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Brasile alle prese con un bilancio creativo

Il Brasile è alle prese con un bilancio creativo. Nulla di illecito o illegale, ma che sembra minarne dalle fondamenta la credibilità.

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Creatività: sembrerebbe essere la parola d’ordine in Brasile, dove il governo starebbe diventando sempre più fantasioso nel tentativo di raggiungere l’obiettivo di bilancio di fine anno. Le soluzioni adottate per contabilizzare la spesa, le esenzioni fiscali e le nuove entrate stanno letteralmente preoccupando gli esperti. E stanno minando a fondo la credibilità del nuovo regime fiscale.

La maggior parte degli esperti ritiene che Luiz Inácio Lula da Silva, presidente del Brasile, debba pensare a tagliare i programmi di spesa in modo da cancellare il deficit di bilancio. La sinistra, al contrario, sembrerebbe particolarmente riluttante a togliere il piede dall’acceleratore fiscale.

Brasile, gli obiettivi del Governo

In Brasile il governo ha fissato degli obiettivi ben precisi di bilancio: per riuscire a centrali sono state introdotte delle entrate aggiuntive e una serie di proposte non convenzionali. Si passa dal mettere mano ai conti correnti bancari dimenticati per arrivare ad una nuova esenzione per quanti abbiano vinto delle medaglie alle Olimpiadi. Misure – diciamo una all’opposto dell’altra – che sono state aspramente criticate per aver violato le regole della legislazione fiscale.

Nulla di illecito o di illegale: le misure adottate dal governo brasiliano non contengono dei trucchi contabili – che, invece, nel 2016 avevano determinato l’impeachment di un alleato del Partito dei Lavoratori di Lula -. Ad ogni modo, la creatività messa in campo in Brasile potrebbe danneggiare gli investimenti privati e far aumentare i costi di finanziamento.

Marcos Mendes, ricercatore economico presso l’Insper Institute of Education and Research, spiega che tutti gli osservatori sono riusciti a dare un’occhiata all’entità delle distorsioni dei dati fiscali sotto le precedenti amministrazioni del Workers Party, motivo per cui ciò ha un impatto sul sentiment del mercato.

Per calmare i nervosismi del mercato l’anno scorso, Lula si è impegnato con un nuovo obiettivo fiscale che limita la crescita della spesa e crea un surplus di bilancio entro il 2026. Per quest’anno, ha promesso di eliminare il deficit primario, che esclude i pagamenti del debito.

A pochi mesi dalla scadenza, secondo quanto riferisce Reuters, la maggior parte degli economisti privati ​​ritiene ancora irraggiungibile l’obiettivo di quest’anno, prevedendo un deficit primario dello 0,6% del PIL, in calo rispetto al deficit del 2,4% dell’anno scorso.

Ciò che forse è più preoccupante è che molti sostengono che, la corsa alle entrate una tantum e alle spese extracontabili per raggiungere l’obiettivo, possa distrarre dal lavoro più difficile richiesto per contenere il debito pubblico.

Brasile, le preoccupazioni

Jeferson Bittencourt, economista presso ASA Investments ed ex segretario al Tesoro, ha spiegato che aggiungere valore al risultato primario solo per raggiungere l’obiettivo non cambierà la posizione fiscale del Brasile, ma non farà altro che minare la credibilità dell’obiettivo.

Dall’inizio del mandato di Lula nel gennaio 2023, il debito lordo del governo è aumentato di quasi 7 punti percentuali, raggiungendo il 78,5% del PIL a luglio.

L’imminente obiettivo di fine anno ha scatenato una serie di piccoli dibattiti sulla lettera della legge fiscale brasiliana.

Quando il governo si è mosso per appropriarsi di oltre 8 miliardi di reais (pari a circa 1,45 miliardi di dollari) lasciati in conti bancari dimenticati dal Tesoro, la Banca Centrale ha emesso una nota sostenendo che i fondi non dovevano essere conteggiati per l’obiettivo fiscale. La coalizione del governo nella Camera Bassa ha risposto con una disposizione per includere quei fondi nel bilancio.

Il governo ha anche fatto affidamento sui finanziatori statali per potenziare i programmi sociali senza contabilizzarne i costi nel bilancio federale.

Ad agosto, i funzionari hanno proposto un sussidio per il gas da cucina per le famiglie povere finanziato con risorse provenienti dall’esplorazione petrolifera offshore, instradato attraverso Caixa Economica Federal. Dopo le critiche, hanno promesso di riprogettare l’idea.

Una manovra simile prevede di incanalare i fondi del Fondo nazionale per l’aviazione civile attraverso la banca statale per lo sviluppo BNDES in modo da fornire prestiti alle compagnie aeree, attende ora la firma presidenziale.

Mentre alcune delle esenzioni di bilancio del governo sono state ampiamente accettate, come l’esclusione dei costi per i soccorsi di emergenza in caso di inondazioni e la lotta agli incendi boschivi, altre hanno destato perplessità.

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