare azioni Unicredit UCG in banca o tramite Poste
Se non vogliamo operare in autonomia, possiamo sempre rivolgerci a un professionista. In banca o presso Poste Italiane abbiamo la possibilità di piazzare ordini sia in filiale che al telefono, ma bisogna essere consapevoli che questi intermediari prevedono costi nettamente più alti rispetto alle piattaforme online. Per avere un riferimento, broker come eToro o FP Markets permettono di comprare azioni Unicredit con zero commissioni; una banca può facilmente applicare commissioni fisse per 15-20€ oltre a quelle variabili per ogni ordine di compravendita.
- FinecoBank
- Webank
- ING
- Servizio Poste Italiane
⚡Come comprare azioni Unicredit in autonomia
Come comprare azioni Unicredit online in autonomia
Tempo necessario: 10 minuti
1. Scegliere una piattaforma e registrarsi
La prima cosa da fare è scegliere il proprio intermediario e iscriversi al servizio. Il nostro consiglio è quello di aprire un account su eToro per approfittare della possibilità di comprare azioni Unicredit con zero commissioni. Per registrarsi bastano solitamente cinque minuti, seguendo la procedura guidata.
2. Eseguire un deposito iniziale
Per poter comprare le azioni che ci interessano dobbiamo prima assicurarci di avere sul nostro account di trading la somma che vogliamo investire. Ogni broker è diverso in fatto di deposito minimo e metodi di pagamento; su eToro si può iniziare anche soltanto con 50€ e vengono accettati carte di credito/debito, bonifici bancari e PayPal.
3. Cercare le azioni Unicredit
A questo punto siamo pronti per investire. Per farlo dovremo prima trovare le azioni Unicredit in mezzo a tutti gli strumenti che il nostro broker offre: per chi usa eToro basta scrivere “Unicredit” nella barra di ricerca nella parte alta della schermata. Altri broker hanno un menu di navigazione con cui cercare gli asset di proprio interesse.
4. Comprare le azioni
Per confermare l’investimento è sufficiente cliccare sul pulsante Investi sulla piattaforma di eToro o sull’equivalente in qualunque altra piattaforma. Vedremo comparire la schermata di conferma dell’ordine e qui potremo decidere quante azioni comprare.
📊Previsioni azioni Unicredit UCG 2025
Ci sono diversi elementi da tenere in considerazione, ma nel complesso riteniamo che questo sia un momento positivo per investire sul comparto bancario. Un’idea condivisa anche in larga parte dagli analisti finanziari istituzionali, con diverse voci che si sono unite a supporto di questa teoria. Come spesso accade, è soprattutto la macroeconomia a dettarci la linea da seguire.
Tassi d’interesse
La BCE ha iniziato a mettere mano al tasso d’interesse e li ha iniziati a tagliare. Difficile capire, al momento, quali possano essere le mosse per il futuro, dato che la Banca Centrale Europea prenderà una decisione di volta in volta. Questo potrebbe avere un impatto negativo sui mutui, i cui tassi sono visti in discesa.
Commerzbank
Sotto i riflettori, in questo momento c’è l’affaire Commerzbank: Unicredit ha acquistato il 9% e avrebbe intenzione di salire ulteriormente. Una delle ipotesi ventilate è di un acquisto e di una fusione con le attività tedesche. Ma al momento non è detto che il colosso bancario italiano riesca nel proprio obiettivo, per il forte ostruzionismo che c’è in Germania. È una situazione da verificare come si potrà andare ad evolvere.
PREVISIONI LUNGO PERIODO UNICREDIT: fare previsioni di lungo termine è più difficile, dal momento che le azioni di Unicredit sono fortemente influenzate dall’andamento del ciclo economico. Nel 2025-26 i tassi potrebbero continuare a scendere, cosa che potrebbe avere un impatto negativo sull’andamento del titolo azionario. La stima è di un valore di 15-20€ a lungo termine, con la possibilità di incassare di anno in anno dei dividendi generosi.
Azioni Unicredit Target Price
Per comodità di consultazione riportiamo in questa sezione della nostra guida i target price. In questo caso, si tratta di quelli fissati dagli analisti istituzionali.
I target price hanno una forbice piuttosto alta per il 2024, il che si spiega facilmente considerando l’incertezza che aleggia intorno ai possibili scenari per il secondo semestre dell’anno.
Alto | Medio | Basso |
---|---|---|
50,00€ | 45,50€ | 41,00€ |
🏦Analisi fondamentale Unicredit UCG
Dopo aver affrontato analisti tecnica e previsioni + target price, è il momento dell’analisi fondamentale sulle azioni di Unicredit, cercando di individuare quelli che sono i fattori che potrebbero influenzarne il prezzo nel futuro di lungo periodo.
Analisi concorrenza Unicredit S.P.A.
Unicredit S.P.A. opera in un settore altamente competitivo, seppure con enormi barriere all’ingresso. Esistono diversi gruppi che operano sia negli stessi settori, sia invece sugli stessi territori. Partendo dall’Italia il concorrente più importante del gruppo è sicuramente Banca Intesa San Paolo, che opera gli stessi servizi – anche di tipo assicurativo e di gestione del patrimonio – e che punta da tempo alla supremazia anche in termini di capillarità degli sportelli.
Tra gli altri gruppi importanti che operano sul medesimo territorio non possiamo che includere anche BNP Paribas che controlla in Italia il gruppo Banca Nazionale del Lavoro, nonché il gruppo Credit Agricole che controlla diverse sigle prima legate al credito cooperativo, nonché il gruppo del Banco Popolare, Monte Paschi, e gli altri istituti di credito presenti nel nostro paese.
Sul piano europeo, dove pure Unicredit è presente in diversi paesi, dobbiamo segnalare anche Deutsche Bank. Il gruppo si scontra poi nei paesi dove è maggiormente presente con le realtà locali. Parliamo delle principali banche austriache, della Repubblica Ceca, della Slovacchia, della Turchia, della Bulgaria. Il settore è dunque ricco di competitor, anche se la posizione di Unicredit rimane, anche in ottica europea, una posizione di assoluta rilevanza.
Analisi Bilancio Unicredit S.P.A.
Il 2023 di Unicredit si è chiuso con ricavi pari a 23,84 miliardi di euro, in aumento del 17,3% rispetto ai 20,33 miliardi ottenuti nell’esercizio precedente.
L’utile netto sottostante è salito a 8,61 miliardi di euro, contro i 5,6 miliardi contabilizzati nel 2022 (+53,8%); il risultato netto contabile è stato positivo per 9,51 miliardi.
Sono in miglioramento anche il risultato netto di gestione, che è aumentato da 8,89 miliardi a 13,82 miliardi di euro. Il rapporto costi/ricavi si è ridotto al 39,7%, dal 47% del 2022.
Banca Unicredit: prospettive di crescita
Le prospettive di crescita di Unicredit sono tutte legate al nuovo corso che sarà intrapreso dal nuovo AD Orcel. Ci sono davanti moltissime questioni importanti per il gruppo bancario, che ha perso strada rispetto ad alcuni concorrenti e che sembra avere bisogno di forti sforzi sia sul fronte degli sportelli, sia sul fronte dei servizi integrati.
- Buddy Bank
Buddy Bank è il nuovo e interessante progetto di Unicredit che punta direttamente a fare concorrenza a Revolut, N26 e tutte le altre carte conto che ormai spopolano presso il pubblico più giovane. Un’intera offerta di banca tramite app, che consente una gestione più facile del proprio denaro con più controllo su risparmi e spese. Ottime anche le tecniche di promozione, con tante collaborazioni con influencer e youtuber del settore finanziario. Un progetto dalle grandi prospettive che assicura a Unicredit un’ottima presa sui più giovani.
- Presenza estera
Il gruppo continua ad oggi ad avere una grossa presenza all’estero. Agli onori della cronaca è finita, proprio a settembre l’operazione Commerzbank, che vede il colosso bancario italiano impegnato nella scalata dell’istituto tedesco. È necessario, però capire come possa fine l’operazione..
- Il ridimensionamento delle partecipazioni
Chi segue da vicino le sorti del gruppo si ricorderà che soltanto nel 2019 Unicredit si era liberata delle partecipazioni in MedioBanca e in Fineco, allo scopo principale di far cassa, in seguito a rialzi importanti dei due titoli. Una manovra necessaria per un periodo relativamente complicato per il gruppo.
Oggi, almeno secondo le voci dei principali giornali, Unicredit potrebbe essere addirittura interessata all’acquisizione di una quota di maggioranza di Mediobanca. Dovrebbe venire acquistata con un premium importante per il gruppo rispetto ai prezzi di mercato. Tuttavia si tratterebbe comunque di un asset strategico e fondamentale per il gruppo, che probabilmente ne porterebbe in alto le quotazioni e l’importanza.
Unicredit Banca: business model
Unicredit è una banca a 360°, che si occupa sia di fornire servizi bancari ai privati, sia di fornirli alle imprese. In aggiunta, gestisce tramite controllate e anche direttamente capitali di terzi, operando anche come banca d’affari. Un istituto dunque completo, che è quintessenziale al capitalismo italiano e che oggi presenta delle caratteristiche comunque interessanti anche in termini di gestione.
- Settore assicurativo in esterna
I prodotti assicurativi, che pur nel segmento retail hanno oggi una rilevanza enorme sui bilanci delle banche, sono forniti da terzi. Per ora Unicredit è in accordo con Allianz, ma alla scadenza prossima del contratto si vocifera di un subentro di Generali. Non vi è ancora alcun tipo di certezza a riguardo.
- Retail anche all’estero
Come abbiamo già detto, il gruppo Unicredit è oggi presente in 18 paesi, con presenza rilevante in Austria, dove è il primo gruppo bancario, in Repubblica Ceca, in Turchia, in Germania e in altri paesi dell’Europa Centrale. In tutti questi paesi opera in modalità molto simili a quanto fa in Italia e dunque con offerte di conti, di prodotti assicurativi e di credito.
- La banca in versione mobile
Il gruppo Unicredit è anche possessore della banca only mobile BuddyBank, che ricalca un po’ il fenomeno delle banche completamente digitali e a basso numero di servizi integrati. Sebbene il settore e il brand abbiano avuto una crescita molto importante negli ultimi anni, siamo comunque davanti ad una parte relativamente irrilevante del business condotto dal gruppo.
- Banca Old School
Nel senso che, come moltissime banche di grandi dimensioni, è sia banca retail che banca d’affari, con una divisione non sempre netta tra le due divisioni. Ad oggi Unicredit gestisce una quantità di capitali molto importante, che deriva sia dall’enorme numero di conti corrente aperti presso le sue filiali, sia dalla gestione di diversi clienti aziendali e istituzionali. Possiamo dire che non ci sono dei servizi bancari che non vengono offerti da Unicredit.
💰Valore azioni Unicredit: Grafico con quotazione aggiornata in tempo reale
Il grafico con quotazione aggiornata in tempo reale di Unicredit ci aiuta a studiare l’andamento storico del prezzo del titolo, raffigurandolo nella modalità più semplice possibile per un’immediata analisi grafica. Come sempre però è bene ricordare a chi ci legge che le indicazioni di prezzo passate non possono essere considerate come valide anche per i prezzi futuri.
🔑Azioni Unicredit S.P.A.: approfondimenti e consigli utili
Ci sono altri approfondimenti e consigli che possiamo valutare per completare il quadro su Unicredit, parlando sia della collocazione all’interno del nostro portafoglio, sia invece dei rischi coinvolti con questo tipo di titolo. Informazioni e consigli aggiuntivi che ci possono fornire uno spaccato ancora più dettagliato per chi investe in Unicredit S.P.A. o ha intenzione di farlo.
Quanto investire in azioni Unicredit?
Nei nostri approfondimenti sulle migliori azioni da comprare abbiamo imparato a costruire un portafoglio e a tenere sempre a mente la diversificazione necessaria per evitare rischi. Questi discorsi, queste strategie e queste tecniche valgono anche per Unicredit, che pur essendo un gruppo molto solido, deve essere comunque inserito in un contesto equilibrato in termini di portafoglio.
- Attenzione a non esporsi troppo alle banche
Il comparto bancario è estremamente influenzato dall’andamento dei tassi di interesse centrali e dall’andamento del rendimento dei buoni del Tesoro. Per questo motivo, esporsi troppo al comparto bancario può significare avere un portafoglio fortemente ciclico.
- Bilanciare anche con titoli del settore bancario estero
Consigliamo inoltre, sempre all’interno del comparto bancario, di tenere in considerazione anche i titoli di compagnie che operano in altri paesi. Questo per esporsi alla politica monetaria di diverse banche centrali, diversificando anche i rischi che caratterizzano le banche italiane.
- Diversificare con titoli in correlazione inversa
Il settore industriale e il mondo tech possono offrire due ottime fonti di diversificazione da unire al portafoglio per bilanciare l’esposizione a Unicredit e altri titoli bancari. Tipicamente l’industria e il settore tecnologico risentono positivamente di tassi d’interesse in calo e risentono negativamente dei tassi in aumento.
Azioni Unicredit UCG Lotto Minimo
Uno dei grandi vantaggi che abbiamo quando scegliamo di operare tramite i CFD è che i lotti minimi sono davvero ridotti. E questo vale anche quando scegliamo dei prodotti in accesso diretto, sempre però facendo riferimento ai broker specializzati in azioni.
Nel caso delle azioni Unicredit, che hanno comunque un costo contenuto, il minimo di investimento con broker come Capital.com è di una singola azione. Tenendo conto del fatto che possiamo investire anche aprendo un conto con soli 20 euro, vuol dire che poteremo partire con un investimento davvero accessibile a tutti.
Per quanto riguarda invece eToro, siamo davanti ad un broker che offre come minimo di investimento sui titoli azionari 50 euro, quando si tratta di titoli quotati nella nostra valuta. Anche qui la quantità di denaro per iniziare ad investire su Unicredit è davvero minima e accessibile per tutti, anche per i piccolissimi risparmiatori.
Investire in azioni Unicredit è rischioso?
I titoli azionari sono sempre rischiosi e questo è il caso anche delle azioni Unicredit, che pure per anni sono state considerate degli autentici titoli da cassettisti. Tutti gli investimenti di tipo finanziario incorporano una certa quantità di rischio, che non va ignorata, ma tenuta in debita considerazione quando strutturiamo il nostro investimento.
- Il comparto bancario ha dimostrato di essere rischioso
Soprattutto in una fase di ristrutturazione importante del comparto, come sta avvenendo in Italia, con diverse fusioni prima programmate e poi annullate e con la necessità per il settore di concentrarsi. Si preannunciano dei periodi di altissima volatilità nel comparto, con delle Beta che potrebbero diventare anche nel giro di poche settimane completamente fuori fase rispetto a quello che siamo abituati a vedere sulla borsa italiana.
- Il rischio dell’economia
Quando stiamo investendo in un titolo bancario come Unicredit, stiamo in realtà puntando anche sulla tenuta del sistema economico che rappresenta e dunque nello specifico del sistema economico italiano. Questo rende la scommessa, se vogliamo, ancora più rischiosa. Ne è dimostrazione d’altronde l’ampia forbice che abbiamo incontrato anche per i target price del gruppo Unicredit, che denotano alta incertezza anche tra gli analisti.
- Il rischio si può controllare
Come abbiamo visto poco sopra, in realtà il rischio può essere contenuto. Basta muoversi con le giuste strategie e inserire in portafoglio titoli di diversi comparti, così da spalmare i rischi di settore su diversi tipi di strumenti. Questo è un passaggio fondamentale per ridurre il rischio di qualunque titolo e non solo per le azioni di Unicredit S.P.A.
👍Azioni Unicredit: Opinioni e recensioni reali
Prima di chiudere raccogliamo anche opinioni e recensioni, terze e della nostra redazione, sulle azioni Unicredit. In aggiunta, indicheremo anche i migliori forum dove possiamo condividere le nostre analisi – o leggere quelle altrui. Dopotutto Unicredit è e rimarrà uno dei titoli più importanti della borsa italiana e dunque discusso anche nelle piazze digitali straniere.
Azioni Unicredit Migliori Forum
Ci sono diversi forum che possono essere utili per chi vuole rimanere aggiornato sulle azioni Unicredit e iniziare magari anche a scambiarsi opinioni e strategie su questo specifico titolo. Essendo un titolo che è quotato alla borsa italiana, i forum da preferire saranno quelli del nostro paese che si occupano prevalentemente o anche in modo accessorio di azioni.
- FinanzaOnline
È il forum italiano per eccellenza quando si parla di investimenti finanziari. Nello specifico è anche uno dei più attivi quando abbiamo interesse ad informarci su quanto avviene sulla borsa italiana. Per noi uno dei forum più importanti da seguire anche per le azioni Unicredit.
- Borse.it
È da sempre uno dei più istituzionali tra i forum che parlano di finanza in Italia. E dato che in questo approfondimento ci stiamo per l’appunto dedicando ad uno dei principali titoli della borsa italiana, è uno dei forum da seguire. Qui l’ambiente è sicuramente più ingessato rispetto a quello che troviamo su altri forum, ma ne vale comunque la pena.
- FinanzaOnline
Altro importantissimo forum che ci permetterà di scambiare informazioni e di seguire thread sulle azioni Unicredit. Anche qui gli iscritti, soprattutto tra i trader indipendenti, sono tantissimi. Le azioni dei gruppi bancari italiani sono da sempre tra le più discusse: un ottimo punto di partenza per chi sta per investire o ha già investito in azioni Unicredit.
- Investing.com
Sì, è un sito che principalmente utilizziamo per le quotazioni, ma questo non vuol dire che non sia utile anche per altro. La sezione Chat e Forum è utilissima per chi investe o per chi vuole più informazioni prima di iniziare a farlo. Un altro dei siti e dei forum da consultare spesso quando il nostro interesse è per le azioni Unicredit.
- Reddit /r/investing
Anche se le azioni italiane sono poca cosa, almeno rispetto a quelle statunitensi, Reddit può essere comunque un buon forum da consultare per chi vuole saperne di più sul mondo degli investimenti su Unicredit. Qui la dicussion eè rigorosamente in inglese, anche se mediamente di ottima qualità. Da seguire soprattutto se gestiamo anche dei portafogli relativamente articolati e che contengono azioni anche americane.
Investire in azioni Unicredit: la nostra opinione
Investire all’interno del settore bancario oggi è un’operazione relativamente complicata, soprattutto quando sul tavolo mettiamo il settore del nostro Paese, che come è noto è afflitto da una cronica sotto-capitalizzazione e da un mai avvenuto recupero dalla crisi del 2009. Dall’altro canto però, soprattutto chi è alla ricerca di un buon titolo del comparto e non vuole scegliere i soliti gruppi americani, potrebbe trovare in Unicredit una buona base di appoggio.
Abbiamo visto nella nostra guida come i fondamentali di Unicredit siano in realtà molto solidi e con l’arrivo di un nuovo AD, proiettato verso una crescita importante del gruppo, le cose potrebbero mettersi anche molto bene per il futuro.
Unicredit rimane un gruppo di fondamentale importanza per tutto il capitalismo italiano e pertanto dovrebbe essere sempre tenuto in considerazione quando siamo alla ricerca di buoni titoli azionari bancari. Soprattutto se il gruppo, come si vocifera ormai da tempo, avrebbe delle mire non troppo nascoste verso MedioBanca, la vera cassaforte del capitalismo di relazione italiano.
Investire in questo tipo di titoli comporta comunque sempre dei rischi, che nel nostro approfondimento abbiamo imparato a valutare e riconoscere. Se comunque bancario sarà, ovvero se il nostro portafoglio dovesse avere bisogno di esporsi verso questo settore, anche a scopo di diversificazione, Unicredit rimane uno dei più importanti a livello nazionale ed europeo.
Considerazioni finali
Comprare azioni Unicredit è diventato piuttosto semplice grazie alle piattaforme per investire online. Oggi il titolo è particolarmente appetibile per gli investitori, tra i tassi in aumento che spingono i profitti della banca a rialzo e una valutazione piuttosto bassa rispetto ai dati di bilancio. Molti investitori si sono lasciati prendere dal panico dopo il crollo di Silicon Valley Bank, ma questo non ha fatto altro che abbassare il prezzo delle azioni Unicredit senza cambiarne il valore intrinseco.
Considerando il particolare periodo storico dell’economia, segnato da un aumento costante dei tassi di interesse, le azioni Unicredit sono interessanti per più di un motivo. Particolarmente interessante l’opportunità di comprare su un orizzonte di breve termine, proprio per sfruttare il fatto che la politica monetaria in questo momento è favorevole per le banche europee.
FAQ azioni Unicredit: domande e risposte frequenti
Conviene investire sulle azioni Unicredit?
Gli indicatori tecnici prevedono un trend con rialzo minimo senza eccessivi scossoni, almeno da qui ad un mese. Per quanto riguarda l’analisi fondamentale, il titolo potrebbe essere modernamente al rialzo, anche se ci sono sfide importanti per il gruppo. Unicredit è al momento una scommessa.
Quanto costano adesso le azioni Unicredit?
Attualmente le azioni Unicredit vengono scambiate a circa 20€ per azione (luglio 2023). Il valore oscilla quotidianamente in base agli scambi di Borsa.
Come comprare le azioni Unicredit?
Possiamo rivolgerci ai broker specializzati in borse nazionali e internazionali, che offrono queste azioni in modalità CFD. Così da poter operare sul titolo sia tramite leva finanziaria che con vendita allo scoperto.
Quali sono le piattaforme migliori per le azioni Unicredit?
Le migliori piattaforme per le azioni Unicredit sono eToro e Capital.com. Con entrambe abbiamo a disposizione ottime piattaforme per il trading e un percorso semplice per acquistare titoli, come dimostriamo anche negli ordini di prova presenti nella nostra guida.
Qual è il target price delle azioni Unicredit?
Il Target Price Medio delle azioni Unicredit è di 40,50€. Le previsioni più rialziste prevedono invece un target di 33,23€. I più pessimisti fissano un target in ribasso a 27,10€.
Le azioni Unicredit sono rischiose?
Tutte le azioni sono, per loro natura, rischiose. Le azioni Unicredit sono state anche particolarmente volatili negli ultimi mesi e dunque costituiscono un rischio in più, soprattutto per chi opera con leva. All’interno del nostro approfondimento possiamo comunque trovare strategie per limitare questo rischio.
Quali sono le previsioni sul titolo Unicredit?
Le previsioni sulle azioni Unicredit sono fortemente incerte sul breve periodo. Per il medio e lungo periodo sono previsti invece dei moderati rialzi, che vanno comunque verificati con le nuove condizioni che si verificheranno a mercato.
Guide Azioni
Comprare azioni ENI
Ecco un focus completo su Eni, un delle più importanti aziende petrolifere al mondo. I nostri esperti analizzano il titolo e ne mettono in evidenza le caratteristiche.
ENI è una delle principali aziende del settore petrolifero ed energetico al mondo. Tra le prime aziende per capitalizzazione alla Borsa Italiana di Milano, è titolo storicamente considerato come uno dei più importanti nell’industria energetica a livello internazionale.
Le azioni ENI sono uno dei titoli storicamente favoriti dagli investitori italiani in cerca di alti dividendi e aziende stabili. Viste le dimensioni delle società e la stabilità del settore in cui opera, è un titolo che offre un rischio contenuto a fronte di buone prospettive di crescita. Oltre ad analizzare i pro e contro di investire in ENI, in questa guida vedremo anche come comprare il titolo in modo sicuro e pagando meno commissioni possibili.
Le azioni ENI sono strettamente correlate al prezzo di gas e petrolio. Questo va tenuto a mente quando si investe. L’andamento della redditività del business, del fatturato e del ritorno sugli investimenti è strettamente legato al prezzo del barile. Persino la politica di dividendi di ENI, in realtà, è legata a doppio filo ed esplicitamente al prezzo del petrolio. E per quanto sia necessario considerare il fatto che la politica ambientale avanza, il petrolio rimane un bene ancora estremamente necessario per il mondo in cui viviamo.
Principali caratteristiche azioni ENI:
📱ISIN & Sigla: | IT0003132476 – ENI |
🏦Dov’è quotata ENI: | Milano 🇮🇹 – Francoforte 🇩🇪 – NYSE 🇺🇸 – BMV 🇲🇽 |
💰Capitalizzazione: | 45,97 miliardi di Euro ca. |
⚡Come comprare azioni ENI: | Vai al tutorial |
👍Conviene comprare oggi: | Sì – Breve e lungo termine |
👌Broker consigliati: | Capital.com / FP Markets / eToro |
👍Conviene acquistare azioni ENI nel 2025?
Oggi investire in ENI conviene se lo si fa con un approccio di lungo termine. Avevamo suggerito le azioni ENI come un buon investimento di breve termine a fine 2022 e inizio 2023, una previsione corretta ma che ora lascia spazio a un cambiamento delle prospettive per il futuro. Il prezzo del gas naturale in Europa ormai si è abbondantemente stabilizzato e la domanda di petrolio rimane al di sotto delle attese di inizio anno in tutti i principali mercati in cui la società opera.
Il prezzo delle azioni ENI è strettamente legato a quello dei combustibili fossili. Il prezzo dei combustibili fossili, come abbiamo accennato, non sembra diretto verso una grande performance nel 2025: sempre di più si riequilibrano gli scompensi lasciati dalle sanzioni contro la Russia, e sempre di più si aggiungono sul mercato nuovi produttori come la Guyana e il Venezuela a cui sono state tolte le sanzioni. Nel frattempo ENI continua a investire sulla transizione energetica, una scelta corretta ma che per il momento continua a vedere una bassa redditività per via dei tassi d’interesse elevati di questo momento.
In tutto questo, non è ancora chiaro se l’Unione Europea deciderà di deliberare a favore delle nuove regolamentazioni per limitare le importazioni di pannelli fotovoltaici e pale eoliche dalla Cina. La discussione è molto accesa e potrebbe portare a un ulteriore aumento dei costi per l’installazione di progetti di energia rinnovabile. A lungo termine non ci sono dubbi sul fatto che questa strada premierà, ma il 2025 non sembra l’anno che si apre con i presupposti migliori per le azioni ENI.
🏦Dove comprare azioni ENI
Oggi possiamo scegliere diversi canali per comprare azioni ENI – dopotutto è un titolo molto importante della borsa italiana e pertanto quotato su tutti i principali broker bancari. Esistono al tempo stesso delle alternative utili, non direttamente collegate alle banche, nella forma dei broker indipendenti e specializzati in azioni, che possono offrirle sia in modalità CFD – e dunque con leva finanziaria e vendita allo scoperto, sia invece tramite accesso diretto al mercato.
Banche e Poste rimangono un’alternativa, classica e forse vetusta, per accedere a questo specifico investimento, priva degli strumenti sopra indicati e spesso con condizioni di mercato assolutamente meno convenienti, soprattutto in termini di commissioni.
- Comprare azioni ENI attraverso i CFD
I broker per il trading in CFD sono la prima opportunità che abbiamo per investire in azioni ENI. Offrono dei contratti che replicano il prezzo delle azioni ENI, senza acquistare l’azione vera e propria. Questi contratti offrono delle caratteristiche favorevoli per gli investimenti di breve termine, come la possibilità di investire a ribasso con la vendita allo scoperto e quella di moltiplicare il proprio capitale investito con la leva finanziaria.
Tutti i broker che segnaliamo in questa guida permettono di sfruttare la leva finanziaria in misura massima di 1:5, così come fissato dalle norme ESMA e pertanto di avere un moltiplicatore del nostro andamento effettivo di 5. Se le azioni ENI guadagneranno il 3%, con la leva finanziaria a x5, potremo incassare il 15%. La leva funziona anche in senso contrario, ovvero quando il nostro investimento sarà in perdita.
Questo strumento si può anche combinare con la vendita allo scoperto, strumento che permette di investire puntando sul ribasso delle azioni ENI. Uno strumento ancor più importante davanti ad un titolo che, almeno secondo le previsioni degli specialisti, dovrebbe essere oggetto di un trend ribassista di lungo periodo.
- Capital.com – Visita la piattaforma;
- FP Markets – Visita la piattaforma;
- eToro – Visita la piattaforma;
- Trade.com- Visita la piattaforma;
- Skilling- Visita la piattaforma.
I broker di CFD sono consigliabili a chi vuole fare trading sulle azioni ENI, più che mantenerle in portafoglio a lungo termine. Sono la scelta ideale per il trading intraday e per chi impiega strategie di stampo speculativo per approfittare dei movimenti di breve termine del prezzo dell’azione.
- Compare azioni ENI vere e proprie
La principale alternativa ai CFD è l’acquisto di azioni pure, ovvero in accesso diretto al mercato. La modalità DMA ci permette di acquistare il titolo e di metterlo nel nostro deposito titoli, senza che ci sia un contratto di intermediazione come nel caso dei CFD e senza pagare le conseguenti commissioni overnight.
È storicamente il modo classico di fare trading sulle azioni, italiane e non, e dunque anche sulle azioni ENI, anche se è salito di nuovo alla ribalta soltanto adesso, dato che i broker, spinti dalla competizione, hanno sensibilmente abbassato le commissioni mediamente richieste da questo tipo di trading.
- eToro – Visita la piattaforma;
- Degiro – Visita la piattaforma;
- Bitpanda- Visita la piattaforma;
- Avatrade -Visita la piattaforma.
Se oggi fare trading in DMA può essere addirittura più conveniente, rimane il fatto che non si potrà accedere a strumenti quali la vendita allo scoperto e la leva finanziaria.
- Comprare azioni ENI in banca e posta
Potremmo, soprattutto su un titolo italiano come ENI, anche affidarci agli intermediari classici per il trading sulle azioni, ovvero banche e poste. Permangono però, soprattutto da parte di chi ha bisogno di piattaforme all’avanguardia, dubbi concreti sulla bontà di questi intermediari, anche tenendo conto dei costi, molto alti, che caricano su ogni tipo di transazione.
Il settore sta gradualmente migliorando, anche in questo caso grazie all’apertura dei mercati e all’arrivo di diversi concorrenti. Noi abbiamo individuato i migliori e quelli che dovrebbero essere presi in considerazione per primi:
- ING
- Servizio Poste Italiane
- FinecoBank
I servizi di vecchia generazione possono avere costi molto alti anche nel caso in cui volessimo investire sui mercati italiani, tradizionalmente meno costosi. Non è raro pagare anche fino a 9 euro per l’esecuzione di un’operazione, sia in un verso sia nell’altro. Sono costi che vanno considerati attentamente prima di fare la nostra scelta.
⚡Come comprare azioni ENI
La scelta di campo per chi vuole comprare azioni ENI è tra due canali principali: l’online e invece il vecchio canale bancario e postale. Le differenze sono molte ed andremo ad analizzarle per chi ancora indeciso sul da farsi, offrendo pro e contro di ciascuna delle due soluzioni. Offriremo anche una guida completa all’ordine, con conto demo e quindi senza rischi, per chi è curioso di sapere come piazzare effettivamente un ordine sulle azioni ENI.
Investire in azioni ENI online
Come comprare azioni ENI senza commissioni
Tempo totale: 10 minuti
-
1. Aprire un account con un broker sicuro
Per acquistare il titolo è necessario rivolgersi a un intermediario autorizzato Consob. Ci si può rivolgere a una banca, a Poste Italiane, oppure ancora meglio a un broker online. I broker online permettono di comprare le azioni ENI direttamente dal proprio computer o smartphone, spesso con costi di intermediazione molto più bassi rispetto a quelli di una banca. Il nostro consiglio è quello di registrarsi su eToro per poter comprare azioni ENI senza commissioni.
-
2. Esegui il deposito
Una volta registrato dovrai completare le misure KYC obbligatorie per legge, rispondendo ad alcune domande e inviando una foto dei tuoi documenti per ricevere l’autorizzazione da parte del broker ad aprire un conto reale. A questo punto è possibile aggiungere fondi al proprio account: nel caso di eToro lo si può fare con carta di credito o debito, PayPal e bonifico bancario.
-
3. Cerca le azioni ENI
A seconda della piattaforma, può essere presente un menu o una barra di ricerca per trovare l’azione di tuo interesse. Nel caso di eToro è sufficiente scrivere “ENI” nella barra di ricerca in alto per accedere alla pagina dedicata.
-
4. Invia l’ordine
Attraverso la piattaforma è possibile inviare al broker l’ordine di acquisto del pacchetto azionario, specificando quanto si vuole investire. Una volta che l’ordine è stato accettato, si riceve una notifica che conferma la riuscita dell’operazione.
Fornitura:
- 100€ per il deposito minimo
Strumenti:
- Computer o smartphone
- Connessione a internet
- Documenti d'identità
Acquistare azioni ENI in Banca e in Posta: perché non conviene
Le azioni ENI sono quotate a Piazza Affari e sono pertanto accessibile anche tramite le banche classiche e le poste. Ci sono però dei lati negativi che devono essere evidenziati per questo tipo di accesso al mercato, almeno rispetto ai broker di trading online che abbiamo appena analizzato.
Si paga troppo: spesso le commissioni che sono offerte da questo tipo di intermediari sono molto più alte di quelle che invece propongono i broker più moderni. La differenza può superare anche i 10 euro per singolo ordine, una differenza che colpisce molto di più i piccoli investitori.
Piattaforme: non sempre sono adeguate così come non sono adeguati gli strumenti di analisi fondamentale e di analisi tecnica. Purtroppo molte delle piattaforme offerte da banche e Poste non sono al passo con i tempi, mettendo il trader nelle condizioni di non poter competere con chi invece sceglie piattaforme moderne e ricche di strumenti.
Listini: investire con i broker online vuol dire poter accedere anche a mercati come quello delle materie prime – oppure agli investimenti in criptovalute o anche al mercato Forex. Non sempre gli intermediari classici come le banche e le Poste possono offrire tale varietà. Le migliaia di titoli che pubblicizzano online e sugli opuscoli sono in genere relativi a fondi comuni e ad altri prodotti direttamente gestiti.
Dove conviene investire in ENI? Confronto piattaforme
Caratteristiche | Broker CFD | Broker DMA | Banca e Posta |
---|---|---|---|
Commissioni: | Spread variabili e 0 commissioni fisse | Spread fissi + variabili (con eToro zero costi di carico) | Commissioni di transazione e sul totale investito |
Investimento minimo: | 1 azione | 100€ | Variabile (almeno 1.000 euro) |
Analisi tecnica: | Disponibile | Disponibile | Disponibile sulle piattaforme trading professionali |
Investire al ribasso: | Disponibile | Non disponibile | Non Disponibile |
Conto demo: | Disponibile | Disponibile | Non Disponibile |
Formazione: | Disponibile | Disponibile | Disponibile su FinecoBank |
Script intelligenti: | Sono disponibili EA su Metatrader. | Non disponibile | Non disponibile |
Leva finanziaria: | Fino a 1:5 | Non Disponibile | Non Disponibile |
Approfondimenti: | Migliori broker CFD | Migliori broker DMA | N.d. |
📊Previsioni azioni ENI 2025
Le previsioni per ENI nel 2025 sono positive, ma il breve termine è imprevedibile. Indubbiamente la situazione europea è migliore rispetto all’anno scorso, con le riserve di gas naturale che sono già quasi completamente piene a fine agosto. Questo significa che difficilmente le azioni ENI avranno lo stesso boom dello scorso anno, e allo stesso modo il prezzo del petrolio non sembra destinato a trovare dei grandi spunti di crescita entro fine anno. Così come non ci sono particolari casi rialzisti da segnalare, però, non ci sono nemmeno grandi preoccupazioni; l’andamento delle azioni ENI potrebbe non essere molto direzionale nel corso dei prossimi mesi.
PREVISIONI DI LUNGO TERMINE – Sul lungo termine rimane un forte ottimismo per le azioni ENI, soprattutto considerando che si tratta di una delle società che dominano a livello mondiale un settore strategico come quello dell’energia. Si tratta di una società sempre in grado di produrre un ottimo cash flow per gli investitori, con una valutazione estremamente bassa anche rispetto ad altre compagnie petrolifere.
Volendo azzardare una previsione fino al 2030, è probabile che il prezzo del titolo possa arrivare a 19-20€ continuando a staccare dividendi di 1,50-2,50€ di anno in anno. Soprattutto per gli amanti dei dividendi, questo è un titolo molto interessante da aggiungere al proprio portafoglio con un’ottica di investimento a lungo termine.
Azioni ENI Target Price
Riportiamo adesso una tabella sintetica del consenso sui target price di ENI, consenso che abbiamo ricavato con una media dei prezzi riportati dai principali analisti a livello mondiale.
La forbice anche in questo caso rimane particolarmente ampia, sebbene gli indicatori tecnici facciano propendere per una maggiore aderenza futura alla realtà del target price medio e alto. Si dovrà però continuare a monitorare il titolo, soprattutto se quello che ci interessa è un investimento di lungo periodo.
Target Price Medio | Target Price Alto | Target Price Basso |
---|---|---|
17.50 EUR | 20 EUR | 15,80 EUR |
🏦Analisi fondamentale azioni ENI
L’analisi fondamentale delle azioni ENI parte dai fattori economici e di controllo sull’azienda e non dal grafico. Si propone di offrire un approccio di respiro più ampio rispetto alle analisi di breve periodo, pur dovendo essere soppesato, oggi, con le grandi turbolenze di mercato, presenti soprattutto nel settore energetico e petrolifero.
Conoscere a fondo l’azienda, i suoi risultati economici recenti, la configurazione del suo management, concorrenza e progetti futuri è un passo necessario per chi vuole investire intelligentemente su questo specifico titolo.
Anche se tutti pensano di conoscere ENI, in realtà in pochi hanno contezza dell’effettiva portata delle operazioni aziendali, del suo fatturato, della sua posizione di mercato e anche dei concorrenti. Fare chiarezza, per quanto possibile, sarà il nostro obiettivo in questa sezione.
Analisi concorrenza ENI
ENI opera su diversi settori, tutti relativi al mondo dell’energia. La concorrenza è pertanto multiforme e andrà analizzata per ciascuno dei nuclei operativi del gigante italiano degli idrocarburi.
Sulle attività estrattive, ENI vede, nei suoi scenari principali di riferimento, la concorrenza della francese TotalEnergies, così come dell’inglese BP. Su scala sicuramente da segnalare anche l’americana Chevron, in aggiunta a Shell e a ExxonMobil.
Per quanto concerne invece l’attività di distribuzione carburanti, oggi attiva in Italia, Germania, Svizzera, Francia, Austria, ENI deve vedersela anche qui con Total, con Tamoil e anche con la neo-concorrenza della distribuzione alternativa, gestita talvolta da gruppi della GDO come Conad e COOP, talvolta dal altri gruppi indipendenti e non strettamente collegati al settore estrattivo.
Nel comparto utility, ovvero nella distribuzione di Luce e Gas, ENI in Italia trova la concorrenza di ENI, Edison e anche del gruppo Hera. La posizione dominante in questo settore non spetta al gruppo che fu sotto la guida di Mattei, ma ad ENEL, che rimane il più grande conglomerato integrato di utility europeo e tra i primissimi al mondo.
Da segnalare in questa sezione anche il controllo di ENI su marchi apparentante concorrenti, come SAIPEM e Snam Rete Gas. Il controllo di ENI sul settore energetico italiano è importante, così come sono importanti le operazioni all’estero. Tuttavia, non si può che considerare la presenza di una concorrenza forte, soprattutto straniera, in tutti i settori di competenza di ENI.
Analisi bilancio ENI
L’analisi del bilancio è una delle questioni fondamentali per l’analisi fondamentale di un’azienda. Di seguito sono riportati i dati più importanti relativi agli ultimi 5 anni, aggiornati fino al Q1 2024.
ttm | 2023 | 2022 | 2021 | 2019 | 2018 | |
Revenue ($ mln) | 89,468 | 93,717 | 132,512 | 76,575 | 69,881 | 75,822 |
EPS | 1.09 | 1.44 | 3.99 | 1.63 | 0.04 | 1.15 |
Indice di Indebitamento | 21.96% | 23.87% | 20.94% | 24.05% | 24.44% | 21.85% |
Price/book ratio | 0.86 | 1.05 | 0.85 | 0.98 | 1.04 | 0.97 |
Margine operativo | 10.95% | 10.40% | 13.21% | 16.12% | 9.20% | 13.17% |
Ritorno sull’equity (ROE) | 6.71% | 9.92% | 25.36% | 13.10% | 0.31% | 8.09% |
Ritorno sugli asset (ROA) | 2.45% | 3.26% | 9.13% | 4.23% | 0.12% | 3.49% |
P/E Ratio | 12.91 | 10.63 | 3.33 | 7.49 | 336.17 | 12.03 |
EBITDA | 21,646.00 | 17,568.00 | 38,386.00 | 21,859.00 | 20,457.00 | 22,251.00 |
Si nota come la valutazione oggi sia particolarmente bassa, meno di 13 volte l’utile netto degli ultimi dodici mesi. Questo è dovuto alle attese di una diminuzione dei margini e degli utili nel corso del 2024, ma questo non toglie che la valutazione sia attraente. I multipli sono bassi, il ritorno sul capitale investito dalla società è elevato e l’indebitamento è totalmente sotto controllo.
ENI: prospettive di crescita
Le prospettive di crescita di ENI sono legate a doppio filo al futuro non solo del settore idrocarburi, ma anche a quello delle fonti di energia rinnovabili. Al fine di poter inquadrare le possibilità di crescita della holding dovranno tenersi in considerazione pertanto:
- Prezzi petrolio
Questo è l’elemento determinante per valutare le azioni ENI, soprattutto in questo momento di particolare fermento sul mercato petrolifero. Quantomeno per il breve termine sembra chiaro che i prezzi rimarranno alti, anche e soprattutto in seguito alla politica comune del cartello OPEC e alla guerra in Ucraina. A lungo termine, invece, è chiaro che tutte le grandi economie -in primis i paesi importatori- cercheranno di smarcarsi dai combustibili fossili e abbracciare le rinnovabili sempre di più.
- Incentivi all’economia green
Il piano Next Generation UE ha stanziato 800 miliardi di euro per aiutare le nazioni europee a uscire dalla crisi causata dal Covid-19 e impostare importanti investimenti sul futuro. Il 30% di questi fondi è destinato alle iniziative contro il cambiamento climatico, cosa che beneficerà molto nel corso degli anni tutte le imprese dedicate al mondo della produzione di energia rinnovabile. Per quanto ENI sia soprattutto un colosso degli idrocarburi, è anche molto ben posizionata per trarre vantaggio di questa iniziativa green.
- Situazione geo-politica
Per stabilizzare il mercato del petrolio, in questo momento, è essenziale che si giunga a una conclusione del conflitto russo-ucraino. Lo scenario più favorevole a un abbassamento dei prezzi sarebbe quello di un cambio al vertice a Mosca, con un premier subentrante che sia intenzionato a rimettere a posto i rapporti con l’Europa. Sembra improbabile, ma è in linea teorica ciò che i mercati vorrebbero.
ENI: Business Model
Il business model di ENI è quello classico di un’azienda che si occupa della filiera energetica, dalle attività di ricerca a quelle estrattive, passando per raffinazione e distribuzione. Un enorme conglomerato, che possiede diverse partecipazioni in aziende fondamentali del settore e che opera – questa è una particolarità da ricordare sempre quando si investe in questa azienda – avendo come azionista di riferimento lo stato italiano, tramite MEF e Cassa Depositi e Prestiti.
- Attività di ricerca di giacimenti
Sono assegnate con l’intervento degli stati che controllano le aree sottoposte a ricerca e sono uno dei core business di ENI. A seconda del tipo di contratto che viene sottoscritto, ENI ha poi diritto allo sfruttamento totale o parziale dei giacimenti scoperti. Per questo ruolo il peso politico dell’azienda è di fondamentale importanza, anche se non necessariamente legato ai buoni rapporti dell’azionista di riferimento con lo stato che ospiterà le operazioni di ricerca.
- Raffinazione
ENI è in possesso di stabilimenti per la raffinazione del greggio e per la trasformazione in carburante di diverso tipo. Anche questo processo è completamente interno all’azienda, che trasforma quasi tutto il petrolio che estrae presso i giacimenti che ha in gestione.
- Distribuzione
Del carburante per la mobilità, così come di carburanti per centrali elettriche e anche per utilizzi industriali. Il controllo di SNAM è inoltre cruciale per il gruppo ENI, dato che permette di utilizzare una delle reti di distribuzione più capillari attualmente presenti in Italia.
- Management pubblico
È tecnicamente vero che ENI è azienda privata e quotata in borsa. È altrettanto vero che però tramite Ministero dell’Economia e delle Finanze e Cassa Depositi e Prestiti, ENI è uno dei gioielli semi-pubblici italiani. Difficilmente si procede alla nomina di manager che non siano graditi all’azionista pubblico di riferimento. Così come è assolutamente impensabile una qualunque scalata da parte di soggetti effettivamente privati.
- Plenitude
ENI è, da tempi non sospetti, in primissima linea sulle energie rinnovabili. Nel tempo è anche arrivato il progetto Plenitude, il marchio di ENI totalmente dedicato all’energia pulita che rappresenta una variabile molto interessante per gli azionisti. Infatti sembra probabile che ENI decida di completare uno spin-off di questa divisione in futuro, quotandola in Borsa separatamente. Se l’operazione dovesse essere completata, gli azionisti ENI riceverebbero una parte delle nuove azioni Plenitude gratuitamente.
La somma del valore residuo delle azioni ENI e del valore aggiuntivo delle nuove azioni Plenitude sarebbe quasi sicuramente positiva per gli azionisti, per cui potrebbe essere un’ottima idea quella di acquistare le azioni ENI poco prima dello spin-off. ENI aveva già anticipato di voler procedere con questa operazione nel 2022, ma poi è stata posticipata a data da destinarsi perché in quel preciso momento le rinnovabili stavano ottenendo performance molto negative sui mercati. Quasi certamente ENI aspetterà una fase di mercato rialzista e poi continuerà con i suoi piani già annunciati e il 2024 sembra un ottimo momento per procedere.
ENI: management
ENI è sistema bicefalo, come nella migliore delle tradizioni del capitalismo italiano, pubblico o meno. Al presidente Lucia Calvosi è affiancato come CEO Claudio Descalzi, interno ad ENI e entrato nell’azienda nel 1981 in qualità di ingegnere. Dopo essere stato direttore generale per Africa, Medio Oriente e Cina, è stato successivamente direttore generale della divisione che si occupa di esplorazione. Dal 2014 è a capo dell’azienda, su nomina dell’allora Governo Renzi, per essere poi confermato dal governo Gentiloni.
💰Valore azioni ENI: quotazione in tempo reale
Il grafico in tempo reale permette di seguire il prezzo nel tempo delle azioni ENI. Lo riportiamo sulla nostra pagina come punto di partenza di un’analisi che tenga conto di prezzi e volumi nel tempo per il titolo.
NOTA: sempre considerare il grafico senza indicatori e oscillatori come un libro mastro del prezzo nel tempo di ENI. Non è indice di prestazioni del titolo future, né tantomeno indicazione dei futuri trend. Sarà necessario intervenire con analisi tecnica per individuare trend e possibili previsioni di prezzo.
NOTA SULLE QUOTAZIONI USA: il prezzo delle azioni ENI negli USA non corrisponde, anche tenendo conto del cambio EURUSD. È presto detto il perché: il realtà quanto viene venduto sul mercato USA sono degli ADR, ovvero degli speciali contratti che in questo caso rappresentano 2 azioni. Basterà dividere per 2 il prezzo al NYSE, convertire da USD a EUR per avere lo stesso identico prezzo su tutte le borse nella quale è quotata ENI.
Azioni ENI: approfondimenti e consigli utili
Ci sono altre questioni da considerare, oltre alle canoniche analisi tecnica e analisi fondamentale, prima di scegliere o meno di investire sulle azioni ENI. Abbiamo deciso di raccogliere alcuni consigli utili, da parte della redazione di TradingOnline.com, proprio per offrire ulteriori spunti per il ragionamento da farsi prima di acquistare o vendere azioni ENI.
Quanto investire in azioni ENI?
Le azioni ENI hanno un prezzo molto basso e anche con capitali ridotti è possibile andare ad investire acquistando una quantità di titoli importante. Tuttavia quello che deve interessarci è la percentuale di capitale da destinare alle azioni ENI, rispetto alle altre forme di investimento che potremmo scegliere.
- ENI è un investimento azionario
ENI gode, secondo noi immeritatamente, della reputazione di azione da cassettista. È vero che il titolo è stato per anni parte dei portafogli di tutti i risparmiatori italiani. Ma è altrettanto vero che l’andamento delle petrolifere ed energetiche in generale è stato tutto fuorché entusiasmante negli ultimi anni. Complici sicuramente un ciclo economico non entusiasmante, enormi crisi per i paesi coinvolti dalla crisi COVID 19 e altri tipi di mini-crisi economiche. Ma rimane il fatto che oggi chi investe in ENI sta investendo in un titolo puramente azionario, con tutti i problemi che ne conseguono.
- Bisogna diversificare, sempre, anche con i titoli ENI
Quello che abbiamo affermato si può tradurre in modo più semplice: ci sono dei rischi nell’investire nelle azioni ENI. Come d’altronde ci sono per tutti gli altri investimenti in azioni. Questo vuol dire che dovremo, anche nel caso di queste azioni, procedere con una strategia di diversificazione del portafoglio. Inserire titoli di altri comparti e quotati su altri mercati è il modo giusto di procedere, anche se dovessimo avere grandissima fiducia nelle sorti e progressive di ENI.
- Comprendere la propria propensione al rischio
Per rispondere alla domanda “quanto investire in azioni ENI” dobbiamo inoltre comprendere quale sia la nostra effettiva propensione al rischio. Perché è attraverso questo fattore che possiamo individuare la parte di capitale da dedicare alle azioni e di conseguenza anche alle azioni ENI.
Le azioni ENI sono rischiose?
Investire in azioni prevede sempre una certa quantità di rischio. Quantità di rischio che è presente anche nelle azioni ENI e che è sempre meglio analizzare e neutralizzare, piuttosto che ignorare.
- Volatilità
La volatilità delle azioni ENI è più bassa, come dimostra il BETA a 0,95, della media delle azioni quotate nella borsa italiana. Questo vuol dire che mediamente i prezzi si spostano meno, o comunque meno repentinamente, cosa che, soprattutto per chi investe con leva finanziaria, può essere fattore di rischio. Questo non è un invito ad investire con margini minimi su ENI, ma una semplice descrizione dei movimenti in capo a questo titolo.
- Futuro
Nessuno ha la sfera di cristallo e per quanto concerne i titoli ENI, c’è disaccordo anche tra gli specialisti, almeno sul lungo periodo. Rimane necessario, a fine di limitare i rischi coinvolti nell’investimento in questa particolare azione, monitorare costantemente l’andamento dei prezzi, oppure farsi aiutare da strumenti quali lo stop loss e il take profit.
Azioni ENI, vendere o tenere?
A nostro avviso non ci sono motivi per vendere le azioni ENI oggi. La società continua a performare molto bene in termini economici e finanziari, con dividendi generosi che ricompensano gli azionisti e un settore che non scomparirà di certo. L’energia è un bene essenziale e, per la struttura di questo mercato in Italia, ENI ne è dominus da ormai decenni. A prescindere dall’andamento a breve termine, le azioni ENI rimangono molto ben posizionate per ripagare gli investitori a lungo termine.
Al tempo stesso, non è un buon momento per comprare di più o per esporsi maggiormente all’andamento del titolo: la valutazione attuale sembra già ottimista, soprattutto considerando che gli utili record del post-invasione in Ucraina sono ormai un ricordo lontano. La transizione energetica europea viaggia a un ritmo spedito e nel momento in cui Eni deciderà di separarsi da Plenitude, siamo convinti che lo spin-off avrà una performance migliore della società che l’ha creato.
🤔Azioni ENI: Opinioni e recensioni
Le opinioni e le recensioni sulle azioni ENI della nostra redazione sono ora integrate anche con fonti terze, ta quelle che possono essere ritenute affidabili e trasparenti. Importante seguire anche quello che fanno (e non solo dicono) altri trader, che puntano il proprio denaro su o contro le azioni ENI. Li possiamo trovare, come vedremo, nei migliori forum dedicati gli investimenti.
Azioni ENI migliori forum di discussione
Le azioni ENI sono di gran lunga il titolo più importante della borsa italiana e sono pertanto sempre oggetto di analisi, approfondimenti e anche di discussioni tra i trader. Per questo ricorrere ai forum può essere un’ottima idea, soprattutto se vogliamo scambiare opinioni con trader indipendenti reali, che operano da tempo sui mercati.
- Borse.it
Il forum dai tratti maggiormente istituzionali in Italia e quello di riferimento per chi vuole discutere titoli azionari italiani. La copertura, a livello di discussioni, è massima sulle azioni ENI, che vengono seguite da un gran numero di utenti. Si può apertamente discutere di strategie, di previsioni e anche di strumenti da applicare all’investimento in azioni ENI.
- FinanzaOnline
Altro forum molto importante in italiano e primo per numero di iscritti e numero di discussioni giornaliere. Anche in questo caso discutere delle azioni ENI è possibile, sia per chiedere delucidazioni sia per dibattere di analisi e previsioni sul titolo. FinanzaOnline è un ottimo forum, da seguire anche per gli altri nostri investimenti.
- Elite Traders
Forum internazionale ma sempre attento ai migliori titoli delle borse italiane, ENI compreso. Anche se le discussioni sono in inglese (e spesso riferite alla quotazione NYSE del titolo), vale la pena seguirlo, soprattutto per ha interesse a rimanere aggiornato su cosa succede, tra i trader indipendenti, nella parte di mondo che conta quando si tratta di investire.
Investire in azioni ENI: la nostra opinione
Le azioni ENI sono il punto di riferimento della borsa italiana, il titolo con la maggiore capitalizzazione dopo ENEL e uno dei gruppi più importanti al mondo del settore energetico. Chi è alla ricerca di un buon titolo di questi comparti, potrà sicuramente considerare l’opportunità offerta dal traino del petrolio, che rimane l’asset principale di questo titolo.
Le azioni ENI sono tornate a crescere, ma questo dovrà essere sostenuto in futuro anche dal greggio, che sta vivendo un momento di grazia trainato anche dall’inflazione delle materie prime.
Se questo dovesse continuare ad essere il caso, le azioni ENI rimarranno uno dei titoli caldi per il 2023. Il prezzo del petrolio andrà però monitorato, perché tutto potrebbe cambiare anche con un intervengo soft di OPEC. Ci aspettano momenti molto particolari per il mondo del greggio. Bisogna restare alla finestra.
Considerazioni finali
Le azioni ENI sono state una garanzia per Borsa Italiana fino a oggi e quasi certamente lo rimarranno nel corso degli anni a venire. Si tratta di un titolo ideale per il lungo termine. Chi vuole ricevere dividendi ed essere sicuro di mantenersi lontano da titoli volatili e rischiosi può sicuramente valutare di investire su una società come questa.
È da considerarsi più attentamente l’investimento di lungo periodo, dato che nel settore continua a regnare l’incertezza nei prezzi e più di qualche dubbio sul possibile ritorno ai livelli di fatturato pre-crisi.
Come per ogni azione, anche l’investimento su ENI va pertanto considerato nel suo complesso e possibilmente inserito un portafoglio diversificato, che contenga non solo titoli azionari ed energetici, ma anche titoli diversi per provenienza geografica, per andamento e per ciclicità.
FAQ azioni ENI: domande e risposte più comuni
Conviene investire in azioni ENI?
Sì. Gli indicatori tecnici sono moderatamente rialzisti. Anche sul medio e lungo periodo potrebbero esserci dei rialzi.
Come comprare azioni ENI?
Le azioni ENI si possono acquistare sia in modalità diretta (DMA) – come azioni pure – sia usando i contratti in CFD, contratti di tipo derivato utili anche per i piccoli investitori.
Dove acquistare azioni ENI?
I broker migliori che oggi offrono investimenti su ENI sono eToro e Capital.com, il primo più adatto per l’acquisto di azioni reali e il secondo particolarmente conveniente per il trading di CFD.
Quali sono le previsioni sul titolo ENI?
Le previsioni sono rialziste per il breve periodo, e anche per il lungo periodo il consenso vede dei potenziali rialzi.
È rischioso fare trading in ENI?
Gli investimenti in azioni sono sempre rischiosi in una certa misura. Per il breve periodo e anche per il medio non sembra ci siano però rischi maggiori della media sulle azioni ENI.
-
Guida2 settimane ago
Migliori 10 Piattaforme Trading Online
-
Guide Azioni6 giorni ago
Comprare azioni ENI
-
Guide Azioni4 giorni ago
Migliori azioni da comprare
-
Guide Azioni8 mesi ago
Azioni cybersecurity
-
Guide Azioni7 ore ago
Comprare azioni ENEL
-
Guide Broker6 giorni ago
FP Markets
-
Guide Azioni7 giorni ago
Azioni intelligenza artificiale