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CenterPoint Energy, nuovi bond convertibili per $900 milioni

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La settimana del mercato obbligazionario americano si apre con una novità importante per quanto riguarda CenterPoint Energy, società specializzata nella trasmissione e distribuzione di energia elettrica con sede in Texas. CenterPoint ha annunciato una nuova emissione di obbligazioni convertibili da 900 milioni di dollari, offrendo agli investitori anche la possibilità di comprare altri $100 milioni degli stessi bond in una finestra di 13 giorni a partire dall’emissione iniziale. Tutti i moduli rilevanti sono stati già inviati alla SEC e l’emissione è già stata prezzata, per cui ci si aspetta che il 15 agosto prossimo si proceda con l’operazione.

Si tratterà di una singola serie di obbligazioni convertibili, che verranno offerte sul mercato primario a una cordata di investitori istituzionali. Questa emissione mette fine a un periodo di 35 giorni senza emissioni di obbligazioni convertibili sui mercati americani, la più lunga serie temporale senza emissioni di bond convertibili negli ultimi 7 anni. Lungo tutto il mese di luglio non è stata annunciata una singola operazione di questo genere: per ricordare l’ultima bisogna andare a ritroso fino all’emissione da $900 milioni di American Water Works Co. del 26 giugno scorso. Le attese di tassi di interesse più bassi, forse già a fine 2023 o all’inizio del 2024, ha portato molte società a decidere di sospendere per un periodo le operazioni di questo genere.

CenterPoint Energy si occupa sia di distribuzione di elettricità che di commercializzazione del gas naturale

I dettagli della nuova emissione

Le nuove obbligazioni di CenterPoint scadranno il 15 agosto 2026 a meno che non vengano riscattate in precedenza dagli investitori. Ogni anno pagheranno anche due cedole, il 15 febbraio e il 15 agosto, a cominciare dal 15 febbraio del 2024. Il termine ultimo per eseguire la conversione del bond sarà il 15 maggio 2026, cioè tre mesi prima della scadenza dello strumento. Per il momento non sono ancora stati annunciati il rendimento lordo e le condizioni per la conversione delle obbligazioni; la società intende prezzare l’emissione più avanti, dopo aver consultato la cordata di banche d’investimento che acquisteranno il nuovo bond sul mercato primario.

La società ha già deciso cosa fare con i proventi: la gran parte della raccolta dovrebbe essere destinata al programma di riacquisto di azioni proprie, mentre un’altra parte sarà utilizzata per ripagare alcuni dei debiti già esistenti. Attualmente l’azienda ha una capitalizzazione di mercato di 18.6 miliardi di dollari, indicando che il peso della nuova emissione rappresenta circa il 5% del capitale sociale. Nel caso in cui l’intero importo del nuovo bond venisse convertito in azioni, l’impatto sarebbe notevole per gli azionisti; per lo meno la società potrà garantirsi un basso tasso di interessi da pagare agli obbligazionisti, considerando anche che il credit rating di CenterPoint è BBB secondo Fitch. Si tratta di un rating investment grade, che indica basso rischio di insolvenza dell’emittente.

Complessivamente, il business di CenterPoint Energy raggiunge 7 milioni di clienti sparsi in 6 Stati degli USA

Su CenterPoint Energy

CenterPoint Energy è una società di servizi pubblici con sede a Houston, Texas, fondata nel 1882. La sua attività si sviluppa attraverso diversi segmenti: uno legato alla distribuzione di energia elettrica, l’altro specializzato in gas naturale. Il segmento dedicato alla distribuzione e trasmissione di energia fornisce servizi di elettricità a oltre 2,5 milioni di clienti nel sud-est del Texas. Il segmento di distribuzione del gas naturale fornisce servizi di distribuzione del gas naturale a circa 4,5 milioni di clienti in sei stati. Il segmento Energy Services include la vendita di gas naturale e servizi relativi ai clienti commerciali e industriali in diversi stati e al mercato interstatale del gas naturale.

Dal punto di vista finanziario, CenterPoint Energy ha mostrato una solidità costante. Con una capitalizzazione di oltre $18 miliardi e circa 9.000 dipendenti, si tratta di una grande realtà consolidata e non di una piccola società di secondo livello. L’azienda ha storicamente pagato bene i suoi investitori: in questo momento offre un rendimento del 2,58% sotto forma di dividendo per chi possiede le azioni, e nel corso degli ultimi 5 anni e dal 2003 a oggi il prezzo delle azioni è quasi triplicato. Si tratta di un’azienda che produce utile netto positivo in modo costante -con l’eccezione del 2020- e che continua a crescere quasi del 10% annuo in termini di ricavi.

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