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Case Green, bonus sconti e agevolazioni per ristrutturare
Sono diverse le agevolazioni messe a disposizione per ristrutturare e riqualificare il proprio immobile e adeguarlo alla direttiva europea sulle Case Green.
La direttiva europea Case Green è diventata ormai realtà. Il testo finale è frutto di un accordo intercorso tra la Commissione, il Parlamento e il Consiglio europeo: impone agli Stati Membri di adottare una serie di provvedimenti atti ad assicurare la riduzione dei consumi di energia nel Vecchio Continente. L’intento finale è quello di arrivare alla neutralità energetica entro il 2050.
In Italia la direttiva europea Case Green non passerà inosservata. Su un patrimonio complessivo di 12,5 milioni di edifici, a dover essere sottoposti a degli interventi di ristrutturazione e riqualificazione saranno almeno 5 milioni. Complessivamente, stando alle stime della Commissione europea, per adeguare tutto il patrimonio immobiliare europeo saranno necessari almeno 275 miliardi di euro di investimenti annui. Ossia 152 miliardi di euro in più rispetto agli investimenti che vengono effettuati in questo momento.
Per adeguare gli immobili alla direttiva europea sulle Case Green non sono previsti dei finanziamenti dedicati. I singoli Paesi avranno la possibilità di attingere ai fondi europei per sostenere le famiglie e i proprietari immobiliari a sopportare i costi che dovranno affrontare. Potranno, quindi, essere erogati dei bonus, dei sussidi e dei mutui agevolati. Ma vediamo quali sono gli strumenti più importanti da utilizzare.
Case Green 2024, il bonus ristrutturazioni
Tra le agevolazioni a cui possono accedere le famiglie italiane c’è il bonus ristrutturazione, che permette di allinearsi alla direttiva Case green. L’agevolazione si concretizza in un detrazione fiscale del 50% che può essere applicata ai costi sopportati per effettuare i lavori di ristrutturazione, risanamento conservativo e restauro di un immobile. Possono accedere all’agevolazione anche quanti hanno intenzione di effettuare dei lavori condominiali, ma solo per le parti comuni di un edificio.
L’importo massimo agevolabile è pari a 96.000 euro. È necessario ricordare, però, che non è più possibile usufruire dello sconto in fattura o della cessione del credito. per il 2024 è possibile accedere unicamente alle detrazioni fiscali Irpef. I lavori per i quali è possibile accedere alle agevolazioni sono molti e comprendono la sostituzione dei pavimenti, il rifacimento dell’intonaco o del tetto, la sostituzione infissi, solo per citarne alcuni.
Quali spese copre l’Ecobonus
Altra agevolazione a cui i contribuenti possono accedere è l’Ecobonus, un buon strumento per potersi allineare alla direttiva europea Case Green.
Prorogato fino al 31 dicembre 2024, permette di ottenere una serie di agevolazioni fiscali per recuperare delle classi energetiche. E quindi per riuscire a ridurre le emissioni inquinanti e i consumi. Tra i costi agevolabili ci sono quelli per pagare gli interventi che riguardano i lavori di risparmio energetico e le prestazioni finalizzate alla realizzazione dell’intervento. Oltre che quelli necessari per ottenere la certificazione energetica.
Lo sconto Irpef oscilla tra il 50 ed il 65%, che può essere ottenuto direttamente in dichiarazione dei redditi in dieci anni. Le detrazioni al 50% spettano per:
- la sostituzione degli infissi;
- l’installazione di sistemi di riscaldamento a biomassa;
- l’applicazione di schermature solari;
- l’installazione di pannelli fotovoltaici.
In tutti gli altri casi l’agevolazione è al 65%.
Case Green, Superbonus e mutui verdi
Nel caso in cui si dovesse riuscire a recuperare almeno due classi energetiche, è possibile accedere al Superbonus. Dal 1° gennaio 2024 questa misura è diventata un po’ meno appetibile rispetto al passato: è possibile ottenere una detrazione del 70% della spesa sostenuta. Dal prossimo anno la percentuale è destinata ad abbassarsi ulteriormente.
Tra le novità a disposizione delle famiglie per rinnovare il parco immobiliare ci sono i mutui green, i quali permettono di ottenere dei tassi di interesse particolarmente bassi. L’agevolazione spetta unicamente se si acquistano degli immobili in classe energetica A o B: devono avere delle prestazioni particolarmente efficienti.