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Borsa di Londra, SoftBank e CRH la snobbano per New York
Arm, società controllata da SoftBank, e il colosso dei materiali CRH sposteranno a New York la sede principale di scambi delle loro azioni. Le ambizioni londinesi per rimanere la Borsa più importante al mondo continuano a svanire. Proprio pochi giorni fa, Shell ha rivelato di aver considerato lo spostamento della quotazione del suo titolo a New York per migliorare la sua valutazione. Le Borse europee stanno perdendo credibilità rispetto a quelle americane, dove con gli stessi fondamentali le società ottengono valutazioni decisamente più alte.
CRH è una società che si occupa di materiali da costruzione, valutata attualmente circa 30 miliardi di dollari. Si tratta di un duro colpo per la Borsa di Londra, che perderà un titolo dalla capitalizzazione rilevante. Sembra che, di anno in anno, Wall Street continui a erodere l’importanza della principale Borsa del Regno Unito nonché quella che registra il volume di scambi giornaliero più alto in assoluto.
Arm, invece, è una società britannica che si occupa di costruire microchip. L’azienda, malgrado i suoi legami con il Regno Unito, ritiene che quotarsi esclusivamente a New York dia al titolo la maggior possibilità di ottenere esposizione e volume di scambi.
Perdita di competitività per la Borsa di Londra
La Borsa di Londra rimane una delle più importanti al mondo. Con una capitalizzazione di mercato da 4 triliardi di dollari, la quotazione del Brent e quella dell’oro, è uno dei centri finanziari essenziali per la gestione delle transazioni sui mercati. Dall’altra parte, nel corso degli ultimi anni sono nate sempre più perplessità sulla sua competitività.
Prima Brexit ha messo in discussione la possibilità di Londra di continuare a lavorare in sintonia con gli investitori e le Borse europee. Nel frattempo la Borsa di Hong Kong e quella di Shangai hanno visto l’interesse degli investitori crescere esponenzialmente, creando di fatto un nuovo centro di interesse per capitalizzare sulla forte crescita dell’economia asiatica.
Basta mettere a confronto i bilanci delle società per accorgersi che, sulla Borsa di Londra, un’azienda ottiene una valutazione nettamente inferiore a una con dati paragonabili ma quotata negli Stati Uniti. Questo è proprio ciò che Shell, la multinazionale del petrolio, ha considerato quando il management stava valutando l’ipotesi di trasferire la sede primaria di scambi negli USA.
La storia di Arm e CRH
SoftBank è una società di investimenti giapponese fondata nel 1981, che ha guadagnato fama mondiale negli ultimi anni grazie ai suoi enormi fondi di venture capital. SoftBank è il maggior azionista di numerosi grandi nomi tecnologici come Alibaba, ARM, Uber e WeWork. Il gruppo gestisce anche il SoftBank Vision Fund, il più grande fondo di venture capital al mondo, con un patrimonio netto di oltre 100 miliardi di dollari.
SoftBank investe principalmente in startup di tecnologia emergenti e in settori come l’IA, la robotica, l’e-commerce, l’energia e le telecomunicazioni. La società è guidata dal suo carismatico fondatore Masayoshi Son, che ha guadagnato fama per la sua visione imprenditoriale e la sua ambizione di trasformare SoftBank in una delle società più importanti al mondo.
ARM è una società britannica dedicata alla costruzione di microchip, che SoftBank ha acquistato nel 2022 scalzando Nvidia che aveva già mostrato interesse per la società. Con 6.000 dipendenti e un valore stimato di 24 miliardi di dollari, SoftBank ha deciso poco dopo l’acquisizione di quotare la società in Borsa.
CRH, invece, si occupa di materiali da costruzione e la sua rete di distribuzione raggiunge quasi tutto il mondo. Il fatturato da 32.7 miliardi di dollari la rende una delle più grandi società nel settore, con operazioni in 29 nazioni gestite da oltre 75.000 dipendenti. La sede è a Cambridge, ma questo non vieta all’azienda di quotarsi a New York.