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Boeing in trattativa con la Difesa Usa per valutare l’impatto della dichiarazione di colpevolezza
Boeing cerca di non perdere i contratti con la Difesa Usa dopo la dichiarazione di colpevolezza per gli incidenti del 2018 e 2019
Stando a quanto riporta Reuters, che ha citato fonti informate sui fatti, Boeing sarebbe in trattativa con il Dipartimento della Difesa Statunitense per valutare come la prevista dichiarazione di colpevolezza del costruttore di aerei possa impattare sui vari contratti sottoscritti con il Governo Usa.
Domenica, in un documento depositato in tribunale, il Dipartimento di Giustizia ha dichiarato che Boeing ha accettato di dichiararsi colpevole in relazione ad un’accusa di associazione a delinquere per frode criminale, collegata a due incidenti mortali avvenuti nel 2018 e nel 2019, nei quali morirono 346 persone.
La dichiarazione di colpevolezza va ad impattare direttamente sulla capacità di Boeing di assicurarsi degli importanti contratti governativi, che avrebbero come controparte enti come il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti d’America o la Nasa. Ad ogni modo le varie agenzie governative hanno la possibilità di rinunciare a qualsiasi restrizione.
Il maggiore generale dell’aeronautica Patrick Ryder, portavoce del Pentagono, ha spiegato che il Dipartimento della Difesa valuterà i piani di bonifica dell’azienda e l’accordo con il Dipartimento di Giustizia per stabilire quali misure siano necessarie per proteggere il governo federale.
Boeing, l’impatto sulle azioni
La dichiarazione di colpevolezza ha avuto un impatto diretto sulle azioni Boeing, che hanno ridotto i guadagni iniziali ed hanno chiuso con un rialzo dello 0,6%. La Difesa statunitense è, senza dubbio, un cliente di fondamentale per l’azienda: i contratti governativi degli Stati Uniti rappresentavano il 37% dei ricavi del 2023. Tra questi sono comprese anche le vendite militari all’estero. Stando a quanto riportato in un rapporto governativo Boeing, nel 2022, aveva 14,8 miliardi di dollari di contratti con il Pentagono.
Boeing, nel corso del primo trimestre 2024 ha registrato vendite pari a 7 miliardi di dollari, in crescita del 6% rispetto allo stesso periodo del 2023.
Ad ogni modo, secondo Ben Tsocanos, airlines director di S&P Global Ratings, i costi finanziari connessi alla richiesta di risarcimenti legati agli incidenti sembrano gestibili in relazione alle dimensioni dell’azienda. Tsocanos ritiene che Boeing possa continuare ad essere un fornitore chiave di prodotti per la difesa e lo spazio anche dopo la dichiarazione di colpevolezza.
Ciò non toglie che l’accordo sottoscritto da Boeing possa venir esaminato con attenzione anche al di fuori degli Usa, soprattutto nei mercati in cui Boeing gioca un ruolo determinante. Il Canada, ad esempio, ha affermato che al momento è in attesa di comprendere quale decisione venga presa alla luce di questi procedimenti e che valuterà quale impatto possa avere una volta che venga confermato. Il governo canadese ha comunque confermato l’acquisizione pianificata dei Poseidon P-8A.
I rischi a cui va incontro Boeing
Almeno sulla carta non mancano i rischi per Boeing, che potrebbe ritrovarsi nella situazione di affrontare delle potenziali limitazioni alle esportazioni verso alcuni mercati internazionali. L’effettiva esclusione, ad ogni modo, potrebbe dipendere dalla discrezionalità che hanno le singole agenzie locali e da come si muoverà il mercato della difesa.
La Gran Bretagna, che gestisce l’aereo da pattugliamento marittimo P-8A della Boeing, e l’Unione Europea, per esempio, hanno delle norme che impediscono ai contraenti con condanne penali definitive di partecipare alle gare d’appalto pubbliche in molti settori per determinati periodi.
L’accordo di patteggiamento
L’accordo di patteggiamento sottoscritto da Boeing prevede che la società pagherà una sanzione penale pari a 243,6 milioni di dollari, raddoppiando un accordo che era stato sottoscritto in precedenza.
La Boeing ha inoltre accettato di investire almeno 455 milioni di dollari in tre anni per rafforzare i programmi di sicurezza e conformità e di far sì che il Dipartimento di Giustizia nomini un supervisore indipendente che ne sorveglia la conformità per tre anni.
Nei giorni scorsi il Dipartimento di Giustizia Usa si è opposto al tentativo delle famiglie delle vittime di obbligare il governo a nominare immediatamente un supervisore che avrebbe supervisionato la Boeing per cinque anni.