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Baytex, nuove obbligazioni a 7 anni per $750 milioni

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Baytex Energy, una delle più grandi società canadesi nel ramo dell’energia, ha annunciato nella giornata di oggi la sua intenzione di emettere 750 milioni di dollari di nuove obbligazioni con scadenza nel 2030. I bond verranno offerti prima alle banche che sottoscriveranno l’emissione, dopodiché saranno offerte da queste ultime sul mercato. L’obiettivo di questa operazione è chiaro: finanziare la fusione con Ranger Oil, che dovrebbe dare vita a un vero colosso in grado di competere su scala mondiale. Le obbligazioni a 7 anni saranno di tipo senior unsecured.

Con il grande obiettivo della fusione in mente, le due società continuano a preparare l’operazione sul piano finanziario. Dal momento che Baytex offrirà un compenso agli azionisti di Ranger formato in parte da azioni e in parte da contanti, l’azienda ha bisogno di fondi per poter finanziare l’operazione. La nuova emissione dovrebbe permettere alle due aziende di procedere con la strategia già annunciata, che prevede di concludere la merger entro la prima metà del 2023. Questo è comunque un piano ancora in corso, in cui bisognerà valutare, tra le altre cose, la struttura manageriale della nuova realtà e la strategia che deciderà di adottare sul mercato.

Baytex si occupa dell’estrazione di gas naturale e petrolio nella parte occidentale del Canada

I dettagli dell’emissione

Trattandosi di obbligazioni senior unsecured, hanno priorità di rimborso alla pari di tutti gli altri obbligazionisti non subordinati. Il debito non è garantito su ipoteche immobiliari o su altre immobilizzazioni, lasciando il rimborso legato esclusivamente all’andamento del business di Baytex Energy. Dopo la fusione, chiaramente, ci si aspetta che il debito venga trasferito alla nuova realtà che si occuperà poi di pagare le dovute cedole. Trattandosi di una fusione che dovrebbe migliorare la solidità patrimoniale di entrambe le società, gli obbligazionisti dovrebbero persino vedere ridotto il loro rischio dopo l’accordo con Ranger Oil.

La società non ha ancora dichiarato quale sarà il rendimento delle obbligazioni né come sarà formata la cordata di banche che decideranno di sottoscrivere l’emissione. Ci si aspetta comunque che venga offerto un rendimento intorno al 6,5%, in linea con i tassi di interesse attuali e con il profilo di rischio dell’operazione. Per quanto riguarda il profilo di rischio in particolare, Fitch ha già espresso il suo giudizio BB- sul rating creditizio dell’emittente. Anche se non si tratta di un rating tripla-A, è importante sapere che i bond BB- sono comunque considerati investment grade e hanno un’elevata probabilità di rimborso.

Il Canada è uno dei fornitori di gas naturale liquefatto su cui l’Europa conta per sopperire all’embargo del gas russo. Ranger Oil e Baytex fanno parte di questa filiera.

Su Baytex e Ranger Oil

La fusione tra Baytex e Ranger Oil è uno degli eventi più attesi sulle Borse canadesi. Entrambe le aziende operano nel settore energetico e petrolifero, con un accordo già deciso per concludere la propria fusione. Gli azionisti di Ranger Oil riceveranno 7.49 azioni di Baytex per ogni azione di Ranger in loro possesso. Per ogni azione saranno offerti anche 13.31$ cash, portando la compensazione totale a 44.36$ per azione. Considerando che attualmente le azioni Ranger sono valutate 43$ per azione, il mercato sembra credere che l’operazione sia ormai prossima alla conclusione.

Per avere una stima delle dimensioni delle due aziende coinvolte, Ranger Oil è attualmente valutata 630 milioni di dollari e Baytex è valutata circa $2 miliardi. Questo significa che l’emissione di obbligazioni è pari a un terzo della capitalizzazione di mercato di Baytex: sicuramente una mossa forte, ma di cui sia il management che gli azionisti sembrano essere totalmente convinti. Bisogna comunque notare che esiste un’eccezione per la quale i bond potrebbero non arrivare a scadenza nel 2030. Se le due aziende non dovessero concludere la fusione entro il 15 ottobre 2023, Baytex si riserva il diritto di ricomprare i bond allo stesso valore di emissione senza bisogno di accordo diretto con chi li detiene.

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