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I Bitcoin entreranno nella riserva Usa di criptovalute. La nuova proposta
I Bitcoin entreranno nella riserva di criptovalute degli Stati Uniti d’America. Al momento siamo davanti ad una semplice proposta, ma che piace molto al settore.
Nel corso della convention sulle criptovalute a Nashville, nel Tennessee, Donald Trump aveva consigliato di non vendere mai i Bitcoin. Eravamo a fine luglio 2024. Il candidato repubblicano alla casa bianca, con questo discorso, ha sostanzialmente tentato di corteggiare gli elettori interessati ad investire nelle criptovalute. L’occhio era già puntato alle elezioni di novembre e, nelle varie promesse elettorali, era stato incluso un piano per una riserva statale di Bitcoin.
Trump, in quell’occasione, aveva ammesso che una volta eletto avrebbe adottato una politica ben precisa: conservare al 110% tutti i Bitcoin in possesso del governo statunitense. I fondi attualmente in possesso degli Usa costituiranno il nucleo della riserva strategica nazionale di Bitcoin
Donald Trump, ad ogni modo, non è l’unico politico ad aver lanciato una proposta di questo genere. Una mossa simile è stata avanzata dalla senatrice Cynthia Lummis, che ha presentato una proposta di legge che impegnerebbe il governo statunitense ad acquistare un milione di Bitcoin. Stiamo parlando, grosso modo, del 5% dell’offerta complessiva a livello mondiale. Ma non solo: il candidato indipendente Robert F Kennedy Jr. ha suggerito una riserva governativa di quattro milioni di Bitcoin.
Bitcoi, gli Usa verso una riserva strategica
Costituire una riserva strategica partendo dai Bitcoin già in possesso del Governo degli Stati Uniti potrebbe essere in parte una soluzione per gestire l’enorme quantità di Bitcoin in possesso delle autorità. Al momento, però, sembra che sul loro potenziale utilizzo ci sia molta indecisione. Anche se andare verso una riserva strategica potrebbe essere fattibile e addirittura gradita da parte del mercato delle criptovalute.
Il governo degli Stati Uniti detiene un’enorme quantità di criptovalute: circa 11,1 miliardi di dollari di valore, di cui 203.239 token Bitcoin. Secondo i dati resi noti da Arkham Intelligence, le criptovalute proverrebbero dai sequestri effettuati ai criminali, tra cui quelli del mercato online Silk Road, chiuso nel 2013.
Ai livelli attuali, gli Stati Uniti detengono circa l’1% della fornitura globale complessiva di Bitcoin, che ammonta a circa 19,7 milioni di token, secondo Blockchain.com. La fornitura totale di Bitcoin è limitata a 21 milioni di monete.
Per fare un confronto con i grandi investitori non statali, Microstrategy detiene circa 226.500 token Bitcoin, secondo i risultati del secondo trimestre. iShares Bitcoin Trust e Grayscale Bitcoin Trust detengono rispettivamente 344.070 e 240.140 token.