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Biden approva stralci ai debiti studenteschi per $39 mld
L’amministrazione Biden ha trovato un modo per riuscire ad approvare il suo tanto desiderato piano di stralci ai debiti studenteschi. Si tratta di una misura su cui Biden ha costruito una parte importante della propria campagna elettorale e che ha dovuto attendere a lungo prima di trasformarsi in realtà. Infatti la prima proposta di riforma per approvare lo stralcio del debito studentesco è stato bocciato dalla Corte Suprema, che l’ha ritenuta una legge incostituzionale.
La riforma iniziale che è stata rigettata dalla Corte Suprema prevedeva un piano di intervento da $430 miliardi. La riforma che l’amministrazione Biden è effettivamente riuscita ad approvare ieri vale invece $39 miliardi, un netto ridimensionamento rispetto ai piani iniziali. Detto questo, rimane comunque una delle manovre del governo con il maggiore impatto economico del 2023.
La misura dovrebbe aiutare 804.000 persone con prestiti studenteschi in corso a uscire più facilmente dal proprio debito con il governo. Il Dipartimento dell’Educazione ha celebrato il risultato raggiunto, commentando che queste nuove misure aiutano il sistema educativo americano a risolvere alcuni dei suoi principali problemi storici.
Come funziona la riforma del debito studentesco
La riforma approvata ieri riguarda i prestiti federali concessi agli studenti. Si tratta di prestiti che il governo concede agli studenti con l’obiettivo di aiutarli a finanziare la propria formazione. Per questo motivo, il governo ha una diretta giurisdizione sul modo in cui questi prestiti vengono regolati; il settore privato, che rappresentano appena il 7,6% del totale, non saranno toccati da queste nuove misure. Solitamente questi prestiti vengono ripagati in un arco di 20-25 anni, contribuendo direttamente con una percentuale del proprio reddito. Il primo piano dell’amministrazione Biden, quello rigettato dalla Corte Suprema, prevedeva di stralciare fino a 20.000$ di debito per ogni studente.
Il nuovo piano è meno ambizioso, ma comunque favorevole per chi si trova con un prestito studentesco in corso da molto tempo. Se a distanza di 20-25 anni dalla concessione del prestito -a seconda dei termini del prestito stesso- un creditore non ha ancora interamente saldato il proprio debito, ora questo verrà completamente azzerato. Nel caso in cui un creditore abbia fatto dei pagamenti in ritardo, pagamenti parziali di alcune rate o abbia messo in pausa il pagamento in passato, ci sarà comunque la possibilità di approfittare delle nuove misure. Verranno semplicemente conteggiati in modo diverso gli anni necessari prima di poter procedere con lo stralcio del proprio debito.
Il governo celebra la vittoria (parziale)
Diversi membri dell’amministrazione Biden si sono espressi con favore rispetto alle nuove misure. Un parere particolarmente favorevole è quello di Persis Yu, direttrice esecutiva del Student Borrower Protection Center. Parlando in un’intervista sul tema della nuova legge, Yu ha definito questa legge come una misura che aiuta 804.000 persone a risolvere 804.000 fallimenti causati dal sistema dei prestiti studenteschi. Secondo questa visione, se una persona che ricevere un prestito studentesco non ha ancora terminato di ripagarlo dopo questo lasso di tempo, la colpa sarebbe del fatto che il sistema educativo non sarebbe riuscito a garantire un buon ritorno sull’investimento nella propria formazione.
Anche Miguel Cordona, Segretario dell’Educazione, dà il benvenuto alla nuova riforma e rimarca che per troppo tempo ci sono state persone che sono cadute vittime di un sistema “sbagliato”. Il governo dunque celebra l’ottenimento di un risultato promesso in campagna elettorale, ma si tratta comunque di una vittoria parziale. Il piano iniziale avrebbe dovuto avere un impatto nettamente maggiore, spostare un capitale decisamente più alto e toccare un numero maggiore di persone. Bisogna comunque notare che l’amministrazione Biden-Harris ha investito seriamente sulla formazione, approvando misure per $45 miliardi in favore delle persone che lavorano nell’istruzione e per $10.5 miliardi in favore degli studenti con disabilità.