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Bond greci meglio di quelli italiani secondo i mercati: il rating effettivo è “A”, dice la banca centrale
La grande rivincita della Grecia è in pieno slancio: a oltre dieci anni di distanza dalla crisi dell’Eurozona che aveva rischiato di far entrare il paese in default, le misure di austerity e di riduzione del debito pubblico hanno portato i loro frutti. Tecnicamente, le agenzie di rating ritengono che i bond greci valgano un BBB-. Ma la banca centrale greca non ci sta, e lo fa sapere pubblicamente: in una pubblicazione di venerdì sullo stato dell’economia greca, evidenzia come il rating effettivo sia piuttosto una A. Questa non è un’opinione della banca centrale, ma il frutto di una semplice constatazione: attualmente il rendimento dei bond greci è paragonabile a quelli delle nazioni considerate “A” dalle agenzie di rating.
Non soltanto, ma la Grecia ormai non è più il paese che paga gli interessi più alti in Europa. Malgrado la riduzione dello spread BTP-Bund, che si trova ai minimi da oltre due anni a questa parte, i bond greci in questo momento pagano meno di quelli italiani. Non soltanto perché l’economia greca sta dimostrando di continuare a crescere malgrado le difficoltà di altri paesi europei, ma anche perché a differenza dell’Italia si sta concentrando sulla riduzione dell’indebitamento. Nel nostro paese è invece atteso un aumento del rapporto deficit-PIL di oltre il 4% nel corso del 2024, con gli interessi che ormai rappresentano una spesa vicina al 4% del PIL.
Un piano per migliorare ancora
La Grecia sembra totalmente concentrata sul suo piano di miglioramento economico, che verte su alcuni aspetti ben chiari: crescita economica, prudenza fiscale, promozione di riforme e continua diminuzione dei crediti in sofferenza da parte delle banche greche. A tal proposito, la banca centrale fa notare che la percentuale di crediti deteriorati in pancia alle banche greche è passata dal 6% del 2022 al 4,1% di oggi. Questa percentuale è allineata con la media europea, segnando così lo spegnimento di un altro focolaio di crisi per la Grecia. I mercati lo hanno già notato e stanno acquistando bond greci, mentre le agenzie di rating sono ancora riluttanti ad aumentare il rating delle obbligazioni greche.
Attualmente lo spread tra BTP e bond greci a 10 anni è di 30 punti base, che cresce a 32 punti base nel caso in cui si considerino invece i bond a 5 anni. Secondo la banca centrale greca sarà solo questione di tempo prima che si possa effettuare il sorpasso anche sulla Spagna, con i bonos che continuano a soffrire mentre i bond del Tesoro greco sono in piena fase di recupero. A seconda delle scadenze che si considerano, già oggi ci sono dei bond greci che rendono meno rispetto a quelli spagnoli: a 5 anni, ad esempio, i rendimenti pagati dalla Grecia sono del 2,88% e quelli pagati dalla Spagna sono del 2,91%. Rendimento più basso per i bond greci anche nel caso della scadenza a 30 anni, indicando una notevole fiducia sull’andamento del paese nel lungo e lunghissimo termine.
Rimangono aspettative rosee sulla crescita
La previsione della Banca Centrale Europea per il 2024 è che la crescita dell’Eurozona sia dello 0,6%. La percentuale è stata abbassata rispetto allo 0,8% precedente durante l’ultima riunione di politica monetaria; a pesare sono soprattutto le difficoltà dell’economia tedesca, per le quali ci si attende una differenza di appena lo 0,3%. Invece in Italia la situazione è leggermente migliore, con una proiezione del +0.8%. In entrambi i casi non ci si avvicina però alle previsioni sulla Grecia, che si aspetta un aumento del PIL del 2,3% per quest’anno. Queste proiezioni sono alimentate dal fatto che la Grecia stia attraendo sempre più investimenti dall’estero e dai dati migliori delle attese sulle esportazioni.