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Bill Ackman prevede rendimenti dei bond ancora più alti
Il leggendario investitore Bill Ackman, noto per le sue colossali operazioni speculative nel corso di una carriera lunga decenni, si esprime sul rendimento delle obbligazioni. Di recente i rendimenti dei Treasuries sono decollati in risposta alla Fed, che ha deciso di mantenere stabili i tassi d’interesse centrali nella riunione di politica monetaria di luglio. Non perché il mancato aumento dei tassi in sé abbia un effetto positivo sui rendimenti delle obbligazioni, ma perché il presidente Powell ha lasciato intendere che si tratta di una mossa orientata a estendere i rialzi più avanti nel corso dei prossimi mesi. Si attende addirittura che vadano avanti all’inizo del 2024, quando nei mesi scorsi molti si aspettavano che la Fed avrebbe iniziato a tagliare i tassi.
La previsione di Ackman arriva dunque in un momento di forte volatilità per il mercato obbligazionario, segnato tanto dalle notizie quanto dalle voci di corridoio. Molti investitori hanno iniziato a comprare bond americani in risposta alle novità, che hanno portato a un forte ribasso dei prezzi in virtù dell’aumento delle nuove emissioni. Invece Ackman e il suo fondo d’investimenti rimangono short sull’andamento dei Treasuries, aspettandosi che i rendimenti continueranno ad aumentare e che i prezzi delle vecchie emissioni continueranno a scendere.
Ackman rimane ribassista sulle obbligazioni
L’annuncio di Bill Ackman è arrivato su X (precedentemente Twitter), dove ha specificato che nelle sue previsioni aumenteranno soprattutto i rendimenti dei bond a lungo termine come quelli a trent’anni. Specifica anche che il suo fondo rimane ribassista attraverso l’uso di uno specifico strumento, cioè le swaptions. Si tratta di contratti derivati molto particolari, che mischiano le opzioni con gli swap. In uno swaption, si compra o si vende il diritto di comprare uno swap a un certo prezzo e a una certa data futura. Esattamente come avviene con le azioni, ma con gli swap.
Gli swap sono dei contratti con cui il compratore e il venditore si impegnano a scambiarsi flussi di cassa in futuro, solitamente con una parte che si impegna a pagare un tasso d’interesse variabile e l’altra parte che si impegna a pagare un tasso d’interesse fisso. Nel caso delle obbligazioni governative, gli swap possono riguardare anche il rischio di credito di un paese. In questo caso, una parte paga all’altra un premio in cambio di proteggersi contro l’eventualità che una nazione vada in default; solitamente le banche comprano questi strumenti per proteggersi dal rischio che una nazione possa diventare insolvente e non ripagare i bond che la banca ha acquistato. Con le swaption, Bill Ackman essenzialmente sta usando strumenti estremamente speculativi che possono portare a grandi perdite o grandi profitti in base alle oscillazioni del rendimento dei bond americani.
Alla radice della previsione c’è l’inflazione
Bill Ackman non ha lasciato in sospeso le sue previsioni, ma le ha motivate in modo preciso per spiegare in che modo possa avvenire un ulteriore aumento dei rendimenti dei Treasuries. Alla base di questa previsione, essenzialmente, c’è l’attesa di una nuova rincorsa dell’inflazione. Ackman precisa che questa spinta inflattiva dovrebbe arrivare da tre parti:
- La Cina sta continuando a vendere bond americani, aumentando l’offerta e abbassando i prezzi;
- I lavoratori americani continuano ad avere un potere contrattuale molto forte, ottenendo aumenti salariali che aumentano il loro potere d’acquisto;
- La guerra in Ucraina continua a causare problemi alle supply chain, soprattutto in relazione al comparto alimentare.
Ackman fa notare anche che il debito pubblico americano è arrivato a $33 triliardi, cosa che è valsa agli USA la perdita del rating AAA pochi mesi fa. Ovviamente anche questa è una forza che spinge a rialzo il rendimento dei Treasuries, dal momento che rappresenta un aumento del rischio di prestare denaro al governo americano. Mettendo insieme tutto questo, Bill Ackman si attende che il rendimento dei bond americani a trent’anni dovrebbe arrivare al 5,50% prima di raggiungere il picco.