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Cancellata la Model 2: Tesla rinuncia all’auto economica da 25.000$, ma presenterà i robotaxi a breve

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Tesla ha intenzione di cancellare il progetto di realizzare la sua auto più economica, che avrebbe dovuto permettere al gruppo di intercettare più domanda dai mercati emergenti e arrivare a competere anche con i modelli più economici a motore termico. Quello che molti avevano ribattezzato Model 2, anche se il nome non è mai stato confermato da Tesla, avrebbe dovuto essere il progetto più ambizioso della società nel corso dei prossimi anni. Al momento l’azienda non ha ancora dato conferma ufficiale di voler stracciare il progetto, ma questa indicazione è stata fornita a Reuters da alcune fonti vicine al top management che hanno preferito rimanere anonime.

A quanto pare, la decisione è già stata presa e questo potrà essere un colpo duro da digerire per gli investitori. L’idea di poter arrivare a tutti con il nuovo modello di Tesla ha guidato a lungo le attese degli analisti per gli anni avvenire: secondo quanto dichiarato da Elon Musk appena a gennaio, l’auto avrebbe dovuto essere prodotta su grande scala nella Gigafactory del Texas a partire dalla seconda metà del prossimo anno. Questo avrebbe anche voluto dire una presentazione a breve, probabilmente entro l’autunno del 2024. Ora la società ha deciso di dare la priorità ad altri investimenti che ritiene possano rendere di più, in un momento in cui Tesla arriva da uno dei suoi peggiori trimestri sia in termini di consegne che di andamento in Borsa.

Attualmente il prezzo di una Model 3 negli USA è intorno ai 39.000$

Addio alla Tesla “per tutti”

Quando Elon Musk fondò Tesla nel 2006, dichiarò apertamente che la missione della società sarebbe stata quella di rendere le auto elettriche “accessibili a tutti“. Nei piani dell’azienda era già chiaro che sarebbe stato necessario cominciare dalle berline di lusso, passare un messaggio nuovo legato ai veicoli elettrici, per poi gradualmente presentare la Model 3 -un sucesso sia per ricezione dal mercato che per il bilancio aziendale- e passare oltre con un modello ancora più accessibile. I piani della presunta “Model 2” avrebbero visto, per la prima volta, un’auto di Tesla essere disponibile a un prezzo base di 25.000$. Anche se è ancora un prezzo non accessibile a tutti, avrebbe comunque allargato di molto il pubblico a cui la società si rivolge.

Secondo le voci che hanno riportato alla stampa sulla decisione di Tesla, la scelta sarebbe dovuta in primo luogo alla forte concorrenza cinese. Attualmente ci sono auto BYD e non solo che nella stessa fascia di prezzo risultano molto competitive, anche in termini di qualità. Invece Tesla cercherà di concentrarsi soprattutto sull’aumentare il livello di qualità e innovazione dei propri prodotti, puntando a un pubblico disposto a spendere cifre più alte ma che va alla ricerca di dettagli non presenti sulle auto di fascia più bassa. Dopo i diversi problemi del Cybertruck, dalla scarsa domanda di mercato ai ritardi nella produzione, l’azienda probabilmente preferisce fare scelte più sicure per il futuro.

Ottenere margini positivi su auto molto economiche è una sfida per tutti i produttori, anche tradizionali

Elon Musk rilancia sui robotaxi

Subito dopo l’annuncio della stampa, Elon Musk ha pubblicato un post sul suo profilo X riguardo all’annuncio del nuovo robotaxi firmato Tesla. Dovrebbe avvenire l’8 agosto e segnare il più grande passo avanti della società sul fronte della guida autonoma, qualcosa che negli ultimi anni è stato messo in secondo piano per lavorare sull’efficienza delle batterie e sulla qualità di costruzione dei veicoli Tesla. Sembra che ora la società sia finalmente pronta a esordire con il suo nuovo progetto: secondo uno dei manager che ha presenziato alla riunione strategica di fine febbraio con Musk, la direttiva del fondatore sarebbe quella di “puntare tutto” sui robotaxi.

Elon Musk avrebbe persino dichiarato che il valore di Tesla sarebbe “praticamente zero” se l’azienda non fosse in grado di sviluppare un sistema di guida totalmente autonoma. Al momento soltanto gli Stati Uniti e la Cina hanno approvato la sperimentazione della guida totalmente autonoma, e con paletti molto stringenti che limitano questa tecnologia ai soli test. Sarà interessante capire come si svolgerà, anche sul piano legale, il piano di lancio dei nuovi taxi a guida autonoma.

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