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Il Canada annuncia dazi del 100% sui veicoli elettrici cinesi
Anche il Canada ha imposto dazi al 1005 sui veicoli cinesi. Pechino ha già fatto sapere la sua contestando la decisione.
Il Canada ha annunciato dazi del 100% per i veicoli prodotti in Cina. Una decisione che ha già alzato un polverone, tanto che l’ambasciata cinese ha espresso forte insoddisfazione per il cambio di passo deciso da Ottawa. Il premier Justin Trudeau ha parlato di un piano dazi che andrebbe a colpire l’import di e-car (100%). l’acciaio e l’alluminio prodotti in Cina, per i quali sarebbero previsti dei dazi pari al 25%.
Stando a quanto riferisce un portavoce dell’ambasciata cinese in Canada, la mossa danneggerà il commercio e la cooperazione economica tra i due paesi. Ed avrà, soprattutto, un forte impatto sugli interessi dei consumatori e delle imprese canadesi, rallentando pesantemente il processo di transizione verde del Canada.
La Cina, quindi, ha inviato Ottawa a correggere immediatamente i propri errori, costituiti dai dazi al 100% sulle auto elettriche e del 25% su alluminio ed acciaio.
La Cina punta il dito contro i dazi canadesi
A prendere posizione contro la decisione canadese è il Ministero del Commercio di Pechino, secondo il quale il Canada avrebbe ignorato le numerose rappresentazioni della Cina, che ha deplorato con forza e si è opposta con determinazione a queste scelte. Pechino ritiene che la decisione di Ottawa possa interrompere la stabilità delle catene industriali e fornitura globali. Ma non solo: compromette il sistema economico e le regole commerciali globali e i rapporti bilaterali.
Ricordiamo che il Canada dipende in larga parte dal commercio con gli Stati Uniti: questo è il motivo per il quale segue molto attentamente le decisioni prese dall’amministrazione Biden, che proprio ultimamente ha varato una serie di dazi sui veicoli elettrici, sulle batterie, sui pannelli solari e sull’acciaio cinesi. Il settore automobilistico canadese è fortemente integrato con quello statunitense, nel quale finisce la maggior parte dei veicoli commerciali prodotti, grazie all’accordo di libero scambio Usmca, che coinvolge anche il Messico.