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Beyond Meat, il CEO prevede cash flow positivo nel 2023

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Durante la presentazione dei dati del Q4 2022, gli azionisti di Beyond Meat hanno ricevuto una notizia positiva. Stando alle parole dell’amministratore delegato Ethen Brown, la società riuscirà a produrre un free cash flow positivo già nella seconda metà del 2023. Le azioni hanno visto un balzo del 15% nel trading after-hours, quando i mercati sono ufficialmente chiusi ma gli investitori istituzionali possono ancora scambiarsi azioni.

Si tratta di una delle poche buone notizie ricevute nell’ultimo anno dagli azionisti di $BYND, con il titolo che ha perso oltre il 90% del proprio valore rispetto al suo picco storico. L’azienda continua a perdere denaro e non cresce, anzi, vede diminuire i suoi ricavi nel 2022 per la prima volta nel corso della sua storia.

Beyond Meat ha riportato i suoi dati trimestrali per il Q4 2022 nella sera del 23 febbraio

Migliora la redditività delle operazioni

Uno dei limiti delle azioni di Beyond Meat, fin da quando la società si è quotata in Borsa, è che l’azienda non ha mai dato veri segni di starsi avvicinando a diventare profittevole. Nel quarto trimestre del 2022, per quanto la perdita sia rimasta notevole (1.05$ per azione), è stata leggermente inferiore alle attese degli analisti.

Anche il calo dei ricavi è stato minore del previsto. Il fatturato di $79.9 milioni è ben inferiore ai 100 milioni di ricavi registrati nello stesso periodo del 2021, ma è comunque migliore dei 75.7 milioni attesi dagli analisti. Beyond Meat può dunque dire di aver battuto le aspettative, ma alla base rimane il fatto che i ricavi stiano diminuendo e che i primi utili rimangono ancora una visione lontana.

Su questo fronte, le stesse parole riportate dall’azienda nel suo report non sono incoraggianti. Beyond Meat, attraverso i suoi portavoce, non ha nascosto che la domanda per i propri prodotti rimane bassa sia in termini di ordini diretti che da parte dei ristoranti e dei distributori. I dati riportati dalla società raccontano un calo del 16,9% nella quantità totale di prodotto fornita ai clienti. Il ricavo per ogni chilo di sostituto della carne, nel frattempo, è sceso del 4,4%.

I problemi fondamentali di Beyond Meat continuano

Fino alla fine del 2021, i bilanci di Beyond Meat erano analoghi a quelli di molte altre azioni growth: ricavi in forte aumento di anno in anno, ma una significativa perdita di bilancio. Gli azionisti possono perdonare una perdita negli anni di maggior espansione, in nome di una maggior quota di mercato e dunque di maggiori rendimenti a lungo termine.

Il 2022 ha però portato a un brusco risveglio, con un calo storico per la domanda dei prodotti Beyond Meat. I sostituti della carne venduti dalla società hanno un prezzo elevato che, combinato con gli effetti dell’inflazione, ha portato i consumatori a ridurre la domanda. Inoltre sembra che la community vegan sia sempre più interessata a consumare piatti basati su ingredienti semplici, invece che su sostituti della carne.

I prodotti Beyond Meat sono più cari rispetto all’equivalente carne animale

Per stimolare la domanda, Beyond Meat ha dovuto offrire degli sconti ai distributori. Malgrado la politica di prezzi espansionista, però, i ricavi sono comunque diminuiti del 20,6% su base annua. Considerando che la società avrebbe bisogno di un alto tasso di crescita per fare economie di scala e riportare i suoi primi profitti, la situazione attuale non è affatto delle migliori.

La situazione non sembra tanto diversa per i concorrenti diretti di Beyond Meat. The Tattoed Chef, altro nome conosciuto tra i sostituti della carne, arriva da un anno altrettanto difficile che ha visto i ricavi stagnare e la redditività calare a picco. In risposta, il titolo si trova ora ad aver perso quasi il 95% del proprio valore rispetto ai massimi.

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