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Bond: BoE ordina uno storico stress test alle banche inglesi

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Qualcosa bolle in pentola per la Bank of England, ma per il momento rimane difficile dire cosa. Probabilmente la banca centrale inglese si sta preparando per un brusco rialzo dei tassi d’interesse, o almeno questo è quello che gli analisti hanno previsto dopo l’ultimo annuncio improvviso: quello di uno stress test su dimensione senza precedenti, che vedrà coinvolte tutte le principali banche del Regno Unito. La Bank of England chiede agli istituti di credito di fare una simulazione dettagliata di cosa accadrebbe all’ecosistema finanziario inglese se il rendimento dei GILTs (i Buoni del Tesoro inglesi) dovessero improvvisamente aumentate del 1,15%. Inoltre si terrà conto di cosa potrebbe accadere nel caso in cui il rendimento dei Treasuries statunitensi aumentasse di 75 punti base.

All’inizio dell’anno, la Federal Reserve è stata fortemente criticata per non aver preparato i dovuti stress test connessi all’eventualità di un aumento dei tassi d’interesse. In seguito agli scatti a rialzo dei tassi, voluti dalla Fed per contrastare l’inflazione, l’impatto è stato duro: in meno di due settimane, tre banche tra cui la celebre Silicon Valley Bank sono fallite. Ora sembra che la Bank of England voglia scongiurare uno scenario simile, ma rimane difficile capire se realmente la banca centrale abbia intenzione di aumentare i suoi tassi centrali in modo significativo.

Bailey sminuisce i timori degli investitori

Il governatore della BoE, Andrew Bailey, ha voluto rassicurare i mercati finanziari dicendo che questo stress test non rappresenta “una previsione” di come andranno effettivamente le cose nel futuro a breve termine. Detto questo, uno stress test su grande scala implica costi elevati per l’ecosistema finanziario e solitamente simulazioni di questo genere hanno significato solo se prodotte vicino alla reale eventualità che si verifichi lo scenario simulato. Alle banche è stato chiesto di preparare un report di 10 giorni, indicando esattamente cosa si aspetterebbero giorno per giorno nel caso in cui dovessero aumentare improvvisamente i rendimenti dei bond locali.

Lo scenario simulato è più drastico rispetto al recente rally dei Treasuries americani e più drastico anche rispetto alle ondate di vendite di bond governativi che hanno seguito l’esplosione della pandemia Covid-19. La Bank of England ha fatto sapere che intende esclusivamente comprendere a quali rischi sia esposto l’ecosistema finanziario inglese nel caso in cui si presenti effettivamente una situazione di stress sul fronte dei tassi d’interesse. Si parla dunque di “aumento di comprensione dei rischi“, ma gli analisti sono scettici: solitamente, comprendere le conseguenze di un rischio è importante solo se esiste una concreta possibilità che quel rischio si materializzi.

Il primo stress test nazionale della storia inglese

Malgrado la Bank of England abbia cercato di calmare le acque, questo rimane il primo grande stress test a livello nazionale mai condotto dalla BoE. Inoltre arriva proprio a ridosso del periodo in cui i Treasuries hanno visto una corsa a rialzo storica dei loro rendimenti, trascinando con sé anche i GILTs inglesi. Con l’inflazione ancora troppo alta, alcuni temono che la decisione della BoE sia arrivata in previsione della necessità di continuare ad alzare i tassi d’interesse ancora nel corso del 2024.

La Bank of England ha dichiarato di voler sapere come reagirebbero le banche nel caso in cui i rendimenti dei bond dovessero aumentare significativamente: per esempio, è citata la necessità di sapere quanta liquidità sarebbe necessaria al comparto bancario per evitare le call sul margine dovute alla svalutazione del loro patrimonio obbligazionario. La BoE intende valutare quanta liquidità dovrebbe mettere a disposizione del comparto per evitare che la crisi si allarghi e diventi profonda.

Bailey ha comunque fatto notare che le singole banche non riceveranno un voto di tipo “promosso” o “bocciato”. La BoE intende raccogliere i dati per se stessa e non per esprimere giudizi sulle singole istituzioni bancarie, almeno in questo primo momento. Sembra comunque che ci sia l’intenzione di reiterare questo tipo di test in futuro, concentrando l’attenzione di volta in volta su aspetti diversi.

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